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CONSIGLIO DI BACINO BRENTA

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CONSIGLIO DI BACINO BRENTA

L.R. del Veneto n. 17 del 27 aprile 2012

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

PER IL TRIENNIO 2015 - 2017

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CONSIGLIO DI BACINO BRENTA

L.R. del Veneto n. 17 del 27 aprile 2012

La programmazione delle attività dell’Ente per l’anno 2015 e per il triennio 2015-2017 viene redatta dal Commissario ad Acta del Consiglio di Bacino Brenta, Ing. Marco Puiatti, nominato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 126 del 24/09/2013, immediatamente esecutivo, e prorogato prima con D.P.G.R. Veneto n. 126 del 26/08/2014 fino al 31/12/2014 e successivamente con D.P.G.R.

Veneto n. 181 del 12/12/2014 fino al 30/06/2015 e comunque non oltre la data di elezione del Presidente e del Comitato Istituzionale del Consiglio di Bacino Brenta.

Al Commissario ad acta sono stati conferiti “i compiti di rappresentanza legale del Consiglio di Bacino, nonché di attuazione di tutti gli adempimenti di competenza del Presidente e del Comitato Istituzionale, relativi in particolare alla programmazione e all’esercizio del servizio idrico integrato nei riguardi dell’utenza, e di attuazione degli adempimenti normativi, fiscali e di tutela ambientale, obbligatori e necessari”.

Occorre a tale proposito precisare che la L.R. 17/2012 come modificata dalla L.R. 4/2014, in coerenza con la normativa nazionale, ha disposto la soppressione al 31/12/2012 delle Autorità d’Ambito istituite ai sensi della L.R. 5/1998 prevedendo l’istituzione dei Consigli di Bacino, ovvero i nuovi soggetti titolari delle funzioni di pianificazione, regolazione e controllo del Servizio Idrico Integrato.

I Consigli di Bacino sono definiti quali forme di cooperazione tra i Comuni per l’organizzazione del Servizio Idrico Integrato ed hanno personalità giuridica di diritto pubblico.

In attuazione della L.R. del Veneto n. 17/2012 e della D.G.R.V. n. 1006 del 05/06/2012, con Convenzione registrata il 06/05/2013 a Bassano del Grappa, n. rep. 9039 del 19/04/2013 si è costituito il

“Consiglio di Bacino Brenta”.

Poichè però l’Assemblea del Consiglio di Bacino Brenta, nonostante vari tentativi, non è riuscita a nominare il Comitato Istituzionale (Presidente compreso) entro il termine previsto dalla L.R. 17/12 e nemmeno entro il termine della successiva diffida regionale prot. n. 335584/2013, il Presidente della Giunta regionale del Veneto è intervenuto con il Commissariamento ad acta che, allo stato attuale, continua a permanere non avendo l’Assemblea del Consiglio di Bacino Brenta a tuttoggi nominato il Comitato Istituzionale (Presidente compreso).

In coerenza con quanto premesso al Commissario ad acta compete la redazione della presente relazione previsionale e programmatica per il triennio 2015 – 2016 – 2017. Come anticipato a tutt’oggi l’Ente continua dunque ad operare in regime commissariale, e pertanto, fatto salvo l’obbligo di programmazione triennale previsto dal D.Lgs. 267/2000, è chiaro che le previsioni costitutive di Bilancio non possono che tenere conto di questa particolare contingenza, imponendo, da un lato, il mantenimento degli impegni pluriennali su cui poi avranno modo di esprimersi in maniera più strutturata i nuovi amministratori, dall’altro l’esercizio ordinario dei compiti e delle funzioni tipiche dell’Ente regolatore del Servizio Idrico Integrato.

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L.R. del Veneto n. 17 del 27 aprile 2012

Non si può quindi che auspicare che l’Assemblea del Consiglio di Bacino riesca a pervenire al più presto alla nomina del Presidente e del Comitato Istituzionale, così da superare la gestione commissariale e avviare la piena operatività del Consiglio di Bacino Brenta.

