• Non ci sono risultati.

08.20 BAROMETRO LA CONGIUNTURA IN ALTO ADIGE. Agosto 2020

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "08.20 BAROMETRO LA CONGIUNTURA IN ALTO ADIGE. Agosto 2020"

Copied!
30
0
0

Testo completo

(1)

08.20 BAROMETRO DELL’ECONOMIA

Economia in generale 1 Cooperative agricole 6 Settore manufatturiero 9 Trasporti e servizi 12 Edilizia 16 Commercio al dettaglio 19

Commercio all‘ingrosso 22 Turismo 24

Agosto 2020

LA CONGIUNTURA IN ALTO ADIGE

(2)

Autori

Luciano Partacini Nicola Riz

Redazione

IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano

Direzione Georg Lun

Citazione consigliata

Barometro dell‘economia 08.20 Camera di commercio di Bolzano (ed.) [Agosto 2020]

La riproduzione e la diffusione, anche parziali, sono ammesse solo con la citazione della fonte (editore e titolo).

Informazioni

IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano Via Alto Adige 60, 39100 Bolzano

T +39 0471 94 57 08 ire@camcom.bz.it

Ulteriori pubblicazioni della Camera di commercio www.camcom.bz.it/ire

(3)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

1

Bolzano, 21/07/2020

C O M U N I C A T O S T A M P A Barometro dell’economia – Estate 2020

Crollano fatturati e investimenti

Nonostante il progressivo allentamento delle misure di lockdown, quasi la metà delle imprese altoatesine prevede per quest’anno una redditività insoddisfacente. Fatturati, investimenti e assunzioni previste sono in deciso calo. Ciò emerge dall’edizione estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.

Economia altoatesina – previsioni “nere” per l’anno 2020

Le previsioni delle imprenditrici e degli imprenditori altoatesini per l’anno in corso confermano la gravità della situazione: circa la metà di loro lamenta una redditività insoddisfacente. Il settore più in difficoltà rimane quello turistico, con oltre tre quarti degli operatori che giudicano negativamente la redditività, ma notevoli criticità si registrano anche nei trasporti e in varie branche del commercio all’ingrosso e al dettaglio.

Le imprese intervistate indicano una drammatica contrazione dei fatturati: dopo che a marzo l’economia altoatesina aveva perso circa un terzo del volume d’affari, in aprile la perdita ha raggiunto il 41 percento, per poi attestarsi al 29 percento a maggio, a seguito dell’allentamento delle misure di lockdown. Tuttavia, si osserva una situazione molto eterogenea tra i vari settori. Nel comparto turistico, la diminuzione del giro d’affari a maggio era di oltre il 70 percento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Gravemente penalizzata dalla crisi è anche la branca del trasporto persone, che ha registrato una perdita del 54 percento. Significative difficoltà si riscontrano anche tra le cantine sociali e in diversi comparti del commercio e della manifattura. Le uniche branche che evidenziano un aumento del giro d’affari sono le cooperative ortofrutticole e la grande distribuzione alimentare. Nel complesso, tre quarti delle imprese non credono di poter recuperare gli ingenti cali di fatturato entro la fine dell’anno, tanto più che anche a giugno oltre il 60 percento di esse osservava una domanda inferiore rispetto ai livelli precrisi. Sulla dinamica dei ricavi pesa anche l’andamento dei prezzi di vendita, il cui aumento quest’anno sarà estremamente contenuto.

Si segnala inoltre un incremento dei costi, in parte legato ai cambiamenti organizzativi e all’adozione delle misure di sicurezza volte a limitare la diffusione del virus, come l’adattamento dei locali aziendali, l’acquisto dei dispositivi di protezione individuali per clienti, collaboratori e collaboratrici, il maggiore utilizzo di imballaggi per i prodotti, le spese di sanificazione dei locali ecc.

A preoccupare le imprese è soprattutto la carenza di liquidità. Questa è dovuta al crollo dei fatturati, ma anche al forte peggioramento della puntualità dei clienti nei pagamenti. Oltre

(4)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

2 un quarto degli operatori intervistati segnala inoltre un aggravamento delle condizioni di accesso al credito, nonostante le misure di sostegno promosse a livello nazionale e provinciale e l’impegno degli istituti finanziari, che segnalano un forte aumento degli impieghi.

