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Scheda regionale Calabria politiche del lavoro l’attuazione sul territorio delle Programma ACT – Azioni di sostegno per

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Programma ACT – Azioni di sostegno per

l’attuazione sul territorio delle

politiche del lavoro

Scheda regionale

Calabria

Norme e Programmazione regionale in tema di servizi per il

lavoro e politiche attive

Aggiornamento al 31 maggio 2016

Progr

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Pagina 2 di 11

Sommario

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Pagina 3 di 11

REGIONE CALABRIA

Norme e Programmazione regionale in tema di servizi per il lavoro

e politiche attive

GOVERNANCE

Assessorato Assessorato Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili

Assessore: Federica Roccisano

Direttore Regionale Lavoro Direzione generale Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali

Direttore generale: Antonio Nicola De Marco

Dirigenti dei Settori: Roberto Cosentino (F.P.; PAL; Servizi p. il Lavoro) - Cosimo Cuomo (Ammortizzatori; PLL) - Paola Rizzo (Programmaz. FSE – PAC)

Direttore Regionale Formazione

Direzione generale Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali

Direttore generale: Antonio Nicola De Marco Direttore di settore: Roberto Cosentino Direttore Regionale

Inclusione Sociale Direzione generale Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali

Direttore generale: Antonio Nicola De Marco Direttore di settore: Lucia Forchino

1. LA RETE DEI SERVIZI PER IL LAVORO

1.1 Normativa SPL DGR n. 31 del 9 febbraio 2016 - "Approvazione Schema di Convenzione tra la Regione Calabria ed il Ministero del Lavoro in Materia di Servizi per l’Impiego”. DGR n. 33 del 24 febbraio 2015 “Modifiche ed integrazioni agli "indirizzi

operativi per la regolamentazione e la gestione dello stato di disoccupazione, nel sistema regionale dei servizi per l'impiego, nel rispetto di quanto previsto dal D.lgs. n. n.181/2000 e ss.mm.ii e dalle Linee guida condivise tra Stato, Regioni, Province Autonome e Province, il 5 dicembre 2013" approvati con delibera DGR. n.237 del 30 maggio 2014”. La presente Delibera aggiorna la normativa regionale di

riferimento: l’Allegato 1 “Regolamento indirizzi operativi” rappresenta la guida di riferimento per la regolamentazione e la gestione dello status di disoccupazione da parte dei Servizi per l’Impiego.

DGR n. 237 del 30 maggio 2014 “Approvazione degli " Indirizzi operativi per la regolamentazione e la gestione dello Stato di disoccupazione, nel sistema regionale dei Servizi per l'impiego, nel rispetto di quanto previsto dal D.lgs. n.181/2000 e ss.mm.ii e dalle Linee guida condivise tra Stato, Regioni, Province Autonome e Province, il 5 dicembre 2013 ". La presente Delibera definisce e regolamenta le modalità operative di gestione dello stato di disoccupazione, dell’elenco anagrafico, della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, dei servizi essenziali e del sistema delle comunicazioni obbligatorie, da garantire da parte dei Servizio per l’Impiego.

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Pagina 4 di 11 amministrazioni (art. 16, L. n°56/1987 – art. 35 D.lgs. n. 65/2001); l’inserimento lavorativo delle persone disabili, ai sensi della L. n. 68/1999; le procedure per le chiamate numeriche; le modalità di avviamento dei centralinisti non vedenti ai sensi della L. n. 113/1985 e le modalità di gestione dei lavoratori provenienti dai paesi esterni all’UE e da altri Paesi comunitari.

Legge Regionale n.4 del 23 marzo 2014 La presente Legge interviene sui tempi di approvazione dei piani di azione e sostituisce l’art.9 della LR n. 20/2013 con il seguente: «In sede di prima applicazione della presente Legge, il bando di cui al c. 3 dell’art. 4 nonché i piani di azione triennale e annuale di cui al precedente art. 4, c. 1, devono essere approvati rispettivamente entro 60 e 90 giorni successivi alla data di entrata in vigore della presente Legge».

DGR n. 245 del 15 marzo 2010 “Calabria FSE 2007-2013. «Atto di indirizzo per la

definizione delle politiche attive per il lavoro contro la crisi». Presa d’atto.” (BUR n. 7 del 16/04/2010, pag.21016)

La Delibera è orientata a coniugare gli interventi di sostegno al reddito in favore dei lavoratori colpiti dalla crisi con le azioni di politica attiva per i medesimi destinatari, secondo quanto definito nel Programma interventi di sostegni al reddito e alle competenze per i lavoratori colpiti dalla crisi economica, concordato tra la Commissione Europea e il Ministero del Lavoro.

