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L'Italia dei porti

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Academic year: 2022

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(1)

Estratto Rassegna Stampa Assoporti

sabato, 28 novembre 2020

(2)

Assoporti

Associazione Porti Italiani Ufficio Comunicazione

data

sabato, 28 novembre 2020

28/11/2020 Corriere della Sera

28/11/2020 Il Fatto Quotidiano

28/11/2020 Il Giornale

28/11/2020 Il Giorno

28/11/2020 Il Manifesto

28/11/2020 Il Mattino

28/11/2020 Il Messaggero

28/11/2020 Il Resto del Carlino

28/11/2020 Il Secolo XIX

28/11/2020 Il Sole 24 Ore

28/11/2020 Il Tempo

28/11/2020 Italia Oggi

28/11/2020 La Nazione

28/11/2020 La Repubblica

28/11/2020 La Stampa

28/11/2020 Milano Finanza

28/11/2020 Il Piccolo Pagina 18 DIEGO D' AMELIO

27/11/2020 Ansa

27/11/2020 FerPress

27/11/2020 Il Nautilus

INDICE

Prime Pagine

Prima pagina del 28/11/2020 7

Prima pagina del 28/11/2020 8

Prima pagina del 28/11/2020 9

Prima pagina del 28/11/2020 10

Prima pagina del 28/11/2020 11

Prima pagina del 28/11/2020 12

Prima pagina del 28/11/2020 13

Prima pagina del 28/11/2020 14

Prima pagina del 28/11/2020 15

Prima pagina del 28/11/2020 16

Prima pagina del 28/11/2020 17

Prima pagina del 28/11/2020 18

Prima pagina del 28/11/2020 19

Prima pagina del 28/11/2020 20

Prima pagina del 28/11/2020 21

Prima pagina del 28/11/2020 22

Trieste

Il porto di Trieste resiste alla crisi Sui traffici pesa l' effetto greggio 23 Porti: Trieste, Ro-Ro in crescita, forte calo delle rinfuse solide 25

Porto di Trieste: buona tenuta dei traffici nei primi 10 mesi del 2020. Ro-Ro +3%, TEU +2% nel mese di ottobre

26

AdSP MAO-PORTO DI TRIESTE: BUONA TENUTA DEI TRAFFICI NEI PRIMI 10 MESI DEL 2020 RO-RO + 3%

27

(3)

27/11/2020 Informazioni Marittime

27/11/2020 Messaggero Marittimo Redazione

27/11/2020 Ship Mag Redazione

27/11/2020 Shipping Italy

27/11/2020 Transportonline

28/11/2020 Il Gazzettino Pagina 31

28/11/2020 Corriere del Veneto Pagina 7 Monica Zicchiero

28/11/2020 Corriere del Veneto Pagina 7 Alberto Zorzi

28/11/2020 Il Gazzettino Pagina 37 ELISIO TREVISAN

28/11/2020 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 23 GIANNI FAVARATO

27/11/2020 Ansa

27/11/2020 FerPress

27/11/2020 Il Nautilus

27/11/2020 Informatore Navale

27/11/2020 Informazioni Marittime

27/11/2020 Messaggero Marittimo Redazione

27/11/2020 Sea Reporter

27/11/2020 Ship Mag Redazione

27/11/2020 Shipping Italy

27/11/2020 Veneto Report

27/11/2020 La Gazzetta Marittima

28/11/2020 La Stampa (ed. Savona) Pagina 40

Nei primi dieci mesi del 2020 il porto di Trieste ha movimentato 45 milioni di tonnellate di merci (-12%)

Porto di Trieste, dieci mesi giù del 12 per cento 29

Segnali di ripartenza al porto di Trieste 30

Segnali di ripresa per il porto di Trieste 31

Trieste: nei primi 10 mesi del 2020 rinfuse male, container e rotabili bene 32 Porto di Trieste: buona tenuta dei traffici nei primi 10 mesi del 2020 33

Venezia

Nuova Autorità della Laguna, Italia Nostra boccia Spitz 34

Placet di Tomaello a Spitz e Zincone «Ma sull'Autorità il governo si fidi degli enti locali»

35

Canale dei Petroli, lo scavo per riportare i container «Ora recuperare i traffici» 36

Canali portuali, finalmente si scava 38

Dodici mesi di escavi sul Canale dei Petroli Da lunedì si comincia 40 Venezia: la bocca del porto di 'Malamocco' sarà liberata da fanghi 41 Porto di Venezia: partono i lavori di escavo nel canale Malamocco Marghera 42

Porto di Venezia: partono i lavori di escavo nel canale Malamocco Marghera 43 Porto di Venezia: partono i lavori di escavo nel canale Malamocco Marghera 44 Porto di Venezia, si sbloccano i dragaggi sul Malamocco-Marghera 45

Escavo nel canale Malamocco Marghera 46

Porto di Venezia: partono i lavori di escavo nel canale Malamocco Marghera 47 Venezia: partono i lavori di escavo nel canale Malamocco Marghera 48 A Venezia partito il dragaggio del canale Malamocco Marghera 49

Crociere in crisi: nei porti italiani -93% passeggeri e perdite per 1 miliardo 50

Conferenza internazionale sul patrimonio culturale 51

Savona, Vado

Costa lancia mini crociere di 3 o 4 giorni per le vacanze di Natale e Capodanno 53

(4)

28/11/2020 Il Secolo XIX Pagina 15 ALBERTO QUARATI ALBERTO GHIARA

27/11/2020 Genova24

27/11/2020 Shipping Italy

27/11/2020 Shipping Italy

27/11/2020 La Gazzetta Marittima

28/11/2020 La Nazione (ed. La Spezia) Pagina 32

28/11/2020 Il Resto del Carlino Pagina 32

28/11/2020 Il Tirreno Pagina 22 MAURO ZUCCHELLI

28/11/2020 Il Tirreno Pagina 22

28/11/2020 Il Tirreno Pagina 23

28/11/2020 Il Tirreno Pagina 23 M.Z.

27/11/2020 Ansa

27/11/2020 Corriere Marittimo

27/11/2020 Informare

27/11/2020 Primo Magazine GAM EDITORI

27/11/2020 La Gazzetta Marittima

27/11/2020 La Gazzetta Marittima

28/11/2020 Il Tirreno (ed. Piombino-Elba) Pagina 15

Genova, Voltri

Gas naturale liquido, i progetti di Signorini Depositi a Vado o distribuzione a Genova

54

Gnl, spunta ipotesi Sampierdarena in accoppiata con i depositi chimici 55

(VIDEO) Signorini: "Il mio bilancio di fine mandato". Da Psa-Sech alla Culmv passando per Calata Gadda, autoproduzione e gigantismo navale

56

Costo del lavoro, occupati diretti, indiretti e utili di Psa Genova Prà: l' evoluzione di un decennio

57

Presidenze: la lezione e la scacchiera 58

La Spezia

Porto, pronti 468 milioni per il nuovo anno 59

Ravenna

«Treni a idrogeno per la logistica» Proposta per il porto di Ravenna 60

Livorno

Darsena Europa, l' Authority mette 375 milioni per 2 maxi-appalti 61

Palazzo Rosciano, Vanni va in pensione 63

«Sulle banchine 40 lavoratori usa e getta alcuni sono precari da più di dieci anni» 64 Il super-Prg che verrà guarda al futurissimo (e sogna l' orizzonte 2040) 65

Porti: Livorno; Authority, 468 mln investimenti nel 2021 66

Enio Lorenzini: «MSC crede fortemente in Livorno» «Darsena Europa, il porto si prepari»

67

Con il il bilancio di previsione 2021 l' AdSP del Tirreno Settentrionale stanzia 468 milioni di euro di investimenti infrastrutturali

