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Comunità Insieme In attesa del Natale di Cristo

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Academic year: 2022

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Comunità Insieme

In attesa del Natale di Cristo

Il tabernacolo della Chiesa di San Gregorio Magno

Sommario Mi illumino di immenso...

Riparte al cinema Palestrina l’itinerario di formazione cristiana Comunità Pastorale in cammino L’immaginetta: riflessioni natalizie bussando alla porta

ComMusicando

La Comunità Pastorale si fa anche con la musica

Oratorio verso il Natale

Un percorso per ogni età affiancati dalla comunità adulta La crociera di don Orazio missionario nello spazio

Calendario di Dicembre Vita della Parrocchia

R

ipensando a questo periodo di Avvento nella nostra Comunità e ai travagli e preoccupazioni che sentiamo a livello politi- co, mi è sorto spontaneo ri- cordare questo breve stico di Giuseppe Ungaretti, scritto nel 1917, perché esprime ciò di cui ognuno di noi ha più bisogno in quanto uomo o donna, giovane o adulto, an- ziano o bambino: il bisogno di essere illuminati dall’alto, il bisogno di sentire la vici- nanza di ciò che è infinito, il bisogno di aprire la nostra interiorità all’anelito profon- damente umano dell’andare oltre se stessi, come cristiani il bisogno di essere avvolti dalla sovrabbondante grazia di Dio, che nel Natale di Cristo si presenta con i tratti della

Mi illumino di immenso...

don Sergio Tomasello

Luce che vince le Tenebre, del- la Parola che si fa Carne! Ecco perché il versetto “Mi illumino di immenso …” dice una cer- tezza e una contemporaneità:

una certezza, perché sta già avvenendo e ne posso go- dere; una contemporaneità, perché questo fatto si dà “qui ed ora”, nella nostra vita attua- le, è contemporaneo a noi che viviamo tutte le contraddizio- ni e le attese di questo perio- do così complicato della vita italiana e della vita lavorativa e permette – con la luce che promana – di sentirsi investito dall’alto; l’uomo ritorna ad es- sere quello che è pienamente, cioè riflesso della sua immagi- ne e della sua presenza lumi- nosa: “a sua immagine e somi- glianza ci creò”.

Eravamo partiti nel Ritiro

Spirituale di Avvento dalle parole “Attesa e Stupore” aiu- tati dalla vicenda familiare di Zaccaria ed Elisabetta: una coppia anziana che non aveva avuto figli. Pensavano di esse- re stati dimenticati dal Signo- re e che Dio non si ricordasse più delle loro preghiere; ma il Signore li stupisce e la loro attesa diventa certezza: “Da te nascerà un figlio e tu lo chia- merai Giovanni”. Per l’incre- dulità Zaccaria rimase muto per i mesi del concepimento e della gestazione di questo grande Profeta, che diverrà il Precursore del Figlio di Dio.

Abbiamo poi meditato il rin- corrersi delle pagine riferite a Giovanni e a Gesù nel Vangelo di Luca, i Vangeli dell’Infanzia (Luca 1 e 2) nei 4 lunedì sera in cui ci siamo dedicati alla

Meditazione del Testo Sacro, e abbiamo ritrovato le parole chiave di questa Attesa nel- la Preghiera del Benedictus che Zaccaria esprime dopo la nascita di Giovanni: “…Verrà a visitarci dall’alto come un sole che sorge, per rischiara- re quelli che stanno nelle te- nebre”. Sì, la Festa del Natale Cristiano nasce come Festa del Sole che sorge. E’ un sole che illumina e riscalda. I cri- stiani sono “Figli della Luce”!

Il Signore Dio li illumina e li rischiara e toglie da loro ogni tenebra di male. Noi veniamo investiti e illuminati dalla sua potenza e dalla sua grazia, dalla sua grandezza e dalla sua immensa misericordia. Lo sentiremo anche nella Notte di Natale: “… le tenebre non

segue a pagina 2

Parrocchia S. Gregorio Magno

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l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto ha dato il po- tere di diventare Figli di Dio!”

Ecco i Figli della Luce: quelli che si lasciano illuminare di immenso!