Infine, anche in Alto Adige l’elevata incertezza ha indotto una caduta degli investimenti, che sono stati ridotti dalla maggior parte delle imprese, e delle assunzioni programmate. A giugno gli occupati dipendenti in Alto Adige erano circa 16.000 in meno rispetto allo stesso mese del 2019, con un calo del 7,5 percento. Nel settore turistico la riduzione sfiora addirittura il 45 percento.

In base alle informazioni attualmente disponibili, l’IRE stima che nel 2020 il PIL provinciale farà registrare una contrazione compresa tra il 7 e l’11 percento.

Il Covid-19 continua ad indebolire la congiuntura internazionale

La pandemia da Coronavirus sta causando in tutto il mondo una gravissima contrazione dell’economia. Le limitazioni alla mobilità e l’imposizione del distanziamento sociale hanno causato il crollo dei consumi e una lunga interruzione dell’attività di molte imprese. Ciò ha avuto forti ripercussioni sul fronte commerciale, determinando un repentino declino degli scambi internazionali (-11,3 percento già nel primo trimestre 2020). Anche gli investimenti sono sensibilmente calati, sia per l’indebolimento della domanda e il peggioramento della liquidità delle imprese, sia perché l’evoluzione della pandemia da Coronavirus costituisce una grande fonte di incertezza, con i contagi ancora in crescita in numerose parti del globo e i timori di una seconda ondata epidemica in Europa. La politica monetaria ha contribuito a limitare le tensioni finanziarie, garantendo la liquidità necessaria al sistema bancario, e le misure di sostegno economico varate nei vari Paesi hanno finora parzialmente attenuato gli effetti negativi della crisi, in particolare quelli sul mercato del lavoro. Tuttavia, il Fondo Monetario Internazionale prevede per quest’anno una contrazione del prodotto interno lordo del 4,9 percento a livello mondiale. Per l’Eurozona la Commissione europea stima addirittura un calo dell’8,7 percento. Nel 2021 la congiuntura internazionale dovrebbe parzialmente migliorare, ma con il protrarsi nel tempo dell’emergenza sanitaria le attese sull’entità della ripresa sono state progressivamente riviste al ribasso negli ultimi mesi.

Economia italiana – le prospettive rimangono negative

Secondo le più recenti stime della Banca d’Italia, al calo del 5,3 percento del PIL italiano registrato nel primo trimestre seguirà una contrazione ancora maggiore nel secondo, dell’ordine del 10 percento. Per l’intero 2020, la Commissione europea prevede una diminuzione dell’11,2 percento, superiore alla media dell’Eurozona. Ciò a causa delle misure di contenimento particolarmente severe adottate per contrastare l’emergenza sanitaria, ma anche dall’elevata incidenza dell’export e del turismo sull’economia nazionale e dai limitati margini di intervento sul piano fiscale. Le misure di sostegno ai lavoratori hanno inizialmente

(5)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

3 attenuato gli effetti della crisi sul mercato del lavoro. Tuttavia, nei tre mesi da marzo a maggio, il numero degli occupati è calato dell’1,6 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre gli inattivi sono cresciuti del 6,6 percento. Sul piano fiscale, la grave recessione e la spesa per gli interventi di sostegno all’economia comporteranno un sensibile aumento del rapporto tra debito e PIL, che salirà al 158,9 percento. Tuttavia, nel breve periodo i continui e massicci acquisti di titoli pubblici da parte della Banca centrale europea contribuiranno significativamente a mantenere la stabilità finanziaria. Un ulteriore contributo al rilancio degli investimenti e riforme potrebbe arrivare dagli strumenti attualmente in discussione a livello europeo, tra i quali il fondo “Next Generation EU”, di cui l’Italia beneficerebbe per circa 150 miliardi. Le prospettive di ripresa per l’Italia rimangono comunque deboli: secondo la Commissione europea, il recupero nel 2021 si fermerà al 6,1 percento, con una perdita complessiva nel biennio 2020-21 pari a -5,8 percento.

