• Non ci sono risultati.

Scoliosi da ortopedico perché sindromiche

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Scoliosi da ortopedico perché sindromiche"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Baldo F. Medico e Bambino 2021;24(7):e222 DOI: 10.53126/MEBXXIV222

222

MeB - Pagine Elettroniche

Volume XXIV

Settembre 2021

numero 7

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

SCOLIOSI DA ORTOPEDICO PERCHÉ SINDROMICHE

Francesco Baldo

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Trieste

Indirizzo per corrispondenza: francescobaldo11@yahoo.it Giada è una ragazza di 16 anni affetta dalla sindrome di

DiGeorge. Di questa condizione esprime alcuni tratti carat-teristici, in particolare una tetralogia di Fallot diagnosticata con un’ecografia prenatale, e altri meno frequenti, come la scoliosi dorsale che ha iniziato a presentare quando aveva solo 3 anni. Se la tetralogia di Fallot è stata prontamente operata a 6 mesi di vita, lo stesso non si può dire della sco-liosi, che è passata per anni di fisioterapia in fisioterapia, di medico in medico, senza mai trovare pace. Ha portato per ben 13 anni dei busti di vario tipo, che non hanno im-pedito il peggioramento della malattia, diventata via via più grave fino ad assumere i tratti di una vera e propria defor-mità (Figura 1). Alla scoliosi dorsale si è associata inoltre un’importate cifosi, che rendeva faticoso persino guardare negli occhi i genitori. Finalmente, a 16 anni compiuti, la ragazza è stata sottoposta a intervento chirurgico correttivo mediante il posizionamento di un sistema allungabile di uncini, in modo da intervenire sulla patologia senza pregiu-dicare un adeguato accrescimento della colonna vertebrale, e di una trazione halo, per la correzione simultanea della cifosi associata. Il risultato, vista la condizione di partenza, è stato comunque buono, ma non eccellente, causa la tardi-vità dell’intervento.

Anche Vincenzo, un bambino di 5 anni, ha una diagnosi di sindrome di DiGeorge, e anche lui ha iniziato a presen-tare una scoliosi molto precoce, all’età di soli 4 anni. A dif-ferenza di Giada, Vincenzo è stato sottoposto precoce-mente a terapia chirurgica, con ottimi risultati sulla sua sco-liosi, che risulta appena accennata all’ultima Rx di con-trollo (Figura 2).

Le storie parallele di Giada e di Vincenzo dimostrano come, davanti a una scoliosi precoce in un contesto sindro-mico, la terapia chirurgica debba essere intrapresa il prima possibile. I loro nomi potrebbero essere sostituiti da quelli di tanti altri bambini con molte altre sindromi (Prader-Willi, neurofibromatosi, Marfan, Noonan ecc.), ma l’ap-proccio terapeutico non deve essere diverso. Posticipare la chirurgia prediligendo una terapia conservativa comporta un’evoluzione del danno al rachide, aumentando la diffi-coltà dell’intervento e peggiorandone l’outcome.

Figura 1. Giada: Rx a 3 anni e a 13 anni.

Figura 2. Vincenzo: Rx a 4 anni e all’ultimo controllo post-intervento.

Riferimenti

Documenti correlati

A causa della forma delle vertebre e del modo con cui si articolano tra loro, una deviazione scoliotica si accompagna quasi sempre ad una rotazione vertebrale

a) Scoliosi dorsale e lombare (circa il 23%) b) Scoliosi con doppia curva toracica c) Scoliosi toracica e torace-lombare.. Il 70-80% delle scoliosi sono idiopatiche, ovvero

Se consideriamo un angolo di Cobb di almeno 10°, attraverso studi epidemiologici possiamo valutare che l'1-3% della popolazione a rischio (bambini e adolescenti

In un’azienda manifatturiera, la produzione è ripartita su un elevato numero di macchine tra loro uguali. Sono note le probabilità che una macchina incorra in un guasto nel corso di

È necessario anche istruire i genitori sul fatto che le azioni motorie compiute durante la funzione alimentare sono fondamentali per lo sviluppo fisiologico (corretto) delle

Rendere fruibili le sponde dei fiumi e il bosco Dare un nuovo volto al Parco dell'Ambrogiana Valorizzare i circoli ricreativi e culturali.  Valorizzare i

Tuttavia, vi sono poche o nessuna evidenza sui risultati a lungo termine delle scoliosi trattate nell’ adolescenza, sull’ associazione tra l’ entità della curvatura

Poco più tardi, mentre facevamo insieme un altro gioco, mi sono accorta che continuava a seguire quel pensiero che lo aveva colpito: di essere troppo grande per ritornare nella