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RECENSIONINOTIZIARIO 169

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Academic year: 2021

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NOTIZIARIO

ASSOCIAZIONE SELVITURISMO ITALIA È stata costituita la prima Associazione Selviturismo Italia (A.S.I.) visibile al sito www.selviturismo.org.

L’associazione, senza fini di lucro, ha lo scopo di promuo- vere e diffondere la conoscenza della Selvicoltura, l’impor- tanza delle foreste e la necessità della loro salvaguardia, per le azioni benefiche che esplicano ai fini produttivi, protettivi ed ambientali. Da qui l’idea del selviturismo, inteso quale forma di turismo nel bosco derivato dalla selvicoltura, colle- gato all’insieme di tutte quelle attività antropiche praticate all’interno di esso, con particolare risalto alle attività spor- tive, ricreative, formative, terapeutiche ed amatoriali esplica- bili nel bosco. Sul sito è possibile compilare il modulo BrainStorming (Proponi la tua idea) sul selviturismo. Ai Dottori Forestali, quali soci sostenitori, è data l’opportu- nità di aprire una sede periferica dell’Associazione A.S.I. in ogni capoluogo di Provincia e di Regione.

A

NTONIO DE

B

ONA

A. B

OZZI

(a cura di) (2006) – Lignea materia. Perugia, Ed.

Quattroemme. 478 pagine.

Questo elegante volume uscito sotto gli auspici della Fondazione Guglielmo Giordano (FGG) e dedicato alla memoria di Giordano stesso contiene una serie di studi sulla conservazione e restauro del patrimonio artistico e architet- tonico ligneo. L’opera, divisa in due parti «Il legno tra arte e cultura» e «Conservazione e restauro del patrimonio di strutture lignee», propone relazioni di storici dell’arte, museologi, naturalisti, musicologi, architetti e tecnologi, riguardanti l’impiego del legno nelle arti figurative e appli- cate nonché il suo utilizzo nelle costruzioni e nelle strutture architettoniche in particolare.

Si passa così dalla descrizione del legno come espres- sione artistica attraverso la storia alle raffigurazioni del legno in pittura, ai supporti delle opere d’arte, alla liuteria, ai modelli di strutture antiche e all’illustrazione dei patrimoni paleontologici, con particolare riferimento alla foresta fossile di Dunarobba.

La seconda parte riguarda la caratterizzazione chimica e fisica del legno, la diagnosi e la verifica delle strutture lignee in opera, gli attacchi biotici e i metodi di trattamento, gli interventi di rinforzo, le strutture antisismiche e i materiali di consolidamento degli elementi lignei.

Ogni argomento è trattato con dovizia di particolari, con esemplificazioni tolte da opere in fieri o del passato, con illustrazione di metodologie di analisi e verifica spesso rife- rite a edifici e costruzioni celebri.

Come scrive nella prefazione G. Margaritelli, Presidente della Fondazione, l’opera, nata con l’intento di

promuovere indagini di carattere storico e tecnologico, con- figura un approccio unitario, cosicchè arte, scienza e tecno- logia si presentano come mondi complementari e assolutamente imprescindibili.

E

LIO

C

ORONA

F

ULVIO

D

UCCI

(a cura di) (2005) – Linee guida per il reperi- mento e l’impiego dei materiali forestali di base per l’ap- plicazione della direttiva europea 1999/105/CE.

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a

edizione. Arezzo, CRA – Istituto Sperimentale per la Selvicoltura. 126 pagine.

A due anni dalla prima edizione del volume, esce questa ristampa, vista la richiesta di Enti e professionisti che operano nel settore vivaistico forestale.

Queste Linee guida rappresentano uno dei risultati del Programma finalizzato MiPAF «RISERVITALIA», il cui obiettivo è approfondire le conoscenze scientifiche e tecniche dei vari settori del mondo forestale, dalla produzione del materiale di base fino alla gestione selvicolturale delle risorse forestali, e sottolinea la collaborazione tra ricercatori di aree diverse. Nel caso specifico, si ha il contributo del CRA – Istituto Sperimentale per la Selvicoltura (AR) e Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione Agricola (RM), DISTAF dell’Università di Firenze, DIVRAPA dell’Università di Torino, C.F.S., F.A.O., A.P.A.T., e F.B.V.A. (Austria).

Nonostante che in Italia il vivaismo forestale sia meno sviluppato rispetto ad altri paesi europei, costituisce comunque un fattore economico e sociale importante, e fase cruciale nella tutela della biodiversità forestale. Tutela che non va perseguita solo all’interno di aree protette, usando la vivaistica come strumento necessario e utile a migliorare la sostenibilità ecologica ed economica degli ecosistemi. Infatti la filiera vivaistica svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle risorse genetiche e per la difesa degli ecosi- stemi forestali, naturali ed artificiali, che coprono il 30% del territorio italiano. La conservazione della biodiversità deve essere considerata prioritaria in quanto strumento fonda- mentale per tentare di limitare gli effetti, sui paesaggi fore- stali, dovuti ai cambiamenti ambientali che, negli ultimi anni, costituiscono una fonte di preoccupazione crescente a livello planetario. L’impegno investe le amministrazioni pubbliche ed i tecnici, ma riguarda anche molto da vicino la ricerca, e questo manuale materializza e sintetizza lo sforzo e il lavoro profuso da vari ricercatori e sperimentatori durante un periodo di lavoro non breve, allo scopo di fornire una possi- bile soluzione a problemi tecnici e giuridici inerenti la gene- tica e la moltiplicazione forestale.