Carissimi amici e parroc- chiani di San Gregorio: acco- gliamo il Figlio di Dio come il dono che ci rischiara la co- scienza e ci purifica il cuore;

lasciamoci inebriare dal calo- re e dalla forza della Luce che

promana da Lui, come una candela spenta che si lascia riaccendere dall’alto. Solo così assaporeremo la pienezza del Natale: quando accogliamo questo Dio che si rivela, la sua luce diventa la mia luce, la sua gioia diventa la mia gioia, la sua sete di salvezza diventa la mia sete di salvezza, il suo desiderio di purificazione di- venta il mio desiderio di far- mi purificare, la sua immen-

sa grandezza diventa il mio nuovo modo di considerare la mia alta dignità. Davanti a una esperienza di tale forza, che senso ha fuggire o rinchiuder- si o nascondersi, anche se ci ri- conosciamo peccatori? L’umil- tà di questo gesto, che quasi ad occhi chiusi – come in una preghiera intensa e senza pa- role – facciamo, ci permette di essere rivestiti dall’alto.

L’illusione di chi voleva ba-

stare a se stesso è finita, la tenebra dei sotterfugi e de- gli inganni con cui abbiamo frodato gli altri è superata: si apre una esperienza fatta di trasparenza e di chiarezza:

tutto in noi ridiventa nuovo.

Perché non diventare anche noi Luce per altri? “Voi siete luce del mondo, che non può stare nascosta” (Mt 5,14).

Diventiamo sempre di più figli della Luce.

Neanche i più ottimisti si sarebbero aspettati per la prima serie di incontri dedica- ti al “Percorso di formazione cristiana” un pienone come si è verificato nella Sala Grego- rianum, per di più al venerdì sera! Questo significa due cose: la prima evidente è che con questa serie di incontri si è risposto ad un bisogno di crescita nella fede da parte della gente, la seconda che le iniziative “forti” di questo tipo se organizzate bene nei tempi e nei modi, con i relatori scelti bene e capaci di suscitare inte- resse, e nei modi giusti, sono certamente apprezzate dal pubblico.

Il secondo ciclo affronterà il tema della “Vita”, approfon- dendo sia il senso cristiano della vita sia le dinamiche con- nesse. Anche questa volta ci saranno tre incontri, sempre al venerdì sera, a quindici giorni di distanza l’uno dall’altro.

Cambia la sede. Verremo ospi- tati dal Cinema a fianco della Parrocchia SS. Redentore, in via Palestrina.

I relatori saranno per la prima sera (13 gennaio) Don Gildo Conti, docente di teologia e filosofia, per la seconda (27 gennaio) Silvia Meroni, dotto- re in Teologia. L’ultima serata sarà condotta da don Stefa- no Cucchetti (10 febbraio) docente di Teologia Morale. La formula del primo ciclo sarà

riproposta senza grosse varia- zioni, in modo da concentrare in un’ora e mezzo lo spazio sia per la relazione che le doman- de dal pubblico. L’agilità della serata non sminuisce il valore dei contenuti espressi, anzi ne sottolinea l’importanza. Dopo l’incontro è possibile riascol- tare l’audio delle relazioni o leggere approfondimenti consultando il nuovo sito della Comunità Pastorale, a cui è bene abituarsi a fare rife- rimento: contiene infatti dati e informazioni sulle attività comuni delle due Parrochie:

www.comunitapastorale.it.

Chi vorrà avrà ancora la pos- sibilità di acquistare con lo sconto del 20% alcuni libri sui temi proposti. Una considera- zione ulteriormente positiva merita la tipologia del pubbli- co presente in sala nei primi tre incontri: è stato un bel mix di persone sia abitanti nel ter- ritorio di San Gregorio che del SS. Redentore. Da sottolineare anche la presenza di un signi- ficativo numero di giovani e di persone che non frequentano normalmente le attività par- rocchiali. La ricerca del senso della vita e le domande a cui la fede cristiana può dare una risposta sono il cammino di queste serate (il venerdì alle ore 20.45) offerte a tutti gli uomini che si interrogano alla luce del Vangelo.

Aggiungiti a noi!

Riparte al cinema Palestrina l’itinerario di formazione cristiana

Gianni Torriani

½ƒ ò®ãƒ ½ƒ ò®ãƒ

13 g en na io 2 01 2 Origine dell’uomo e della vita

il senso crisƟ ano della vita

don Gildo ConƟ

docente di Teologia e Filoso a

27 g en na io 2 01 2 Il cammino della vita

l’uomo nel dialogo tra Grazia e Libertà

Silvia Meroni doƩ ore in Teologia

10 f eb br ai o 2 01 2 Un nuovo modo di generare?

un caso di aƩ ualità

don Stefano Cuccheƫ docente di Teologia Morale

Cinema Palestrina - Via Palestrina 9

Se co nd o c icl o

Van Gogh, Campo di grano con volo di corvi

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“Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangia- toia, perché non c’era posto per loro nell’al- bergo. C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la

guardia al loro gregge” (Lc 2).

