XI LEGISLATURA
XIX SESSIONE REGIONALE EUROPEA
XX SESSIONE STRAORDINARIA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA RESOCONTO STENOGRAFICO N. 20
Seduta dell’8 settembre 2020
Presidenza del Presidente Marco SQUARTA INDI
della Vicepresidente Paola FIORONI
INDICE - QUESTION TIME (PEC prot. n. 5743/2020 del 2/9/2020)
Oggetto n. 11 – Atto n. 359
Tempi previsti per l'approvazione del master plan per lo sviluppo della Valnerina e del Comune di Spoleto (MPS)..……….….……6 Presidente...6,7,8,9 Mancini……….……6,8 Morroni, Assessore………..………..7 Oggetto n. 14 – Atto n. 383
Intendimenti della Giunta regionale in merito agli elettrotreni Minuetto acquistati dalla Regione Umbria e non utilizzati………9 Presidente...9,10,11 Peppucci……..……….…9.11 Melasecche Germini, Assessore………..….….10 Oggetto n. 16 – Atto n. 406
Coletto progetto "Il controllo dei chironomidi al lago Trasimeno"
Presidente……...……...,...10,11,12 Meloni………...10,12 Morroni, Assessore……….…………,…………11 Oggetto n. 18 – Atto n. 423
Applicazione delle nuove linee guida per l'interruzione di gravidanza farmacologica e somministrazione della RU 486……….
………..……….12
Presidente……….….….12,13,14 Bori……….………12,14 Coletto, Assessore……….………….13 Oggetto n. 19 – Atto n. 424
Anno scolastico – Determinazioni circa l’inizio delle lezioni……….…..………14 Presidente………..……..…14,15,16,17 Bettarelli………..….…….…….13,15 Agabiti, Assessore ………….….…..….………15 Oggetto n. 20 – Atto n. 127
Intendimento della Giunta regionale in merito al ponte Corbara………...………17 Presidente ……….17,18 Peppucci……….17,19 Melasecche Germini, Assessore…….……..17,18 Oggetto n. 21 – Atto n. 428
Competenze ostetriche nell'ambito del percorso assistenziale della gravidanza fisiologica. con riguardo alle competenze "prescrittive" della professionista ostetrica, adozione ricettario rosa in Umbria e adozione modello - Care ostetrica…….19 Presidente………..19,20 Fora……….19,20 Coletto, Assessore …….………..20
Oggetto n. 22 – Atto n. 429
Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, programmazione per l'utilizzo delle risorse del recovery fund - Quali priorità' e strategie per l'Umbria?...20 Presidente………..21,22,23,24,25 De Luca………..21,24 Morroni, Assessore………...…….22,23
INDICE – SESSIONE EUROPEA (PEC prot. n. 5743/2020 del 2/9/2020)
Oggetto n. 1 – Atti nn. 301-309-322 e 301 bis- 309 bis-322 bis
Rapporto sugli affari europei - art. 9, comma 1, l.r.
11/07/2014, n. 11
Programma legislativo annuale 2020 della Commissione Europea - art. 8 della L.R.
11/07/2014, n. 11 e art. 32-bis del Regolamento interno dell'Assemblea legislativa
Relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale agli atti normativi e di indirizzo emanati dall'Unione Europea - art. 8 -
comma 1 - lettera c) della L.R. 11/07/2014, n. 11 e art. 32 bis del Regolamento interno dell'Assemblea legislativa..26
Presidente………25,28,30 Nicchi……….25 Porzi………28 Votazione atti 301-309-322 e 301 bis-309 bis- 322 bis……….30
INDICE -ORDINE DEL GIORNO DI SEDUTA (PEC prot. n. 5743/2020 del 2/9/2020)
Oggetto n. 1
Approvazione processo verbale della precedente
seduta………30
Presidente………30
Oggetto n. 2 Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale………...30
Presidente………...30
Oggetto n. 3 – Atto n. 392 Verifica della sussistenza o insussistenza di cause di ineleggibilità o condizioni di incompatibilità, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 50, comma 5 e 56 dello statuto regionale e dell'articolo 10, comma 1, del Regolamento interno, nei confronti del Consigliere regionale Enrico Melasecche Germini………31
Presidente………...31
Meloni……….31
Votazione atto n. 392………31
Oggetto n. 4 – Atti nn. 403 e 403 bis Ulteriori modificazioni alla legge regionale 22 dicembre 2005, n. 30……….31
Presidente………31,33,34,35 Pace………..32
Fora………..33
Mancini………...34
Bettarelli………. 35
Votazione atti nn. 403 e 403 bis…..…………35
Sospensione……….35
Oggetto n. 5 – Atto n. 393 Programma dei lavori della Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari – Art. 2 – comma 3 – della L.R. 20/05/2020, n. 5………..36
Presidente………36,39,40,41,42,44,45,46 Carissimi………36,45 Squarta……….39
Meloni………..40
De Luca………41
Mancini………42
Fora………..44
Oggetto n. 6 – Atto n. 54 Ulteriori modificazioni della L.R. 23/09/2009, n. 19 (Norme per la promozione e sviluppo delle attività sportive e motorie. Modificazioni ed abrogazioni) ………..46
Presidente………..…46,47,48 Mancini……… 46,48 Morroni, Assessore………..47
Bori……… 47 Votazione atto n. 54………...48
Oggetto n. 7 – Atti nn. 394 e 394 bis Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti sull'andamento della gestione finanziaria della Regione Umbria nel secondo trimestre 2020 - art. 101 quater, comma 1, L.R. 28/02/2000, n. 13 e successive modificazioni ed integrazioni…………48
Presidente………..49
Oggetto n. 9 – Atto 412 Tutela, valorizzazione e promozione della “Fioritura di Castelluccio di Norcia” come evento di interesse internazionale ed identitario dei valori e dell’immagine dell’Umbria………..49
Presidente………49.50,51,52,53,54,55 Bianconi………49
De Luca……….50
Mancini……….51
Pastorelli………..53,54 Porzi……….………53,54 Votazione atto n. 412……… 55 Oggetto n. 12 – Atto n. 386 Azioni per il miglioramento del servizio di cardiologia riabilitativa in Umbria………55
Presidente……….55,58,59,60,61,62 Fioroni……….55,59,60 Bori………..58,61 Sospensione………..60
Pastorelli………60 Mancini………..6 1
De Luca……….61 Votazione atto n. 386………
63
Non trattati:
Oggetto n. 8 – Atto n. 398
Impegno del Presidente della Regione e della Giunta regionale a manifestare presso il
Parlamento della Repubblica Italiana la più ferma opposizione alla proposta di legge sulla
omotransfobia, a firma Zan – Scalfarotto.
Oggetto n. 10 – Atto n. 61
Misure di prevenzione e di deterrenza a tutela degli operatori sanitari
Oggetto n. 11 – Atto n. 345
Attivazione di ogni strumento finanziario utile a rafforzare l’assistenza territoriale e ospedaliera della Regione Umbria.
Oggetto n. 13 – Atti nn. 385 e 385 bis.
Sostituzione del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ambito Territoriale di Caccia n. 2, ai sensi del combinato disposto dell’art. 2, comma 1, lettera b), della L.R. n.
11/1995 e dell’art. 10, comma 1del Reg. Reg. n.
6/2008.
Oggetto n. 14 – Atti n. 410 e 410 bis
Designazione di un componente effettivo e di un componente supplente in seno al Collegio dei Revisori dei Conti dell’Azienda Speciale della Camera di Commercio – Promocamera –Perugia, ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. n. 254/2005 e della L.R. n. 11/1995 e s.m.
Oggetto n. 15 – Atti nn. 411 e 411 bis
Azienda ospedaliera di Perugia S. Maria della Misericordia – Designazione di un componente del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 33, comma 2, della L.R. 11/2015 e s.m. e della L.R. 11/1995 e s.m.
XI LEGISLATURA QUESTION TIME
XIX SESSIONE REGIONALE EUROPEA
XX SESSIONE STRAORDINARIA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA
- Presidenza del Consigliere Marco Squarta - Consigliere Segretario Paola Fioroni
La seduta inizia alle ore 10.50
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta dell’8 settembre del que- stion time, iniziamo.
L’Assessore Coletto, che mi aveva mandato una mail per dire che era bloccato nel traffico in direzione Firenze, mi ha chiamato per dirmi che è a Corciano e sta venendo su, quindi io inizierei con i question time che non sono dell’Assessore, per poi termina- re con i suoi.
