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6 PARTE SPERIMENTALE

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Academic year: 2021

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6 PARTE SPERIMENTALE

6.1 OBIETTIVO

Negli ultimi anni è molto aumentato l’interesse verso il settore dei tappeti erbosi, di conseguenza si sono moltiplicate le ricerche sulle specie da utilizzare in Italia, con lo scopo di valutarne l’adattabilità e le caratteristiche estetico-funzionali.

Le principali essenze utilizzate per la costituzione di tappeti erbosi in Italia fanno parte del raggruppamento delle microterme, ma l’attenzione si sta spostando verso le macroterme che potrebbero essere una valida alternativa per una gestione ecocompatibile delle superfici sportive inerbite.

Il problema fondamentale della gestione dei tappeti erbosi è costituito dall’approvvigionamento idrico per l’irrigazione. L’Italia si trova nella zona di transizione, con un clima caratterizzato da estati calde e secche e da inverni miti (zone costiere e meridionali) e umidi.

Le specie macroterme possono fornire numerosi vantaggi legati a:

1. ridotte esigenze idriche (inferiori del 25-45 %) rispetto alle microterme grazie alle caratteristiche morfologiche (peli, cuticola, apparato radicale profondo) e fisiologiche (piante C4),

2. marcata aggressività e competizione, 3. eccezionale potenziale di recupero,

4. possibilità di utilizzare acque salse ed acque reflue (Mancino et al., 1992), 5. ridotta utilizzazione di pesticidi (soprattutto fungicidi),

6. notevole tolleranza a stress biotici ed abiotici.

Purtroppo le macroterme sono poco utilizzate in Italia anche a causa della mancanza di informazioni sulla loro adattabilità alle differenti condizioni climatiche, in particolare alle temperature invernali.

Cynodon dactylon è una delle specie macroterme più utilizzata per la costituzione dei tappeti erbosi sportivi nel mondo. Essendo però soggetta a un periodo più o meno lungo di dormienza, deve essere valutata la possibilità di traseminare la superficie con specie microterme.

Questa decisione comporta una modificazioni nella gestione del tappeto erboso che sarà diversa durante la consociazione, durante la transizione e sul tappeto erboso in macroterma in estate.

L’aspetto che si è deciso di valutare in questa ricerca è la gestione della transizione primaverile su un tappeto erboso costituito dall’ibrido Tifway 419, traseminato con Lolium perenne.

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L’ibrido utilizzato nella prova è destinato a costituire tappeti erbosi ad uso sportivo, fatto che presuppone un utilizzo pressoché continuo della superficie. Questa deve mantenere (indipendentemente dalle pratiche colturali adottate in transizione) una certa qualità estetica e funzionale.

I trattamenti presi in considerazione per cercare di favorire la transizione verso la macroterma consistono in alcune pratiche colturali (scalping e concimazione azotata) e nell’uso di prodotti erbicidi.

Lo scalping è una pratica normalmente utilizzata per favorire il processo di transizione dalla microterma alla macroterma; La concimazione azotata effettuata a due dosi ha lo scopo, nel caso della dose più bassa di favorire la Cynodon in ripresa, nel caso di quella più alta di provocare ustioni e quindi danneggiare il loietto in crescita attiva. I prodotti erbicidi utilizzati presentano una diversa modalità di azione: il Pronamide (o Propizamide) è un erbicida selettivo nei confronti del quale le specie macroterme sono resistenti, il Glufosinato d’ammonio è un erbicida di contatto non selettivo, in grado di danneggiare maggiormente Lolium che non Cynodon dactylon, essendo questa specie dotata di organi perennanti. Sulle tesi sperimentali è stata effettuata anche una prova di calpestamento, così da poter valutare il comportamento delle specie in condizioni di traffico simulato.

La valutazione di parametri qualitativi quali colore e aspetto estetico generale e funzionali, dovrebbe permettere di individuare la tecnica o le tecniche più idonee per la gestione della transizione primaverile da Lolium perenne a Cynodon dactylon x transvaalensis.

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6.2 MATERIALI E METODI

La prova si è svolta dal 6 aprile al 31 maggio 2005 presso i campi sperimentali del Centro Ricerche Tappeti Erbosi Sportivi dell’Università di Pisa a Rottaia (Pisa).

