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OPen To Innovative Minimally Invasive Surgery Experience (Op2IMISE) Progetto formativo sulla chirurgia mininvasiva colo-rettale

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mininvasiva colo-rettale

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INDICE

Indice ... 3

Presentazione ...5

Obiettivo del progetto Op2IMISE ...7

Background e rationale ...7

Struttura e contenuti del corso ...14

Requisiti e documenti per il discente e per il docente ...18

Valutazione corso ...21

Altre informazioni ... 21

TABELLE E FIGURE ...24

Bibliografia ...27

Appendice ...30

Form per lettera per incarico di docenza e per dichiarazione di trasparenza ...31

Questionari di valutazione...34

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PRESENTAZIONE

Questo Programma è stato sviluppato nell’ambito del progetto Op2IMISE, da parte della Società Italiana di Chirurgia (SIC) e della As- sociazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), in collaborazione con il Centro di Ricerca e Studio sulla Sanità Pubblica (CESP) dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il progetto si articola sulla base di una serie di raccomandazioni rea- lizzate, riviste e finalizzate da un team multidisciplinare di esperti (Clinical Advisory Board) e sono da considerarsi valide al momento della loro rea- lizzazione.

Il Clinical Advisory Board è composto da sedici membri, selezionati

sulla base della loro esperienza nell’ambito della chirurgia laparoscopica

colo-rettale.

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MEMBRI DEL CLINICAL ADVISORY BOARD

• Sergio Alfieri (Policlinico A. Gemelli – Roma)

• Stefano Berti (AO Civile Sant’Andrea – La Spezia)

• Felice Borghi (AO Santa Croce e Carle – Cuneo)

• Piero Buccianti (AOU Pisana – Pisa)

• Massimo Carlini (AO S. Eugenio – Roma)

• Francesco Corcione (AO Monaldi –Napoli)

• Francesco Crafa (AO SG Moscati – Avellino)

• Gianluca Garulli (AO Romagna – Riccione)

• Nicolò de Manzini (AO Cattinara –Trieste)

• Pierluigi Marini (AO San Camillo Forlanini- Roma)

• Marco Montorsi (Humanitas - Milano)

• Mario Morino (AOU Città della Salute e della Scienza - Torino)

• Roberto Petri (AO SM della Misericordia – Udine)

• Diego Piazza (AO Vittorio Emanuele - Catania)

• Andrea Pietrabissa (Policlinico San Matteo – Pavia)

• Riccardo Rosati (Univ Vita-Salute San Raffaele – Milano)

MEMBRI DEL GRUPPO DI HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT

• Paolo A. Cortesi (CESP, Università degli Studi di Milano Bicocca, Monza)

• Lorenzo G. Mantovani (CESP, Università degli Studi di Milano Bicocca, Monza)

• Luciana Scalone (CESP, Università degli Studi di Milano Bicocca,

Monza)

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OBIETTIVO DEL PROGETTO OP2IMISE

Obiettivo del progetto Op2IMISE è sviluppare e applicare una meto- dologia standardizzata a livello nazionale di formazione avanzata speciali- stica in chirurgia laparoscopica del segmento colo-rettale, con lo scopo di ottimizzarne qualità ed efficienza di questo tipo di intervento all’in- terno del sistema sanitario nazionale italiano.

BACKGROUND E RATIONALE

Secondo quanto affermato dagli autori di una indagine pubblicata nel 2014 [Gensini & Corcione, 2014], la procedura laparoscopica è la metodica con maggiore rapporto di costo-efficacia nell’ambito del trattamento chi- rurgico delle neoplasie colon-rettali e rappresenta una procedura chirurgi- ca ormai consolidata nella terapia delle neoplasie colon-rettali, in quanto è parte dell’offerta chirurgica di molti centri italiani da più di venti anni ed è stata validata da numerosi studi scientifici internazionali del massimo livel- lo di prove di efficacia nel corso degli anni.

Da pubblicazioni più recenti [Fleshman et al, 2015; Stevenson et al, 2015; Bonier et al, 2015] si evince che per quanto riguarda il cancro del retto, il chirurgo deve accuratamente selezionare i pazienti che potranno essere sottoposti ad approccio laparoscopico.

La direzione in cui la chirurgia si sta muovendo, con un crescente ap-

proccio laparoscopico, si presenta come una strada in grado di offrire al

paziente un trattamento meno invasivo e anche in grado di garantire risul-

tati clinici ottimali con contenimento dei costi. Si rende quindi stringente

la necessità di individuare le migliori modalità per promuovere l’approccio

della chirurgia laparoscopica in generale e, in particolare per il tumore del

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colo-retto, al fine di adeguare gli standard italiani ai massimi livelli inter- nazionali.

La promozione e l’estensione del ricorso alla chirurgia laparosco- pica del colo-retto richiede interventi che devono vedere la piena colla- borazione fra le Istituzioni, tra le quali il Ministero della Salute, le Società Scientifiche ed i chirurghi stessi [Gensini & Corcione, 2014].

