REPORTDISISTEMA SNPA |04 2017
RAPPORTO CONTROLLI AMBI ENTALI DEL SNPA - AI A/SEVESO
EDI ZI ONE 201 6
Delibera delConsiglio SNPA.Seduta del15.05.2017.Doc.n.9/17
Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) è operativo dal 14 gennaio 2017, data di entrata in vigore della Legge 28 giugno 2016, n.132 “Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”.
Esso costituisce un vero e proprio Sistema a rete che fonde in una nuova identità quelle che erano le singole componenti del preesistente Sistema delle Agenzie Ambientali, che coinvolgeva le 21 Agenzie Regionali (ARPA) e Provinciali (APPA), oltre all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Attraverso il Consiglio dell’SNPA, il Sistema esprime il proprio parere vincolante sui provvedimenti del Governo di natura tecnica in materia ambientale e segnala al MATTM e alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano l’opportunità di interventi, anche legislativi, ai fini del perseguimento degli obiettivi istituzionali.
Tale attività si esplica anche attraverso la produzione di documenti, prevalentemente linee guida o rapporti, che diffondono tali pareri, tramite la pubblicazione nell’ambito delle rispettive Collane Editoriali, a cura delle singole Agenzie o dell’ISPRA.
L’ISPRA, le ARPA, le APPA e le persone che agiscono per loro conto non sono responsabili per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questa pubblicazione.
ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Via Vitaliano Brancati, 48 – 00144 Roma
www.isprambiente.gov.it
ISPRA, Rapporti 268/2017 ISBN 978-88-448-0835-8
Riproduzione autorizzata citando la fonte
Elaborazione grafica ISPRA Grafica di copertina: Franco Iozzoli Foto di copertina: Paolo Orlandi Area Comunicazione
Coordinamento pubblicazione on line:
Daria Mazzella – Area Comunicazione
Autori
Gruppo di lavoro e Rete dei referenti ISPRA/ARPA/APPA RR n. 38, istituito dal Consiglio Federale per il programma triennale SNPA 2014-2016 (Area 6 – Produzione di Report), costituito da:
Francesca MINNITI – Coordinatrice RR 38 (ISPRA) Alessia USALA - (ISPRA)
Fabrizio VAZZANA - (ISPRA)
Vincenzo SORRENTI (ARPA Calabria) Maria Teresa FILAZZOLA (ARPA Campania) Susanna RICCI (ARPA Emilia Romagna)
Franco STURZI, Chiara MONEGO (ARPA Friuli Venezia Giulia) Daniele MARIACCI, Marco RIZZUTO (ARPA Lazio)
Tiziana POLLERO (ARPA Liguria)
Cristina PIZZITOLA, Emma PORRO, Nadia TOMASINI (ARPA Lombardia) Gianni CORVATTA, Antonio VITO LEONE (ARPA Marche)
Francesca BELLAMINO, Marisa TURCO (ARPA Piemonte) Giovanni TAVERI (ARPA Puglia)
Massimo SECCI (ARPA Sardegna) Salvatore CALDARA (ARPA Sicilia) Cesare FAGOTTI (ARPA Toscana) Maurizio TAVA (APPA Trento)
Marco CAPPIO BORLINO (ARPA Valle D’Aosta) Paola SALMASO (ARPA Veneto)
Ulteriori referenti regionali annessi al RR 38:
Simona CAMPANA (ARTA Abruzzo) Luciana DI CROCE (ARTA Abruzzo) Armando LOMBARDI (ARTA Abruzzo) Rino ONOFRIO (ARPA Basilicata) Flavio CIESA (APPA Bolzano) Birgit BIASION (APPA Bolzano)
Adele LO MONACO, Cosetta MAZZEI (ARPA Emilia Romagna) Lucia BISIO (ARPA Liguria)
Maria Grazia CERRONI (Arpa Molise) Alessandro PATAVINO (Arpa Molise) Alessio PALUMBO (ARPA Puglia) Romano RUGGERI (ARPA Sardegna) Alessia ARENA (ARPA Sicilia)
Debora BELLASSAI, Claudio BONDI, Michela DELL’INNOCENTI,Andrea PAPI (ARPA Toscana) Zaira MELONI, Massimo STEFANI (APPA Trento)
Giancarlo ROSSO (ARPA Valle D’Aosta)
Cristina PIRANESE, Maurizio VESCO (ARPA Veneto) Con la collaborazione di:
Alfredo PINI (ISPRA), Alberto RICCHIUTI (ISPRA) Coordinatori tematici
Francesca MINNITI (ISPRA), Fabrizio VAZZANA (ISPRA) Stesura finale ed editoriale del rapporto:
Francesca MINNITI (ISPRA), Alessia USALA (ISPRA)
INDICE
1 INTRODUZIONE ... 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI ... 4
3 DEFINIZIONI – ABBREVIAZIONI ... 4
3.1 Decreto legislativo 152/2006 come modificato dal decreto legislativo 46/2014 ... 4
3.2 Decreto legislativo 105/2015 “attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose” ... 5
4 CRITERI GENERALI PER LO SVOLGIMENTO DEI CONTROLLI AIA E SEVESO ... 7
4.1 Procedimento AIA ... 7
4.1.1 Riferimenti normativi ... 7
4.1.2 Controlli ordinari ... 7
4.1.3 Controlli straordinari ... 8
4.2 Procedimento Seveso ... 9
4.2.1 Riferimenti normativi ... 9
4.2.2 Ciclo regolatore secondo il D.Lgs. 334/99 ... 10
4.2.3 Ciclo regolatore secondo il D.Lgs 105/2015 ... 10
4.2.4 Pianificazione/Programmazione annuale ... 11
5 TIPOLOGIA INSTALLAZIONI SOTTOPOSTE A CONTROLLO DA PARTE DEL SISTEMA AGENZIALE ISPRA/ARPA/APPA ... 12
5.1 Allegato VIII alla parte seconda del dlgs. 152/06” come modificato dal dlgs. 46/2014 ... 12
5.2 Allegato XII parte seconda del dlgs. 152/06 ... 16
5.3 Decreto Legislativo n.105 del 26/06/2015 ... 17
6 STRUTTURA DEI CAPITOLI CONTROLLI AIA/SEVESO DEL SNPA ... 22
7 AUTORIZZAZIONI INTEGRATE AMBIENTALI DI COMPETENZA STATALE ... 24
7.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA statali ... 24
7.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di impianti di competenza statale (Art. 29- decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 25
7.2.1 La programmazione delle visite ispettive ispettive ordinarie AIA presso impianti di competenza statale ... 25
7.2.2 Installazioni AIA statale distinte per regione e attività ... 32
7.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 36
7.2.4 Tipologia non conformita’ accertate distinte per regione ... 37
7.2.5 Tipologia non conformita’ accertate distinte per attivita’ ... 38
7.2.6 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 39
7.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di impianti di competenza statale (art. 29- decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 40
7.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 40
7.3.2 Committenza ed esiti attivita’ di controllo straordinarie ... 41
7.3.3 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA statali ... 42
8 SEVESO SOGLIA SUPERIORE ... 43
8.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli Seveso soglia superiore ... 43
8.2 Controlli ordinari impianti Seveso di soglia superiore ... 43
8.2.1 Programmazione verifiche ispettive impianti Seveso soglia superiore ... 43
8.2.2 Stabilimenti distinti per regione e attività ... 44
8.2.3 Sintesi e commenti in merito alla distribuzione delle visite ispettive sul territorio ... 46
8.2.4 Elementi gestionali SGS verificati seveso soglia superiore distinti per attivita’ ... 48
8.2.5 Sintesi numero di raccomandazioni, prescrizioni e segnalazioni impartite ... 49
8.2.6 Sintesi e commenti delle prescrizioni, notizie di reato e raccomandazioni impartite ... 49
8.3 Controlli straordinari impianti Seveso soglia superiore... 50
8.3.1 Verifiche ispettive straordinarie impianti Seveso soglia superiore ... 50
9 ABRUZZO ... 51
9.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 52
9.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 d.lgs. 152/06) ... 53
9.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 53
9.2.2 Installazioni AIA della Regione Abruzzo distinte per categoria attività e provincia ... 55
9.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 57
9.2.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 58
9.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 59
9.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 59
9.3.2 Committenza ed esiti attività di controllo straordinarie ... 59
9.3.3 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 60
