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La metodologia La metodologia di intervento di intervento

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Academic year: 2022

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(1)

La metodologia La metodologia

di intervento

di intervento

(2)

Il metodo Il metodo

• Per metodo si intende la procedura che si deve seguire per raggiungere l’obiettivo che nel caso del Servizio Sociale è rappresentato dalla

identificazione partecipata tra

professionista e utente del processo di aiuto, atto a contenere lo stato di disagio nel recupero delle proprie

capacità

(3)

La procedura La procedura

È generalmente concepita ( in estrema sintesi) in 4 fasi:

1. Fase di analisi

2. Fase di valutazione

3. Fase di progetto o piano di lavoro 4. Fase di verifica

Alle 4 fasi, nell’approccio olistico se ne aggiunge una quinta:

(4)

LE FASI: LA RICORSIVITA'

Ferrario (1996), Le dimensioni dell'intervento sociale, Carocci, Roma, pag.123

(5)

Le FASI del procedimento metodologico

De Robertis C. (1986), Metodologia dell'intervento sociale, Zanichelli, Bologna, P.70

IN ORDINE CRONOLOGICO

(andamento a spirale)

Domanda o problema sociale Analisi della situazione

Valutazione preliminare e operativa Elaborazione del progetto d’intervento.

Contratto

Realizzazione della strategia d’intervento

IN ORDINE LOGICO (andamento lineare)

Domanda o problema sociale Analisi della situazione

Valutazione preliminare e operativa Elaborazione del progetto d’intervento.

Contratto

(6)

Come si dettaglia il percorso Come si dettaglia il percorso

dell’agire dell’assistente dell’agire dell’assistente

sociale?

sociale?

Il percorso prevede 33 punti e si articola come segue:

(inizia fase di analisi)

1. Interviene a seguito di una

domanda espressa dall’interessato o da un suo delegato o segnalata da parte di un altro servizio

(7)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

2. Evidenzia e verifica le competenze

professionali per assumere la situazione;

3. Individua chi è l’utente:la persona, il gruppo o la realtà collettiva cioè colui che è il soggetto principale del progetto d’intervento;

4. Informa l’utente sui suoi diritti, sull’aiuto che può ricevere nel percorso

(8)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

5. Raccoglie dati sull’utente,la sua situazione famigliare e sociale e sul contesto globale in cui interagisce;

6. Verifica le aspettative dell’utente e cura che abbiano una base di realtà;

7. Analizza gli aspetti del problema che l’utente definisce essenziali ed

urgenti;

(9)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

8. Accerta il livello di motivazione dell’utente a farsi carico della sua situazione e il suo desiderio di

modificarla;

9. Rileva come l’utente vive le sue

difficoltà o il problema e quali sono le ripercussioni sociali e affettive che ne derivano;

(10)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

(

inizia fase di valutazione

)

10. Identifica insieme all’utente il problema o i problemi da trattare come bisogno reale;

11. Evidenzia quali operatori di altri servizi o strutture hanno competenze sulla

situazione o per interventi precedenti o per interventi simultanei nonché per

ricavare informazioni o utilizzare risorse;

(11)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

12. Identifica le risorse dell’utente, i mezzi, le forze e le capacità utili da mobilitare in vista del cambiamento;

13.Individua quale appoggio,

sostegno,consiglio,aiuto l’utente può trovare nel suo immediato contesto 14. Accerta quali ostacoli e resistenze

l’utente può trovare nel suo

(12)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

15. Predispone le risorse complessive che esistono sul territorio per aiutare a risolvere i problemi in questione;

16. Analizza e stimola il contesto

relazionale più prossimo all’utente per alimentare risorse e reti di

sostegno delle risorse personali;

(13)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

17. Indirizza le persone a responsabilizzarsi nella situazione e le sostiene nell’uso di risorse personali

18. Valuta quali opportunità esistono per

cambiare la situazione e per migliorarla e fa partecipe della sua valutazione

l’utente(VALUTAZIONE PARTECIPATA) (termina fase di valutazione)

(14)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

( inizia fase di progetto )

19. definisce con l’utente il piano di

intervento e stila con il medesimo la proposta operativa o contratto;