Con questo obiettivo deve essere messo a punto un percorso pro- gettuale attento alle realtà di riferimento esistenti e alle modalità più ap- propriate di formazione, attraverso l’implementazione di un processo che garantisca qualità, efficacia ed efficienza tramite l’istituzione di cen- tri di eccellenza regionali appropriatamente distribuiti in base alla popo- lazione di ogni Regione, con criteri e modelli organizzativi ben definiti e che applichino un approccio multidisciplinare e integrato ed un modello organizzativo efficiente; l’applicazione di un sistema di rimborso con- gruo; la centralizzazione, a livello regionale, degli investimenti nei centri di eccellenza per la garanzia della qualità e il conseguente uso razionale delle risorse sanitarie; la definizione di un percorso diagnostico-tera- peutico omogeneo in tutte le Regioni, condiviso dai centri di eccellenza regionali, per garantire l’equità delle opzioni di cura a tutti i pazienti.

Malgrado i vantaggi della metodica laparoscopica siano ormai

scientificamente dimostrati, nonostante la chirurgia italiana abbia un

ruolo d’avanguardia nella ricerca e nello sviluppo delle nuove tecniche

mini invasive, ampiamente riconosciuto a livello internazionale e certi-

ficato dalla ricca e qualificata pubblicistica scientifica, la procedura la-

paroscopica fatica a diffondersi nel nostro Paese, per motivi di diversa

natura: problematiche connesse a retaggi culturali, scarsa richiesta da

parte dei pazienti che non sono ancora consapevoli di poter ricevere un

trattamento meno invasivo anche per condizioni gravi come il cancro

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del colon o del retto, acquisizione della tecnica da parte dei chirurghi.

Occorre aggiungere che la chirurgia colo-rettale è, nel nostro Paese, appannaggio diffuso delle istituzioni di chirurgia generale, a differenza dei Paesi di cultura anglosassone, ove si tende a concentrare questa casistica in istituzioni dedicate e ad alto volume [Gensini & Corcione, 2014].

I dati più recenti del Programma Nazionale Esiti (PNE), aggiornati a fine 2015, mostrano che In Italia vi è stato un andamento crescente di interventi in laparoscopia per tumore del colon e del retto. Occorre sot- tolineare che i dati pubblicati nel PNE sembrano non essere del tutto cor- rispondenti a quelli reali, probabilmente per via di codifiche non accurate dell’intervento laparoscopico sulle schede di dimissione ospedaliera.

Comunque, assumendo che siano abbastanza affidabili per inqua- drare il fenomeno in oggetto a livello regionale e nazionale, si nota che in diverse regioni la percentuale di interventi in laparoscopia è più bassa che in altre, con una elevata variabilità regionale non facile da spiegare. In par- ticolare, come mostra la figura 1, per quanto riguarda gli interventi per tu- more del colon, che ammontavano a circa 27,000 nel 2015, la percentuale di interventi in laparoscopia è cresciuta dal 15% nel 2008 al 32% nel 2015.

Relativamente agli interventi per tumore del retto, che ammontavano a 7,212 nel 2015, la percentuale di interventi in laparoscopia è cresciuta dal 19% nel 2008 al 40% nel 2015.

Gli autori di uno studio condotto recentemente in California, Florida e

New York [Kuo et al, 2017], si focalizzano sulle possibili cause di variabilità

del ricorso alla chirurgia laparoscopica che sono, a differenza di quanto ac-

cade per le procedure mininvasive di altro tipo (colecistectomia, appendi-

cectomia, chirurgia bariatrica, antireflusso), le caratteristiche anagrafiche

dei pazienti, la loro malattia, e la possibilità/facilità di essere trattati da un

chirurgo esperto in questo campo. Gli autori di questo lavoro affermano

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che a livello individuale, la decisione di intervenire con un approccio mi- nimamente invasivo può dipendere da tre fattori:

1. caratteristiche anagrafiche e cliniche dei pazienti, nonché le loro preferenze,

2. caratteristiche dei chirurghi, ovvero le loro competenze ma an- che le loro preferenze,

3. fattori sistemici, come la disponibilità della tecnologia, la possi- bilità per il paziente di accedere ad una struttura dove la proce- dura è eseguita.

Gli autori di un lavoro pubblicato pochi anni fa [Birkmeyer et al, 2013]

facevano notare che per ridurre l’elevata variabilità geografica dei diversi tipi di interventi chirurgici, presente in alcune tipologie di interventi più che in altre, occorre lavorare sulla ottimizzazione della competenza dei chirurghi, attraverso corsi di formazione, e sul riconoscimento delle pre- ferenze dei pazienti come fattore che incide sul processo decisionale.

In altri lavori pubblicati nel 2014 [Cooper et al, 2014; Reames et al, 2014] gli autori suggeriscono implementare corsi di formazione stan- dardizzati e sviluppare adeguate procedure di informazione dei pazienti, oltre che su altri aspetti rilevanti, al fine di favorire la conduzione di de- cisioni più appropriate e soddisfacenti, e per ridurre di conseguenza le attuali variabilità non giustificate nella applicazione delle procedure la- paroscopiche.