70

AdSP MTS, approvato il Bilancio di Previsione 2021 72

Preventivo AdSP e fondi al Vespucci 73

Fabrizio Vettosi: 'i miei dubbi sulla Porto 2000' 74

Piombino, Isola d' Elba

Porto, oltre 30 milioni dall' Autorità di sistema Soldi anche per la Chiusa 75

(5)

28/11/2020 La Nazione (ed. Grosseto-Livorno) Pagina 61

28/11/2020 Il Messaggero (ed. Civitavecchia) Pagina 43

28/11/2020 Il Mattino (ed. Napoli) Pagina 23

28/11/2020 Il Mattino (ed. Napoli) Pagina 32

28/11/2020 Il Mattino Pagina 32

27/11/2020 FerPress

27/11/2020 Informazioni Marittime

27/11/2020 Informazioni Marittime

27/11/2020 Primo Magazine

27/11/2020 Stylo 24

27/11/2020 Primo Magazine GAM EDITORI

27/11/2020 Ship Mag Redazione

28/11/2020 Quotidiano di Puglia Pagina 8

27/11/2020 Ansa

27/11/2020 Shipping Italy

28/11/2020 La Gazzetta del Mezzogiorno (ed. Brindisi) Pagina 33

28/11/2020 La Nuova Sardegna Pagina 41 DI GIANDOMENICO MELE Jsw, l' ingresso dello Stato alla metà di dicembre

«Basta con le promesse, servono soluzioni concrete» Jsw, i metalmeccanici chiedono risposte al Governo

77

Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta

Al Mise tavolo per discutere dello sviluppo del territorio 78

Napoli

Tutti contro Spirito, Spirito contro tutti. 79

Porto, Confetra "salva" Spirito «Con lui dialogo costruttivo» 80

Gli armatori al governo «Ora un piano Marshall» 81

ADSP Mar Tirreno Centrale: Masucci, per Propeller Club naturale una scelta di continuità per Spirito

83

Porto di Napoli, anche Confetra Campania si schiera dalla parte di Spirito 85 Porto di Napoli, a Spirito la stima di Confetra Campania 87

Messineo contestato: "giù le mani dai dipendenti dell' AdSP" 89 I sindacati all' attacco del Segretario del Porto: è come Schettino 90 Confetra Campania si dissocia da prese di posizione irrituali ed inopportune 92

Napoli, caos nella corsa alla presidenza. I sindacati rispondono a Messineo:

"Inadeguato alla guida del porto"

93

Bari

Zes, Comuni più attrattivi con la riduzione di Imu e Tasi 94 Zes: Dogane, proposte Zone Franche per 4 città adriatiche 96

Ultimi step per la Zona Franca Doganale a Brindisi, Bari, Manfredonia e Termoli 97

Brindisi

Ok alla Zona Franca Doganale a Brindisi 98

Olbia Golfo Aranci

Gestione servizi portuali Sinergest si arrende al Tar 99

(6)

28/11/2020 L'Unione Sarda Pagina 60

27/11/2020 Corriere Marittimo

27/11/2020 Ansa

27/11/2020 Informare

27/11/2020 Informazioni Marittime

27/11/2020 Messaggero Marittimo Redazione

27/11/2020 Olbia Notizie Redazione

27/11/2020 Shipping Italy

27/11/2020 Ansa

28/11/2020 Corriere della Sera Pagina 47 LORENZO NICOLAO

11/11/2020 Il Messaggero Pagina 6

10/11/2020 ilfoglio.it Maria Carla Sicilia

10/11/2020 Huffington Post Giuseppe Colombo

27/11/2020 Informatore Navale

27/11/2020 Corriere Marittimo

27/11/2020 Primo Magazine GAM EDITORI

Isola Bianca, Sinergest resta fuori 101

Porto di Olbia, il Tar dà ragione all' Authority e respinge l' impugnazione di Sinergest

102

Porti: Olbia, il Tar respinge l' impugnazione di Sinergest 103

Il TAR conferma che l' AdSP sarda non ha compiuto violazioni nella procedura di gara per i servizi ai passeggeri ad Olbia

104

Gara passeggeri Olbia-Isola Bianca. Per il Tar nessuna violazione 105 Tar rigetta impugnazione di Sinergest sui servizi passeggeri di Olbia 106

Bando di gara sui servizi ai passeggeri nel porto di Olbia, rigettata l' impugnazione di Sinergest

107

Porto di Olbia: Sinergest (Moby) sconfitta al Tar dall' AdSP 108

Cagliari

Crociere:a Cagliari approda per la prima volta Msc Grandiosa 109

Focus

«Vaccino anti Covid-19 La sfida è la logistica» 110

«Un' enorme sfida logistica ma siamo già in ritardo» 111

Il piano italiano per distribuire il vaccino anti Covid ha dimenticato la logistica 112

Forse arriva il vaccino, il piano ancora no 114

Quasi 1 miliardo di euro il mancato contributo all'economia italiana del turismo crocieristico a fine 2020 a causa del Covid-19

115

Santi (Federagenti): "Il turismo crocieristico é il piú sano per i territori" 117 Quasi 1 miliardo di euro il mancato contributo del turismo crocieristico 118

(7)

sabato 28 novembre 2020

Corriere della Sera

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 7

(8)

sabato 28 novembre 2020

Il Fatto Quotidiano

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 8

[ § 2 § ]

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sabato 28 novembre 2020

Il Giornale

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 9

(10)

sabato 28 novembre 2020

Il Giorno

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 10

[ § 4 § ]

(11)

sabato 28 novembre 2020

Il Manifesto

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 11

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sabato 28 novembre 2020

Il Mattino

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 12

[ § 6 § ]

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sabato 28 novembre 2020

Il Messaggero

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 13

(14)

sabato 28 novembre 2020

Il Resto del Carlino

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 14

[ § 8 § ]

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sabato 28 novembre 2020

Il Secolo XIX

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 15

(16)

sabato 28 novembre 2020

Il Sole 24 Ore

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 16

[ § 1 0 § ]

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sabato 28 novembre 2020

Il Tempo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 17

(18)

sabato 28 novembre 2020

Italia Oggi

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 18

[ § 1 2 § ]

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sabato 28 novembre 2020

La Nazione

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 19

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sabato 28 novembre 2020

La Repubblica

[ § 1 4 § ]

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 20

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sabato 28 novembre 2020

La Stampa

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 21

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sabato 28 novembre 2020

Milano Finanza

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 22

[ § 1 6 § ]

(23)

sabato 28 novembre 2020 Pagina 18

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 23

Il porto di Trieste resiste alla crisi Sui traffici pesa l' effetto greggio

I container calano del 2% in dieci mesi a 638 mila Teu Crescono i traghetti dalla Turchia. Giù le rinfuse liquide

DIEGO D' AMELIO

triesteI tempi sono difficili, ma il Porto di Trieste assorbe la botta del Covid- 19 e salva i traffici, per quanto possibile in un anno difficilissimo per l' economia globale. Il 2020 deve ancora concludersi, ma per il momento i container movimentati dallo scalo sono quasi in linea con il 2019 e i traghetti dell' autostrada del mare crescono di qualche punto, mentre cala vistosamente il volume del greggio, per effetto della crisi internazionale. L' Autorità portuale ha diramato ieri i dati del periodo gennaio-ottobre 2020, sottolineando «buoni segnali di ripartenza a ottobre, nonostante la pesante contrazione dei traffici mondiali». Il dato più significativo riguarda i container, che calano del 2% rispetto allo stesso periodo del 2019, attestandosi in dieci mesi a 638 mila Teu, con la possibilità di avvicinarsi dunque ai risultati dell' anno scorso in quello che è l' indicatore di maggior rilievo della buona salute di un porto commerciale. Il risultato resta negativo, ma l' Authority evidenzia che «il Molo VII ha retto molto bene la crisi, attestandosi sui valori raggiunti nel 2019». Confrontando inoltre il solo mese di ottobre 2020 con l' ottobre 2019, si registra un +2% nei volumi dei contenitori, con un' inversione di

