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Capitolo 6. La memoria

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Academic year: 2022

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(1)

Capitolo 6

La memoria

(2)

La memoria è la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel tempo

PROCESSI

Codifica - Ritenzione - Recupero STRUTTURA

cambiamenti fisiologici e modello concettuale

che si basa sull’elaborazione delle informazioni -

memoria sensoriale – M. a breve termine – M. a

lungo termine

(3)

Processi di memoria

(1) CODIFICA: il processo con cui

trasformiamo in un ricordo persistente ciò che percepiamo, pensiamo e sentiamo (2) IMMAGAZINAMENTO: processo che

permette di conservare le informazioni nella memoria per lungo tempo

(3) RECUPERO: processo che riporta alla

mente le informazioni precedentemente

codificate ed immagazzinate

(4)

La codifica: le percezioni sono trasformate in ricordi

Costruiamo ricordi combinando insieme

informazioni che già possediamo nel nostro cervello con informazioni nuove che

recepiamo attraverso i sensi

Codifica semantica Codifica visiva

Codifica organizzativa

Università Lumsa

(5)

La codifica semantica

Processo che mette in relazione tramite il significato nuove informazioni con conoscenze già immagazzinate in

memoria (Brown e Craik, 2000)

Esp. Di Craik & Tulving 1975 su una lista di parole:

Il cappello è un capo di vestiario? (semantica) Cappello fa rima con pennello? (fonologica) CAPPELLO è scritto in maiusc o min? (visiva)

I partecipanti che avevano effettuato un’analisi semantica mostravano una prestazione migliore rispetto agli altri due gruppi

Università Liumsa

(6)

Codifica semantica

Università Lumsa

(7)

20 numeri?

63620967128529457394

Università Lumsa

(8)

La codifica visiva

Immagazzinare nuove informazioni trasformandole in immagini mentali (es: Simonide 477 a.c.)

Codifica visiva migliora la memoria:

1) soggetti che avevano studiato liste di parole associandole ad immagini (doppia codifica di Paivio, verbale ed immagine)

2) come per la codifica semantica, si mettono in relazione le informazioni in entrata con conoscenze già presenti in memoria

Università Liumsa

(9)

La codifica organizzativa

(10)

La codifica organizzativa

 Classificare in categorie una serie di item in base alle relazioni esistenti tra loro

 Se devo memorizzare una lista di parole:

pesca, mucca, sedia, mela, tavolo,

ciliegia, leone, divano, cavallo……li posso organizzare in frutta, animali, mobili..

Università Lumsa

(11)
(12)

Studi condotti con la fMRI rilevano che diverse parti del cervello si attivano mentre vengono svolti tipi di analisi differenti. (a) Durante la

codifica semantica si attiva

la regione inferiore del lobo

frontale sinistro; (b) durante

una codifica visiva si attiva

il lobo occipitale; (C) durante

una codifica organizzativa

si attiva la regione superiore

del lobo frontale sinistro

(13)

In sintesi:

 La codifica è il processo di trasformazione delle percezioni in ricordi

 Può essere di tipo semantico, visivo o organizzativo

 Tali informazioni devono poi essere

conservate in memoria nel corso del

tempo

(14)

L’immagazzinamento: la ritenzione dei ricordi nel tempo

 L’immagazzinamento è il processo mediante il quale le informazioni si

conservano nella memoria nel corso del tempo

Università Lumsa

(15)
(16)

La memoria sensoriale

 Deposito in cui l’informazione sensoriale viene conservata per pochi secondi

 Memoria iconica ed ecoica

Università Lumsa

(17)
(18)

La memoria sensoriale

 Deposito in cui l’informazione sensoriale viene conservata per pochi secondi

 Memoria iconica ed ecoica

 La chiave per recuperare e non perdere l’informazione è l’attenzione

Università Lumsa

(19)

Memoria a breve termine e la memoria di lavoro

(20)

Memoria a BT

 Deposito in cui le informazioni non

sensoriali vengono trattenute per più di qualche secondo ma meno di un minuto

 Perché l’informazione entri nella MBT

bisogna prestare attenzione ma appena l’attenzione si sposta verso altro,

informazione va perduta in fretta

Università Lumsa

(21)

Paradigma

di Peterson & Peterson (1959):

Serie di consonanti da imparare:

JRG, DBX

Compito distraente:

Contare all’indietro 397..394..391..