Un tappeto erboso di Cynodon dactylon x transvaalensis (Cdxt) (Tifway 419) è stato traseminato il 17 settembre 2004 con un blend di 3 cv di Lolium perenne (Lp) (30% Esquire + 40% Chaparral + 30% Superstar). L’insediamento è risultato completo.

Il 6 aprile 2005 sono stati effettuati i seguenti trattamenti: 1. Scalping (1-2cm);

2. Concimazione azotata (150 kg ha-1 di solfato ammonico); 3. Concimazione azotata (300 kg ha-1 di solfato ammonico); 4. Trattamento con Propizamide (3,5 l ha-1);

5. Trattamento con Glufosinato d‘ammonio (10 l ha -1); 6. Testimone.

Il 26 aprile, su metà delle parcelle sperimentali è iniziato il calpestamento con macchina simulatrice il gioco del calcio, appositamente costruita sul modello di quella descritta da Cockerham et al. (1990). Il trattamento consisteva nella realizzazione di 20 passaggi 1 volta per settimana.

Lo schema sperimentale adottato è stato uno split-plot con tre replicazioni. Il trattamento principale era rappresentato dai 6 trattamenti, il secondario dai 2 livelli di calpestamento (non calpestato, 20 passaggi per settimana). Le parcelle di secondo ordine avevano una superficie di 4 m2.

L’irrigazione delle parcelle sperimentali è stata effettuata una volta per settimana. I rilievi sulle parcelle hanno riguardato:

?? Copertura (%) di Lolium perenne e Cynodon dactylon x transvaalensis (il complemento a 100 della somma delle due specie rappresenta la percentuale di copertura secca);

?? colore (punteggi da 1 = verde chiaro a 9 = verde scuro); ?? qualità (punteggi da 1 = scarso a 9 = ottimo).

A fine prova sono state misurate la durezza della superficie con l’impattometro di Clegg (1976) e la trazione mediante chiave dinamometrica.

I dati ottenuti sono stati sottoposti all’analisi della varianza.

Strumentazione utilizzata

La macchina simulatrice il gioco del calcio (Figura 20-21), portata dalla trattrice, è costituita da tre rulli di cui i due anteriori hanno elementi in rilievo simili ai tacchetti delle calzature dei calciatori. Tali rulli sono in presa tra di loro mediante una trasmissione a catena con un rapporto tale da

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causare un aumento del 10% dei giri del secondo rullo rispetto al primo. Mentre il primo rullo ruota in presa con il terreno, il secondo produce uno slittamento che simula l’azione di strappo sul tappeto erboso In questo modo la macchina riproduce le azioni di compressione e strappo che si verificano nelle condizioni di uso reale. Il terzo rullo, folle e con la superficie liscia, ricompatta il terreno smosso e le parti di cotico eventualmente sollevate.

Figura 20 macchina per il calpestamento

Figura 21 effetto del calpestamento sul tappeto erboso

Nell’impattometro di Clegg, (Figura 22) una massa metallica di 0,5 kg viene fatta cadere sul terreno da un’altezza di 30 cm. Un accelerometro contenuto entro tale massa metallica fornisce ad una unità elettronica impulsi di tipo elettrico che vengono tradotti in informazioni sulla decelerazione del grave e su altre caratteristiche dell’impatto. La decelerazione di picco misurata è strettamente correlata con la sensazione di durezza della superficie percepita dagli atleti durante la corsa o le cadute.

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Figura 22 Impattometro di Clegg

Il metodo per la misurazione della trazione (Figura 23), diffusamente utilizzato su superfici naturali e sintetiche e codificato nel British Standard, è basato sulla misurazione della forza necessaria a far ruotare un disco tacchettato mantenuto in contatto con la superficie inerbita. Il disco, del diametro di 15 cm al quale sono stati fissati dei tacchetti simili a quelli delle calzature dei gocatori, è premuto contro il terreno da una zavorra di 46 kg, mediante chiave dinamometria viene registrato il momento torcente necessario per iniziare lo slittamento quando al disco viene impressa una rotazione, i valori delle misure sono riportati in Newton m (figura 24).