tendenza nel settore dei traffici tra Far East e Mediterraneo. Risultato con segno positivo si riscontra invece nel comparto dei ro-ro, ovvero dei traghetti che trasportano i semirimorchi provenienti dalla Turchia. Il segmento cresce nel 2020 e segna un +3%, con 195 mila unità transitate, ma bisogna ricordare che questo aumento percentuale arriva dopo il crollo dell' autostrada del mare nel 2019 e rappresenta dunque un parziale recupero rispetto al 2018. Il presidente Zeno D' Agostino spiega però che «a ottobre e novembre i ro-ro viaggiano con un importante +20%: in pratica d' ora in poi i numeri dei traghetti sono in linea con quelli del 2018». Le cifre diventano negative per quanto riguarda i volumi complessivi, che a Trieste sono fortemente influenzati dall' attività dell' oleodotto, che rende quello giuliano il primo porto petrolifero del Mediterraneo. Nei primi mesi del 2020, lo scalo ha movimentato merci per 45 milioni di tonnellate, di cui quasi 32 milioni sono dovute al greggio. La contrazione sull' anno precedente segna un -12%, effetto della recessione internazionale innescata dalla pandemia, con effetti immediati sul consumo di petrolio.

Oltre alle rinfuse liquide calano anche quelle solide, ma qui il coronavirus non c' entra niente. Il maiuscolo -71% è legato infatti al decremento di prodotti metallurgici, minerali e carbone, dovuto alla chiusura della Ferriera di Servola.

La cessazione dell' impianto siderurgico pesa anche sui traffici ferroviari, che arretrano del 20%: al momento i treni lavorati sono 6.680, ma bisogna ricordare che nei primi dieci mesi del 2019 la Ferriera aveva movimentato ben 1.500 convogli, che ora mancano all' appello. D' Agostino è soddisfatto della situazione. «Abbiamo avuto - dice il presidente - grande capacità di resilienza. È chiaro che stiamo parlando di un anno negativo e non normale. C' è un calo dei valori assoluti delle tonnellate ma, se guardiamo all' impatto del Covid su altri porti, possiamo tirare un grosso respiro di sollievo. La caduta del petrolio è effetto del calo della produzione e quella di rinfuse solide e treni dipende solo dalla chiusura della Ferriera. I container invece tengono e i traghetti addirittura crescono. Ma

Il Piccolo

Trieste

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sabato 28 novembre 2020

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 24

il fatto più importante è che reggono i numeri dell' occupazione: per noi il lavoro è l' infrastruttura più importante». --

© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il Piccolo

Trieste

(26)

venerdì 27 novembre 2020

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 25

[ § 1 6 7 5 4 6 1 4 § ]

Porti: Trieste, Ro-Ro in crescita, forte calo delle rinfuse solide

I container movimentati in risalita ad ottobre. Cresce molo VIII

(ANSA) - TRIESTE, 27 NOV - Buoni segnali di ripartenza ad ottobre al porto di Trieste, nonostante la pesante contrazione dei traffici mondiali, dovuta al Covid-19, con il segmento Ro-Ro cresce nei primi 10 mesi dell' anno, mettendo a segno un +3% e 195 mila unità transitate. A certificarlo è una nota dell' Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale. Si assiste a un calo del 2% il traffico di container, con 638 mila Teu movimentati, riconducibile al decremento del traffico Teu presente sui traghetti Ro-Ro da/per la Turchia.

Il terminal container dello scalo triestino (molo VII) - sempre secondo la nota diffusa - ha retto molto bene la crisi, attestandosi sui valori raggiunti nello stesso periodo del 2019. Guardando inoltre il singolo mese di ottobre relativo alla movimentazione contenitori del porto, e confrontandolo con lo stesso mese del 2019, si registra una variazione positiva del 2% con 66 mila Teu.

Risultato che porta a una inversione del trend nel secondo semestre dell' anno in corso, anche per questo fondamentale settore legato ai traffici con il Far East e il Mediterraneo. In linea invece con lo scenario che sta interessando tutti i porti, il volume di merce movimentata complessivamente nei primi 10

mesi del 2020, supera i 45 milioni di tonnellate, riportando una contrazione del 12% sui valori dell' anno precedente.

Alla performance negativa registrata in termini di volumi totali, hanno contribuito principalmente le rinfuse liquide (-12%), principalmente petrolio, con 31.800.000 tonnellate e quello delle rinfuse solide (-71%). Se da un lato il segno meno del comparto delle rinfuse liquide è riconducibile alla recessione innescata dagli effetti della pandemia in corso, per le rinfuse solide invece, il dato negativo è legato al decremento generalizzato dei prodotti metallurgici, minerali e del carbone, dovuto alla chiusura dell' impianto siderurgico della Ferriera di Trieste. Infine per quel che concerne la movimentazione ferroviaria c' è stato un arretramento del 20%, con 6.680 treni lavorati. Anche in questo caso ha pesato il ridimensionamento della lavorazione dei treni alla Siderurgica Triestina che nel 2019 erano stati circa 1.500.

(ANSA).

Ansa

Trieste

(27)

venerdì 27 novembre 2020

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 26

Porto di Trieste: buona tenuta dei traffici nei primi 10 mesi del 2020. Ro-Ro +3%, TEU +2%

nel mese di ottobre

(FERPRESS) Trieste, 27 NOV Buoni segnali di ripartenza ad ottobre al porto di Trieste che dimostrano la tenuta dello scalo e il recupero avviato, nonostante la pesante contrazione dei traffici mondiali, dovuta al Covid-19. In cima alla lista e in controtendenza sui dati generali, il segmento Ro-Ro cresce nei primi 10 mesi dell'anno, mettendo a segno un significativo +3% e 195.000 unità transitate.Sostanziale tenuta dei container con un calo del 2% e 638.000 TEU movimentati. Una flessione negativa lieve tenuto conto del momento storico, riconducibile al decremento del traffico TEU presente sui traghetti Ro- Ro da/per la Turchia. Va rilevato che il terminal container (molo VII), driver del valore totale del comparto, ha retto molto bene la crisi, attestandosi sui valori raggiunti nello stesso periodo del 2019. Guardando inoltre il singolo mese di ottobre relativo alla movimentazione contenitori del porto, e confrontandolo con lo stesso mese del 2019, si registra una variazione positiva del 2% con 66.000 TEU. Risultato che porta ad una inversione del trend nel secondo semestre dell'anno in corso, anche per questo fondamentale settore legato ai traffici con il Far East e il Mediterraneo.In linea invece con lo scenario che sta

interessando tutti i porti, il volume di merce movimentata complessivamente nei primi 10 mesi del 2020, supera i 45 milioni di tonnellate, riportando una contrazione del 12% sui valori dell'anno precedente. Alla performance negativa registrata in termini di volumi totali, hanno contribuito principalmente le rinfuse liquide (-12%), con 31.800.000 tonnellate ed infine quello delle rinfuse solide (-71 %). Se da un lato il segno meno del comparto delle rinfuse liquide è riconducibile alla recessione innescata dagli effetti della pandemia in corso, per le rinfuse solide invece, il dato negativo è legato al decremento generalizzato dei prodotti metallurgici, minerali e del carbone, dovuto alla chiusura dell'impianto siderurgico della Ferriera di Trieste.Per quanto riguarda la parte ferroviario va evidenziato un arretramento del 20%, con 6.680 treni lavorati. Anche in questo caso ha pesato il ridimensionamento della lavorazione dei treni alla Siderurgica Triestina che nel 2019 erano stati circa 1.500.

