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COMUNE DI JESI PROVINCIA DI ANCONA AREA SERVIZI TECNICI PALESTRE ZANNONI PIANO DI EMERGENZA VIA ZANNONI. ing. Daniele Giampieretti

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Academic year: 2022

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COMUNE DI JESI

PROVINCIA DI ANCONA AREA SERVIZI TECNICI

PALESTRE ZANNONI

VIA ZANNONI

PIANO DI EMERGENZA

ing. Daniele Giampieretti

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Ubicazione e allestimento

Le due palestre sono ubicate in via Zannoni, nella parte sud della città di Jesi, all'interno di un'area recintata. Le due palestre hanno dimensione in pianta di 38 x 19 m con struttura in acciaio e tamponatura in pannelli sandwich. Gli spogliatoi, i servizi igienici e le due centrali termiche sono ubicate in due edifici ad un unico piano fuori terra con struttura in c.a.

Vie di esodo

Premesso che le due palestre non prevedono la presenza di pubblico, ognuna di esse ha otto uscite di 3 moduli ciascuna, per cui si ha una capacità di deflusso di 400 persone per ognuno dei due ambienti. Le uscite sono dirette verso la corte dei due fabbricati considerato come luogo calmo.

Strutture, finiture ed arredi

Per quanto riguarda il comportamento al fuoco, all'interno delle due palestre sono presenti materiali in classe 0.

Mezzi mobili di estinzione

Sono attualmente presenti sistemi portatili di estinzione in prossimità dei percorsi di fuga, tutti i locali sono dotati di numero idoneo di mezzi di spegnimento portatili, in relazione alla superficie ed al carico d’incendio presente al loro interno.

Per garantire l’efficienza dei mezzi di estinzione, tutti i dispositivi di spegnimento presenti devono essere tenuti sempre nel posto loro assegnato e idoneamente segnalato, evitando di posizionare in prossimità del mezzo estinguente materiale che ne impedisca l’immediata visione e ne complichi le operazioni di utilizzo in caso di emergenza. Per ogni mezzo di estinzione deve essere effettuata la verifica semestrale da annotare negli appositi registri.

Impianti elettrici

L’impianto elettrico è realizzato in conformità alla legge 186 del 01/03/1968, si evidenzia che ai fini della prevenzione incendi, l’impianto:

- è suddiviso in più circuiti, con protezioni selettive, in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell’intero sistema;

- sono disposti apparecchi per la manovra di emergenza ubicati in posizioni protette e con riportate le indicazioni dei circuiti di riferimento;

- l’illuminazione di sicurezza è alimentata con sorgente autonoma.

La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza risulta attestata con la procedura prevista dalla legge n. 46 del 05/03/1990, e successive modifiche ed integrazioni.

È presente l’impianto di messa a terra; tale impianto è fornito di verbale di verifica che viene effettuata ogni due anni.

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Illuminazione di sicurezza

Il sistema di illuminazione di sicurezza garantisce un’affidabile segnalazione delle vie di esodo. In caso di mancanza dell’alimentazione elettrica normale è assicurata un’illuminazione di sicurezza con apposite lampade di tipo autoalimentate.

Tale illuminazione, indipendente dall’illuminazione normale è predisposta in modo che:

- sostituisca automaticamente ed immediatamente l’illuminazione normale in caso d’interruzione;

- fornisca in tutti gli ambienti un’illuminazione sufficiente a guidare le persone fino alla pubblica via.

Inoltre, ogni uscita di sicurezza è opportunamente segnalata da plafoniere dotate di iscrizioni serigrafate ed aventi caratteristiche dimensionali opportune alla massima distanza da dove devono essere leggibili le indicazioni.

Segnaletica di sicurezza

In tutta l’attività sono state applicate le vigenti disposizioni sulla segnaletica di sicurezza di cui al D.Lgs. n. 493 del 14 agosto 1996 espressamente finalizzate alla sicurezza antincendio.

Essa richiama l’attenzione sui divieti e sulle limitazioni imposte, segnala la posizione delle valvole esterne di intercettazione generale del metano e dell’interruttore elettrico generale.

Sono installati, in particolare, cartelli indicanti le uscite, il divieto di fumare o usare fiamme libere nei vari locali ed in quelli con presenza di sostanze pericolose ai fini dell’incendio, nonché cartelli di segnalazione dei mezzi di estinzione.

Inoltre sono installati su tutti i quadri elettrici cartelli indicanti il divieto di spegnere con acqua l’incendio data la presenza di corrente elettrica, tenendo conto delle vigenti disposizioni.

DEFINIZIONI ED OBIETTIVI

Obiettivo di una buona organizzazione e gestione della sicurezza è garantire un prefissato livello di sicurezza attraverso la codificazione di comportamenti umani legati all'esercizio dell’attività nelle varie fasi di avviamento, funzionamento, fermata ed in condizioni di emergenza.

Il "prefissato livello di sicurezza" discende dalla valutazione dei rischi D.Lgs. 626/94 dalla valutazione del rischio incendio D.M. 10/03/98 e dalla conseguente individuazione delle misure preventive e protettive necessarie ad eliminare o limitare tali rischi.

