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RASSEGNA STAMPA 04-02-2017

1. REPUBBLICA "Tumori, epidemia globale ma sappiamo come batterla"

2. QUOTIDIANO SANITA' World Cancer Day. Aiom aderisce alla campagna internazionale #WeCanICan

3. CORRIERE.IT La lotta al cancro attraverso i tweet

4. SOLE24ORE.COM #WorldCancerDay/ In Italia la prevenzione può evitare 150mila casi l’anno

5. QUOTIDIANO.NET Lotta al cancro, mille nuovi casi al giorno. Lorenzin:

"Ma si può guarire"

6. LA VERITA' Il cancro come una malattia cronica Tre milioni di italiani ci convivono

7. REPUBBLICA.IT World Cancer Day, la prevenzione è un affare di Stato 8. REPUBBLICA.IT Il Festival della prevenzione oncologica fa tappa a

Cremona

9. LA VERITA' Le Regioni litigano tra di loro per i vaccini

10. GIORNO MILANO Agenzia del Farmaco in città: «Pronti a candidarci il 9 marzo»

11. MILANO.REPUBBLICA.IT Brexit, 100 esperti e 50 milioni dal governo:

una task force per portare l'Agenzia del farmaco a Milano

12. ADNKRONOS.COM Invalido dopo vaccino anti-polio, per Cassazione deve essere risarcito

13. REPUBBLICA Manovra bis, 1,5 miliardi dalle tasse nel mirino bolli, sigarette e benzina

14. CORRIERE DELLA SERA Malati lasciati a terra, sospensione archiviata

per i medici

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04-FEB-2017

da pag. 17 foglio 1 / 2

Dir. Resp.: Mario Calabresi www.datastampa.it

Lettori Ed. II 2016: 2.162.000 Diffusione 09/2016: 239.605 Tiratura 09/2016: 340.745

Quotidiano

Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati

- Ed. nazionale

(3)

03-02-2017 Lettori 39.000

http://www.quotidianosanita.it/

World Cancer Day. Aiom aderisce alla

campagna internazionale #WeCanICan: “Con prevenzione in Italia evitabili 146mila casi”

Si celebra domani in tutti e cinque i continenti la Giornata Internazionale contro il Cancro. La giornata è promossa dall’UICC, organizzazione non governativa che rappresenta associazioni impegnate nella lotta alle neoplasie in oltre 100 Paesi.

Pinto: “Uno stile di vita sano ha un impatto sul 40% delle diagnosi”. A Cremona la seconda tappa del Festival della Prevenzione e Innovazione in oncologia: i clinici incontrano i cittadini in Piazza Roma.

03 FEB - “Ogni anno in Italia 146mila casi di tumore, il 40% del totale, potrebbero essere evitati seguendo uno stile di vita sano: no al fumo, alimentazione corretta e attività fisica costante”.

All’impegno, individuale e collettivo, per sconfiggere la malattia è dedicata la giornata mondiale contro il cancro, che si celebra domani con la campagna #WeCanICan

(www.worldcancerday.org). La giornata è promossa dall’UICC, organizzazione non governativa che rappresenta associazioni impegnate nella lotta alle neoplasie in oltre 100 Paesi. All’evento partecipa anche l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) che sostiene gli obiettivi della campagna.

“Il fumo di sigaretta è il più importante fattore di rischio: nel mondo causa ogni anno 5 milioni di morti e il 22% dei decessi per cancro - spiega il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. Anche l’attività fisica e l’obesità svolgono un ruolo fondamentale: la World Cancer Research Fund International ha dimostrato che i 13 più frequenti tipi di tumore possono essere evitati con una dieta sana, controllo del peso e sport”.

“Purtroppo – rileva l’Aiom - ancora troppi italiani ignorano l’importanza di uno stile di vita sano: i fumatori sono il 22% della popolazione con più di 15 anni (il 27,3% degli uomini e il 17,2% delle donne); il 45,1% della popolazione (over 18) è in eccesso di peso (35,3% in sovrappeso, 9,8%

obeso), il 15,7% consuma alcol in modo eccessivo, 23 milioni e 524 mila persone (39,9% della

popolazione di 3 anni e più) non praticano sport né attività fisica nel tempo libero”.

