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LA PREGHIERA DEL MATTINO Redazione Eterologa. Sarà pure cattolico, ma Tesauro ne ha sparate un po’ troppe Tweet   Campari e Coca Cola, Folletto ed Equitalia: con la contrattazione decentrata le imprese e i sindacati locali hanno messo un piede fuori dagli anni 70 INTERNI

L’articolo 18 è già stato superato e con

ottimi risultati. Ma in pochi se ne sono

accorti

Ottobre 2, 2014  Matteo Rigamonti L’Italia sta attraversando con il fiato sospeso una delle più drammatiche crisi occupazionali in attesa di scoprire se il governo Renzi riuscirà ad abolire, del tutto o solo in parte, l’articolo 18Pd permettendo. Pochi sanno, però, che in realtà l’articolo 18 è già stato superato, grazie alla cosiddetta “norma Sacconi”, che con l’articolo 8 del decreto legge 138/2011, la manovra Monti correttiva dei conti pubblici, consente alle aziende e ai sindacati locali di aggirare l’articolo 18, che ha ormai più di quarant’anni di vita. SALARIO E LICENZIAMENTO. I contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale con i sindacati locali possono integrare e anche derogare i contratti collettivi nazionali per favorire una maggiore occupazione, la qualità dei singoli contratti di lavoro, gli incrementi di produttività e di salario, gli investimenti oppure la gestione di crisi aziendali e occupazionali. Tra le materie che possono essere gestite autonomamente dall’azienda e dai sindacati sono incluse le «modalità di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a I VIDEO DI TEMPI

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Tweet A R T I C O L I   C O R R E L A T I : Politica«A Renzi interessano più gli a n n u n c i   c h e   l a sostanza. Ma almeno ha fatto vedere che la Cgil è una tigre di c a r t a » Matteo Rigamonti PoliticaArticolo 18, Del Turco: «Renzi per la sinistra è “eversivo” come Craxi: lui sulla scala mobile la spuntò, poi arrivarono le toghe» Chiara Rizzo PoliticaLeggere le interviste a Renzi e D’Alema e capire la differenza tra pensierino modesto e rischio forte Luigi Amicone EconomiaCaro Renzi, se davvero vuoi riportare lavoro in Italia, ecco cosa chiedono le aziende Matteo Rigamonti RICEVI LE NOSTRE NOTIZIE VIA EMAIL: LEGGI GLI ARTICOLI SULL'APP: progetto e le partite Iva», ma anche la «trasformazione e conversione dei contratti di lavoro», nonché «le conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio» e quello «della lavoratrice in concomitanza con il matrimonio». «CONTRO IL LICENZIAMENTO FACILE». In pratica, come ebbe a spiegare proprio Sacconi, ciò significa che «un imprenditore può trasformare 50 contratti a termine in altrettanti a tempo indeterminato, ottenendo che nel caso di licenziamento senza giusta causa la sanzione consista non nella forzosa reintegrazione, ma in un adeguato indennizzo, per esempio 15 mensilità. Avremo così più rapporti di lavoro stabili e la tutela dell’indennizzo corrisponderebbe a una adeguata tutela del lavoratore come a una buona deterrenza contro il licenziamento facile». DA FIAT A COCA COLA. Come ha spiegato il giuslavorista Michele Tiraboschi a tempi.it, i casi di successo non mancano anche se si tratta di un’«opera artigianale quasi clandestina, che alcune aziende stanno conducendo ormai da tempo con i sindacati locali, all’ombra delle grandi confederazioni», che «ancora troppo spesso esercitano un diritto di veto». È il caso di Fiat, Ducati, Electrolux, Tenaris, Apple, Coca Cola, Nestlè, Sammontana, Campari e tanti altri marchi celebri del made in Italy o di gruppi internazionali che comunque hanno scelto di non abbandonare l’Italia. Il settore dove la contrattazione decentrata ha avuto finora maggior successo è il metalmeccanico ma più in generale quello dell’industria e del terziario avanzato. Alla Fim Cisl spetta la più alta percentuale di contratti aziendali firmati, pari all’81,1 per cento, seguita dalla Fiom-Cgil e dalla Uilm-Uil. Tra le materie di maggiore interesse nei contratti spiccano gli istituti retributivi (74 per cento dei casi) e l’orario di lavoro (31 per cento). La ratio è solitamente l’incremento della produttività, ma ci sono anche casi di riduzione del costo del lavoro e di riorganizzazione. IL LAVORO PRIMA DI TUTTO. Kraft e Campari per esempio, come rivela Adapt, hanno introdotto premi di produttività per i dipendenti in relazione all’andamento del fatturato dei singoli prodotti ma anche alle performance gestionali dei diversi stabilimenti. Così hanno fatto anche Granarolo e Vorwerk Folletto, Alpitour ed Engineering. Ma ancora Equitalia, Confindustria Bergamo, Confartigianato e Cna in Puglia e tanti altri. In ognuno di questi casi, poi, si sperimentano soluzioni di maggiore flessibilità di orario, sia in entrata sia in uscita e di permessi retribuiti, a beneficio dell’equilibrio tra vita lavorativa e vita sociale, con particolare attenzione ai congedi di maternità e paternità o per malattia di un figlio e visite specialistiche; ma anche incentivi economici per chi sceglie di lavorare di più quando l’azienda ha più bisogno, salvo poi recuperare quelle ore nei mesi successivi, sempre con permessi o Rol. Soluzioni al passo coi tempi che tutelano il lavoro e non posizioni ideologiche. @rigaz1

adapt articolo 18 articolo 8 sacconi campari Coca Cola contrattazione aziendale contrattazione decentrata contrattazione di prossimità equitalia folletto lavoro licenziamento articolo 18 pd articolo 18 reintegro articolo 18 renzi articolo 18 sindacati fregia della tecnologia ibrida plug-in. Grazie alla combinazione del 1.4 TSI e di un motore elettrico promette 218 cv, oltre 50 km/l, un’autonomia di 1.000 km e uno scatto da 0 a 100 km/h in 8,0 secondi Kia Venga 2015: a muso duro Lifting di metà carriera per la monovolume compatta coreana. A un frontale più grintoso che in passato si abbinano un nuovo sistema d’infotainment e un inedito cambio automatico a 6 rapporti Kia Venga 2015 BLOG Il sugo della storia Giovanni Fighera Per il beato Àlvaro del Portillo seguire il fondatore ha sempre significato seguire Gesù Cristo in seno alla Chiesa Cartolina dal Paradiso Pippo Corigliano Povero l’uomo che piange un orso più di tre missionarie sgozzate. Il dovere di andare controcorrente The East is read Leone Grotti Hong Kong, la Cina minaccia gli studenti: «L’intervento del nostro esercito a fianco della polizia può riportare l’ordine» Tremende bazzecole Annalisa Teggi Nutrita dalla benedetta follia di Chesterton, ho sognato di svegliarmi con la Scozia indipendente Post apocalypto Aldo Trento Se la nostra fede fosse davvero una vita, il Paraguay non sarebbe il paese miserabile che è Scritto con gli occhi Susanna Campus Un caloroso “grazie!” per tutte le vostre docce ghiacciate In bocca all'esperto Tommaso Farina Alla Villetta si mangia “quello che cucinava la mamma”. E non è un modo di dire populista Il cielo in un tinello Eva Anelli È iniziato un nuovo anno (scolastico e non): prendiamo tutti la rincorsa. Vale la pena perché è un Wonderful World

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