Gli aspetti relativi ai possibili effetti sulla decisione, derivanti dalle

preferenze dei pazienti e della comunicazione medico-paziente, è stata

affrontata in letteratura anche in altri settori, come ad esempio in studi

condotti in Italia in ambito di chirurgia vascolare e cardiaca [Faggioli et

al, 2016; Faggioli et al, 2011; Scalone et al, 2011], i quali riportano in-

teressanti risultati di confronto delle preferenze e delle diverse opinioni

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tra pazienti e medici, la cui conoscenza può favorire il miglioramento del processo decisionale.

È interessante notare infine che Cooper et al. [2014] suggeriscono di impiegare i valori di frequenza di applicazione delle procedure mininvasive come parametro di misurazione di qualità della cura tra centri ospedalieri con case mix paragonabile.

Secondo Gensini & Corcione [2014], la dispersione della casistica in Italia limita fortemente la possibilità, per i giovani chirurghi in formazione, di acquisire esperienza sufficiente a garantire la necessaria autonomia ope- rativa al termine del percorso di specializzazione.

A ciò si aggiunga la mancanza di percorsi chiari e generalizzati di cer- tificazione dei professionisti e dei loro percorsi formativi durante tutta la durata dell’attività lavorativa, che costituisce un’altra significativa differen- za rispetto alle più avanzate realtà europee con le quali i chirurghi italiani si confrontano. Inoltre, il sistema sanitario frammentato in realtà regionali a forte autonomia non favorisce il raggiungimento di un obiettivo altamente significativo, dal momento che gli obiettivi non sempre rispondono ad una logica nazionale volta a gestire in modo univoco le criticità.

La Gran Bretagna fornisce un valido esempio degli effetti di un pro- gramma nazionale di formazione per l’impiego della procedura laparo- scopica per il trattamento del colo-retto, conosciuto con il nome Lapco [Coleman & Rockall, 2013]. I dettagli del programma sono descritti sul sito http://lapco.nhs.uk/NICE-guidelines.php.

Questo programma prevede l’istituzione di centri accreditati di com-

provata esperienza destinati alla formazione dei chirurghi, previa indivi-

duazione e riconoscimento di centri con adeguato volume e di chirurghi

esperti, capaci di garantire il tutoring dei discenti. Nel 2006, il National In-

stitute for Health Clinical Excellence (NICE) ha emanato delle linee guida

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che raccomandano l’uso della metodica laparoscopica, come alterna- tiva all’intervento chirurgico in aperto, per trattare soggetti con cancro colo-rettale opportunamente selezionati, nei quali entrambe le opzioni sono applicabili.

Nel 2007 il Health Department of England istituì su tutto il territorio nazionale il programma Lapco, rivolto a specialisti che intendevano se- guire un percorso di formazione ad hoc sulla chirurgia laparoscopica co- lo-rettale. Obiettivo di questo programma di formazione è stato quello di introdurre in sicurezza la chirurgia mininvasiva colo-rettale in tutto il sistema sanitario inglese.

Nel 2009, dopo due anni di programma di formazione, questo è stato esteso fino al 2013, per assicurare che tutti i discenti potessero portare a compimento il percorso formativo. Poco dopo l’implementa- zione del programma Lapco, vi è stata una sensibile crescita dei tratta- menti mininvasivi: nel 2006 nel Regno Unito solo il 5% di tutte le proce- dure colon-rettali veniva eseguito in laparoscopia, nel 2007 si è passati al 13,8% per giungere, nel 2010, al 33%.

Ad oggi la Gran Bretagna costituisce uno dei Paesi con la più alta percentuale di procedure laparoscopiche per patologia colo-rettale.

Questi dati suggeriscono come anche nel nostro Paese sia necessaria l’istituzionalizzazione di percorsi di formazione e di verifica a livello na- zionale, con una partecipazione forte delle maggiori società scientifiche atti a garantire a tutti i cittadini l’accesso a metodiche di trattamento avanzato con criteri di qualità e sicurezza.

Da oltre 10 anni in Italia, le due maggiori società scientifiche chirur- giche italiane, SIC ed ACOI, hanno promosso e sviluppato diverse scuole specializzate nella formazione sulle procedure di chirurgia mininvasiva.

Tuttavia, non esiste ancora una strategia di formazione in tal senso

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che sia organizzata in maniera standardizzata e quindi omogenea a livello nazionale.

In questo contesto, il progetto Op2IMISE si pone l’obiettivo di svi-

luppare e applicare una metodologia standardizzata a livello nazionale di

formazione avanzata specialistica in chirurgia laparoscopica del segmento

colo-rettale, con lo scopo di ottimizzarne qualità ed efficienza e di pro-

muoverne lo sviluppo all’interno del sistema sanitario nazionale italiano.

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STRUTTURA E CONTENUTI DEL CORSO Fasi del corso

Diversi lavori pubblicati in letteratura hanno dimostrato risultati in- coraggianti e favorevoli sull’uso di un programma di training modulare [Hemandas et al, 2011; Birch et al, 2007; Fleshman et al, 2006].