Il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner sottolinea la necessità di utilizzare gli strumenti di sostegno messi a disposizione a livello comunitario: “L’Unione europea ha già introdotto diverse misure a copertura di interventi mirati da parte degli Stati Membri nell’ambito dell’emergenza Coronavirus. Vista la difficile situazione finanziaria italiana, sarebbe opportuno cogliere ogni opportunità di aiuto, ivi compreso il MES, peraltro non più gravato da significative condizionalità.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it.

(6)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

4

(7)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

5

(8)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

6

Bolzano, 04/08/2020

C O M U N I C A T O S T A M P A Barometro dell’economia estate 2020

Cooperative agricole: bene la frutticoltura, in difficoltà le cantine

A causa del Covid-19, il comparto vinicolo altoatesino ha subito ingenti perdite di fatturato e la maggioranza delle cantine prevede una redditività insoddisfacente nel 2020. Migliore la situazione nel settore lattiero-caseario e, soprattutto, tra le cooperative frutticole. Ciò emerge dall’edizione estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.

La crisi legata al Covid-19 ha colpito duramente il settore vinicolo, compromettendo il turismo e penalizzando fortemente l’export. Ciò comporta gravi difficoltà, dal momento che il comparto “HoReCa” (hotel, ristoranti e bar) da solo copre quasi la metà delle vendite di bottiglie nel formato da 7/10 e che circa un terzo della produzione viene destinato ai mercati esteri. I dati sul fatturato testimoniano la gravità della situazione. Ad aprile il calo del giro d’affari ha superato il 60 percento, a maggio la contrazione è stata del 42 percento. Secondo le cantine, nel 2020 la redditività sarà insoddisfacente in oltre il 60 percento dei casi. Per arginare la crisi e garantire adeguati prezzi alla produzione ai propri soci, i produttori vinicoli altoatesini hanno deciso di ridurre le rese in vigneto per la vendemmia 2020, con tagli alla produzione che varieranno dall’11 al 30 percento a seconda del vitigno. Inoltre, l’inizio della commercializzazione dell’annata 2020 verrà posticipata ad aprile 2021.

Anche per il settore lattiero-caseario il canale HoReCa è particolarmente rilevante e il suo venir meno è stato solo in parte compensato dall’aumento delle vendite della grande distribuzione. Inoltre, la produzione altoatesina di latticini è fortemente orientata ai prodotti freschi, che non possono essere conservati a lungo e vanno commercializzati nel minor tempo possibile. Ciò ha comportato ulteriori difficoltà durante la fase di lockdown. Ne ha risentito la redditività e, di conseguenza, i prezzi alla produzione.

Nel comparto frutticolo altoatesino il clima di fiducia quest’anno è positivo, con tutte le cooperative che confidano in una redditività almeno soddisfacente e talvolta addirittura

“buona”. La stagione di commercializzazione 2020 ha potuto godere di una domanda sostenuta sia per le mele, sia per i trasformati come i succhi, che ha favorito il consumo delle giacenze. Queste ultime a inizio luglio erano inferiori del 14 percento rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Tuttavia, anche in questo comparto l’emergenza Covid-19 ha causato alcune difficoltà, ad esempio nel reperimento della manodopera stagionale necessaria per le operazioni di diradamento e di raccolta, spesso proveniente dall’estero.

(9)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

7 Il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, commenta: “La crisi sta causando significativi problemi anche nel settore agricolo, fortemente integrato con il comparto turistico. I consumatori altoatesini, con le loro scelte di acquisto, possono tuttavia contribuire significativamente a premiare gli sforzi sostenuti dai contadini e dalle cooperative, contribuendo a superare questo momento di difficoltà.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it.

(10)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

8

(11)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

9

Bolzano, 11/08/2020

C O M U N I C A T O S T A M P A

Barometro dell’economia IRE – Estate 2020

Il comparto manifatturiero lamenta enormi perdite di fatturato

Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere altoatesine è estremamente modesto a causa della crisi dovuta al Coronavirus. Ciò emerge dal Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. Oltre un terzo delle imprenditrici e degli imprenditori di questo settore ritiene che quest’anno la redditività sarà insufficiente. Si registra inoltre un netto calo degli investimenti.