DGR n. 266 del 14 maggio 2007 - Attuazione nel sistema regionale dei servizi per

l’impiego delle Province, dei principi fissati nel D.lgs. n. 181/2000 e s.m.i. di cui al D.lgs. n. 297/2002 e del DPR n. 442/2000. Aggiornata con:

DGR n. 668 del 8 ottobre 2007, - Modifiche ed integrazioni DGR. n. 266 del 14

maggio 2006. Indirizzi operativi D.lgs. n. 297/2002 2 e DPR n. 442/2000;

DGR n. 961 del 9 dicembre 2008, - Integrazione DGR n. 266 del 14 maggio 2006.

Indirizzi operativi D.lgs. n. 297/2002 2 e DPR n. 442/2000.

Legge Regionale n. 4 del 30 gennaio 2001 Misure di politiche attive dell'impiego in Calabria. (BURC n. 10 del 2 febbraio 2001) aggiornata dalla LR n. 20/2003 e

modificata dalla LR n.4 del 23/03/2014

La presente Legge favorisce la stabilizzazione e l’occupazione di specifiche categorie di lavoratori, attraverso politiche attive dell’impiego. La finalità è lo svuotamento del bacino regionale dei:

 lavoratori impegnati in attività socialmente utili ai sensi del D.lgs. n. 81/2000 ed esclusi da tale disciplina;

 lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità (Conv. n. 786/2000);

 soggetti utilizzati ai sensi del D.lgs. n. 468/1998.

DGR n. 841 del 08 ottobre 2001 “Art. 9 Legge regionale n. 5 del 19/2/2001 − Presa atto bacini di utenza, per come individuati dalle Amministrazioni provinciali” (BUR n.102 del 31/10/2001, pag.11096) - La presente Delibera

identifica le competenze territoriali di riferimento per l’operatività dei Centri per l’impiego, individuando nell’allegato A l’elenco dei Comuni di specifica attribuzione territoriale.

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Pagina 5 di 11 - informazione e accoglienza;

- incontro domanda/offerta (tale servizio va diversificato in uno di preselezione e messa in contatto ed in uno più specialistico di ricerca del personale);

- documentazione e analisi del mercato del lavoro territorialmente di competenza del Centro per l’impiego;

- orientamento mirato per i soggetti di difficile inserimento; - accompagnamento e sostegno per disoccupati e soggetti deboli. Oltre ai servizi di base, la norma identifica i servizi specialistici:

- formazione orientativa; - formazione professionale; - bilancio di competenze; - counselling;

- progetti speciali per disabili.

Legge Regionale n. 5 del 9 febbraio 2001 “Norme in materia di politiche del lavoro e di servizi per l'impiego in attuazione del D.lgs. n. 469/1997” (BUR n.18 del 22/02/2001)

La Legge si compone di 32 articoli riguardanti, nell’ordine: 1) Le finalità della Legge (art.1);

2) Organizzazione del sistema dei servizi per l’impiego (artt. da 2 a 14) 3) Politiche per l’occupazione (artt. da 15 a18);

4) Azienda Calabria Lavoro (artt. da 19 a 27); 5) Sistema Informativo Lavoro (art. 28);

6) Normativa transitoria e finanziaria (artt. da 29 a 32).

Le finalità principali della normativa sono quelle di definire i compiti e le funzioni, alla luce di quanto disposto dal D.lgs. n. 469/1997, della Regione, delle Province e degli altri organi istituzionali, in materia di collocamento, di politiche attive del lavoro e di promozione dell’occupazione. Il provvedimento, fissa, inoltre, i principi essenziali di collaborazione istituzionale e di sussidiarietà degli Enti, nonché di concertazione con le parti sociali.

Il Titolo II, nell’attribuire alla Regione, le funzioni di disciplina, programmazione, indirizzo e coordinamento, definisce la competenza della stessa nella determinazione degli standard, nella pianificazione del sistema regionale dei SpL in un’ottica di qualità, di efficacia e di efficienza dei servizi resi. Ad Essa sono assegnati, inoltre, i compiti di vigilanza e di controllo di tutto il sistema regionale per l’impiego e sul rispetto degli standard qualitativi e quantitativi stabiliti negli atti di programmazione.

