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Avv. Floriano Soave

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Academic year: 2022

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Avv. Floriano Soave

Formulare quesiti articolati e completi

I quesiti che abitualmente usiamo non sono esaustivi.

Al CTU medico legale ricorriamo per le vicende e le fattispecie più disparate: è pur vero che neppure la nostra fantasia è in grado di ipotizzare tutti gli eventi, sicché non possiamo presumere di preordinare schemi astrattamente perfetti. Ritengo però utile che uno sforzo, nel senso di una maggior completezza, lo si faccia.

Che diversi incarichi vengano conferiti al CTU in un'unica udienza, è principio di razionalità del lavoro - indubbiamente apprezzabile da tutti noi operatori -, ma in tale occasione, tutto concorre (impegni altrove, la fretta dei colleghi ... ) affinché ci si riporti al prestampato, rendendo difficile derogare verso una particolare formulazione che debba affrontare profili precipui.

A meno che la vertenza non abbia una sua connotazione talmente specifica che già l'attore in citazione o il G.I. successivamente abbiano ritenuto di proporre un originale quesito, si tende (tutti) a far capo al modulario, semmai raccomandandoci al CTU (o successivamente al C.T.P.) di voler dedicare particolare attenzione a questo o quell'aspetto.

Talvolta però il risultato si rileva deludente, o comunque non sufficientemente utile, senza che l'elaborato sia così incompleto da giustificare un supplemento di CTU

Di qui, la mia proposta: apprestare un prestampato molto articolato ed il più completo possibile.

Per non restare nel generico fornisco qualche indicazione sui possibili quesiti di completamento agli attuali.

Per i danni di natura dentaria, solitamente sono i Consulenti Specialisti a supplire a certe carenze del quesito, indicandoci i costi dei rinnovi ed il numero delle prevedibili future sostituzioni. Per gli arti artificiali ed altri tipi di protesi, l'incertezza è maggiore "Voglia il CTU esprimere un giudizio circa l'utilità di applicazione di protesi o arti artificiali; quali le modalità, i costi (ove non coperti dalla Sanità pubblica), quale la presumibile durata di tali complementi e quale miglioramento possano apportare, rispetto al Danno Biologico attualmente valutato e rispetto all'eventuale incapacità funzionale specifica del periziando".

Apro una brevissima parentesi: la Sezione IV nello svolgimento dell'iter processuale ha introdotto una non trascurabile modifica operativa. Mentre anni addietro il 90% delle cause

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per lesioni vedeva l'immediato svolgimento della CTU, demandando al prosieguo la fase istruttoria, da qualche tempo ormai vediamo lo svolgimento logico dell'iter: se non v'è espresso riconoscimento di responsabilità( anche sul nesso causale) da parte del convenuto, le prove testimoniali precedono la perizia.

E' conduzione processuale non solo apprezzabile ma utile, anche ai fini peritali. La natura non probatoria della CTU è tanto proclamata quanto talvolta ambigua nelle conseguenze;

ambiguità che spesso si riscontra nelle stesse decisioni rese in punto dalla Cassazione.

So di andare contro ad una apprezzabile corrente di pensiero che mi sarà ostile, ma vi sono controversie nelle quali anche l'apporto che la scienza medica può fornire ai Giudicanti sarebbe tutt'altro che trascurabile.

Sto pensando, in questo momento, agli urti tra sciatori oppure a lesioni tra giovani, specie nell'ambito scolastico. In questi casi, vuoi per solidarietà tra amici, colleghi oppure per ossequio ad un preposto, certe vicende e certe deposizioni si presentano viziate o sfumate;

acquisirebbero ben maggiore comprensione ove il Perito ci desse chiarimenti modali. "Voglia il CTU descrivere - ove possibile - la dinamica della causazione dell'evento traumatico posto alla base della domanda giudiziale, indicandone modalità e tempi".

Per valutare l'importanza di queste domande, è sufficiente pensare alla parte finale dell'art.

2048 C.C.: genitori e precettori non sono responsabili "soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto".

Ritorno alla mia proposta di una maggior completezza di quesiti; se oggi è auspicabile, ancor più lo sarà per l'immediato futuro. Magari nel nostro intimo lo paventiamo, ma non possiamo nasconderci che tra breve il Giudice di Pace si affiancherà al Tribunale.

Affronterà le vertenze di minor valore, ma sappiamo che spesso ciò non è sinonimo dì più semplice. Una valida formulazione predisposta dal Tribunale per i CTU, molto probabilmente verrebbe fatta propria anche da questo nuovo Organo Giudiziario (che se darà buona prova di se, si vedrà nel tempo accrescere dal Legislatore la competenza, così come è accaduto in passato per Conciliatura e Pretura).

Anche la Sezione Lavoro della Pretura di Torino (con competenza per valore - nell'ambito suo procipuo - pari a quella di Tribunale) ne segue sempre con interesse l'operato, specie per i riflessi sul quantum.

Dall'esperienza professionale quotidiana, restando nel "discorso sul metodo", un altro suggerimento, corollario del primo.

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Attualmente la maggior parte dei Giudici Istruttori ha predisposto due moduli: l'uno sulle conseguenze lesive alla persona da sinistri ed infortuni in genere, l'altro allorché si avanzino ipotesi di responsabilità professionale.

E' già accaduto (vuoi per la fretta ricordata, vuoi per inesperienza del Legale presente all'udienza) che - all'atto di compilare il verbale con ferimento d'incarico e giuramento del CTU - sia stato scambiato un modulo con l'altro, con successivo imbarazzo di tutti, non solo dei Consulenti nominati.

La mia proposta pertanto è di precostituire un unico facsimile di verbale d’udienza che comprenda tutti i possibili quesiti. L'unico stampato potrebbe avere il seguente esordio:

"All'udienza del sono presenti l'avv. .... per parte attrice, e l'avv. ... per parte convenuta. E’ altresì presente il CTU designato...che dichiara di accettare l'incarico, presta il giuramento di rito e riceve l’incombente di esprimersi, esaminati gli atti e tutte le risultanze di causa, in modo compiuto e motivato sui quesiti peritali sotto proposti ai punti... “.

Conoscendo l'ampia formulazione a priori, i Legali possono giungere all'udienza avendo già concordato i punti di consulenza, oppure investire il G.I. dell'opportunità di porre al Perito l'uno o l'altro, che si sa essere controverso.

Anche il CTU avrebbe facilmente modo di consigliare le eventuali estensioni che giudicasse opportune (nell'ambito dei quesiti che già gli sono noti).

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