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Ma anche. Sulle modalità di comprensione e utilizzazione delle abilità stesse (imparare ad imparare) Obiezioni: mancanza di tempo.

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Academic year: 2022

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(1)

La metacognizione

(2)

La metacognizione, soprattutto nei suoi aspetti di come si svolgono i processi cognitivi e di controllo dei processi stessi, costituisce una delle variabili di maggiore importanza e di più

agevole utilizzazione nel lavoro educativo sia con bambini normali, sia con quelli che presentano difficoltà

d'apprendimento.

METACOGNIZIONE

(3)

Su cosa deve incidere il processo educativo/riabilitativo?

Dal punto di vista educativo, riconoscere il ruolo della metacognizione significa comprendere che il processo educativo non deve incidere solo

sulle abilità di base (es. la memoria, il calcolo) oppure sui prodotti dell'apprendimento (le nozioni e abilità apprese - abilità di lettura,

scrittura...), Ma anche

Sulle modalità di comprensione e utilizzazione delle abilità stesse (imparare ad imparare)

Obiezioni: mancanza di tempo….

(4)

Cos'è la metacognizione?

In termini molto generali potremmo definire la metacognizione come l'insieme delle attività psichiche che presiedono il funzionamento

cognitivo

Es. nella lettura (riconoscimento dei segni grafici, la loro transcodifica uditivo-articolatoria, l'accesso al lessico mentale...)

Gli aspetti metacognitivi rappresentati dalle conoscenze, valutazioni e decisioni che portano il soggetto ad

effettuare il processo in un modo piuttosto che in un altro

(es. considerare che non è particolarmente importante fissarsi su una determinata parola...)

differenze individuali...

(5)

Possiamo distinguere 2 aspetti fondamentali della metacognizione:

1

La conoscenza metacognitiva

2

I processi di controllo

(6)

1 La conoscenza metacognitiva

(gli stati di conoscenza sul funzionamento mentale,

ossia l'insieme di conoscenze che un individuo possiede riguardo il funzionamento della mente, e che sono

potenzialmente in grado di influire su di esso e sul comportamento di un individuo

)

Una delle prime analisi nell'ambito della metamemoria Flavell e Wellman (1977),

Kreutzer et al. (1975) es. questionario metamemoria

(7)

Conoscenze metacognitive relative alla memoria

Es. ...

Conoscenze metacognitive relative alla matematica

credenze e stereotipi scarsa popolarità

Il caso del S che sarebbe in grado di risolvere il compito, ma non si

impegna a fondo o non persiste dopo il primo insuccesso costituisce un nodo cruciale della prestazione durante la soluzione dei problemi

(8)

La convinzione di essere in grado di svolgere il problema contribuisce alla persistenza nel

compito e allo sforzo verso la ricerca di percorsi differenti e di strategie appropriate

Un coinvolgimento emotivo e della propria immagine sembra essere maggiore nel caso della matematica perché

maggiormente presenti le componenti del rischio e dell'autovalutazione

non è piacevole iniziare un'attività in cui è facile sbagliare e

l'errore è insindacabilmente visibile

(9)

questo può costituire un elemento di attrazione e di sfida se ci si sente adeguati e si ritiene di potercela fare

ma

se non ci si sente adeguati atteggiamento di rinuncia ansietà che invita a desistere o perlomeno fa perdere lucidità e concentrazione

Es. di problema

?

(10)

La conoscenza metacognitiva

La conoscenza metacognitiva rappresenta gli stati di conoscenza sul funzionamento mentale , ossia

l’insieme di conoscenze che un individuo possiede sul funzionamento della mente; esse sono potenzialmente in grado di influire su di esso e sul comportamento

dell’individuo.

E’ una sorta di “conoscenza ingenua” che si distingue

dalla conoscenza appresa a scuola

(11)

La conoscenza metacognitiva e la matematica

Un esempio

per indagare la conoscenza metacognitiva sulla matematica di un gruppo di bambini delle scuole elementari Ponendo la domanda: “Quando fai le operazioni aritmetiche come fai a non sbagliare?”alcuni bambini hanno risposto:

Uso la cancellina senza grumi

Ci penso bene poi guardo dalla Luisa

Me le porto a casa così papà le dà alla Maria e le paga le ripetizioni

(12)

La conoscenza metacognitiva e la matematica

Dietro a queste risposte emergono le conoscenze metacognitive di ciascun bambino:

L’errore non è legato all’operazione ma al “pasticcio”, al disordine sul foglio-> a livello metacognitivo non so che cosa è l’errore

Poiché no so far niente guardo da Luisa che è più brava di me-> bassa convinzione di poter eseguire il compito

legata a un sentimento di inadeguatezza

Non è importante che io sappia fare le operazioni, ma che io arrivi ai risultati

(13)

Stretto legame fra metaconoscenze e

processi di controllo

(14)

2 I processi metacognitivi di controllo

dagli studi della cibernetica: il sistema esperto che controlla la propria attività e mette in atto gli opportuni cambiamenti

i processi di supervisione che si verificano in concomitanza

con l'esecuzione dei processi cognitivi

(15)

Modello di Ann Brown (1978)

Processi di controllo e autoregolazione relativi a:

PREVISIONE PIANIFICAZIONE MONITORAGGIO

VALUTAZIONE

Esercizio: costruire una prova volta a valutare queste componenti in un compito matematico

(16)

16X 3

711X 129

21X 9

175x 7

428X 100

Quanto prevedi rispondere correttamente?

a) Del tutto certo di farlo giusto b) Abbastanza certo di farlo giusto

c) Incerto, noi sai se lo farai giusto o no

d) Molto incerto e pensi che probabilmente non riuscirai e) Sai che non riuscirai a farlo giusto

Questionario metacognitivo

(17)