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“Da tempo la nostra società scientifica è impegnata in prima linea in campagne di prevenzione per sensibilizzare tutta la popolazione – continua il prof. Pinto -. Quest’anno promuoviamo la seconda edizione della campagna educazionale Con le sigarette…Meglio Smettere 2.0. Gli oncologi andranno nelle scuole medie inferiori e superiori per spiegare ai ragazzi tutti i pericoli per il benessere che derivano dal consumo di prodotti a base di tabacco. Ed è partito il

primo Festival della prevenzione e innovazione in oncologia per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative come l’immuno-oncologia e le terapie a bersaglio molecolare, fino alla riabilitazione e al ritorno alla vita. Proprio domani a Cremona si svolge la seconda tappa del Festival: un motorhome, cioè un pullman, è allestito in Piazza Roma dove gli oncologi dell’AIOM forniscono ai cittadini

informazioni sulla prevenzione. Invitiamo tutti ad aderire all’iniziativa”.

Sarà parte della Giornata mondiale contro il cancro la campagna sui social network: tutti sono chiamati a postare una propria foto su Facebook, Twitter e Instagram, l’immagine deve includere un attrezzo sportivo (ad esempio una racchetta da tennis o un pallone da calcio) e contenere nel messaggio l’hashtag #WeCanICan e #WorldCancerDay.

“Il messaggio chiave – conclude il prof. Pinto – è legato al ruolo dell’attività fisica nella lotta alla malattia, tutti dovrebbero esserne consapevoli. Sempre sul fronte della prevenzione preoccupa la scarsa adesione degli italiani ai programmi di screening. Da un lato nel 2015 sono stati quasi 13 milioni gli inviti a partecipare a questi test (12.987.253, un milione di più che nel 2014), ma ancora pochi aderiscono: solo il 55% delle donne ha eseguito la mammografia, fondamentale per la diagnosi precoce del tumore del seno, il 39,8% ha eseguito il Pap test per l’individuazione del carcinoma del collo dell’utero. E solo il 43% dei cittadini ha aderito all’invito a svolgere il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, indicato per la diagnosi del tumore del colon retto.

Serve più impegno da parte di tutti per sensibilizzare più cittadini, quando la malattia è

diagnosticata in fase precoce spesso le percentuali di guarigione superano il 90%”.

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03-02-2017 Lettori 319.200

http://www.corriere.it/

La lotta al cancro attraverso i tweet

L’obiettivo della Giornata Mondiale è quello di sensibilizzare sulla prevenzione dei tumori anche attraverso i social media

di Adriana Bazzi

La mappa live su www.worldcancerday.org

#We can, I can: noi possiamo, io posso… vincere il cancro. Con questo slogan si celebra in tutto il mondo, il 4 febbraio, il World Cancer Day, la Giornata Mondiale contro il cancro, anche grazie a Twitter: sul sito www.worldcancerday.org da qualche giorno è possibile accedere alla mappa live (“live tweets map”) che, in tempo reale, registra i tweet che arrivano da ogni parte del mondo. Sono tweet di società scientifiche, organizzazioni di pazienti, malati in prima persona, industrie del farmaco, istituzioni varie. Che promuovono iniziative, pianificate in varie parti del globo (sono 548 mentre stiamo scrivendo questo articolo, ma aumentano di ora in ora: al momento in Italia sono cinque a Milano e due a Roma).

Prevenzione

L’obiettivo comune è quello di sensibilizzare tutti (e in particolare i cosiddetti

stakeholder, cioè coloro che sono in qualche modo interessati al problema: i pazienti soprattutto, ma anche i medici, le istituzioni, i politici e la società civile) su due temi principali: quello della prevenzione dei tumori, innanzitutto, e quello delle cure, in

particolare per quanto riguarda l’accesso alle nuove terapie e i costi. Il World Cancer Day

è stato istituito dall’Union for International Cancer Control (Uicc: un’associazione non

governativa che rappresenta tutte le associazioni impegnate ) per sostenere gli obiettivi

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della World Cancer Declaration del 2006 (e della Carta di Parigi del 2000) fra i quali ci sono la lotta allo stigma, che ancora circonda questa malattia (per esempio ci sono ancora discriminazioni nel mondo del lavoro), e la riduzione dell’ incidenza della malattia

(attraverso, appunto, la prevenzione) e della mortalità.