9.3.4 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 60
9.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 61
9.4.1 Programmazione anno 2015 visite ispettive ordinarie installazioni Seveso soglia inferiore61 9.4.2 Stabilimenti Seveso soglia inferiore distinte per provincia e attività ... 61
9.5 Verifiche ispettive straordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 62
10 BASILICATA ... 63
10.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 64
10.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 65
10.2.1 Programmazione delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 65
10.2.2 Installazioni AIA della regione Basilicata distinte per categoria attività e provincia ... 67
10.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 68
10.2.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 68
10.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 69
10.3.1 Visite ispettive straordinarie AIA regionali ... 69
10.4 Verifiche ispettive ordinarie presso le installazioni Seveso di soglia inferiore ... 69
10.4.1 Programmazione verifiche ispettive ordinarie presso le installazioni Seveso di soglia inferiore ... 69
10.5 Verifiche ispettive straordinarie presso le installazioni Seveso di soglia inferiore ... 70
11 BOLZANO ... 71
11.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA- Seveso ... 72
11.1.1 Organizzazione interna all’Agenzia provinciale dell’Ambiente per i controlli AIA ... 72
11.1.2 Organizzazione interna all’Agenzia provinciale dell’Ambiente per i controlli Seveso ... 72
11.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 d.lgs. 152/06) ... 73
11.2.1 Programmazione delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 73
11.2.2 Installazioni AIA della provincia di Bolzano distinte per categoria attività ... 73
11.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 74
11.2.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 74
11.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 76
11.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 76
11.3.2 Committenza ed esiti attività di controllo straordinarie ... 77
11.3.3 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 78
11.3.4 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 78
11.4 Verifiche ispettive ordinarie presso installazioni Seveso soglia inferiore ... 79
11.4.1 Programmazione anno 2015 verifiche ispettive presso installazioni Seveso di soglia inferiore ... 79
11.5 Verifiche ispettive straordinarie presso installazioni Seveso soglia inferiore ... 79
12 CALABRIA ... 80
12.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 81
12.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 d.lgs. 152/06) ... 81
12.2.1 Programmazione delle visite ispettive ordinarie ... 81
12.2.2 Distribuzione installazioni AIA distinte per categoria attività e per provincia ... 82
12.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 83
12.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 84
12.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 84
12.4.1 Programmazione verifiche ispettive ... 84
13 CAMPANIA ... 85
13.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 86
13.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 87
13.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 87
13.2.2 Installazioni AIA della regione Campania distinte per categoria attività e provincia ... 89
13.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 90
13.2.4 Non conformità accertate distinte per matrici ambientali... 91
13.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 92
13.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 92
13.3.2 Esiti attività di controllo straordinarie... 92
13.3.3 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regione Campania ... 94
13.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 95
13.4.1 La programmazione delle verifiche ispettive ordinarie e la distribuzione degli impianti Seveso nel territorio regionale ... 95
13.5 Verifiche ispettive straordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 97
14 EMILIA ROMAGNA ... 98
14.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 99
14.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 101
14.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 101
14.2.2 Installazioni AIA della regione Emilia Romagna distinte per categoria attività e provincia121 14.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 123
14.2.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 125
14.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 128
14.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 128
14.3.2 Committenza ed esiti attività di controllo straordinarie ... 130
14.3.3 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 131
14.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 132
14.4.1 Programmazione anno 2015 stabilimenti Seveso soglia inferiore ... 132
14.4.2 Stabilimenti Seveso soglia inferiore distinti per regione e attività ... 133
14.4.3 Esiti verifica elementi gestionali SGS distinti per attività ... 135
14.5 Verifiche ispettive straordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 136
15 FRIULI VENEZIA GIULIA ... 137
15.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 138
15.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies c. 3 d.lgs. 152/06) ... 139
15.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 139
15.2.2 Distribuzione installazioni AIA della Regione Friuli Venezia Giulia distinte per categoria di attività e provincia ... 141
15.2.3 Tipologia di non conformità accertate ... 143
15.2.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 145
15.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 147
15.3.1 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 147
15.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 147
15.4.1 Programmazione anno 2015 stabilimenti Seveso Soglia Inferiore ... 147
15.4.2 Stabilimenti Seveso soglia inferiore distinti per provincia e attività ... 147
15.5 Visite ispettive straordinarie per impianti Seveso di soglia inferiore ... 148
16 LAZIO ... 149
16.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 150
16.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies c. 3 D.Lgs. 152/06) ... 151
16.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 151
16.2.2 Installazioni AIA della Regione Lazio distinte per categoria di attività e provincia ... 154
16.2.3 Sintesi visite ispettive su impianti AIA regionali e provinciali ... 156
16.2.4 Tipologia di non conformità accertate ... 157
16.2.5 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 162
16.3 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 163
17 LIGURIA ... 164
17.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA ... 165
17.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 166
17.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 166
17.2.2 Installazioni AIA della Regione Liguria distinte per categoria attività e provincia ... 169
17.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 170
17.2.4 Non conformità accertate distinte per matrici ambientali... 172
17.2.5 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 174
17.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 176
17.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 176
17.3.2 Committenza ed esiti attività di controllo straordinarie ... 177
17.3.3 Non conformità accertate distinte per matrici ambientali... 179
17.3.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 180