Ai fini dell'applicazione delle norme di prevenzione valgono le seguenti definizioni:

- Pericolo di incendio: proprietà o qualità intrinseca di determinati materiali o attrezzature oppure di metodologie e pratiche di lavoro o di utilizzo di un ambiente di lavoro che presentino il potenziale di causare un incendio.

- Rischio di incendio: probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di accadimento di un incendio, nonché le conseguenze dell'incendio sulle persone presenti.

- Valutazione dei rischi di incendio: procedimento di valutazione dei rischi in un luogo, derivanti dalle circostanze del verificarsi di un incendio o di una situazione di pericolo di incendio.

- Emergenza: evento imprevisto che provoca l'interruzione di una attività e può causare inabilità anche solo temporanea della sede ove la stessa emergenza ha avuto luogo.

Gli eventi potenziali considerati nel piano di emergenza sono:

- incendio;

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- esplosione;

- crollo;

- fughe di gas e/o prodotti chimici pericolosi.

- Prevenzione incendi: materia di rilevanza interdisciplinare nel cui ambito vengono promossi, studiati, predisposti e sperimentati provvedimenti, misure ed accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare l'insorgere di un evento dannoso o a limitarne le conseguenze. Con tale termine si considerano due concetti distinti: il primo è legato all'azione che tende ad anticipare l'incendio cioè a diminuirne la probabilità di insorgenza, il secondo è quell'insieme di interventi volti a limitare i danni conseguenti ad un sinistro per qualsiasi ragione verificatosi.

- Finalità della prevenzione incendi: assicurare l’incolumità delle persone e ridurre al minimo le perdite materiali; l'incolumità delle persone costituisce l'obiettivo primario.

- Misure di prevenzione: misure atte ad impedire l'insorgenza dell'incendio o a renderne minime le occasioni di sviluppo.

- Misure di protezione: misure atte a limitare le conseguenze dannose derivanti da un incendio attraverso l'adozione di elementi strutturali ed architettonici particolari e la realizzazione di impianti antincendio che mantengano la stabilità dell'edificio, limitino la propagazione del fuoco e del fumo, consentano l'evacuazione degli occupanti l'edificio in caso di emergenza ed assicurino la sicurezza delle squadre di soccorso.

- Gestione della sicurezza: attività che mantiene ed integra il livello di sicurezza prefissato nella fase di progettazione ed attuato nella fase di realizzazione. Si basa su misure di esercizio, verifiche, manutenzioni e piano di emergenza.

- Verifiche periodiche: serie di provvedimenti di controllo iniziale e periodico su apparecchiature, componenti e parti di impianto per accertarne la rispondenza agli standard di progetto.

- Manutenzione: serie di provvedimenti, preventivi o di altra natura, applicati agli edifici, impianti, apparecchiature, attrezzature e servizi in modo che essi soddisfino tutte le loro funzioni per l'intera vita di esercizio. Tali interventi si classificano in: manutenzione ordinaria, manutenzione programmata, manutenzione preventiva, manutenzione straordinaria.

a) Manutenzione ordinaria: interventi di controllo degli strumenti di protezione passiva presenti, della segnaletica, del sistema audiovisivo interno, delle lampade di sicurezza, bonifica e pulizia degli impianti, delle apparecchiature e delle attrezzature.

b) Manutenzione programmata: interventi che devono essere eseguiti nei periodi previsti dalle leggi (verifica estintori, verifica messa a terra ecc.)

c) Manutenzione preventiva: interventi che vengono eseguiti sulla base di anomalie nella fase di funzionamento delle apparecchiature.

d) Manutenzione straordinaria (pronto intervento): interventi eseguiti al verificarsi di inconvenienti non prevedibili (guasti, arresti, anomalie, ecc.).

- Piano di emergenza: procedura di mobilitazione di mezzi e persone atte a fronteggiare una determinata condizione di emergenza attribuibile allo sviluppo anomalo e incontrollato di un processo e/o lavorazione e/o deposito.

- Squadra di emergenza: squadra composta da due o più unità appositamente addestrate per effettuare operazioni di primo intervento in caso di emergenza.

Obiettivi

Il piano di emergenza si propone di ottimizzare l'utilizzo delle risorse al fine di:

- salvaguardare la vita umana;

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- contenere e dominare la situazione di pericolo;

- eliminare o minimizzare danni all'ambiente e alle attrezzature;

- concentrare gli interventi interni con quelli degli enti esterni preposti.

PIANO DI EMERGENZA Analisi dei fattori di rischio

Nella predisposizione del piano di emergenza, una volta identificato il personale e i terzi esposti a rischi potenziali, sono stati individuati i fattori di rischio, ed in particolare è stata presa in considerazione la presenza di:

- Suppellettili, arredi, carta e documenti,

- pareti o solai rivestiti di materiali facilmente combustibili - caldaie,

- condotte d’aria calda,

- lampade d’illuminazione vicine a materiale infiammabile, - attrezzature elettriche,

- riscaldatori portatili,

- linee elettriche o macchinari con difetti o danneggiamenti,

- adattatori multipli e grappoli di spine nella stessa presa di corrente,

- tramezzature leggere che possono favorire la veloce propagazione di fumo, calore e fiamme

PRINCIPALI CENTRI DI PERICOLO E CAUSE DI INCENDIO Locali tecnologici,

Impianti elettrici, Depositi.