FerPress

Trieste

(28)

venerdì 27 novembre 2020

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 27

[ § 1 6 7 5 4 6 1 1 § ]

AdSP MAO-PORTO DI TRIESTE: BUONA TENUTA DEI TRAFFICI NEI PRIMI 10 MESI DEL 2020 RO-RO + 3%

SETTORE CONTAINER: TEU -2%, POSITIVO IL SINGOLO MESE DI OTTOBRE TEU +2%

Trieste- Buoni segnali di ripartenza ad ottobre al porto d i Trieste c h e dimostrano la tenuta dello scalo e il recupero avviato, nonostante la pesante contrazione dei traffici mondiali, dovuta al Covid-19. In cima alla lista e in controtendenza sui dati generali, il segmento Ro-Ro cresce nei primi 10 mesi dell' anno, mettendo a segno un significativo +3% e 195.000 unità transitate.

Sostanziale tenuta dei container con un calo del 2% e 638.000 TEU movimentati. Una flessione negativa lieve tenuto conto del momento storico, riconducibile al decremento del traffico TEU presente sui traghetti Ro-Ro da/per la Turchia. Va rilevato che il terminal container (molo VII), driver del valore totale del comparto, ha retto molto bene la crisi, attestandosi sui valori raggiunti nello stesso periodo del 2019. Guardando inoltre il singolo mese di ottobre relativo alla movimentazione contenitori del porto, e confrontandolo con lo stesso mese del 2019, si registra una variazione positiva del 2% con 66.000 TEU. Risultato che porta ad una inversione del trend nel secondo semestre dell' anno in corso, anche per questo fondamentale settore legato ai traffici con il Far East e il Mediterraneo. In linea invece con lo scenario che sta

interessando tutti i porti, il volume di merce movimentata complessivamente nei primi 10 mesi del 2020, supera i 45 milioni di tonnellate, riportando una contrazione del 12% sui valori dell' anno precedente. Alla performance negativa registrata in termini di volumi totali, hanno contribuito principalmente le rinfuse liquide (-12%), con 31.800.000 tonnellate ed infine quello delle rinfuse solide (-71 %). Se da un lato il segno meno del comparto delle rinfuse liquide è riconducibile alla recessione innescata dagli effetti della pandemia in corso, per le rinfuse solide invece, il dato negativo è legato al decremento generalizzato dei prodotti metallurgici, minerali e del carbone, dovuto alla chiusura dell' impianto siderurgico della Ferriera di Trieste. Per quanto riguarda la parte ferroviario va evidenziato un arretramento del 20%, con 6.680 treni lavorati. Anche in questo caso ha pesato il ridimensionamento della lavorazione dei treni alla Siderurgica Triestina che nel 2019 erano stati circa 1.500.

Il Nautilus

Trieste

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venerdì 27 novembre 2020

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Nei primi dieci mesi del 2020 il porto di Trieste ha movimentato 45 milioni di tonnellate di merci (-12%)

Negli ultimi quattro mesi il traffico dei container è cresciuto del +1% L' Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha reso noto che nei primi dieci mesi del 2020 il porto di Trieste ha movimentato oltre 45 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del -12% sullo stesso periodo dello scorso anno. Nel solo periodo luglio-ottobre di quest' anno il volume di traffico è stato pari a quasi 19 milioni di tonnellate, con una diminuzione del -8% sul corrispondente periodo del 2019. L' ente portuale ha specificato che alla performance negativa registrata in termini di volumi totalizzati nei primi dieci mesi del 2020 hanno contribuito principalmente le rinfuse liquide, con 31,8 milioni di tonnellate (-12%), e le rinfuse solide (-71%). L' authority ha spiegato che se da un lato il segno meno del comparto delle rinfuse liquide è riconducibile alla recessione innescata dagli effetti della pandemia in corso, per le rinfuse secche il dato negativo è legato al decremento generalizzato dei prodotti metallurgici, minerali e del carbone dovuto alla chiusura dell' impianto siderurgico della Ferriera di Trieste. Positivo, invece, l' andamento del traffico ro-ro che nei primi 10 mesi di quest' anno ha registrato 195mila unità

transitate (+3%). Nel segmento dei container è stato registrato un calo del -2% con 638mila teu movimentati, di cui oltre 260mila nel solo periodo luglio-ottobre (+1%). Nel solo mese di ottobre di quest' anno il traffico containerizzato ha segnato un ulteriore rialzo con 66mila teu movimentati (+2%). Infine l' AdSP ha reso noto che per quanto riguarda il traffico ferroviario da e per il porto di Trieste è stato accusato un arretramento del -20% con 6.680 treni lavorati, flessione anche in questo caso conseguenza del ridimensionamento della lavorazione dei treni alla Siderurgica Triestina che nel 2019 erano stati circa 1.500.

Informare

Trieste

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venerdì 27 novembre 2020

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[ § 1 6 7 5 4 6 1 5 § ]

Porto di Trieste, dieci mesi giù del 12 per cento

Il traffico ferroviario cala del 20 per cento per via dei meno treni provenienti dalla Siderurgica Triestina. Ma ottobre segna un recupero

Buoni segnali di ripartenza a ottobre al porto di Trieste, che dimostrano la tenuta dello scalo e il recupero avviato, anche se negli ultimi dieci mesi la contrazione è stata notevole. In cima alla lista e in controtendenza sui dati generali, il segmento ro-ro cresce nei primi dieci mesi dell' anno del 3 per cento a 195 mila unità transitate. In linea con lo scenario internazionale, il volume di merce movimentata complessivamente nei primi dieci mesi del 2020 supera le 45 milioni di tonnellate, in calo del 12 per cento. Alla performance negativa hanno contribuito principalmente le rinfuse liquide (-12%), con 31,8 milioni di tonnellate ed infine quello delle rinfuse solide (-71

%). Alla flessione delle rinfuse liquide è riconducibile la recessione, mentre per quelle solide è legato il calo dei prodotti metallurgici, minerali e del carbone, dovuto alla chiusura dell' impianto siderurgico della Ferriera. Cala di un quinto il traffico ferroviario, pari a 6,680 treni lavorati. Anche in questo caso ha pesato il ridimensionamento della lavorazione dei treni alla Siderurgica Triestina che nel 2019 erano stati circa 1,500. Sostanziale tenuta dei container, con un calo del 2 per cento a 638 mila TEU movimentati. Una

flessione negativa tutto sommato lieve, sottolinea l' Autorità di sistema portuale dell' Adriatico Orientale, tenuto conto del momento storico, riconducibile al decremento del traffico TEU presente sui traghetti ro-ro da e per la Turchia. Al netto di questo, quindi, il molo VII avrà movimentato più o meno gli stessi volumi dell' anno scorso. Tra l' altro, ad ottobre la crescita, rispetto a ottobre 2019, è stata del 2 per cento a 66 mila TEU. Un traffico legato ai traffici con il Far East e il Mediterraneo.

Informazioni Marittime

Trieste

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venerdì 27 novembre 2020

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Segnali di ripartenza al porto di Trieste

Il settore ro-ro cresce del 3% nei primi dieci mesi dell'anno

Redazione

TRIESTE Buoni segnali di ripartenza al porto di Trieste nel mese di Ottobre.

