conclusioni
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6. CONCLUSIONI
Negli ultimi anni nei nostri laboratori la tecnica dell’ SSH ha permesso la costruzione di librerie sottrattive soppressive costituite da geni differenzialmente espressi a livello cerebrale in seguito a CFC e in seguito al trattamento cronico con ALC. Tali modulazioni dell’espressione genica sono state ulteriormente convalidate tramite l’applicazione di tecniche di trascrittomica e proteomica.
La RT-PCR real-time si è dimostrata essere una tecnica molto utile per verificare la modulazione di geni candidati in seguito a CFC. Tale forma di apprendimento modula positivamente la trascrizione dei geni seguenti:
• il gene codificante per l’isoforma ξ della proteina 14-3-3 coinvolta nella traduzione del segnale intracellulare;
• il gene codificante per la profilina 2, proteina coinvolta nella formazione e nel rilascio di vescicole.
Tramite la tecnica del western blot è stato dimostrato che alcuni trascritti, risultati essere modulati in seguito a trattamento cronico con ALC, sono fisiologicamente funzionali. In particolare ALC modula positivamente la sintesi delle seguenti proteine:
• la catena leggera della chinesina 1, coinvolta nel trasporto assonale anterogrado veloce;
• la subunità D vettore V1 della pompa H+/ATPasi lisosomiale, coinvolta nel mantenimento del pH all’interno del lisosoma
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89 • proteina basica della mielina, molecola coinvolta nel processo di
mielinizzazione che sembra anche essere coinvolta con la patogenesi della sclerosi multipla.
Questi risultati confermano l’ipotesi che CFC, tramite la modulazione dell’espressione genica, possa coinvolgere funzioni neuronali differenti e che ALC abbia effetti di neuroprotezione al livello del SNC di ratto. Inoltre i risultati ottenuti convalidano ulteriormente l’importanza, nello studio della memoria a lungo termine, dell’utilizzo di tecniche di biologia molecolare. I dati ottenuti, supportati da risultati futuri potranno fornire un quadro generale del pattern di espressione genica alla base della memoria a lungo termine sia in seguito a CFC che a trattamento con ALC. Successive ricerche saranno orientate verso l’indagine dell’espressione localizzata dei geni e delle proteine nelle singole strutture nervose tramite ibridazione in situ. Saranno inoltre necessari e della funzione proteica per completare definitivamente il quadro degli eventi molecolari alla base dei processi mnemonici sia in individui sani che in individui affetti da deficit mnemonici dovuti a malattie neurodegenerative.