La predisposizione del Piano di Emergenza

Il piano di emergenza prevede le procedure che dovranno essere mese in atto dai dipendenti incaricati a essere presenti durante le manifestazioni, fisicamente idonei, incaricati inoltre di coadiuvare il responsabile dell’impianto nell’evacuazione degli altri addetti, del pubblico, degli atleti e delle persone con menomazioni fisiche.

Il Piano dovrà essere illustrato convenientemente a tutto il personale interessato nella parte relativa al settore operativo di appartenenza.

Almeno una volta all’anno, nelle varie aree operative, dovrà essere effettuata una prova generale.

Il presente piano dovrà essere aggiornato ogni qualvolta saranno apportate modifiche alla struttura organizzativa o ai settori operativi; una revisione del piano dovrà comunque essere effettuata almeno ogni due anni.

Nella predisposizione del piano di emergenza sono stati tenuti presenti molteplici “fattori” quali:

- luoghi di lavoro e attività svolta;

- le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo;

- i sistemi di rivelazione e di allarme antincendio;

- i rischi insiti negli impianti e nelle strutture;

- il numero delle persone presenti e la loro ubicazione;

- il numero di addetti all’attuazione e al controllo del piano ed all’assistenza per l’evacuazione;

- livello di informazione e formazione fornito ai lavoratori;

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- eventuale presenza di disabili e facilità di esodo senza assistenza (speciali provvedimenti sono necessari per le persone disabili);

- la segnaletica di sicurezza impiegata (per segnalare: divieti, avvertimenti, prescrizioni di comportamento, fonti di pericolo, presenza e ubicazione dei presidi antincendio, presenza e ubicazione di dispositivi di comando di emergenza, vie di fuga, uscite di emergenza, i mezzi di soccorso o di salvataggio).

Il piano di emergenza contiene:

- l’analisi dei centri di pericolo;

- le procedure relative alle azioni da adottare;

- le procedure di intervento per mitigare le conseguenze;

- l’elenco nominativo del personale componente la squadra di emergenza.

Nella struttura sono state esposte planimetrie con le precise istruzioni relative al comportamento del personale, dei clienti in caso di pericolo ed in particolare una planimetria dell’edificio per le squadre di soccorso specializzate che indichi:

• Le scale e le vie di sfollamento;

• I luoghi sicuri e le zone protette;

• I mezzi fissi e mobili dell’impianto di estinzione;

• I dispositivi di arresto degli impianti di distribuzione dell’acqua, dell’elettricità e del gas-metano;

• La posizione dei pulsanti manuali di allarme.

Adempimenti

Il responsabile dell’impianto, designa, in forma scritta, i componenti della squadra di emergenza, scelti fra i dipendenti ed i collaboratori formati ai sensi del punto 18.3 D.M. 19.08.96, del D. LGS 81/2008 in possesso dell'attestato di idoneità di cui all'art. 3 della legge 609/96.

Dal punto di vista della prevenzione delle emergenze, gli addetti designati quali componenti della squadra d’emergenza devono:

- conoscere il piano d’emergenza, la dislocazione dei dispositivi di protezione e delle attrezzature di sicurezza;

- far rispettare il divieto di fumare;

- prevenire l’accumulo di materiali combustibili;

- tenere sgombere le vie di esodo;

- controllare che le riparazioni e le manutenzioni degli impianti sotto tensione avvenga solo a cura di personale tecnico qualificato;

- segnalare immediatamente al responsabile del servizio di prevenzione e protezione e ai lavoratori interessati le anomalie ed irregolarità che creano situazioni di rischio o di pericolo.

4- SQUADRA DI EMERGENZA

Il braccio operativo del piano di emergenza è la squadra di emergenza che ha il compito di intervenire, in caso di incendio, esplosione o altro grave incidente, secondo una procedura prestabilita, per allertare, soccorrere, spegnere o attuare ogni altra azione a protezione delle persone e dei beni.

La squadra di emergenza deve anche organizzare e gestire, in caso di emergenza, i necessari rapporti con i servizi esterni (lotta antincendio, pronto soccorso, pubblica sicurezza).

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La squadra di emergenza incendio è formata da un numero di persone congruo, relativamente al numero totale di persone presenti ed è dotata di materiali e attrezzature già in esercizio nel luogo di lavoro e conformi a quanto previsto dalle norme in vigore.

Il personale addetto alla squadra può svolgere anche altri compiti, purché compatibili con una pronta ed efficace reperibilità; tale personale deve aver ricevuto un idoneo addestramento.