Per quanto attiene il 2015 si evidenzia, come principale attività, la necessità di garantire una costante attenzione alla governance della riforma dei servizi pubblici locali che è soggetta a un forte ridisegno normativo. Infatti, il cosiddetto decreto “liberalizzazioni”, Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, che aveva ridisegnato il sistema di regole dei servizi pubblici locali, introducendo importanti elementi di innovazione dopo gli esiti referendari del giugno 2011, ha visto un drastico ridimensionamento determinato dalla sentenza 199/12 della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4 del Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138 di fatto obbligando un ripensamento normativo sostanziale della norma sulle liberalizzazioni.

Rilevanti novità in materia sono state recentemente introdotte dalla legge di Stabilità 2015 (L. 23 dicembre 2014, n.190 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”) che interviene specificamente nella promozione dei processi di aggregazione e rinforzo delle gestioni industriali dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. In Particolare la Legge di stabilità 2015 integra e introduce ulteriori obblighi e cogenze a quanto già definito nel D.L 133/2014 e nell’ormai consolidato art 34 del D.L. 179/2012 (convertito con L.221/2012) che norma specificamente gli affidamenti diretti, nonché da quanto già introdotto dalla Legge di Stabilità 2014 (L.27 dicembre 2013, n.147 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”).

Questa complessità normativa impone una ancor più forte azione di vigilanza sui molteplici riflessi attuativi che questo ente dovrà monitorare, verificare e promuovere. Infatti spetta all’Ente il compito di individuare linee programmatiche e scelte operative volte a tradurre le indicazioni normative con particolare attenzione alla modalità di affidamento in “house providing” che caratterizza l’attuale gestione.

Altro scenario strategico di attività è stato quello determinato dall’affidamento, con il Decreto-Legge n. 201/2011 (il cosiddetto “Salva Italia”), all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) dei compiti di controllo e indirizzo a livello nazionale del Servizio Idrico e all’assegnazione di specifiche competenze in termini di approvazione tariffaria e regolazione del Servizio Idrico Integrato. Con D.P.C.M. n. 231 del 3 ottobre 2012 sono state esplicitate le funzioni assegnate all’AEEG ovvero in sintesi:

- definire le componenti di costo della Tariffa;

- predisporre ed aggiornare il metodo tariffario;

- approvare le Tariffe proposte dagli Enti d’Ambito;

- tutelare i diritti degli utenti.

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L.R. del Veneto n. 17 del 27 aprile 2012

In questo rinnovato contesto l’AEEG (ora divenuta AEEGSI) ha provveduto ad emanare numerosi documenti di consultazione (DCO) sui quali gli Enti regolatori sono tenuti ad esprimere osservazioni e numerose Delibere che determinano, di fatto, gran parte degli adempimenti relativi alla regolazione del SII.

In particolare, per i soli riflessi tariffari in capo all’Ente d’ambito, si segnalano le:

Deliberazione n° 347/2012, avente per oggetto la definizione dei contenuti informativi e delle procedure di raccolta dati;

Deliberazione n° 585/2012 “Regolazione dei servizi idrici: approvazione del metodo tariffario transitorio (MTT) per la determinazione delle tariffe negli anni 2012 e 2013”;

Deliberazione n° 643/2013 “Approvazione del metodo tariffario idrico e delle disposizioni di completamento”;

che hanno di fatto rivoluzionato il sistema di predisposizione tariffaria previgente (ante 2012) e che, per la parte attuativa, impegnano fortemente, sia come attività di raccolta dati ed elaborazione proposte che come responsabilità, l’Ente d’ambito.

La recente Deliberazione n° 173/2015 “Approvazione dello specifico schema regolatorio, recante le predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015, proposto dal consiglio di Bacino Brenta” ha di fatto concluso l’attività di predisposizione tariffaria per il periodo regolatorio 2012-2015, ma ha contestualmente evidenziato alcune criticità che sarà prioritario affrontare nell’immediato.

In particolare le criticità competono la valorizzazione dei beni delle patrimoniali (infrastrutture di terzi) e la conseguente imputazione tariffaria. Occorre pertanto accompagnare il gestore nella valutazione di un nuovo modello di allocazione dei beni che superi le criticità assegnate senza determinare indebolimenti del vigente Piano economico – finanziario in capo al gestore.