La rilevazione estiva del Barometro dell’economia evidenzia come solo il 63 percento delle imprese manifatturiere conti di conseguire un risultato di esercizio soddisfacente nell’anno in corso. Tale quota, pur superiore alla media dell’economia altoatesina, è estremamente bassa se paragonata alle annate normali. Tra le varie branche della manifattura, si riscontra un clima di fiducia particolarmente negativo nei comparti della stampa, dell’alimentare, dell’abbigliamento e dei materiali edili.

Tre quarti delle imprenditrici e degli imprenditori intervistati segnalano un calo dei fatturati.

È stimabile che il comparto manifatturiero altoatesino abbia subito una contrazione del volume d’affari del 31 percento ad aprile e del 19 percento a maggio rispetto agli stessi mesi dello scorso anno. Questa forte riduzione di fatturato riguarda tutti i mercati di vendita, ma è soprattutto il mercato italiano a far registrare le perdite maggiori. La crisi ha coinvolto tutte le branche della manifattura, ivi comprese quelle attività essenziali che non sono state direttamente interessate dai provvedimenti di chiusura durante il lockdown. Ad esempio, il comparto alimentare ha visto una contrazione di fatturato del 21 percento ad aprile e del 16 percento a maggio, soprattutto per il venir meno del canale HoReCa (Hotel, Ristoranti, Caffè e Catering). Inoltre, il mercato si sta riprendendo con grande lentezza: oltre la metà delle imprese manifatturiere segnala come, anche nel mese di giugno, la domanda per i propri prodotti non fosse ancora ritornata ai livelli normali.

Le imprese lamentano anche un significativo peggioramento delle condizioni quadro in cui si trovano ad operare. Gli adempimenti che sono stati loro imposti per il contenimento dell’epidemia hanno comportato un incremento dei costi e la competitività è generalmente peggiorata. Alcune imprese segnalano anche maggiori difficoltà di accesso al credito.

Soprattutto, quasi due terzi degli intervistati lamentano un peggioramento della puntualità nei pagamenti da parte della clientela.

(12)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

10 Il calo della domanda, le difficoltà finanziarie di molte imprese e l’incertezza sull’evoluzione futura della pandemia e della congiuntura internazionale hanno comportato una caduta degli investimenti, soprattutto per quanto riguarda immobili, macchinari ed apparecchiature.

La crisi ha avuto importanti ripercussioni negative anche sull’occupazione. Molte imprese sono state costrette a chiudere durante il lockdown e vi è stato un massiccio ricorso alla Cassa integrazione. Si osserva, inoltre, una diminuzione del numero di contratti di lavoro: a giugno 2020 il comparto manifatturiero contava circa 400 dipendenti in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso (-1,2 percento).

Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner sottolinea l’importanza dell’export per la ripresa: “La pandemia ha causato enormi perdite di fatturato e compromesso pesantemente il commercio internazionale. La Camera di commercio sostiene le imprese altoatesine anche nell’ambito dell’internazionalizzazione, fornendo loro informazioni, consulenza e formazione. Tuttavia, affinché le esportazioni possano riprendersi al più presto dalle attuali difficoltà, è necessario che venga posta maggiore attenzione alle esigenze del trasporto merci internazionale, in particolare sull’asse del Brennero.”

Nota: Il settore manifatturiero comprende tutte le attività connesse con la produzione di beni, come ad esempio alimentari, tessuti e abbigliamento, oggetti in legno e mobili, prodotti chimici e farmaceutici, materie plastiche, prodotti in metallo, macchinari, apparecchiature, veicoli, ecc.

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it

(13)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

11

(14)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

12

Bolzano, 18/08/2020

C O M U N I C A T O S T A M P A

Barometro dell’Economia IRE – Estate 2020

Servizi alle imprese e trasporto passeggeri in grande difficoltà

Il settore dei servizi altoatesino mostra evidenti segni di debolezza, con poco più della metà delle imprese che confida in una redditività soddisfacente nell’esercizio 2020.