La squadra di emergenza, i cui componenti dovranno essere in possesso dell’attestato di idoneità di cui all’art. 3 della legge 609/96, sarà formata da almeno 4 componenti nel caso di pieno utilizzo delle due palestre, da almeno 2 componenti nel caso di utilizzo a meno del 50% della capienza massima.

Piano di addestramento

I soggetti della Squadra di emergenza compresi i supplenti, i responsabili della stessa saranno in possesso delle istruzioni tecniche necessarie a poter gestire l’emergenza incendio in modo da poter garantire la loro incolumità e quella dei soggetti che a loro faranno riferimento nel caso di incendio.

Scopo del programma di addestramento è quello di fornire istruzioni tecniche sul problema incendio e sulla gestione e l’organizzazione delle risorse umane.

Il programma di addestramento comprende:

1. Modulo di base in aula sul problema incendio, le sue cause e la possibile dinamica di evoluzione;

2. Modulo specialistico in aula sugli aspetti di primo intervento e pronto soccorso per eventuali feriti;

3. Esercitazione pratiche consistenti in simulazione degli eventi incidentali possibili ed utilizzo delle attrezzature antincendio disponibili.

Modulo specialistico Argomenti trattati:

• Procedure di attacco al fuoco;

• Descrizione dei principi di funzionamento delle attrezzature;

• Scelta utilizzo attrezzature più idonee in relazione all’incendio ed ai materiali interessati;

• Aspetti comportamentali durante un incendio;

• Gestione delle situazioni di emergenza mediche connesse.

Esercitazioni pratiche Argomenti trattati:

• Modalità di esecuzione dell’esecuzione antincendio;

• Ricognizione delle vie di fuga, uscite di sicurezza, etc…;

• Ricognizione dispositivi antincendio installati;

• Lettura e verifica planimetrie per gestione emergenze;

• Simulazione di incendio;

• Esempio di primo soccorso a persona coinvolta nell’incendio;

• Utilizzo attrezzature antincendio disponibili.

Al termine del corso è rilasciato attestato di partecipazione.

Informazione del personale

Il personale tutto deve ricevere adeguata informazione su:

• Rischi di incendio legati alle specifiche mansioni svolte;

• Misure di prevenzione e protezione incendi adottate;

• Ubicazione delle vie di esodo ed uscite di sicurezza;

• Procedura da adottare in caso di incendio ed in particolare:

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Cosa fare quando si scopre un incendio;

Come azionare l’allarme;

Cosa fare quando si sente un avviso di allarme incendio;

Come raggiungere i punti di raccolta;

Come richiedere l’intervento dei Vigili del fuoco;

• I nominativi dei componenti della squadra di emergenza, le rispettive responsabilità e modalità di azione.

Una volta l’anno il RSPP organizza un’esercitazione antincendio coinvolgendo tutto il personale al fine di mettere in pratica le procedure di evacuazione.

In caso di più vie di esodo l’esercitazione comprende la possibilità che almeno una di esse sia interessata all’incendio.

L’esercitazione è condotta nella maniera più realistica possibile e senza mettere in pericolo i partecipanti coinvolgendo il personale nell’identificazione delle vie di fuga, dell’ubicazione dei dispositivi di allarme e delle attrezzature antincendio.

L’attività di informazione del personale è organizzata e svolta dal responsabile del Servizio e Protezione (RSPP) eventualmente coadiuvato.

Compiti generali del Responsabile della Squadra di Emergenza:

- controllo dell'osservanza delle norme di sicurezza e di prevenzione incendi;

- diffusione delle informazioni relative alla sicurezza;

- addestramento, comportamentale e di intervento, del personale che presta servizio nelle aree a rischio specifico e di quello addetto alla squadra di emergenza;

- esecuzione di prove di sfollamento;

- in caso di emergenza, valutare la situazione e l'entità del pericolo per l'assunzione delle decisioni del caso e sovrintendere le conseguenti operazioni;

- decidere sull'attuazione del piano di sfollamento in caso di evento pericoloso;

- seguire l'andamento delle operazioni di sfollamento.

- funzionare da centro di controllo per tutta la durata delle operazioni di sfollamento;

- ricevere i segnali degli impianti di allarme e le comunicazioni di emergenza;

- chiamare o far chiamare i vigili del fuoco;

- dare l’ordine di azionare gli impianti di allarme per attuare lo sfollamento;

- annotare su un apposito registro le comunicazioni ricevute ed i messaggi inviati, con l'indicazione del giorno e dell'ora.