Comunità Pastorale in cammino

D

io si presenta bussando alla porta, non trova posto nell’albergo, nasce in una stalla. I primi che lo accolgo- no sono i pastori. A loro è dato di diventare figli di Dio.

Gesù inizia la sua vita terrena con questa legge: ogni volta che incontri una persona o vieni rifiutato o vieni accolto. E’

la legge che regola le nostre relazioni: se siamo accolti stabi- liamo immediatamente un’intesa, comunichiamo volentieri, cresciamo e facciamo crescere. Anche Dio, se lo accogliamo, ci permette di entrare in familiarità con lui, diventando suoi figli.

Ma quando c’è un rifiuto? Tra noi l’effetto del rifiuto è la barriera, il silenzio, l’interruzione del dialogo. E’ la legge interpretata in modo umano. Gesù reagisce in modo diverso: non se la prende, accetta la nostra libertà di escluderlo, sa che qualcuno prima o poi lo accoglierà. Egli cambia il modo di interpretare la legge introducendo un principio divino: ama i suoi fratelli al punto da credere che in ogni persona che oppone un rifiuto può nascere una accoglienza. Egli vede la sua creatura sempre a immagine del creatore: in ogni cuore può esserci l’impronta del cuore di Dio, un cuore chiuso può a un certo punto aprirsi. La

festa del Natale ci dà un motivo profondo per non rea- gire al rifiuto pagando con la stessa moneta: guardare i nostri fratelli come li guarda Gesù dalla mangiatoia, Lui che dà a tutti la possibilità di diventare figli di Dio.

Il Natale fa nascere speranza.

L’immaginetta: riflessioni natalizie bussando alla porta

don Natale Castelli

“Venne fra la sua gente ma i suoi non l’hanno accol- to. A quanti però l’hanno accolto ha dato il potere di

diventare figli di Dio” (Gv 1).

Noi sacerdoti facciamo un’esperienza analoga durante la visita natalizia alle famiglie. Siamo con- tenti quando una porta si apre, ma quante porte rimangono chiuse: forse la casa è disabitata in questi anni oppure momentaneamente. Ma in molti casi la porta non viene aperta intenzionalmente. Altre porte vengono aperte ma non è compreso il gesto di benedizione per differenza di cultura, di religione, di convinzioni. In altri casi ancora viene espresso un rifiuto. Un “no grazie”, pur detto con cortesia, sotto- pone ogni volta il cuore alla tentazione di coltivare la legge umana, giudicando l’interlocutore come se non fosse figlio di Dio. Poi capita un piccolo epi- sodio che ha il valore di segno: l’immaginetta che era stata appoggiata a una porta chiusa giace sulla soglia, buttata lì. Avranno aperto la porta e dato un calcio alla sacra immagine? Oppure l’avranno urtata per distrazione o indifferenza? Che tristezza. Prima di passare a raccoglierla si bussa ad altre porte. Al ritorno, con sorpresa, si ritrova la stessa immaginetta appoggiata con cura a lato della porta, se ci fosse

un lumino sarebbe come su un altare! La tristezza svanisce e nasce una fiducia. Chi l’avrà rimessa a posto con rispetto e dignità? Uno che è uscito dalla porta o un passante? Si sarà pentito o semplicemente accorto? Un cristiano o un altro tipo di credente? Forse un non credente? Meglio non saperlo: il sacerdote sogna che un moderno pastore sia capitato lì, magari con la notte nell’anima, e abbia visto l’immaginetta. Una sosta interiore. Illuminato da quella occasionale mangiatoia si è tro- vato davanti a Gesù, che dall’immaginetta lo ha guardato e gli ha dato pace. Il cuore del pastore rappresenta il cuore di ogni uomo, che apra o non apra la porta e se rifiuta una volta non è detto che rifiuti sempre. Cuore creato per poter accogliere il Signore e diventare figlio di Dio.

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ComMusicando

La Comunità Pastorale si fa anche con la musica

E

ra da un po’ di tempo che la sala Gregoria- num non ospitava un concerto musicale, ma sabato 3 dicembre questo digiuno si è interrotto, nel migliore dei modi, aggiungerei.