Queste riflessioni e approfondimenti coinvolgono tutti gli amministratori e richiederanno una puntuale e approfondita attività di assistenza tecnico-normativa e supporto decisionale da parte degli organi tecnici dell’Ente.

A prescindere da questa specifica attività la struttura tecnica è già impegnata per la predisposizione della tariffa per l’anno 2016 e seguenti, attività già avviata a seguito della Determina AEEGSI n. 4/2015 che definisce le procedure di raccolta dati ai fini dell’aggiornamento dei dati e dei parametri tariffari per l’anno 2015 e che sarà poi cadenzata dai provvedimenti che introdurranno il metodo tariffario consolidato, la cui pubblicazione è prevista entro l’autunno.

Questi provvedimenti e documenti costituiscono il cuore dell’attività dell’anno 2015 in quanto qualificano il ruolo dell’ente d’Ambito in materia tariffaria e di controllo della qualità del Servizio idrico integrato e cadenzano l’attività conseguente.

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A completamento di questa attività si colloca infine l’ambizioso obiettivo di avviare una sostanziale revisione del Piano d’Ambito vigente in un orizzonte a lungo termine attivando conseguentemente anche le procedure di Valutazione Ambientale Strategica, previste dal testo unico ambiente (D.Lgs.

152/2006 ss.mm.ii.). Questa attività è obiettivo strategico per la regolazione tariffaria dell’ormai prossimo periodo regolatorio 2017-2020 e elemento fondamentale per determinare sinergie integrandosi con la pianificazione industriale e multiservizi dell’attuale gestore.

In tema di regolazione tariffaria occorre dare evidenza al particolare contesto gestionale in Comune di Nove (VI), dove il solo servizio di acquedotto è stato fornito in pendenza di giudizio ed e poi, a sentenze depositate, per il 2014 in regime di prorogatio tecnica dall’operatore Pedemontana Patrimonio e Servizi s.r.l (PPS, già Novenergia srl), società a totale capitale e controllo del comune di Nove (VI), non salvaguardata né titolare di affidamento e che, allo stato attuale, non ha ancora completato il conferimento degli impianti e relativo trasferimento del servizio di acquedotto in capo a ETRA SpA.

E’ obiettivo prioritario del primo semestre 2015 completare formalmente e sostanzialmente il subentro in quanto necessita dare attuazione alle sentenze del T.A.R. per il Veneto sezione I^ n. 79/2014 e n. 85/2014 con il quale la Corte si è pronunciata in merito al noto contenzioso in essere. In particolare la sentenza 85/2014 del T.A.R. Veneto ha rigettato il ricorso proposto dal Comune di Nove per l’annullamento della deliberazione n.47/2012 del C.D.A di A.T.O. Brenta (ora Consiglio di Bacino Brenta) di scioglimento della gestione del Servizio Idrico integrato nel Comune di Nove e ha confermato la titolarità in capo all’Ente d’ambito del potere di scioglimento esercitato con il provvedimento impugnato.

Per effetto delle suddette pronunce risulta indifferibile l’attuazione della deliberazione 47/2012 del C.D.A di A.T.O. Brenta con conseguente assunzione da parte di ETRA spa della gestione del servizio di acquedotto in Comune di Nove.

In tal senso è stato avviata nei primi mesi dell’anno tra tutte le parti interessate (Consiglio di Bacino, Comune di Nove, PPS e ETRA spa ) un’attività ricognitiva e di valutazione sia della forma del subentro che delle partite contabili e patrimoniali coinvolte, nonché dei dati tecnico-gestionali necessari a dare continuità all’erogazione del servizio.

Gli uffici sono già impegnati a verificare tutta la documentazione prodotta e redigere i provvedimenti di merito. E’ da evidenziare che il superamento di questa anomalia gestionale determinerà la modifica del perimetro della gestione del Servizio Idrico Integrato che diventerà perfettamente coincidente al perimetro dell’Ambito territoriale ottimale Brenta. Il cambio di perimetro gestionale comporterà necessariamente una rielaborazione e aggiornamento delle elaborazioni tariffarie prodotte ai sensi della delibera AEEGSI 643/13.