Ricordo che, ai sensi dell’articolo 88, comma 5, del Regolamento interno, il presenta- tore dell’interrogazione ha facoltà di illustrazione e di replica per non più di tre minu- ti complessivamente; il Presidente della Giunta regionale o l’Assessore delegato ri- sponde per non più di tre minuti.
Come dirò poi nelle comunicazioni della seduta, abbiamo tra gli assenti giustificati il portavoce Fabio Paparelli che, da quello che so, ieri ha avuto un intervento chirurgi- co, ma poi l’ho sentito e so che è andato tutto bene, quindi gli faccio, anche a nome dell’Assemblea, un in bocca al lupo.
La Presidente Tesei mi ha mandato una nota per comunicare che è stata convocata dal Ministro per il recovery fund, oltre che in Commissione Bilancio, quindi, per quanto ri- guarda i question time della Presidente Tesei, risponderà il Vicepresidente della Giun- ta, dottor Roberto Morroni.
Iniziamo con l’oggetto n. 11.
OGGETTO N. 11 – TEMPI PREVISTI PER L'APPROVAZIONE DEL MASTER PLAN PER LO SVILUPPO DELLA VALNERINA E DEL COMUNE DI SPOLETO (MPS) – Atto numero: 359
Tipo Atto: Interrogazione Presentata da: Consr. Mancini
PRESIDENTE. Risponde il Vicepresidente della Giunta, Morroni; interroga il Consigliere Mancini: a lei la parola, Consigliere.
Valerio MANCINI (Gruppo Lega Umbria).
Grazie, Presidente. Riprendiamo i lavori del Consiglio regionale su un tema a noi tutti molto caro, che è quello della ricostruzione e, a nome anche del Gruppo della Lega, faccio questa interrogazione perché sappiamo benissimo quanto il mio partito si è battuto in passato e lo sta facendo anche oggi, Presidente, in ogni sede istituzionale, parlamentale e regionale, ma anche nei Comuni del cratere interessati, come il Comune di Spoleto, per portare a termine un’opera sostanzialmente mai partita in questi anni.
Qualche giorno fa abbiamo festeggiato (uso questo termine improprio) i quattro anni dal primo sisma, ma sappiamo benissimo tutti noi che da quelle parti c’è tanto da fare e questo ricade in modo trasversale sulla responsabilità di un quadro normativo particolarmente difficile, una burocrazia appesantita che di fatto impedisce ogni germoglio di ripresa.
Quindi, Presidente e Assessore, con questa interrogazione, chiaramente molto tecnica, che non so se vale la pena leggere, noi ricordiamo all’Assemblea che, sulla base di quanto riportato nella legge regionale n. 8 del 22 ottobre 2018, la Lega fece di tutto per inserire anche il Comune di Spoleto in quel cratere nel quadro normativo che consentisse anche a quel Comune di usufruire di benefici; di fatto oggi il cosiddetto
“masterplan per la Valnerina”, che è un documento che doveva in sintesi rappresentare il quadro operativo di tutte le tematiche che sono necessarie in quel territorio, quindi tutto quello che riguarda la ricostruzione, ma anche il quadro turistico, artigianale, dell’agricoltura e anche una collaborazione – mi permetto di dire – normativa tra livelli diversi di Istituzioni, che oggi purtroppo ha qualche frizione.
Apprendiamo con soddisfazione il cambio di passo del commissario Legnini, che ha avuto, mi pare, un sostegno dal quadro non solo politico ma anche tecnico, quindi chiediamo oggi, Assessore, a che punto è questo documento, come prevede appunto l’articolo 6 della predetta legge sulla ricostruzione. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Mancini. La parola al Vicepresidente Morroni.
Roberto MORRONI (Vicepresidente della Giunta regionale – Assessore all’Agricoltura e all’Ambiente).
Grazie, Presidente. Consigliere Mancini, purtroppo, come ricordava anche lei nel suo intervento, la ricostruzione post sisma 2016 in tutte e quattro le Regioni coinvolte sconta ritardi molto consistenti, le cui cause sono molteplici e alcune le ha ricordate lei poco fa.
Per cercare di dare una svolta al desolante quadro che la ricostruzione ad oggi presenta, di recente il nuovo commissario Legnini ha emanato importanti ordinanze, che semplificano l’attivazione degli interventi di ricostruzione privata e anche per quello che riguarda l’insieme delle chiese, i cui effetti si potranno vedere nei primi mesi del 2021. Quindi si percepisce, come opportunamente sottolineava, un cambio di passo che ci auguriamo possa consolidarsi nel corso del tempo e imprimere quella accelerazione necessaria e indispensabile alla ricostruzione.
Nel merito dell’interrogazione, quindi, non è difficile comprendere come la priorità del momento e della fase che abbiamo attraversato fin qui sia quella di far partire in concreto la ricostruzione e far rientrare la popolazione nelle proprie case: solamente una volta raggiunto questo obiettivo, che naturalmente è prioritario e fondamentale, si potrà ipotizzare un piano di rilancio della Valnerina e del Comune di Spoleto.
Va detto, altresì, che qualsiasi piano di rilancio, per essere tale, deve prevedere un adeguato supporto in termini di risorse economiche, che attualmente sono appannaggio esclusivo del Commissario straordinario, il quale le ripartisce in modo proporzionale alle quattro Regioni in base ad una percentuale che vede l’Umbria destinataria solo del 14%.
Quindi, sottolineata la necessaria, in termini di priorità, di riportare intanto la popolazione all’interno delle proprie abitazioni, quindi tornare a far rivivere quei luoghi, da parte dell’Esecutivo c’è naturalmente la piena consapevolezza dell’importanza essenziale della definizione di un masterplan che soddisfi quegli obiettivi e quei proposti sanciti nella legge che lei richiamava, che è e rimane una priorità; quindi l’impegno è quello di provvedere, in un tempo prossimo, alla stesura di questo piano, che possa dare prospettive e certezze a quelle popolazioni e accompagnare una fase indispensabile di rilancio delle aree colpite dal sisma.
PRESIDENTE. La replica al Consigliere Mancini, prego.
Valerio MANCINI (Gruppo Lega Umbria).
Grazie al Vicepresidente e grazie al Presidente.
Intanto, per una questione di puntualità, prendiamo atto che lo sforzo da parte di questa nuova Giunta è, come ha sintetizzato nel suo intervento, in essere e lo apprezziamo; penso di interpretare il pensiero della mia Commissione, intesa come gruppo Lega, ma anche del Gruppo di minoranza, nel dire che siamo a sua disposizione, della Presidente e anche dell’Assessore Melasecche, titolari di Assessorati, competenze e quadri operativi competenti, per contribuire fortemente a essere auditori nel territorio di quelle istanze che mi sembra doveroso riportare in questo documento, che ad oggi, come tanti documenti della passata Giunta, pensati ma mai realizzati, possano finalmente vedere la luce.
Questo, tra l’altro, è richiamato come passaggio non solo nella legge del territorio in merito al masterplan, ma anche per quello che riguarda l’osservatorio che la stessa legge richiama. Quindi la ringrazio del suo intervento e, nello stesso tempo, mi faccio ovviamente portatore di eventuali interessi, come abbiamo anche recentemente collaborato con lei, Assessore, per quanto riguarda le politiche sull’enoturismo.
Quindi è un lavoro di squadra che penso che debba essere condiviso affinché questo documento possa avere sfaccettature e un’idea complessiva di quello che è un sistema della Valnerina e del Comune di Spoleto sicuramente importante.
Tra l’altro, vale la pena ricordare i richiami che hanno fatto anche autorevoli esponenti della Chiesa nei confronti del Governo ed aspre polemiche riportate anche
dai quotidiani perché da quelle parti abitano italiani, abitano cittadini umbri e non cittadini di serie B, come lo stesso rappresentante del mondo ecclesiastico ha puntualmente evidenziato.
Quindi noi abbiamo l’obbligo e il dovere di essere in squadra per poter centrare obiettivi che ormai possono essere solo ed esclusivamente centrati, altrimenti i nostri concittadini avranno ancora ulteriori motivi per lamentarsi.
La ringrazio e mi dichiaro soddisfatto del suo intervento.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Mancini.
Ricordo a tutti, per cortesia, di stare seduti quando parlate per misure anticovid.
OGGETTO N. 14 – INTENDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE IN MERITO AGLI ELETTROTRENI MINUETTO ACQUISTATI DALLA REGIONE UMBRIA E NON UTILIZZATI – Atto numero: 383
Tipo Atto: Interrogazione
Presentata da: Consr. Peppucci, Carissimi, Rondini e Mancini
PRESIDENTE. Risponde l’Assessore Melasecche e interroga la Consigliera Peppucci;
la parola alla Consigliera Peppucci.