L’origine di tutto ciò si può far risalire a metà luglio, quando qualcuno del Reden- tore ha chiesto a qualcun altro di San Gregorio “ma anche da voi c’è un gruppo musicale?”

In effetti sì, da parecchio tempo ci sono alcuni perso- naggi della nostra parrocchia che portano avanti la loro passione per la musica e, nel corso degli anni, ci hanno rega- lato diversi spettacoli, sempre molto graditi dal pubblico. Ma stavolta l’occasione aveva una nuova valenza: come è noto, da un po’ di tempo, le nostre due parrocchie di S. Gregorio e SS. Redentore hanno iniziato a camminare insieme e già in alcune occasioni hanno unito i propri sforzi per un obietti- vo comune. In questo caso il punto di unione è stata la musica che, come ci è stato ricordato anche sabato sera, ha una grandissima forza aggre- gativa, poiché unisce le perso- ne e le fa stare bene insieme.

Quindi, dopo avere scoperto che in entrambe le parrocchie esistevano due gruppi di gio- vani degli anni ‘70 (nel senso che “erano giovani” appunto in quel periodo), il passo suc- cessivo è stato quello di porsi un obiettivo, ovvero preparare il concerto che vedesse insie- me le due comunità, sia sul palco che in sala; guarda caso entrambe le band hanno pure verificato di avere la stessa for- mazione, ovvero due chitarre, tastiera, basso, batteria e voce.

Quella del Redentore aveva già il suo nome (SaràBanda) mentre i sei di San Gregorio, con quell’organico costitui- tosi da poco, hanno scelto il nome di VeJet Music Group:

un accenno ironico all’età anagrafica dei componenti (dal milanese vegiett), ma pure un riferimento alla modernità e alla velocità di un jet, come la musica ha poi confermato.

Sin dal primo momento c’è stata una bella intesa fra i gruppi, che si sono incontra- ti più volte per la scelta del repertorio, la valutazione degli aspetti tecnici e logistici, finchè si è finalmente giunti alla sera tanto attesa, preceduta, come mi è stato raccontato, dal fer- vore delle ultime prove fatte a

ritmo serrato; perchè, anche se i nostri sono tutti musicisti amatoriali, in ognuno c’era il forte desiderio di offrire al pubblico una bella serata.

E così è stato: sabato 3 dicembre la comunità del Redentore e di San Gregorio si è ritrovata nel salone Grego- rianum per una partecipazio- ne calorosa e numerosa (ben pochi i posti liberi) e ne valeva proprio la pena, perché l’im- pegno delle due formazioni è stato grande, con risultati certamente positivi. Ci sono state presentate diverse belle canzoni italiane e straniere dei gruppi rock e beat soprattutto degli anni ‘60, ‘70 e dintorni.

Lodevole è la dedizione di questi cari amici che nel tempo libero si dedicano a coltivare la loro passione per la musica: e così attraverso la chitarra elettrica o le tastiere, piuttosto che alla batteria o con una bella voce intonata, i nostri musicisti sono riusciti a emozionare chi li ascolta.

Ogni brano è stato tra l’altro introdotto con qualche infor- mazione e aneddoto che ha permesso di gustarlo appieno;

le due band si sono esibite una dopo l’altra, ma il gran finale ha visto i gruppi uniti insieme

sul palco per un paio di pezzi suonati insieme (bis compre- so). Poi, a repertorio esauri- to, generosi e meritatissimi applausi e quindi i commenti a caldo, tra il pubblico e insie- me ai musicisti scesi in platea, prima di ritornare tutti a casa contenti e appagati!

Grazie amici per la serata!

E’ proprio vero che le cose semplici sono le più belle, soprattutto quando sono condite dall’amicizia! Vi aspet- tiamo presto per una replica, con lo stesso travolgente entusiasmo. Noi del pubblico vogliamo essere i vostri primi affezionati sostenitori.

Marcello Santagostino

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A

nche se i tempi sono cambiati e sembra che i nostri ragazzi siano più distratti, inquieti, turbolenti, l’atmosfera dell’Av- vento, l’arrivo del Natale fa nascere in loro sentimenti di stupore e attesa. Ogni gruppo di catechesi dell’iniziazione cristiana ha creato un percor- so adatto alle varie fasce di età per cui si stanno vivendo ini- ziative diverse, ma accomuna- te dall’attesa del Signore Gesù che viene. Il cammino dei ra- gazzi deve essere sostenuto da una presenza viva di tutta la comunità adulta. Da qui na- sce la necessità di comunicar- vi quello che ciascun gruppo sta vivendo. I piccoli di terza durante la Messa attendono con gioia il momento dello scambio della pace per farsi

portatori della pace di Gesù che ricevono dal sacerdote.