Alle Province, lo stesso Titolo II, attribuisce le funzioni: - di programmazione in ambito provinciale;

- amministrative e di gestione nelle materie indicate per la Regione * - di individuazione dei bacini di utenza di riferimento per i CPI.

È contemplata, anche, l’istituzione della Commissione Provinciale Tripartita e, attraverso, l’assegnazione di specifiche risorse da parte della Regione, l’istituzione di strutture specializzate locali operanti nell’ambito dei Centri per l’Impiego, con l’obiettivo di favorire l’integrazione tra le esperienze professionali ed i percorsi scolastici e formativi dei soggetti in obbligo scolastico.

L’art. 4 descrive il Sistema Regionale dell’Impiego l'impiego composto da: i CPI, l’agenzia Azienda Calabria Lavoro, le Commissioni regionali e provinciali Tripartite, il Comitato di Coordinamento Istituzionale e il Sistema Informativo Calabrese sul Lavoro (SICAL).

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Pagina 6 di 11 l’impiego e delle politiche attive del lavoro.

Il Titolo III disciplina i criteri per la programmazione e la realizzazione delle politiche per l’occupazione. Il documento programmatico principale è il Programma Regionale per le politiche attive del lavoro, approvato dal Consiglio regionale contestualmente al bilancio annuale e pluriennale, che individua le risorse finanziarie e pianifica gli obiettivi da raggiungere.

Tra le funzioni di questo strumento di pianificazione settoriale, in riferimento particolare ai SPI, si evidenziano:

1) la definizione dei criteri generali e degli standard qualitativi dei servizi per l’impiego, oltreché l’individuazione degli strumenti di valutazione;

2) la definizione delle procedure e l’individuazione degli strumenti per la valutazione della qualità e della omogeneità dei SPI e degli strumenti PAL;

3) l’indicazione delle procedure idonee a garantire la trasparenza e la semplificazione degli atti in materia di SPI.

Legge regionale n. 32 del 26 novembre 2001 - Norme per la promozione e lo sviluppo del diritto al lavoro delle persone con disabilità.

La normativa provvede a:

- disciplinare le competenze regionali attribuite dalla L. n. 68/1999;

- promuovere e sostenere il collocamento mirato, per mezzo dell’attività di intermediazione al lavoro;

- promuovere la cultura dell’integrazione al lavoro delle persone con disabilità. I dispositivi previsti dalla Legge riguardano:

- un sistema di servizi di mediazione al lavoro erogato da personale con competenze specifiche sulla disabilità che promuovano sinergie ed interconnessioni tra soggetti pubblici e privati per la definizione del progetto di integrazione lavorativa;

- iniziative di politica attiva del lavoro;

- incentivi e convenzioni rivolte all’integrazione lavorativa;

- servizi di supporto, accompagnamento, e tutoraggio per l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità, rivolti alle aziende.

1.2 Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni” – L. n. 56/2014 – C.d. Legge Delrio

DGR n. 77 del 17/03/2016 – Approvazione Convenzione tra Regione

Calabria/Province/Città Metropolitane ed Enti di area vasta in attuazione della DGR n. 31/2016 servizi per l’impiego.

La Legge Regionale n. 14 del 22 giugno 2015, “Disposizioni urgenti per l’attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della L. n. 56/2014”, prevede che nelle more della elaborazione partecipata di una legge

generale (da emanarsi entro e non oltre il 31 dicembre 2015) di riordino delle funzioni, la Regione Calabria riassume, nell’ambito delle proprie competenze amministrative, le funzioni già trasferite alle Province sulla base della L.R. n. 34/2002 (Riordino delle funzioni amministrative regionali e locali). Conseguentemente, il relativo personale transita nei ruoli della Giunta regionale, secondo le modalità e per gli effetti di cui all’art. 1, c. 96, della L. n. 56/2014, con decorrenza 1° aprile 2015, unitamente al personale già transitato o acquisito in applicazione della LR n. 34/2002 e della LR n. 9/2007, nonché secondo le indicazioni provenienti dalle amministrazioni provinciali di provenienza e nei limiti della spesa trasferita ai sensi della medesima LR n. 34/2002.

In conformità a quanto previsto dall'accordo di cui all'art. 1, c. 91, L. n. 56/2014, fino all'emanazione di disposizioni nazionali in materia, continuano ad essere svolte dalle Province le funzioni di polizia provinciale e quelle relative ai servizi per l'impiego.