In riferimento a ciò, il presente corso è organizzato in 2 fasi princi- pali, ciascuno composto da 2 moduli, per un totale di 4 moduli, come di seguito descritti:

Fase 1

Questa fase si svolgerà in 2 moduli che verranno sviluppati in 2 giornate di incontro presso il centro dove opera il docente. Il corso si svolgerà mediante una parte teorica (modulo 1 - didattica frontale) ed una parte pratica (modulo 2 - partecipazione ad interventi chirurgici).

Modulo 1

La didattica frontale verrà svolta mediante una discussione che potrà convergere sulle seguenti tematiche:

• Gli indicatori di radicalità nel cancro del colo-retto

• Anatomia laparoscopica chirurgica del colon retto

• Indicazioni e controindicazioni al trattamento laparoscopico del cancro del colo-retto

• Il progetto ERAS: outcome clinici ed economici

• La chirurgia del colon in urgenza

• La deiscenza dell’anastomosi colo-rettale: quale trattamento?

Timing del re-intervento

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• Le metastasi epatiche sincrone del tumore del colo-retto. Strategie terapeutiche

TME, TATME

• La chirurgia della malattia diverticolare in elezione

• Note di tecnica sessione video (Tips and Tricks)

• Opzioni di anastomosi

• La Miles step by step

• La colectomia totale

• La Pouch ileale

• Aspetti anestesiologici

Modulo 2

Durante la parte pratica, verranno eseguiti almeno 3 interventi [Tsai et al, 2016; Jamali et al, 2008] di chirurgia colo-rettale laparoscopica: gli interventi verranno eseguiti dal docente e dalla sua equipe. Il discente farà parte dell’equipe operatoria. Durante ciascun intervento il discente potrà assistere, osservare e ricevere tutti i chiarimenti ed approfondimenti utili ai fini del corso.

Alla fine della fase 1 del corso verrà effettuato un debriefing e compi- lato un questionario di valutazione del corso da parte sia del discente e del docente.

Fase 2

Questa fase si svolgerà presso il centro nel quale opera il discente e

verrà svolta mediante i seguenti moduli: modulo 3, consistente in attività

di proctoring e modulo 4, consistente nella condivisione video non editati.

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Relativamente alla durata della fase 2 del corso di formazione, la letteratura riporta che la learning curve per la chirurgia colo-rettale la- paroscopica varia tra i 30 e i 70 casi [Barrie et al, 2014; Pitiakoudis et al, 2011], con un numero minimo di 20 casi verosimilmente necessario per raggiungere un livello di competenza minima necessaria [Miskovic et al, 2011; Bosker et al, 2011]. Sulla base di questi dati e tenendo conto della realtà italiana (e.g. Ruffo et al, 2016; Gensini & Corcione, 2014), ritenia- mo che la durata della fase 2 del corso debba essere pari ad un massimo di 12 mesi per raggiungere la soglia minima di 20 interventi. Su richiesta motivata da parte del discente, una proroga di massimo 3 mesi potrà es- sere valutata ed eventualmente accettata da parte del docente/proctor.

Gli interventi da eseguire durante questa fase dovranno esse- re selezionati e condivisi con il proctor [Miskovic et al, 2012]. Inoltre, al fine di monitorare i progressi nella curva di apprendimento, il discente dovrà compilare un database preimpostato, reso disponibile dal e con- diviso online con il docente/proctor durante tutta la fase di proctoring, sul quale dovrà raccogliere dati pre-, intra- e post-operatori dei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico in laparoscopia.

Modulo 3 - Proctoring

Questo modulo si svolgerà mediante servizio di proctoring da parte del docente/proctor che si recherà presso il centro dove opera il discen- te.

Ai fini di uno svolgimento efficiente di questo modulo, il docente/

proctor potrà essere coadiuvato da uno o due collaboratori di compro-

vata esperienza in chirurgia colo-rettale laparoscopica. Il docente/proc-

tor ed i suoi collaboratori organizzeranno la loro partecipazione in base

ad aspetti pratici mirati ad ottimizzare l’efficienza di questo modulo,

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come ad esempio la disponibilità del proctor nel momento in cui si dovran- no eseguire gli interventi da parte del discente.

In particolare, il docente/proctor o i suoi collaboratori dovranno pre- senziare come osservatori ad almeno i primi 2 interventi, e successi- vamente almeno 3 interventi fino al termine del periodo di formazione, identificati e concordati in ragione delle esigenze e della progressiva ac- quisizione delle competenze del discente.

In tale periodo si potrà inoltre prendere in considerazione la metodica di telementoring ove disponibile.

Modulo 4 - Condivisione video non editati

Il discente produrrà ed invierà al docente/proctor dei video non editati

previamente concordati, rispettando alcune indicazioni di base: i video do-

vranno riguardare almeno 5 interventi tra quelli che non verranno super-

visionati dal proctor o dal suo collaboratore. La proprietà dei video rimane

esclusiva del discente.