Segnali che secondo l'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale dimostrano la tenuta dello scalo e il recupero avviato, nonostante la pesante contrazione dei traffici mondiali, dovuta al Covid-19. In cima alla lista e in controtendenza sui dati generali, il segmento ro-ro cresce nei primi dieci mesi dell'anno, mettendo a segno un significativo + 3% e 195.000 unità transitate. Sostanziale tenuta dei container con un calo del 2% e 638.000 teu movimentati. Una flessione negativa lieve tenuto conto del momento storico, riconducibile al decremento del traffico teu presente sui traghetti ro-ro da/per la Turchia. Va rilevato che il terminal container (Molo VII), driver del valore totale del comparto, ha retto molto bene la crisi, attestandosi sui valori raggiunti nello stesso periodo del 2019. Guardando inoltre il singolo mese di Ottobre relativo alla movimentazione contenitori del porto, e confrontandolo con lo stesso mese del 2019, si registra una variazione positiva del 2% con 66.000 teu. Risultato che porta ad una inversione del trend nel secondo semestre dell'anno in corso, anche per questo fondamentale settore legato ai

traffici con il Far East e il Mediterraneo. In linea invece con lo scenario che sta interessando tutti i porti, il volume di merce movimentata complessivamente nei primi dieci mesi del 2020, supera i 45 milioni di tonnellate, riportando una contrazione del 12% sui valori dell'anno precedente. Alla performance negativa registrata in termini di volumi totali, hanno contribuito principalmente le rinfuse liquide (- 12%), con 31.800.000 tonnellate ed infine quello delle rinfuse solide (- 71 %). Se da un lato il segno meno del comparto delle rinfuse liquide è riconducibile alla recessione innescata dagli effetti della pandemia in corso, per le rinfuse solide invece, il dato negativo è legato al decremento generalizzato dei prodotti metallurgici, minerali e del carbone, dovuto alla chiusura dell'impianto siderurgico della Ferriera di Trieste. Per quanto riguarda la parte ferroviario va evidenziato un arretramento del 20%, con 6.680 treni lavorati. Anche in questo caso ha pesato il ridimensionamento della lavorazione dei treni alla Siderurgica Triestina che nel 2019 erano stati circa 1.500.

Messaggero Marittimo

Trieste

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venerdì 27 novembre 2020

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[ § 1 6 7 5 4 6 1 7 § ]

Segnali di ripresa per il porto di Trieste

Redazione

Trieste - Segnali di ripresa a ottobre per il porto di Trieste che "dimostrano la tenuta dello scalo e il recupero avviato, nonostante la pesante contrazione dei traffici mondiali ", informa l' AdSP. In cima alla lista e in controtendenza sui dati generali, il segmento Ro-Ro cresce nei primi 10 mesi dell' anno, mettendo a segno un significativo +3% e 195.000 unità transitate. Sostanziale tenuta dei container con un calo del 2% e 638.000 Teu movimentati . Una flessione negativa lieve tenuto conto del momento storico, riconducibile al decremento del traffico Teu presente sui traghetti Ro-Ro da/per la Turchia. Va rilevato che il terminal container (molo VII), driver del valore totale del comparto, ha retto molto bene la crisi, attestandosi sui valori raggiunti nello stesso periodo del 2 0 1 9 . G u a r d a n d o i n o l t r e i l s i n g o l o m e s e d i o t t o b r e r e l a t i v o a l l a movimentazione contenitori del porto, e confrontandolo con lo stesso mese del 2019, si registra una variazione positiva del 2% con 66.000 Teu. Risultato che porta ad una inversione del trend nel secondo semestre dell' anno in corso, anche per questo fondamentale settore legato ai traffici con il Far East e il Mediterraneo. In linea invece con lo scenario che sta interessando tutti i

porti, il volume di merce movimentata complessivamente nei primi 10 mesi del 2020 , supera i 45 milioni di tonnellate, riportando una contrazione del 12% sui valori dell' anno precedente. Alla performance negativa registrata in termini di volumi totali, hanno contribuito principalmente le rinfuse liquide (-12%), con 31,8 milioni di tonnellate ed infine quello delle rinfuse solide (-71 %). Se da un lato il segno meno del comparto delle rinfuse liquide è riconducibile alla recessione innescata dagli effetti della pandemia in corso, per le rinfuse solide invece, il dato negativo è legato al decremento generalizzato dei prodotti metallurgici, minerali e del carbone, dovuto alla chiusura dell' impianto siderurgico della Ferriera di Trieste. Per quanto riguarda la parte ferroviaria va evidenziato un arretramento del 20%, con 6.680 treni lavorati. Anche in questo caso ha pesato il ridimensionamento della lavorazione dei treni alla Siderurgica Triestina che nel 2019 erano stati circa 1.500.

Ship Mag

Trieste

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venerdì 27 novembre 2020

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Trieste: nei primi 10 mesi del 2020 rinfuse male, container e rotabili bene

Non ci sono solo i container in forte recupero : nel porto di Trieste un segnale positivo arriva anche dal traffico ro-ro, che nei primi mesi dell' anno è risultato in crescita del 3%, per un totale di 195.000 unità transitate. Nel complesso il traffico containerizzato chiude lo stesso intervallo di tempo con una sostanziale tenuta, ovvero un calo del 2% e 638mila Teu. Grazie anche alle performance del Tmt, ottobre è però archiviato con una ripresa del +2%

(66mila Teu), un risultato che inverte la tendenza dell' anno in corso, e si deve ai traffici con il Far East e il Mediterraneo. Peggiori, e in linea con lo scenario generale, i dati relativi all' andamento generale dello scalo. Nei primi 10 mesi del 2020 il volume di merce raggiunge i 45 milioni di tonnellate, riportando una contrazione del 12% sui valori dell' anno precedente. Alla performance negativa contribuiscono principalmente le rinfuse liquide (-12%), con 31.800.000 tonnellate, e le rinfuse solide (-71 %). Quest' ultimo dato, spiega la port authority in una nota, è "riconducibile alla recessione innescata dagli effetti della pandemia in corso", mentre per le rinfuse solide "il dato negativo è legato al decremento generalizzato dei prodotti metallurgici, minerali e del

carbone, dovuto alla chiusura dell' impianto siderurgico della Ferriera di Trieste". Arretra del 20% infine il traffico ferroviario, con 6.680 treni lavorati. Anche in questo caso "ha pesato il ridimensionamento della lavorazione dei treni alla Siderurgica Triestina".

Shipping Italy

Trieste

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venerdì 27 novembre 2020

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[ § 1 6 7 5 4 6 7 1 § ]

Porto di Trieste: buona tenuta dei traffici nei primi 10 mesi del 2020

Ro-Ro + 3%, settore container positivo il singolo mese di ottobre teu +2%.

TRIESTE Buoni segnali di ripartenza ad ottobre al porto di Trieste che dimostrano la tenuta dello scalo e il recupero avviato, nonostante la pesante contrazione dei traffici mondiali, dovuta al Covid-19. In cima alla lista e in controtendenza sui dati generali, il segmento Ro-Ro cresce nei primi 10 mesi dell'anno, mettendo a segno un significativo +3% e 195.000 unità transitate.

Sostanziale tenuta dei container con un calo del 2% e 638.000 TEU movimentati. Una flessione negativa lieve tenuto conto del momento storico, riconducibile al decremento del traffico TEU presente sui traghetti Ro-Ro da/per la Turchia. Va rilevato che il terminal container (molo VII), driver del valore totale del comparto, ha retto molto bene la crisi, attestandosi sui valori raggiunti nello stesso periodo del 2019. Guardando inoltre il singolo mese di ottobre relativo alla movimentazione contenitori del porto, e confrontandolo con lo stesso mese del 2019, si registra una variazione positiva del 2% con 66.000 TEU. Risultato che porta ad una inversione del trend nel secondo semestre dell'anno in corso, anche per questo fondamentale settore legato ai

traffici con il Far East e il Mediterraneo. In linea invece con lo scenario che sta interessando tutti i porti, il volume di merce movimentata complessivamente nei primi 10 mesi del 2020, supera i 45 milioni di tonnellate, riportando una contrazione del 12% sui valori dell'anno precedente. Alla performance negativa registrata in termini di volumi totali, hanno contribuito principalmente le rinfuse liquide (-12%), con 31.800.000 tonnellate ed infine quello delle rinfuse solide (-71 %). Se da un lato il segno meno del comparto delle rinfuse liquide è riconducibile alla recessione innescata dagli effetti della pandemia in corso, per le rinfuse solide invece, il dato negativo è legato al decremento generalizzato dei prodotti metallurgici, minerali e del carbone, dovuto alla chiusura dell'impianto siderurgico della Ferriera di Trieste.