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Per accompagnare tale percorso decisionale e le azioni concrete che ne deriveranno, occorre prevedere l’eventuale ricorso a specialisti della materia, autorevoli e preparati in affiancamento delle risorse umane già a disposizione.

Per quanto riguarda i profili di contenzioso in essere si evidenziano 6 citazioni in giudizio promosse contro il Consiglio di Bacino, da privati cittadini, e da ETRA spa nell’ambito della chiamata di terzi in giudizio, tutte riferite a richieste di risarcimento danni arrecati da un allagamento a seguito di acquazzone verificatosi in data 21/05/2012 e che ha interessato alcune vie in Comune di Cadoneghe.

Questi contenziosi determinano incombenze tecnico-amministrative per l’Ente nonché la necessità di ricorso a incarichi di professionisti per la rappresentazione in giudizio degli interessi dell’Ente stesso.

Tra le attività improcrastinabili del 2015 vi è la prima attuazione del progetto “Armonizzazione contabile della pubblica Amministrazione”. Infatti già nel 2015, il decreto legislativo n. 118 del 2011 richiede molti adempimenti propedeutici all’attuazione definitiva dell’armonizzazione contabile nel 2016. In particolare si segnalano:

• l’affiancamento dei nuovi schemi di bilancio di previsione e di rendiconto organizzati per missioni e programmi (con funzioni conoscitive) agli schemi di bilancio annuale e pluriennale e di rendiconto adottati nel 2014, che conservano la funzione autorizzatoria e valore giuridico ai fini della rendicontazione;

• il riaccertamento straordinario dei residui per adeguare lo stock dei residui attivi e passivi alla nuova configurazione del principio della competenza finanziaria;

• l’applicazione del principio contabile generale della competenza finanziaria (cd. potenziata) per l’accertamento delle entrate e l’impegno delle spese e l’adozione del principio applicato della contabilità finanziaria;

Oltre a questi adempimenti occorre altresì avviare l’aggiornamento delle procedure informatiche, incombenza che determina, per questo Ente, la necessità di valutare, in una logica pluriennale, il servizio di assistenza economico – finanziaria attualmente fornito dalla Provincia di Padova in convenzione, con ulteriore aggravio procedurale volto alla ricerca e implementazione di software adeguati, con le evidenti i ricadute sulla formazione del personale per il corretto utilizzo.

In un Ente con struttura esigua, come è questo Consiglio di Bacino, e che ha a disposizione una sola unità di personale dedicata a tutta l’area amministrativa, finanziaria ed economico-contabile, l’impatto di questi adempimenti è massivo e pertanto occorre prevedere il rafforzamento della dotazione organica dell’Ente e il ricorso, anche nella forma di convenzione tra Enti, a un’assistenza esterna sia per accompagnare e formare il personale nell’attuazione del processo che per garantire la correttezza e compiutezza dell’operare.

Tra le novità introdotte dalla recente normativa e che determinano un importante impatto procedurale si segnala inoltre l’introduzione nel testo unico ambiente (D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.) dell’articolo 158 bis

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che assegna agli Enti d’ambito la piena titolarità nell’approvazione dei progetti definitivi delle opere e degli interventi previsti nei piani di investimento dei piani d'ambito, mediante convocazione di apposita conferenza di servizi, ai sensi degli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241. L'approvazione comporta dichiarazione di pubblica utilità e costituisce titolo abilitativo e, ove occorra, variante agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale. L’ente d’ambito costituisce altresì autorità espropriante e può delegare, in tutto o in parte, i propri poteri espropriativi al gestore del servizio idrico integrato, nell'ambito della convenzione di affidamento del servizio.

Questo novellato determina un sostanziale revisione delle previgenti procedure di approvazione progetti e in particolare introduce un ricorso prioritario alla Conferenza di Servizi.

