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Italy - Rural Development Programme (Regional) - Lazio CCI

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Academic year: 2022

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(1)

Italy - Rural Development Programme (Regional) - Lazio

CCI 2014IT06RDRP005

Tipo di programma Programma di sviluppo rurale

Paese Italia

Regione Lazio

Periodo di programmazione 2014 - 2022

Autorità di gestione REGIONE LAZIO – DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA SVILUPPO RURALE

CACCIA E PESCA

Versione 11.1

Stato versione Adottato dalla CE

(2)

Indice

1. TITOLO DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE...12

1.1. Modifica...12

1.1.1. Tipo di modifica R.1305/2013...12

1.1.2. Modifica delle informazioni fornite nel AP...12

1.1.3. Modifica relativa all'articolo 4, paragrafo 2, terzo comma del regolamento n. 808/2014 (senza tenere conto dei limiti fissati in tale articolo): ...12

1.1.4. Consultazione del comitato di monitoraggio (articolo 49, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013) ...12

1.1.5. Descrizione della modifica - articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2014...12

2. STATO MEMBRO O REGIONE AMMINISTRATIVA ...20

2.1. Zona geografica interessata dal programma ...20

2.2. Classificazione della regione ...22

3. VALUTAZIONE EX-ANTE...23

3.1. Descrizione del processo, compreso il calendario dei principali eventi e le relazioni intermedie in relazione alle principali fasi di sviluppo del PSR. ...23

3.2. Tabella strutturata contenente le raccomandazioni della valutazione ex ante e la descrizione del modo in cui sono state prese in considerazione. ...31

3.2.1. 01. COMPLETEZZA DIAGNOSI TERRITORIALE...32

3.2.2. 02. VERIFICA FABBISOGNI E SWOT ...33

3.2.3. 03. LOGICA INTERVENTO PROGRAMMA IMPOSTAZIONE GENERALE ...34

3.2.4. 04. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 1 ...34

3.2.5. 05. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 2 ...35

3.2.6. 06. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 4 ...36

3.2.7. 07. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 5 ...36

3.2.8. 08. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA' 6...37

3.2.9. 09. ALLOCAZIONE RISORSE TRA PRIORITÀ/FOCUS AREA...38

3.2.10. 10. COERENZA ESTERNA ...38

3.2.11. 11. LEADER...39

3.2.12. 12. VERIFICA INDICATORI TARGET ...39

3.2.13. 13. QUADRO DI PERFORMANCE...40

3.2.14. 14. CAPACITÀ AMMINISTRATIVA ...40

3.2.15. 15. PROCEDURA VAS ...41

3.2.16. 16. COMPLETEZZA DIAGNOSI TERRITORIALE...42

3.2.17. 17. LOGICA INTERVENTO PROGRAMMA...42

3.2.18. 18. LOGICA INTERVENTO PROGRAMMA...42

3.2.19. 19. COMPLETEZZA DIAGNOSI TERRITORIALE...43

3.2.20. 20. LOGICA INTERVENTO PROGRAMMA...43

(3)

3.2.21. 21. LOGICA INTERVENTO PROGRAMMA...44

3.2.22. 22. LOGICA INTERVENTO PROGRAMMA...44

3.2.23. 23. PIANO DI VALUTAZIONE...45

3.3. Rapporto di valutazione ex-ante ...45

4. ANALISI SWOT E IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI...46

4.1. Analisi SWOT...46

4.1.1. Descrizione generale ed esauriente della situazione attuale nella zona di programmazione, basata su indicatori di contesto comuni e specifici del programma e su altre informazioni qualitative aggiornate...46

4.1.2. Punti di forza individuati nella zona di programmazione ...100

4.1.3. Punti deboli individuati nella zona di programmazione ...103

4.1.4. Opportunità individuate nella zona di programmazione...106

4.1.5. Rischi individuati nella zona di programmazione...109

4.1.6. Indicatori comuni di contesto...112

4.1.7. Indicatori di contesto specifici del programma...128

4.2. Valutazione delle esigenze...135

4.2.1. F01: Sostenere un sistema dell’offerta formativa regionale basato sulle vocazioni dei territori ...151

4.2.2. F02: Promuovere nuove forme di conoscenza e sostenere l’interazione e la cooperazione tra le aziende ...151

4.2.3. F03: Favorire l’adozione e la diffusione dell’innovazione per migliorare la sostenibilità ambientale aziendale ...152

4.2.4. F04: Aumentare la coerenza delle attività di ricerca con le esigenze del mondo agricolo e rurale...152

4.2.5. F05: Garantire l’accrescimento delle competenze in tutte le fasi del ciclo vitale dell’impresa agricola e forestale ...153

4.2.6. F06: Accrescere le competenze dei giovani nel settore agricolo e forestale ...154

4.2.7. F07: Sostenere i processi di riconversione verso produzioni orientate al mercato...154

4.2.8. F08: Incentivare i processi di ricomposizione fondiaria...155

4.2.9. F09: Incentivare gli investimenti a supporto della competitività e innovazione ...155

4.2.10. F10: Stimolare la diversificazione delle attività agricole e non agricole nelle aree rurali...156

4.2.11. F11: Promuovere l'innalzamento della qualità delle produzioni agricole...157

4.2.12. F12: Migliorare l’accesso al credito e le tecniche di gestione del credito ...157

4.2.13. F13: Favorire i processi di ricambio generazionale interno alle aziende...158

4.2.14. F14: Agevolare l’accesso al capitale fondiario da parte di giovani agricoltori ...159

4.2.15. F15: Promozione delle produzioni a marchio di qualità e marchi regionali...159

4.2.16. F16: Favorire lo sviluppo dei canali di commercializzazione legati alla vendita diretta e alla filiera corta ...160

4.2.17. F17: Sostenere la cooperazione tra i produttori locali ...160

4.2.18. F18: Miglioramento dell’integrazione e dell’efficienza di filiera...161

4.2.19. F19: Ripristinare e prevenire i danni ai sistemi agricoli regionali...162

(4)

4.2.20. F20: Promuovere l'utilizzo dei sistemi assicurativi agricoli ...162

4.2.21. F21: Mantenere e ripristinare le formazioni erbose e gli elementi del paesaggio agro- pastorale della tradizione ...163

4.2.22. F22: Consolidare ed estendere ordinamenti e metodi di produzione con caratteristiche di maggiore sostenibilità ambientale...164

4.2.23. F23: Migliorare e favorire la gestione sostenibile delle foreste anche in chiave multifunzionale ...164

4.2.24. F24 Tutela e Valorizzazione della diversità genetica agricola e forestale...165

4.2.25. F25: Ridurre l’impatto delle specie vegetali e animali invasive e problematiche e ripristinare gli ecosistemi...166

4.2.26. F26: Sostenere le misure di conservazione per le aree tutelate e le specie minacciate...167

4.2.27. F27: Riqualificare, in chiave multifunzionale, i paesaggi rurali compromessi ...167

4.2.28. F28: Gestione e manutenzione del reticolo idrografico e delle reti di drenaggio ...168

4.2.29. F29: Favorire diffusione di pratiche agricole per la riduzione dell'erosione e l’incremento di sostanza organica nei suoli...169

4.2.30. F30: Razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche e promuovere lo stoccaggio a livello intra e inter aziendale ...169

4.2.31. F31: Promuovere l’ulteriore diffusione di sistemi irrigui ad alta efficienza...170

4.2.32. F32: Promuovere l’adozione di tecniche e processi ad elevata efficienza energetica nelle aziende agricole e nell’agro-industria ...170

4.2.33. F33: Prom. recupero e valoriz. dei sottoprodotti e degli scarti dell’agricoltura, della selvicoltura e dell’industria alimentare ...171

4.2.34. F34: Sviluppare bioenergie con sistemi a basse emissioni di sostanze inquinanti e limitando la sottrazione di suolo agricolo ...172

4.2.35. F35: Incentivare la filiera bosco-legno-energia e le relative infrastrutture a supporto su scala locale ...172

4.2.36. F36: Ridurre le emissione di gas ad effetto serra da inputs agricoli (fertilizzanti azotati) e da deiezioni zootecniche...173