In assenza di ripasso gli stimoli rimangono in

MBT per meno di 20

secondi

(22)

Memoria a BT

Per mantenere informazioni per più di 15-20 secondi occorre fare la ripetizione (ogni volta che ripetiamo il numero di tel lo reinseriamo nella MBT e gli diamo altri 15-20 secondi)

Università Lumsa

(23)

Effetto di priorità e recenza

(24)

tenda tamburo caffè cintura sole giardino baffi finestra fiume paesano colore tacchino scuola casa cappello

TEST DI RICHIAMO LIBERO

(25)

Effetto di priorità (primacy) e di recenza

(recency) dovuti alla ripetizione

(26)

MBT

 La MBT è limitata rispetto:

 QUANTITA’ DI TEMPO

 QUANTITA’ DI INFORMAZIONI (7 ±2 items o elementi significativi)

Università Lumsa

(27)

Span di cifre

(digit span)

(28)

7352314736198

(29)
(30)

735.23.147.36.198

CHUNKING O RAGGRUPPAMENTO:

combinare unità di informazione in gruppi o blocchi (chunck) più grandi, che la MBT riesce

a trattenere più facilmente

(31)
(32)

MEMORIA DI LAVORO (WORKING MEMORY)

Mantenimento attivo delle informazioni nel deposito a

breve termine (Baddeley & Hitch, 1974)

(33)

Memoria a lungo termine

 È il deposito in cui le informazioni possono essere mantenute per ore, giorni, mesi o anni

 Non ha limiti di capacità

(34)

Memoria a lungo termine

(35)
(36)

codifica

recupero

ritenzione

(37)
(38)

Indizi per il recupero:

ripristinare il passato

 Indizio per il recupero: informazione esterna associata all’informazione immagazzinata e che serve a riportarla alla mente

 Contesto esterno fornisce indizi di recupero

Principio della specificità della codifica: un indizio è efficace quando aiuta a ricreare lo

specifico modo in cui quell’informazione è stata

inizialmente codificata; ed es: memorizzazione

di parole da parte dei sub

(39)

Indizi per il recupero:

ripristinare il passato

 Stati interiori forniscono indizi di recupero (recupero stato-dipendente: la tendenza a ricordare meglio un’informazione quando il suo recupero avviene mentre ci si trova nello stesso stato emotivo che si aveva durante la codifica)

Principio dell’elaborazione appropriata:

corrispondenza tra i contesti di codifica e di

recupero

(40)

Tulving (1983): un processo che converte un evento in una traccia di memoria

 Traccia: caratteristiche dell’evento; dipende anche da come l’evento viene codificato

CODIFICA

Craick

&

Tulving (1975)

Analisi fonologica: Cos’è che fa rima con cervello?

Analisi semantica: Che cosa significa

cervello?

(41)

.84 -33

-49 .63

CONDIZIONI DI RECUPERO

FONOLOGICA SEMANTICA

CODIFICA

FONOLOGICA

SEMANTICA

(42)

Solo le condizioni compatibili

generavano una buona prestazione e questo indipendentemente dal livello di codifica (teoria di elaborazione

appropriata al trasferimento) Morris e

coll., 1977

(43)

CONSEGUENZE DEL RECUPERO

 Il recupero può facilitare la successiva

capacità di ricordare

(44)
(45)
(46)

CONSEGUENZE DEL RECUPERO

 Il recupero può facilitare la successiva capacità di ricordare

 Il recupero può anche compromettere la successiva capacità di ricordare

contenuti non recuperati la prima volta (testimoni oculari, importanza di una

prima intervista il più possibile completa)

(47)
(48)

Separare le componenti del recupero

 Cercare di ricordare un fatto e riuscire effettivamente a farlo sono processi

diversi che avvengono in parti diverse del

cervello

(49)
(50)

Separare le componenti del recupero

 Cercare di ricordare un fatto e riuscire effettivamente a farlo sono processi

diversi che avvengono in parti diverse del cervello

 Inoltre il recupero della memoria attiva

parti del cervello che svolgono un ruolo

nell’elaborazione delle caratteristiche

sensoriali di un’esperienza

(51)

Le forme della memoria a

lungo termine

(52)

Diversi tipi di memoria

 Due tipologie di memoria:

Memoria non dichiarativa (procedurale) o implicita—mostrata dalla prestazione più che dalla rievocazione, per rispondere alla domanda “come”

Memoria dichiarativa o esplicita—fatti e informazioni acquisiti con apprendimenti che possono essere descritti e riferiti

rispondendo a domande “che cosa”.

(53)

Paziente H.M.

Amnesia anterograda Deficit nella memoria

dichiarativa ma non nella

memoria procedurale

(54)
(55)
(56)
(57)

H.M.

