Può un ingegnere gestionale essere utile per la
costruzione e mantenimento dei PDTA per patologia?
Andrea Perbellini e Federico Pollara - Tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale Cristina Masella – Dipartimento di Ingegneria Gestionale
Giulia Garavaglia – ASST GOM Niguarda e Dipartimento di Ingegneria Gestionale
Giulia Garavaglia
Agenda
1. RIDISEGNARE LE ORGANIZZAZIONI
2. PDTA COME STRUMENTO DI RIDISEGNO ORGANIZZATIVO
3. DIFFUSIONE DEI PDTA E TENDENZE 4. IL MONITORAGGIO DEI PDTA
5. IL CASO DELLA AO G.SALVINI DI GARBAGNATE 6. CONCLUSIONI
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RIDISEGNARE LE ORGANIZZAZIONI
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Bohmer RMJ (2010). Fixing health care on the front lines. Harvard Business Review.
Il ridisegno dell’organizzazione deve seguire 4 direttrici:
• Gestire la cura, standardizzando i processi
• Isolare la variabilità, dividendo i casi ad alta e bassa complessità
• Riorganizzare le risorse, secondo una logica di processo
• Imparare dalla pratica quotidiana, imbrigliando la conoscenza perché ne benefici tutta l’organizzazione
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PDTA COME STRUMENTO DI RIDISEGNO ORGANIZZATIVO
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“Una sequenza predefinita, articolata e coordinata di prestazioni erogate a livello ambulatoriale e/o di ricovero e/o territoriale, che prevede la partecipazione integrata di diversi specialisti e professionisti (oltre al paziente stesso), a livello
ospedaliero e/o territoriale, al fine di realizzare la diagnosi e la terapia più adeguate per una specifica situazione patologica.” (PNGLA 2010-2012)
Kitchiner et al. Integrated care pathways: effective tools for continuous evaluation of clinical practice. JEvalClinPract. 1996
Clinical pathways, or care pathways, sono strumenti per gestire la qualita in sanità attraverso la standardizzazione dei processi.
Gli obiettivi sono:
• Ridurre la variabilità della pratica clinica
• Migliorare la cooperazione multidisciplinare
• Integrare le cure
• Migliorare gli outcome clinici
I PDTA sono strumenti di management clinico utilizzati dai professionisti per determinare i processi migliori all’interno delle organizzazioni per gestire popolazioni specifiche di pazienti in accordo con la migliore evidenza disponibile.
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DIFFUSIONE E INFORMATIZZAZIONE DEI PDTA
School of Management del Politecnico di Milano e FIASO. Il supporto dell’ICT ai Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali: una prima analisi empirica. I Quaderni di FIASO. Dicembre 2014.
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Survey:
43 aziende: 26 ASL, 14 AO, 2 IRCCS e 1 Az Regionale per l’Emergenza
Sanitaria
14 Regioni italiane 338 PDTA attivi
I PDTA sono una realtà sempre più diffusa e consolidata, soprattutto al
Centro-Nord
TENDENZE:
integrazione ospedale- territorio
condivisione
informatizzazione
Scarsamente diffusa.
È fondamentale per garantire:
La condivisione delle informazioni lungo la filiera erogativa
La costruzione di strumenti per il monitoraggio continuo
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MONITORARE I PDTA
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• Length of Stay
• Costi di gestione
• Patients’ Satisfaction
• Tasso di mortalità ospedaliera
• Tasso di riammissione (30 giorni)
• Tasso di morbidità postoperatoria
Metodologia
• Review letteratura nazionale ed internazionale
• Motore di ricerca per la letteratura biomedica PubMed
• Focus sulle due patologie prese in esame Risultati
• Assenza di un sistema di monitoraggio
• Prevalenza analisi “pre-post”
• Miglioramento delle performance:
Fasi di costruzione del PDTA:
ANALISI
RIPROGETTAZIONE CHANGE MANAGEMENT
MONITORAGGIO
COSA è STATO FATTO
FINO AD OGGI?