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Pagina 7 di 11 professionale, svolte dalle Province per effetto della L.R. n. 34/2002 sono direttamente esercitate dalla Regione. Le altre funzioni di cui alla L.R. n. 34/2002, trasferite alla Regione ai sensi dell'art. 1 della presente Legge, continuano ad essere svolte presso l’amministrazione provinciale, anche in considerazione di quanto previsto dall'art. 1, c. 427, della L. n. 190/2014 (Legge di stabilità 2015).

Il personale addetto, alla data dell’8 aprile 2014, alle funzioni connesse alle materie agricoltura, caccia e pesca e formazione professionale è riallocato presso la Regione. Il restante personale, assegnato alle altre funzioni, alla data dell’8 aprile 2014, continua a svolgere le proprie mansioni presso l'amministrazione provinciale di riferimento.

Il personale addetto alle funzioni riassunte dalla Regione è individuato sulla base delle norme vigenti in materia e secondo le modalità ivi previste.

La Regione cura, con i Dipartimenti competenti, gli adempimenti necessari all’attuazione di quanto suindicato, in coerenza con le previsioni legislative e contrattuali in materia, anche, ove necessari, mediante protocolli di intesa con le Province.

Resta ferma la possibilità di avvalimento da parte della Regione mediante specifiche convenzioni, stipulate ai sensi dell’art. 1, c. 427, della L. n. 190/2014. L’avvalimento del dipendente può avvenire solo previo consenso del medesimo. In via straordinaria, su richiesta dell’Ente interessato motivata da ragioni di carattere finanziario o gestionale, previa stipulazione di apposita convenzione approvata dalla Giunta Regionale, l’esercizio delle funzioni previste dalla LR n. 34/2002 (ad esclusione funzioni connesse alle materie Agricoltura, Caccia e pesca e Formazione professionale), può essere direttamente riassunto dalla Regione. In tal caso, il relativo personale è riallocato presso la medesima.

La Regione assicura alle Province le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni affidate per l’esercizio delle medesime, promuovendo anche l’accesso alle risorse comunitarie in conformità a quanto stabilito in materia.

Specifica disciplina, anche in via straordinaria, sarà dettata per la istituita Città metropolitana di Reggio Calabria, ferma restando l’applicazione delle norme della presente Legge.

L’applicazione della presente Legge non può comportare incrementi di spesa a carico del bilancio regionale rispetto alla spesa effettiva sostenuta alla data dell’8 aprile 2014.

1.3 Masterplan per i servizi per il lavoro/ Linee giuda o repertorio degli Standard di servizio

La stesura del Masterplan per i servizi per il lavoro è prevista ai sensi del piano delle condizionalità a cui la Regione Calabria è sottoposta nell’ambito della programmazione comunitaria 2014-2020. La scadenza pianificata per la sua realizzazione, è fissata a giugno 2016.

Il repertorio degli standard di servizio potrà essere realizzato solo successivamente alla definizione degli stessi dall’ANPAL, così come definito dagli articoli.9 e 18 del D.lgs. 150/2015.

1.4 Sistema di accreditamento dei servizi per il lavoro

DGR n. 41 del 27 febbraio 2015 Approvazione "Disposizioni generali concernenti le procedure ed i requisiti Per L'accreditamento dei servizi per il lavoro, le modalità di tenuta dell'elenco regionale degli operatori accreditati e l'affidamento dei servizi per il lavoro per l'attuazione del piano nazionale sulla Youth Guarantee".

DGR n. 315 del 28 luglio 2014 “Disposizioni concernenti le procedure ed i requisiti per l’accreditamento dei servizi per il lavoro, le modalità di tenuta dell’elenco regionale dei soggetti accreditati e l’affidamento dei servizi per il lavoro per l’attuazione del piano nazionale sulla Youth Guarantee”. (BUR n. 55 del 10/11/2014) - La disciplina definisce l’accreditamento dei servizi per il lavoro,

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Pagina 8 di 11 D.lgs. n. 276/2003) e gli autorizzati in regime particolare (art. 6, del D.lgs. n. 276/2003), iscritti all’albo nazionale. I servizi per i quali si richiede l’accreditamento fanno riferimento esclusivamente alla misura di “Accompagnamento al lavoro” – scheda 3 del PON YEI che sarà affidata ai soggetti iscritti nell’elenco regionale, mediante emanazione di avviso pubblico. La disciplina definisce i requisiti giuridici, strutturali e organizzativi necessari, nonché le modalità di iscrizione nell’apposito elenco regionale e di rilascio dell’accreditamento. Sono, inoltre, definiti gli obblighi e gli adempimenti da osservare, da parte dei soggetti accreditati, nella erogazione dei servizi affidati.