4.2.37. F37: Salvaguardare e migl. il patr. forestale e la provvigione dei boschi in relazione alla capacità di sequestro del carbonio ...173

4.2.38. F38: Massimizzare la funzione di sequestro e stoccaggio del carbonio nei prodotti legnosi ...174

4.2.39. F39: Favorire la realizzazione di azioni innovative di sistema nella erogazione di servizi essenziali alle popolazioni rurali...175

4.2.40. F40: Migliorare la capacità progettuale degli attori locali...175

4.2.41. F41: Organizzare e valorizzare il patrimonio storico, culturale, architettonico e ambientale delle aree rurali...176

4.2.42. F42: Migliorare la qualità e l’accessibilità delle ICT nelle aree rurali ...176

4.2.43. F43: Stimolare l’utilizzo delle ICT nelle aree rurali ...177

4.2.44. F44: Sostenere la zootecnica nelle zone montane svantaggiate...177

5. DESCRIZIONE DELLA STRATEGIA ...179 5.1. Una giustificazione della selezione delle necessità a cui il PSR intende rispondere e della scelta

degli obiettivi, delle priorità, degli aspetti specifici e della fissazione degli obiettivi, basata sulle prove dell'analisi SWOT e sulla valutazione delle esigenze. Se del caso, una

(5)

giustificazione dei sottoprogrammi tematici inseriti nel programma. La giustificazione deve dimostrare in particolare il rispetto dei requisiti di cui all'articolo 8, paragrafo 1, lettera c),

punti i) e iv), del regolamento (UE) n. 1305/2013...179

5.2. La combinazione e la giustificazione delle misure di sviluppo rurale per ciascuno degli aspetti specifici, compresa la giustificazione delle dotazioni finanziarie per le misure e l'adeguatezza delle risorse finanziarie agli obiettivi fissati, di cui all'articolo 8, paragrafo 1, lettera c), punti ii) e iii), del regolamento (UE) n. 1305/2013. La combinazione di misure che rientrano nella logica di intervento si basa sui risultati dell'analisi SWOT e sulla giustificazione e gerarchizzazione delle necessità di cui al punto 5.1 ...196

5.2.1. P1: Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali...196

5.2.2. P2: potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste ...199

5.2.3. P3: promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo ...202

5.2.4. P4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura...205

5.2.5. P5: Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale ...210

5.2.6. P6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali...216

5.3. Una descrizione del modo in cui saranno affrontati gli obiettivi trasversali, comprese le disposizioni specifiche di cui all'articolo 8, paragrafo 1, lettera c), punto v), del regolamento (UE) n. 1305/2013...220

5.4. Una tabella riassuntiva della logica d'intervento che indichi le priorità e gli aspetti specifici selezionati per il PSR, gli obiettivi quantificati e la combinazione di misure da attuare per realizzarli, comprese le spese preventivate (tabella generata automaticamente a partire dalle informazioni fornite nelle sezioni 5.2 e 11) ...225

5.5. Una descrizione delle capacità consultive atte a garantire una consulenza e un sostegno adeguati con riguardo ai requisiti normativi nonché per azioni connesse all'innovazione, al fine di dimostrare le misure adottate conformemente all'articolo 8, paragrafo 1, lettera c), punto vi), del regolamento (UE) n. 1305/2013...228

6. VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONALITÀ EX-ANTE ...231

6.1. Ulteriori informazioni ...231

6.2. Condizionalità ex-ante ...232

6.2.1. Elenco delle azioni da intraprendere per le condizionalità ex ante generali...258

6.2.2. Elenco delle azioni da intraprendere per le condizionalità ex ante connesse a una priorità ...266

7. DESCRIZIONE DEL QUADRO DI RIFERIMENTO DEI RISULTATI ...267

7.1. Indicatori ...267 7.1.1. P2: potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività

dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende

(6)

7.1.2. P3: promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi

nel settore agricolo ...270

7.1.3. P4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura...271

7.1.4. P5: Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale ...271

7.1.5. P6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali...272

7.2. Indicatori alternativi...274

7.2.1. P3: promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo ...274

7.2.2. P6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali...275

7.3. Riserva ...276

8. DESCRIZIONE DELLE MISURE SELEZIONATE...277

8.1. Descrizione delle condizioni generali applicate a più di una misura compresi, ove pertinenti, la definizione di zona rurale, i livelli di riferimento, la condizionalità, l'uso previsto degli strumenti finanziari e degli anticipi nonché le disposizioni comuni per gli investimenti, incluse le disposizioni di cui agli articoli 45 e 46 del regolamento (UE) n. 1305/2013 ...277

8.2. Descrizione per misura...308

8.2.1. M01 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14)...308

8.2.2. M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15)...326

8.2.3. M03 - Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16) ...347

8.2.4. M04 - Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17)...369

8.2.5. M05 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18) ...437

8.2.6. M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19) ...452

8.2.7. M07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20) ...486

8.2.8. M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste (articoli da 21 a 26) ...541

8.2.9. M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art. 27)...606

8.2.10. M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) ...616

8.2.11. M11 - Agricoltura biologica (art. 29)...740

8.2.12. M13 - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) ...782

8.2.13. M14 - Benessere degli animali (articolo 33)...804

8.2.14. M16 - Cooperazione (art. 35)...818

8.2.15. M19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo 35 del regolamento (UE) n. 1303/2013]...861

(7)

9. PIANO DI VALUTAZIONE...898

9.1. Obiettivi e scopo ...898

9.2. Governance e coordinamento...899

9.3. Temi e attività di valutazione...902

9.4. Dati e informazioni ...903

9.5. Calendario ...905

9.6. Comunicazione ...906

9.7. Risorse...906

10. PIANO DI FINANZIAMENTO ...909

10.1. Contributo annuo del FEASR (in EUR) ...909

10.2. Tasso unico di partecipazione del FEASR applicabile a tutte le misure, ripartito per tipo di regione come stabilito all'articolo 59, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1305/2013...911

10.3. Ripartizione per misura o per tipo di operazione con un tasso di partecipazione specifico del FEASR (in EUR per l'intero periodo 2014-2022)...912

10.3.1. M01 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14)...912

10.3.2. M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15)...913

10.3.3. M03 - Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16) ...914

10.3.4. M04 - Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17)...915

10.3.5. M05 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18) ...917

10.3.6. M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19) ...918

10.3.7. M07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20) ...919

10.3.8. M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste (articoli da 21 a 26) ...920

10.3.9. M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art. 27)...921

10.3.10. M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) ...922

10.3.11. M11 - Agricoltura biologica (art. 29)...923

10.3.12. M13 - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31)...924

10.3.13. M14 - Benessere degli animali (articolo 33)...925

10.3.14. M16 - Cooperazione (art. 35)...926

10.3.15. M19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo 35 del regolamento (UE) n. 1303/2013]...927

10.3.16. M20 - Assistenza tecnica negli Stati membri (articoli da 51 a 54) ...928

10.3.17. M113 - Prepensionamento ...929

10.3.18. M131 - Rispetto dei requisiti prescritti dalla normativa comunitaria ...930

10.3.19. M341 - Acquisizione di competenze, animazione e attuazione...931

10.4. Ripartizione indicativa per misura per ciascun sottoprogramma...932

11. PIANO DI INDICATORI...933

(8)

11.1. Piano di indicatori ...933

11.1.1. P1: Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali...933

11.1.2. P2: potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste ...936

11.1.3. P3: promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo ...939

11.1.4. P4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura...942

11.1.5. P5: Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale ...944

11.1.6. P6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali...950

11.2. Panoramica dei risultati previsti e della spese pianificata per misura e per aspetto specifico (generata automaticamente) ...955

11.3. Ripercussioni indirette: individuazione dei contributi potenziali delle misure/sottomisure di sviluppo rurale programmate nell'ambito di un determinato aspetto specifico ad altri aspetti specifici/obiettivi...960

