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Sostenere la competitività internazionale delle PMI

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Academic year: 2022

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Sostenere la competitività internazionale delle PMI

LE SEZIONI SPECIALI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL FONDO CENTRALE DI GARANZIA

Roberto Calugi

Bari, 4 novembre 2013

(2)

LO SCENARIO

2

Perché l’internazionalizzazione?

Ø Le imprese esportatrici contribuiscono in misura significativa alla produzione del valore aggiunto nazionale ammortizzando gli effetti della debole dinamica che caratterizza la domanda interna.

Ø Nel 2012, rispetto all’anno precedente, le uniche componenti ad incidere positivamente sul PIL sono state le «esportazioni totali»

(+2,0%) e la «domanda estera netta» (+2,8%). Al contrario, la

«domanda nazionale» e i

«consumi nazionali» hanno fatto registrare una variazione negativa pari rispettivamente al 5,3% e al 3,8%.

VOCI Variazione

percentuale (2012 su 2011)

PIL -2,5%

Importazioni totali -7,4%

Domanda nazionale -5,3%

Consumi nazionali -3,8%

Investimenti fissi lordi -8,3%

Variazione delle scorte e

oggetti di valore -0,7%

Esportazioni totali 2,0%

Domanda estera netta 2,8%

Fonte: Banca d’Italia su dati Istat

Quantità a prezzi concatenati; la domanda nazionale include la variazione delle scorte e di oggetti di valore

(3)

LO SCENARIO

3

Ø Le esportazioni sono cresciute di quasi il 4% nel 2012, con un avanzo della bilancia commerciale pari a 11 miliardi di euro.

Ø A partire dal II trimestre 2012, le esportazioni hanno superato, infatti, in valore assoluto, le importazioni andando a contribuire positivamente alla bilancia commerciale.

Ø Sulla base delle ultime rilevazioni, nel primo semestre del 2013, il volume totale di esportazioni ammonta a 194,5 miliardi di euro (+0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

55.000 70.000 85.000 100.000 115.000

I trim.

2010 II trim.

2010 III trim.

2010 IV trim.

2010 I trim.

2011 II trim.

2011 III trim.

2011 IV trim.

2011 I trim.

2012 II trim.

2012 III trim.

2012 IV trim.

2012 I trim.

2013 II trim.

2013

Esportazioni Importazioni

Fonte: rielaborazione Consorzio Camerale su dati Istat Esportazioni (valori FOB) espresse in milioni di euro

(4)

LO SCENARIO

4

Ø L’apporto maggiore in termini di crescita dell’export è derivato dal commercio con i Paesi extra UE (fenomeno che è diventato ancora più evidente con il perdurare della crisi che ha colpito i Paesi dell’Area Euro).

Ø Secondo le ultime rilevazioni relative alle esportazioni nazionali,i mercati più dinamici all’export sono: Cina (+18,6% le esportazioni a settembre rispetto al mese precedente), MERCOSUR (+16,9%), Russia (+13,1%), OPEC (+10,9%), Turchia (+10,5%) e paesi EDA (+6,3%).

7,4

16,9 17,0 17,8 15,1

11,9

7,7

1,8 2,8

-2,6 -2,7 -0,8 -5,2

-1,3 7,2

18,6 19,5 20,9

22,8

15,5

12,6

10,3 9,9 9,9

8,4 10,0

5,3

1,3

-10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

I trim.

2010 II trim.

2010 III trim.

2010 IV trim.

2010 I trim.

2011 II trim.

2011 III trim.

2011 IV trim.

2011 I trim.

2012 II trim.

2012 III trim.

2012 IV trim.

2012 I trim.

2013 II trim.

2013

Variazioni tendenziali perc.Paesi UE Variazioni tendenziali perc.Paesi extra UE Fonte: rielaborazione Consorzio Camerale su dati Istat

Variazioni tendenziali percentuali delle esportazioni (UE – Paesi extra UE)

(5)

LO SCENARIO

5

Ø Gli scenari macroeconomici confermano, per il futuro, una crescita maggiore per i Paesi emergenti: le imprese, per rimanere competitive, dovranno concentrare le proprie politiche commerciali anche verso questi mercati.