L’allegato alla DGR n. 41 del 27 febbraio 2015 “Disposizioni generali concernenti le procedure ed i requisiti per l'accreditamento dei servizi per il lavoro, le modalità di tenuta dell'elenco regionale degli operatori accreditati e l'affidamento dei servizi per il lavoro per l'attuazione del piano nazionale sulla Youth Guarantee” integra e sostituisce le precedenti linee guida.

In Calabria, gli standard dei servizi erano disciplinati dall’all. 2 - “Standard essenziali relativi alle attività di accoglienza ed al colloquio di orientamento erogati con riferimento alle procedure introdotte dal D.lgs. n. 181/2000, integrato dal D.lgs. n. 297/2002 (art. 3, c. 1, lett. a), alla DGR n. 266/2007, che è stata abrogata a partire dal 23 settembre 2014. Il 30 novembre 2014 con l’AT di Italia lavoro è stato definito un nuovo Repertorio degli standard dei servizi per il Lavoro.

1.5 Agenzia Regionale per il Lavoro

Legge regionale n. 5 del 19 febbraio 2001 – TITOLO IV- Articoli 19-27

Il titolo VI istituisce l’Azienda Calabria Lavoro che costituisce l’ente strumentale della Regione, le cui funzioni principali sono quelle di Osservatorio regionale del Mercato del Lavoro, di monitoraggio e assistenza tecnica in materia di servizi e politiche attive del lavoro.

Tra le competenze specifiche dell’agenzia regionale si evidenziano, in particolare, quelle rivolte a:

1) favorire la qualificazione di SPI, attraverso interventi di supporto metodologico, di formazione, e aggiornamento tecnico del personale, nonché di ricerca, studio e documentazione;

2) sviluppare e gestire il Sistema Informativo Lavoro regionale (SILAR) e le banche dati dei servizi per l’Impiego, assicurando la connessione con il SIL nazionale.

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2. LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

2.1

Regolamentazione sulle politiche del lavoro

Non risulta una regolamentazione specifica. Si rimanda al PO FSE e ai documenti attuativi.

2.2 POR FSE

Adg Dipartimento n. 5 Programmazione Nazionale e

Comunitaria

sede: Cittadella Regionale, Viale Europa, loc. Germaneto - 88100 Catanzaro

Referente Referente: Dirigente Generale Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria, Dott. Paolo Praticò

mail: paolo.pratico@regcal.it

dipartimento programmazione @pec.regione.calabria.it telefono 0961 853406

fax 0961 853186

Totale dotazione finanziaria FSE € 339.119.834

Assi prioritari POR

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Pagina 10 di 11 situazioni di crisi RA 8.7 Servizi al lavoro e contrasto al sommerso € 18.750.000 14,8% 2.3 Piano per il lavoro annuale e pluriennale/ o piano target rilavante (es piano giovani, piano donne)

DGR n. 21 del 05/02/2015 - DGR n. 155 DEL 29/04/2014. Piano esecutivo regionale per l’attuazione "Garanzia Giovani" Presa d'atto proposta di riprogrammazione.

DGR n. 155 del 29 aprile 2014 – Piano di attuazione regionale del PON YEI, Convenzione da stipulare con il Ministero del Lavoro – Istituzione di una struttura di coordinamento Cabina di regia e di un Tavolo operativo territoriale per l’attuazione della Garanzia Giovani in Calabria" (Raccomandazione del Consiglio UE 2013/C 120/01 del 22/4/2013).

DGR n. 245 del 15 marzo 2010 “Calabria FSE 2007-2013. «Atto di indirizzo per la definizione delle politiche attive per il lavoro contro la crisi». Presa d’atto.” (BUR n.7 del 16/04/2010, pag. 21016) - La presente Delibera è

orientata a coniugare gli interventi di sostegno al reddito in favore dei lavoratori colpiti dalla crisi con le azioni di politica attiva per i medesimi destinatari, secondo quanto definito nel Programma interventi di sostegno al reddito e alle competenze per i lavoratori colpiti dalla crisi economica, concordato tra la Commissione Europea ed il Ministero del Lavoro.

