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Citazioni dirette: riportare i dati bibliografici senza alcuna ulteriore specificazione. Citazioni indirette: riportare i dati bibliografici preceduti da cf. o cfr. (confer, ‘fai riferimento a’). Prima citazione nella nota (monografia): A

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Citazioni dirette: riportare i dati bibliografici senza alcuna ulteriore specificazione.

Citazioni indirette: riportare i dati bibliografici preceduti da cf. o cfr. (confer, ‘fai riferimento a’). Prima citazione nella nota (monografia):

AUTORE CON INIZIALE PUNTATA, Titolo della monografia, Editore*, Luogo e data di edizione, (Collana, numero)*.

A. BISOGNO, Sententiae philosophorum. I medievali e la storia della filosofia, Città nuova, Roma 2011 (Collationes, 1).

Occorrenza successiva non adiacente:

AUTORE (SOLO COGNOME), Titolo abbreviato #purché individuabile senza ambiguità#, cit. (se la prima citazione è molto lontana, aggiungere gli opportuni riferimenti), pagine o capitoli di riferimento.

BISOGNO, Sententiae philosophorum cit. (cap. 1, alla nota 4), pp. 20-30. Occorrenza successiva adiacente (due o più note consecutive):

Ibid., pagine o capitoli di riferimento. Ibid., pp. 30-40.

Occorrenza successiva adiacente e che fa riferimento esattamente alle stesse pagine o capitoli della nota precedente:

Ibidem.

Prima citazione nella nota (qualunque tipo di saggio scientifico che non occupi per la sua interezza un volume, quindi articolo su rivista, saggio in miscellanea, voce di enciclopedia ecc. – gli esempi sono costruiti sull’articolo di rivista):

AUTORE CON INIZIALE PUNTATA, Titolo dell’articolo, in “Nome della rivista”, Numero (Anno di edizione), pagine dell’articolo.

R. DE FILIPPIS, Identità culturale e dibattito teologico in età carolingia, in “Aquinas”, 53 (2010), pp. 383-394. Se già la prima volta che citiamo il saggio abbiamo bisogno di fare riferimento soltanto a determinate pagine, esistono due possibilità:

1. AUTORE CON INIZIALE PUNTATA, Titolo dell’articolo, in “Nome della rivista”, Numero (Anno di edizione), [pagine dell’articolo], pagine che interessano.

2. AUTORE CON INIZIALE PUNTATA, Titolo dell’articolo, in “Nome della rivista”, Numero (Anno di edizione), pagine dell’articolo, in part. pagine che interessano.

(2)

1. R. DE FILIPPIS, Identità culturale e dibattito teologico in età carolingia, in “Aquinas”, 53 (2010), [pp. 383-394], pp. 384-385.

2. R. DE FILIPPIS, Identità culturale e dibattito teologico in età carolingia, in “Aquinas”, 53 (2010), pp. 383-394, in part. p. 393.

Successive occorrenze (valgono per il resto le regole date per le monografie):

AUTORE (SOLO COGNOME), Titolo abbreviato #purché individuabile senza ambiguità#, cit., pagine o capitoli di riferimento.

DE FILIPPIS, Identità culturale e dibattito teologico cit., pp. 390-391.

Citazioni adiacenti di due scritti differenti dello stesso autore (anche nella stessa nota):

Indicare in tutti i riferimenti dal secondo in poi il nome con la dicitura ID., se si tratta di un autore di sesso maschile, e EAD., per autrice di sesso femminile.

R. DE FILIPPIS, Identità culturale e dibattito teologico in età carolingia, in “Aquinas”, 53 (2010), pp. 383-394; ID., Loquax pagina. La retorica nell’Occidente tardo-antico e alto-medievale, Città Nuova, Roma 2013 (Institutiones, 2).

Prima citazione (fonte di qualunque tipo):

NOME COMPLETO DELL’AUTORE (nella sua lingua d’origine se per edizione critica/ufficiale, nella lingua della traduzione se per fonte tradotta), Titolo originale (per le edizioni critiche) o tradotto (per le traduzioni)

dell’opera, #Eventuali ulteriori indicazioni sul volume#, Indicazioni su traduttori, curatori ecc., Editore*,

Luogo e data di edizione, (Collana, numero)*.

DIONIGI AEROPAGITA, La gerarchia celeste, in ID., Tutte le opere, trad. it. di P. Scazzoso, intr. di G. Reale, Bompiani, Milano 1998 (Il pensiero occidentale).

Se già la prima volta che citiamo la fonte abbiamo bisogno di fare riferimento soltanto a determinati libri o capitoli (e quindi anche a determinate pagine dell’edizione da noi utilizzata):

NOME COMPLETO DELL’AUTORE (nella sua lingua d’origine se per edizione critica/ufficiale, nella lingua della traduzione se per fonte tradotta), Titolo originale (per le edizioni critiche) o tradotto (per le traduzioni)

dell’opera, libri o capitoli di riferimento, #Eventuali ulteriori indicazioni sul volume#, Indicazioni su

traduttori, curatori ecc., Editore*, Luogo e data di edizione, (Collana, numero)*, pagine di riferimento nell’edizione utilizzata.

DIONIGI AEROPAGITA, La gerarchia celeste, I, 12, in ID., Tutte le opere, trad. it. di P. Scazzoso, intr. di G. Reale, Bompiani, Milano 1998 (Il pensiero occidentale), pp. 34-36.

Successive occorrenze (valgono per il resto le regole date per le monografie):

NOME COMPLETO DELL’AUTORE, Titolo dell’opera #se necessario abbreviato#, Indicazioni sulle divisioni originali dell’opera, Indicazioni abbreviate su traduttori, curatori ecc., pagine di riferimento nell’edizione utilizzata.

(3)

DIONIGI AEROPAGITA, La gerarchia celeste, II, 24, trad. Scazzoso, pp. 134-136.

Per abbreviare i dati bibliografici, o per annunciare particolari usi tipografici, è possibile, alla prima citazione, offrire delle informazioni aggiuntive fra parentesi al termine del dato citato (sistema del ‘d’ora in poi’):

DIONIGI AEROPAGITA, La gerarchia celeste, in ID., Tutte le opere, trad. it. di P. Scazzoso, intr. di G. Reale, Bompiani, Milano 1998 (Il pensiero occidentale). D’ora in poi farò riferimento all’autore citandolo semplicemente come DIONIGI, e all’opera come Hierarchia.

Riferimenti

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