Ancora più grave la situazione nel settore dei trasporti, che figura tra i più colpiti dalla crisi. Ciò emerge dall’edizione estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.

Il clima di fiducia nel settore dei servizi è drasticamente peggiorato e ben il 48 percento degli operatori prevede che il 2020 si chiuderà con un risultato economico insoddisfacente. La situazione appare particolarmente difficile per i servizi alle imprese, le attività professionali, scientifiche e tecniche e quelle immobiliari, nonché per i servizi alle persone. Questi ultimi sono stati duramente colpiti dalle misure di contenimento dell’epidemia, protrattesi fino a metà maggio.

Gli imprenditori e le imprenditrici dei servizi stimano una perdita complessiva di fatturato del 29 percento ad aprile e del 19 percento a maggio rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso.

Un terzo di loro segnala, inoltre, come anche a giugno la domanda fosse ancora inferiore ai livelli precrisi. La puntualità nei pagamenti della clientela è considerata in forte peggioramento, in particolare dagli operatori dei servizi alle imprese e del comparto finanziario. Quest’ultimo segnala comunque un significativo aumento degli impieghi a sostegno della liquidità di famiglie e imprese. Gli operatori dei servizi lamentano inoltre un forte aumento dei costi, non compensato da corrispondenti aumenti dei prezzi praticati alla clientela. Ciò ha indotto un generale peggioramento della competitività aziendale.

Nel settore dei trasporti il quadro è ancora più critico, soprattutto nel comparto passeggeri, che sconta il forte legame con il settore turistico e l’interruzione prematura delle attività scolastiche. Rispetto allo scorso anno, questa branca registra una perdita di volume d’affari del 61 percento ad aprile e del 54 percento a maggio e i quattro quinti delle imprese prevedono per il 2020 un risultato d’esercizio insoddisfacente. Anche gli operatori funiviari e il comparto del trasporto merci segnalano difficoltà rilevanti, dovute al crollo del turismo e alla generale riduzione dell’attività economica nei mesi scorsi.

Complessivamente, oltre sei imprese su dieci del settore dei trasporti prefigurano per quest’anno una redditività insoddisfacente. Ciò ha effetti negativi sugli investimenti, in netto calo rispetto allo scorso anno, e sull’occupazione: nel secondo trimestre del 2020 il numero di lavoratori dipendenti nei trasporti è stato mediamente inferiore del 4,5 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

(15)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

13 Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner commenta: “Questa crisi ha colpito l’intera economia altoatesina, causando grandi difficoltà a settori fondamentali per la collettività e l’intero sistema produttivo. Garantire alle imprese dei trasporti e dei servizi la liquidità necessaria a ripartire è essenziale anche dal punto di vista sociale.”

Nota metodologica

Ai fini del barometro dell’economia dell’IRE il settore dei servizi comprende le branche:

editoria e comunicazione, informatica, credito e assicurazioni, attività immobiliari, servizi alle persone e servizi alle imprese. Sono esclusi il commercio e gli alberghi e ristoranti. Il comparto dei trasporti viene analizzato separatamente.

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it e Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it.

(16)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

14

(17)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

15

(18)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

16

Bolzano, 25/08/2020

C O M U N I C A T O S T A M P A

Barometro dell’economia IRE – Estate 2020 Edilizia altoatesina: grande incertezza sul futuro

Dall’indagine estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano emerge come un terzo delle imprese del settore edile giudichino insoddisfacente la redditività nell’anno in corso.

La crisi dovuta al Coronavirus ha colpito duramente fatturati e investimenti.

Negli ultimi sei anni il settore edile altoatesino si era contraddistinto per un continuo miglioramento del clima di fiducia, anche grazie al buon andamento della domanda pubblica e privata. L’epidemia di Coronavirus ha bruscamente interrotto questo trend positivo, tanto che solo due terzi delle imprese confidano in una redditività soddisfacente nel 2020. Gli imprenditori e le imprenditrici segnalano una forte contrazione del fatturato, che ad aprile e maggio è stato inferiore rispettivamente del 41 e del 20 percento in confronto agli stessi mesi dello scorso anno. Il calo è stato particolarmente marcato nelle branche della costruzione di edifici e dei lavori di impiantistica e completamento, mentre nel comparto dell’ingegneria civile già a maggio la riduzione del giro d’affari si limitava al dieci percento.