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Figura 24 Particolare del misuratore di trazione e relativo impatto sul tappeto erboso

6.3 RISULTATI E DISCUSSIONE

Periodo precedente il calpestamento

Copertura (%) di Cdxt e Lp nella consociazione (Tabela 1)

A otto giorni dal trattamento, nel rilievo del 14/04, per la copertura di Cdxt si riscontrano notevoli differenze tra le parcelle scalpate e trattate con Glufosinato d’ammonio e tutte le altre. In particolare, mentre per scalping e Glufosinato d’ammonio i valori di copertura sono rispettivamente 12 e 5% negli altri trattamenti la percentuale di copertura di Cdxt oscilla fra 28 (concimazione 300 kg ha-1 di N) e 38% (concimazione 150 kg di N). Lo scalping sembra aver agito in modo negativo esclusivamente sulla copertura della Cdxt, infatti la percentuale di copertura di Lp riferita a questo trattamento, non differisce significativamente da quella di tutti gli altri, l’unica eccezione è rappresentata dalle parcelle trattate con Glufosinato d’ammonio che registrano anche in questo caso una percentuale di copertura del 5%. Dopo 12 giorni (rilievo del 26 aprile) le differenze tra i trattamenti diventano più marcate e per alcune tesi i risultati si invertono. Le parcelle su cui è stato effettuato lo scalping sono quelle che evidenziano una maggiore percentuale di copertura di Cdxt (67%), i valori più bassi sono sempre quelli di Glufosinato d’ammonio (15%) che del resto registra nella stessa data anche bassi valori di copertura di Lp (10%). Ridotte percentuali di Lp sono registrate anche per Propizamide che, a fronte di un 58% di copertura su Cdxt, registra in questo caso coperture del 18%. I valori più elevati di copertura di Lp sono comunque fatti registrare dalle tesi concimate con 150 e 300 kg ha-1 di N (rispettivamente 48 e 42%).

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Aspetto Estetico Generale e Colore (Tabella 1)

Nel rilievo effettuato l’11 aprile, i punteggi migliori sono stati quelli assegnati alle parcelle concimate con 150 kg ha-1 di N e quelle trattate con Propizamide (8), i più ridotti quelli assegnati alle parcelle scalpate (4). Nel rilievo successivo (21/04), i valori più elevati sono sempre quelli delle tesi concimate. I punteggi assegnati allo scalping aumentano grazie al ricaccio del tappeto erboso, soprattutto di Cdxt, mentre diminuiscono i punteggi assegnati alle parcelle trattate con Propizamide che inizia ad agire e del testimone, quest’ultimo forse per un peggioramento delle condizioni del tappeto erboso nella fase di scomparsa di Lp.

Anche il carattere colore segue, durante i due rilievi effettuati nelle stesse date, l’andamento dell’AEG: valori elevati per le parcelle concimate, valori che si riducono per quelle trattate ed il controllo; quest’ultimo per questo carattere registra lo stesso tipo di valutazione assegnata per l’AEG.

Periodo successivo l’inizio del calpestamento

Copertura (%) di Cdxt e Lp nella consociazione

Nel rilievo del 2 maggio, come effetto medio della tecnica di gestione (Tabella 2) è stato evidenziato per quanto riguarda la copertura di Cdxt, l’effetto positivo dello scalping (64%), sebbene né la parcella concimata con 150 kg ha-1 di N (stessa percentuale), né le parcelle trattate con Propizamide si differenzino in modo significativo da questo. Per Lp i valori più elevati sono in corrispondenza delle parcelle concimate, quelle scalpate ed il testimone (valori compresi tra 41 e 34%).

Come effetto medio del livello medio di calpestamento (Tabella 3), è evidente l’influenza negativa del passaggio della macchina, i valori più elevati di copertura si registrano comunque per Cdxt (55% nel non calpestato), la copertura di Lp, supera invece di poco il 30% anche nel non calpestato. Nel rilievo del 9 maggio (Tabella 4), l’effetto del calpestamento (figura 25) sembra essere più pronunciato su Cd che non su Lp, sebbene la macroterma presenti percentuali di copertura di gran lunga più elevate rispetto alla microterma. La tesi in cui le percentuali di copertura si riducono maggiormente sono quelle dello scalping, di Propizamide e del testimone, in ogni caso, le percentuali di copertura di Cdxt vanno da un minimo del 67% dello scalping calpestato ad un massimo del 92% per Propizamide non calpestato. Lp, invece, registra coperture massime intorno al 30%, la più bassa si verifica con Propizamide nelle parcelle calpestate (9%).

