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CAP 9 - Conclusioni
Il nostro studio delle prestazioni di un motore ad accensione per compressione alimentato ad olio di origine vegetale si è basato in pratica sull’introduzione di due nuove variabili nel sistema:
• la percentuale di miscela con cui tale olio veniva miscelato al gasolio tradizionale
• la temperatura di preriscaldamento del carburante variata per mezzo di un serbatoio termostatato, posto nelle immediate vicinanze del motore
Ci siamo infatti prefissi di lasciare inalterato il motore in ogni sua parte, aggiungendo unicamente il suddetto serbatoio, e di studiare il suo comportamento e relative prestazioni al variare unicamente di questi parametri.
Gli effetti complessivi riscontrati sono andati a vantaggio di una specifica combinazione di percentuale di miscela e di temperatura di preriscaldamento: in particolare le curve migliori sono risultate quelle relative alla miscela al 30% di olio di semi di girasole in diesel tradizionale alla temperatura di preriscaldamento di 60°C.
È interessante notare che ogni variazione introdotta rispetto all’alimentazione del motore con diesel tradizionale puro ha comportato quasi sempre un miglioramento delle prestazioni se comparate con quelle ottenute con quest’ultimo (tale miglioramento è probabilmente imputabile alle buone caratteristiche di lubricità possedute dall’olio); mentre meno definito risulta il vantaggio di una soluzione rispetto alle altre, con curve che s’intersecano al variate del numero di giri: la curva proposta come vincente risulta infatti la migliore solo in senso globale (a queste considerazioni, nel capitolo successivo, parte infatti uno spunto per gli sviluppi futuri).
Scegliendo la miscela al 30% con temperatura di preriscaldamento di 60°C e confrontandola direttamente con il diesel puro quale carburante di alimentazione del motore di prova, si nota:
89 • un rendimento sempre superiore (a parte il dato a 1300 giri/minuto), privo di “buchi” (come quello relativo al diesel tra 1300 e 1700 giri), e con un ottimo comportamento tra 2300 e 2800 giri al minuto.
Figura 9.1: grafico del rendimento.
• un consumo specifico (BSFC) in cui valgono analoghe considerazioni riguardano l’andamento delle due curve, con un evidente vantaggio tra 1400 e 1600 giri.
90 • un consumo dall’andamento simile fino a 2000 giri al minuto e poi sempre
minore.
Figura 9.3: grafico del consumo.
• una coppia più alta, lineare e priva di “buchi” fino a 2200 giri/minuto. Al disopra di tale regime si evidenzia però una certa perdita, ma se si guarda al grafico della potenza (più importante agli alti giri) tale gap non sembra poi eccessivo, con un dato di picco addirittura favorevole (a 2950 giri).
91 Figura 9.5: grafico della potenza.
Si giudica quindi attuabile, stanti i dati acquisiti, una ricaduta operativa dello studio effettuato.