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possibili alterazioni nel sistema dell’ADN a livello dei principali

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Academic year: 2021

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Scopo

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SCOPO

L’obesità si accompagna ad alterazioni tipiche della sindrome metabolica, quali intolleranza al glucosio, diabete, dislipidemia e ipertensione. L’obesità è associata anche allo sviluppo di patologie croniche a carico del sistema cardiovascolare e del fegato e di patologie neoplastiche. Sebbene non si conoscano ancora i meccanismi biochimici specifici, l’infiammazione sembra giocare un ruolo importante in questo contesto. L’ipotesi che meglio spiega l’associazione fra obesità e sviluppo di patologie correlate si focalizza sulle alterazioni del tessuto adiposo. Questo, a causa dell’eccesso di nutrienti e allo stress ossidativo conseguente, è responsabile della produzione di fattori pro-infiammatori, secreti sia dagli adipociti che dai macrofagi infiltrati nel tessuto. Si instaura così un’infiammazione cronica di basso grado le cui conseguenze più prossime riguardando l’alterazione della funzione endocrina del tessuto adiposo stesso;

risulta così modificata la produzione di adipochine, sostanze biologicamente attive prodotte dal tessuto adiposo; fra queste, un ruolo centrale spetta all’ADN, una proteina con potenti effetti protettivi a livello cardiovascolare ed epatico, prodotta quasi esclusivamente dal tessuto adiposo e presente in alta concentrazione nel circolo periferico.

Scopo di questa tesi è stato quello di valutare se l’obesità è associata a

possibili alterazioni nel sistema dell’ADN a livello dei principali

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organi-bersaglio. Per questo è stata misurata l’espressione a livello di mRNA dell’ADN, dei suoi recettori specifici AdipoR1 e AdipoR2, della T-caderina e delle principali vie del segnale coinvolte, quali AMPK1/2 e PPAR in campioni di tessuto cardiaco, epatico e adiposo viscerale ottenuti da ratti Zucker di controllo, obesi e diabetici, rispettivamente. Possibili alterazioni del processo di flogosi sono state valutate tramite la determinazione dell’espressione mRNA di IL-6 e TNF- negli stessi tessuti.

Al fine di ottenere una corretta normalizzazione dei dati ottenuti dall’analisi di Real-Time PCR, usata per la valutazione dell’espressione mRNA dei geni in oggetto, un ulteriore obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di selezionare i geni di riferimento più stabili, specifici per i diversi tessuti studiati (cardiaco, epatico e adiposo viscerale) e per il modello sperimentale di obesità e diabete utilizzato, partendo da un gruppo di dieci geni candidati.

I risultati di questo lavoro potranno contribuire a meglio conoscere le

alterazioni dei meccanismi molecolari dell’ADN indotte da diabete e

obesità. Una migliore caratterizzazione biochimica di queste

condizioni patologiche e la possibilità di interferire positivamente con

i vari processi molecolari che ne sono alla base potrebbero avere

importanti implicazioni sull’impatto socio-sanitario di queste

patologie.

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