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Conclusioni
Al termine di questo lavoro di tesi è importante marcare ancora una volta l’importanza sempre crescente nelle reti di nuova generazione della qualità del servizio, per questo motivo tutti gli sforzi fatti sono portati a dimostrazione del fatto che le caratteristiche delle reti possono essere migliorate con dei giusti accorgimenti.
Le reti possono essere affinate tramite l’utilizzo di protocolli innovativi e algoritmi sempre più efficienti, lo scheduler, implementato sotto l’ambiente di simulazione Opnet, da la possibilità in futuro di dare vita a scenari sempre più efficienti e creare nodi di rete ad alta intelligenza in grado di gestire e ottimizzare le risorse.
Questi miglioramenti ci permettono di dare vita a reti superiori dal punto di vista del throughput e del ritardo di trasmissione, che risulta essere molto inferiore rispetto al caso standard.
Le trasmissioni più sensibili al ritardo possono coesistere con una situazione di congestione della rete mantenendo invariate le proprie caratteristiche e la qualità del servizio ad esse associata.
La rete potrà in futuro accogliere traffici dati differenziati senza necessità di processare pesanti pacchetti IP e questo consentirà allo stesso tempo, diminuendo il processing necessario al forwarding, di incrementare il throughput totale del nodo.
Le reti si propongono di accettare in futuro i nuovi servizi integrati e real time, devono quindi avere necessariamente queste caratteristiche e garantire il massimo del rendimento anche in situazioni di estrema congestione, per
questo motivo il livello 2 della pila protocollare è stato scelto per accogliere nel suo header importanti informazioni necessarie per il nodo.
Le ipotesi che ci eravamo proposti di verificare inizialmente sono risultate valide e l’implementazione ha dati vita a risultati soddisfacenti e interessanti anche per successivi sviluppi.
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Appendice A
Protocolli e Strati Protocollari
Nel 1980 si pose il problema di sviluppare una struttura stratificata che descrivesse formalmente un modo comune di collegare i calcolatori. Nacquero due standards: il primo (OSI) si basa su una divisione più dettagliata e precisa della partizione delle funzionalità; il secondo (IETF) si accosta ad una visione più semplice e funzionale. Ancora oggi le comunicazioni ed i protocolli si basano su questi modelli.
Appendice B
Bibliografia
[1] OPNET
[2] Standard IEEE 802.1Q Virtual Bridge Local Area Network (rev. maggio 2003)
• Local Area High Speed Networks Dr. Sidnie Feit
Edizioni MTP
Nel CD allegato alla tesi è possibile ritrovare in formato pdf lo standard IEEE 802.1Q e tutte le parti di codice creato o modificato.