16X 3

711X 129

21X 9

175x 7

428X 100

Pianificazione

Monitoraggio

Questionario metacognitivo

Ora risolvi le operazioni

(18)

Adesso che hai finito, quanto sei sicuro di aver risposto correttamente?

a) Sei del tutto certo di aver fatto giusto

b) Sai abbastanza sicuro di aver fatto tutto giusto c) Sei incerto e non sai se hai fatto giusto o no

d) Se molto incerto, e credi molto probabilmente di avere sbagliato e) Sai di avere sbagliato

Rifletti sulle soluzioni che hai trovato e prova a descrivere meglio che puoi

come hai fatto (le strategie che hai usato) _________________________

_________________________

Spesso alcuni bambini sbagliano in compiti di questo tipo, prova a dire secondo te perché accade

_________________________

_________________________

(19)

Come viene acquistata la conoscenza metacognitiva?

1

ATTRAVERSO NOI STESSI (in base alle esperienze che facciamo)

Di fronte agli insuccessi rifletto e divento consapevole di come funziona la mente.

Eravamo sicuri di ricordare/fare bene il compito e non è andata così...

Questi eventi provocano esperienze consapevoli che ci aiutano a sviluppare delle riflessioni sul funzionamento mentale (nell'es. fattori

cognitivi che influenzano il successo insuccesso)

(20)

Un caso di acquisizione mediata socialmente è mediata dai processi di autocontrollo che è in parte mediato

dall’interiorizzazione di consegne verbali degli adulti.

2

Acquisizione MEDIATA SOCIALMENTE (attraverso adulti compagni)

Processi di autocontrollo… linguaggio interiore come guida dell’azione

Dal punto di vista educativo/riabilitativo è quindi

importante creare situazioni volte a sviluppare le

esperienze metacognitive

.

(21)

Lavoro sulla metacognizione in ambito psicopatologico e

riabilitativo

(22)

Perché certe difficoltà riabilitative?

certe difficoltà riabilitative, mettono in luce come i soggetti facciano fatica a generalizzare e a

mantenere le abilità che vengono loro insegnate.

(ecco perché all'insegnamento di una strategia deve essere associato un training metacognitivo e

motivazionale)

(23)

RIABILITAZIONE CENTRATA SU UN'ABILITA' o FUNZIONE

se il correlato fisiologico o neuropsicologico di quella funzione è leso, è molto difficoltosa una riabilitazione.

Pertanto un training strutturale apparirebbe poco opportuno quando la struttura è lesa o mancante (solo in misura modesta

si può invocare la plasticità del sistema nervoso)

(24)

Appare più opportuno e promettente modificare

le modalità di utilizzazione di quella struttura

Es. abilità specifica

(25)

• ASPETTI METACOGNITIVI DI UN INTERVENTO

• Informare il soggetto

• Discutere il suo sistema di credenze e vissuti relativi all’area problema

• Analizzare gli errori

• Portare l’attenzione sulle strategie

• Orientare il soggetto alla padronanza piuttosto che alla prestazione

• Insistere sulla funzione di controllo che la mente può esercitare sulla attività

• Promuovere l’autoregolazione

(26)

DOMANDE METACOGNITIVE DI

FRONTE A UN COMPITO

(27)

•Conosco questo compito, l’ho già svolto in passato?

•Quali abilità richiede? Le possiedo? Posso imparare?

Posso chiedere aiuto a qualcuno?

•Quali difficoltà presenta? Sono in grado di superarle?

•Quali risorse cognitive devo mettere in campo? Di quanto tempo ho bisogno?

•Quanto bene posso aspettarmi di svolgerlo? Qual è il risultato che voglio ottenere?

•Sto procedendo adeguatamente? È necessario modificare qualcosa?

•Il risultato finale corrisponde alle mie aspettative?

•Come valuto il modo in cui ho svolto il compito? La prossima volta farò lo stesso?

(28)

Il focus di un intervento metacognitivo

Comporta lo sviluppo della capacità del singolo

di riconoscere i propri punti di forza e debolezza e, di conseguenza, individuare quali strategie possono calzargli meglio nel perseguimento degli obiettivi

(29)

Ad esempio uno studente davanti a un compito cognitivo qualsiasi diventa in grado di

immaginarsi in modo abbastanza chiaro l’obiettivo che vuole raggiungere e come vuole raggiungerlo;

dunque durante il suo svolgimento sa darsi

delle istruzioni o dei suggerimenti circa le operazioni necessarie al processo (dialogo interno)

osserva l’andamento dei risultati delle sue azioni in

modo critico e attivo, li confronta con le sue aspettative e raccoglie dati utili a una successiva esecuzione pronto

ad aggiornare il proprio operato e correggersi nel caso non fosse soddisfatto.

(30)

ATTENZIONE ai fattori psicologici sottostanti (Locus of control, autoefficacia, autostima, ….).

che possono interferire con la riuscita del training

ASPETTI NEGATIVI:

la presenza di un locus of control esterno, ossia la tendenza ad attribuire a fattori esterni, e su cui non si ha alcuna possibilità di controllo la riuscita o meno di un compito,

Spesso legato a un atteggiamento passivo in cui il soggetto può sentirsi a volte deresponsabilizzato verso i suoi insuccessi o non meritevole dei suoi successi.

(31)

L’utilizzo consapevole di processi metacognitivi non può prescindere, da una predisposizione al compito attiva e partecipe.

(32)

ASPETTI POSITIVI

presenza di un senso di autoefficacia (senso di competenza rispetto a un compito o ambito

specifico) e

di autostima (insieme di percezioni, valutazioni e sentimenti verso il sé e il proprio valore in

generale) positivi contribuiscono a far crescere la

spinta motivazionale nel soggetto.

(33)

della vostra attenzione!

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