 MBT intatta

 Amnesia anterograda: incapacità a

trasferire nuove informazioni dal deposito a breve termine al deposito a lungo

termine

Università Lumsa

(58)
(59)

Ruolo ippocampo e consolidamento

 Consolidamento: il processo con cui i ricordi diventano stabili

 In che modo un ricordo si consolida? Il fatto di riportarlo alla memoria, di ripensarlo e il

parlarne con altri. E anche il sonno (protezione da altre interferenze + ruolo attivo)

Ippocampo come indice che consente di collegare i singoli elementi codificati

inizialmente da regioni distinte della corteccia.

È cruciale per la prima formazione di nuovi

ricordi, meno per la rievocazione di ricordi ben

consolidati

(60)

MEMORIA PROCEDURALE

 Acquisizione graduale di abilità quale risultato della pratica, ovvero

l’acquisizione del “saper fare” le cose facendole

 Coinvolgimento di aree esterne all’area

ippocampale (corteccia motoria)

(61)

PRIMING

 Tipo di ricordo implicito che si riferisce alla

maggiore capacità di pensare ad uno

stimolo, come una parola o un oggetto,

in seguito ad una recente esposizione allo

stimolo stesso

(62)

PRIMING PERCETTIVO(Facilitazione)

Avocado, mistero, clima, piovra, assassino

F-R---RE P-O-R A

T--F--CO

-L-MA

(63)
(64)

PRIMING

 Si manifesta anche nei pazienti amnesici (pur non avendo ricordi espliciti di aver mai visto quegli oggetti, partecipato a quell compito, ecc)

 Coinvolgilmento di aree diverse

dall’ippocampo (stesse aree coinvolte

nella percezione dell’oggetto originale,

ma con attività ridotta)

(65)

La minore attività della corteccia suggerisce che il priming consenta al cervello di risparmiare un po’ di tempo

nell’elaborazione di materiale già elaborato prima

(66)

Diversi tipi di memoria

 Due tipologie di memoria:

Memoria non dichiarativa (procedurale) o implicita—mostrata dalla prestazione più che dalla rievocazione, per rispondere alla domanda “come”

Memoria dichiarativa o esplicita—fatti e informazioni acquisiti con apprendimenti e che possono essere descritti e riferiti

rispondendo a domande “che cosa”.

(67)

Memoria esplicita

Compito di memoria—un test di

riconoscimento d’oggetto che richiede alla scimmia di segnalare quanto ricorda

 Lesione al lobo temporale medio, simile

alla lesione presente in H.M., causa una

difficoltà in questo compito

(68)

Non-matching to sample task

(69)

Ipotesi: particolari porzioni del lobo temporale sono necessarie per la formazione di nuove memorie

dichiarative

Test: rimozione selettiva di diverse porzioni del lobo temporale e

somministrazione di test per valutazione della memoria

dichiarativa (non-matching to

sample task)

(70)

Asportazione del lobo temporale mediale nelle scimmie

(71)

La formazione di nuove memorie dichiarative: circuito

encefalico che comprende ippocampo, corpi mamillari e

talamo dorsomediale

(72)

Conclusione: il grave deficit nella formazione di nuove memorie

dichiarative nel paziente HM e in

pazienti come lui, è dovuto ad un

danno sia all’ippocampo che a

tutta la corteccia circostante.

(73)

La memoria esplicita:

episodica e semantica

Episodica: insieme delle esperienze personali passate, avvenute in un tempo e spazio

precisi (passato e futuro: ippocampo)

Semantica: è la rete di fatti e concetti

associati che formano la nostra conoscenza generale del mondo

 3 giovani adulti con danno all’ippocampo dalla nascita – deficit di memoria episodica ma non semantica

Università Lumsa

(74)

I sette peccati della memoria

 Labilità

 Distrazione

 Blocco

 Attribuzione erronea del ricordo

 Suggestionabilità

 Distorsione

 Persistenza

Università Lumsa

(75)

Labilità: I ricordi possono

degradarsi nel corso del

tempo, anche nella MLT

(Ebbinghaus,

1885-1964)

(76)
(77)

Labilità

 Implica un passaggio graduale dai ricordi specifici a ricordi più generici

Interferenza

 Retroattiva: info apprese in un momento successiva compromettono il ricordo di info acquisite in precedenza

 Proattiva: info apprese in precedenza

impediscono il ricordo di informazioni

apprese successivamente

(78)

I sette peccati sono vizi o virtù?

 Consentono di evitare il sovraccarico della memoria (es dimenticare vecchi numeri di telefono)

 Distrazione e blocco: effetti collaterali del

tentativo di selezionare le informazioni in

ingresso

(79)

Sintesi e conclusioni

 Processi (codifica, ritenzione e recupero) e strutture (memoria sensoriale, MBT, MLT)

 Le forme della MLT (amnesia)

 Strutture cerebrali coinvolte

 Sette “peccati” della memoria

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