17.3.5 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 181
17.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 183
17.4.1 Programmazione installazioni Seveso soglia inferiore ... 183
17.4.2 Installazioni Seveso soglia inferiore presenti nella regione ... 183
17.4.3 Esiti verifica elementi gestionali verificati per impianti Seveso soglia inferiore ... 184
17.5 Verifiche ispettive straordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 184
18 LOMBARDIA ... 185
18.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 186
18.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 187
18.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 187
18.2.2 Installazioni AIA della regione Lombardia distinte per categoria attività e provincia .... 197
18.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 198
18.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 199
18.3.1 Committenza ed esiti attività di controllo straordinarie ... 200
18.3.2 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie impianti AIA regionali ... 201
18.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 202
18.4.1 Programmazione anno 2015 installazioni Seveso soglia inferiore ... 202
18.4.2 Installazioni Seveso soglia inferiore distinti per provincia e attività ... 205
18.4.3 Esiti verifica elementi gestionali SGS distinti per attività ... 207
18.4.4 Sintesi raccomandazioni, prescrizioni impartite e segnalazioni all’Autorità Giudiziaria 209 18.5 Verifiche ispettive straordinarie installazioni Seveso di soglia inferiore ... 209
18.5.1 Quadro generale controlli ordinari/straordinari differenziati per attività ... 209
19 MARCHE ... 210
19.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 211
19.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 211
19.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 211
19.2.2 Installazioni AIA della Regione Marche distinte per categoria attività e provincia ... 213
19.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 214
19.2.4 Attivita’ di campionamento e analisi ed esiti ... 214
19.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 214
19.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 214
19.3.2 Committenza ed esiti attività di controllo straordinarie ... 215
19.3.3 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 215
19.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 216
19.4.1 Verifiche ispettive ordinarie anno 2015 ... 216
19.4.2 Stabilimenti Seveso soglia inferiore distinti per provincia e attività ... 216
20 MOLISE ... 217
20.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 218
20.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 218
20.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA ... 218
20.2.2 Installazioni AIA distinte per categoria attività e provincia ... 219
20.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 219
20.2.4 Non conformità accertate distinte per matrici ambientali... 221
20.2.5 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 222
20.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 222
20.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 222
20.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 223
20.4.1 Programmazione anno 2015 installazioni Seveso soglia inferiore ... 223
21 PIEMONTE ... 224
21.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 225
21.1.1 Attività AIA ... 225
21.1.2 Attività di controllo Seveso – Le verifiche ispettive SGS ... 226
21.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 d.lgs. 152/06) ... 227
21.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 227
21.2.2 Installazioni AIA della regione Piemonte distinte per categoria attività e provincia ... 233
21.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 233
21.2.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 235
21.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 d.lgs. 152/06) ... 236
21.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 236
21.3.2 Committenza ed esiti attività di controllo straordinarie ... 237
21.3.3 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 239
21.3.4 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 241
21.4 Verifiche ispettive ordinarie stabilimenti Seveso soglia inferiore ... 242
21.4.1 Programmazione verifiche ispettive ... 242
21.4.2 Stabilimenti Seveso soglia inferiore distinti per provincia e attività ... 243
21.4.3 Esiti valutazione elementi del SGS distinti per attività... 245
21.4.4 Sintesi raccomandazioni, prescrizioni impartite e segnalazioni all’Autorità Giudiziaria 246 21.5 Verifiche ispettive straordinarie per stabilimenti Seveso soglia inferiore ... 247
21.5.1 Verifiche ispettive straordinarie Seveso ... 247
21.5.2 Sintesi verifiche ispettive ordinarie/straordinarie Seveso ... 247
22 PUGLIA ... 249
22.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 250
22.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 d.lgs. 152/06) ... 252
22.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA Regionale ... 252
22.2.2 Installazioni AIA della Regione Puglia distinte per categoria attività e provincia ... 255
22.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 258
22.2.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 260
22.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 261
22.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 261
22.3.2 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 261
22.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 263
22.4.1 Programmazione verifiche ispettive ... 263
22.4.2 Installazioni Seveso soglia inferiore distinte per provincia e attività ... 264
22.4.3 Esiti verifica elementi gestionali SGS distinti per attività ... 266
22.4.4 Sintesi raccomandazioni, prescrizioni impartite e segnalazioni all’AG ... 267
22.5 Verifiche ispettive straordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 268
23 SARDEGNA... 269
23.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 270
23.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 d.lgs. 152/06) ... 271
23.2.1 Programmazione delle ispezioni ordinarie AIA ... 271
23.2.2 Distribuzione installazioni AIA distinte per categoria attività e per Provincia ... 272
23.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 273
23.2.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 274
23.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 d.lgs. 152/06) ... 276
23.3.1 Visite ispettive straordinarie ... 276
23.3.2 Committenza ed esiti attività di controllo straordinarie ... 277
23.3.3 Attività di campionamento ed analisi ... 278
23.3.4 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie ... 278
23.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 280
23.4.1 Programmazione visite ispettive ... 280
23.5 Verifiche ispettive straordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 280
24 SICILIA ... 281
24.1 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 282
24.1.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 282
24.1.2 Installazioni AIA della regione Sicilia distinte per categoria attività e provincia ... 284
24.1.3 Tipologia non conformità accertate ... 285
24.1.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 287
24.2 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 288
24.2.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 288
24.2.2 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 288
24.3 Verifiche ispettive impianti Seveso soglia inferiore ... 289