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REQUISITI E DOCUMENTI PER IL DISCENTE E PER IL DOCENTE

Criteri di inclusione per la partecipazione al corso

Il candidato dovrà rispondere ad alcuni criteri minimi e sottoporre domanda di selezione per l’ammissione al corso di formazione. Se am- messo al corso, il discente dovrà coinvolgere gli altri membri della sua equipe e li inviterà a prendere parte al corso (è elemento privilegiato per l’accettazione della domanda). Il discente ed i membri della sua equipe che parteciperanno al corso si laveranno se possibile.

Il candidato dovrà soddisfare i seguenti criteri di ammissione:

1. Operare in un centro, inteso come Unità Operativa o Struttura Complessa, in cui afferisca un volume di casi non inferiore a 50 all’anno di patologia colo-rettale.

2. Avere maturato esperienza diretta in ambito di chirurgia lapa- roscopica di base (colecistectomia, appendicectomia, ecc). In particolare il discente dovrà dimostrare di avere eseguito come primo operatore almeno 50 interventi di chirurgia laparoscopi- ca di base negli ultimi 2 anni.

3. Avere eseguito come primo operatore un numero minimo (al- meno 25 casi) di interventi di chirurgia colo-rettale con qualun- que accesso.

4. Disporre nella struttura di appartenenza di un blocco operato-

rio e di tecnologie idonee per le tecniche di chirurgia laparo-

scopica avanzata.

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Documenti ed informazioni

Il candidato dovrà fornire le seguenti informazioni e documenti 1. Richiesta di partecipazione al corso preparata dal candidato;

2. Curriculum Vitae in formato europeo con elenco delle pubblica- zioni;

3. Lettera di motivazione ed intenti sottoscritta dal Direttore di Unità Operativa/Struttura Complessa e dal Direttore Sanitario dell’istituzione sanitaria in cui il candidato opera.

Si raccomanda che in tale documento vengano specificate:

a. la volontà da parte della Struttura/Azienda di formare il candidato selezionato sulla base delle personali competenze tecniche spe- cifiche in ambito di chirurgia laparoscopica e di chirurgia colo-ret- tale;

b. le motivazioni che spingono i Direttori a voler implementare la tecnica (es. numero di casi già elevato ma trattati prevalente- mente con tecnica open, migliorare le competenze in chirurgia mininvasiva, ecc.);

c. l’intenzione di creare le condizioni necessarie affinché il discente

possa completare tutte le fasi del corso e intraprendere realmen-

te l’utilizzo della tecnica appresa.

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VALUTAZIONE CORSO

Alla fine di ciascuna fase del corso il docente ed il discente compile- ranno ciascuno un questionario di gradimento e valutazione.

Questionario da compilare alla fine della fase 1 Gradimento e valutazione da parte del discente

Ciascun partecipante compilerà un questionario (disponibile in ap- pendice) con il quale riporterà le sue impressioni sulla fase 1 del corso, specificando se ritiene di essere soddisfatto e di aver raggiunto le cono- scenze e le competenze delle quali aveva bisogno e che si aspettava di raggiungere nella prima fase del corso.

Gradimento e valutazione da parte del docente

Il docente compilerà un questionario (disponibile in appendice) con il quale riporterà le sue impressioni generali circa il raggiungimento degli obiettivi stabiliti per la fase 1 del del corso appena svolto, nonché una sua opinione generale sul partecipante in termini di raggiungimento delle competenze, finalizzate a comprendere come meglio potrà pro- cedere nella fase 2 del corso stesso, per raggiungere gli obiettivi finali del progetto OpTIMISE.

Infine verrà chiesto un parere sul corso stesso dal punto di vista lo-

gistico e dei contenuti, così da poter cogliere opportunità per identifica-

re eventuali imprecisioni e migliorarne la performance.

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Questionario da compilare alla fine della fase 2 Gradimento e valutazione da parte del discente

Ciascun partecipante compilerà un questionario (disponibile in ap- pendice) con il quale riporterà le sue impressioni sul corso ed in particolare sulla fase 2 dello stesso, specificando se ritiene di essere soddisfatto e di aver raggiunto le conoscenze e le competenze desiderate e che si aspet- tava di raggiungere al termine del corso stesso.

Valutazione da parte del docente

In questo caso il docente non compilerà un questionario ma rispon- derà ad alcune domande inserite in una sezione apposita inclusa nel data- base di descrizione degli interventi che verranno eseguiti durante la fase di proctoring sotto la supervisione del proctor o di suo sostituto. Verrà dato un voto a ciascun intervento. Inoltre il docente/proctor darà un voto a ciascun video non editato. Dalla combinazione di questi voti e dal pare- re complessivo che avrà il docente/proctor, egli infine specificherà un voto complessivo per il discente, che verrà registrato sull’attestato di acquisi- zione delle competenze.

ALTRE INFORMAZIONI Bando

ACOI ed SIC pubblicheranno sul loro sito un bando.

Nel bando occorre inserire assicurazione.

Devono essere disponibili le autorizzazioni per l’accesso alle camere

operatorie da parte del discente e del docente, regolarmente firmate dalla

Direzione Sanitaria delle rispettive Aziende.