Compiti generali dei componenti della Squadra di emergenza:

- far rispettare ai loro collaboratori le norme di sicurezza e di prevenzione incendi;

- segnalare al responsabile eventuali carenze sotto l'aspetto della sicurezza, nonché l'insorgere di situazioni di pericolo;

- in caso di sfollamento, guidare l'esodo delle persone dalla zona di competenza controllando nel contempo che tutte le persone abbiano lasciato la zona e che tutte le porte siano state chiuse;

- segnalare al responsabile ogni eventuale difficoltà che dovesse sorgere durante lo sfollamento e informarlo dell'avvenuto sfollamento

- raggiungere il luogo dell'evento per accertare la natura e la portata dello stesso e tentarne l'eliminazione nel caso in cui sia possibile senza correre alcun rischio;

- in caso di incendio controllabile, tentarne l'estinzione con l'impiego di estintori portatili e idranti;

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- collaborare nel far defluire le persone presenti al piano o nell'ambiente in cui si è verificato l'evento;

- dopo lo sfollamento disinserire l'alimentazione elettrica nell'ambiente in cui si è verificato l'evento;

- disattivarne l'alimentazione elettrica;

- fermare gli impianti di condizionamento, ventilazione, ecc.;

- accompagnare sul posto dell'evento i Vigili del Fuoco, le forze dell'ordine e mantenere i contatti con loro.

I componenti della squadra, in via ordinaria, devono segnalare al responsabile ogni situazione di pericolo che dovessero riscontrare, nonché anomalie o deficienze degli impianti di sicurezza, della segnaletica e di quanto altro dovesse incidere negativamente sul livello di sicurezza.

5 - LE PROCEDURE DI EMERGENZA Procedura generale

Il responsabile esegue le suddette funzioni:

- valutare il rischio,

- decidere se intervenire coordinando gli addetti alla Squadra di Emergenza, dotati di attrezzature e mezzi necessari per affrontare un primo intervento,

- decidere di dare l’allarme e sfollare lo stabile,

- decidere sulla necessità di intervento dei Vigili del Fuoco.

Comportamento per gli incaricati alla chiamata di soccorso esterno

Durante il normale orario di lavoro, il personale mantiene il presidio del luogo, interrompendo qualsiasi attività in corso, in caso di segnalazione di allarme antincendio.

Al verificarsi di un allarme (incendio, allagamento, evento naturale, infortunio, attentato, ecc.), comunicato verbalmente o tramite telefono interno, il personale incaricato presente dovrà effettuare le operazioni previste dalla procedura.

Nel caso in cui gli addetti alla chiamata ricevano una segnalazione di pericolo, devono richiedere a chi telefona le seguenti precisazioni:

- se è già stato avvisato il responsabile dell’emergenza, - il luogo dell’evento,

- il tipo di evento (incendio, fuga di gas, ecc.),

- una valutazione, se è possibile, della gravità dell’evento, - le generalità di chi telefona.

Comportamento da adottare in caso di evacuazione

In caso sia ordinata l'evacuazione, tutto il personale dovrà abbandonare l’impianto dirigendo il pubblico nel punto sicuro, che è rappresentato dall’area circostante poiché non presenta ulteriori problemi legati all’eventuale blocco del traffico, ordinatamente senza creare confusione.

Ogni disposizione che sarà emanata dovrà prevenire il manifestarsi del panico e tendere a limitare al massimo la diffusione del fumo e l’invasione delle aree che serviranno come zone di sicurezza, per mantenere il più possibile integra l’agibilità delle vie di fuga.

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Quindi in caso di sfollamento, gli addetti, dopo essere stati avvisati dal responsabile per le emergenze, attueranno le seguenti procedure:

- invitano le persone ad uscire ordinatamente e con calma,

- si accertano che nei locali della zona loro assegnata, servizi inclusi, non sia rimasto nessuno, - verificato quanto sopra, abbandonano a loro volta lo stabile.

Devono quindi avvisare subito gli addetti allo spegnimento e dare indicazioni precise per una rapida ispezione del luogo dell’evento.

Comportamento da adottare in caso di incendio

All’interno dei locali possono crearsi degli accumuli di materiale combustibile: in molti casi la distrazione, la negligenza nell’uso di fiamme libere, l’inadeguata pulizia delle aree di lavoro e la scarsa manutenzione delle apparecchiature può provocare dei principi d’incendio che normalmente si possono estinguere con estintori portatili, ma che alcune volte richiedono l’intervento dei V.V.F..

Incendio controllabile

Al segnale di allarme, la persona presente nel luogo interessato, che per primo si renda conto della presenza di rischio incendio, avverte l’addetto alla squadra di emergenza più vicino, il quale, qualora ritenga che l’entità dello stesso possa giustificare una sua singola azione, ha l’obbligo di tentare:

- lo spegnimento o il contenimento dell’incendio utilizzando i dispositivi antincendio consigliati e presenti nell’edificio, e segnalati da un apposito cartello,

- il soffocamento delle fiamme con stracci, coperte ignifughe, ecc.,

- l’allontanamento del materiale combustibile che si trova nelle vicinanze, - non usare acqua o liquidi schiumogeni prima di aver tolto l’elettricità.

Immediatamente dopo cerca di far uscire il fumo dai locali interessati all’evento e chiama il Responsabile e lo informa dell’accaduto.

Considerate le dimensioni del plesso, la lunghezza dei percorsi da effettuare, la presenza del Responsabile presso la struttura, tutte le operazioni di cui sopra devono svolgersi in un tempo di pochi minuti.