Scenari macroeconomici

(variazioni percentuali sull’anno precedente)

VOCI 2012 2013 2014

PIL

Mondo 3,2 2,9 3,6

Paesi avanzati

Area euro -0,6 -0,4 1,0

Giappone 2,0 2,0 1,2

Regno Unito 0,2 1,4 1,9

Stati Uniti 2,8 1,6 2,6

Paesi Emergenti

Brasile 0,9 2,5 2,5

Cina 7,7 7,6 7,3

India 3,2 3,8 5,1

Russia 3,4 1,5 3,0

Fonte: Banca d’Italia su dati FMI (World Economic Outlook, ottobre 2013)

(6)

Perché il Fondo Centrale di garanzia?

Ø Gode dellagaranzia di ultima istanza dello Stato.

Ø Il Decreto del gennaio 2012 consente alle Camere di commercio, alle Regioni, alle Banche e ad altri organismi di istituire sezioni speciali presso il Fondo Centrale di garanzia per finalità territoriali o funzionali.

IL PROGETTO: il Fondo Centrale di garanzia

6

(7)

I NUMERI DEL PROGETTO

7

21

Camere di commercio coinvolte

oltre

16

milioni di euro di risorse camerali stanziate per il progetto

33

milioni di plafond a disposizione delle impresegrazie alla compartecipazione del Fondo centrale al rischio

600

milioni di euro di finanziamenti attivabili

(8)

L’INTERVENTO DELLA CCIAA DI BARI

8

500.000

di euro lo stanziamento della Camera di commercio di Bari Una delle prime Camere di commercio che hanno aderito all’iniziativa

pari a circa il

3%

la percentuale sul totale delle risorse stanziate

Hanno aderito:

BARI Bergamo Brescia Bologna*

Caltanissetta*

Como Cremona Firenze Genova Lecco Mantova Milano Modena

Monza-Brianza Napoli

Palermo Pavia Salerno Trieste Udine Varese

* Le Camere di commercio di Bologna e Caltanissetta hanno aderito al progetto e sono in fase di sottoscrizione della Convenzione operativa con i Ministeri competenti

(9)

LE SEZIONI SPECIALI

9

q Le risorse a valere sulle sezioni speciali sono destinate a interventi di cogaranzia e controgaranzia a prima richiesta del Fondo Centrale in collaborazione con il sistema dei confidi.

q Sono ammessi i finanziamenti concessi a copertura di spese destinate a interventi per l’internazionalizzazione, nel rispetto della normativa europea (che prevede l’aiuto di Stato limitatamente alle spese non direttamente collegate a quantitativi esportabili).

q La quota controgarantita dal Fondo può raggiungere un livello massimo dell’80% a fronte di una quota garantita dal Confidi che non può superare, a sua volta, l’80%.

q Il rischio è ripartito nella misura del 50% tra le risorse a valere sul Fondo e quelle sulla sezione speciale.

q I finanziamenti a cui viene concessa la co- o la contro-garanzia del Fondo Centrale mediante l’utilizzo delle risorse delle sezioni speciali devono avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore ai 60 mesi.

(10)

I SOGGETTI RICHIEDENTI

10

Chi può presentare la domanda:

q La richiesta di garanzia per le sezioni speciali può essere presentata dai confidi , sia minori (già 106) che maggiori (già 107).

q I confidi devono essere accreditati con il Fondo per la normale operatività. Non serve, in altri termini, una convenzione specifica per le sezioni speciali con il Fondo o con le Camere di commercio.

q I confidi potranno, inoltre, garantire finanziamenti concessi da qualsiasi banca con cui siano convenzionati, in quanto non esiste uno specifico accreditamento che le banche devono richiedere per operare con le sezioni speciali in qualità di soggetti finanziatori.