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COMITATO DI VALUTAZIONE E SELEZIONE DEI DISCENTI I 16 membri del board analizzano i requisiti dei candidati e decidono se sono ammessi al corso.

Conferimento incarico di docenza

La fase di valutazione ed ammissione al corso del candidato sarà seguita dal conferimento ufficiale di incarico al docente che seguirà il di- scente durante il corso. Il conferimento avverrà mediante compilazione, sottoscrizione ed invio della relativa lettera di conferimento di incarico e dichiarazione di trasparenza (format disponibile in appendice).

Attestato di acquisizione competenze

Al termine del corso di formazione il discente riceverà un attesta- to di acquisizione delle competenze, rilasciato ufficialmente dalla SIC e dalla ACOI su parere del docente.

I discenti che non avranno ricevuto una valutazione positiva sul raggiungimento delle competenze necessarie potranno richiedere di partecipare ad un altro corso di formazione.

Educazione Continua in Medicina

Il presente corso di formazione è accreditato per 30 crediti forma- tivi (vedasi documento del prof Marini per dettagli).

L’ attribuzione dei crediti sarà vincolata a:

• Presenza ad almeno il 90% delle ore di formazione previste;

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• Conseguimento di un giudizio pari a “buono” su almeno il 50% degli interventi svolti;

• Compilazione dei questionari di valutazione e conferimento di voto complessivo a fine corso;

• Relazione, da parte del docente/proctor, sulle abilità acquisite del

discente.

(24)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 retto 19.3% 20.7% 25.6% 26.0% 28.1% 31.7% 34.9% 40.4%

colon 15.4% 17.4% 19.8% 22.2% 24.2% 26.5% 30.0% 32.2%

0.0%

5.0%

10.0%

15.0%

20.0%

25.0%

30.0%

45.0%

40.0%

35.0%

TABELLE E FIGURE

Figura 1: Percentuali di interventi il laparoscopia rispetto al totale di

interventi chirurgici per per TM del colon ed del retto

(25)

Figura 2: Percentuale di interventi in laparoscopia sul volume dei ricoveri per TM colon (2015)

18 19 19

21 21 22

25 26

27 28

29 35

36 37

38 41

43 46

49 52

52 32

0 10 20 30 40 50 60

Basilicata Puglia Campania Calabria Sicilia Prov. Auton. Bolzano Molise Marche Sardegna Abruzzo Lazio Lombardia Piemonte Toscana Emilia Romagna Umbria Friuli Venezia Giulia Veneto Liguria Valle D'aosta Prov. Auton. Trento Italia

(26)

Figura 3: Percentuali di interventi in laparoscopia sul volume dei ricoveri per TM retto (2015)

22 22

25 25 26

27 29

31 37

38 39

46 46

50 51

52 56

58 62

65

78 40

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

Molise Marche Basilicata Campania Puglia Sicilia Calabria Abruzzo Lazio Prov. Auton. Bolzano Sardegna Emilia Romagna Lombardia Piemonte Toscana Friuli Venezia Giulia

Veneto Prov. Auton. Trento Liguria Umbria Valle D'aosta Italia

(27)

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APPENDICE

(31)

FORM PER LETTERA PER INCARICO DI DOCENZA E PER DICHIARAZIONE DI TRASPARENZA

Progetto Op2IMISE

CONFERIMENTO INCARICO DI DOCENZA Alla Cortese attenzione del

Professor NOME COGNOME DETTAGLI

Gentilissimo,

Facendo seguito alla sua gradita accettazione nel ruolo di Docente per l’evento formativo in oggetto, in ottemperanza alla normativa E.C.M.

che regola la formazione in medicina, richiediamo gentilmente l’invio dei seguenti documenti:

• Inviare curriculum vitae in formato europeo, datato e con firma autografa (no jpeg);

• In caso di presenza di conflitto di interesse, negli ultimi due anni, con

qualche industria farmaceutica o altro, la compilazione del modulo

di seguito, compilato in ogni sua parte, con firma autografa; la

mancata compilazione implicherà la sua dichiarazione di assenza

di conflitto

(32)

Con l’accettazione della docenza Lei autorizza al trattamento dei suoi dati, nelle modalità e termini previsti dal protocollo e.c.m., al fine di garantire il corretto svolgimento dell’evento.

Tutti i documenti sopra richiesti dovranno pervenire alla Segreteria (INDICARE DETTAGLI DELLA SEGRETERIA INCARICATA) entro e non oltre il (INDICARE LA DATA DI SCADENZA NON PROROGABILE PER LA PRESENTAZIONE DELLA ECM)

Cordiali saluti

Data ___________________ Firma _________________________

(33)

Progetto Op2IMISE

Dichiarazione di trasparenza delle fonti di finanziamento e dei rapporti con soggetti portatori di interessi commerciali relativi

agli ultimi due anni

Il sottoscritto ___________________________________________

Nato a ___________________________ il ____________________

in qualità di docente nell’ambito del progetto OpTIMISE, ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accor- do Stato-Regione del 5 Novembre 2009, per conto di A.C.O.I/ S.I.C (speci- ficare la sola società di appartenenza).

