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COMUNICAZIONE DEL RISCHIO E RISCHIO DI COMUNICARE S.I.Ve.M.P.

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Academic year: 2022

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S.I.Ve.M.P.

Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica 00198 ROMA – Via Nizza, 11

Tel. 068542049 – Fax 068848446 E-mail: segrenaz@sivemp.it www.sivemp.it

COMUNICAZIONE DEL RISCHIO E RISCHIO DI COMUNICARE

Alla luce della recente messa in onda di trasmissioni televisive basate esclusivamente su una comunicazione opportunistica ed interessata, abbiamo chiesto questo incontro per cercare di ristabilire la razionalità necessaria per definire, in modo coordinato, una strategia di comunicazione da offrire ai media ed ai cittadini.

E’ necessario definire una strategia di comunicazione che esiga l'adozione, da parte delle autorità competenti, di strumenti efficaci e di obiettivi di comunicazione a lungo termine, illustrando come questi saranno raggiunti e le misure che verranno attuate per misurarne l’efficacia.

La priorità da definire in una strategia di comunicazione è quella di rafforzare la fiducia nel sistema dei controlli italiano attraverso una comunicazione efficace e il dialogo con i partner e le parti interessate, anche basandosi su esperienze pregresse, per far fronte alle preoccupazioni in tema di sicurezza alimentare dei media e del pubblico in generale.

Per definire la comunicazione del rischio occorre affrontare le seguenti questioni:

1. fornire informazioni al pubblico in merito a pericoli e rischi (sottolineando la differenza tra pe- ricoli e rischi);

2. fornire informazioni al pubblico in merito al processo di valutazione del rischio e alle decisioni di gestione del rischio, ivi compresa una descrizione dei vari attori e delle procedure seguite in entrambe le attività;

3. organizzare un’efficace comunicazione a due vie;

4. promuovere la fiducia e la credibilità di tutte le persone coinvolte nel processo di valutazione e gestione del rischio;

5. coinvolgere nel processo le parti interessate e risolvere i contrasti La strategia di comunicazione deve fondarsi su queste priorità:

Semplicità e trasparenza: aumentare la pertinenza e la comprensione delle comunicazioni per i destinatari e per il pubblico informato ma non specializzato, collaborando con le organizzazioni interessate.

Indipendenza: aumentare la tempestività della comunicazione sull’indipendenza dei pareri di valutazione del rischio.

Visibilità e sensibilizzazione: rafforzare l’opera di sensibilizzazione, in Italia ed in Europa, aumentando la consapevolezza e il riconoscimento della competenza delle autorità di controllo, il suo ruolo e il lavoro di valutatore del rischio.

Dialogo: rafforzare il dialogo con le parti interessate ed accrescere l'interattività con il pubblico.

Tematiche: definizione preventiva di tematiche cardine, anticipando, attraverso la scelta degli argomenti, le preoccupazioni dei consumatori che le priorità di salute pubblica.

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Cooperazione e coordinamento: Fattore critico del successo di tale iniziativa è la cooperazione ed il coordinamento tra le autorità di controllo e con i soggetti interessati (Ministero, Regioni, Sivemp, Simevep, Fnovi, etc) sia per la definizione delle tematiche sia per la realizzazione delle relative attività di comunicazione;

Prontezza di reazione e tempestività: Una comunicazione tempestiva e accurata, anche quando non si è a conoscenza di tutti i fatti, nel lungo termine contribuisce a garantire che la fonte di informazioni sia considerata credibile e affidabile. Spesso le comunicazioni sollecite sono cruciali.

Nella strategia di comunicazione dovranno essere tenuti nella dovuta considerazione i fattori che influenzano il livello e il tipo di comunicazione, come ad esempio, la natura del pericolo, chi è interessato, gli effetti su persone/animali/piante/ambiente, la capacità di controllare il rischio ed i livelli di comunicazione richiesti.

L’impostazione di una strategia di comunicazione efficace, a nostro parere, non può che prevedere e coinvolgere a 360° tutti gli strumenti ed i canali attraverso i quali veicolare agli interessati ed al pubblico corretti e razionali messaggi, valutando l’adeguatezza o l’inadeguatezza dello strumento.

Relazioni con i media, Siti web, Pubblicazioni stampa, Pubblicazioni digitali, Convegni e seminari, Social network (Facebook e Twitter), sono tutti strumenti utili per raggiungere i destinatari, ognuno dei quali offre aspetti positivi ed aspetti negativi in funzione del messaggio che si deve veicolare ed in funzione dei destinatari.

Per favorire un'efficiente attuazione della strategia di comunicazione si propone la costituzione di una “cabina di regia permanente sulla comunicazione del rischio” allargato alle componenti scientifiche della Veterinaria per definire gli approcci di comunicazione, i messaggi chiave ed i contenuti da divulgare attraverso attività di comunicazione integrate ed attuate mediante il ricorso a tutti i canali e i mezzi di comunicazione.

Il gruppo di lavoro permanente dovrà perseguire l’obiettivo prefissato applicando le Linee guida generali che si applicano a tutte le aree di rischio, non solo a quelle alimentari

1. effettuare un’analisi critica della propria valutazione del rischio e dei propri risultati di gestione;

2. definire un programma integrato di comunicazione del rischio che garantisca uno sforzo conti- nuo a comunicare con le principali parti interessate, ivi compresi i consumatori;

3. adeguare la comunicazione alle esigenze del pubblico destinatario, invece che alle esigenze del- la fonte di informazione;

adattare e modificare il programma di comunicazione in uno sforzo organizzato per ottenere un feedback e percepire i cambiamenti nei valori e nelle preferenze

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