L’impatto della crisi sull’occupazione nel settore edile sembra, per il momento, meno grave rispetto a quanto accade negli altri settori dell’economia altoatesina. Naturalmente a limitare gli effetti occupazionali hanno contribuito il blocco dei licenziamenti stabilito a livello nazionale e il massiccio ricorso alla cassa integrazione. Nel secondo trimestre del 2020 l’edilizia altoatesina contava mediamente poco meno di 17.800 lavoratori dipendenti, ossia lo 0,5 percento in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Del resto, la situazione di mercato prima dell’epidemia era piuttosto buona: nel 2019 in Alto Adige sono stati emessi permessi di costruzione per oltre 3,9 milioni di metri cubi ed il comparto dell’ingegneria civile beneficia degli elevati investimenti pubblici in infrastrutture. Per i prossimi mesi, tuttavia, vi sono timori di un peggioramento, soprattutto per la riduzione degli investimenti in fabbricati registrata negli altri settori dell’economia.

L’incertezza circa gli sviluppi futuri della crisi ha determinato una riduzione degli investimenti anche da parte delle imprese edili, soprattutto per quanto riguarda l’acquisto di nuovi autoveicoli. Molti operatori lamentano inoltre un deciso incremento dei costi di produzione e il forte peggioramento della puntualità dei pagamenti da parte della clientela.

Un contributo positivo alla ripresa del settore edile potrà arrivare dall’incremento delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili (il cosiddetto Superbonus).

(19)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

17 Il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner sottolinea l’esigenza di eliminare gli ostacoli burocratici: “In tempi di crisi le imprese hanno bisogno di certezze, ed è fondamentale ridurre al minimo gli oneri burocratici. Ad esempio, occorre chiarire al più presto i dubbi connessi alla nuova legge provinciale sul territorio e paesaggio, in modo da evitare dannosi rallentamenti delle pratiche”.

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it.

(20)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

18

(21)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

19

Bolzano, 27/08/2020

C O M U N I C A T O S T A M P A

Barometro dell’economia IRE – Estate 2020 Commercio al dettaglio: fiducia in calo

Il clima di fiducia nel commercio al dettaglio e nel settore del commercio e della riparazione di veicoli peggiora nettamente rispetto allo scorso anno. La situazione è particolarmente difficile nel comparto dell’abbigliamento e, in generale, in tutte le branche fortemente legate al turismo. Ciò emerge dall’indagine estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.

Il 43 percento delle imprese altoatesine del commercio al dettaglio giudica negativamente la redditività nel 2020. Tale valore rispecchia le difficoltà che stanno vivendo gli operatori di questo settore, in particolare coloro che conseguono una parte significativa del proprio fatturato con i turisti.

Ad aprile il volume d’affari è stato mediamente inferiore di oltre un terzo rispetto allo stesso mese del 2019. Ancora a maggio, quando sono venute meno le limitazioni alle aperture dei negozi, la contrazione del fatturato è stata di circa un quinto. I commercianti hanno dovuto fronteggiare anche un incremento dei costi, dovuto alle misure necessarie per limitare la diffusione dell’epidemia. Lamentano, inoltre, un inasprimento delle condizioni di accesso al credito e un deterioramento della puntualità nei pagamenti dei clienti. In generale, l’epidemia e il lockdown hanno comportato un peggioramento della competitività, soprattutto rispetto ai grandi operatori del commercio online.

A risentire maggiormente della crisi sono stati i piccoli esercizi: i due terzi delle imprese fino a tre addetti e la metà di quelle tra quattro e nove addetti valutano negativamente la redditività, mentre tale quota scende a poco più di un quarto tra le imprese con almeno 50 addetti.