Dichiara

Che negli ultimi due anni ha avuto i seguenti rapporti anche di finanzia- mento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario:

____________________________________________________________

____________________________________________________________

Che negli ultimi due anni NON ha avuto nessun rapporto di finanziamen- to con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario

Data ______________________ Firma _________________________

(34)

QUESTIONARI DI VALUTAZIONE Questionario di valutazione del discente - fase 1 -

Egregio Discente,

le finalità del presente questionario di valutazione sono quelle di comprendere se il corso seguito fino ad ora soddisfa in pieno le sue esi- genze in base alle competenze che si aspetta di raggiungere. Il presente questionario è anonimo. La preghiamo di rispondere a tutte le doman- de specificando quanto più possibile le informazioni richieste e quelle che ritiene utili per comprendere e, se del caso, migliorare i contenuti del corso. Una volta compilato lo invii alla segreteria (specificare su que- stionario i dati per l’invio)

Data del corso fase 1 |__|__| e |__|__| |__|__| |__|__|

Giorni Mese Anno È stato accompagnato dalla sua equipe? [SI] [NO]

Se SI specificare da chi è stato accompagnato (professione)

______________________________________________________

(35)

Modulo 1 (didattica)

Durante la parte teorica di questo corso sono stati affrontati tutti gli argomenti di suo interesse? [SI] [NO]

Se NO, elenchi gli argomenti non trattati che avrebbe desiderato affrontare secondo le sue esigenze

_______________________________________________________

Ritiene che per le sue competenze alcuni argomenti affrontati fosse- ro superflui? [SI] [NO]

Se SI specifichi quali

_______________________________________________________

Gli argomenti trattati di suo interesse sono stati affrontati in maniera esauriente secondo le sue esigenze? [SI] [NO]

Se NO, specifichi cosa intende

_______________________________________________________

Ci sono argomenti che, sebbene trattati durante il modulo 1, non sono ancora del tutto chiari? [SI] [NO]

Se SI, specifichi quali e come ritiene che potrebbero essere chiariti in maniera esaustiva durante la restante parte del corso

_______________________________________________________

(36)

Complessivamente, ritiene di avere migliorato le sue competenze a seguito della parte teorica del corso? [SI] [NO]

Complessivamente, ritiene che l’organizzazione della parte teorica (modulo 1) del corso sia soddisfacente?

[ ] SI [ ] In parte [ ] Per nulla

Se è in parte o per nulla soddisfatto, specifichi cosa non è andato bene e fornisca dei suggerimenti per miglioramenti (es: orari, quantità totale di tempo, ecc)

______________________________________________________

______________________________________________________

(37)

Modulo 2 (pratica in sala operatoria)

Descrizione e commenti sugli interventi chirurgici presentati:

Gli interventi presentati sono stati meno di 3? [SI] [NO]

Se SI specificare perchè

_______________________________________________________

_______________________________________________________

Se gli interventi ai quali ha partecipato sono stati più di 3, specificare qui il numero complessivo |__| e riporti sotto dettagli sui primi 3 ai quali ha partecipato.

Intervento 1

Riportare il tipo di intervento

_______________________________________________________

Quanto è stato didattico questo intervento per lei?

[1] poco didattico [2]

[3]

[4]

[5] molto didattico Commenti

_______________________________________________________

(38)

Intervento 2

Riportare il tipo di intervento

______________________________________________________

Quanto è stato didattico questo intervento per lei?

[1] poco didattico [2]

[3]

[4]

[5] molto didattico Commenti

______________________________________________________

______________________________________________________

Intervento 3

Riportare il tipo di intervento

______________________________________________________

Quanto è stato didattico questo intervento per lei?

[1] poco didattico [2]

[3]

[4]

[5] molto didattico

(39)

Commenti

_______________________________________________________

_______________________________________________________

Complessivamente il corso (fase 1) ha soddisfatto le sue aspettative?

[ ] SI [ ] NO [ ] IN PARTE

Commenti ed opinioni (campo libero)

_______________________________________________________

_______________________________________________________

Valutazione del questionario

Per piacere indichi se il presente questionario includeva tutte le in- formazioni utili per il suo scopo o se suggerisce di modificare, eliminare o aggiungere informazioni o domande utili a riportare la propria valutazione del corso

[ ] Non utile

[ ] Parzialmente utile [ ] Prevalentemente utile [ ] Molto utile

Commenti ed opinioni (campo libero)

_______________________________________________________

(40)

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL DISCENTE Questionario di valutazione del discente

- fase 1 -

Egregio Docente,

le finalità del presente questionario di valutazione sono quelle di conoscere le sue impressioni generali circa il raggiungimento degli obiettivi della fase 1 del corso appena svolto, nonché la sua opinione sul raggiungimento delle competenze da parte del discente a, così da comprendere come meglio potrà procedere nella fase 2 del corso per raggiungere gli obiettivi finali del corso. Una valutazione negativa da par- te sua potrà essere utile a migliorare l’organizzazione e contenuto del corso in futuro, nonché ad incoraggiare il discente a prestare particolare attenzione, durante la fase 2 del corso, ad alcuni aspetti utili a proseguire e concludere in maniera soddisfacente il corso.