Attendono con i più grandi il dono della luce vera tenendo acceso un lumino durante la distribuzione dell’eucaristia.

E’ bello poter cogliere che proprio i più piccoli ci fan- no toccare con mano la re- altà nuova che Gesù dona all’umanità: la pace e la luce.

Sta a noi grandi saperli vede- re nella nostra quotidianità.

I bambini di quarta sono stati trasportati da una navi- cella spaziale, a bordo della quale hanno incontrato don Orazio (un prete immagin- nario) che sta visitando i vari pianeti dello Spazio. Potran- no visitare il pianeta in com- pagnia del loro amico soltan- to se sono in possesso della chiave giusta: la Parola di Dio

Oratorio verso il Natale

Un percorso per ogni età affiancati dalla comunità adulta

suor Antonietta e suor Manuela

della domenica, che sono chiamati ad individuare tra diverse frasi proposte. Di pia- neta in pianeta giungeranno al pianeta Terra e don Orazio si accorgerà che non è solo, ma è sempre stato sostenuto dagli amici di quarta. Sulla ter- ra troveranno la luce di Gesù, Parola di Dio fatta carne. Vo- lete saperne di più? Leggete l’articolo qui sotto!!!

I bambini di quinta elemen- tare hanno focalizzato la loro attenzione sulla figura di Ma- ria come colei che in modo particolare e speciale ha cre- duto al Signore Gesù e per Lui si è fatta Grembo. Entrando in dialogo con lei vogliono imparare ad accogliere Gesù come lei ha fatto. Si sono pre- parati alla Solennità dell’Im- macolata pregando in cappel-

lina, con molta devozione una decina del S. Rosario.

I ragazzi di prima media continuando la conoscenza di doni dello Spirito Santo, sono aiutati nei momenti di pre- ghiera a prendere coscienza che il dono dello Spirito non l’avremmo avuto se Gesù non si fosse incarnato. Nell’ultimo giorno di catechesi, prima del Natale, vivranno una Veglia, nella quale con gesti e sim- boli saranno aiutati a cogliere in profondità il dono di Gesù all’umanità. Potremmo la- sciarci interpellare e chiederci:

non è che il Signore si incarna

… oggi, proprio nei più picco- li e attraverso di loro ci chiede di accoglierlo attraverso le loro diversità, che a volte non riusciamo sempre a compren- dere?

Per chi ha l’impegno di pre- parare i bambini ai sacramenti dell’iniziazione Cristiana, è una sfida importante provare a riempire le panche loro ri- servate nella messa domeni- cale delle ore 10, spesso con larghi vuoti, nonostante le aule, durante le ore di catechi- smo, siano comunque piene.

Ecco, le avventure di don Orazio sono nate da una no- stra idea proprio per il deside- rio grande di riempire quelle panche, di sensibilizzare i bambini al valore, all’impor- tanza della Santa Messa e di educarli ad accogliere a conservare nel proprio cuore la Parola proclamata duran- te la celebrazione, secondo l’esempio di Maria, per poter- la meditare durante la setti- mana.

Obiettivo ambizioso, ma ci abbiamo provato…

Ecco cosa abbiamo raccon- tato in cappella all’inizio del primo incontro di catechismo del periodo d’Avvento:

Don Orazio è un sacerdote diocesano animato da pro- fondo zelo apostolico: non gli basta essere di esempio ai suoi parrocchiani, vorrebbe fare qualcosa di più: renden- dosi conto di quanto sia im- portante l’incontro con Gesù, sa che il suo desiderio apo- stolico non si spegnerebbe nemmeno se raggiungesse le più sperdute popolazioni dell’Africa.

Vorrebbe portare Gesù dove nessuno sia ancora arri- vato: pensa quindi di diven- tare missionario nello spazio!

Si reca dal Vescovo per chie-

La crociera di don Orazio missionario nello spazio

Aldo e Giusi

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segue da pagina 5

missionario nello spazio

dere il permesso che all’inizio, ovviamente, non gli viene accordato, ma, dopo ripetuta insistenza, riesce ad ottenerlo.

Si attiva per la spedizione (trova gli sponsor, frequenta un corso veloce da astronau- ta) e, armato della sua grande Fede, finalmente parte con la sua astronave.