Francesca PEPPUCCI (Gruppo Lega Umbria).
Grazie, Presidente. Come sappiamo bene, quelli legati alla FCU sono problemi che si stanno trascinando da tempo e che hanno portato negli anni a retrocedere in termini di quantità e qualità dei servizi, fino a giungere alla quasi totalità della chiusura della linea ferroviaria, nonostante il fatto che il tratto Terni-Ponte San Giovanni sia stato anche dichiarato di interesse nazionale.
Sono problemi che chiaramente vedono correlate molte questioni, tra cui questa che appunto andrò ad esporre, che fa riferimento agli elettrotreni Minuetto, acquistati dalla Regione Umbria e fermi ad Umbertide. Infatti nel 2008 la Regione ha acquistato quattro elettrotreni Minuetto per un costo di circa 16 milioni di euro, ma questi mezzi non sono mai stati utilizzati in Umbria, ma solo in alcune tratte nazionali e, appunto, da quanto ci risulta, sembra non si sappia bene a chi è riconducibile anche la proprietà, ma di questo forse ci potrà meglio dire l’Assessore.
In più, stando fermi sui binari, sono stati scarabocchiati da vandali, che ne hanno rovinato interamente le facciate con disegni fin sopra i ventri, andando chiaramente a ridurne la visibilità interna.
Consideriamo assurdo che, anche se la linea ferroviaria è dotata da alimentazione elettrica, che chiaramente ha richiesto un ulteriore investimento, si continui ad utilizzare i treni a gasolio, mentre i Minuetto, che abbiamo acquistato solamente dodici anni fa, sono fermi in stazione.
Apprezziamo l’interessamento dell’Assessore Melasecche, il quale, da notizie di stampa, ci risulta che sia andato personalmente ad Umbertide, all’Officina della FCU
per fare un sopralluogo, ma, data questa situazione, abbiamo la necessaria di sapere i motivi del mancato utilizzo degli elettrotreni Minuetto, se gli utenti hanno subito inefficienze in termini di servizio dovute a questa situazione, se sussistono profili di danno erariale e quali azioni la Giunta regionale intende mettere in campo per evitare il perdurare di questa condizione di spreco. Grazie.
PRESIDENTE. Assessore Melasecche.
ENRICO MELASECCHE GERMINI (Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Opere pubbliche).
Sì, in effetti il problema è stato in parte da me approfondito con un sopralluogo al deposito di Umbertide, nel quale mi sono confrontato con funzionari e operai, i quali mi hanno espresso il loro dispiacere nel vedere un settore, come quello a cui loro tengono molto, con grandi professionalità, un po’ abbandonato a se stesso, in una situazione che dura da troppi anni.
C’è un po’ un giallo sui Minuetti, perché in effetti, dopo l’acquisto avvenuto dalla Aston Ferroviaria negli anni 2006-2007, come diceva lei giustamente, costati circa 16 milioni, c’è una situazione di assoluta incertezza nei vari passaggi che ci sono stati nel corso di questi anni.
Le risorse con cui furono acquistati erano inizialmente già in dotazione alla FCU srl e la Regione procedeva, con atti di autorizzazione, allo svincolo delle stesse somme per procedere ai pagamenti. Dal 2007 FCU srl ha riversato le risorse rimaste nella proprie disponibilità alla tesoreria regionale e, da quel momento, la Regione ha provveduto, con atto di impegno e liquidazione, al trasferimento ad FCU, ogniqualvolta vi erano stati di avanzamento e fatture da pagare.
Con delibera di Giunta regionale 1992 del 23 dicembre 2009, undici anni fa, è stato approvato il rinnovo del contratto di programma, che disciplinava, fra Regione e FCU, la gestione dell’infrastruttura ferroviaria e il programma degli investimenti, all’interno del quale, all’articolo 8, comma 13, c’è un punto che riguarda specificamente i Minuetti; vi si stabiliva quanto segue:
“Nell’ipotesi di mancato rinnovo del contratto di servizio a FCU, in qualità di impresa ferroviaria esercente il servizio di trasporto ferroviario sulla linea regionale, la stessa si impegna a cedere alla Regione, con corrispettivo pari a zero, fatta salva l’applicazione delle dovute imposte di trasferimento, anche i quattro elettrotreni matricola TR1, TR2, 3 e 4 Minuetto, acquistati con risorse regionali ed inclusi nell’accordo di programma, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 281/97, ai fini dell’attuazione dell’articolo 15 del decreto legislativo 422/1997 in materia di investimenti nel settore dei trasporti”.
Quanto stabilito dall’articolo 8, comma 13, sopra testualmente indicato, veniva riportato anche nel contratto di programma del 2011, approvato con delibera di Giunta regionale il 27 luglio 2011, a seguito del subentro di Umbria TPL e Mobilità alla precedente FCU.
Alla luce degli atti e dei documenti risultanti all’ufficio – sono trascorsi nove anni – ad oggi non risulta ancora effettuato alcun trasferimento dei citati Minuetti al patrimonio regionale, quindi al momento – incredibile ma vero – non risultano in proprietà, né alla Regione, né ad Umbria Mobilità, quindi iscritti al patrimonio né della società, né della Regione; questo doveva essere, invece, definito a seguito della cessione del ramo d’azienda servizi ferroviari da parte di Umbria TPL e Mobilità ad Umbria Mobilità Esercizio poi trasferita a Busitalia.
Cosa fare? Abbiamo in animo e stiamo facendo gli approfondimenti per rimetterli in esercizio nell’ambito dell’affidamento dei servizi di trasporto ferroviario di imminente predisposizione a Busitalia con nuova contratto oppure l’acquisizione da parte della Regione al patrimonio regionale, formalizzando l’acquisizione e la messa a disposizione di uno dei gestori dei servizi ferroviari regionali. È uno dei temi caldi a cui stiamo in qualche modo mettendo mano, come quello delle stazioni ex FCU aperte vandalizzate, a cui non si sa chi deve provvedere, se la Regione, se Busitalia, se Umbria Mobilità: anche qui sono quelle situazioni lasciate in sospeso nel corso di questi anni un po’ travagliati del trasporto, a cui cercheremo di mettere mano quanto prima.
- Presidenza della Vicepresidente Paola Fioroni -
PRESIDENTE. Grazie, Assessore Melasecche. La parola al Consigliere Peppucci per la replica.
Francesca PEPPUCCI(Gruppo Lega Umbria).
Grazie. Ci riteniamo soddisfatti della risposta dell’Assessore Malasecche e delle azioni che si stanno mettendo in campo. Interrogheremo nuovamente la Giunta regionale qua in Aula o comunque chiederemo, tramite la Seconda Commissione consiliare permanente, con Presidente Valerio Mancini, di riaggiornarci su questo tema perché chiaramente è caro a tutta la comunità umbra, dato che sono state spese, solamente dodici anni fa, risorse pubbliche. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Peppucci.
Chiamo l’oggetto n. 16.
OGGETTO N. 16 – COLETTO PROGETTO "IL CONTROLLO DEI CHIRONOMIDI AL LAGO TRASIMENO" – Atto numero: 406
Tipo Atto: Interrogazione
Presentata da: Consr. Meloni e Bori
PRESIDENTE. Illustra il Consigliere Meloni e risponde l’Assessore e Vicepresidente Morroni; a lei la parola, Consigliere Meloni.
Simona MELONI (Gruppo Partito Democratico).
Grazie. Questa interrogazione nasce un mesetto fa e quindi è più pro futuro che relativa ormai a questa stagione.
Sappiamo che l’attività di controllo dei chironomidi al lago Trasimeno è finanziata dalla Regione e dall’Unione dei Comuni, che ha consentito lo svolgimento dei trattamenti effettuati dall’Unità di Igiene e sanità pubblica dell’ASL Umbria n. 1 e ci sono stati sostanzialmente due momenti, come ogni anno peraltro, di sfarfallamento più importante a fine giugno e intorno alla prima metà di luglio, in particolare nella costa del Comune di Magione; si aspettava un terzo sfarfallamento, che solitamente avviene intorno alla fine di agosto, ma poi, per una serie di congiunture, tra cui anche il clima, quest’anno è andata un pochino meglio.