In presenza di un incendio di modeste dimensioni e controllabile, chi lo rileva, attuata la procedura del punto precedente e fa intervenire un addetto che utilizza uno degli estintori presenti nell'ambiente per cercare di spegnere il principio di incendio. Qualora tale operazione dovesse presentare incertezze è necessario procedere come previsto per gli incendi non controllabili.

Incendio non controllabile

Nel caso in cui non si riesce a controllare il fuoco neanche dopo l’intervento di un secondo addetto munito di estintore o con l’intervento degli idranti, siamo nel caso di incendio rilevante e si deve:

a) Dare l’allarme; chiunque si renda conto della presenza di un principio di incendio ha l’obbligo di segnalarlo ai responsabili (Responsabile della Squadra di Emergenza (RSE) o Squadra di Emergenza....);

b) Il R.S.E. si porta sul luogo dell’incidente e si accerta che non vi siano persone in pericolo, in caso contrario ordinerà le operazioni di salvataggio;

c) Il R.S.E ordina la chiamata dei Vigili del Fuoco;

d) Il R.S.E, se esiste un rischio specifico per le persone presenti nella struttura, ordina l’evacuazione dei locali, utilizzando le vie di fuga e le uscite di sicurezza e seguendo le procedure indicate dal Piano di evacuazione.

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e) Attraverso gli addetti all’emergenza, il R.S.E si accerta che tutto il personale presente ed il pubblico sia stato evacuato, coordinando la ricerca degli stessi nei locali della struttura e nei servizi igienici;

f) Fa allontanare eventuali sostanze combustibili e fa staccare l’alimentazione ad apparati elettrici, riducendo così il rischio di propagazione dell’incendio;

g) Il R.S.E cerca di spegnere le fiamme con le dotazioni antincendio presenti senza mettere in alcun modo a rischio la propria incolumità;

h) Il R.S.E decreta la cessione dello stato di emergenza;

i) Il R.S.E redige un rapporto sull’accaduto a emergenza conclusa.

In generale in caso di principio d’incendio, ogni dipendente deve:

- non infrangere le finestre, per non alimentare il fuoco con l’ossigeno dell’aria;

- aprire le porte con estrema cautela. Prima di aprire una porta, toccarla in alto per sentire se è calda.

Se lo è o v’è fuoriuscita di fumo, cercare un’altra via di fuga od aprire, se non avete alternative, con estrema cautela;

- spostarsi con estrema prudenza, saggiando il pavimento, le scale ed i pianerottoli, prima di avventurarvi sopra. Saggiare il pavimento appoggiandovi sopra dapprima il piede che non sopporta il peso del corpo, quindi avanzare;

- spostarsi lungo i muri, anche discendendo le scale;

- non rientrare nell’area evacuata sino a quando il rientro non verrà autorizzato dagli addetti al pronto intervento,

- cercare di fronteggiare l'evento in attesa dell'arrivo della squadra di emergenza esterna, senza mettere a repentaglio la propria incolumità,

- mettersi a disposizione della squadra di emergenza per coadiuvarne l'opera, - mantenere un comportamento calmo e non farsi prendere dal panico.

Nel caso in cui non esista via alternativa o anche questa sia invasa dal fumo, occorrerà entrare in una stanza, chiudendo la porta e rendendola il più possibile stagna infilando carta, pezzi di stoffa, o altri materiali nelle fessure. Successivamente segnalare la propria situazione e posizione ed attendere con calma l'arrivo dei soccorritori.

E' pericoloso cercare rifugio in locali privi di finestre aperte all'esterno, piuttosto che rifugiarsi in uno di tali locali è preferibile tentare il passaggio verso l'uscita. In presenza di fumo, nel percorrere il tragitto verso l’uscita, può essere opportuno fermarsi qualche istante e respirare quasi a terra per riprendere fiato.

Comportamento da adottare in caso di incendio di un quadro elettrico

Nel caso in cui un addetto dovesse fronteggiare un incendio di un quadro elettrico risulta fondamentale che non intervenga impulsivamente, utilizzando acqua che, funzionando da conduttore, provocherebbe le folgorazione da corrente elettrica, ma, previo avvertimento degli incaricati, togliendo tensione a monte del quadro stesso.

Nel caso in cui si dovesse verificare un principio d’incendio di un quadro elettrico o di un macchinario, ad esempio di scena, ogni dipendente, che si viene a trovare nelle vicinanze della zona interessata, ha il compito di avvertire immediatamente il Responsabile o attivare il sistema di allarme.

A questo punto gli interventi più importanti vengono effettuati dagli incaricati i quali:

- chiudono le eventuali valvole che adducono liquidi o gas combustibili,

- tolgono tensione al quadro elettrico agendo sull’interruttore generale a monte dello stesso,

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- intervengono con estintori portatili idonei all’intervento (anidride carbonica o polvere) su apparecchiature elettriche sotto tensione in funzione dell’entità dell’incendio:

durante l’intervento è possibile soffocare le fiamma anche con stracci o coperte e provvedere ad allontanare materiale combustibile eventualmente presente nelle immediate vicinanze.

E’ di fondamentale importanza non intervenire con acqua o liquidi schiumogeni prima di aver tolto l’elettricità.