11.4. Tabella esplicativa che illustra in che modo le misure/i regimi ambientali sono programmati per raggiungere almeno uno degli obiettivi ambientali/climatici ...967

11.4.1. Terreni agricoli...967

11.4.2. Aree forestali...970

11.5. Obiettivo e prodotto specifici per programma ...971

12. FINANZIAMENTO NAZIONALE INTEGRATIVO ...972

12.1. M01 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14)...973

12.2. M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15)...973

12.3. M03 - Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16) ...973

12.4. M04 - Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17)...973

12.5. M05 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18) ...974

12.6. M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19) ...974

12.7. M07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20) ...974

12.8. M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste (articoli da 21 a 26) ...974

12.9. M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art. 27)...975

12.10. M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) ...975

12.11. M11 - Agricoltura biologica (art. 29)...975

12.12. M113 - Prepensionamento ...975

12.13. M13 - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) ...975

(9)

12.14. M131 - Rispetto dei requisiti prescritti dalla normativa comunitaria ...976

12.15. M14 - Benessere degli animali (articolo 33)...976

12.16. M16 - Cooperazione (art. 35)...976

12.17. M19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo 35 del regolamento (UE) n. 1303/2013]...976

12.18. M20 - Assistenza tecnica negli Stati membri (articoli da 51 a 54) ...976

12.19. M341 - Acquisizione di competenze, animazione e attuazione...976

13. ELEMENTI NECESSARI PER LA VALUTAZIONE DELL'AIUTO DI STATO ...978

13.1. M01 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14)...980

13.2. M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15)...980

13.3. M03 - Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16) ...980

13.4. M04 - Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17)...981

13.5. M05 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18) ...981

13.6. M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19) ...982

13.7. M07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20) ...982

13.8. M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste (articoli da 21 a 26) ...983

13.9. M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art. 27)...984

13.10. M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) ...984

13.11. M11 - Agricoltura biologica (art. 29)...984

13.12. M13 - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) ...985

13.13. M14 - Benessere degli animali (articolo 33)...985

13.14. M16 - Cooperazione (art. 35)...985

13.15. M19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo 35 del regolamento (UE) n. 1303/2013]...986

13.16. M113 - Prepensionamento ...986

13.17. M131 - Rispetto dei requisiti prescritti dalla normativa comunitaria ...987

13.18. M341 - Acquisizione di competenze, animazione e attuazione...987

14. INFORMAZIONI SULLA COMPLEMENTARITÀ...988

14.1. Descrizione dei mezzi volti a migliorare la complementarità/coerenza con: ...988

14.1.1. Altri strumenti dell'Unione, in particolare con i fondi SIE e il primo pilastro, incluso l'inverdimento, e con altri strumenti della politica agricola comune ...988

14.1.2. Se uno Stato membro ha scelto di presentare un programma nazionale e una serie di programmi regionali, secondo quanto previsto all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/2013, informazioni sulla complementarità tra tali programmi ...998

14.2. Ove pertinente, informazioni sulla complementarità con altri strumenti dell'Unione, incluso LIFE ...1000

15. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA ...1002

(10)

15.1. Designazione da parte dello Stato membro di tutte le autorità di cui all'articolo 65, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/2013 e una descrizione sintetica della struttura di gestione e di controllo del programma di cui all'articolo 55, paragrafo 3, lettera i), del regolamento (UE) n.

1303/2013, nonché delle modalità di cui all'articolo 74, paragrafo 3, del regolamento (UE) n.

1303/2013...1002

15.1.1. Autorità ...1002

15.1.2. Descrizione sintetica della struttura di gestione e di controllo del programma nonché delle modalità per l'esame indipendente dei reclami ...1002

15.2. Composizione prevista del comitato di sorveglianza...1005

15.3. Disposizioni volte a dare adeguata pubblicità al programma, segnatamente tramite la rete rurale nazionale, facendo riferimento alla strategia di informazione e pubblicità di cui all'articolo 13 del regolamento di esecuzione (UE) n. 808/2014 ...1007

15.4. Descrizione dei meccanismi destinati a garantire la coerenza con riguardo alle strategie di sviluppo locale attuate nell'ambito di LEADER, alle attività previste nell'ambito della misura di cooperazione di cui all'articolo 35 del regolamento (UE) n. 1305/2013, alla misura relativa ai servizi di base e al rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali di cui all'articolo 20 del suddetto regolamento e ad altri fondi SIE...1009

15.5. Descrizione delle azioni intese a ridurre gli oneri amministrativi a carico dei beneficiari di cui all'articolo 27, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013 ...1010

15.6. Descrizione dell'impiego dell'assistenza tecnica, comprese le azioni connesse alla preparazione, alla gestione, alla sorveglianza, alla valutazione, all'informazione e al controllo del programma e della sua attuazione, come pure le attività relative a precedenti o successivi periodi di programmazione di cui all'articolo 59, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013 ...1013

16. ELENCO DELLE AZIONI PER COINVOLGERE I PARTNER ...1018

16.1. Approfondimento riguardante la proposta di Programma di Sviluppo Rurale ...1018

16.1.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti...1018

16.1.2. Sintesi dei risultati...1018

16.2. Avvio della procedura di Consultazione on-line...1019

16.2.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti...1019

16.2.2. Sintesi dei risultati...1019

16.3. Confronto sulla dotazione finanziaria del programma e sull’assegnazione dei finanziamenti...1019

16.3.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti...1019

16.3.2. Sintesi dei risultati...1020

16.4. Organizzazione di Tre Tavoli tematici: competitività e innovazione; ambiente e salvaguardia del territorio; sviluppo locale e miglioramento del capitale umano...1020

16.4.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti...1020

16.4.2. Sintesi dei risultati...1020

16.5. Organizzazione di eventi informativi per la presentazione e la discussione dei documenti preparatori alla stesura del Programma: Analisi SWOT e Fabbisogni ...1021

16.5.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti...1021

16.5.2. Sintesi dei risultati...1021

16.6. Presentazione e discussione delle Linee strategiche adottate: procedura di Consultazione scritta 1021 16.6.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti...1021

(11)

16.6.2. Sintesi dei risultati...1021

16.7. Presentazione, discussione e selezione delle misure e sottomisure e dei relativi obiettivi specifici ...1022

16.7.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti...1022

16.7.2. Sintesi dei risultati...1022

16.8. Spiegazioni o informazioni complementari (facoltative) per integrare l'elenco delle azioni ...1023

17. RETE RURALE NAZIONALE ...1030

17.1. La procedura e il calendario per la costituzione della rete rurale nazionale (nel seguito la RRN).1030 17.2. L'organizzazione prevista della rete, ossia il modo in cui le organizzazioni e amministrazioni impegnate nello sviluppo rurale, compresi i partner di cui all'articolo 54, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1305/2013, saranno coinvolti e il modo in cui saranno agevolate le attività di messa in rete...1030

17.3. Una descrizione sintetica delle principali categorie di attività che saranno intraprese dalla RRN conformemente agli obiettivi del programma...1030

17.4. Risorse disponibili per la costituzione e il funzionamento della RRN ...1030

18. VALUTAZIONE EX ANTE DELLA VERIFICABILITÀ, DELLA CONTROLLABILITÀ E DEL RISCHIO DI ERRORE...1031

18.1. Dichiarazione dell'autorità di gestione e dell'organismo pagatore sulla verificabilità e controllabilità delle misure sovvenzionate nell'ambito del PSR...1031

18.2. Dichiarazione dell'organismo funzionalmente indipendente dalle autorità responsabili dell'attuazione del programma che conferma la pertinenza e l'esattezza dei calcoli dei costi standard, dei costi aggiuntivi e del mancato guadagno...1033

19. DISPOSIZIONI TRANSITORIE ...1034

19.1. Descrizione delle condizioni transitorie per misura...1034

19.2. Tabella di riporto indicativa...1034

20. SOTTOPROGRAMMI TEMATICI...1036

Documenti...1037

(12)

1. T

ITOLO DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE Italy - Rural Development Programme (Regional) - Lazio