24.3.1 Verifiche ispettive ordinarie/straordinarie anno 2015 ... 289
24.3.2 Stabilimenti Seveso soglia inferiore distinti per provincia e attività ... 289
25 TOSCANA ... 290
25.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 291
25.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 292
25.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 292
25.2.2 Installazioni aia della regione Toscana distinte per categoria attività e provincia ... 302
25.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 303
25.2.4 Non conformità accertate distinte per matrici ambientali... 305
25.2.5 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 307
25.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 309
25.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 309
25.3.2 Committenza ed esiti attività di controllo straordinarie ... 311
25.3.3 Non conformita’ accertate distinte per matrici ambientali ... 313
25.3.4 Attività di campionamento ed analisi ed esiti ... 314
25.3.5 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 315
25.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso di soglia inferiore ... 315
25.4.1 Programmazione anno 2015 stabilimenti Seveso soglia inferiore ... 315
25.4.2 Installazioni Seveso soglia inferiore distinti per provincia e attività ... 317
25.4.3 Esiti verifica elementi gestionali SGS distinti per attività ... 319
25.4.4 Sintesi raccomandazioni, prescrizioni impartite e segnalazioni all’Autorità Giudiziaria 319 26 TRENTO ... 321
26.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 322
26.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 323
26.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 323
26.2.2 Installazioni AIA della provincia di Trento distinte per categoria di attività ... 326
26.2.3 Tipologia non conformità accertate ... 327
26.2.4 Non conformità accertate distinte per matrici ambientali... 327
26.2.5 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 329
26.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 330
26.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 330
26.3.2 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 330
26.4 Verifiche ispettive stabilimenti Seveso di soglia inferiore ... 331
26.4.1 Programmazione delle verifiche ispettive ... 331
26.4.2 Stabilimenti Seveso di soglia inferiore ... 331
27 VALLE D’AOSTA ... 332
27.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 333
27.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 d.lgs. 152/06) ... 333
27.2.1 Programmazione 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA presso impianti di competenza regionale ... 333
27.2.2 Installazioni autorizzate AIA presenti in Valle D’Aosta ... 334
27.2.3 Tipologia di non conformità accertate ... 336
27.2.4 Attività di campionamento e analisi ed esiti ... 337
27.3 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 338
27.3.1 Impianti Seveso soglia inferiore ... 338
28 VENETO ... 339
28.1 Analisi delle risorse economiche, strutturali e umane presenti per lo svolgimento dei controlli AIA/Seveso ... 340
28.2 Controlli ordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 3 dlgs. 152/06) ... 341
28.2.1 Programmazione anno 2015 delle visite ispettive ordinarie AIA regionale ... 341
28.2.2 Installazioni AIA della regione Veneto distinte per categoria attività e provincia ... 348
28.3 Controlli straordinari autorizzazioni integrate ambientali di competenza regionale (art. 29-decies comma 4 dlgs. 152/06) ... 348
28.3.1 Visite ispettive straordinarie anno 2015 ... 348
28.3.2 Sintesi visite ispettive ordinarie/straordinarie AIA regionali ... 350
28.4 Verifiche ispettive ordinarie impianti Seveso soglia inferiore ... 351
28.4.1 Programmazione anno 2015 installazioni Seveso soglia inferiore ... 351
28.4.2 Installazioni Seveso soglia inferiore distinti per provincia e attività ... 352
28.5 Esiti verifica elementi gestionali SGS distinti per attività ... 353
28.6 Verifiche ispettive straordinarie per impianti Seveso di soglia inferiore ... 354
28.6.1 Verifiche ispettive straordinarie Seveso soglia inferiore ... 354
28.6.2 Sintesi verifiche ispettive ordinarie/straordinarie Seveso soglia inferiore ... 354
29 CONCLUSIONI ... 355
1
1 INTRODUZIONE
Il presente documento è stato redatto nell’ambito delle attività dei gruppi di lavoro interagenziali ISPRA- ARPA-APPA (SNPA), attivati per il triennio 2014-2016. Si tratta in particolare del gruppo di lavoro 32, costituito al fine di redigere la linea guida per la predisposizione del rapporto dei controlli ambientali svolti dal Sistema Nazionale della Protezione dell’Ambiente e del gruppo di lavoro 38 impegnato invece nella raccolta dei dati sui controlli condotti nel 2015 e relativa redazione e pubblicazione del primo rapporto sui controlli ambientali di sistema. Il documento in particolare rendiconta i controlli svolti dal sistema agenziale su impianti industriali soggetti al rispetto dell’autorizzazione integrata ambientale (ex art. 29-decies d.lgs.
152/2006 e smi) e gli stabilimenti soggetti al rispetto della Direttiva Seveso (ex d.lgs. 334/99, da luglio 2015 sostituito dal Dlgs. 105 del 26/6/2015).
La predisposizione di un rapporto dei controlli ambientali di sistema si è resa necessaria poichè, nonostante le svariate attività ispettive che sono svolte da tutto il sistema in varie tematiche ambientali, non esisteva ancora un documento unico che riassumesse le attività svolte dagli enti di controllo ed al contempo ne evidenziasse gli esiti. In prima analisi, essendo un lavoro senza precedenti nell’ambito della reportistica delle attività di controllo, si è deciso che le tematiche d’interesse avrebbero riguardato solo i controlli svolti in ambito AIA e Seveso, attività più rilevanti in termini di impegno e di impatto territoriale/ambientale, rimandando eventualmente a successive edizioni l’inserimento di altre tematiche.
1.1 Sintesi attività GdL 32
L’attività è stata avviata in data 31/01/2015 a seguito dell’approvazione del POD (Piano Operativo di Dettaglio) da parte del CTP (Comitato Tecnico Permanente), ovvero del documento di sintesi degli obiettivi prefissati e delle modalità operative scelte per il loro raggiungimento. Con la trasmissione a tutte le Agenzie partecipanti al gruppo e successivamente a tutta la rete dei riferimenti di un questionario volto ad acquisire le informazioni in merito alle modalità di pubblicazione e rendicontazione delle attività di controllo svolte dalla specifica Agenzia, si sono potute verificare le modalità con le quali tutto il sistema ha sinora rendicontato le attività di controllo svolte. Dai risultati del questionario inviato, al quale hanno risposto 14 Agenzie Regionali, e dalla verifica effettuata direttamente sui siti web delle restanti Agenzie, è stato evidenziato come a livello nazionale la rendicontazione dell’attività di controllo sugli impianti soggetti ad AIA viene per lo più espressa attraverso la redazione ed in molti casi pubblicazione sul sito dell’Agenzia della relazione visita in loco impianto specifica(46%). In altri casi invece, circa il 42% delle Agenzie, sono i Rapporti Annuali sullo Stato dell’Ambiente che evidenziano l’attività di controllo svolta dall’Agenzia con informazioni di base inerenti il numero di controlli svolti ed in rari casi se sono state o meno riscontrate delle non conformità. Le restanti Agenzie (12%) non presentano ad un pubblico esterno l’attività di controllo svolta, che viene pertanto monitorata internamente all’Agenzia.