Su tali aspetti è impegnata la struttura tecnica, anche questa formata da una sola unità di personale, che in coordinamento con gli enti d’ambito del Veneto ha formulato l’iter procedurale.

Obiettivo fondamentale per l’anno in corso è quello di dare una prima attuazione al nuovo iter valorizzando le potenzialità che l’approvazione contestuale in sede di Conferenza di servizi determina nel contenimento dei termini del procedimento e nell’effetto di semplificazione amministrativa per il soggetto Gestore.

Un altro importante obiettivo per il 2015 è pervenire all’efficace avvio del Comitato Consultivo previsto dalla L.R. 17/2012, costituito con Decreto del Commissario ad Acta n. 38 del 29 ottobre 2014 e nominato con Decreto del Commissario ad Acta n. 21 del 14/04/2015.

L’avvio del Comitato consentirà un confronto stabile e partecipato con le associazioni e organizzazioni che rappresentano gli utenti, le categorie produttive, le rappresentanze sindacali, le realtà associative a carattere ambientale, sugli sviluppi tariffari e sulla qualità del servizio, garantendo costante informazione e confronto, a tutela dei diritti degli utenti del Servizio Idrico Integrato. Questa attività è comunque mantenuta anche in riferimento a singole istanze dei cittadini e utenti.

Infine su proposta dell’Assemblea d’Ambito è stato previsto un impegno per sostenere con risorse proprie (60.000,00 Euro) dell’Ente un fondo di solidarietà, destinato agli utenti in situazione di disagio economico tali da compromettere la capacità di solvenza delle bollette del servizio idrico integrato, una iniziativa similare era già stata attivata in via straordinaria per gli anni 2012 e 2013 applicando parte del risultato di amministrazione dell’anno 2010.

Si segnala altresì che, come risulta dai documenti contabili, il Bilancio 2014 ha evidenziato un avanzo di amministrazione al 31/12/2014 pari ad € 1.945.267,92 che deriva, oltre che dall’avanzo di competenza 2014 anche dalla mancata destinazione degli avanzi degli anni precedenti, ovvero degli esercizi 2011, 2012 e 2013. Risulta pertanto importante procedere nell’anno corrente, fosse anche mantenuta transitoriamente la gestione commissariale, alla formulazione di una proposta per l’applicazione di detto avanzo.

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Alla luce delle attività e adempimenti sopra descritti il Bilancio di Previsione prevede un impegno per mantenere e potenziare (nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa) la struttura dell’Ente e specifici stanziamenti per incarichi a supporto. Il Bilancio di Previsione 2015 ripropone in particolare il potenziamento della struttura operativa dell’Ente, già previsto negli anni precedenti e mai attuato, subordinando detta attuazione da un lato ai vincoli normativi di carattere generale in materia di assunzioni, dall’altro ai programmi e obiettivi che il nuovo Consiglio di Bacino è chiamato a darsi, una volta efficacemente insediato.

Allo stato attuale la gestione commissariale ha scelto di valorizzare una programmazione importante, in linea con le previsioni degli anni passati, per dare risalto alla situazione di estrema carenza di organico dell’Ente, più volte segnalata dal Direttore, e per tracciare un percorso di investimento sulla professionalità che la specificità dei compiti dell’Ente impongono, riservando ai nuovi amministratori la facoltà di attuare estesamente questa proposta.

Seppur con i limiti indicati, è stata quindi mantenuta una previsione di coperture stabili di organico, con particolare riferimento a ruoli qualificati e di responsabilità (categoria D). In tal modo si intende offrire all’Ente quella autonomia e capacità gestionale e di esercizio di responsabilità avente le caratteristiche dell’organicità, della continuità e della stabilità, superando di fatto la provvisorietà e discontinuità scontata negli ultimi anni e correggendo quell’anomalia di concentrazione di responsabilità sulla sola dirigenza, anomalia che si è creata per effetto anche delle disposizioni normative di contenimento delle spese del personale e di limitazione al ricorso a collaborazioni esterne e per il contestuale e progressivo decremento delle risorse umane a disposizione (licenziamenti).