No al fumo

Una delle iniziative, in programma nel nostro Paese, è firmata dall’Aiom , l’Associazione Italiana di Oncologia Medica, che pone l’accento sulla prevenzione. Infatti, nel nostro Paese, ogni anno 146mila casi di tumore, il 40 per cento del totale, potrebbero essere evitati seguendo uno stile di vita sano: no al fumo, alimentazione corretta, e attività fisica costante. «Il fumo di sigaretta è il più importante fattore di rischio: nel mondo causa ogni anno 5 milioni di morti e il 22 per cento dei decessi per cancro - spiega Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom -. Anche l’attività fisica e l’obesità svolgono un ruolo

fondamentale: la World Cancer Research Fund International (un’organizzazione no profit con quartier generale in Gran Bretagna) ha dimostrato che i 13 più frequenti tipi di

tumore possono essere evitati con una dieta sana, controllo del peso e sport. Purtroppo ancora troppi italiani ignorano l’importanza di uno stile di vita sano: i fumatori sono il 22 per cento della popolazione con più di 15 anni (il 27,3 per cento degli uomini e il 17,2 per cento delle donne); il 45,1 per cento della popolazione (over 18) è in eccesso di peso (35,3 per cento in sovrappeso, 9,8 per cento obeso), il 15,7 per cento consuma alcol in modo eccessivo, 23 milioni e 524 mila persone (39,9 per cento della popolazione di 3 anni e più) non praticano sport né attività fisica nel tempo libero».

Attività fisica

E a proposito di attività fisica la fortissima Asco, l’American Society of Clinical

Oncology (che detta legge in fatto di prevenzione e cure della malattia), si chiede se

l’attività fisica non debba essere addirittura “prescritta” dai medici, come un farmaco, sia

per quanto riguarda la prevenzione, sia per quanto riguarda il benessere di chi ha già

avuto una diagnosi di tumore.

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03-02-2017

http://www.sanita24.ilsole24ore.com/

#WorldCancerDay/ In Italia si fuma e si mangia

ancora troppo: la prevenzione può evitare 150mila casi l’anno

Da tempo la nostra società scientifica è impegnata in prima linea in campagne di prevenzione per sensibilizzare tutta la popolazione. Ogni anno in Italia si

registrano 146mila casi di tumore, il 40% del totale, potrebbero essere evitati seguendo uno stile di vita sano: no al fumo, alimentazione corretta e attività fisica costante.

Purtroppo ancora troppi italiani ignorano l'importanza di uno stile di vita sano: i fumatori sono il 22% della popolazione con più di 15 anni (il 27,3% degli uomini e il 17,2% delle donne); il 45,1% della popolazione (over 18) è in eccesso di peso (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso), il 15,7% consuma alcol in modo eccessivo, 23 milioni e 524 mila persone (39,9% della popolazione di 3 anni e più) non

praticano sport né attività fisica nel tempo libero.

Il fumo di sigaretta è il più importante fattore di rischio: nel mondo causa ogni anno 5 milioni di morti e il 22% dei decessi per cancro. Anche l'attività fisica e l'obesità svolgono un ruolo fondamentale: la World Cancer Research Fund International ha dimostrato che i 13 più frequenti tipi di tumore possono essere evitati con una dieta sana, controllo del peso e sport.

Prevenzione e screening

Il messaggio chiave è legato al ruolo dell'attività fisica nella lotta alla malattia, tutti dovrebbero esserne consapevoli. Sempre sul fronte della prevenzione

preoccupa la scarsa adesione degli italiani ai programmi di screening. Da un lato nel 2015 sono stati quasi 13 milioni gli inviti a partecipare a questi test

(12.987.253, un milione di più che nel 2014), ma ancora pochi aderiscono: solo il

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55% delle donne ha eseguito la mammografia, fondamentale per la diagnosi precoce del tumore del seno, il 39,8% ha eseguito il Pap test per l'individuazione del carcinoma del collo dell'utero. E solo il 43% dei cittadini ha aderito all'invito a svolgere il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, indicato per la

diagnosi del tumore del colon retto. Serve più impegno da parte di tutti per sensibilizzare più cittadini, quando la malattia è diagnosticata in fase precoce spesso le percentuali di guarigione superano il 90%.