Ora, il tema nasceva perché durante il lockdown, che ha interessato il territorio nazionale, non è stato possibile effettuare le disinfestazioni che erano state programmate, quindi c’è stato un ritardo di circa un mese e mezzo o due, a causa appunto del DPCM dell’8 marzo 2020. Quindi probabilmente la sospensione contenuta nel DPCM ha provocato, perlomeno nel primo periodo di giugno, uno sciame incollato di chironomidi proprio perché c’è stato questo ritardo di circa un mese e mezzo. Dall’altra parte, la Regione Umbria aveva confermato il finanziamento di 80.000 euro, che si andava ad aggiungere ai 27.000 dell’Unione dei Comuni.
Quindi noi interrogavamo la Giunta regionale per sapere se il cofinanziamento degli 80.000 euro, l’importo complessivo della Regione, è stato completamente erogato, se ci sono state delle misure che la Regione ha adottato per colmare i gap verificatisi durante il lockdown, ma soprattutto un ragionamento pro futuro per il prossimo anno, per intervenire in maniera sicuramente più efficace per prevenire questo fenomeno e peraltro, dal punto di vista comunicativo, forse tutti dovremmo spingere su una comunicazione efficace perché è un fenomeno naturale del lago Trasimeno e abbiamo più volte ribadito che non rappresenta un pericolo per la salute perché non pungono e non trasmettono malattie virali, quindi dovremo cominciare a comunicare in maniera più incisiva che fanno parte del nostro ecosistema. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Meloni. La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Assessore Morroni, per la risposta.
Roberto MORRONI (Vicepresidente della Giunta regionale – Assessore all’Agricoltura e all’Ambiente).
Grazie, Vicepresidente. Forse vale la pena intanto riportare all’attenzione dell’Assemblea alcune notizie che sono state inserite in questo comunicato recente emesso dalla USL Umbria 1 riguardo alla tematica che è oggetto dell’interrogazione:
in questo comunicato si fa presente che questa estate la presenza di chironomidi è rimasta contenuta, nonostante un contesto caratterizzato dall’abbassamento del livello idrometrico del lago e da temperature elevate, che magari potevano creare un contesto favorevole a un ulteriore diffusione dei chironomidi.
Il monitoraggio dei fondali, come viene portato in questo comunicato, che è stato effettuato nel mese di agosto in collaborazione con il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologia dell’Università di Perugia e con l’Unità Sanitaria Locale Umbria 1, ha conformato il trend di contenimento della popolazione larvale di chironomidi, che è stato rilevato fino a luglio, 2020, nonostante le condizioni ambientali che poc’anzi richiamavo. Una certa efficacia si sta ravvisando anche con riferimento alle luci bianche predisposte lungo il litorale lacustre e viene evidenziato sempre in questo comunicato come vi sia stata anche una certa sensibilità delle attività turistico-ricettive che hanno adottato, seguendo appunto i consigli dell’Unità Sanitaria Locale Umbria 1, le fonti luminose gialle e arancioni, che attirano in modo minore i chironomidi.
Per quanto attiene gli interventi e il contributo che la Regione, come ricordava la Vicepresidente Meloni, mette a disposizione dell’Unione dei Comuni, mi preme rammentare la deliberazione della Giunta regionale del 20 maggio 2020, che ha previsto il conferimento, quale contributo all’Unione dei Comuni del lago Trasimeno per l’anno 2020 di un importo pari a 40.000 euro, appunto quale contributo economico a supporto delle spese da sostenere per la realizzazione degli interventi di prosecuzione del progetto di contenimento dei chironomidi.
C’è stata poi una successiva delibera della Giunta regionale, in data 1° luglio 2020, con la quale è stato riconosciuto e assegnato alla Provincia di Perugia un contributo nell’ambito degli interventi di manutenzione delle aree protette per un importo di 40.000 euro, da utilizzare per l’attività di controllo dei chironomidi. Per quanto attiene il primo importo di 40.000 è stato già liquidato, mentre per quanto riguarda la seconda parte del contributo, si è dato mandato di operare le necessarie variazioni di bilancio, quindi è in attesa di formalizzazione.
Naturalmente da parte dell’Esecutivo della Regione c’è consapevolezza della delicatezza che assume questa problematica, che è annosa, e quindi cercheremo non solo di garantire anche per il prosieguo questo contributo significativo in favore dell’Unione dei Comuni, affinché possano essere espletate tutte le azioni necessarie per procedere a un contenimento significativo e incisivo della presenza di chironomidi.
Mi preme, da ultimo, rilevare che l’ultimo intervento si concluderà nella settimana ormai prossima del 14 settembre e con questo intervento si punta in qualche maniera a controllare la sciamatura finale dell’anno, che si prevede per la metà o la fine di settembre, quindi massima attenzione da parte dell’Esecutivo, nell’ambito anche di un impegno più generale, teso a far sì che quell’importante porzione della territorio della nostra Regione, ricca di straordinarie potenzialità, possa mettersi in una condizione di perfetta sintonia riguardo alle strategie di sviluppo che quel territorio merita e può tranquillamente pensare di sviluppare e di portare avanti nel prosieguo.
PRESIDENTE. Grazie, Assessore Morroni. La parola alla Vicepresidente Meloni per la replica.
Simona MELONI (Gruppo Partito Democratico).
Grazie, Vicepresidente. Grazie, Assessore, per la risposta puntuale e grazie delle informazioni. Avevo letto e preso atto del comunicato della ASL sui continui monitoraggi dei fondali e anche sullo studio delle attrezzature di cattura degli adulti di chironomidi che fa anche la Fondazione Cucinelli insieme ovviamente alla ASL e all’Unione dei Comuni.
Quindi l’erogazione totale del finanziamento viene conformata in 80.000 euro.
Ringrazio anche e soprattutto per questo intendimento pro futuro, in cui dovremo cercare di lavorare tutti insieme proprio per preservare questo territorio e dare spinta propulsiva allo sviluppo, cercando magari, per quanto possibile, di anticipare i tempi di intervento il prossimo anno e garantire una stagione estiva per una ripartenza importante di tutte le strutture che ruotano intorno al lago Trasimeno.
Quindi, insieme al tema dei chironomidi, che rimane importante, sicuramente dovremo affrontare insieme tanti altri temi che quest’anno si sono ripresentati ovviamente nel nostro sistema lacustre, a partire da quello dalle acque e tutti gli altri interventi, molti dei quali sono in capo all’Unione dei Comuni e, grazie anche a importanti finanziamenti deliberati dalla Regione Umbria nel mese di maggio, potremo iniziare anche le opere di dragaggio del lago e quindi, in un lavoro di collaborazione e di cooperazione, credo che potremmo programmare delle attività fruttifere anche per questo territorio. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Vicepresidente Meloni.
Chiamo l’oggetto n. 18.
OGGETTO N. 18 – APPLICAZIONE DELLE NUOVE LINEE GUIDA PER L'INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA FARMACOLOGICA E SOMMINISTRAZIONE DELLA RU – Atto numero: 123
Tipo Atto: Interrogazione
Presentata da: Consr. Bori, Bettarelli, Meloni, Paparelli, Porzi, De Luca e Bianconi
PRESIDENTE. Risponde l’Assessore Coletto, interroga il Consigliere Bori. Prego, Consigliere Bori, per l’illustrazione dell’interrogazione.
Tommaso BORI (Presidente del Gruppo Partito Democratico).
Grazie, Vicepresidente. Ci troviamo oggi a tornare su un tema che purtroppo un mese fa è stato affrontato e bocciato contro l’evidenza scientifica, il parere della comunità medica e la mobilitazione della società umbra in quest’Aula da alcune forze politiche.
Torniamo su questo tema perché questa Giunta ha avuto tanta fretta di produrre quella delibera, che è una delibera della vergogna, che rende difficile, crea ostacoli per l’esercizio di un diritto, al contrario di quello che avviene nel resto del mondo.
Ecco, tutta quella fretta e quella velocità di produrre, nel pieno del lockdown, una delibera e poi tanta lentezza, tanta attesa, tanta timidezza, nonostante quello che l’Assessore aveva dichiarato qua in Aula un mese fa, dicendo che, appena sarebbero arrivate le nuove linee guida, loro le avrebbero applicate. Beh, tanta lentezza perché queste nuove linee che, guarda caso, risolvono esattamente le criticità che noi sollevavamo rispetto alla delibera fatta dalla Giunta regionale, esistono da un mese e qui non si è fatto nulla per cambiare quella delibera e questa vicenda ha fatto balzare agli onori della cronaca la Giunta Tesei per essersi piegata a dei diktat sbagliati: non si è fatto nulla e c’è stata un’eterogenesi dei fini evidente perché voi volevate rendere inaccessibile un diritto e, al contrario, avete consentito la revisione delle linee guida per tutta Italia.
