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Crisi fordista e nuova Crisi fordista e nuova sociologia economica sociologia economica

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Academic year: 2022

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(1)

Crisi fordista e nuova Crisi fordista e nuova

sociologia economica sociologia economica

Prof. Emmanuele Pavolini

(2)

Il modello fordista Il modello fordista

imprese verticalmente integrate

produzione di massa

manodopera scarsamente qualificata

organizzazione del lavoro taylorista

Legame fra fordismo e stato sociale keynesiano

(riduzione conflitto e impulso domanda)

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Crisi modello fordista Crisi modello fordista

Saturazione dei mercati per i beni di massa

Nuove tecnologie elettroniche: abbassamento costi produzione flessibile (facilità programmazione macchinari)

Diversificazione modelli e focus su qualità per sfuggire concorrenza paesi emergenti

Varie uscite dal modello fordista: robotizzazione, neo-Varie uscite dal modello fordista: robotizzazione, neo- fordismo nei PVS, produzione flessibile, fabbrica fordismo nei PVS, produzione flessibile, fabbrica integrata

integrata

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I distretti industriali in I distretti industriali in

Italia: precondizioni Italia: precondizioni

possibilità di dividere il processo produttivo in più fasi tecnicamente separabili e che permettono specializzazione singole imprese

organizzazione flessibile per rispondere a mutamenti repentini nella domanda

rete di piccoli e medi centri con tradizioni artigianali e commerciali diffuse

agricoltura basata su famiglia con podere

politica con forte radicamento del movimento cattolico o comunista-socialista volto alla creazione di relazioni industriali a carattere locale e cooperativo

(5)

Le ‘risorse’ nei distretti Le ‘risorse’ nei distretti

risorse cognitive e di conoscenza (assicurate tramite tradizioni artigianali precedenti, buone scuole tecniche e circolazione lavoratori e interscambio)

tessuto cooperativo e fiduciario dentro la comunità

le reti di distretti funzionano come ‘sistemi di apprendimento’

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L’altra faccia della flessibilità:

L’altra faccia della flessibilità:

l’economia informale l’economia informale

A partire dagli anni ‘70 fenomeni che venivano considerati di arretratezza appaiono specifiche strategie di inserimento della divisione del lavoro internazionale

Tipi di economia informale:

1. Economia criminale

2. Economia sommersa

3. Autoconsumo – economia domestica e comunitaria

Possibili motivi:

1. Crisi del fordismo (economia sommersa)

2. Crisi del welfare (autoconsumo ed economia sommersa)

(7)

Via alta e via bassa alla Via alta e via bassa alla

flessibilità flessibilità

“Via alta”: dinamismo, innovazione e condizioni di lavoro più favorevoli in produzioni diversificate e di qualità, centrata su reti di imprese o su imprese- rete

“Via bassa”: condizioni di impiego e di costo del lavoro per rafforzare la competitività di prezzo in produzioni di minore qualità in parte legate all’economia sommersa

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Neo-istituzionalismo Neo-istituzionalismo

economico e sociologico economico e sociologico

Le trasformazioni del modello fordista hanno stimolato lo sviluppo di nuove teorie economiche e sociologiche

1. Economia: superamento delle teorie dell’impresa Economia basate principalmente sui fattori tecnologici

2. Sociologia economica (a livello micro): modelli Sociologia economica organizzativi influenzati non solo (o non sempre) da scelta razionale ma da fattori culturali e reti di relazioni sociali

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Il neo-istituzionalismo Il neo-istituzionalismo

economico: la ECT economico: la ECT

L’economia dei costi di transazione (ECT) mette in discussione l’idea dell’impresa come funzione di produzione i cui confini sono definiti dalla tecnologia

Focus sulle ‘transazioni’ e sui relativi costi derivanti da:

1. opportunismo

2. incertezza

3. razionalità limitata

4. ‘piccoli numeri’

Le istituzioni vengono viste come ‘rete di contratti’ ed il problema per l’impresa è come minimizzare i costi di transazione e quelli di gerarchia

(10)

L’ECT: il modello di O.

L’ECT: il modello di O.

Williamson Williamson

La grandezza dell’impresa e dei suoi confini (to make or to buy?) è determinata dai seguenti fattori:

1. Frequenza delle interazioni

2. Caratteri dell’investimento richiesti (specifici, misti, idiosincratici)

Modelli organizzativi:

1. mercato

2. gerarchia

3. ‘ibrido’

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La nuova sociologia La nuova sociologia

economica economica

Sono due i principali filoni di ricerca della NSE: entrambi condividono il concetto di entrambi condividono il concetto di

embeddedness radicamento embeddedness radicamento

dell’azione sociale

dell’azione sociale, anche se in senso diverso:

1.1.

Approccio delle reti sociali Approccio delle reti sociali (radicamento (radicamento dell’azione in reti)

dell’azione in reti)

2.2.

Approccio Approccio neo-istituzionalista neo-istituzionalista organizzativo

organizzativo (radicamento normativo- (radicamento normativo- cognitivo e politico dell’azione)

cognitivo e politico dell’azione)

(12)

L’approccio strutturale e delle L’approccio strutturale e delle

reti sociali: Granovetter reti sociali: Granovetter

Azione economica come ‘radicata’ (embedded) socialmente in reti e, quindi:

1. né iposocializzata

2. né ipersocializzata

Centralità del concetto di ‘fiducia’ e di reti di relazioni personali per spiegare comportamento attori economici (individui, famiglie, imprese, etc.)

Forza dei legami deboli e critica a WilliamsonForza dei legami deboli e critica a Williamson

(13)

L’approccio strutturale e delle L’approccio strutturale e delle

reti sociali: il capitale sociale reti sociali: il capitale sociale

Coleman: insieme di relazioni sociali di cui un soggetto individuale o collettivo dispone in un determinato momento, grazie al quale si possono disporre di:

1. risorse cognitive (informazioni)

2. normative (fiducia)

Capitale sociale come altra forma di capitale accanto a quello fisico ed economico, da cui se ne differenzia per la sua relazionalità

Putnam, Fukuyama et al: capitale sociale e Putnam, Fukuyama et al: capitale sociale e rendimento economico-istituzionale

rendimento economico-istituzionale

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Il neo-istituzionalismo Il neo-istituzionalismo

sociologico sociologico

Ruolo autonomo dei fattori culturali nello spiegare azione economica:

1. ruolo centrale della dimensione cognitiva delle istituzioni (ruolo delle regole routinarie)

2. azione razionale vs. azione ‘appropriata’ nelle situazioni di incertezza

Il concetto di ‘mito’Il concetto di ‘mito’

Il concetto di campo organizzativo e di Il concetto di campo organizzativo e di

‘isomorfismo’

‘isomorfismo’ (coercitivo, normativo e mimetico)

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