L'ESPERIENZA DELL'ARPA DELLA VALLE D’AOSTA NELLA PROTEZIONE DAI CEM: LUCI ED OMBRE
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2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2011 2012 N°elettrodotti su cui ARPA ha espresso parere
Prevenzione
La principale azione di protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza o a 50 Hz svolta dall’ARPA della Valle d’Aosta si esplica attraverso il rilascio di pareri preventivi sugli impianti (radiotrasmettitori o elettrodotti) in progetto. La regione Valle d’Aosta si è dotata di leggi specifiche inerenti l’installazione di impianti per le radio comunicazioni e la costruzione di elettrodotti fino a 150 kV: in entrambi i casi, ARPA è coinvolta nel procedimento amministrativo.
0 200 400 600 800 1000 1200 1400
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 N°impianti di TLC su cui ARPA ha espresso parere
Altro Impianti radiotelevisivi Stazioni telefonia
Controllo
Valeria Bottura, M arco Cappio Borlino, Leo Cerise, Erik Im perial, Claudia Desandré ARPA Valle d’Aosta
m.cappioborlino@arpa.vda.it
Controllo
L’ARPA svolge rilievi strumentali del campo elettrico e magnetico a 50 Hz e a radiofrequenza in tutte le aree in cui per la vicinanza con elettrodotti o con impianti di radiotrasmissione si può sospettare una significativa esposizione della popolazione e nei casi in cui ciò è richiesto delle autorità competenti. Vengono, inoltre, condotte campagne sistematiche di rilievo su intere porzioni del territorio di iniziativa dell’Agenzia o su richiesta dei Comuni.
0 50 100 150 200 250 300 350 400
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Numero punti rilievo (RF)
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Numero punti rilievo (50 Hz)
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Esito dei controlli
Nel corso degli anni sono stati riscontrati 2 superamenti dei valori di riferimento a 50 Hz e 14 a radiofrequenza:
quasi tutti sono stati risolti con interventi puntuali in collaborazione con i gestori degli impianti.
Vi sono, però, alcune situazioni in cui i limiti a RF sono ripetutamente superati: le località Plateau Rosa (Valtournenche) – Foto 1.a e 1.b- e Gerdaz (Gressan) – Foto 2- Si tratta di postazioni in quota panoramiche in cui sono installati parecchi impianti di trasmissione
Conclusioni
L’esperienza dell’ARPA della Valle d’Aosta in termini di protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici presenta molti aspetti positivi:
• gran numero di pareri preventivi rilasciati sia su elettrodotti sia su impianti di radiotrasmissione
• intensa attività di controllo strumentali svolta di iniziativa ARPA o su richiesta degli enti locali
• pochi casi di superamento dei valori di riferimento accertati con generale buon esito delle procedure di riduzione a conformità.
Punti critici
Dall’esperienza pluriennale dell’ARPA, emergono anche alcune zone d’ombra per lo più dovute ad aspetti carenti della normativa:
• Mancata emanazione di alcuni dei decreti previsti dalla legge quadro 36/2001, in particolare per quanto riguarda i risanamenti
• Mancanza di fasce di rispetto per gli impianti di radiotrasmissione: in Foto 2 è evidenziato il cantiere di costruzione di una serie di villette al confine con un importante centro di telecomunicazioni che sarà origine di contenziosi
• Principio per cui chi presenta per primo un progetto di impianto RF può accaparrarsi tutta la quota di campo elettromagnetico consentita dalla legge impedendo ad un operatore concorrente di installare gli impianti nella medesima zona
• Ambiguità tra fasce di rispetto e obiettivo di qualità per gli elettrodotti
• Normativa recente (decreto legge 179/2012) finalizzata al rilancio economico che, imponendo misure mediate su 24 ore, alza di fatto, senza dichiararlo, il valore di attenzione previsto dalla legge quadro e complica le procedure di controllo.
radiotelevisiva. Sono state condotte campagne di
riduzione a conformità, ma ciclicamente si riscontrano Foto1.a/b Antenne Plateau Rosa Foto 2 Area di loc. Gerdaz (Gressan)
nuovi superamenti: questo significa che l’amministrazione non ha strumenti sufficientemente incisivi per garantire che la condizione di bonifica venga mantenuta nel tempo e, di fatto, il buon risultato dipende dalla collaborazione degli operatori.