20. fa si che nel piano di intervento siano definiti gli obiettivi, i mezzi, i tempi, le

responsabilità, i compiti, le azioni, le tappe come momenti di verifica, nonché le

procedure da assumere;

(15)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

• 21. collabora nella realizzazione dell’intervento con altre figure professionali impegnate nella soluzione del caso;

• 22. stimola gli utenti a prendere contatti con nuovi gruppi e risorse di tipo istituzionale e non;

(16)

IL IL CONTRATTO CONTRATTO

E’ caratterizzato da un approccio che guarda alla persona come soggetto attivo, dotata di una propria

INTENZIONALITA', in grado di prendere decisioni, di assumere responsabilità (diritto di autodeterminarsi)

Si consolida all’interno di una RELAZIONE, che ha preso l’avvio dalla presa in carico

La sua definizione è basata sulla tecnica della NEGOZIAZIONE

Può essere visto come uno strumento per trattare il

“conflitto”, attraverso la MEDIAZIONE, in uno scenario che vede l'A.S. dipendente di un ente/servizio, ma anche

responsabile professionalmente verso l'utente (rapporto

(17)

IL CONTRATTO: una definizione, IL CONTRATTO: una definizione,

alcune caratteristiche alcune caratteristiche

ACCORDO

ACCORDO tra A.S. e utente relativo tra A.S. e utente relativo

all'intervento, al suo sviluppo (al “da farsi”) all'intervento, al suo sviluppo (al “da farsi”)

E' esplicito E' esplicito

E' uno strumento di controllo reciproco E' uno strumento di controllo reciproco::

faccio, svolgo il mio ruolo, ma se la persona si faccio, svolgo il mio ruolo, ma se la persona si

impegna a sua volta impegna a sua volta

(18)

IL CONTRATTO come MEZZO IL CONTRATTO come MEZZO

per: per:

• stabilire in modo chiaro gli OBIETTIVI DI CAMBIAMENTO e i mezzi per

raggiungerli

• stabilire il piano di lavoro e la sua DURATA

• confronto/adeguamento tra attese dell'a.s. e dell'utente

• mobilitare la persona

• valutare il cammino percorso

(19)

Accordo e DEFINIZIONE DEL/I Accordo e DEFINIZIONE DEL/I

PROBLEMA/I. Un dilemma PROBLEMA/I. Un dilemma

De Robertis C. (1986),

De Robertis C. (1986), Metodologia dell'intervento nel lavoro sociale, Metodologia dell'intervento nel lavoro sociale, Zanichelli, Bologna

Zanichelli, Bologna

Si sceglie il

problema, definito

vitale dall'utente, per il quale egli si sente più motivato.

Si sceglie il problema in base alla

possibilità/probabilità di successo.

SUCCESSO =

NUOVE ENERGIE

INSUCCESSO=

RIDUZIONE IMPEGNO,

(20)

IL CONTRATTO: elementi IL CONTRATTO: elementi

campo/area/problema bersaglio su cui si lavorerà

obiettivi

modalità di raggiungimento degli obiettivi

esiti che si intende produrre

compiti specifici, impegni, quindi: responsabilità

attività dell'a.s. e condizioni del servizio

strumenti, risorse, tempi (scadenze)

• Ferrario (1996), Le dimensioni dell'intervento sociale, Carocci, Roma

(21)

ATTENZIONE!

ATTENZIONE!

Non si devono stipulare contratti con persone che hanno, Non si devono stipulare contratti con persone che hanno, dimostrano

dimostrano scarse capacità di comprensionescarse capacità di comprensione, che non sono su un , che non sono su un piano di realtà

piano di realtà

Quando i limiti di comprensione della persona sono marcati l’as Quando i limiti di comprensione della persona sono marcati l’as può coinvolgere un rappresentante, che appartiene al contesto di può coinvolgere un rappresentante, che appartiene al contesto di

vita e/o eserciti già una funzione di protezione vita e/o eserciti già una funzione di protezione

(22)

Altri elementi del contratto Altri elementi del contratto

Possibilità di accordi di disimpegno, che consentono alla persona di non adempiere a parti dell'accordo senza squalificarlo in toto

Possibilità di rinegoziazione se emergono elementi nuovi

(23)