Iniziative Aiom

Quest'anno promuoviamo la seconda edizione della campagna educazionale Con le sigarette…Meglio Smettere 2.0. Gli oncologi andranno nelle scuole medie inferiori e superiori per spiegare ai ragazzi tutti i pericoli per il benessere che derivano dal consumo di prodotti a base di tabacco. Ed è partito il primo Festival della

prevenzione e innovazione in oncologia per spiegare agli italiani il nuovo corso dell'oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative come l'immuno-oncologia e le terapie a bersaglio molecolare, fino alla riabilitazione e al ritorno alla vita.

Domani a Cremona si svolge la seconda tappa del Festival: un motorhome, cioè un pullman, è allestito in Piazza Roma dove gli oncologi dell'Aiom forniscono ai cittadini informazioni sulla prevenzione. Invitiamo tutti ad aderire all'iniziativa.

È parte della Giornata mondiale contro il cancro la campagna sui social network:

tutti sono chiamati a postare una propria foto su Facebook, Twitter e Instagram,

l'immagine deve includere un attrezzo sportivo (ad esempio una racchetta da

tennis o un pallone da calcio) e contenere nel messaggio l'hashtag #WeCanICan

e #WorldCancerDay.

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/ Cronaca

Lotta al cancro, mille nuovi casi al giorno. Lorenzin: "Ma si può guarire"

Il ministro della Salute Lorenzin insiste sulla prevenzione e i corretti stili di vita

C R O N A C A

Ultimo aggiornamento: 4 febbraio 2017

5 min

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D I G I T A L E | S P E C I A L I

HiQPdf Evaluation 02/04/2017

RASSEGNA WEB QUOTIDIANO.NET Data pubblicazione: 04/02/2017

(10)

Milano, 4 febbraio 2017 - "Il tumore è una bestia che si può domare", l'importante è fare "prevenzione", dice la ministra della Salute Beatrice Lorenzin lanciando le iniziative del World Cancer Day, che si celebra oggi.

"Ricordarsi di questa giornata è importante - continua il ministro - perché le persone non devono avere paura del cancro, devono sapere che si può sconfiggere. Però bisogna fare la prevenzione. E abbiamo bisogno di una stretta alleanza con i mass media affinché ci aiutino a educare alla

prevenzione primaria e secondaria. Nell'Italia del sud abbiamo ancora un'aderenza scarsissima" ai programmi di prevenzione.

E ancora: Il tumore è ancora oggi la seconda causa di morte in Italia ma "si sono fatti molti progressi e anche i numeri ci danno ragione. Perché è vero che abbiamo 365.000 nuove diagnosi di cancro l`anno, quindi 1.000 al giorno, ma oggi la grande notizia è che si guarisce".

"Questa è la grande missione della politica - aggiunge Lorenzin - La politica non deve scegliere i medici ma fare strategie di prevenzione. Sono già 3 milioni le persone guarire dal cancro in Italia, quasi quanto tutta Roma e provincia". E se è vero che "l'incidenza della patologia è in aumento è anche vero che c'è un aumento significativo del tasso di guarigione, che prima non avevamo, e che è di circa il 70 per cento, e in alcune patologie, come per il tumore al seno, arriva all'85%".

"Sono dati importantissimi - ha concluso Lorenzin - frutto di tre grandi alleati: la prevenzione, i corretti stili di vita e la ricerca scientifica. Ricerca che sta facendo grandi regali all'umanità, e che poi è dovere dei servizi sanitari mettere a sistema per i nostri cittadini".

TUMORI, COSA FARE - Ogni anno in Italia 146mila casi di tumore, il 40%

del totale, potrebbero essere evitati seguendo uno stile di vita sano: no al fumo, alimentazione corretta e attività fisica costante. All`impegno, individuale e collettivo, per sconfiggere la malattia è dedicata la giornata mondiale contro il cancro, che si celebra domani con la campagna

#WeCanICan (www.worldcancerday.org). La giornata è promossa dall`Uicc, organizzazione non governativa che rappresenta associazioni impegnate nella lotta alle neoplasie in oltre 100 Paesi.