Via via che raggiunge i vari pianeti del sistema solare, cresce però la sua delusione, perché non trova alcun esse- re vivente a cui annunciare la buona novella.

Lo sconforto è totale quan- do intravvede Plutone, ai limi- ti del sistema solare e si rende conto che anche qui non tro- verà nessuno, proprio come negli altri pianeti.

Oltretutto sta per iniziare l’Avvento e don Orazio pensa che oltre a non aver converti- to nessuno, forse non riuscirà neppure a tornare sulla Terra per celebrare il Natale con i suoi amati parrocchiani: que- sto lo rende triste.

Ma non si dà per vinto. De- cide comunque di provarci, spinto da una frase che aveva nel cuore (“corro per la via dei tuoi comandi perché Tu hai

dilatato il mio cuore”) e intra- prende la via del ritorno diri- gendosi verso Nettuno.

Ci arriva di domenica, la pri- ma di Avvento, e lì si ferma per celebrare con gioia la Santa Messa.

E’ a questo punto che è ini- ziata l’avventura dei bambini con don Orazio.

Abbiamo mostrato il cartel- lone nel quale erano rappre- sentati i pianeti del sistema solare. Tra un pianeta e l’altro l’astronave si poteva spostare seguendo un taglio di colle- gamento. L’astronave aveva sulla plancia sei anelli all’in- terno dei quali ogni settima- na sarebbe stato collocato un bussolotto di carta con scritta una frase significativa scelta tra le letture della domenica.

Don Orazio durante la cele- brazione della Messa, acco- glie nel suo cuore un dono speciale: una frase tratta dalle letture della domenica che lo accompagnerà durante la sua settimana di navigazione…

Ai bambini è stato affidato l’incarico di scoprire nelle sin- gole aule, guidati dai catechi- sti, quale fosse la frase presen- te nelle letture della dome- nica di avvento p r e c e d e n t e , cercandola tra venti diversi versetti evange- lici scritti su un foglio. Solo sei di questi sareb- bero comparsi nelle sei diver- se domeniche di Avvento. Per aiutarli nella ricerca è stato consegnato ad ogni bambino un foglietto del- la Messa.

Al termine dell’incontro ci siamo trovati di nuovo in cap- pella, ogni grup-

po ha letto la frase trovata, l’astronave si è spostata al pia- neta successivo che, staccato dal cartellone, (a cui aderiva tramite una striscia di velcro) mostrava sul retro un biglietto con la frase scelta, per confer- mare l’esattezza della ricerca fatta dai bimbi. Il biglietto è stato tolto, arrotolato e inseri- to nel primo anello dell’astro- nave.

Ogni settimana, per tutto l’Avvento, abbiamo ripetuto la stessa cosa, spostandoci al pianeta successivo.

E’ stata anche raccontata ogni volta una breve avven- tura occorsa a don Orazio du- rante la navigazione, qualche problema tecnico, piuttosto che l’incontro di asteroidi va- ganti. Ogni volta l’idea per risolvere il problema, veniva dalla ripetizione della frase che era stata scelta e aveva accompagnato il nostro mis- sionario spaziale durante la settimana.

A Natale finalmente si rag- giunge la Terra e don Orazio è felicissimo: si stacca anche il nostro pianeta dal tabellone e sotto appare l’immagine di Maria col bambino.

Don Orazio sta per avvici- narsi alla grotta in adorazione, ma si trattiene.

Non ha il coraggio di pre- sentarsi a Gesù dopo aver sprecato tanto tempo, risorse ed energie inutilmente. Aveva sperato di arrivare alla grotta con tante nuove persone, ma invece è lì da solo, a mani vuo- te: l’unica cosa che ha da offri- re sono quei preziosi biglietti con scritta la Parola che il Si- gnore gli aveva donato e che lui aveva custodito come un tesoro…

Don Orazio è nuovamente in preda allo sconforto, ma a questo punto alza lo sguardo e con grandissima sorpresa si accorge di non essere solo:

proprio nel momento in cui aveva abbandonato ogni spe-

ranza, tanti bambini si erano uniti al suo cammino, aveva- no condiviso le sue vicende, come lui avevano fatto tesoro della Parola ascoltata durante la Messa, avevano fatto ogni settimana la fatica di cer- carla e di ricordarla durante la settimana. Tanti avevano partecipato alla Santa Messa domenicale … se ora fossero disposti a presentare con lui il loro cammino d’Avvento…

“Bambini, vogliamo aiutare don Orazio? Forza, offriamo al Signore le nostre riflessioni sulla Messa e più di tutto, of- friamo il nostro proposito di parteciparvi sempre e di acco- gliere ogni domenica una fra- se che sia come un dono spe- ciale che ci accompagni nei momenti felici e in quelli tristi nella fatica e nello svago…

Forza, chiudiamo gli occhi e offriamo tutti insieme il nostro percorso d’Avvento e il nostro bel proposito per il prossimo anno”.