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari si sottolinea che le entrate ordinarie sono costituite quasi esclusivamente dal contributo a carico del gestore per le spese di funzionamento dell’Ente d’ambito, attualmente definito dal Metodo tariffario idrico disposto dall’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) con Deliberazione n. 643/2013.

Per effetto della Deliberazione n. 173/2015 “Approvazione dello specifico schema regolatorio, recante le predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015, proposto dal Consiglio di Bacino Brenta”, le spese di funzionamento dunque sono automaticamente aggiornate ai sensi dell’art. 28 dell’allegato A della Delibera AEEGSI 643/2013/R/e conseguentemente per il 2015 sono riconosciuti al Consiglio di Bacino 760.982,00 euro/anno a cui vanno aggiunti 38.405,00 euro a conguaglio per l’aggiornamento dell’annualità 2014.

Altre entrate sono inoltre da riferire alla previsione di trasferimenti correnti come il contributo per il costo energetico per il rilancio acquedottistico in zone montane (Titolo II), per 40.000,00 Euro.

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Non sono invece stati previsti altri o diversi trasferimenti statali o regionali destinati al finanziamento di opere (Titolo IV).

Per le proiezioni pluriennali, non disponendo ad oggi del nuovo metodo tariffario si è scelto di utilizzare, senza rivalutazioni, le previsioni del 2015.

Le uscite si correlano strettamente alle voci sopra descritte per quanto riguarda i trasferimenti correnti (Titolo I). Per quanto riguarda il Titolo I, si conferma la sostanziale analogia con gli anni precedenti per quel che riguarda le principali voci ovvero: spese di funzionamento dell’Ente, incarichi, studi e fornitura servizi.

Le spese per il personale sono state aggiornate con la previsione di potenziamento della struttura su base annuale.

Sempre in termini di stanziamenti e adeguamento normativo si segnala che, in virtù del Decreto Legge n. 78 del 31/05/2010 convertito con modificazioni nella Legge n. 122/2010, dal 01/06/2010 non è più possibile riconoscere ai membri dell’organo assembleare e dell’organo esecutivo dell’Ente, alcun tipo di retribuzione, gettone, indennità o emolumento. Analogamente, per esplicita indicazione del D.P.G.R. di nomina, e limitatamente alla fase in gestione commissariale, non è previsto il riconoscimento di corrispettivi per la funzione di Commissario ad acta.

Di conseguenza i capitoli relativi agli emolumenti per i suddetti organi istituzionali restano azzerati.

Nel limite delle risorse si è preferito garantire buona disponibilità per i capitoli relativi ad interventi per il monitoraggio tutela del territorio e risorsa idrica (50.000,00 euro) e alla tutela delle falde acquifere e studi ambientali (V.A.S.) (50.000,00 euro), per quest’ultimo è stato previsto un maggiore impegno per gli anni 2016-2017, nella logica di attuazione pluriennale dell’intervento.

Da segnalare l’imputazione di 60.000,00 Euro del capitolo “fondo solidarietà utenti servizio idrico integrato”, previsione estesa anche per gli anni 2016 e 2017.

In maniera più strutturata l’impegno dell’Ente per il 2015 continuerà secondo la logica di mantenimento dell’attività ordinaria già consolidata, senza venir meno all’attivazione della progettualità sopra descritta.

L’attività di controllo si estenderà all’applicazione del sistema tariffario da parte del gestore. Saranno infatti esaminate le numerose richieste di chiarimenti in merito all’applicazione delle tariffe e al rispetto dei regolamenti di erogazione dei servizi di Etra spa (Carta Servizi, Regolamento di acquedotto, Regolamento fognatura e depurazione), raccogliendo in tal senso le sollecitazioni pervenute dagli utenti e provvedendo agli atti conseguenti.

In continuità con gli anni precedenti, l’attività del 2015 sarà fortemente caratterizzata dalle verifiche di attuazione della Convenzione che garantisce, da un lato, la dovuta autonomia gestionale e la libera capacità

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imprenditoriale del gestore, dall’altro consente all’Ente di esercitare la funzione di garante nei confronti dei Comuni partecipanti e dei cittadini utenti circa il pieno rispetto dello spirito e dei contenuti della Convenzione stessa.