1.1. Modifica

1.1.1. Tipo di modifica R.1305/2013

b. Decisione a norma dell'articolo 11, lettera a), punto ii) o iii) 1.1.2. Modifica delle informazioni fornite nel AP

1.1.3. Modifica relativa all'articolo 4, paragrafo 2, terzo comma del regolamento n. 808/2014 (senza tenere conto dei limiti fissati in tale articolo):

 b. Modifica nel quadro giudiziario dell'UE

1.1.4. Consultazione del comitato di monitoraggio (articolo 49, paragrafo 3, del regolamento (UE) n.

1303/2013) 1.1.4.1. Data 06-08-2021

1.1.4.2. Parere del comitato di monitoraggio Favorevole

1.1.5. Descrizione della modifica - articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2014 1.1.5.1. Descrizione delle Tipologie di operazione – Misura 4 – TO 4.4.1 e 4.1.1 - Condizioni di ammissibilità

1.1.5.1.1. Motivi e/o difficoltà di attuazione che giustificano la modifica

 Eliminazione della limitazione dell’attuazione della TO 4.4.1 alle sole Aree protette per consentire

(13)

l’apertura di un nuovo bando, finanziato con risorse EURI, esteso a tutto il territorio regionale.

La misura è stata finora circoscritta alle sole aree protette, mentre risulta attualmente fondamentale intervenire anche al di fuori di tali aree, in quanto, sebbene si riconosca che le aree protette svolgano un ruolo cruciale e prioritario per uno sviluppo territoriale sostenibile, tuttavia i territori non soggetti a tutela non possono essere considerati come entità separate ai fini della coesistenza tra attività agricola e fauna selvatica.

 Limitazione della destinazione degli investimenti della TO 4.1.1 finanziati con risorse EURI Il presupposto è costituito dai principi fissati all'art. 58 bis par. 5 del regolamento UE n. 1305/2013: data anche l'entità limitata delle risorse EURI, è importante che siano concentrate per il perseguimento di detti principi.

1.1.5.1.2. Effetti previsti della modifica

 Per quanto attiene alla TO 4.4.1, l'estensione dell’ambito territoriale di intervento a tutto il territorio regionale, per tutti gli interventi previsti dalla Tipologia di operazione 4.4.1, consentirà di dare continuità ai sistemi agro-ambientali mitigando il conflitto tra le attività agricole e le esigenze di tutela degli habitat e delle specie.

 Per quanto attiene alle TO 4.1.1, attraverso l’emanazione di un nuovo bando pubblico finanziato con risorse aggiuntive EURI, si intende dare maggiore impulso agli investimenti legati alla sostenibilità ambientale e all’efficienza nell’uso delle risorse, in ottemperanza ai principi fissati all’art. 58bis par.

5 del reg. UE n. 1305/2013.

1.1.5.1.3. Impatto della modifica sugli indicatori Nessuno.

1.1.5.1.4. Rapporto tra la modifica e l'AP

Coerentemente con l’articolo 25 bis (6) del reg. 1303/2013, non vi è necessità di aggiornare l’Accordo di Partenariato.

(14)

1.1.5.2. Integrazione del testo per la BUL (SOTTOMISURA 7.3, TO 7.3.1) a giustificazione della scelta di non aggiungere ulteriori risorse per l'attuazione degli interventi

1.1.5.2.1. Motivi e/o difficoltà di attuazione che giustificano la modifica

L’AdG non ritiene necessario, per questa programmazione, aumentare la dotazione finanziaria della sottomisura 7.3 in quanto sono già previsti interventi da parte di altre fonti di finanziamento come ad esempio i progetti PNRR (piano “Italia a 1 Giga”, piano “Scuola connessa”, piano “Sanità connessa”, piano

“Collegamento isole minori”, piano “Italia 5G”), l’aggiornamento del “Piano voucher” ed il completamento del piano “BUL aree bianche”. Infatti, in coerenza con la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga “Verso la Gigabit Society” approvata il 25 maggio 2021, la regia degli interventi sopra elencati, nonché le decisioni da assumere, sono di competenza del Comitato interministeriale per la transizione digitale presieduto dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. Tali interventi consentiranno che le reti a 100 Mbps raggiungano o siano disponibili per tutte le famiglie nelle aree rurali e non, incluse le case sparse, entro il 2025, con la possibilità di aggiornare tali reti per raggiungere velocità molto più elevate.

A completamento degli interventi, anche il Piano strategico della PAC 2023-27 potrà contribuire alla strategia della Banda Ultralarga fornendo fonti di finanziamento per raggiungimento degli obiettivi di copertura.

1.1.5.2.2. Effetti previsti della modifica Nessuno.

1.1.5.2.3. Impatto della modifica sugli indicatori Nessuno.

1.1.5.2.4. Rapporto tra la modifica e l'AP

Coerentemente con l’articolo 25 bis (6) del reg. 1303/2013, non vi è necessità di aggiornare l’Accordo di Partenariato.

(15)

1.1.5.3. Modifica del Piano degli indicatori (indicatori di prodotto – output fisici e finanziari, e indicatori obiettivo – target) ivi incluso il dettaglio per gli output collegati alle risorse NGEU

1.1.5.3.1. Motivi e/o difficoltà di attuazione che giustificano la modifica

La base giuridica di tale modifica sta nell’articolo 2 (3) del reg. 2220/2020.

La modifica discende dalla rimodulazione finanziaria delle risorse ordinarie aggiuntive e delle risorse EURI.

1.1.5.3.2. Effetti previsti della modifica

Aggiornamento del Piano degli indicatori coerentemente col nuovo Piano finanziario.

1.1.5.3.3. Impatto della modifica sugli indicatori L'impatto è calcolato nel capitolo 11.

1.1.5.3.4. Rapporto tra la modifica e l'AP

Coerentemente con l’articolo 25 bis (6) del reg. 1303/2013, non vi è necessità di aggiornare l’Accordo di Partenariato.

1.1.5.4. Modifica del Piano finanziario per misura e aspetto specifico (Focus Area) come conseguenza dell’ingresso delle nuove risorse ordinarie ed NGEU

1.1.5.4.1. Motivi e/o difficoltà di attuazione che giustificano la modifica

La presente modifica discende dall’approvazione del regolamento di estensione n. 2220 del 2020, approvato il 23 dicembre 2020, con cui la Commissione UE ha assegnato definitivamente i Fondi per il biennio di estensione della Programmazione 2014-2020, che pertanto diventa una programmazione 2014-2022.

All’Italia sono stati assegnati 2.998.508.906,00 euro di risorse aggiuntive FEASR ordinarie, e

910.586.126,00 euro di risorse derivanti dal Piano di ripresa europeo (di seguito abbreviate come NGEU, acronimo di Next generation EU).

Tali risorse verranno veicolate con le stesse regole della programmazione finanziaria 2014-2020, ossia in ottemperanza alle condizioni previste dal regolamento UE n. 1303/2013 e dal regolamento UE n. 1305/2013

(16)

e relativi atti esecutivi e delegati, come previsto all’art. 2(1) del reg. 2220/2020.

Con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 17 giugno 2021 - conseguente alla ratifica del mancato accordo registrato in sede di Conferenza Stato Regioni in merito all’adozione dei criteri di riparto tra le Regioni delle risorse attribuite allo Stato italiano per il periodo 2021-2022 - sono state assegnate alla Regione Lazio risorse aggiuntive per un totale di € 282.928.353, 53 di cui € 245.555.151,53 di Spesa pubblica “ordinaria” cofinanziata dalla UE al tasso di partecipazione del 43,12% ed i i rimanenti € 37.373.202,00 euro di quota NGEU (Next Generation EUrope) finanziati al 100% dalla UE, per un totale di 282.928.353,53 di dotazione aggiuntiva 2021 e 2022.

1.1.5.4.2. Effetti previsti della modifica

La modifica prevede il pieno utilizzo delle nuove risorse assegnate oltreché il perseguimento degli obiettivi del regolamento UE n. 1305/2013, inclusi quelli del nuovo art. 58bis.