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IL LAVORO SVOLTO PRESSO LA
AO G. SALVINI DI GARBAGNATE MILANESE
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Costruzione di uno strumento per il
monitoraggio
dell’implementazione dei PDTA dei tumori della mammella e del
colon-retto per la Direzione Sanitaria
dell’Azienda
Ospedaliera G. Salvini
Sistema di monitoraggio
Costruzione di un Cruscotto di
indicatori
Creazione di una Survey
Valutazione quantitativa
delle performance
dei PDTA
Rilevazione delle percezioni dei
professionisti sui PDTA
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CREAZIONE DEL CRUSCOTTO
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Studio documentazione
aziendale Studio della
letteratura
Definizione prima proposta di cruscotto
Definizione cruscotto di indicatori Verifica di
rilevanza
Verifica di misurabilità
Fasi assistenziali:
Mammella: 94 indicatori Colon-retto: 70 indicatori
• Screening
• Diagnosi e Stadiazione
• Trattamento Chirurgico
• Trattamento Medico
• Follow Up
• Intero PDTA
Mammella: 53 indicatori Colon-retto: 38 indicatori
Mammella:
24 indicatori Colon-retto:
14 indicatori Mammella
Fasi assistenziali: Screening; Diagnosi e Stadiazione; Trattamento e Follow Up Indicatori: 29
Colon-retto
Fasi assistenziali: Diagnosi e
Stadiazione; Trattamento e Follow Up Indicatori: 17
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COSA MISURA IL CRUSCOTTO E COME
9Mammella VOLUMI TEMPI QUALITA’
SCREENING X
DIAGNOSI E
STADIAZIONE X X X
TRATTAMENTO X X X
FOLLOW-UP X X
Colon-retto VOLUMI TEMPI QUALITA’
SCREENING DIAGNOSI E
STADIAZIONE X X
TRATTAMENTO X X X
FOLLOW-UP X X
Fonti principali:
• SDO
• AMB (28san)
Periodo di rilevazione:
• Gennaio-Giugno 2015
Modalità di presentazione:
• Confronto tra 1°e 2°
trimestre
Punti di attenzione:
Mammella
• Follow-up Colon-retto:
• Screening
• Follow-up
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CREAZIONE DELLA SURVEY
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Studio della letteratura
Definizione prima proposta di
survey
Definizione della survey Discussione della survey con il gruppo
di lavoro
104 Barriere 27 Facilitatori
15 Domande
• 3 item su informazioni personali
• 11 item: scala Likert a 4 da «totalmente in disaccordo» a «pienamente d’accordo» +
«non so»
• 1 item: risposta aperta Caratteristiche:
• Forma anonima
• Breve durata
• Focus: PDTA generico
• Google Drive DOCUMENTAZIONE
DISPONIBILITA’
RISORSE COMUNICAZIONE
COMMITMENT
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO INFORMATION &
COMUNICATION TECHNOLOGY GRADO DI
COMPETENZA
DOCUMENTAZIONE ORGANIZZAZIONE DEL
LAVORO
COMUNICAZIONE
DISPONIBILITA’ DI RISORSE
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CONCLUSIONI
Dal lavoro sul cruscotto di KPI emerge la centralità del ruolo del IT per abilitare:
• la costruzione di uno strumento dedicato per la comunicazione asincrona dei professionisti lungo il processo di cura (es. cartella clinica PDTA) e tra i diversi presidi della AO
• L’integrazione dello strumento di monitoraggio delle prestazioni del PDTA con indicatori clinici di appropriatezza clinica e esito
Dalla survey emerge come:
• Il PDTA sia uno strumento che fa ormai parte dell’atto clinico
• I professionisti della AO rilevino il bisogno di comunicare di più e meglio a monte e a valle della fase di percorso che presidiano
• I professionisti riscontrino la necessità di integrare il proprio percorso di formazione continua con dei corsi mirati a migliorare la propria
conoscenza sui PDTA
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Giulia Garavaglia
Grazie per l’attenzione.
Cristina.masella@polimi.it Giulia.garavaglia@polimi.it
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