La redditività è nettamente peggiorata in tutti i comparti merceologici. La situazione è particolarmente difficile per i negozi di abbigliamento e calzature, molti dei quali hanno fatto affidamento sui saldi di fine stagione per svuotare i magazzini e reperire nuova liquidità in vista dell’autunno. Tra i comparti in maggiore sofferenza figurano anche la cosmetica e il commercio ambulante. Una parziale eccezione è costituita dai supermercati, che segnalano fatturati in leggera crescita e una redditività quasi sempre soddisfacente.

Anche nel settore del commercio e della riparazione di veicoli il clima di fiducia è decisamente peggiorato rispetto allo scorso anno: meno di due terzi delle imprese considerano infatti soddisfacente la redditività. La dinamica dei fatturati è stata anche qui

(22)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

20 fortemente penalizzata dalle chiusure, con perdite che ad aprile hanno superato il 50 percento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, per poi scendere a un quarto a maggio. Un segnale di ripresa è arrivato dalle vendite a privati in giugno, ma nello stesso mese i due terzi degli operatori del settore lamentavano ancora una domanda inferiore rispetto ai livelli precrisi, anche a causa della riduzione degli investimenti in veicoli avvenuta negli altri comparti dell’economia. Molti operatori e operatrici sono inoltre preoccupati dal brusco peggioramento della puntualità dei pagamenti della clientela.

Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner ricorda le possibilità offerte dalla digitalizzazione nel settore del commercio al dettaglio: “È importante che anche i piccoli commercianti colgano le opportunità offerte dalla rete per aprire nuovi canali di vendita. Al contempo, le istituzioni devono sostenere e incoraggiare questo cambiamento. La Camera di commercio, con il suo Punto Impresa Digitale, affianca le imprese nel loro percorso di digitalizzazione e nella realizzazione di uno shop online.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it

(23)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

21

(24)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

22

Bolzano, 03/09/2020

C O M U N I C A T O S T A M P A

Barometro dell’economia IRE – Estate 2020

Grandi differenze tra le branche del commercio all’ingrosso

Il clima di fiducia nel commercio all’ingrosso in Alto Adige resta assai modesto, seppur con significative differenze tra i singoli comparti merceologici. Ciò emerge dall’indagine estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.

L’indagine estiva del Barometro dell’economia mostra un clima di fiducia nel commercio all’ingrosso in decisa flessione rispetto agli ultimi anni. La redditività nel 2020 è considerata soddisfacente solo dal 53 percento delle imprese.

Rispetto allo scorso anno, gli imprenditori e le imprenditrici segnalano una contrazione dei fatturati su tutti i mercati. Ad aprile il volume d’affari si è quasi dimezzato rispetto allo stesso mese del 2019, mentre a maggio la perdita è stata di circa un quarto. Ancora a giugno, oltre il sessanta percento degli operatori giudicava la domanda inferiore rispetto al livello precrisi.

Di conseguenza, gli investimenti sono sensibilmente diminuiti. La puntualità dei clienti nei pagamenti è data in forte peggioramento. Inoltre, a causa dell’aumento dei costi, le imprese lamentano una generale perdita di competitività.

Tra le varie branche del commercio all’ingrosso si osservano, tuttavia, significative differenze. Prevale il pessimismo tra gli intermediari del commercio e nelle branche

“elettronica ed elettrodomestici”, “abbigliamento e calzature” e “alimentari e bevande”.

Quest’ultimo comparto è fortemente penalizzato dalla prolungata paralisi del canale di vendita connesso a hotel, ristoranti e caffè (HoReCa). Migliore, ma comunque non buona, appare la situazione nelle branche del commercio all’ingrosso di “macchinari, apparecchiature e forniture” e di “articoli casalinghi e di arredamento”. Maggiore fiducia si riscontra tra i grossisti di materiali da costruzione, dove quasi l’80 percento delle imprese confida di concludere l’anno con una redditività soddisfacente.

Il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner, pone l’accento sull’importanza che il commercio avrà nella ripartenza: “Il commercio ha sempre rappresentato un volano per uscire dalle crisi economiche. È importante continuare a garantire la massima libertà di movimento alle merci, in modo da amplificare e diffondere i benefici della ripresa in tutti i Paesi. Ciò vale in particolare per l’Alto Adige, da sempre snodo nevralgico tra l’Italia e i Paesi di lingua tedesca.”