All`evento partecipa anche l`Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) che sostiene gli obiettivi della campagna. "Il fumo di sigaretta è il più importante fattore di rischio: nel mondo causa ogni anno 5 milioni di morti e il 22% dei decessi per cancro - spiega Carmine Pinto, presidente nazionale - Anche l`attività fisica e l`obesità svolgono un ruolo fondamentale: la World Cancer Research Fund International ha dimostrato che i 13 più frequenti tipi di tumore possono essere evitati con una dieta sana, controllo del peso e sport".

Ospitiamo La #Gioconda della @Fondazione_ANT per #WorldCancerDay

#WCD #4febbraio #giornata per la #comunicazione e #prevenzione dei

#tumori pic.twitter.com/2RtZbk36ii

— Gallerie Uffizi (@UffiziGalleries) 3 febbraio 2017

Lorenzin: tumori diagnosticati in aumento, ma anche guarigioni

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HiQPdf Evaluation 02/04/2017

RASSEGNA WEB QUOTIDIANO.NET Data pubblicazione: 04/02/2017

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I DATI ITALIANI - Purtroppo ancora troppi italiani ignorano l`importanza di uno stile di vita sano: i fumatori sono il 22% della popolazione con più di 15 anni (il 27,3% degli uomini e il 17,2% delle donne); il 45,1% della popolazione (over 18) è in eccesso di peso (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso), il 15,7%

consuma alcol in modo eccessivo, 23 milioni e 524 mila persone (39,9% della popolazione di 3 anni e più) non praticano sport né attività fisica nel tempo libero.

LA CAMPAGNA - Quest`anno l'Aiom promuove la seconda edizione della campagna educazionale 'Con le sigarette…Meglio Smettere 2.0'. Gli oncologi andranno nelle scuole medie inferiori e superiori per spiegare ai ragazzi tutti i pericoli per il benessere che derivano dal consumo di prodotti a base di tabacco.

Continua Pinto: "Ed è partito il primo Festival della prevenzione e innovazione in oncologia per spiegare agli italiani il nuovo corso dell`oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative come l`immuno-oncologia e le terapie a bersaglio molecolare, fino alla riabilitazione e al ritorno alla vita. A Cremona si svolge la seconda tappa del Festival: un motorhome, cioè un pullman, è allestito in Piazza Roma dove gli oncologi dell`Aiom forniscono ai cittadini informazioni sulla prevenzione. Invitiamo tutti ad aderire all`iniziativa".

È parte della Giornata mondiale contro il cancro la campagna sui social network: tutti sono chiamati a postare una propria foto su Facebook, Twitter e Instagram, l`immagine deve includere un attrezzo sportivo (ad esempio una racchetta da tennis o un pallone da calcio) e contenere nel messaggio l`hashtag #WeCanICan e #WorldCancerDay.

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Giornata mondiale contro il cancro, due manifesti

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I S C R I V I T I

HiQPdf Evaluation 02/04/2017

RASSEGNA WEB QUOTIDIANO.NET Data pubblicazione: 04/02/2017

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04-FEB-2017

da pag. 14 foglio 1 / 2

Dir. Resp.: Maurizio Belpietro www.datastampa.it

Lettori: n.d.

Diffusione: n.d.

Tiratura 10/2016: 200.000

Quotidiano

Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati

- Ed. nazionale

(13)

04-FEB-2017

da pag. 14 foglio 2 / 2

Dir. Resp.: Maurizio Belpietro www.datastampa.it

Lettori: n.d.

Diffusione: n.d.

Tiratura 10/2016: 200.000

Quotidiano

Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati

- Ed. nazionale

(14)

in collaborazione con

Home Notizie World Cancer Day, la prevenzione è un affare di Stato

NOTIZIE

World Cancer Day, la prevenzione è un affare di Stato

Una giornata, il 4 febbraio, per ricordare quello che tutti possono fare per ridurre il proprio rischio di ammalarsi. Ma, soprattutto, per ribadire quanto sia importante che la sanità pubblica e le istituzioni investano nella prevenzione

Mara Magistroni e Tiziana Moriconi

Domani è il World Cancer Day e si rinnova anche per il 2017 la campagna #WeCanICan indetta dalla Union for International Cancer Control (Uicc).

Lo scorso anno, in occasione dell’importante appuntamento, ci eravamo chiesti cosa ciascuno di noi potesse fare contro il cancro. Quest’anno ci siamo posti anche un’altra domanda: sappiamo che alimentazione scorretta e inattività fisica sono corresponsabili del 30% dei casi di tumore, ma è possibile demandare una questione tanto importante solo alla responsabilità del singolo individuo? Non spetta ai governi farsi carico del problema della prevenzione?