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Nel rilievo del 23 maggio, le percentuale di copertura di Cd sono aumentate, ma l’effetto del calpestamento è marcato su tutte le parcelle tranne quelle concimate con 300 kg ha-1 di N, in ogni caso nelle parcelle calpestate la percentuale di copertura non scende mai al di sotto del 70% (testimone e parcelle concimate con 300 kg ha-1 di N calpestate). Nel caso di Lp, l’effetto del calpestamento non si manifesta in egual misura nelle parcelle, infatti solo per le tesi concimate le riduzioni sono significative. La copertura raggiunge percentuale massime nelle tesi concimate con 300 kg ha-1di N e non calpestate (30%), le minime in Glufosinato d’ammonio calpestato (4%). La concimazione azotata però per le tesi concimate con 300 kg ha-1 di N non annulla l’effetto negativo del calpestamento (percentuale copertura del 15%) come era avvenuto in Cdxt.

Figura 25 particolare del calpestamento

Aspetto Estetico Generale e Colore

Nel rilievo del 2 maggio (Tabella 5), lo scalping e le tesi concimate con 150 kg ha-1 di N sono le uniche a non subire riduzioni significative della qualità del tappeto erboso La altre tesi riducono tutte e in modo significativo i valori passando al calpestato. Nel non calpestato, i valori più elevati sono quelli delle tesi concimate con 300 kg ha-1 di N (7,8), i più bassi Glufosinato d’ammonio (4), nel calpestato i più alti quelle di scalping e concimazione 150 kg ha-1 di N (rispettivamente 6,5 e 6,8), i più bassi Glufosinato d’ammonio (3,2).

Il 9 maggio, come effetto della tecnica di gestione, i valori più elevati sono registrati per scalping con un punteggio di 6,8, i più ridotti per Glufosinato d’ammonio con 4,9 (Tabella 2). Come effetto medio del calpestamento, i valori del non calpestato superano abbondantemente la sufficienza (6,7) (Tabella 3).

Nel rilievo del 16 maggio (Tabella 5), il calpestamento riduce significativamente per tutte le tesi la qualità del tappeto erboso. Nelle tesi non calpestate invece, si evidenzia un innalzamento della qualità del tappeto erboso nelle parcelle trattate con Propizamide e Glufosinato d’ammonio, che si attestano su valori prossimi a quelli del testimone. Nel non calpestato i valori vanno da un massimo

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di 7,5 per scalping ad un minimo di 6,5 per Glufosinato d’ammonio; nel calpestato il valore massimo è quello delle parcelle concimate con 10 kg ha-1 di N con 5,7, il minimo di Glufosinato d’ammonio con 3,8.

Il 23 maggio, come effetto medio del calpestamento i valori sono di 7 nel non calpestato e 4,7 nel calpestato.

Nel rilievo del 31 maggio le valutazioni del non calpestato si mantengono buone e vanno dal massimo di 7,8 delle parcelle concimate con 300 kg ha-1 di N al minimo di 6,8 delle parcelle con 150 kg ha-1 di N e il testimone; nel calpestato l’unica tesi che raggiunge la sufficienza è quella con 300 kg ha-1 di N con 6,5, le altre registrano valutazioni inferiori a 5 (in media 4,6).

Per il carattere colore, il rilievo del 2 maggio ha evidenziato la marcata influenza della somministrazione di N su questo carattere (Tabella 2), infatti il valore più elevato è stato registrato nelle parcelle concimate con 300 kg ha-1 di N (7,8), il più basso in Propizamide (6,1), in ogni caso le valutazioni sono tutte sufficienti, questo è confermato anche dall’effetto medio del calpestamento (Tabella 3) in cui i valori di calpestato e non calpestato, sebbene differiscano significativamente, risultano comunque più che sufficienti.