Emergenze dovuta a mancanza di energia elettrica - Restate calmi.

- Le lampade di sicurezza in tutti i locali forniranno comunque una luminosità sufficiente ad individuare le vie di fuga.

- Fornite assistenza al pubblico nelle immediate vicinanze o ad altre persone che possono iniziare ad agitarsi.

- Indicate ai presenti le vie di fuga, cercando di indirizzare con calma tutti i presenti nella direzione appropriata.

- Evitate di spingere le persone nella giusta direzione ma accompagnatele con dolcezza.

- Se vi trovate in un’area completamente al buio, attendete qualche istante per vedere se l’energia ritorna. Dopo poco, spostatevi con molta prudenza, in direzione dell’uscita o di un’area con illuminazione di emergenza.

- Se ricevete l’ordine di evacuazione, seguite le vie di fuga indicate nel piano di emergenza ed evacuazione.

Comportamento da adottare in caso di fuga di metano Fuga di metano senza incendio o esplosione

Nel caso in cui si dovessero verificare delle fughe di metano (causate da rotture di tubazioni, valvole, ecc.) ogni addetto che si viene a trovare nei pressi della zona interessata ha il compito di avvertire immediatamente il responsabile o attivare il sistema di allarme.

A questo punto gli interventi più importanti vengono messi in atto dagli incaricati, i quali:

- chiudono le valvole di intercettazione del gas,

- fermano gli impianti di ventilazione e tolgono tensione agli impianti attraverso l’interruttore elettrico generale,

- favoriscono la ventilazione dell’ambiente aprendo i serramenti per diluire i gas in modo che raggiungano livelli inferiori delle soglie di pericolosità,

- stanno pronti ad intervenire con estintori o idranti in caso di incendio.

Se con questi interventi la situazione di rischio non è stata risolta, gli incaricati proseguono con le seguenti operazioni:

- azionano il segnale d’allarme, - avvisano i Vigili del Fuoco,

- se necessario comandano l’evacuazione delle persone secondo le procedure descritte nei capitoli seguenti,

- si pongono verso l’accesso stradale per attendere i VV.F. e per informarli della situazione e condurli sul luogo dell’incidente.

Fuga di metano con incendio

Nel caso in cui si dovesse verificare un principio d’incendio dovuto alla fuga di gas ogni dipendente, che si viene a trovare nelle vicinanze della zona interessata, ha il compito di avvertire immediatamente il responsabile e gli altri addetti all’emergenza o attivare il sistema di allarme.

A questo punto gli interventi più importanti vengono messi in atto dagli incaricati, i quali:

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- chiudono la valvola generale del combustibile,

- tolgono tensione agendo sull’interruttore generale normalmente installato all’esterno del locale e individuato da un cartello,

- intervengono con estintori portatili o idranti in funzione dell’entità dell’incendio, durante l’intervento è possibile soffocare le fiamme anche con stracci, coperte, ecc.

Fuga di metano con esplosione

Nel caso in cui si dovesse verificare un’esplosione dovuta alla fuga di gas ogni dipendente, che si viene a trovare nelle vicinanze della zona interessata, ha il compito di avvertire immediatamente il responsabile e gli addetti all’emergenza o attivare il sistema di allarme.

A questo punto gli interventi più importanti vengono messi in atto dagli incaricati, i quali:

- chiudono le valvole di intercettazione del gas,

- comandano addossarsi alle pareti perimetrali, per evitare il rischio di sprofondamento del pavimento. Ci si può anche rifugiare in un sottoscala o nel vano di una porta, che si apre in un muro maestro. Allontanarsi da finestre, specchi, vetrine, lampadari, apparati elettrici,

- comandano l’evacuazione delle persone secondo le procedure descritte nel capitolo precedente,

- raccomandano di aprire le porte con molta prudenza e di muoversi con estrema prudenza, saggiando il pavimento, le scale ed i pianerottoli, prima di avventurarvi sopra.

- raccomandano di spostarsi lungo i muri anche discendendo le scale, di non trasferire il peso su un gradino, se non avete incontrato un supporto sufficiente,

- controllano attentamente la presenza di crepe. Le crepe orizzontali sono più pericolose di quelle verticali, perché indicano che le mura sono sollecitate verso l’esterno,

- non spostano una persona traumatizzata a meno che non sia in evidente immediato pericolo di vita,

- avvisano i Vigili del Fuoco ed il Pronto Soccorso sanitario,

- spengono le fiamme libere e tolgono tensione agli impianti attraverso l’interruttore elettrico generale,

- favoriscono la ventilazione dell’ambiente aprendo i serramenti per diluire i gas in modo che raggiungano livelli inferiori delle soglie di pericolosità,

- si pongono verso l’accesso stradale per attendere i VV.F. e per informarli della situazione e condurli sul luogo dell’incidente.

Procedura per eventi naturali

In caso di eventi naturali (quali terremoto, inondazioni, ecc.) le persone presenti all’interno dovranno applicare alcune semplici regole di buona norma al fine di garantire una evacuazione ordinata o un intervento delle squadre di emergenza.