1.1.5.4.3. Impatto della modifica sugli indicatori

L'impatto sugli indicatori è stato debitamente determinato nei capitoli 7 (per le risorse ordinarie) e 11 del Programma.

1.1.5.4.4. Rapporto tra la modifica e l'AP

Coerentemente con l’articolo 25 bis (6) del reg. 1303/2013, non vi è necessità di aggiornare l’Accordo di Partenariato.

1.1.5.5. Modifica del Quadro di efficacia al 2025 per le risorse ordinarie 1.1.5.5.1. Motivi e/o difficoltà di attuazione che giustificano la modifica

La base giuridica di tale modifica sta nell’articolo 2 (3) del reg. 2220/2020.

La modifica è una conseguenza della nuova dotazione di risorse ordinarie agguntive assegnata al Programma, per le misure i cui valori attesi di realizzazione rientrano nel Quadro dell'efficacia.

(17)

1.1.5.5.2. Effetti previsti della modifica

Aggiornamento del quadro di efficacia coerentemente col nuovo piano finanziario.

1.1.5.5.3. Impatto della modifica sugli indicatori L'impatto è calcolato nel capitolo 7.

1.1.5.5.4. Rapporto tra la modifica e l'AP

Coerentemente con l’articolo 25 bis (6) del reg. 1303/2013, non vi è necessità di aggiornare l’Accordo di Partenariato.

1.1.5.6. Rimodulazione degli importi previsti a titolo di Finanziamenti Nazionali/Regionali Integrativi 1.1.5.6.1. Motivi e/o difficoltà di attuazione che giustificano la modifica

La rimodulazione delle risorse regionali (finanziamenti regionali integrativi) al di fuori della tabella 12 è necessaria per il finanziamento di operazioni afferenti a interventi ricompresi comunque nel PSR (ossia i cui progetti sono stati presentati su bandi del PSR in particolare della misura 4, sottomisura 4.3, TO 4.3.1 e misura 7, TO 7.1.1, 7.2.1, 7.4.1, 7.5.1, 7.6.1), seppure non riconducibili all’ambito degli aiuti rientranti nell'art. 42 del Trattato o degli aiuti di Stato per soggetti non agricoli, in quanto si tratta di interventi a favore di enti pubblici per la realizzazione di infrastrutture pubbliche o servizi essenziali.

Si ritiene opportuno rimodulare su tali investimenti le risorse regionali aggiuntive, che non devono sottostare alla regola di disimpegno automatico n+3, in quanto, essendo assoggettati alla normativa sugli appalti pubblici, presentano una complessità procedurale e tempi di realizzazione maggiori rispetto agli investimenti privati.

1.1.5.6.2. Effetti previsti della modifica

Realizzare gli interventi programmati, scongiurando al tempo stesso il rischio di disimpegno automatico

(18)

delle risorse (regola n + 3).

1.1.5.6.3. Impatto della modifica sugli indicatori L'impatto è stato ricalcolato nel Piano degli indicatori.

1.1.5.6.4. Rapporto tra la modifica e l'AP

Coerentemente con l’articolo 25 bis (6) del reg. 1303/2013, non vi è necessità di aggiornare l’Accordo di Partenariato.

1.1.5.7. Ulteriori modifiche derivanti da correzioni tecniche

1.1.5.7.1. Motivi e/o difficoltà di attuazione che giustificano la modifica

a) Correzione di un errore materiale nell'importo della quota dell'AT dichiarata nella Rete Rurale Nazionale (RRN)

Necessità di correggere un errore materiale dopo apposita verifica con la Commissione UE e con il Ministero politiche agricole alimentari e forestali, AdG del Programma nazionale RRN.

b) Modifica degli importi erogati in regime de minimis non agricolo (cap. 13 del programma) nell'ambito della misura 8

Si ritiene di dover modificare la quantificazione degli importi da erogare in regime de minimis sulla misura 8, nel suo complesso, all'interno del capitolo 13 del PSR, in quanto, a seguito della chiusura dei diversi bandi pubblici della misura rivolti anche a beneficiari privati, l'importo massimo

ammissibile da giustificare ai sensi della normativa sugli aiuti di Stato è in diminuzione rispetto al valore precedentemente stimato.

1.1.5.7.2. Effetti previsti della modifica

Per il punto a) : si ottiene l'allineamento col valore fornito dal Ministero Politiche agricole alimentari e

(19)

forestali per il calcolo della quota AT attribuita al Lazio nell'ambito del Programma RRN.

Per il punto b) : si ottiene maggiore rispondenza del valore inserito per la misura 8, nel capitolo 13, con la programmazione finanziaria della misura stessa (capitolo 10).

1.1.5.7.3. Impatto della modifica sugli indicatori Nessuno.

1.1.5.7.4. Rapporto tra la modifica e l'AP

Coerentemente con l’articolo 25 bis (6) del reg. 1303/2013, non vi è necessità di aggiornare l’Accordo di Partenariato.

(20)

2. S

TATO MEMBRO O REGIONE AMMINISTRATIVA 2.1. Zona geografica interessata dal programma

Zona geografica:

Lazio

Descrizione:

La Regione Lazio, secondo i dati forniti da Eurostat-Istat (2012), si estende su una superficie di circa 17.236 kmq ed ospita 5.774.954 residenti, per una densità pari a 333,7 ab/kmq; nei territori classificati come rurali, tale densità è pari a 102 ab./kmq. Dal punto di vista amministrativo, la Regione Lazio è articolata in 5 Province e 373 comuni.

Secondo i dati di fonte Eurostat, il 73,3 della popolazione regionale risiede in zone classificate urbane, il 17% risiede in comuni rurali ed il restante 9,5% in aree intermedie.

Il Programma di Sviluppo Rurale si applica all’intero territorio della Regione Lazio; tuttavia, alcune misure potranno essere applicate con differenti modalità nelle diverse aree regionali o limitate ad alcune aree della Regione. In ogni misura attivata verrà individuata l’area di applicazione.

La Regione, in applicazione della metodologia nazionale conforme all’Accordo di Partenariato, ha provveduto ad affinare la classificazione, individuando le seguenti tipologie di aree rurali:

 Poli urbani (A): 17

 Aree rurali ad agricoltura intensiva e specializzata (B): 18

 Aree rurali intermedie (C): 241

 Aree con problemi complessivi di sviluppo (D): 102

 Totale comuni: 378

Complessivamente, il 95% dei comuni ricadono in aree rurali (zone D, C e B). La distribuzione dei comuni sul territorio regionale, secondo l’appartenenza alle quattro aree si evince dalla seguente cartografia; le aree A, B, C e D risultano colorate rispettivamente in marrone, giallo, verde e azzurro.

Per quanto previsto dall’Accordo di Partenariato, il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio concorrerrà, con specifiche misure, anche alla strategia aree interne.

(21)
(22)

Nuova zonizzazione della Regione Lazio 2014-2020

2.2. Classificazione della regione Descrizione:

La classificazione dell'area interessata al Programma è conforme alla Decisione 2014/99/UE del 18/02/2014 ed in particolare il Lazio è ricompreso nell'allegato III "Elenco delle regioni più sviluppate" di detta

Decisione, con il codice IT14 (livello statistico NUTS 2).

(23)

3. V

ALUTAZIONE EX

-

ANTE

3.1. Descrizione del processo, compreso il calendario dei principali eventi e le relazioni intermedie in relazione alle principali fasi di sviluppo del PSR.

La valutazione ex-ante ha l’obiettivo generale di migliorare la qualità della programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020. La valutazione ex ante del PSR 2014-2020 della Regione Lazio è conforme al sistema di monitoraggio e valutazione di cui all’Art. 55 del Regolamento (UE) n. 1303/2013.

In particolare “la valutazione ex ante ha lo scopo di contribuire a garantire che quanto proposto nel

Programma segua un’impostazione logica e chiara e sia giustificato dall’analisi del contesto” (R. Cagliero, S. De Mattheis “Note di sintesi sulle Linee guida per la valutazione ex-ante nel prossimo periodo di programmazione 2014-2020”, Rete Rurale Nazionale 2007-2013-2012).