Ora, il paradosso è che, pur avendo risvegliato le coscienze su questo tema, da un mese voi evitate di applicare quello che va applicato, cioè le nuove linee guida e l’avete fatto dopo non aver distinto l’interruzione di gravidanza farmacologica dalla pillola del giorno dopo, l’avete fatto dicendo che era a tutela della donna quando voi volevate mettere sotto tutela le donne: alla domanda se conoscevate quanti eventi avversi erano collegati all’interruzione di gravidanza farmacologica, è stato risposto
“un po’” quando la risposta era “zero”; alla domanda se sapevate quanti obiettori di coscienza c’erano nella Regione che voi governate, la risposta della Presidente è stata
“non ricordo, qualcuno” e invece sono due ginecologi su tre.
Quindi partiamo dalla non conoscenza di quello che poi andate, in maniera strumentale e propagandistico, ad affrontare, ma oggi, quando finalmente qualcuno – il Ministero, la comunità medica, l’Istituto Superiore di Sanità – ha risolto queste criticità che voi avete usato per quella delibera, ad un mese di distanza non l’avete ancora modificata. Ecco, questo è grave e sbagliato e noi siamo qui a ricordarvelo dopo che ve l’hanno ricordato prima di tutto la società e le donne scese a migliaia in piazza: noi siamo qui a ricordarvelo anche nelle Istituzioni e a chiedere come mai da un mese non si è modificata quella delibera e come mai ancora ad oggi non se ne ha notizia. Noi non retrocederemo di un millimetro su questi temi fino a che voi non applicherete quella che è ad oggi la norma.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Bori. Do la parola all’Assessore Coletto per la risposta.
Luca COLETTO (Assessore alla Salute e Politiche sociali).
Grazie, Presidente. Volevo rassicurare il Consigliere Bori sul fatto che non c’è nessuna volontà da parte di questa Giunta di non applicare quella che è una direttiva del Consiglio Superiore di Sanità, tantomeno non c’è nessuna volontà da parte di questa Giunta di non applicare la successiva direttiva, che fa seguito ad una precisazione fatta dal parere del Consiglio Superiore di Sanità del 4 agosto, che dava parere favorevole naturalmente a protrarre a 63 giorni l’interruzione di gravidanza farmacologica e di farlo in day hospital; però faceva notare che c’era un parere
dell’AIFA che doveva essere modificato, che è stato modificato il 12 agosto e pubblicato il 14.
Questo solo per rassicurare sul fatto che nessuno ha volontà di andare contro le linee guida del Governo, prendiamo atto dei pareri che sono arrivati e provvederemo a modificare quello che era un atto amministrativo, quindi una delibera che prendeva atto di questi pareri e di riallinearli a quello che è il dettato dei due pareri del Consiglio Superiore di Sanità e di AIFA. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Assessore Coletto. Do la parola al Consigliere Bori per la replica.
Tommaso BORI (Presidente del Gruppo Partito Democratico).
Non posso che dirmi insoddisfatto della risposta perché è una non risposta, cioè che ci siano i dettati, le norme, le circolari, lo sappiamo da soli e l’abbiamo scritti noi:
questi dettati, queste circolari, queste norme sono di un mese fa e allora è evidente che c’è la volontà di non applicarli. Lei in Aula, nel precedente dibattito a luglio ha detto che noi abbiamo cambiato una situazione, perché voi avete trovato una situazione positiva, con la necessità di potenziare i consultori, di andare a rivedere il sottorganico, di garantire la contraccezione gratuita sì, ma positiva rispetto alla scelta che avete fatto voi, propagandistica e strumentale, che l’unica persona che ha festeggiato era il Senatorie Pillon.
L’avete modificata in peggio e, ad un mese di distanza dalla vostra delibera, tutti sconfessano le vostre scelte sbagliate, come l’ospedalizzazione forzosa di tre giorni.
Tutto quello che avete fatto era sbagliamo e non lo dico io, ma lo dicono le società scientifiche mediche, il Consiglio Superiore di Sanità e infine il Ministero. La fretta che avete avuto nel fare quella delibera vergognosa fa da contraltare alla totale lentezza che state ora utilizzando per applicare le nuove linee guida: lei ha detto che l’avrebbe fatto subito, ma da quello che ha letto ci conforma che è più di un mese che lo ritardate, ma questo è inaccettabile e noi non permetteremo ancora ritardi su questo tema, ritardi che, sottolineo, sono strumentali e funzionali a una propaganda inaccettabile: non si fa campagna elettorale sulla pelle delle donne.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Bori.
Chiamo l’oggetto n. 19.
OGGETTO N. 19 – ANNO SCOLASTICO - DETERMINAZIONI CIRCA L'INIZIO DELLE LEZIONI – Atto numero: 24
Tipo Atto: Interrogazione Presentata da: Consr. Bettarelli
PRESIDENTE. Risponde l’Assessore Agabiti, illustra il Consigliere Bettarelli. Do la parola al Consigliere Bettarelli.
Michele BETTARELLI (Gruppo Partito Democratico).
Grazie, Vicepresidente. L’interrogazione nasce il 22 agosto, un sabato – ricordo bene – e nasce sostanzialmente da un genitore che legge sul giornale il titolo: “Tesei:
premiati dai turisti. Nuovi casi li gestiamo”, sottotitolo: “Se il Governo prevede deroghe, ragioniamo sull’apertura della scuola dopo il referendum”.
Questo genitore, che sarei io, è anche Consigliere Regionale e in prima battuta non dico che gli prende non colpo, ma si preoccupa molto, da genitore, per la figlia che pensava di mandare a scuola il 14 settembre, come gran parte dei bambini d’Italia e sicuramente quelli umbri. Poi subentra la versione di Consigliere, che sa che il calendario scolastico lo decidono le Regioni, quindi mi chiedo il motivo per cui la Presidente della nostra Regione dica che si può iniziare o si deve iniziare la scuola, se ci sono le condizioni dettate dal Governo, dopo il referendum, perché questo non avviene.
La Regione Abruzzo, con delibera di Giunta Regionale n. 83 del 14 luglio, ha sancito che la scuola inizia il 24, così come la Basilicata con delibera n. 592 del 2 settembre, così come la Calabria con delibera di Giunta n. 11857 del 13 agosto, così come la Puglia con delibera n. 1050 del 2 luglio 2020, quindi in quattro Regioni la scuola inizia il 24. In Friuli è iniziata il 16 e in Sardegna inizia il 22.
Ovviamente oggi non siamo al 22 agosto, quando è stata pensata e poi presentata l’interrogazione, e la domanda è intanto per capire perché la nostra Presidente pensa di aver bisogno di un decreto e di un atto di indirizzo nazionale per spostare eventualmente la data di inizio delle lezioni: credo che non ce ne sia bisogno e la nostra Presidente non può non saperlo, essendo, appunto, Presidente di una Regione.
Mi viene da pensare che, un po’ come è stato fatto sotto coronavirus in modo particolare, si cerchi sempre di spostare l’attenzione e le responsabilità su qualcun altro, ma questo chi amministra non può farlo o, almeno, non può farlo sempre.
Credo, invece, che la scuola giustamente – ho visto un comunicato recentissimo, credo di ieri sera – inizierà giustamente il 14 con delle modalità di massima tutela per la salute di studenti, personale, docenti, genitori, di tutto il comparto del settore, trasporti e quant’altro, quindi credo che un lavoro importante è stato fatto e debba essere fatto proprio perché l’inizio della scuola, soprattutto questo anno, è quanto mai doveroso ed è quanto mai opportuno che i nostri figli e i nostri amici rientrano a scuola a tutti i livelli, proprio perché questo lockdown, fra i tanti effetti, ha anche provocato un distanziamento sociale e anche umano importante.
Quindi ripeto che ormai, da quando l’ho pensata e scritta, non essendoci la possibilità di svolgere il Consiglio, sono passati alcuni giorni, le notizie ovviamente si sono susseguite e non poteva essere altrimenti, quindi io chiedo a questo punto all’Assessore maggiori delucidazioni su quello che è stato fatto e sul perché c’è stata questa uscita della Presidente e delle garanzie, che ormai sono quasi superate, ma sentirle della Giunta è doveroso, rispetto al fatto che la scuola inizi, e in sicurezza, il 14.