(11)

Sono beneficiari finali dell’intervento:

Ø PMI

Ø consorzi di PMI

Ø società consortili di servizi alle PMI Ø società consortili miste

con sede operativa e/o legale ubicata nei territori di competenza della Camera di commercio

11

I BENEFICIARI

(12)

Sono ammessi i finanziamenti concessi a copertura di spese destinate a interventi per l’internazionalizzazione, nel rispetto della normativa europea.

Sono ammissibili operazioni sia per liquidità che per investimenti. La liquidità può essere garantita anche se non è collegata a spese per investimenti. Di conseguenza sono ammissibili anche le operazioni di anticipo crediti a fronte di esportazioni (concessi su contratti, ordini, fatture, ecc.)

Alcuni esempi di spese per investimenti ammissibili :

partecipazione a fiere all’estero;

partecipazione a fiere internazionali in Italia;

viaggio e soggiorno di operatori esteri in Italia;

corsi di formazione professionale per operatori italiani ed esteri;

realizzazione, stampa e distribuzione di cataloghi, repertori, depliant, materiale informatico, ecc., redatti in lingua estera;

pubblicità effettuata all’estero su giornali, riviste specializzate, radio e televisione, web;

workshop, conferenze ed incontri con operatori e giornalisti esteri;

apertura sito internet (in lingua estera);

spese di consulenza per ricerche e analisi di mercato;

realizzazione di una struttura ai fini commerciali (purché si tratti di una struttura

configurabile come singola, al fine di escludere il finanziamento di una rete distributiva); nel caso di acquisto di immobile, è ammissibile un ammontare di spesa fino al 50% del valore dell’immobile.

LE SPESE AMMISSIBILI

Sono ammesse le spese non direttamente collegate a quantitativi esportabili

12

(13)

Così come previsto nelle Convenzioni stipulate tra Camere di commercio, MISE e MEF, le operazioni presentate a valere sulle sezioni speciali possono contare su modalità semplificate di accesso.

In cosa consistono?

Ø Adozione di criteri di accesso più flessibili per le imprese ubicate nei territori di competenza delle Camere di commercio che hanno sottoscritto l’accordo.

Ø Differenziazione tra le imprese che già esportano quantitativi rilevanti, per le quali è stato chiesto al Fondo di apportare condizioni migliorative, rispetto alle imprese che hanno un basso livello di esportazioni ma che vogliono avviare o consolidare la propria presenza sui mercati internazionali, per le quali potrà essere effettuata una valutazione in funzione del progetto imprenditoriale.

Per attestare la quota export sul totale del fatturato si può utilizzare la nota integrativa e/o relazione sulla gestione o qualsiasi altra documentazione dalla quale sia desumibile la suddetta informazione. Tale documentazione non deve essere presentata in sede di domanda ma soltanto in caso di controllo documentale a campione o attivazione della garanzia.

… la proposta è stata approvata dal Comitato di gestione del Fondo Centrale

13

LE MODALITA’

SEMPLIFICATE

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14

q Confronto e discussione di proposte coi Ministeri competenti e con il Comitato di gestione del Fondo centrale per verificare il funzionamento dello strumento.

q Costituzione, su richiesta, di sportelli di help desk presso le Camere di commercio con presenza periodica di esperti del Consorzio camerale.

q Attività di pubblicistica e promozione.

q Prosecuzione dell’azione di sensibilizzazione e coinvolgimento dei confidi e delle banche.

PROSSIMI STEP

Grazie anche al supporto del Comitato di Monitoraggio di cui fa parte anche la Camera di commercio di Bari

(15)

15

Grazie per l’attenzione!

Consorzio Camerale per il credito e la finanza Ufficio Studi e Comunicazione

Via Camperio 1, Milano Tel. 02 8515 4264

studi@consorziocamerale.eu

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