La valutazione ex ante ha quindi come obiettivo principale quello di esaminare (e propone dei miglioramenti) in merito ai seguenti aspetti fondanti del PSR:

 completezza e adeguatezza dei fabbisogni rilevati;

 corrispondenza tra obiettivi ed esigenze individuate;

 coerenza tra la strategia, le attività e l’allocazione delle risorse proposte nel Programma rispetto alla raggiungibilità degli obiettivi;

 idoneità delle procedure di coinvolgimento degli attori principali.

La Regione Lazio, nell’ambito delle attività di definizione e redazione del proprio Programma di Sviluppo Rurale, in linea con le disposizioni Comunitarie, ha previsto tre fasi principali:

1. analisi di contesto e individuazione dei fabbisogni per ciascuna delle Priorità e focus area dello sviluppo rurale;

2. definizione della strategia e degli interventi previsti nel PSR 2014-2020;

3. proposta tecnica di PSR 2014-2020.

Il percorso per la predisposizione del PSR ha previsto numerosi “Incontri di Partenariato” finalizzati alla presentazione e condivisione delle elaborazioni e valutazioni tecniche operate dalla Regione e delle relative proposte programmatorie.

La Valutazione ex ante ha accompagnato sin dall’inizio la progettazione del Programma e ne valutato le diverse componenti fornendo ai programmatori dei feedback. A tal proposito la Regione Lazio cogliendo l’opportunità di utilizzare le spese di AT del periodo 2007-2013 per finanziare spese connesse alla programmazione 2014-2020, Decisione di esecuzione C(2013)375 del 24/01/2013, in stretta osservanza della normativa vigente in materia di appalti ai sensi dell’Art. 57, comma 5) lettera b del D.Lgs n.163/2006 e ss.mm.ii (ripetizione di servizi analoghi a quelli affidati), ha scelto di attivare il processo di valutazione ex ante e VAS contestualmente alla elaborazione dell’analisi di contesto affidando il servizio alla società aggiudicataria del contratto di Valutazione in itinere ed ex post del PSR 2007-2013.

Il processo di valutazione, le attività svolte e i prodotti elaborati hanno riguardato tutte le fasi di implementazione del programma individuate dalla Regione. In particolare:

(24)

 a novembre 2013 è stata consegnata la relazione concernente la “Valutazione dell’analisi di contesto, SWOT e dei fabbisogni” (Allegato 1). La Valutazione è stata effettuata sui contenuti del documento regionale relativo a – Analisi del contesto socioeconomico dell’agricoltura e dei territori rurali della regione lazio, analisi SWOT e individuazione dei fabbisogni per la programmazione 2014–2020 (ottobre 2013);

 da dicembre a giugno 2014 sono stati inviati feedback costanti relativi alla seconda fase della programmazione. La valutazione della logica d’intervento, della pertinenza degli obiettivi prioritari con i fabbisogni, dell’adeguatezza delle misure pianificate a promuovere lo sviluppo sostenibile e raggiungere gli obiettivi previsti è stata suggerita dal Valutatore per priorità e focus area ed è stata utilizzata dalla Regione per revisionare il PSR inviato alla Commissione per una prima valutazione informale il 24 giugno 2014;

 nel mese di luglio 2014 il valutatore ha completato le proprie analisi e redatto il rapporto di Valutazione ex ante.

 Successivamente alla prima consegna del PSR e in stretta connessione con le attività legate alla fase dei negoziato con i Servizi della Commissione, il Valutatore ha fornito un supporto valutativo continuo nella revisione del Programma che ha accompagnato la predisposizione dell’attuale versione del PSR della Regione Lazio.

(25)
(26)

Descrizione del processo 1

(27)
(28)

Descrizione del processo 2

(29)
(30)

Figura 3.1.1: Il processo di accompagnamento della valutazione ex ante alla programmazione

(31)

3.2. Tabella strutturata contenente le raccomandazioni della valutazione ex ante e la descrizione del modo in cui sono state prese in considerazione.

Titolo (o riferimento) della

raccomandazione Categoria di raccomandazione Data

01. COMPLETEZZA DIAGNOSI

TERRITORIALE Analisi SWOT e valutazione dei

bisogni 30/11/2013

02. VERIFICA FABBISOGNI E SWOT

Analisi SWOT e valutazione dei bisogni

20/11/2013

03. LOGICA INTERVENTO

PROGRAMMA IMPOSTAZIONE

GENERALE

Definizione della logica d'intervento

05/05/2014

04. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 1

Definizione della logica d'intervento

21/07/2014

05. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 2

Definizione della logica d'intervento

21/07/2014

06. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 4

Definizione della logica d'intervento

21/07/2014

07. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 5

Definizione della logica d'intervento

21/07/2014

08. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA' 6

Definizione della logica d'intervento

21/07/2014

09. ALLOCAZIONE RISORSE TRA

PRIORITÀ/FOCUS AREA Fissazione degli obiettivi e

ripartizione delle risorse finanziarie 21/07/2014

10. COERENZA ESTERNA Modalità di attuazione del

programma 21/07/2014

11. LEADER Altro 01/07/2014

12. VERIFICA INDICATORI TARGET

Fissazione degli obiettivi e ripartizione delle risorse finanziarie

21/07/2014

13. QUADRO DI PERFORMANCE Fissazione degli obiettivi e

ripartizione delle risorse finanziarie 21/07/2014

14. CAPACITÀ

AMMINISTRATIVA Altro 21/07/2014

(32)

15. PROCEDURA VAS Raccomandazioni specifiche della VAS

21/07/2014

16. COMPLETEZZA DIAGNOSI TERRITORIALE

Analisi SWOT e valutazione dei bisogni

13/11/2014

17. LOGICA INTERVENTO

PROGRAMMA Definizione della logica

d'intervento 21/12/2014

18. LOGICA INTERVENTO

PROGRAMMA Definizione della logica

d'intervento 09/02/2015

19. COMPLETEZZA DIAGNOSI TERRITORIALE

Analisi SWOT e valutazione dei bisogni

12/02/2015

20. LOGICA INTERVENTO

PROGRAMMA

Definizione della logica d'intervento

16/02/2015

21. LOGICA INTERVENTO

PROGRAMMA

Definizione della logica d'intervento

19/02/2015

22. LOGICA INTERVENTO

PROGRAMMA

Definizione della logica d'intervento

30/04/2015

23. PIANO DI VALUTAZIONE Altro 05/07/2015

3.2.1. 01. COMPLETEZZA DIAGNOSI TERRITORIALE

Categoria di raccomandazione: Analisi SWOT e valutazione dei bisogni Data: 30/11/2013

Tema: Completezza diagnosi territoriale Descrizione della raccomandazione

Sono state fornite per ogni priorità raccomandazioni volte a:

 completare l’analisi condotta (Priorità1);

 adeguare l’analisi laddove non vi sia corrispondenza con la Swot (in particolare Priorità 2 e 3);

 adeguare la SWOT laddove gli elementi non sono conformi con la definizione di punto di forza, debolezza, minacce opportunità (trasversale alle priorità).

Inoltre sono state fornite indicazioni puntuali per aggiornare o quantificare (laddove mancanti) gli indicatori di contesto o le relative proxy. La base dati di riferimento presa in esame è di fonte EUROSTAT (aggiornati al 2014) al link seguente:

http://ec.europa.eu/eurostat/documents/140934/4381644/Regional_statistics_overview.xls

(33)

Il Valutatore ha proposto una batteria di indicatori aggiuntivi volti a presidiare maggiormente gli ambiti di intervento del PSR (vedi allegato I Rapporto VEA).

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento La Regione ha accolto le osservazioni del Valutatore indipendente revisionando l’analisi di contesto,

attualmente contenuta nel PSR sulla base delle indicazioni fornite.