IL CONTRATTO:

IL CONTRATTO: aspetti positiviaspetti positivi

CONTRATTO E SUA EFFICACIA

• La letteratura ha dimostrato la maggiore efficacia di interventi basati su decisioni condivise e partecipate:

• - ricerche su continuità e abbandoni negli interventi

• - ricerche relative a percezioni e valutazioni degli utenti sugli interventi dell'a.s. (“client studies”)

- ricerca sperimentale su approcci metodologici, in

particolare sulla negoziazione di mezzi e fini col cliente

(24)

IL CONTRATTO: criticità IL CONTRATTO: criticità

Favorisce la mobilitazione dell'utente, lo incoraggia a

trovare soluzioni, MA: vi sono ampie fasce di utenza in cui la motivazione è assente e i clienti si mettono da subito in posizione di dipendenza

Rassicura il cliente (si sa “cosa si fa”, “dove si va”) e

permette di ottenere successi in tempi definiti e rapidi, MA:

attenzione al rischio di dimenticare ritmi e tempi dell'utente

De Robertis C. (1986), Metodologia dell'intervento nel lavoro sociale, Zanichelli, Bologna

(25)

IL CONTRATTO: criticità (III) IL CONTRATTO: criticità (III)

difficoltà applicative legate all'attribuzione all'a.s.

di responsabilità intervento “a ogni costo”, di responsabilità di controllo della persona pi che della sua evoluzione/maturazione

tendenza a dare risposte immediate

difficoltà di coinvolgere altri servizi e operatori

(26)

CONTRATTO E

CONTRATTO E CONTROLLO CONTROLLO (I) (I)

Vi è sicuramente un problema di esagerato sviluppo della

dimensione del controllo nel s.s., ma: il contratto è uno strumento che dà maggiori garanzie alla persona

Un processo di continuo feedback consente di verificare l'adesione della persona, affinché il contratto sia condiviso e non strappato,

imposto

Ferrario (1996), Le dimensioni dell'intervento sociale, Carocci, Roma

(27)

CONTRATTO E

CONTRATTO E CONTROLLO CONTROLLO

Non è in discussione il contratto in sé

Non è in discussione la sua opportunità, ma l'uso che se ne fa (si può fare un cattivo uso del contratto, ad es., forzando il processo di

negoziazione)

Occorre: non mettere in risalto la prescrittività e la direttività del contratto, non identificarlo mentalmente con l'azione di controllo, ma vederlo come strumento di autogoverno, autocontenimento, sintesi di

un'elaborazione

(28)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

(inizio fase di verifica)

23. Verifica periodicamente

l’intervento e il piano di lavoro per valutare i cambiamenti

prodottisi;

24. Modifica il piano di lavoro a seguito di verifica

(termina fase di verifica)

(29)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

(inizia fase della dimensione collettiva) 25)Assume il compito di ricercare,

studiare e promuovere la creazione di gruppi e di nuove strutture di reti sociali utili a rispondere ai bisogni

collettivi, rilevati come azioni di aiuto individuale per una migliore qualità della vita;

(30)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

26) Mantiene la documentazione sulle

singole situazioni e l’aggiorna ogni volta che produce un intervento;

27) Mantiene la massima riservatezza sulla documentazione e le notizie assunte ai fini dell’intervento;

28) Predispone relazioni periodiche per gli organi dell’ente da cui dipende o per i responsabili delle istituzioni sociali

sull’andamento del suo servizio e/o sui problemi emergenti;

(31)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

29. Predispone e gestisce riunioni, incontri, gruppi di lavoro attinenti

l’area o il servizio in cui si colloca la sua azione professionale;

30. Predispone studi, ricxerche,

progetti di intervento sociale atti a favorire una migliore qualità della vita dei singoli utenti in carico e del

(32)

I 33 punti metodologici I 33 punti metodologici

31. Assume costanti aggiornamenti sugli

aspetti normativi giuridico-amministrativi del settore di intervento, sulla metodologia e sulla disciplina professionale;

32. Richiede la supervisione o la consulenza periodica e/o quando situazioni complesse la rendono necessaria;

33. Assume funzioni didattiche e formative per la preparazione dei futuri professionisti o di operatori sociali attivi

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