Per quanto riguarda la parte ferroviario va evidenziato un arretramento del 20%, con 6.680 treni lavorati. Anche in questo caso ha pesato il ridimensionamento della lavorazione dei treni alla Siderurgica Triestina che nel 2019 erano stati circa 1.500.

Transportonline

Trieste

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sabato 28 novembre 2020 Pagina 31

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 34

Nuova Autorità della Laguna, Italia Nostra boccia Spitz

Appello al Governo: «Meglio gli ingegneri idraulici veneziani»

LA RICHIESTA VENEZIA L' appello viene dalla presidente nazionale di Italia Nostra, Ebe Giacometti, ed è rivolto al Ministro dell' Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa, che dovrebbe essere sentito sulla nomina del presidente dell' Autorità della laguna di Venezia in programma a giorni. L' associazione ambientalista chiede espressamente che il presidente

«non sia una dirigente esperta della gestione immobiliare del Demanio», riferimento neppure tanto velato alla candidata in pole position Elisabetta Spitz, e suggerisce che se proprio si deve trattare di un pensionato ci sono disponibili due ingegneri idraulici veneziani con conoscenza ed esperienza quarantennale della gestione della Laguna come l' ing. Antonio Rusconi e l' ing. Francesco Baruffi. «Si tratta di ex dirigenti del Ministero delle Infrastrutture l' uno e del Ministero dell' Ambiente l' altro, proprio i due ministeri che devono concordare la scelta da proporre al Presidente del Consiglio - scrive Italia Nostra - Ciascuno di essi ben potrebbe assicurare, per una transitoria fase iniziale, sia le conoscenze specifiche e indispensabili del territorio interessato, sia esperienze organizzative, sia la propensione a far crescere una nuova leva,

giovane e competente, per la direzione dell' Autorità». Si tratta di una nomina, ricorda Italia Nostra, che prevede elevate competenze e saperi relativi «alla salvaguardia della città di Venezia e della sua Laguna e al mantenimento del regime idraulico lagunare». «Son dunque necessarie competenze tecniche che consentano di cogliere la complessità delle particolarissime dinamiche ambientali che investono questo territorio e la complessiva unità idrografica della Laguna un territorio di assoluto interesse nazionale e pure sotto la tutela dell' Unesco - capacità ed esperienze gestionali, sensibilità ed attitudine al confronto con istituzioni e cittadinanza». L' associazione ha già scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte - cui compete il decreto di nomina - in cui si rileva «come la scelta della persona responsabile venga dopo un travagliatissimo periodo che ha visto infranto l' onore delle istituzioni e stesa per anni una coltre opaca sui termini progettuali, economici e funzionali del concessionario del Mose e degli interventi sulla Laguna. É dunque necessario che chi sara chiamato alla guida dell' Agenzia per la Laguna possa ben interpretare il dovuto cambio di passo». R.Vitt © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il Gazzettino

Venezia

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sabato 28 novembre 2020 Pagina 7

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 35

[ § 1 6 7 5 4 6 7 7 § ]

Placet di Tomaello a Spitz e Zincone «Ma sull'Autorità il governo si fidi degli enti locali»

Monica Zicchiero

VENEZIA Mose e Porto, il vicesindaco leghista Andrea Tomaello promuove le candidate in pectore di Cinzia Zincone (dal Provveditorato alle Opere all' Autorità Portuale) ed Elisabetta Spitz (da commissario per l' ultimazione del Mose a presidente dell' Agenzia per la Laguna). «Non posso dire di conoscerle. Ma con Zincone c' è stato un breve dialogo e mi è sembrata corretta e determinata. Spitz si è trovata a gestire una situazione non facile in una città non facile. E poi, tendenzialmente lavoro bene con le donne», sorride.

Da qualche giorno, la sua prospettiva su Venezia è cambiata: ha preso casa in zona San Marco e sta traslocando da Mirano. Non che ci fosse bisogno di un trasloco per rivendicare una presenza del Comune più incisiva nella costituenda Autorità che gestirà la salvaguardia, la grande opera e buona parte delle competenze che furono del Magistrato alle Acque. «L' assetto voluto dal governo non tiene conto della forte volontà di autonomia dei veneti e dei veneziani - osserva - Come se non ci si fidasse di come vengono gestite le cose qui, nonostante si siano date ampie prove di responsabilità». Sulla nomina del presidente, Regione, Comune e Città Metropolitana saranno

sentite. «Nel linguaggio romano vuol dire che ti fanno una telefonata per sapere se il nome va bene - traduce Tomaello - E poi nel comitato di gestione ci sono quattro rappresentati dei ministeri e tre degli enti locali: auspicavamo che gestissero più direttamente, invece è solo lo Stato che governa e controlla». Il comitato farà lo Statuto, l' atto costitutivo dell' Agenzia. «Importantissimo: perciò auspico che siano scelte figure di comprovata esperienza e che possano collaborare con gli enti locali», continua. Tutto è urgente nel discorso complessivo laguna-porto. Con i progetti di escavo dei canali annunciati dal commissario Musolino, diventa però più impellente la questione della commissione istituita dal decreto agosto di esperti di Ispra, Cnr, Arpav, Provveditorato, Istituto Superiore della Sanità che dovrà autorizzare ogni intervento. La competenza generale sarà dell' Autorità per la Laguna, quella puntuale della commissione. «Senza mettere in discussione la competenza degli esperti, ho la preoccupazione che a furia di creare enti, agenzie, commissioni, sub-commissioni, nessuno decida - si rammarica Tomaello - E se nessuno decide, il porto muore». Fare presto è l' appello, perciò sulle navi da crociera la maggioranza di Ca' Farsetti fa quadrato sulla soluzione di mandare i grandi transatlantici a Marghera e tenere quelli più piccoli in Marittima. «La vedo come soluzione transitoria, che poi è quella che compete agli amministratori locali per risolvere l' emergenza - spiega - Porti off-shore? Ok, ma non per i passeggeri: si intaserebbe la laguna di altre imbarcazioni per portarli a Venezia». Ma siccome Marghera potrebbe ospitare contemporaneamente tre navi, dalla primavera all' autunno ci sarebbero ondate di 7.500 crocieristi che per raggiungere la città storica salirebbero su pullman e bus lungo il ponte della Libertà, già carico di suo. «Per questo auspico una soluzione innovativa - esorta il vicesindaco - Non parlo di progetti improbabili come sublagunari e funicolari. Ma di un servizio che adoperi i binari ferroviari già esistenti».

Corriere del Veneto

Venezia

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sabato 28 novembre 2020 Pagina 7

Canale dei Petroli, lo scavo per riportare i container «Ora recuperare i traffici»

Ok della Capitaneria. Musolino: tre anni di inspiegabili ritardi

Alberto Zorzi

VENEZIA Le draghe inizieranno a scavare già la prossima settimana: nell' arco di un anno il canale dei Petroli, sempre più interrato in vari punti, tornerà alla quota dei 12 metri del piano regolatore portuale e le ordinanze della Capitaneria di Porto che ne limitavano il pescaggio saranno solo un lontano ricordo. E' stata proprio l' autorità marittima a dare il via libera definitivo all' escavo, con l' ordinanza 103 di mercoledì, che autorizza le aziende vincitrici dell' appalto (un' Ati capitanata dalla Stone, l' ex coop San Martino, con tutta una serie di altre coop chioggiotte) a occupare il canale fino al 30 settembre 2021 e avvisa tutte le navi di transitare con prudenza. «Sono serviti tre anni di intenso lavoro per superare inspiegabili ritardi», dichiara Pino Musolino, commissario dell' Autorità di sistema portuale d e l Mare Adriatico Settentrionale. «Una bella notizia, frutto di un lavoro di tutti. Ora bisogna recuperare i traffici», esulta Alessandro Santi, presidente di Assoagenti e portavoce della Venice Port Community. Il Provveditorato a settembre aveva autorizzato l' escavo di circa 650 mila metri cubi di sedimenti: per 537 mila metri cubi, ritenuti «entro colonna B e C» (cioè inquinati) saranno trasportati e

depositati all' isola delle Tresse; mentre con gli altri 110 mila, che sono ritenuti «entro colonna A» (cioè «puliti»), verranno realizzate strutture morfologiche lagunari, come le barene. «Invertendo il naturale processo di interramento della principale arteria di comunicazione del porto veneziano - osserva ancora Musolino - che rischiava di minare in modo irreparabile la competitività del nostro scalo. Ci auguriamo che d' ora in poi le operazioni di escavo dei canali portuali possano tornare ad essere un' attività manutentiva ciclica e ordinaria». Altri infatti sono i progetti manutentivi in corso: nel canale Ovest si scaverà la darsena della Rana, mentre nel canale Sud l' accordo della San Marco Petroli;

in gennaio a Chioggia si partirà con la rimozione di 50 mila metri cubi. Attività per cui sono stanziati in tutto 15 milioni.