Parliamo di malattie che sono responsabili di quasi una morte su sei nel mondo: 8,8 milioni di persone muoiono per tumore ogni anno, la maggior parte nei paesi a basso e medio reddito, sebbene in tutti i paesi molti casi siano ancora diagnosticati in uno stadio avanzato. Il numero di nuove diagnosi è in continuo aumento ed è destinato a passare da 14 a 21 milioni l'anno al 2030. Sono le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) insieme alle nuove Linee guida per la Prevenzione, pubblicate oggi proprio in occasione della giornata contro il cancro. Secondo l'organizzazione, il costo economico mondiale del cancro si aggira intorno a 1,16 mila miliardi di dollari.

Ma di cosa parliamo, quando parliamo di prevenzione? “Innanzitutto è necessario ricordare la distinzione tra prevenzione e diagnosi precoce”, risponde Secondo Folli, direttore della Struttura Complessa di Senologia della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove oggi si è tenuto un incontro con il Ministro Beatrice Lorenzin. “In entrambi i casi – continua Folli – le istituzioni hanno un ampio margine di lavoro, ma le modalità sono differenti. Nell’ambito della prevenzione, che comprende tutte quelle attività che riducono il rischio di sviluppare un cancro, le istituzioni devono sia agire sul sistema dell’informazione sia attivarsi per tutelare effettivamente la salute dei cittadini intervenendo, dove possibile, sui fattori di rischio.

Le politiche da attuare dunque sono campagne di informazione e formazione già in età scolare, per educare i bambini a tenere comportamenti corretti: mangiare bene, con cibo sano di qualità e nelle giuste porzioni, evitare il fumo, bere alcol con moderazione e via dicendo. Le istituzioni, poi, devono vigilare affinché l’ambiente sia il più idoneo possibile. Mi riferisco soprattutto ai problemi ambientali dell’inquinamento, delle polveri sottili. Servono interventi e politiche severe”.

E sul fronte della diagnosi precoce? Ovviamente ci si riferisce agli screening e, per il tumore al seno, allo screening mammografico. “Queste non sono attività di prevenzione, ma, appunto, di diagnosi precoce perché arrivano quando la malattia è già una realtà”, continua Folli: “Il loro scopo è intervenire tempestivamente, quando il tumore è piccolo e, si spera, meno aggressivo. Il nostro Paese ha fatto e continua a fare molto in termini di screening e di diagnosi precoce. Non ci sono molti Paesi in Europa che fanno meglio. In ogni caso, si può sempre fare di più. Non si può negare che, come per molte altre questioni, tra Nord e Sud Italia ci sia una disparità che deve essere colmata”.

Per saperne di più sul World Cancer Day Per capire cosa ognuno di noi può fare attivamente

Per creare il proprio poster per la giornata del World Cancer Day Per raccontare la propria storia

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(15)

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http://www.repubblica.it/

OncoLine - Il canale di Oncologia

Il Festival della prevenzione oncologica fa tappa a Cremona

Dalle 9 alle 13 i medici saranno nel pullman per spiegare l’importanza degli stili di vita corretti contro le neoplasie. Rodolfo Passalacqua,dDirettore Oncologia Medica degli Istituti Ospitalieri: “Oggi il 60% dei pazienti guarisce, ma nella nostra

Provincia è scarsa l’adesione agli screening anti-cancro”

In concomitanza con la Giornata internazionale contro il cancro, parte la seconda tappa del “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia”promosso dall’Aiom (Associazione Italiana di

Oncologia Medica) che si svolgerà domani a Cremona. Un motorhome, cioè un pullman, sarà allestito in Piazza Roma (dalle 9 alle 13), dove gli oncologi forniranno informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi nella ricerca in campo oncologico.