Ora don Orazio è felice per- chè capisce che il suo viaggio non è stato inutile. Ha portato alla grotta il dono più bello per Gesù: tanti bambini… “la- sciate che i bambini vengano a me”…

Fiducioso e pieno di gioia si avvicina con amore alla grotta con il suo dono…

Il canto “Tu scendi dalle stel- le” fa da sottofondo a questo momento, mentre le luci della Cappella si abbassano e sul cartellone (che vedete ripor- tato qui a fianco, purtroppo solo in bianco e nero. A colo- ri è decisamente più bello!) si accendono tante luci colorate che disegnano tutto il percor- so di don Orazio attraverso i pianeti del sistema solare e arrivano fino alla terra illumi- nando e circondando la scena della Natività.

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CALENDARIO DI FEBBRAIO

Giovedì 1 - Ore 21.00 Catechesi per la Comunità Giovanile presso il SS. Redentore

Sabato 3 - COM-MUSICANDO - Serata musicale con le band di S. Gregorio Magno e SS. Redentore (ingresso libero) Domenica 4 - iV DomeniCa Di aVVento - L’ingresso del Messia

ore 10.00 Ritiro di i media, con S. messa, presentazione dei ragazzi alla comunità, gioco in oratorio. ore 11.00 incontro formativo per i genitori di i media (1° tema). ore 12.00 aperitivo ore 15.00 apre l’oratorio - sala giochi

ore 16.00 Film dei ragazzi al Gregorianum “Kung-fu Panda 2”

Lunedì 5 - Incontri di catechismo come di consueto

Ore 17.00 - 19.30 Merenda a tema per i Preadolescenti Ore 21.00 Terzo Incontro spirituale - biblico di Avvento Martedì 6 - Incontri di catechismo come di consueto

Ore 7.00 Preghiera dell’Avvento prima della scuola per 18enni e Adolescenti Vigilia di Sant’ambrogio - Discorso del Cardinale alla città di milano ore 18.00 S. messa della Vigilia di Sant’ambrogio

Mercoledì 7 - Solennità di Sant’ambrogio, patrono della città di milano Ore 9.00 S. Messa del giorno nella memoria di Sant’Ambrogio

Ore 18.00 S. Messa della vigilia dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria Sono sospesi gli incontri di catechesi

Giovedì 8 - immacolata Concezione della B.V. maria (di precetto); orario festivo delle S. messe

ore 10.00 presso il SS. Redentore, S. messa per la giornata di adesione all’azione Cattolica ore 17.00 S. Rosario meditato in Chiesa

Domenica 11 - V DomeniCa Di aVVento - Il precursore ore 15.00 apre l’oratorio - sala giochi

ore 16.00 Film dei ragazzi al Gregorianum “Diario di una schiappa”

Lunedì 12 - Ore 21.00 Quarto Incontro spirituale - biblico di Avvento Martredì 13 - Memoria di Santa Lucia

Ore 7.00 Preghiera dell’Avvento prima della scuola per 18enni e Adolescenti

Mercoledì 14 - Ore 20.30 Conovocazione del Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale (presso SS. Redentore) Giovedì 15 - Ore 19.30, presso il SS. Redentore confessioni in preparazione del S. Natale per la Comunità Giovani,

seguita dalla cena di Natale Sabato 17 - I Feria Prenatalizia “dell’Accolto”

Ore 21.00 Concerto di Natale in San Gregorio con la presenza dei cori del Decanato (VI ANNUNCIO UNA GRANDE GIOIA)

Domenica18 - Vi DomeniCa Di aVVento - Dell’Incarnazione o della Divina Maternità della B.V. Maria Ore 10.00 Durante la S. Messa tradizionale benedizione delle statuine di Gesù Bambino

ore 10.00 Ritiro di iii elementare, con S. messa, presentazione dei ragazzi alla comunità, gioco in oratorio. ore 11.00 incontro formativo per genitori di iii elementare (1° tema). ore 12.00 aperitivo Ore 16.00 Battesimi