Concludo con una battuta: alcuni amministratori di alcuni Comuni – penso a Monte Santa Maria, Montone e Baschi – hanno fatto un’operazione, a mio avviso molto intelligente, che è quella di spostare le sedi dei seggi elettorali presso palestre (cito questi tre perché li conosco personalmente). Credo che essere operativi dando soluzioni sia la chiave di lettura giusta, piuttosto che creare dissidi e problemi a persone che poi, leggendo il giornale, magari non riescono nemmeno a capire le decisioni che stanno in capo. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Bettarelli. Do la parola all’Assessore Paola Agabiti per la risposta.
Paola AGABITI (Assessore al Bilancio, Turismo e Cultura).
Grazie, Vicepresidente. Sull’avvio dell’anno scolastico e conseguente organizzazione del calendario dell’attività per l’anno 2020-’21, la Giunta regionale ha adottato disposizioni ufficiali con la deliberazione del 24 giugno, n. 502, con la quale è stato previsto l’avvio delle attività scolastiche per il 14 settembre. La data individuata coincide con quella della maggior parte delle Regioni ed è stata condivisa al tavolo della Conferenza di servizi permanente per l’attuazione del decreto legislativo 112/98 in materia di istruzione e formazione professionale.
Solamente in data successiva ed esattamente il 17 luglio è intervenuto il DPR che ha fissato la data del referendum al 20 settembre, mentre l’ordinanza del Ministro Azzolina, a cui si fa riferimento nell’interrogazione, è stata firmata il 24 luglio e stabilisce l’avvio delle lezioni per l’anno scolastico 2020-’21 dal giorno 14 settembre.
Tale data prevista dall’ordinanza vale per tutte le scuole, quindi dell’infanzia, primo ciclo, secondo ciclo di istruzione, appartenenti sia al sistema nazionale di istruzione, compresi i centri provinciali per l’istruzione degli adulti, su tutto il territorio nazionale.
Quindi, al di là delle considerazioni, interpretazioni e riflessioni rispetto a tale scelta, appare chiara la posizione manifestata dalla Giunta regionale sull’avvio del prossimo anno scolastico il 14 settembre, una scelta assunta dalla Giunta il 24 giugno, con conseguente articolazione del calendario scolastico, in base al quale sono previsti 206 giorni di scuola e ricordo che il limite minimo di giorni è fissato per legge a 200.
Colgo anche l’occasione per informare il Consiglio sulle attività poste in essere dalla Giunta per quanto riguarda la sua competenza per consentire e garantire una ripresa delle attività in piena sicurezza, nel rispetto di ogni protocollo sanitario previsto. Con il coordinamento dell’Assessore Coletto, è stato attivato con successo il programma di test sierologici volontari e tamponi destinati al personale scolastico, docente e ATA, mediante una gestione diretta, che ha dato e sta dando importanti risultati di adesione, la più alta in Italia. Sono state realizzate campagne informative puntuali e complete destinate a tutto il mondo della scuola e dei servizi educativi all’infanzia e sono in programma ulteriori incontri per una corretta e puntuale informazione sulla gestione della ripresa delle attività e l’eventuale insorgenza di casi.
Un’altra importante attività è stata condivisa e realizzata con l’Assessore Melasecche per quanto riguarda il settore dei trasporti, nel quale la Regione è pronta ad affrontare la ripresa delle attività scolastiche, sulla base delle ultimissime linee guida condivise in Conferenza Unificata. Di concerto con gli enti competenti, quindi Province, Comuni, Ufficio Scolastico regionale e le società che gestiscono il trasporto pubblico locale, verificate le esigenze degli istituti didattici, abbiamo messo a punto un piano complessivo per consentire agli studenti umbri di raggiungere le sedi scolastiche, mantenendo gli stessi orari di entrata e uscita dello scorso anno: si tratta di un rilevante e gravoso impegno economico, grazie al quale consentiremo la messa in servizio di circa cento autobus in più ogni giorno.
Siamo, altresì, pronti a garantire l’aiuto per le operazioni di sanificazione anche post elettorali e dotazioni di dispositivi di prevenzione e protezione individuale e collettiva per tutte le situazioni in sofferenza, dalle scuole dell’infanzia pubblica e privata, con percorsi di istruzione e formazione professionale, mediante l’avvenuta riprogrammazione dell’FSE ‘14-‘20.
In definitiva torno a sottolineare che la Regione, attivatasi fin dal primo momento dell’emergenza, ha lavorato e sta lavorando senza sosta per contribuire, ovviamente per quanto di sua competenza, alla ripresa delle attività scolastiche in presenza, in assoluta sicurezza, nel rispetto delle norme sanitaria e garantendo sostegno nei settori in difficoltà. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Assessore Agabiti. Do la parola al Consigliere Bettarelli per la replica.
Michele BETTARELLI (Gruppo Partito Democratico).
Sì, velocissima e rapida. Rispetto alla risposta ringrazio l’Assessore Agabiti, che è sempre molto presente e disponibile, e segue veramente le questioni: di questo gliene do atto.
Rispetto alle questioni che ci ha illustrato, da una parte ovviamente mi fa piacere sapere che tutti i passaggi sono stati esperiti e ci sia stato un coinvolgimento, leggendo i giornali, soprattutto sul settore del trasporto scolastico: non avevo avuto questa sensazione leggendo le prime pagine dei quotidiani di questo fine settimana e credo che comunque molte questioni, che giustamente la nostra Regione ha affrontato con l’Assessore Coletto – penso soprattutto ai test sugli insegnanti – siano una direttiva e un indirizzo nazionali.
Quindi, al di là delle polemiche e degli articoli di giornale, è evidente che la mia prima soddisfazione è legata al fatto che ci siano tutte le condizioni, da un punto di vista igienico-sanitario, su quello che sarà il post referendum rispetto ai trasporti, ai test sugli insegnanti e a tutta una serie di procedure per cui i nostri ragazzi possono tornare a scuola il 14 in condizioni ottimali.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Bettarelli.
Prima di chiamare l’oggetto n. 20, permettetemi, a nome dell’Assemblea legislativa, di rivolgere le più sentite condoglianze all’Assessore Luca Coletto per il recentissimo lutto.
Procediamo ora con l’ordine del giorno e chiamo l’oggetto n. 20.
OGGETTO N. 20 – INTENDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE IN MERITO AL PONTE DI CORBARA – Atto numero: 127
Tipo Atto: Interrogazione
Presentata da: Consr. Peppucci e Carissimi
PRESIDENTE. Interroga il Consigliere Peppucci e risponde l’Assessore Melasecche.
A lei la parola, Consigliere Peppucci.
Francesca PEPPUCCI(Gruppo Lega Umbria).
Grazie, Presidente. Una questione molto importante della nostra Regione fa riferimento alla viabilità e al fatto che, a seguito delle criticità riscontrare per quanto riguarda il viadotto Montoro, ne sono state rilevate altre per il Ponte Corbara. Infatti la strada statale 448 Baschi-Orvieto rappresenta un tratto importante che permette il collegamento non solo delle città di Todi, Orvieto e Baschi, ma dell’intera area della Media valle del Tevere con l’Orvietano e il Perugino.
Il ponte di Corbara, che ho citato, si trova proprio in questo tratto statale ed è stato chiuso il 22 luglio perché, a seguito di un’ispezione, sono emersi danni strutturali legati ad importanti problemi di tenuta. Risulta che questo danno, come sicuramente saprà dirci meglio l’Assessore, sia riconducibile all’importante traffico che si è avuto sul ponte, proprio a causa della chiusura del viadotto Montoro.
Riconosciamo che l’Amministrazione regionale, insieme ad ANAS, si sia subito adoperata per ripristinare la situazione e permettere che il ponte venisse riaperto in tempi brevi, oltre al fatto che c’è stata subito una mobilitazione anche per individuare dei percorsi alternativi, un lavoro importante che, come sappiamo, ha permesso la riapertura lo scorso 27 agosto, grazie alla messa in sicurezza del ponte, consentendo il transito in senso unico alternato per i veicoli inferiori alle 3,5 tonnellate.
È chiaro, però, che ad oggi, oltre ad avere l’esigenza di conoscere e di sapere come proseguiranno i lavori, è necessario fare una riflessione sull’impatto che questa situazione sta avendo a livello economico, dato che ad oggi i mezzi pesanti non possono transitare su questa strada e anche chiaramente sul ponte, una condizione che chiaramente genera dei problemi alle imprese per quanto riguarda i trasporti, in particolare per la loro gestione, per un aumento dei costi di trasporto, per maggiori tempi di consegna e aggravi anche in termini di sostenibilità.