3.2.2. 02. VERIFICA FABBISOGNI E SWOT

Categoria di raccomandazione: Analisi SWOT e valutazione dei bisogni Data: 20/11/2013

Tema: Swot e fabbisogni

Descrizione della raccomandazione

Sono state fornite raccomandazioni volte a:

 adeguare la SWOT laddove non siano evidenziati legami con i fabbisogni (trasversale a priorità);

 adeguare i fabbisogni laddove la loro formulazione contenga già la “risposta” del programmatore (trasversale a priorità);

 eliminare le ridondanze aggregando i fabbisogni che puntano a una stessa problematica.

E’ stata proposta una revisione dei fabbisogni, proponendo una riduzione dei 77 fabbisogni presentati nel documento regionale a 44 fabbisogni .

(Vedi allegato I Rapporto VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento La SWOT è stata adeguata e sono state costruite delle schede fabbisogno, in base alle indicazioni del

valutatore, che evidenziano il legame diretto tra SWOT e fabbisogni.

Tali schede non sono state caricate su SFC lasciando solo il campo descrittivo del fabbisogno.

I fabbisogni sono stati ridotti a 44, anche sulla base di osservazioni che sono arrivate dal Partenariato.

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3.2.3. 03. LOGICA INTERVENTO PROGRAMMA IMPOSTAZIONE GENERALE Categoria di raccomandazione: Definizione della logica d'intervento

Data: 05/05/2014

Tema: Logica intervento programma impostazione generale Descrizione della raccomandazione

Sono state inviati continui feedback sulla logica di intervento del Programma per la costruzione del Cap. 5.1 sulla strategia e del cap 5.2 sulla combinazione delle Misure. (vedi Par. 2.1 Rapporto VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento La Regione ha utilizzato le indicazioni del Valutatore per costruire la strategia e la logica di intervento del programma, in particolare nella giustificazione della combinazione delle Misure selezionate per ogni priorità e focus area.

3.2.4. 04. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 1 Categoria di raccomandazione: Definizione della logica d'intervento

Data: 21/07/2014

Tema: Logica di intervento del programma priorita’ 1 Descrizione della raccomandazione

La logica di intervento della priorità 1 è in linea generale coerente rispetto alla combinazione di Misure prescelte.

Per la focus area 1A si suggerisce di spostare un’operazione della Misura 16 e un operazione della Misura 2.3 dalle focus 1B e 1C alla focus area 1A.

Vi sono alcune incongruenze nelle schede di Misura che dovrebbero essere prese in considerazione (vedi Par. 2.1 priorità 1 Rapporto VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento Le raccomandazioni del Valutatore sono state effettuate sul PSR approvato in giunta il 18 Luglio 2014.

Le raccomandazioni entrano nel merito delle Misure/operazioni previste e saranno prese in considerazione dalla Regione durante la fase di negoziato.

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Le raccomandazioni sono state accolte con l’aggiornamento del PSR dopo la fase di negoziato.

3.2.5. 05. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 2 Categoria di raccomandazione: Definizione della logica d'intervento

Data: 21/07/2014

Tema: Logica di intervento del programma priorita’ 2 Descrizione della raccomandazione

La logica di intervento della priorità 2 è in linea generale coerente rispetto alla combinazione di Misure prescelte.

Attenzione ai contenuti delle operazione della 4.3 sulle risorse idriche dove ci potrebbe essere una sovrapposizione con il PSRN.

Per la sottomisura 6.1 il Valutatore suggerisce di:

 modulare il premio di insediamento in base alla localizzazione dell’intervento ed alla qualità del business plan presentato;

 specificare meglio le modalità di verifica del raggiungimento degli obiettivi del piano di sviluppo a cui è legato il pagamento dell’ultima rata del premio

 di correlare l’intero premio (e non solo il 60%) alle spese previste dal piano di sviluppo anche in considerazione delle disposizioni dell'articolo 45 del Regolamento (UE) N. 1305/2013;

 collegare in maniera più evidente l’intervento previsto dalla sottomisura 6.1 con la progettazione integrata aziendale.

(vedi Par. 2.1 priorità 2 Rapporto VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento Le raccomandazioni del Valutatore sono state effettuate sul PSR approvato in giunta il 18 Luglio 2014.

Le raccomandazioni entrano nel merito delle Misure/operazioni previste e saranno prese in considerazione dalla Regione durante la fase di negoziato.

Le raccomandazioni sono state accolte con l’aggiornamento del PSR dopo la fase di negoziato.

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3.2.6. 06. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 4 Categoria di raccomandazione: Definizione della logica d'intervento

Data: 21/07/2014

Tema: Logica di intervento del programma priorita’ 4 Descrizione della raccomandazione

La logica di intervento della priorità 4 è in linea generale coerente rispetto alla combinazione di Misure prescelte.

Si consiglia di inserire all’interno della Focus 4A, in collegamento con il F21, l’operazione 4.4.1 “Supporto agli investimenti non produttivi collegati al raggiungimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali”, ora inserita all’interno della Focus Area 4 C

Sull’operazione 10.1.7 l’operazione “Coltivazioni a perdere” si consiglia infine di inserire tra le aree a priorità d’intervento le aree interessate dalla Rete ecologica regionale del Lazio.

In generale non si è in grado di ricostruire le operazioni che contribuiscono alle superfici target delle 3 diverse Focus area della Priorità 4, in quanto non si è potuto ricorrere al supporto della tabella “Annex 1 table A1 e A2” del Piano degli indicatori. Il valutatore raccomanda di esplicitare i criteri utilizzati per la quantificazione degli output e dei target in un documento organizzato.

(vedi Par. 2.1 priorità 4 Rapporto VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento Le raccomandazioni del Valutatore sono state effettuate sul PSR approvato in giunta il 18 Luglio 2014.

Le raccomandazioni entrano nel merito delle Misure/operazioni previste e saranno prese in considerazione dalla Regione durante la fase di negoziato.

Le raccomandazioni sono state accolte con l’aggiornamento del PSR dopo la fase di negoziato.

3.2.7. 07. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA’ 5 Categoria di raccomandazione: Definizione della logica d'intervento

Data: 21/07/2014

Tema: Logica di intervento del programma priorita’ 5 Descrizione della raccomandazione

La logica di intervento della priorità 5 è in linea generale coerente rispetto alla combinazione di Misure

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prescelte.

Si suggerisce di spostare la realizzazione di bacini di raccolta dell’acqua ad uso irriguo nell’operazione 4.1.3 introducendo una tipologia di intervento specifica per la realizzazione di bacini con capacità inferiore a 250.000 m3 e la possibilità di consorziarsi tra aziende agricole e di non attivare altre tipologie di interventi.

Si suggerisce di spostarte l’operazione 10.1.5 (agricoltura conservativa) dalla FA 5A alla FA 5E.

Nelle operazioni 4.1.5 e 6.4.2 non viene specificata la demarcazione tra le due operazioni. Pertanto si suggerisce di demarcare le due operazione sulla base della quantità di energia prodotta (autoconsumo per la 4.1.5 e vendita per la 6.4.2).

(vedi Par. 2.1 priorità 5 Rapporto VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento Le raccomandazioni del Valutatore sono state effettuate sul PSR approvato in giunta il 18 Luglio 2014.

Le raccomandazioni entrano nel merito delle Misure/operazioni previste e saranno prese in considerazione dalla Regione durante la fase di negoziato.

Le raccomandazioni sono state accolte con l’aggiornamento del PSR dopo la fase di negoziato.

3.2.8. 08. LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA PRIORITA' 6 Categoria di raccomandazione: Definizione della logica d'intervento

Data: 21/07/2014

Tema: Logica di intervento del programma priorita’ 6 Descrizione della raccomandazione

La logica di intervento della priorità 6 è in linea generale coerente rispetto alla combinazione di Misure prescelte.

Relativamente alla priorità 6b Si raccomanda di tenere conto, in fase di attuazione, di garantire un coordinamento con l’AdG del FSE per progettare interventi puntuali per le aree Leader.

(vedi Par. 2.1 priorità 6 Rapporto VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

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Le raccomandazioni del Valutatore sono state effettuate sul PSR approvato in giunta il 18 Luglio 2014 Le raccomandazioni entrano nel merito delle Misure/operazioni previste e saranno prese in considerazione dalla Regione durante la fase di negoziato.