Il 9 maggio (Tabella 5) solo nelle tesi con scalping si registra una diminuzione significativa di questo parametro sottoponendo le parcelle a calpestamento, parametro che rimane peraltro su valori più che sufficienti (passando da 7,5 a 6,8). Nel non calpestato i valori vanno da un massimo di 7,5 di scalping al minimo di 6,5 di Glufosinato d’ammonio e tester; per il calpestato il massimo è 7,2 per le parcelle concimate con 300 kg ha-1 di N, il minimo 6,3 del testimone.

Il 16 maggio i valori oscillano fra 7,1 delle parcelle concimate con 300 kg ha-1 di N e 6,5 del controllo (Tabella 2) con un incremento nei punteggi nel non calpestato (Tabella 3). Nei rilievi del 23 e 31 maggio (Tabella 2), tutte le tesi hanno valori accettabili se non buoni, in entrambi i rilievi i punteggi più alti sono fatti registrare dalle due tesi concimate, per quanto riguarda l’effetto calpestamento, sempre nel rilievo del 31 maggio (Tabella 3), sebbene le differenze tra i trattamenti siano significative, abbiamo sempre valori intorno a 7.

Risulta evidente, da questi risultati come il calpestamento influisca in misura ben più marcata sulla qualità complessiva del tappeto erboso che non sul colore.

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Trazione

Questo parametro è stato misurato a fine prova.

I risultati ottenuti hanno evidenziato l’influenza del calpestamento sulle prestazioni del tappeto erboso. La trazione si riduce significativamente nel caso delle parcelle concimate con 150 kg ha-1 di N e Glufosinato d’ammonio, per le altre tesi le variazioni sono minime se non inesistenti. Il valore massimo è stato registrato dalle parcelle concimate con150 kg ha-1 di N non calpestato (64 N m), il minimo dalle parcelle concimate con 300 kg ha-1 di N calpestato e non calpestato e dalle parcelle trattate con Propizamide calpestato (53 N m).

Durezza della superficie

Questo parametro, non influenzato dai trattamenti effettuati per la gestione della transizione, ha risentito soltanto dell’effetto del calpestamento con valori di 89 G nel caso del non calpestato e 118 nel caso del calpestato (Tabella 3).

Conclusioni

In base ai risultati ottenuti possiamo effettuare le seguenti osservazioni:

??Lo scalping determina immediatamente dopo il trattamento un peggioramento della qualità del tappeto erboso, fornisce invece buoni risultati al ricaccio di Cdxt.

??Le concimazioni azotate incrementano la copertura e la qualità del tappeto erboso che risulta essere migliore in confronto ad altri trattamenti anche nelle tesi calpestate, però le concimazioni sembrano rallentare il passaggio dalla microterma alla macroterma.

??I trattamenti chimici hanno effetti diversi: Propizamide sembra favorire la transizione, sebbene con risultati all’inizio poco apprezzabili, ma in ogni caso senza effetti particolarmente negativi sul tappeto erboso. Il Glufosinate d’ammonio determina nelle prime 2-3 settimane dal trattamento coperture e qualità del tappeto erboso scadenti che vanno poi migliorando soltanto a maggio inoltrato.

??Il calpestamento del tappeto erboso produce sempre effetti negativi su copertura e Aspetto Estetico Generale, però nelle tesi concimate il maggiore vigore vegetativo e quindi la maggiore potenzialità di recupero del tappeto erboso sembra permettano, almeno nelle prime settimane di trattamento, di ridurre l’entità del danno. In ogni caso l’intensità di colore del tappeto erboso risente solo in minima parte dell’effetto del calpestamento.

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Tab. 1 - Percentuale di copertura di Cdxt e Lp nella consociazione, aspetto estetico generale (AEG) e intensità di colore del tappeto erboso nel periodo precedente il calpestamento.