L’obiettivo è trasmettere ai cittadini un messaggio fondamentale: il cancro non va più considerato un male incurabile e contro questa malattia si deve giocare d’anticipo. “Lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il primo ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ –

spiega Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom - per spiegare agli italiani il nuovo corso della lotta ai tumori, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative come l’immuno- oncologia e le terapie a bersaglio molecolare, fino alla riabilitazione, al reinserimento nel mondo del lavoro e al ritorno alla vita. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi il 60% dei pazienti

sconfigge la malattia, percentuale che raggiunge il 70% nelle neoplasie più frequenti. Sono risultati

importanti se consideriamo che alla fine degli anni Settanta solo poco più del 30% dei pazienti

(16)

sconfiggeva il cancro e negli anni Novanta quasi il 47%”.

La manifestazione itinerante, resa possibile grazie al sostegno di Bristol-Myers Squibb, tocca 16 città. In Italia nel 2016 sono stati registrati 365.800 nuovi casi di tumore (189.600 negli uomini e 176.200 nelle donne), in Lombardia 62.900 (32.600 uomini e 30.300 donne). E ogni anno a

Cremona si stimano circa 2.450 nuove diagnosi. Molti studi hanno dimostrato che il 40% dei tumori può essere evitato con uno stile di vita sano (no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta).

“Resta ancora molto da fare sul piano della prevenzione – afferma Rodolfo Passalacqua, direttore dell’Oncologia Medica degli Istituti Ospitalieri di Cremona. Purtroppo nella nostra Provincia è ancora scarsa l’adesione agli screening oncologici, nonostante sia dimostrato il loro valore: ad esempio il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci e la mammografia sono in grado di ridurre del 20% la mortalità rispettivamente del tumore del colon-retto e del seno, due fra le neoplasie più frequenti.

Questi test consentono, infatti, di individuare la malattia in stadio iniziale”. Lo screening colon rettale in provincia di Cremona è attivo dal 2001 e ha cadenza biennale. Ad ogni round vengono invitate circa 115.000 persone. “Solo il 45% aderisce all’invito nonostante i risultati straordinari ottenuti in questi anni – continua Passalacqua. Infatti, la mortalità dal 2001 al 2012 si è notevolmente ridotta.

Lo screening mammografico nella Provincia è attivo dal 2000 e ad ogni round vengono invitate circa 45.000 donne. I risultati, soprattutto in termini di riduzione della mortalità, sono estremamente

incoraggianti. Ma solo il 60% risponde all’invito. Queste percentuali ci spingono a sensibilizzare di

più i cittadini”.

(17)

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Brexit, 100 esperti e 50 milioni dal governo: una task force per portare l'Agenzia del

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Il palazzo comunale di via Pirelli, una delle possibili sedi dell’Agenzia europea del farmaco 

I fondi servono per identificare la sede, tra le ipotesi il palazzo comunale di via Pirelli. "Presto incontri pubblici per illustrare il lavoro fatto, Milano cuore economico e finanziario dell'Italia"

04 febbraio 2017

"Un team di 100 esperti è pronto a fare rete e supportare tutte le iniziative, in corso sui vari tavoli istituzionali, per trasferire a Milano la City londinese, in particolare l'Agenzia europea del farmaco". Maurizio Bernardo, presidente della commissione Finanze della Camera, svela l'ultima mossa in chiave post Brexit dopo lo stanziamento di 50 milioni di euro da parte del governo, come comunicato dal ministro Beatrice Lorenzin. "La consulta di esperti - spiega Bernardo - che mi affianca nei lavori della Commissione, composta da presidenti di associazioni di categoria, ordini professionali, accademici e rappresentanti di enti no profit, già si riunisce da diversi mesi a Milano e Roma per elaborare proposte e progetti. A breve, il team terrà incontri pubblici per illustrare il lavoro svolto dalla società civile, nell'esclusivo interesse del Paese e di Milano, cuore economico e finanziario dell'Italia". Tutti i ministeri coinvolti, più Comune e Regione, si sono riuniti ieri a Palazzo Chigi. Il timone è ora nelle mani della presidenza del Consiglio.

L'Agenzia europea dei medicinali oggi ha casa a Londra, in un palazzo di vetro e acciaio a Canary Wharf. Ma è destinata a traslocare una volta che la Gran Bretagna uscirà dall'Ue. Nella legge di Bilancio il governo ha stanziato all'interno dei fondi a disposizione del ministero della Salute 59 milioni di euro in tre anni:

13 per il 2017, 23 per il 2018 e altrettanti per il 2019. I soldi potranno essere messi a disposizione per realizzare la futura struttura dell'Agenzia del farmaco o per pensare a incentivi in grado di rendere più appetibile la piazza milanese.