Per questo interroghiamo lei, Assessore, e la Giunta regionale per conoscere la situazione attuale nella quale si trova il ponte di Corbara, i presumibili tempi per il ritorno alla normalità anche per i mezzi pesanti, se ci sono colpe imputabili a specifici soggetti e quali iniziative vengono messe in campo della Giunta regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Peppucci. Do la parola all’Assessore Melasecche per la risposta: prego, Assessore.
ENRICO MELASECCHE GERMINI (Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Opere pubbliche).
Lo scorso 27 agosto l’ANAS ha riaperto al traffico leggero il ponte sul lago di Corbara, lungo la strada statale 448 di Baschi, itinerario Todi-Orvieto. Il transito è consentito alle autovetture e a tutti i veicoli con massa a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate, la circolazione è regolata a senso unico alternato con semaforo.
Il ponte era stato chiuso al traffico il 22 luglio, a seguito di un controllo periodo nell’ambito del quale i tecnici ANAS avevano rilevato criticità strutturali su una delle due campate. Per ridurre i tempi di riapertura e contenere, così, i disagi al traffico, anche su precisa sollecitazione di questo Assessorato, l’ANAS ha subito pianificato un intervento in due fasi: una prima fase per riaprire in modalità provvisoria nel più breve tempo possibile e una seconda fase di completamente per la riapertura definitiva.
La prima fase, appena conclusa, ha riguardato in particolare la messa in sicurezza di una delle due travi, perché è un ponte, anche come concessione, vecchio, per cui sono solo due travi e quindi basta che se ne danneggi una e già diventa un problema far affluire il traffico. La messa in sicurezza di una delle due travi danneggiata è avvenuta tramite il montaggio di una trave provvisoria in acciaio, composta da due elementi di lunghezza massima pari a 32 metri e peso complessivo di 39 tonnellate, posta sul piano viabile – quindi è ben visibile passando – in corrispondenza della trave interessata e ad essa collegata per sostenerla. Per alleggerire il carico sulla struttura e per compensare questo maggiore carico, sono stati eseguiti altresì interventi di rifacimento della pavimentazione provvisoria, riducendo lo spessore del bitume.
Si sottolinea che questa prima fase ha consentito di riaprire al traffico in tempi eccezionalmente contenuti e, proprio per questa ragione, sono stati convocati dall’ANAS sia lo stesso progettista, che la stessa impresa del viadotto di Montoro, portando a risultati che devo dire sono stati molto soddisfacenti dal punto di vista della brevità del blocco.
Al contempo, però, proseguono le attività necessarie alla realizzazione della seconda fase dell’intervento, che riguarderà il consolidamento di alcune altre travi dello stesso viadotto e consentirà la riapertura anche ai mezzi pesanti, senza limitazione di carico, anche perché ricordo che la 448 è fondamentale perché, collegando Orvieto a Todi – e l’abbiamo visto soprattutto durante il blocco del viadotto di Montoro – viene utilizzata da gran parte del traffico che deve inserirsi in Umbria dal nord e dal sud del Paese. Considerati i tempi indispensabili alla produzione dei materiali necessari, tali interventi potranno essere avviati nella seconda metà di settembre e durante
l’esecuzione dei lavori potrà essere necessario sospendere temporaneamente il traffico sul ponte.
Si specifica, infine, che l’ultimazione dei lavori e la conseguente riapertura anche al traffico pesante sono previste ad oggi entro il mese di gennaio e si evidenzia che gli interventi, il cui investimento complessivo è di circa un milione di euro, sono stati affidati, come dicevo, alla stessa impresa.
- Presidenza del Presidente Marco Squarta - PRESIDENTE. Tempo, Assessore.
ENRICO MELASECCHE GERMINI (Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Opere pubbliche).
Chiudo. Stiamo sollecitando l’ANAS per intervenire sui fori di Baschi, stessa strada, in due curve in cui purtroppo gli autotreni, vista la ristrettezza delle carreggiate, quando vanno in velocità, producono spesso incidenti con una certa ricorrenza e su questo c’è un intervento di vari milioni che stiamo sollecitando per migliorare la viabilità nel suo complesso. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Peppucci.
Francesca PEPPUCCI(Gruppo Lega Umbria).
Grazie, Presidente, per l’esaustiva risposta. Riconosciamo positivamente, oltre all’impegno, anche le azioni che si stanno mettendo in campo e che fanno riferimento anche ai fori di Baschi.
È chiaro che in due mesi abbiamo riscontrato due importanti criticità, come dicevo:
una che fa riferimento al viadotto di Montoro e una al ponte di Corbara e credo che in ballo, prima della viabilità, ci sia la sicurezza dei cittadini e queste situazioni dovrebbero farci meditare ancora di più per quanto riguarda l’importanza di verificare lo stato delle nostre infrastrutture. Grazie.
OGGETTO N. 21 – COMPETENZE OSTETRICHE NELL'AMBITO DEL PERCORSO ASSISTENZIALE DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA. CON RIGUARDO ALLE COMPETENZE "PRESCRITTIVE" DELLA PROFESSIONISTA OSTETRICA, ADOZIONE RICETTARIO ROSA IN UMBRIA E ADOZIONE MODELLO - CARE OSTETRICA – Atto numero: 428
Tipo Atto: Interrogazione Presentata da: Consr. Fora
PRESIDENTE. Risponde l’Assessore Coletto, interroga il Consigliere Fora. Prego, Consigliere Fora.
Andrea FORA (Presidente del Gruppo Patto Civico per l’Umbria).
Grazie, buongiorno, buongiorno anche all’Assessore Coletto e gli rinnovo, anche da parte mia, le condoglianze per il lutto.
L’interrogazione ha come oggetto l’ambito della professione ostetrica e in particolare le funzioni che vengono assegnate a una figura che riteniamo essere centrale nei modelli di cura della famiglia e del nostro sistema sanitario: non lo diciamo noi, ma lo definisce così l’OMS in funzione sia della qualità degli interventi che le figure delle ostetriche svolgono nei confronti della tutela della salute sessuale, riproduttiva, materna e neonatale e anche sotto il profilo del rapporto costo/efficacia e costo/beneficio.
Ad oggi l’obiettivo della Regione dell’Umbria, come è evidente, è quello di garantire costituzionalmente servizi efficienti e di facile accesso alle donne in gravidanza, ma anche ovviamente alle donne sane. L’evoluzione della figura dell’ostetrica nel nostro Paese la valorizza sempre di più – se ne ha nota in diverse leggi nazionali che si sono susseguite in questi ultimi anni – in un’ottica multidisciplinare: non a caso diverse Regioni si sono già mosse e, tra queste, ricordo la Toscana, il Veneto, l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Trentino, la Val d’Aosta e il Friuli Venezia Giulia, nel semplificare le procedure di prescrizione di tutta la fase diagnostica che già oggi conducono le ostetriche, che in molte Regioni viene assegnata loro come facoltà prescrittiva, anche alla luce di una legge nazionale che lo permette da diversi anni.
Nella nostra Regione questo ancora non è possibile, nonostante siano diversi anni che la Giunta, da quello che mi risulta, si sia interrogata su questo punto.
La situazione ad oggi, però, è diversa, perché oggi siamo in una fase di emergenza che prevede, anche dalle linee guida che questa Giunta ha in diverse occasioni conformato, il rafforzamento delle cure primarie di base domiciliari e territoriali, all’interno delle quali il modello, che recentemente è stato adottato anche in Toscana, della care ostetrica a basso rischio, concorre sia alla diminuzione degli accessi ai servizi e dei contagi da Covid per mamme, bambini e famiglie, e sia soprattutto alla presa in carico delle donne in un’ottica di prevenzione e sorveglianza.
Per questi motivi chiediamo alla Giunta regionale se non ritenga opportuno, come è stato fatto in molte altre Regioni, introdurre un dispositivo che permetta di assegnare, come competenza alle ostetriche, la facoltà delle prescrizioni specialistiche ambulatoriali, già definite dal tabellario ministeriale, adottando, quindi, una condotta autonoma che riduca la burocrazia, crei risparmio e riduca i tempi di attesa (questo è un altro punto fondamentale sul quale può intervenire questa disposizione) e se non si ritenga di valorizzare complessivamente questa figura professionale; poi si potrebbe allargare tutto il tema sui consultori, ma oggi soffermiamoci su questo, rispetto alla possibilità di valorizzare l’ostetrica nei servizi domiciliari e territoriali, in funzione delle competenze che ha questa figura professionale, sempre più strutturata e qualificata all’interno del nostro sistema sanitario. Grazie.