La preghiamo di rispondere a tutte le domande specificando quanto più possibile le informazioni richieste e quelle che ritiene utili per comprendere e, se del caso, migliorare i contenuti del corso.

Specifichi suo nome e cognome

______________________________________________________

Azienda ospedaliera dove esercita

______________________________________________________

(41)

Data del corso fase 1 |__|__| e |__|__| |__|__| |__|__|

Giorni Mese Anno Nome e cognome del discente

______________________________________________________

Modulo 1 (didattica)

Al fine di venire incontro alle esigenze del discente, sulla base delle sue competenze di partenza e di sue richieste specifiche, ha deciso di sof- fermarsi su argomenti che non erano in programma? [SI] [NO]

Se SI specifichi

______________________________________________________

Considerate le competenze di partenza e il riscontro avuto dal di- scente, ritiene di aver affrontato alcuni argomenti di fatto non necessari e che avrebbero potuto essere sostituiti da altri più avanzati e più utili al discente? [SI] [NO]

Se SI specifichi

______________________________________________________

Gli argomenti trattati sono stati affrontati in maniera esauriente

secondo le sue aspettative nei confronti del discente? [SI] [NO]

(42)

Se NO specifichi cosa intende

______________________________________________________

Ritiene che il discente sia soddisfatto del modulo 1 del corso?

[SI] [NO]

Complessivamente, ritiene che l’organizzazione della parte teorica (modulo 1) del corso sia soddisfacente?

[SI]

[In parte]

[Per nulla]

Modulo 2 (pratica in sala operatoria)

Database in excel. Per ciascun intervento chiedere se didattico Ci sono argomenti che secondo lei non sono ancora del tutto chiari al discente? [SI] [NO]

Se SI, specifichi quali e come ritiene che potrebbero essere chiariti in maniera esaustiva durante la restante parte del corso (fase 2)

______________________________________________________

______________________________________________________

Ritiene che le competenze del discente siano migliorate a seguito

della parte pratica del corso? [SI] [NO]

(43)

Il corso complessivamente (fase 1) ha avuto una efficacia didattica?

[SI]

[NO]

[IN PARTE]

Commenti ed opinioni (campo libero)

_______________________________________________________

_______________________________________________________

Valutazione del questionario

Per piacere indichi se il presente questionario includeva tutte le in- formazioni utili per il suo scopo o se suggerisce di modificare, eliminare o aggiungere informazioni o domande utili a riportare la propria valutazione del corso

[ ] Non utile

[ ] Parzialmente utile [ ] Prevalentemente utile [ ] Molto utile

Commenti ed opinioni

_______________________________________________________

_______________________________________________________

(44)

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL DISCENTE - fase 2 e conclusione del corso -

Egregio Discente,

le finalità del presente questionario sono quelle di comprendere se il corso seguito ha soddisfatto le sue esigenze in base alle competenza che si aspettava di raggiungere.

La preghiamo di rispondere a tutte le domande specificando quanto più possibile le informazioni richieste e quelle che ritiene utili per comprendere e, se del caso, migliorare i contenuti del corso.

Specifichi suo nome e cognome

______________________________________________________

Azienda ospedaliera dove esercita

______________________________________________________

Data di oggi |__|__| |__|__| |__|__|

Nome e cognome del proctor che la segue durante la fase 2 del corso

______________________________________________________

(45)

Nome del Centro dove esercita il proctor

_______________________________________________________

Nome del Centro presso il quale ha seguito la fase 1 del corso _______________________________________________________

Nome del docente di riferimento durante la fase 1 del corso _______________________________________________________

Data del corso fase 1 |__|__| e |__|__| |__|__| |__|__|

Giorni Mese Anno

Resoconto di attività svolte durante lo fase 2 del corso Durata in mesi |__|__|

In base alle sue aspettative, ritiene di avere complessivamente migli- orato le sue competenze a seguito della fase 2 del corso (ovvero nel peri- odo di proctoring)?

[ ] SI

[ ] IN PARTE [ ] PER NIENTE Commenti

_______________________________________________________

(46)

Al termine del corso ritiene che alcuni argomenti non sono ancora del tutto chiari? [SI] [NO]

Se SI, specifichi quali e come ritiene che potrebbero essere chiariti in maniera esaustiva secondo le sue esigenze ed aspettative?

______________________________________________________

______________________________________________________

Valutazione del questionario

Per piacere indichi se il presente questionario includeva tutte le in- formazioni utili per il suo scopo o se suggerisce di modificare, eliminare o aggiungere informazioni o domande utili a riportare la propria valuta- zione del corso

[ ] Non utile

[ ] Parzialmente utile [ ] Prevalentemente utile [ ] Molto utile

Commenti ed opinioni

______________________________________________________

______________________________________________________

Grazie per avere risposto

(47)
(48)

Surgery Experience (Op2IMISE) Progetto formativo sulla chirurgia

mininvasiva colo-rettale

Riferimenti

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