Nubifragio a Palermo, una prima analisi di quanto accaduto
Un evento estremamente localizzato, avvenuto in un’area molto ristretta e in un arco breve di tempo.
Fattori che rendono difficilmente prevedibile quanto avvenuto a Palermo nel pomeriggio di mercoledì 15 luglio, quando un violento nubifragio si è abbattuto sulla città provocando danni ingenti alle persone e alle cose. L’eccezionale evento avvenuto nel capoluogo siciliano è ascrivibile al passaggio di una linea di instabilità che muovendosi sul Mediterraneo centrale tra la Sardegna, la Tunisia e la Sicilia, ha prodotto bande di intensa precipitazione convettiva in movimento verso est. Queste hanno dato origine a un evento di precipitazione estremamente intenso e localizzato, la cui esatta collocazione spaziale, temporale e di intensità, è scarsamente predicibile dai modelli numerici, in quanto legata alla distribuzione a piccola scala delle masse d’aria. Ciò nella pratica rende particolarmente arduo il compito di fornire allerte efficaci con la necessaria tempestività.
Quanto segue è una prima analisi effettuata dall’ISPRA dopo quanto accaduto nello spazio di poche ore nel capoluogo siciliano. Tra i compiti di ISPRA c’è il monitoraggio e l’analisi degli eventi idrometeorologici intensi anche attraverso il Sistema Idro-Meteo-Mare (SIMM) e i dati dalle reti idrometeorologiche dei Servizi Idrografici Regionali e del Sistema Nazionale di Protezione Civile.
Dal punto di vista dei quantitativi di pioggia misurati dai pluviometri dislocati nell’area di Palermo, i dati forniti dalla piattaforma dewetra del Dipartimento della protezione civile hanno registrato che in circa 2 ore e mezza sono caduti tra i 120 e i 134 mm di pioggia (Figura 1), coinvolgendo un’area estremamente localizzata (Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. e Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.). Il dato del pluviometro SIAS è il più alto sin qui registrato dalla data di installazione dello strumento (2002).
Figura 1 - Piogge registrate al pluviometro di Palermo SIAS (passo temporale del dato 5 min) e di Palermo UIR (passo temporale del dato 30 min). FONTE Elaborazione ISPRA su dati Regione Sicilia da piattaforma dewetra del Dipartimento della protezione civile (DPC)
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Pluviometro di Palermo - SIAS
Pioggia a 5 min Pioggia Cumulata
La previsione della corsa 0000 UTC del 15 luglio fornita dal modello MOLOCH ad alta risoluzione del SIMM dell’ISPRA riesce a cogliere l’evento della Sicilia senza però caratterizzarne la particolare intensità e localizzazione (Figura 2).
Figura 2 - Previsione MOLOCH corsa 0000 UTC del 15 luglio prodotta dal SIMM dell’ISPRA: cumulata della precipitazione a 12 ore.
Per avere un’idea dell’entità dei quantitativi di pioggia caduti durante l’evento si riporta in Figura 3 l’andamento delle piogge medie mensili calcolate sulle serie storiche dei pluviometri dislocati negli anni nella città di Palermo. Come si evince dal grafico, i mesi estivi sono generalmente caratterizzati da medie ben al di sotto dei 30 mm e con massimi mensili nel mese di luglio non superiori ai 40-50 mm. Si noti che nelle 3 ore del nubifragio di Palermo sono caduti quantitativi di pioggia paragonabili a quelli che in media si verificano in un intero mese del periodo invernale.
Figura 3 – Piogge medie mensili calcolate sulle serie storiche dei pluviometri afferenti alla città di Palermo - FONTE Elaborazione ISPRA su dati Regione Sicilia
Rispetto a queste fenomenologie l’approccio più efficace, in termini di preparazione all’evento, resta sempre e comunque la prevenzione, attuata mediante la manutenzione del sistema di drenaggio urbano, la
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GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
pioggia media mensile [mm]
mese
PALERMO ISTITUTO CASTELNUOVO PALERMO ISTITUTO IDRAULICA AGRARIA PALERMO ISTITUTO ZOOTECNICO PALERMO OSSERVATORIO ASTRONOMICO PALERMO OSSERVATORIO DELLE ACQUE PALERMO OSSERVATORIO VALVERDE PALERMO PIAZZA VERDI PALERMO PIAZZA VERDI BIS PALERMO POLITEAMA
PALERMO UFFICIO IDROGRAFICO REGIONALE PALERMO VILLA TRABIA
media su tutte le stazioni di Palermo (dati aggiornati al 2017)
corretta informazione dei cittadini affinché adottino comportamenti prudenti in caso di temporali, la segnalazione di tratti o zone che possono diventare critici in caso di eventi di pioggia e la disposizione di impianti semaforici che segnalino l’impraticabilità dei sottopassaggi, tra i luoghi più pericolosi in caso di piogge intense.
M. Bussettini, M. Casaioli, B. Lastoria, S. Mariani
ISPRA, BIO-ACAS (Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell'ambiente e per la conservazione della biodiversità - Area per l'idrologia, l'idrodinamica e l'idromorfologia, lo stato e la dinamica evolutiva degli ecosistemi delle acque interne superficiali).