In continuità con le attività già poste in essere, sarà dunque esercitato il controllo sul rispetto degli impegni assunti dal gestore. Per far questo l’Ente determinerà indirizzi di gestione del Servizio Idrico, nonché potrà compiere atti di ispezione, controllo e vigilanza sulla gestione.

Sul piano delle attività di controllo più “tradizionali” continuerà la collaborazione con i Comuni per una più stretta tutela della risorsa idrica con particolare riferimento alle ipotesi di prelievo e di opere di ricarica previste dal Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto, attualmente in fase di realizzazione. In tal senso è prevista la partecipazione alla commissione tecnica e al coordinamento degli enti locali e territoriali previsti dall’Accordo di Programma, sottoscritto d’intesa con la Regione Veneto e i Comuni interessati dal Progetto al fine di definire i reciproci impegni ma, soprattutto, le doverose tutele da porre in essere per garantire l’equilibrio quali-quantitativo della falda sotterranea.

A tale proposito si segnala che spetta all’Ente anche il compito di gestire un importante finanziamento regionale pari a 2.000.000,00 di euro destinato con D.G.R. del Veneto n. 2379 del 29/12/2011. Per tale finanziamento si è già proceduto individuando una progettazione tecnica idonea, che dovrà essere condivisa tra i soggetti interessati e gli esperti in materia in tempi brevissimi, vista la necessità di completare tutto nei termini del finanziamento (dicembre 2016). A tale riguardo questo ente ha più volte sollecitato formalmente i soggetti competenti e resta in attesa di convocazione della commissione preposta all’individuazione definitiva degli interventi.

In tema di finanziamenti si ricorda che restano iscritti a Bilancio i residui dei capitoli relativi ai finanziamenti di cui l’Ente è il soggetto gestore e che sono:

- finanziamenti regionali a valere sui fondi del Bilancio regionale per le annualità 2004 e 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011;

- Provvidenze a favore delle Comunità Montane e dei Comuni Montani serviti da acquedotti a sollevamento;

Il controllo tecnico-amministrativo dei progetti oggetto di finanziamento e le conseguenti liquidazioni al soggetto attuatore verranno effettuati sulla base dell’attività di monitoraggio sullo stato di avanzamento dei lavori e relative liquidazioni regionali di acconti o saldi, come pure verificando le realizzazioni e il corretto adempimento delle prescrizioni contenute nei Decreti Regionali di approvazione.

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E’ garantita la collaborazione e consulenza tecnica con gli Enti Locali interessati per il monitoraggio e controllo di episodi di inquinamento della risorsa idrica sotterranea o in relazione all’insediamento di nuove attività potenzialmente pericolose per la falda (es. discariche, cave, impianti di geotermia su falda…).

In particolare continuerà la cooperazione per bonificare le area interessate da fenomeni di inquinamento della falda acquifera. Con i comuni interessati (Tezze sul Brenta, Pianezze, Marostica, Rosà) si da attuazione a un percorso condiviso che dovrà portare alla bonifica della falda. L’Ente è impegnato a dare continuità alle scelte già operate in modo adeguato alle proprie capacità, come risulta dagli impegni già assunti.

In particolare è assicurata la collaborazione con il Comune di Tezze sul Brenta nell’attività di controllo e conterminazione sugli effetti dell’inquinamento da cromo nelle falde fra Tezze sul Brenta e Cittadella. Il fenomeno ormai è noto nelle sue dimensioni ed è in fase di approntamento della bonifica.

L’Ente continua a partecipare all’attività di coordinamento e supervisione della bonifica ed in particolare è impegnato, su richiesta del Comune di Tezze sul Brenta, a finanziare il rifacimento della barriera idraulica e la realizzazione di un impianto di trattamento in sito quale intervento di messa in sicurezza delle acque sotterranee. Inoltre l’Ente ha cofinanziato e promosso, a corollario dei test pilota già autorizzati, la realizzazione di un test pilota per il trattamento dei terreni e delle acque di falda contaminate mediante l’utilizzo di idrogeno gassoso in corrente di azoto. I risultati di tali attività sono già stati messi a disposizione della Conferenza di servizi per le valutazioni e decisioni di merito.