Musolino ha deciso negli ultimi mesi di partire con gli escavi dopo un lungo stallo legato al «protocollo fanghi», annunciato come imminente dal ministro dell' Ambiente Sergio Costa nell' agosto 2019 e ancora da ratificare con il decreto interministeriale che coinvolge anche Infrastrutture e Sanità. Proprio i tempi lunghi (e, dice qualcuno, anche la sensazione che le nuove procedure stiano diventando sempre più complesse) hanno convinto a partire. Chi sta facendo la guerra al nuovo protocollo - su posizioni però opposte - sono storici ambientalisti veneziani come Andreina Zitelli, Stefano Boato, Maria Rosa Vittadini e Marco Zanetti. Intanto perché l' emendamento last minute presentato dal senatore Pd Andrea Ferrazzi al decreto Agosto prevede l' istituzione di una commissione tecnico- consultiva incardinata al Provveditorato e non all' Autorità per la laguna nata proprio con l' articolo 95. Un «dualismo»

che sarebbe stato segnalato dallo stesso Provveditorato. Zitelli sostiene poi che con il nuovo protocollo, rispetto a quello più restrittivo del 1993, possa portare al riutilizzo in velme e barene anche di fanghi inquinati. Il pool ambientalista ha fatto un accesso agli atti dei campionamenti fatti un anno fa, riscontrando passaggi da pericolo

«molto alto» ad «assente» sulla base delle nuove regole: «Bisognerebbe scegliere il risultato più restrittivo». La tensione è alta anche sulla nuova Autorità per la laguna. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro contesta il mancato coinvolgimento degli enti locali, ma ora è aperto anche il «tiro al bersaglio» sul commissario del Mose Elisabetta

Corriere del Veneto

Venezia

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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 36

Spitz, che pare in pole position per la presidenza. Ieri è stata Italia Nostra, con la presidente nazionale Ebe Giacometti: «Invece di una dirigente esperta della gestione immobiliare

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sabato 28 novembre 2020

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 37

del Demanio meglio due ingegneri idraulici veneziani come Antonio Rusconi e Francesco Baruffi», ha detto Giacometti.

Corriere del Veneto

Venezia

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sabato 28 novembre 2020 Pagina 37

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2020 Pagina 38

[ § 1 6 7 5 4 6 8 1 § ]

Canali portuali, finalmente si scava

La prossima settimana l' inizio dei lavori per il ripristino dei fondali navigabili fra San Leonardo e Porto Marghera Ci vorrà un anno per riportare la profondità a 11,5 metri Qui in futuro potrebbero passare anche le navi da crociera

ELISIO TREVISAN

PORTO MARGHERA Partono i lavori per scavare il canale dei Petroli e riportarlo a una profondità che consentirà di far entrare le navi. È una questione di giorni, praticamente un nulla rispetto agli anni che si è dovuto aspettare perché finalmente riprendesse l' attività di manutenzione ordinaria dei canali portuali. La Capitaneria di porto ha firmato l' ordinanza che autorizza l' opera ed entro la prossima settimana le ditte selezionate per i lavori che costeranno circa 15 milioni di euro (e che comprendono anche altri scavi nei canali di Marghera e a Chioggia), cominceranno ad azionare le draghe. E lo faranno in base al vecchio protocollo fanghi del 1993 perché quello nuovo - annunciato come imminente a luglio 2019, e poi a febbraio 2020 dal ministro dell' Ambiente, e promesso di nuovo dal ministro dei Trasporti il 10 luglio scorso - è stato di nuovo bloccato giusto l' altro ieri al ministero dell' Ambiente. È il caso di dire che, nonostante i mille ostacoli burocratici, a Venezia si è riusciti a riprendere gli scavi, e questa volta per davvero, anche se non si è riusciti a spendere tutti i 26 milioni di euro che l' Autorità del sistema portuale del mare Adriatico settentrionale (Adspmas) aveva stanziato ma, appunto, solo 15. D'

altro canto anche nel Piano previsionale del 2021 l' ex presidente dell' Adspmas Pino Musolino, ed oggi commissario straordinario, ha stanziato 50 milioni di euro per escavi e manutenzioni ma bisognerà vedere se il suo successore alla guida degli scali di Venezia e Chioggia riuscirà a spenderli tutti. I lavori che partiranno la prossima settimana serviranno a scavare il fondale del canale più importante del porto, il Malamocco-Marghera o dei Petroli, dal bacino di evoluzione 3, in corrispondenza col canale industriale Sud dove si affaccia anche il centro rifiuti di Veritas, alla curva del porto petroli di San Leonardo, in buona sostanza la parte più importante per consentire l' accesso delle navi all' intero porto commerciale e, in prospettiva, anche alle navi da crociera dirette alla Marittima o a Marghera: in 12 mesi verranno scavati circa 650 mila metri cubi di sedimenti che riporteranno la profondità del canale a 11,50 metri (12 metri secondo il Piano regolatore portuale che diventano 11,50 di pescaggio). Già da ora l' Autorità può quindi ricominciare a contattare le compagnie che hanno abbandonato Marghera a causa dei fondali troppo bassi che impediscono alle loro navi, soprattutto porta container, di accedere alle banchine dei terminal. «Sono serviti tre anni di intenso lavoro per superare un lungo periodo caratterizzato da inspiegabili ritardi nel ripristino dell' accessibilità nautica dei porti veneti - commenta Pino Musolino - . Finalmente possiamo invertire il naturale processo di interramento che rischiava di minare in modo irreparabile la competitività del nostro scalo. Un lavoro frutto di un' efficace collaborazione con il Provveditorato e la Capitaneria, e con il ministero dei Trasporti e la sua struttura tecnica. È un' ottima notizia per tutta la comunità portuale veneta che conta 1300 aziende insediate e oltre 21 mila addetti, e per l' industria manifatturiera veneta che necessita di porti efficienti per rifornirsi di materie prime e sostenere l' export». LA DESTINAZIONE I fanghi scavati verranno collocati parte all' isola delle Tresse (537 mila metri cubi entro colonna B e C della classificazione in base alla pericolosità) e parte utilizzati per ricostruire

Il Gazzettino

Venezia

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sabato 28 novembre 2020

[ § 1 6 7 5 4 6 8 1 § ]

velme e barene (110 mila metri cubi entro colonna A, ossia puliti). Intanto le attività manutentive continuano anche su altri fronti: è stato completato il progetto per la darsena della Rana in canale Ovest a Marghera che sarà trasmesso in questi giorni al Provveditorato; l' intervento di escavo dell' accosto ME10, sempre in canale Ovest, è stato completato, mentre da metà dicembre comincerà quello alla darsena del canale Sud in corrispondenza dell' accosto di San Marco Petroli; a Chioggia, per gli accosti di Val da Rio, si è in attesa dell' autorizzazione del Provveditorato per scavare 50 mila metri cubi di sedimenti classe B a partire da metà gennaio 2021; infine sono previsti altri interventi per il ripristino dei pescaggi per i quali sono in corso approfondimenti e valutazioni per i progetti. «Ci auguriamo - conclude il commissario Musolino - che d' ora in poi le operazioni di escavo dei canali portuali possano tornare ad essere un' attività manutentiva ciclica e ordinaria così come previsto dalla legge». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il Gazzettino