Terremoti

Un terremoto si manifesta con violente scosse iniziali, sussultorie od ondulatorie, seguite da alcuni momenti di pausa e da successive scosse, di solito, di intensità inferiore a quelle iniziali. Anche queste ultime sono tuttavia pericolose, per la possibilità che causino il crollo di strutture lesionate dalle scosse iniziali.

In caso di terremoto dunque:

- Mantenere la calma: è sconsigliato evacuare il locale in presenza della scossa.

- Preparatevi ad affrontare la possibilità di ulteriori scosse.

- Cercate di addossarvi alle pareti perimetrali.

- Allontanatevi da finestre, specchi, vetrine, lampadari, scaffali, strumenti, apparati elettrici.

(14)

- Spostatevi lungo i muri.

- Non usare accendini o fiamme libere perché le scosse potrebbero aver lesionato le tubazioni del gas.

- Evitare di usare i telefonini, salvo i casi di estrema urgenza.

- Non contribuire a diffondere informazioni non verificate.

- Causa il possibile collasso delle strutture di emergenza, appena terminata la scossa sismica, allontanatevi subito dall’edificio seguendo, possibilmente, le vie di esodo indicate nella planimetria e utilizzando le uscite di sicurezza.

- Non spostate una persona traumatizzata a meno che non sia in evidente immediato pericolo di vita.

Chiamate i soccorsi, segnalando con accuratezza la posizione della persona infortunata.

Emergenze dovute ad allagamenti, inondazioni e danni da acqua in genere

Sono molteplici le sorgenti d’acqua che possono causare danni od incidenti come tubazioni che scoppiano, scarichi di acqua piovana intasati ecc.; nel caso in cui si dovesse presentare un allagamento dovuto ad una forte perdita di acqua è necessario avvisare gli addetti all’emergenza o attivare il sistema di allarme.

A questo punto intervengono gli incaricati, i quali devono:

- interrompere immediatamente l’erogazione dell’acqua dal contatore esterno,

- chiudere l’interruttore elettrico generale e non effettuare nessuna operazione elettrica, - informare il Responsabile e gli addetti all’emergenza,

- dare informazioni sulla natura della perdita d’acqua o sulle caratteristiche della inondazione, indicandone la causa se identificabile,

- far evacuare ordinatamente le persone presenti ed il personale non addetto all’emergenza seguendo le vie di fuga segnalate,

- se è stata identificata con esattezza la causa della perdita e si ritiene di poterla mettere sotto controllo, intervenire ma procedere sempre con estrema cautela.

- Restare a disposizione, senza intralciare, per collaborare all’eventuale allontanamento di valori, documenti o degli oggetti delicati coinvolti nell’allagamento.

- salvo in casi critici, nel dubbio astenersi dallo spostare valori, documenti od oggetti delicati.

Se non si riesce ad eliminare la causa della perdita è necessario:

- telefonare all’Azienda con la quale si ha il contratto per l’utilizzo dell’acqua, - telefonare ai Vigili del Fuoco.

Al termine della perdita d’acqua:

- drenare l’acqua dal pavimento, - assorbire con stracci,

- verificare che il pavimento sia asciutto e non scivoloso,

- verificare che l’acqua non abbia raggiunto quadri, apparecchi elettrici e scatole di completamento delle relative attività di manutenzione.

Pronto soccorso in caso di incendio

Stendere a terra le persona, coprirla con coperte o indumenti allo scopo di soffocare le fiamme.

Non tentare di togliere le parti di indumenti che si sono attaccati alla pelle dell’infortunato, non rimuovere i vestiti bruciati e non rompere le vesciche. Non applicare lozioni o pomate, ricoprire la parte ustionata con garza sterile asciutta.

Se l’infortunato non ha perso conoscenza ed è in grado di inghiottire, gli si può dare un po' d’acqua (circa 300 cl) nella quale siano stati disciolti del bicarbonato e del sale da cucina.

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Nel caso in cui l’infortunato dovesse vomitare è necessario interrompere immediatamente le somministrazione del liquido.

Effettuare le chiamate di soccorso, trasferire senza indugio le persona infortunata all’ospedale.

Comportamento degli addetti al Primo Soccorso in caso di emergenze mediche

- Se un dipendente ed in generale una persona estranea è coinvolto in un incidente oppure è colto da malore, si dovrà informare immediatamente il responsabile della sicurezza, che farà intervenire gli addetti al Primo Soccorso.

- Se non si riuscirà a contattare alcun addetto alla sicurezza, chiamare direttamente il soccorso esterno (118).

- Fatta eccezione per i casi di imminente pericolo di vita, non dovranno spostare la vittima e darle nulla da bere, verificando comunque che la stessa respiri.

- Dopo che sono stati somministrati i primi soccorsi, si dovrà restare a disposizione degli addetti alla sicurezza interna e/o alla squadra di soccorso esterna che devono ricostruire l’accaduto. Fornire, quando richieste, tutte le informazioni di cui si dispone.

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