Intervento focale dell’anno è invece la verifica dello stato di avanzamento del progetto di individuazione delle aree di salvaguardia per le opere di captazione da pubblico acquedotto in attuazione agli adempimenti previsti nel Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto. Questo intervento è già finanziato con avanzo 2009 e in via di realizzazione.

Sul versante della tutela quantitativa della falda si prevede di dare continuità alla raccolta delle denunce annuali di approvvigionamento dei pozzi autonomi domestici relativi ai consumi 2014 visti i buoni risultati conseguiti negli anni precedenti e che confermano l’efficacia delle nuove procedure di raccolta (attivazione modulo web). L‘iniziativa da risposta all’obbligo di trasmettere annualmente la denuncia di approvvigionamento autonomo ai sensi dell’art. 165 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. all’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale competente per territorio, come stabilito dall’articolo 40 del Piano di Tutela delle Acque della Regione del Veneto.

Nel limite delle risorse disponibili, è intenzione di questo Ente affiancare a questo intervento una indagine conoscitiva sugli approvvigionamenti autonomi per dare continuità agli indirizzi espressi

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CONSIGLIO DI BACINO BRENTA

L.R. del Veneto n. 17 del 27 aprile 2012

dall’Assemblea d’Ambito con Deliberazione n. 4 del 16 aprile 2008 “Misure per il contenimento e disincentivazione degli approvvigionamenti autonomi. Indirizzi”. L’indagine vuole colmare un vuoto conoscitivo, azione indispensabile per formulare adeguate proposte per la tutela anche quantitativa degli approvvigionamenti idrici, tenuto conto dell’estrema vulnerabilità del suo territorio e della sottostante falda.

Tutte queste azioni, in maniera congiunta si pongono a presidio e contenimento delle principali fonti di pressione sulla falda e sul sistema delle risorse idriche.

Sul piano più strettamente organizzativo, si dà atto che, per l’assistenza in materia di gestione economica (retributiva, pensionistica e previdenziale) del personale, in materia tecnico-giuridica del personale e per l’assistenza tecnico-amministrativa in materia di risorse finanziarie, si continuerà nella forma ormai collaudata di Convenzione con la Provincia di Padova, formula che si è rilevata efficace sia in termini di contenimento dei costi che di qualità delle prestazioni offerte.

Per l’assistenza informatica resta l’adesione al Progetto Centro Servizi Territoriali della Provincia di Padova, che garantirà tutte le esigenze informatiche ordinarie dell’Ente, compresa l’assistenza software, hardware, sistemistica e di telefonia, senza la necessità di ulteriore ricorso a personale specificamente incaricato. Attraverso queste convenzioni si realizza una razionalizzazione della spesa e un’ottimizzazione del servizio anche nella logica di cooperazione tra enti locali.

Per i servizi di pulizia dei locali e di deregistrazione dei verbali delle Assemblee ci si avvarrà prioritariamente di affidamenti a favore di cooperative sociali.

Merita sottolineare, infine, la previsione di spesa legata ad attività di informazione e comunicazione con i Comuni e con i cittadini, che, seppur rideterminata negli stanziamenti per effetto di indicazioni normative, resta sufficiente a perseguire l’obiettivo di rendere l’attività sempre più trasparente e partecipata.

In tal senso si è scelto di valorizzare il sito internet istituzionale www.consigliobacinobrenta.it che è stato completamente rielaborato e strutturato in modo tale da garantire agli uffici l’aggiornamento di tutti i moduli, prestandosi così ad essere utilizzato agilmente per la distribuzione di informazioni e per tutti gli adempimenti connessi alla normativa sulla trasparenza amministrativa.

Cittadella, 20 maggio 2015

Il Commissario ad Acta Ing. Marco Puiatti _______________________

Visto,

Il Direttore

D.ssa Giuseppina Cristofani ______________________

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