PRESIDENTE. Assessore Coletto.
Luca COLETTO (Assessore alla Salute e Politiche sociali).
Grazie, Presidente. La Regione Umbria intende valutare la possibilità di considerare le ostetriche soggetto prescrittore, in quanto previsto nelle linee guida per la gravidanza fisiologica, demandando altre prescrizioni al medico ginecologo, qualora si evidenziassero problematiche di gravidanza a basso rischio e oltre. In questo caso le ostetriche si dovrebbero ovviamente identificare come ordinatore di spesa e questa attribuzione alle ostetriche dovrebbe essere accompagnata necessariamente da una serie di misure analoghe a quelle vigenti per i medici, volte a garantire il monitoraggio e il governo dell’attività prescrittiva in un sistema di codificazione che consente di indicare, come soggetto prescrittore, anche un soggetto diverso dal medico, ovviamente sempre per le prescrizioni dettate dalle linee guida per la gravidanza fisiologica.
È chiaro che, oltre a questa intenzione, il protocollo che verrà steso, dovrà essere condiviso con i medici ginecologi, con l’Ordine dei Medici e quant’altro, in maniera tale da evitare successive frizioni che non hanno motivo di essere, anzi. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Fora.
Andrea FORA (Presidente del Gruppo Patto Civico per l’Umbria).
Grazie, Assessore. Mi ritengo soddisfatto della risposta.
È ovvio che qui non stiamo mettendo in contrapposizione figure professionali, anzi, il tutto serve per rendere più funzionale l’accesso ai servizi e l’integrazione fra figure professionali, per cui è scontato – e mi fa piacere che l’abbia ribadito – che il tutto debba essere costruito con l’integrazione e la facilitazione di tutte le figure professionali.
Io ricordo, come detto in premessa, che le Regioni che hanno adottato questo modello, hanno dati già storici strutturati, che ci permettono di valutare la forte funzionalità sia dell’abbassamento delle liste d’attesa, sia la semplificazione delle procedure: credo che questi due elementi, in questo periodo soprattutto, rendono possibile e necessario l’adozione, in tempi spero veloci, come ci è stato conformato da lei oggi in Consiglio, di questa pratica. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Fora.
Ultimo question time.
OGGETTO N. 22 – PIANO NAZIONALE PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA, PROGRAMMAZIONE PER L'UTILIZZO DELLE RISORSE DEL RECOVERY FUND - QUALI PRIORITA' E STRATEGIE PER L'UMBRIA? – Atto numero: 429 Tipo Atto: Interrogazione
Presentata da: Consr. De Luca
PRESIDENTE. Risponde il Vicepresidente Morroni, interroga il Consigliere De Luca.
La parola al Consigliere De Luca.
Thomas DE LUCA (Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle).
Grazie, Presidente. Attraverso questa interrogazione, a seguito di quello che è stato un risultato storico ottenuto dal nostro Paese in sede europea lo scorso 21 luglio, che di fatto ha permesso lo sviluppo di un piano comune, il cosiddetto “recovery fund”, che porterà l’emissione di debito comune fra tutti i Paesi dell’Unione, pari a 750 miliardi di euro, di cui 82 milioni a fondo perduto e 127 in forma di prestiti saranno destinati al nostro Paese.
Il dispositivo sostanzialmente sarà finalizzato a una visione di ristrutturazione dei vari sistemi Paese, quindi con ingenti investimenti pubblici e riforme che andranno a incidere sulle economie dei singoli Stati e ogni Paese dovrà sostanzialmente presentare – così prevede l’accordo politico – un piano nazionale per la ripresa e per la resilienza.
Nell’ambito del dibattito italiano il Governo ha accolto l’invito delle Regioni ad avviare un ragionamento comune per la strutturazione di questi investimenti previsti dal complesso degli strumenti della Next Generation EU, che il Presidente della Conferenza Stato-Regioni, Stefano Bonaccini, ha indicato finalizzato all’obiettivo di fornire un contributo efficace in termini di proposte per la stesura del piano nazionale.
In questo quadro il 7 agosto è stato annunciato che la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha ricevuto l’incarico di coordinamento politico in merito alla programmazione del piano nazionale per la ripresa e per la resilienza, quindi sostanzialmente ha avuto il compito di svolgere il coordinamento di sintesi per questo tipo di attività. La stessa Presidente ha affermato che quella che ci dà l’Europa è un’occasione importante da cogliere come Paese e, di conseguenza, come Regioni:
in particolare dovremo utilizzare fondi per investimenti e riforme, incentrati sulle sfide e sulle esigenze connesse alla tradizione verde e digitale, in modo da garantire una ripresa che sia sostenibile. La ricaduta sarà anche in termini di occupazione e potrà fornire una crescita sostenibile che renda i territori più resilienti.
È quindi chiaro che ci troviamo di fronte a una sfida epocale, che cambierà il profilo del futuro della nostra Regione e che nei fatti vede in questa legislatura un’occasione unica di un reale disegno che, a mio modo di vedere, deve essere un vero e proprio momento costituente nell’ambito di quello che andremo a svolgere.
Le risorse quantificate, per quanto riguarda l’Umbria, potrebbero ammontare a 700 milioni – di questo la fonte è un articolo di “City Journal”, ma potrebbero anche arrivare a quattro volte questa cifra se il criterio della ripartizione dei fondi europei sarà quello applicato.
PRESIDENTE. Tempo, Consigliere.
Thomas DE LUCA (Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle).
Concludo interrogando il Vicepresidente Morroni e quindi chiedendo, di fronte a questa sfida, di fronte a questa opportunità, come si sta ponendo l’Umbria nell’ambito del coordinamento politico in merito alla programmazione del piano nazionale per la ripresa e per la resilienza, quali siano i progetti che la Giunta regionale intende come prioritari per lo sviluppo della Regione, quali sono le prospettive in termini di risorse che la Regione Umbria può avere a disposizione e se a tale fine si ritiene doveroso che si apra un dibattito pubblico e una fase di ascolto da parte della Presidente Tesei, che coinvolga in primo luogo l’Assemblea legislativa, le rappresentanze sindacali e datoriali, l’Università, le associazioni e i più ampi brani della società civile per capire le linee e gli indirizzi da tracciare per l’Umbria e cosa si intenda proporre per accedere alle somme disponibili, soprattutto stabilendo quali sono le priorità e quali sono gli elementi cardine della visione che abbiamo per il futuro della nostra Regione.
PRESIDENTE. Vicepresidente Morroni.
Roberto MORRONI (Vicepresidente della Giunta regionale – Assessore all’Agricoltura e all’Ambiente).
Grazie, Presidente. Consigliere De Luca, il 21 luglio 2020 il Consiglio Europeo ha approvato un pacchetto complessivo di stanziamenti di risorse pari ad un importo di 1.824 miliardi di euro, articolato in due linee di finanziamento: la prima riguarda il piano finanziario pluriennale 2021-2027, per un importo di circa 1.074 miliardi, con uno stanziamento per la politica di coesione 2021-2027 che ammonta a 373 miliardi di euro, di cui 38 circa destinati al nostro Paese.
La seconda linea di finanziamento, da lei richiamata, la cosiddetta “next generation”, anche conosciuta come “recovery fund”, ha un importo pari a 750 miliardi. Questa cifra è suddivisa nel programma per la ripresa e la resilienza, il cosiddetto PNRR, che vede uno stanziamento di 672,5 miliardi di euro, di cui 209, come opportunamente ricordato anche da lei, destinati all’Italia.
L’altro strumento è quello cosiddetto del REACT, che prevede uno stanziamento che si aggira intorno ai 50 miliardi di euro, non ancora ripartiti tra gli Stati membri.
Al momento – è bene precisarlo – non esiste in nessun caso una ripartizione di risorse a livello regionale e comunque una ripartizione regionale verrà effettuata nei prossimi mesi per la politica di coesione 2021-2027, dove l’Umbria, come ben sa questa Assemblea, sarà una delle tre Regioni italiane cosiddette “in transizione”, mentre per le risorse del recovery fund, siano i 209 miliardi del PNRR, siano quelli ancora da definire del REACT, al momento non sono previste ripartizioni di allocazione territoriale.
Per quanto riguarda il PNRR, quindi la parte più consistente del recovery fund, di circa 672 miliardi, di cui 209 per il nostro Paese, la decisione assunta dal Governo nazionale prevede che sia elaborato dal Comitato interministeriale per gli affari europei.