Le raccomandazioni sono state accolte con l’aggiornamento del PSR dopo la fase di negoziato.

3.2.9. 09. ALLOCAZIONE RISORSE TRA PRIORITÀ/FOCUS AREA

Categoria di raccomandazione: Fissazione degli obiettivi e ripartizione delle risorse finanziarie Data: 21/07/2014

Tema: Allocazione risorse tra priorità/focus area Descrizione della raccomandazione

 La FA 6 A “Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell'occupazione” assorbe una quota molto residuale di risorse finanziarie seppure coerente con la strategia regionale che all’ OT. 8 occupazione indirizza esclusivamente la programmazione FSE (DCR n.2 del 10 Aprile 2014). Pur considerando il ruolo che sull’obiettivo possono determinare le strategie di sviluppo locale, ancora non definite ma fortemente indirizzate alla creazione di lavoro, nonché le misure previste nelle Focus 2 e 3 si ritiene che la focus sia finanziariamente sottostimata;

 La focus area 5D: “Focus area 5D ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall'agricoltura”, ha una dotazione finanziaria poco rilevante. Riprendendo la raccomandazione effettuata nel Par. 2.1, il suggerimento del valutatore è di valutare una possibile soppressione della focus area indirizzando le Misure all’interno della focus 5E.

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento Le raccomandazioni del Valutatore sono state effettuate sul PSR approvato in giunta il 18 Luglio 2014.

Le raccomandazioni entrano nel merito della allocazione di risorse previste tra priorità e focus area saranno prese in considerazione dalla Regione durante la fase di negoziato.

3.2.10. 10. COERENZA ESTERNA

Categoria di raccomandazione: Modalità di attuazione del programma Data: 21/07/2014

Tema: EXTERNAL COHERENCE

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Descrizione della raccomandazione

A fini dell’analisi, come suggerito dalle Linee guida della Valutazione ex ante dei PSR per il 2014-2020 della Rete europea di valutazione dello sviluppo rurale (Vedi figura 1), è importante verificare che non sussistano ridondanze, sovra compensazioni, effetti di spiazzamento e vuoti programmatici e allo stesso tempo verificare l’esistenza di complementarietà, sinergie, neutralità.

Al momento non si hanno versioni aggiornate dei Programmi riguardanti FSE e FESR e pertanto una analisi approfondita di come le Misure previste tra i differenti programmi interagiscono non è possibile condurla.

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento Le Regione prende atto delle difficoltà incontrate nell’analisi di coerenza e impegna il Valutatore a integrare l’analisi in base della disponibilità dei documenti programmatici degli altri fondi.

3.2.11. 11. LEADER

Categoria di raccomandazione: Altro Data: 01/07/2014

Tema: LEADER

Descrizione della raccomandazione

Il Valutatore fornisce una serie di suggerimenti volti a migliorare la fase di selezione dei PSL e di implementazione dei PSL.

(Vedi Par 2.5.5 Rapporto VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento La Regione ha scelto di mantenere il proprio modello di selezione in quanto ritiene che le raccomandazioni del valutatore allunghino ulteriormente i tempi previsti selezionare i PSL

3.2.12. 12. VERIFICA INDICATORI TARGET

Categoria di raccomandazione: Fissazione degli obiettivi e ripartizione delle risorse finanziarie Data: 21/07/2014

(40)

Tema: Verifica indicatori target Descrizione della raccomandazione

Sono presenti su più priorità alcune quantificazioni che andrebbero riviste. (Vedi PAR 3.2 VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento Le raccomandazioni del Valutatore sono state effettuate sul PSR approvato in giunta il 18 Luglio 2014.

Le raccomandazioni entrano nel merito della verifica dei target e saranno prese in considerazione dalla Regione durante la fase di negoziato.

Le raccomandazioni del valutatore hanno orientato la Regione nella fissazione dei nuovi target variati a seguito della nuova formulazione del PSR

3.2.13. 13. QUADRO DI PERFORMANCE

Categoria di raccomandazione: Fissazione degli obiettivi e ripartizione delle risorse finanziarie Data: 21/07/2014

Tema: Quadro di performance Descrizione della raccomandazione

Sono presenti alcune suggerimenti per rendere coerente il quadro sulla riserva di performance anche sulla base della valutazione dei target. (Vedi PAR 3.3 VEA)

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento Le raccomandazioni del Valutatore sono state effettuate sul PSR approvato in giunta il 18 Luglio 2014.

Le raccomandazioni del valutatore sono state accolte e hanno orientato la redazione del nuovo quadro di performance basato sull’ultima versione del PSR.

3.2.14. 14. CAPACITÀ AMMINISTRATIVA Categoria di raccomandazione: Altro

Data: 21/07/2014

Tema: Capacità amministrativa

(41)

Descrizione della raccomandazione

Sulla base delle risultanze della valutazione in itinere 2007-2013 e in assenza di informazioni dettagliate sull’assetto organizzativo ipotizzato per la programmazione 2014-2020, il Valutatore invita l’AdG a formulare una proposta organizzativa che tenga conto delle criticità emerse nella passata programmazione, in particolare ponendo particolare attenzione alle competenze necessarie a gestire quelle Misure meno agricole che prevedono, soprattutto in fase di istruttorio tecnico amministrativa e di valutazione competenze non contenute nella pianta organica della AdG.

Inoltre tenendo conto di quanto è accaduto nella gestione di procedimenti più complessi (progettazione integrata) andrà posta particolare attenzione alla gestione della Misura 16 Cooperazione.

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento Le raccomandazioni del Valutatore sono state effettuate sul PSR approvato in giunta il 18 Luglio 2014.

Le raccomandazioni sono state tenute in considerazione dall’AdG nella redazione del Capitolo 15.

3.2.15. 15. PROCEDURA VAS

Categoria di raccomandazione: Raccomandazioni specifiche della VAS Data: 21/07/2014

Tema: Procedura vas

Descrizione della raccomandazione

Il Rapporto Ambientale predisposto per la fase di consultazione con i soggetti competenti in materia ambientale contiene una serie di indicazioni al fine di assicurare che il PSR risponda ai requisiti di cui al Dlgs 152/2006.

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento L'AdG ha provveduto alla stesura della dichiarazione di sintesi che dà conto di come si è tenuto conto delle Osservazioni dell’Autorità responsabile del procedimento VAS. Tale documento è previsto a chiusura della procedura di Valutazione Ambientale Strategica ed è stato allegato alla documentazione del PSR.

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3.2.16. 16. COMPLETEZZA DIAGNOSI TERRITORIALE

Categoria di raccomandazione: Analisi SWOT e valutazione dei bisogni Data: 13/11/2014

Tema: Completezza diagnosi territoriale Descrizione della raccomandazione

Il Valutatore ha supportato l’AdG nella revisione dell’analisi di contesto e dei fabbisogni di intervento in base alle Osservazioni della Commissione. Il Valutatore ha proposto una batteria di indicatori aggiuntivi volti a presidiare maggiormente gli ambiti di intervento del PSR.

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento La Regione ha accolto le osservazioni del Valutatore indipendente revisionando l’analisi di contesto,

attualmente contenuta nel PSR sulla base delle indicazioni fornite.

3.2.17. 17. LOGICA INTERVENTO PROGRAMMA

Categoria di raccomandazione: Definizione della logica d'intervento Data: 21/12/2014

Tema:

Descrizione della raccomandazione

Il Valutatore ha supportato l’AdG sulla coerenza con l’accordo di Partenariato, e sulla revisione dell’analisi di contesto a supporto delle Misure 4 e 6.

Spiegazione di come si è tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento La Regione ha accolto le osservazioni del Valutatore indipendente per impostare le misure 4 e 6.

3.2.18. 18. LOGICA INTERVENTO PROGRAMMA

Categoria di raccomandazione: Definizione della logica d'intervento Data: 09/02/2015

Tema: Logica intervento programma Descrizione della raccomandazione

Riferimenti

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