Figura 1.1 - Rendicontazione all’esterno dell’attività ispettiva AIA da parte del sistema agenziale 42%
46%
12%
Rapporto annuale dati ambientali
Relazione visita in loco
Informativa controlli interna Agenzia
Per quanto riguarda invece la reportistica Seveso il prospetto sotto percentuale di Agenzie (43%) non pubblica i risultati
gli esiti delle verifiche ispettive
discrezione. Un’altra percentuale minoritaria
attraverso il rapporto annuale sullo Stato dell’Ambiente ed un’altra
all’Autorità Competente (Ministero dell’Ambiente, Regione o Provincia) attraverso la relazione della visita ispettiva o li riporta sul proprio sito attraverso report descrittivi dell’attività svolta, in alcuni casi non completi dell’esito della attività stessa.
sui controlli svolti, in quanto fino al 2015 l’Agenzia non risultava coinvolta nei controlli impianti inventariati Seveso.
Figura 1.2 - Rendicontazione all’esterno dell’attività ispettiva Seveso da parte del sistema agenziale
Acquisiti gli esiti del questionario, una rendicontazione quanto più completa
Sono stati pertanto identificati i macrodescrittori dell’att
1) Controlli ordinari presso impianti AIA di competenza statale e regionale 2) Controlli straordinari presso impianti AIA di competenza statale e regionale 3) Controlli ordinari presso impianti SEVESO di soglia superiore ed inferiore 4) Controlli straordinari presso impianti SEVESO di soglia superiore ed inferiore Per ognuno di questi macrodescittor
inerenti in particolare la programmazione dei controlli e gli esiti delle visite ispettive condotte con riferimento alle non conformità riscontrate (amministrative e penali) in AIA e
prescrizioni per la Seveso.
A conclusione dell’attività del gruppo di lavoro al livello di dettaglio proposto per rendicontare le atti
strumenti informatici atti a recuperare facilmente i dati relativi ad un anno di attività già trascorsa ed elevato numero di impianti soggetti a controllo
portare a termine un primo documento che fosse in grado di rapportare all’esterno l’attività di controllo svolta dal Sistema agenziale, con la possibilità successiva di modificarne e/o semplificarne i conteneuti ad esito dell’esperienza della prima raccolta dati e stesura del pri
A seguito della validazione da parte del CTP, anche il Consiglio Federale , approvato il documento che è stat
rapporto controlli AIA-SEVESO del visionabile sul sito web di ISPRA al link guida.
43%
19%
9%
29%
Per quanto riguarda invece la reportistica Seveso il prospetto sotto riportato evidenzia come una buona percentuale di Agenzie (43%) non pubblica i risultati dei controlli svolti; nella maggior parte dei casi
vengono inviati all’Autorità Competente, che
minoritaria di Agenzie (19%) riporta i dati inerenti i controlli Seveso l rapporto annuale sullo Stato dell’Ambiente ed un’altra buona parte (29%) li comunica solo all’Autorità Competente (Ministero dell’Ambiente, Regione o Provincia) attraverso la relazione della visita ispettiva o li riporta sul proprio sito attraverso report descrittivi dell’attività svolta, in alcuni casi non ompleti dell’esito della attività stessa. Per la restante percentuale risultano non essere presenti informazioni sui controlli svolti, in quanto fino al 2015 l’Agenzia non risultava coinvolta nei controlli impianti inventariati
Rendicontazione all’esterno dell’attività ispettiva Seveso da parte del sistema agenziale
sono stati successivamente costruiti gli indicatori più completa dei controlli svolti.
i macrodescrittori dell’attività di controllo AIA e Seveso Controlli ordinari presso impianti AIA di competenza statale e regionale
straordinari presso impianti AIA di competenza statale e regionale Controlli ordinari presso impianti SEVESO di soglia superiore ed inferiore Controlli straordinari presso impianti SEVESO di soglia superiore ed inferiore
Per ognuno di questi macrodescittori sono state poi identificate ed inserite le informazioni di dettaglio inerenti in particolare la programmazione dei controlli e gli esiti delle visite ispettive condotte con riferimento alle non conformità riscontrate (amministrative e penali) in AIA e
A conclusione dell’attività del gruppo di lavoro 32, alcune Agenzie hanno manifestato perplessità in meri al livello di dettaglio proposto per rendicontare le attività ispettive, in particolare per l’assenza
strumenti informatici atti a recuperare facilmente i dati relativi ad un anno di attività già trascorsa ed soggetti a controllo. Il lavoro è stato tuttavia validato
mo documento che fosse in grado di rapportare all’esterno l’attività di controllo svolta dal Sistema agenziale, con la possibilità successiva di modificarne e/o semplificarne i conteneuti ad
ll’esperienza della prima raccolta dati e stesura del primo Rapporto.