(25)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

23 Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it.

(26)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

24

Bolzano, 14/09/2020

C O M U N I C A T O S T A M P A

Barometro dell’economia IRE – Estate 2020

Settore turistico: crollano fatturati, investimenti e occupazione

Nonostante i segnali positivi giunti nei mesi di luglio e agosto, le prolungate chiusure e le restrizioni alla mobilità delle persone durante il lockdown hanno colpito duramente il settore turistico altoatesino. Nel primo semestre le presenze sono pressoché dimezzate rispetto allo scorso anno e meno di un quarto delle imprese confida di poter concludere il 2020 con un risultato soddisfacente. La crisi ha inoltre inciso negativamente su occupazione e investimenti. Ciò emerge dal Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.

È il settore del turismo a pagare il prezzo più alto nella crisi dovuta al Covid-19: nel primo semestre del 2020 in Alto Adige si sono registrati quasi 6,6 milioni di pernottamenti in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un calo del 46 percento. Anche a giugno, quando ormai erano venute meno le restrizioni alla mobilità, vi è stata una diminuzione delle presenze di quasi il 75 percento. In luglio e agosto vi è stato un miglioramento, ma le perdite di fatturato nei mesi precedenti sono state talmente gravi che solo il 22 percento degli operatori e delle operatrici del comparto turistico ritiene di poter raggiungere un risultato d’esercizio soddisfacente nel 2020.

Rispetto allo scorso anno, le imprese segnalano una contrazione del giro d’affari pari all’80 percento in aprile ed al 71 percento in maggio. Anche gli investimenti hanno risentito della difficile situazione congiunturale, registrando una brusca frenata. Si segnalano, inoltre, un incremento dei costi e un generale peggioramento della competitività aziendale. Circa un terzo delle imprese lamenta maggiori difficoltà di accesso al credito.

La crisi ha avuto pesanti ripercussioni anche sul fronte occupazionale, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori stagionali. Nel secondo trimestre del 2020, da aprile a giugno, gli occupati dipendenti nel settore turistico altoatesino sono stati mediamente inferiori del 45 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Solo a partire da luglio si è assistito ad una ripresa.

Guardando alle singole branche che compongono il settore turistico, il clima di fiducia appare particolarmente modesto nei comparti dell’alloggio e della ristorazione. Tra i gestori di bar e caffè il clima di fiducia è invece leggermente migliore, anche a causa della più rapida ripresa dell’attività dopo il lockdown.

(27)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

25 Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, sottolinea la necessità di interventi a favore del settore: “Il turismo altoatesino ha pagato un prezzo davvero alto a causa della crisi legata al Coronavirus. È importante continuare a sostenere gli imprenditori e le imprenditrici di questo importante comparto, nonché di tutti i settori ad esso connesso come ad esempio l’organizzazione di eventi, le imprese di autonoleggio, gli impianti di risalita e le agenzie viaggi.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it.

(28)

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO

26

(29)
(30)

Riferimenti

Documenti correlati

Funktionsweise Organi e norme di funzionamento.. Die Organe der Sonderbetriebe sind der Präsi- dent, der Verwaltungsrat und das Kollegium der Rechnungsprüfer. Sono

l) jede weitere nützliche oder von Gesetzen oder Verordnungen vorgesehene Information.. Sofern die technischen Voraussetzungen gegeben sind und die Identifizierung der

2. Die Bediensteten enthalten sich der in ihren Aufgabenbereich fallenden Entscheidungen und Tätigkeiten, die – auch potenziell – im Konflikt mit persönlichen Interessen

a) Italienische Staatsbürgerschaft oder gleichge- stellte Staatsbürgerschaft: Die Bürger der Mit- gliedstaaten der Europäischen Union haben Zugang zu den Stellen in der

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO.. Rationalisierungsplan der

HANDELS-, INDUSTRIE-, CAMERA DI COMMERCIO, HANDWERKS- UND LAND- INDUSTRIA, ARTIGIANATO WIRTSCHAFTSKAMMER BOZEN E AGRICOLTURA DI BOLZANO.. Bericht über die Rationalisierung

[r]

[r]