Legge Regionale n. 4 del 30 gennaio 2001 “Misure di politiche attive dell'impiego in Calabria” (BUR n. 10 del 2 febbraio 2001) – La presente Legge

favorisce la stabilizzazione e l’occupazione di specifiche categorie di lavoratori, attraverso politiche attive dell’impiego.

La finalità è lo svuotamento del bacino regionale dei:

- lavoratori impegnati in attività socialmente utili ai sensi del D.lgs. 81/2000 ed esclusi da tale disciplina;

- lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità) Conv. n. 786/2000); - soggetti utilizzati ai sensi del D.lgs. 468/98.

È istituito il Fondo regionale per l’Occupazione finanziato dal Fondo nazionale per l’Occupazione di cui alla Legge 81/2000 e da risorse regionali.

Le misure previste sono contenute nel Piano di progressiva e graduale stabilizzazione occupazionale anche part-time, proposto dalle autonomie locali, dalle Camere di Commercio e dalle associazioni degli imprenditori e della cooperazione ed approvato dalla Giunta o dal Consiglio Regionale.

La Legge interviene sui tempi di approvazione dei piani di azione e sostituisce l’art.9 della LR n. 20/2013 con il seguente:

«In sede di prima applicazione della presente Legge, il bando di cui al c. 3 del medesimo art. 4 nonché i piani di azione triennale e annuale di cui al precedente art. 4, c. 1, devono essere approvati rispettivamente entro 60 e 90 giorni successivi alla data di entrata in vigore della presente Legge».

2.4 Contratto di ricollocazione

Non attuato 2.5 Sistema dotale Non attuato 2.6 Stato dell’arte

sulla

regolamentazione in materia di

apprendistato (distinta per articoli

DGR n. 190 del 26 aprile 2012: D.lgs. n. 167/2011 (TU dell’Apprendistato). Approvazione Accordi (art. 3 e 5 D.lgs. n. 167/2011) e Disposizioni (art. 4 D.lgs. n. 167/2011).

Art. 3 – Allegato 1 alla DGR - Accordo per la regolamentazione dei profili

(11)

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3, 4 e 5 del D.lgs. n. 167/11) distinta per articoli 43, 44, 45 del D.lgs. n.81/2015

Art. 4 – Allegato 2 alla DGR - Disposizioni in materia di offerta formativa pubblica

nell'ambito del contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere finalizzata all'acquisizione delle competenze di base e trasversali.

Art. 5 – Allegato 3 alla DGR - Accordo per la regolamentazione e la durata del

periodo di apprendistato per attività di ricerca, per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione.

2.7 Attivazione dell’offerta formativa

sull’apprendistato (distinta per articoli 3, 4 e 5 del D.lgs. n. 167/11) distinta per articoli 43, 44, 45 del D.lgs. n. 81/2015

Art. 4 – Decreto n.17202 del 4/12/2012 Avviso pubblico per la costruzione e la

realizzazione dell’offerta formativa regionale rivolta ad apprendisti e tutori o referenti aziendali e per incentivi alle imprese nell’ambito del contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere.

2.8 Tirocini: recepimento delle linee guida in materia di tirocini extracurriculari

DGR 268 del 29 luglio 2013 Approvazione linee guida regionali.

DGR 158 del 29 aprile 2014

Deliberazione n.463 del 12/11/2015 di recepimento dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sul documento recante: “Linee guida in materia di tirocini per persone straniere residenti all’estero, modulistica allegata e ipotesi di piattaforma informatica” del 5 agosto 2014. 2.9 Sistema di certificazione delle competenze (D.lgs. n. 13/2013 e Decreto Interministeriale del 30 giugno 2013 che recepisce l’Intesa Stato/Regioni del 22 gennaio 2015)

Sistema in fase di definizione/Repertorio definito. Sistema

Protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e la Regione Toscana, avente ad oggetto la collaborazione in materia di standard per il riconoscimento e la certificazione delle competenze (dicembre 2015).

Repertorio

DGR n. 335 del 17/09/2015: Linee di indirizzo per l'istituzione del Repertorio

regionale delle qualificazioni e delle competenze.

2.10 Norma su reddito minimo di cittadinanza (o altra misura analoga)

Riferimenti

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