Venezia

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sabato 28 novembre 2020 Pagina 23

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firmata l' ordinanza della capitaneria

Dodici mesi di escavi sul Canale dei Petroli Da lunedì si comincia

I fanghi finiranno nell' isola delle Tresse mentre in dicembre toccherà al canale Sud. Finiti i dragaggi sul canale Ovest GIANNI FAVARATO

venezia Cominciano, finalmente, gli escavi dei fondali del primo tratto del Canale dei Petroli (Malamocco-Marghera), nel tratto compreso tra il bacino di evoluzione 3 e il "curvone" di San Leonardo. La Capitaneria di Porto ha siglato l' attesa ordinanza e si potranno iniziare i lavori di dragaggio per rimuovere l' interramento della cunetta navigabile - causati dal franare della sponda della Cassa di Colmata B - e ripristinare il pescaggio e la sicurezza alla navigazione, come richiesto dalla Capitaneria di Porto. «Sono serviti tre anni di intenso lavoro per superare un lungo periodo con inspiegabili ritardi nel ripristino dell' accessibilità nautica dei porti veneti» ha dichiarato Pino Musolino, commissario straordinario dell' Autorità di sistema portuale.

Secondo, spiegando che l' intervento prenderà avvio la prossima settimana e avrà durata di circa dodici mesi. I lavori sono stati aggiudicati con procedura aperta a imprese specializzate del settore. I fanghi (537 mila metri cubi) che verranno dragati, come prevede l' autorizzazione concessa già nel novembre scorso dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, verranno portati all' isola delle Tresse. Si tratta di sedimenti, che, in base al loro stato di

contaminazione definito dal Protocollo di classificazione del 1993 classificati "entro colonna A" (110 mila metri cubi) e quindi utilizzabili per interventi di ripristino della morfologia lagunare ed "entro colonna B e C" impiegabili per

«ampliamenti e innalzamenti di isole permanentemente emerse, realizzate con un confinamento che consenta di evitare qualsiasi rilascio di specie inquinanti a seguito di processi di erosione, dispersione e infiltramento acque meteoriche». Per quanto riguarda gli altri interventi di escavo, il commissario straordinario dell' ente portuale ha sottolineato che «è stato completato il progetto per l' escavo manutentivo della darsena della Rana sul canale industriale e l' escavo dell' accosto ME10, sul canale Ovest, mentre a metà dicembre inizierà l' escavo della darsena del canale Sud. A Chioggia, infine, si è in attesa dell' autorizzazione da parte del Provveditorato, l' intervento di manutenzione presso gli accosti di Val da Rio. --gianni favarato© RIPRODUZIONE RISERVATA.

La Nuova di Venezia e Mestre

Venezia

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venerdì 27 novembre 2020

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Venezia: la bocca del porto di 'Malamocco' sarà liberata da fanghi

(ANSA) - VENEZIA, 27 NOV - A Venezia si tornerà a scavare dai fanghi la bocca di porto di Malamocco (interessata da una parte delle paratoie del Mose). I vavori a carico dell'Autorità portuale hanno avuto il via libera da un'ordinanza della Cpiatenria di porto. L'intervento avrà una durata di circa 12 mesi e si prevede di dare avvio alle operazioni di escavo già entro la fine della prossima settimana. I lavori sono stati aggiudicati con procedura aperta a ditte specializzate del settore. "Sono serviti tre anni di intenso lavoro per superare un lungo periodo caratterizzato da inspiegabili ritardi nel ripristino dell'accessibilità nautica dei porti veneti - afferma Pino Musolino, Commissario Straordinario dell'Autorità portuale -. Oggi finalmente arriva l'ultimo via libera nell'iter autorizzativo all'escavo del canale Malamocco Marghera, la principale arteria di comunicazione del porto veneziano, che potrà così essere liberato da circa 650 mila metri cubi di sedimenti, invertendo il naturale processo di interramento che rischiava di minare in modo irreparabile la competitività del nostro scalo". (ANSA).

Ansa

Venezia

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venerdì 27 novembre 2020

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Porto di Venezia: partono i lavori di escavo nel canale Malamocco Marghera

(FERPRESS) Venezia, 2 7 N O V La Capitaneria di Porto h a s i g l a t o un'ordinanza che consente di eseguire i lavori di escavo dei fondali marini del canale Malamocco-Marghera, nel tratto compreso tra il bacino di evoluzione n.3 e il curvone di San Leonardo.L'intervento avrà durata di circa 12 mesi e si prevede di dare avvio alle operazioni di escavo già entro la fine della prossima settimana. I lavori sono stati aggiudicati con procedura aperta a ditte specializzate del settore.A settembre il PIOPP aveva autorizzato l'esecuzione dell'escavo dei fondali marini, il trasporto e la successiva collocazione a dimora all'isola delle Tresse dei sedimenti entro colonna B e C per un quantitativo stimato di 537mila metri cubi e quelli entro colonna A presso le strutture morfologiche lagunari stabilite per un quantitativo stimato di 110mila metri cubi.Sono serviti tre anni di intenso lavoro per superare un lungo periodo caratterizzato da inspiegabili ritardi nel ripristino dell'accessibilità nautica dei porti veneti dichiara Pino Musolino, Commissario Straordinario dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Oggi finalmente arriva l'ultimo via libera nell'iter autorizzativo all'escavo del canale

Malamocco Marghera, la principale arteria di comunicazione del porto veneziano, che potrà così essere liberato da circa 650 mila metri cubi di sedimenti, invertendo il naturale processo di interramento che rischiava di minare in modo irreparabile la competitività del nostro scalo. Un lavoro frutto di un'efficace collaborazione dell'AdSP a livello locale con il Provveditorato e con la Capitaneria, e a livello centrale con il Ministero e la sua struttura tecnica. Quella di oggi è un'ottima notizia per tutta la comunità portuale veneta che conta 1300 aziende insediate e oltre 21 mila addetti e per tutta l'industria manifatturiera della nostra regione che necessita di porti efficienti per rifornirsi di materie prime e sostenere l'export. Ci auguriamo che d'ora in poi le operazioni di escavo dei canali portuali possano tornare ad essere un'attività manutentiva ciclica e ordinaria così come previsto dalla legge.Le attività di escavo manutentivo proseguono anche su altri fronti. A Venezia è stato completato il progetto per l'escavo manutentivo di darsena della Rana in canale Ovest che sarà trasmesso in questi giorni al Provveditorato. Una volta ottenuta l'autorizzazione dello stesso si procederà con le azioni propedeutiche all'avvio dei lavori e alla predisposizione della documentazione da inviare alla Capitaneria di Porto per l'emissione di apposita ordinanza. L'intervento manutentivo di escavo dell'accosto ME10 in canale Ovest a Marghera è stato completato, mentre si stima di poter iniziare da metà dicembre le attività di escavo della darsena del canale Sud in corrispondenza dell'accosto di San Marco Petroli. A Chioggia, per quanto riguarda l'intervento di manutenzione presso gli accosti di Val da Rio, di cui si è in attesa dell'autorizzazione da parte del Provveditorato, è previsto l'escavo di circa 50 mila metri cubi di sedimenti classe B a partire indicativamente da metà gennaio 2021. Sono altresì previsti altri interventi manutentori per il ripristino dei pescaggi per i quali sono in corso approfondimenti e valutazioni necessari alla predisposizione dei relativi progetti. Nel complesso l'importo stanziato per le attività di scavo e conferimento ammonta a più di 15 milioni di euro.

FerPress

Venezia

Riferimenti

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