A seguito della validazione da parte del CTP, anche il Consiglio Federale , nella sessione del 15/03/2016, il documento che è stato successivamente pubblicato come “Linea G
SEVESO del SNPA – Struttura reporting controlli ambientali AIA/Seveso”
visionabile sul sito web di ISPRA al link http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/
43%
Assenza reportistica pubblica controlli Seveso Annuario dati ambientali
No coinvolgimento controlli Seveso
Rapporto visita ispettiva
2 evidenzia come una buona nella maggior parte dei casi infatti che li pubblica a propria di Agenzie (19%) riporta i dati inerenti i controlli Seveso buona parte (29%) li comunica solo all’Autorità Competente (Ministero dell’Ambiente, Regione o Provincia) attraverso la relazione della visita ispettiva o li riporta sul proprio sito attraverso report descrittivi dell’attività svolta, in alcuni casi non Per la restante percentuale risultano non essere presenti informazioni sui controlli svolti, in quanto fino al 2015 l’Agenzia non risultava coinvolta nei controlli impianti inventariati
Rendicontazione all’esterno dell’attività ispettiva Seveso da parte del sistema agenziale
gli indicatori ritenuti necessari per ività di controllo AIA e Seveso così come di seguito:
informazioni di dettaglio inerenti in particolare la programmazione dei controlli e gli esiti delle visite ispettive condotte con riferimento alle non conformità riscontrate (amministrative e penali) in AIA e le raccomandazioni e Agenzie hanno manifestato perplessità in merito , in particolare per l’assenza di adeguati strumenti informatici atti a recuperare facilmente i dati relativi ad un anno di attività già trascorsa ed un . Il lavoro è stato tuttavia validato dal CTP nell’intento di mo documento che fosse in grado di rapportare all’esterno l’attività di controllo svolta dal Sistema agenziale, con la possibilità successiva di modificarne e/o semplificarne i conteneuti ad nella sessione del 15/03/2016, ha Guida alla redazione del controlli ambientali AIA/Seveso”
/pubblicazioni/manuali-e-linee-
3
1.2 Sintesi attività del gruppo RR38
ll gruppo di lavoro 38 ha dato avvio all’attività a seguito dell’approvazione della Linea guida sopra descritta e del piano operativo di dettaglio (POD). Le attività proposte nel POD sono di seguito sintetizzate:
1) Raccolta e trasmissione da parte di tutte le Agenzie ad ISPRA dei dati sui controlli AIA-SEVESO svolti nel 2015
2) Valutazione da parte di ISPRA dei dati raccolti e strutturazione dei diversi capitoli regionali 3) Configurazione del rapporto controlli di sistema
4) Stesura e pubblicazione del rapporto controlli effettuati nel 2015
La fase di raccolta dei dati, seppur con alcuni ritardi, è stata effettuata con i livelli di dettaglio richiesti dalla linea guida anche su argomenti ritenuti inizialmente più problematici, come i dati sulle risorse umane e finanziarie impegnate nelle attività di controllo e le attività di campionamento e analisi svolte, con riferimento alle specifiche matrici ambientali interessate. L’elaborazione da parte di ISPRA dei dati trasmessi ed il continuo confronto con i referenti regionali ha successivamente permesso la predisposizione dei diversi capitoli specifici per ogni Regione e per ISPRA con un buon livello di omogeneità. Solo l’Agenzia Regionale dell’Umbria non ha partecipato alla raccolta dati per problematiche interne contingenti.
Il documento finale, presentato al GdL da ISPRA nella riunione del 12/12/2016, ha acquisito il consenso da parte di tutte le Agenzie partecipanti. Il rapporto controlli predisposto ha infatti raccolto in un unico documento le attività di controllo svolte da tutto il Sistema agenziale ed ha raggiunto al contempo un elevato grado di uniformità di rendicontazione, seppur sempre migliorabile con l’esperienza continua e con la prospettiva futura di utilizzo di supporti informatici adatti alla raccolta ed elaborazione di un gran numero di dati come quelli rendicontati in questo documento.
4
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
Le normative prese a riferimento per la redazione del presente rapporto sono di seguito elencate. Ogni Regione ha poi legiferato in merito alle modalità di effettuazione controlli ambientali ed in merito alla programmazione delle visite ispettive sia AIA che Seveso, tali disposizioni sono riportate all’interno degli specifici capitoli regionali.
DECRETO LEGISLATIVO 152 del 3 aprile 2006 – Norme in materia ambientale
DECRETO LEGISLATIVO 46 del 4 marzo 2014 – Attuazione della Direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento).
CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE PROT. 0022295 DEL 27/10/2014 – Linee di indirizzo sulle modalità applicative della disciplina in materia di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento, recata dal TITOLO-BIS alla parte seconda del Dlgs. 152/06, alla luce delle modifiche introdotte dal Dlgs. 46 del 4/03/2014
CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELE DEL TERRITORIO E DEL MARE PROT. 0012422/GAB DEL 17/06/2015 – Ulteriori criteri sulle modalità applicative della disciplina in materia di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento alla luce della modifiche introdotte dal Dlgs. 46/2014
DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33 - Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
DECRETO LEGISLATIVO 105 del 26 giugno 2015 - Attuazione della Direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose
DECRETO LEGISLATIVO 29 giugno 2010, n. 128 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69. (10G0147) (GU n.186 del 11-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 184 )
DECRETO LEGISLATIVO 17 agosto 1999, n. 334 - Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose.
3 DEFINIZIONI – ABBREVIAZIONI
In questo paragrafo sono elencate le definizioni e le abbreviazioni utilizzate nel presente rapporto e relative alle due tematiche per il controllo impianti autorizzati con AIA e inventariati Seveso.
Il Dlgs. 105/2015, entrato in vigore il 14/7/2015, ha abrogato il D.lgs. 334/99 e le relative definizioni. In questo capitolo sono ripportate le definizioni da Dlgs. 105/2015, in corsivo sono evidenziate le intergrazioni apportate rispetto alle definizioni indiacte nel Dlgs. 334/99.
3.1 Decreto legislativo 152/2006 come modificato dal decreto legislativo 46/2014
Autorità Competente: la pubblica amministrazione cui compete l'adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del parere motivato, nel caso di valutazione di piani e programmi, e l'adozione dei provvedimenti conclusivi in materia di VIA, nel caso di progetti il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale o del provvedimento comunque denominato che autorizza l'esercizio
Autorizzazione integrata ambientale (AIA): il provvedimento che autorizza l'esercizio di una installazione rientrante fra quelle di cui all'articolo 4, comma 4, lettera c), o di parte di essa a determinate condizioni che devono garantire che l'installazione sia conforme ai requisiti di cui al Titolo III-bis ai fini dell'individuazione delle soluzioni piu' idonee al perseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 4, comma 4, lettera c).
