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Il ricevitore dopo aver amplificato e filtrato il segnale in un abanda di 8 MHz lo invia ad una scheda di acquisizione per la successiva elaborazione software.

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Academic year: 2021

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Conclusioni

L’obiettivo di questa tesi ` e stato realizzare un dispositivo indossabile ad ultra- suoni che sia in grado di monitorare nell’arco di alcune ore e senza la presenza dell’operatore, una porzione della parete cardiaca, al fine di ottenerne informa- zioni sul profilo di movimento. Il funzionamento con un unico trasduttore, di dimensioni ridotte, che possa essere facilmente applicato sui tessuti, costituisce, insieme alle ridotte dimensioni del dispositivo elettronico ed all’alimentazione a batterie, uno dei punti chiave del progetto.

Il PVDF, materiale utilizzato per realizzare il trasduttore, pu` o essere mo- dellato in film sottili di pochi µm, il che costituisce un vantaggio, ma di contro tale materiale ` e caratterizzato da una costante piezoelettrica di trasmissione d piuttosto bassa, per cui necessita di grandi variazioni di tensione per poter funzionare come generatore di onde ultrasoniche. E’ stato perci` o necessario implementare un generatore di alta tensione a trasformatore; ci` o ha comporta- to lo sdoppiamento dell’alimentazione per garantire l’isolamento del primario di tale trasformatore. Il prototipo ` e un dispositivo elettronico di 13x6 cm, l’

alimentazione ` e costituita da 2 batterie, una da 6 Volt il generatore di alta tensione (120 V) ed una da 9 Volt per la rimanente parte del circuito. Gli impulsi di trasmissione,di cui ` e possibile variare l’ampiezza, sono regolati da un monostabile e sincronizzati con un segnale provieniente da un controllore.

Il ricevitore dopo aver amplificato e filtrato il segnale in un abanda di 8 MHz lo invia ad una scheda di acquisizione per la successiva elaborazione software.

I test sono stati effettuati posizionando il trasduttore sulla finestra inter-

costale tra la 4

a

e la 5

a

costola, bloccandolo con una fascia elastica. Tra la

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fascia ed il trasduttore ` e stato necessario inserire un spessore di gommapiuma per regolare l’orientazione ed aumentare l’aderenza alla cute, sulla quale era stato precedentemente posto del gel per ultrasuoni per migliorare accoppiamen- to acustico. Nonostante questi accorgimenti, il segnale ricevuto ` e comunque pi` u debole rispetto alla fase di ”setup” durante la quale il trasduttore viene orientato manualmente.

Il problema ` e dovuto alla scarsa conformazione della fascia elastica col tora- ce del soggetto sotto esame, che non permette una pressione uniforme su tutto il trasduttore, non garantendo perci` o il mantenimento dell’orientazione. Tale problema pu` o essere risolto tramite la creazione di tessuti elastici che si con- formino in maniera migliore al profilo corporeo, ma tale argomento di studio non ` e pertinenza di questo lavoro.

L’algoritmo di elaborazione software ha dato buoni risultati, si ` e riusciti a visualizzare l’eco ultrasonoro in modalit` a M-mode, il che permette di ottenere informazioni sulla frequenza cardiaca e sul movimento della parete. Un possi- bile sviluppo nell’interpretazione dei dati potrebbe essere i riuscire a ricavare informazioni sull’onda pressoria ed utilizzarli come strumento di monitoraggio di parametri cardiaci, anche se quest’aspetto deve essere oggetto di ulteriori ed approfonditi studi, in quanto le diverse fibre che compongono la parete cardia- ca, e le diverse forze da loro esercitate non rendono semplice l’interpretazione dei dati.

Il dispositivo nel suo complesso risulta pertanto soddisfare le specifiche in- dividuate in fase di progettazione, e tali risultati sono un incentivo a proseguire lo studio verso la realizzazione di un sistema di dimensioni ancora minori, uti- lizzando componenti integrati SMD (Surface Mounted Device) non previsti in questa versione prototipale.

La possibilit` a di ottenere informazioni sulla pressione sulla frequenza e sul

movimento rendono tale dispositivo un valido complemento ad altri sistemi di

screening come l’ECG, la cui elaborazione congiunta dei dati costituirebbe un

valido supporto per una valutazione pi` u precisa e rapida di molte patologie

cardiovascolari.

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