*Copertura (%) AEG Colore

14/04 26/04 11/04 21/04 11/04 21/04 Cdxt Lp Cdxt Lp Scalping 12 52 67 32 4,0 6,3 4,3 6,0 N 150kg/ha 38 48 43 48 8,0 8,0 7,3 8,2 N 300kg/ha 28 57 50 42 7,5 8,0 7,1 8,5 Propizamide 30 62 58 18 8,0 6,2 7,0 5,5 Glufosinate amm. 5 5 15 10 4,7 3,0 4,1 3,5 Testimone 32 53 43 33 7,4 6,5 7,0 6,3 DMS (P=0,05) 11 14 17 21 0,2 0,5 0,4 0,3

*Il complemento a 100 della somma delle due specie rappresenta la % di copertura secca

Tab. 2 - Percentuale di copertura di Cdxt e Lp nella consociazione, aspetto estetico generale

(AEG) e intensità di colore del tappeto erboso – effetto medio della tecnica di gestione della transizione

*Il complemento a 100 della somma delle due specie rappresenta la % di copertura secca

*Copertura (%) AEG Colore 02/05 09/05 02/05 16/05 23/05 31/05 Cdxt Lp Scalping 64 34 6,8 6,6 6,9 7,1 6,9 N 150kg/ha 56 39 6,6 7,3 6,9 7,3 7,3 N 300kg/ha 50 41 6,3 7,8 7,1 8 7,9 Propizamide 53 26 6 6,1 6,6 6,9 6,8 Glufosinate amm. 40 20 4,9 6,4 6,8 7 7 Testimone 52 38 6 6,3 6,5 6,8 6,5 DMS (P=0,05) 11 10 0,6 0,5 0,4 0,2 0,5

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Tab. 3 - Percentuale di copertura di Cdxt e Lp nella consociazione, aspetto estetico generale, intensità di colore e durezza (Gravities) del tappeto erboso – effetto medio livello di calpestamento

Copertura (%) AEG Colore Durezza

02/05 09/05 23/05 02/05 16/05 31/05 (G)

Cdxt Lp

Non calpestato 55 35 6,7 7,0 6,9 7,1 7,1 89

Calpestato 50 31 5,5 4,7 6,6 6,5 7,0 118

DMS (P=0,05) 3 3 0,3 0,4 0,2 0,2 0,1 0,5

Tab. 4 - Percentuale di copertura di Cd e Lp nella consociazione – interazione tra tecnica di gestione della transizione e calpestamento

Copertura (%) 09/05 23/05 Cdxt Lp Cdxt Lp N.c. C. N.c. C. N.c. C. N.c. C. Scalping 74 67 26 28 87 80 13 10 N 150kg/ha 79 77 21 22 80 74 20 11 N 300kg/ha 71 71 29 29 75 70 30 15 Propizamide 92 76 8 9 91 80 9 8 Glufosinate amm. 89 87 11 11 93 76 7 4 Testimone 83 74 17 17 85 70 15 13 DMS (P=0,05) 7 7 6 6 N.c.= non calpestato C.= calpestato

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Tab. 5. - Aspetto estetico generale (AEG) e intensità di colore del tappeto erboso – interazione tecnica di gestione transizione x calpestamento

AEG Colore 02/05 16/05 31/05 09/05 N.c. C. N.c. C. N.c. C. N.c. C. Scalping 7 6,5 7,5 5,5 7,3 4,5 7,5 6,8 N 150kg/ha 7 6,8 7 5,7 6,8 4,8 6,9 6,9 N 300kg/ha 7,8 5,9 7,3 5 7,8 6,5 7,2 7,2 Propizamide 6,2 5,3 6,8 4,9 7 4,3 6,8 6,7 Glufosinate amm. 4 3,2 6,5 3,8 7,1 4,6 6,5 6,5 Testimone 6,2 5,3 6,7 5,2 6,8 4,6 6,5 6,3 DMS (P=0,05) 0,6 0,7 0,5 0,3 N.c.= non calpestato C.= calpestato

Tab. 6 - Trazione (Newton m)misurata

alla fine del periodo di prova – interazione tecnica di gestione transizione x calpestamento

Trazione (N m) N.c. C. Scalping 58 56 N 150kg/ha 64 54 N 300kg/ha 53 53 Propizamide 54 53 Glufosinate amm. 56 61 Testimone 61 61 DMS (P=0,05) 5 N.c.= non calpestato C.= calpestato

Figura

Figura 21 effetto del calpestamento sul tappeto erboso
Figura 23 Misuratore della trazione
Figura 24 Particolare del misuratore di trazione e relativo impatto sul tappeto erboso
Figura 25 particolare del calpestamento
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