Un'autorizzazione integrata ambientale puo' valere per una o piu'installazioni o parti di esse che siano localizzate sullo stesso sito e gestite dal medesimo gestore. Nel caso in cui diverse parti di una installazione siano gestite da gestori differenti, le relative autorizzazioni integrate ambientali sono opportunamente coordinate a livello istruttorio;"
Emissione: lo scarico diretto o indiretto, da fonti puntiformi o diffuse dell'impianto, opera o infrastruttura , di sostanze, vibrazioni, calore o rumore, agenti fisici o chimici, radiazioni, nell'aria, nell'acqua ovvero nel suolo;
Gestore: qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce, nella sua totalità o in parte, l'installazione o l'impianto oppure che dispone di un potere economico determinante sull'esercizio tecnico dei medesimi;"
5 Installazione: unita' tecnica permanente, in cui sono svolte una o piu' attivita' elencate all'allegato VIII alla Parte Seconda e qualsiasi altra attivita' accessoria, che sia tecnicamente connessa con le attivita' svolte nel luogo suddetto e possa influire sulle emissioni e sull'inquinamento. E' considerata accessoria l'attivita' tecnicamente connessa anche quando condotta da diverso gestore;
Installazione esistente: ai fini dell'applicazione del Titolo III-bis alla Parte Seconda una installazione che, al 6 gennaio 2013, ha ottenuto tutte le autorizzazioni ambientali necessarie all'esercizio o il provvedimento positivo di compatibilita' ambientale o per la quale, a tale data,sono state presentate richieste complete per tutte le autorizzazioni ambientali necessarie per il suo esercizio, a condizione che essa entri in funzione entro il 6 gennaio 2014. Le installazioni esistenti si qualificano come non gia' soggette ad AIA' se in esse non si svolgono attivita gia' ricomprese nelle categorie di cui all'Allegato VIII alla Parte Seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come introdotto dal decreto legislativo 29 giugno 2010,n. 128;
Ispezione ambientale: tutte le azioni, ivi compresi visite in loco, controllo delle emissioni e controlli delle relazioni interne e dei documenti di follow-up, verifica dell'autocontrollo, controllo delle tecniche utilizzate e adeguatezza della gestione ambientale dell'installazione, intraprese dall' Autorita' Competente o per suo conto al fine di verificare e promuovere il rispetto delle condizioni di autorizzazione da parte delle installazioni, nonché, se del caso, monitorare l'impatto ambientale di queste ultime;
Nuova installazione: una installazione che non ricade nella definizione di installazione esistente";
Pubblico: una o piu' persone fisiche o giuridiche nonché ai sensi della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone;
Pubblico interessato: il pubblico che subisce o puo' subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un interesse in tali procedure; ai fini della presente definizione le organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell'ambiente e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa statale vigente, nonche' le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, sono considerate come aventi interesse;
Valori limite di emissione: la massa espressa in rapporto a determinati parametri specifici, la concentrazione ovvero il livello di un'emissione che non possono essere superati in uno o piu' periodi di tempo. I valori limite di emissione possono essere fissati anche per determinati gruppi, famiglie o categorie di sostanze, indicate nel allegato X. I valori limite di emissione delle sostanze si applicano, tranne i casi diversamente previsti dalla legge, nel punto di fuoriuscita delle emissioni dell'impianto; nella loro determinazione non devono essere considerate eventuali diluizioni. Per quanto concerne gli scarichi indiretti in acqua, l'effetto di una stazione di depurazione puo' essere preso in considerazione nella determinazione dei valori limite di emissione dall'impianto, a condizione di garantire un livello equivalente di protezione dell'ambiente nel suo insieme e di non portare a carichi inquinanti maggiori nell'ambiente, fatto salvo il rispetto delle disposizioni di cui alla parte terza del presente decreto.
3.2 Decreto legislativo 105/2015 “attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose”
"stabilimento": tutta l'area sottoposta al controllo di un gestore, nella quale sono presenti sostanze pericolose all'interno di uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività comuni o connesse; gli stabilimenti sono stabilimenti di soglia inferiore o di soglia superiore;
"stabilimento di soglia inferiore": uno stabilimento nel quale le sostanze pericolose sono presenti in quantità pari o superiori alle quantità elencate nella colonna 2 della parte 1 o nella colonna 2 della parte 2 dell'allegato 1, ma in quantità inferiori alle quantità elencate nella colonna 3 della parte 1, o nella colonna 3 della parte 2 dell'allegato 1, applicando, ove previsto, la regola della sommatoria di cui alla nota 4 dell'allegato 1;
"stabilimento di soglia superiore": uno stabilimento nel quale le sostanze pericolose sono presenti in quantità pari o superiori alle quantità elencate nella colonna 3 della parte 1 o nella colonna 3 della parte 2 dell'allegato 1, applicando, ove previsto, la regola della sommatoria di cui alla nota 4 dell'allegato 1;
"stabilimento adiacente": uno stabilimento ubicato in prossimità tale di un altro stabilimento da aumentare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante;
“nuovo stabilimento”:
1) uno stabilimento che avvia le attività o che è costruito il giorno dell’entrata in vigore del presente decreto o successivamente a tale data, oppure
2) un sito di attività che rientra nell'ambito di applicazione del presente decreto, o uno stabilimento di soglia inferiore che diventa uno stabilimento di soglia superiore o viceversa il giorno dell’entrata in vigore del
6 presente decreto o successivamente a tale data, per modifiche ai suoi impianti o attività che determinino un cambiamento del suo inventario delle sostanze pericolose;
"stabilimento preesistente": uno stabilimento che il giorno precedente all’entrata in vigore del presente decreto rientra nell'ambito di applicazione del decreto legislativo 17 agosto 1999, n.334 e che a decorrere dal giorno di entrata in vigore rientra nell'ambito di applicazione del presente decreto, senza modifiche della sua classificazione come stabilimento di soglia inferiore o stabilimento di soglia superiore;
"altro stabilimento": un sito di attività che rientra nell'ambito di applicazione del presente decreto, o uno stabilimento di soglia inferiore che diventa uno stabilimento di soglia superiore o viceversa, il giorno di entrata in vigore del suddetto decreto o successivamente a tale data, per motivi diversi da quelli di cui alla lettera e);
"impianto": un'unità tecnica all'interno di uno stabilimento e che si trovi fuori terra o a livello sotterraneo, nel quale sono prodotte, utilizzate, maneggiate o immagazzinate le sostanze pericolose; esso comprende tutte le apparecchiature, le strutture, le condotte, i macchinari, gli utensili, le diramazioni ferroviarie private, le banchine, i pontili che servono l’impianto, i moli, i magazzini e le strutture analoghe, galleggianti o meno, necessari per il funzionamento di tale impianto;