Ore 16.30 recita di Natale presso il Salone Gregorianum

Lunedì 19 - Ore 7.30 Inizio Novena di Natale per i ragazzi delle medie (fino a venerdì 23) Ore 8.00 Inizio Novena di Natale per i ragazzi delle elementari (fino a venerdì 23)

Ore 18.00 Confessione per preadolescenti e adolescenti in preparazione del S. Natale, segue cena a cui partecipano anche 18enni e giovani di S. Gregorio

Ore 21.00 Confessione per gli adulti in preparazione del S. Natale

Martedì 20 - Ore 7.00 Preghiera dell’Avvento prima della scuola per 18enni e Adolescenti Mercoledì 21 - Ore 20.45 Terzo incontro per separati, divorziati e nuove unioni (al SS. Redentore) Sabato 24 - Ore 9.00 S. Messa del mattino

Ore 18.00 S. Messa della Vigilia di Natale ore 23.30 Veglia in attesa della Santa messa ore 24.00 Solenne S. messa nella notte di natale Domenica 25 - natale del Signore - orario festivo delle S. messe

Lunedì 26 - Festa di S. Stefano Protomartire - orario festivo S. messe (sospesa la S. messa delle 11.30) Martedì 27 - Festa S. Giovanni Evangelista (S. Messe alle 9.00 e alle 18.00)

Mercoledì 28 - Festa SS. Innocenti (S. Messe alle 9.00 e alle 18.00)

Sabato 31 - Ore 18.00 Celebrazione del Solenne Te Deum di Ringraziamento

Ore 20.00 Cenone di fine anno per adulti e terza età (indispensabile prenotare)

Calendario di Dicembre Eventi e appuntamenti importanti per la nostra comunità

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Anonimi contributo mensile Euro 430 Offerte di N. N. per Parrocchia Euro 756 Offerte per battesimi Euro 250 Offerte SS. Cresima Euro 575 Offerta funerali Euro 500 Offerte alluvione Liguria/Toscana Euro 1.415 Anniversario di Matrimonio Euro 100

Il Banchetto S. Vin- cenzo del 26-27 novembre ha frut- tato euro 4,556,00.

Grazie a tutti per la loro generosità.

Ringraziamo un parrocchiano che ha permesso di pagare i lavori in cucina (gas, acqua calda, elettricità) per garantire la sicurezza.

Celebrazioni liturgiche

Sante meSSe FeStiVe

Ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.00 - Prefestiva ore 18.00 Sante meSSe FeRiaLi

Ore 9.00, 18.00 (ore 17.30: recita del S. Rosario) Giovedì al termine della S. Messa delle ore 18.00

Adorazione Eucaristica

segue alle 19.00 recita comunitaria del Vespero e Benedizione Eucaristica

ConFeSSioni

Sabato dalle ore 16.00 alle 19.00; in altri giorni e orari chiedere in sacrestia

oppure direttamente a don Sergio Tomasello.

il Centro d’ascolto è aperto tutti i mercoledì dalle ore 9.00 alle 11.00 e tutti i venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00 (tranne festivi). Il numero del Centro di Ascolto è: 02-29403170.

La portineria è aperta tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00.

Domenica e festivi dalle ore 15.00 alle 19.00.

il sito della Parrocchia: www.sangregoriomilano.it con possibilità di inserire commenti, osservazio- ni, suggerimenti e messaggi per la redazione di

“Comunità Insieme”

Notizie utili

Mese di novembre

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Lidia Biglieni via Felice Casati, 14

Clara Conti via Lodovico Settala, 78 Giuseppina Fogliardi ved. Bergonzi

via Sauli S. Alessandro

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Filippo Acquaro

di Matteo e Barbara Invernizzi Noah (Noé) Bassi

di Luca e Alessandra Spampinato Tommaso D’Angelo

di Paolo e Floriana Giannatempo David Moschetta

di Dario e Sofia Isaac

don natale Castelli (parroco): tel. 347 8517657 - don.natale@tin.it

don Sergio tomasello (vicario per la parrocchia S. Gregorio): tel. 339 2752279 - donsergiotom@tiscali.it altri vicari della Comunità Pastorale:

don alessandro noseda: tel. 328 8861369 - don Gigi Colombo: tel. 347 8033042

Parrocchia San Gregorio magno: numeri di telefono: 02-29409888 e 02-29524890 fax 02-29403170 indirizzo e-mail: psgm.mi@gmail.com

indirizzo e-mail: cda.sgm@gmail.com (Centro d’Ascolto)

Contatti

Riferimenti

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