Il punto di partenza è la DE 1999/105/CE del 22 dicembre 1999 in materia di commercializzazione dei mate- riali forestali di moltiplicazione, recepita nel nostro paese con il D. Lgs. 386/2003, che sostituisce la Legge n. 269 del 22 maggio 1973 e successive modificazioni ed integrazioni.

C’è, infatti, la necessità di una ristrutturazione della vivai- stica forestale nazionale secondo i nuovi ordinamenti ammi- nistrativi, affinché vivaistica forestale e gestione delle risorse genetiche forestali siano fortemente integrate. In questo modo, ogni Regione ha la possibilità di organizzarsi con autonomia, ma senza contemporaneamente perdere di vista i principi di base, tecnici e scientifici, legati ad una visione di insieme della vivaistica forestale nazionale. I regolamenti

RECENSIONI NOTIZIARIO

06 Not Recensioni 20-05-2006 10:47 Pagina 169

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170 RECENSIONI regionali e nazionali dovranno, a loro volta, essere integrati

ed inseriti nel contesto europeo.

Le Linee Guida non prendono in esame l’applicazione di tutta la Direttiva, ma focalizzano l’attenzione sul reperi- mento, la catalogazione e la gestione dei materiali di base, in quanto questi costituiscono il punto di partenza per una migliore gestione della biodiversità, per contribuire alla pro- tezione e conservazione delle risorse genetiche nazionali ed ottenere quindi una migliore qualità del materiale prodotto.

Il volume è suddiviso in vari capitoli, in cui si illustrano i cri- teri che hanno portato alla Direttiva e gli elementi tecnici e scientifici per l’applicazione della stessa. In particolare, oltre alla diversità dei materiali di base, vengono analizzati: sele- zione, categorie commerciali, definizione delle regioni di provenienza, raccolte di seme e procedure di registrazione dei materiali di base. Quest’ultimo capitolo illustra anche il Database Europeo, cioè i sistemi comuni di registrazione e codificazione dei materiali di base forestali nazionali, ripor- tando esempi di schede e pagine del Registro europeo e le istruzioni europee per la compilazione della Lista Nazionale dei materiali di base.

V

ALENTINA

C

APPELLI

M

ARINA

C

LAUSER

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RUNO

F

OGGI

(2006) – Gli arbusti della Toscana. Museo di Storia Naturale – Università degli Studi di Firenze. 207 pagine.

Il libro è stato pensato per l’uso da parte dei tecnici che si occupano di gestione e pianificazione dell’ambiente: natu- ralisti, agronomi, forestali, architetti, geologi e così via.

Il volume, che presenta una rassegna organica di tutte le specie arbustive censite sul territorio toscano, colma una lacuna nel panorama delle pubblicazioni botaniche di livello specialistico utilizzabili in ambito tecnico e applicativo.

Spesso nei testi botanici e naturalistici le specie con portamento arbustivo sono relegate in secondo piano o addi- rittura sono ignorate; al contrario esse rivestono una note- vole importanza pratica: compaiono frequentemente nell’ambito dei progetti per la riqualificazione e il migliora- mento dell’ambiente, colonizzano le superfici agricole abbandonate, svolgono un ruolo importante per l’alimenta- zione della fauna selvatica.

Il testo è privo di fotografie, ma non se ne sente la man- canza. Esse sono sostituite da una ricca serie di tavole, che mettono in risalto le peculiarità di ciascuna specie anche per ciò che riguarda le principali caratteristiche di fiori e frutti.

L’utilità del volume, in sostanza, è legata a due aspetti.

Il primo è la presenza di chiavi dicotomiche, che permettono di identificare in modo relativamente rapido tutte le specie arbustive descritte.

Il secondo è proprio la descrizione delle specie: oltre alle caratteristiche morfologiche il volume presenta informa- zioni sulla loro distribuzione nelle unità di paesaggio della Toscana, riporta la quota minima e massima raggiunta, pre- senta l’utilità delle specie e ne illustra l’ecologia.

La descrizione dell’adattabilità ai vari tipi di suolo, alle diverse condizioni di illuminazione, alla scarsità o all’abbon- danza del rifornimento idrico sono molto curate. Il volume, insomma, è realmente in grado di fornire le informazioni necessarie per scegliere la specie più adatta all’impiego nella situazione in cui il tecnico sta operando.

D

AVIDE

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ELINI

06 Not Recensioni 20-05-2006 10:47 Pagina 170

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