 

Serve un luogo, ha spiegato in passato il sindaco, che possa "contenere fino a 800 persone e i delegati dei Paesi dell'Ue che si riuniscono periodicamente".

Dove? Per Beppe Sala in prospettiva sarà necessario "costruire un palazzo ah hoc". E l'ex area di Expo potrebbe non essere l'unica candidata. Nella lista da valutare ci sarebbero anche gli uffici comunali in ristrutturazione di via Pirelli.

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beatrice lorenzin Giuseppe Sala

04 febbraio 2017 Sono centrali e vicino alla nuova Milano disegnata dai grattacieli di Porta Nuova.

Con un'ulteriore suggestione: proprio lì accanto, c'è un'area di proprietà dell'amministrazione che Palazzo Marino metterà in vendita insieme alla possibilità di far venire su un edificio. Il bando per trovare chi si aggiudicherà i diritti di costruzione è allo studio e dovrebbe essere lanciato entro la primavera.

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Invalido dopo vaccino anti-polio, per Cassazione deve essere risarcito

 CRONACA

Pubblicato il: 04/02/2017 18:02 Un bambino rimasto invalido dopo una vaccinazione. La sua vicenda si è conclusa pochi

giorni fa, con una sentenza della Cassazione, pubblicata il 1 febbraio, che ha respinto il ricorso del ministero della Salute, stabilendo che il giovane ha

diritto a ricevere l'indennizzo previsto dalla legge

210 del 1992. Il ministero aveva infatti impugnato la sentenza della Corte d’Appello di Venezia favorevole al ragazzo e alla sua famiglia. La vicenda, ricostruisce 'La Tribuna di Treviso', è iniziata nel 1981 e ha coinvolto un bambino di Vittorio Veneto, ora un uomo di 37 anni, che era stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie.

Dopo qualche giorno si erano manifestate le prime reazioni avverse. Il vaccino che avrebbe scatenato la reazione sarebbe stato l'antipolio. "Purtroppo - spiega al quotidiano l'avvocato Francesco Terruli, che ha patrocinato la famiglia - hanno continuato a fare tutte le altre vaccinazioni. La conseguenza è stata un ulteriore aggravamento che ha interessato il suo sistema nervoso e immunitario". Dopo la diagnosi di encefalopatia epilettica con grave ritardo psicomotorio e del linguaggio, il genitore del paziente, nominato amministratore di sostegno del figlio, si è costituto in giudizio dinanzi al Tribunale di Treviso contro il ministero della Salute per ottenere il riconoscimento dell'indennizzo. Il Tribunale ha disposto una consulenza tecnica che ha confermato il nesso di causalità tra le patologie insorte e le

vaccinazioni, condannando il dicastero al pagamento dell'indennizzo previsto dalla legge 210/1992.

Il ministero ha poi opposto ricorso alla sentenza di primo grado, e la questione, come ricostruisce la stessa Cassazione, è arrivata alla Corte di appello di Venezia, che nel 2013 ha confermato la sentenza del Tribunale di Treviso. Il ministero aveva presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che la domanda di risarcimento era stata presentata oltre i termini di legge. Ma la Cassazione ha rigettato il ricorso, stabilendo che non vi era stata decadenza del termine. "Il ricorso - si legge nel dispositivo - deve essere rigettato perché manifestamente infondato".

Secondo il Codacons la sentenza stabilisce dunque "il diritto delle famiglie ad essere indennizzate nel caso in cui le vaccinazioni producano reazioni avverse e danni alla salute". E "apre ora la strada a migliaia di cause risarcitorie contro il ministero della Salute da parte di quelle famiglie che, per via delle nuove norme regionali e comunali che impongono la vaccinazione per la frequentazione di scuole e asili, dovessero riscontrare reazioni avverse ai vaccini nei propri figli". Il Codacons, che afferma di aver ricevuto "centinaia di segnalazioni da genitori che denunciano danni da vaccino esavalente", invita le famiglie a rivolgersi all’associazione "per denunciare possibili reazioni avverse".

TAG:  sanità,  Cassazione,  vaccini,  Codacons

Tg adnkronos 04 02 17

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