"gestore": qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce uno stabilimento o un impianto, oppure a cui è stato delegato il potere economico o decisionale determinante per l'esercizio tecnico dello stabilimento o dell'impianto stesso;
"sostanza pericolosa": una sostanza o miscela di cui alla parte 1 o elencata nella parte 2 dell'allegato 1, sotto forma di materia prima, prodotto, sottoprodotto, residuo o prodotto intermedio;
"miscela": una miscela o una soluzione composta di due o più sostanze;
"presenza di sostanze pericolose": la presenza, reale o prevista, di sostanze pericolose nello stabilimento, oppure di sostanze pericolose che è ragionevole prevedere che possano essere generate, in caso di perdita del controllo dei processi, comprese le attività di deposito, in un impianto in seno allo stabilimento, in quantità pari o superiori alle quantità limite previste nella parte 1 o nella parte 2 dell'allegato 1;
"incidente rilevante": un evento quale un'emissione, un incendio o un'esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l'attività di uno stabilimento soggetto al presente decreto e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose;
“pericolo": la proprietà intrinseca di una sostanza pericolosa o della situazione fisica, esistente in uno stabilimento, di provocare danni per la salute umana e/o per l'ambiente;
"rischio": la probabilità che un determinato evento si verifichi in un dato periodo o in circostanze specifiche;
"deposito": la presenza di una certa quantità di sostanze pericolose a scopo di immagazzinamento, deposito per custodia in condizioni di sicurezza o stoccaggio;
“deposito temporaneo intermedio”: deposito dovuto a sosta temporanea richiesta dalle condizioni di trasporto, di traffico o ai fini del cambio del modo o del mezzo di trasporto, non finalizzato al trattamento e allo stoccaggio;
"pubblico": una o più persone fisiche o giuridiche nonché, ai sensi della disciplina vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone;
"pubblico interessato": il pubblico che subisce o può subire gli effetti delle decisioni adottate su questioni disciplinate dall'articolo 24, comma 1, o che ha un interesse da far valere in tali decisioni; ai fini della presente definizione le organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell’ambiente e che soddisfano i requisiti previsti dalla disciplina vigente si considerano portatrici di un siffatto interesse;
“ispezioni”: tutte le azioni di controllo, incluse le visite in situ, delle misure, dei sistemi, delle relazioni interne e dei documenti di follow-up, nonché qualsiasi attività di follow-up eventualmente necessaria, compiute da o per conto dell'autorità competente al fine di controllare e promuovere il rispetto dei requisiti fissati dal presente decreto da parte degli stabilimenti.
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CRITERI GENERALI PER LO SVOLGIMENTO DEI
CONTROLLI AIA E SEVESO 4.1 Procedimento AIA
Di seguito si riporta una descrizione sintetica delle modalità e dei criteri messi in atto dal sistema agenziale ISPRA-ARPA/APPA per la programmazione e lo svolgimento dei controlli presso le installazioni autorizzate AIA di competenza statale e regionale, prima e dopo l’emanazione Dlgs. 46/2014, e dei controlli presso gli impianti Seveso di soglia superiore e soglia inferiore prima e dopo Direttiva 2012/18/UE (SEVESO III), ovvero recepimento Dlgs. 105/2015.
4.1.1 Riferimenti normativi
Nel caso dell’AIA si fa riferimento alla normativa attualmente vigente, ovvero il dlgs. 152/06 e smi, che con il terzo correttivo (Dlgs. 128/2010) ha sostituito le disposizioni del d.lgs. 59/2005 “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento”, ed una serie di ulteriori aggiornamenti, l’ultimo dei quali il D.lgs. 46/2014 “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)”. Quest’ultimo ha modificato molti aspetti disciplinati dal d.lgs. 152/06, ad esempio in materia di applicazione del sistema sanzionatorio al regime AIA (art. 29-quattuordecies).
L'autorizzazione integrata ambientale e' necessaria per:
• le installazioni che svolgono attività di cui all'Allegato VIII alla Parte Seconda del Dlgs. 152/06;
• le modifiche sostanziali degli impianti di cui alla lettera a);
• le attività connesse alle installazioni AIA anche se condotte da diverso gestore.
I controlli ordinari in ambito AIA sono disposti dall’art. 29-decies comma 3 del d.lgs. 152/06 sia per ciò che riguarda gli impianti di competenza statale sia per gli impianti di competenza regionale. Nel primo caso si tratta degli impianti elencati nell’Allegato XII Parte Seconda del dlgs. 152/06, in cui l’Autorità di Controllo è ISPRA, che può avvalersi di ARPA/APPA, e l’Autorità Competente è il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. Per le installazioni di competenza regionale, elencate nell’allegato VIII della Parte II del Dlgs. 152/06, l’Autorità Competente sono le Regioni o le Province da esse delegate, che si avvalgono delle Agenzie Regionali per l’Ambiente per lo svolgimento dei controlli.
4.1.2 Controlli ordinari
Nello specifico l’art. 29-decies comma 3 del dlgs. 152/06 recita che:
“… l’ISPRA per gli impianti di competenza statale o, negli altri casi l’Autorità competente , avvalendosi delle agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente accertano, secondo quanto previsto e programmato nell’autorizzazione integrata ambientale ai sensi dell’art. 29-sexies, comma 6 e con oneri a carico del gestore :
il rispetto delle condizioni dell’autorizzazione integrata ambientale;
la regolarità dei controlli a carico del gestore, con particolare riferimento alla regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell’inquinamento nonché il rispetto dei valori limite di emissione;
che il gestore abbia ottemperato ai propri obblighi di comunicazione ed in particolare che abbia informato l’autorità competente regolarmente e, in caso di inconvenienti o incidenti che influiscano in modo significativo sull’ambiente, tempestivamente dei risultati della sorveglianza delle emissioni del proprio impianto …”
La collaborazione tra Ispra e le Agenzie nell’ambito dei controlli degli impianti di competenza statale viene disposta al comma 11 dello stesso articolo, in cui si indica che “… Ispra esegue i controlli di cui al comma 3 anche avvalendosi delle agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente territorialmente competenti, nel rispetto di quanto disposto all’art. 03 comma 5 del Decreto legge 4 dicembre 1993 n. 493, convertito con modificazioni, dalla legge 21 gennaio 1994, n. 61 ...”.
Dal 2009, da quando sono state emanate le prime autorizzazioni integrate ambientali, ISPRA, attraverso la sottoscrizione di apposita convenzione con le agenzie, ha pertanto condotto le verifiche ispettive presso gli impianti di competenza statale avvalendosi del supporto delle agenzie regionali territoriali. Tale supporto viene effettuato sia nella verifica delle prescrizioni a carico del gestore sia nell’attività di campionamento e analisi delle diverse matrici ambientali con particolare attenzione alle emissioni in atmosfera e agli scarichi delle acque reflue prodotte dall’esercizio delle diverse installazioni. Le verifiche analitiche sono condotte