Piastra in acciaio
Plinto di fondazione in cls armato Manicotto di fondazione in acciaio Pilastro in acciaio
Pavimento sospeso Trave in acciaio IPE 100 Copertura in lamina di acciaio
Copertura in lamina di acciaio Schermo LED sospeso Trave in acciaio IPE 100 Copertura in lamina di acciaio
Schermo LED sospeso
Pilastro in acciaio 2050 cm 1020 c m 300 c m
UN POSTO DOVE POTER FARE IL MORTO
Schermo LED rivolto verso il basso, su cui scorrono animazioni di mitologie legate alle immagini delle costellazioni
e all’immaginario calviniano. SEZIONE 1:20 SEZIONE 1:100 SEZIONE 1:100 DETTAGLIO A 1:10 C A B DETTAGLIO B 1:10 DETTAGLIO C 1:10 PIANTA 1:100 ASSONOMETRIA 1:100 \\ BOTTINI_RIVA/ARALDI_METROPOLITANI/GURDULU’/TAV.7 Cav. p. 42-43
Gurdulù, cantando, si dispone a scavare la fossa al morto. Lo stende per terra per prendere la misura, segna con la zappa i limiti, lo sposta, si butta a scavare di gran lena. - Morto, forse stando ad aspettare così ti annoi - . Lo volta su di un fianco, verso la fossa, in modo che abbia sotto occhio lui che scava. - Morto, però qualche zappata potresti darla anche tu -. Lo raddrizza, cerca di mettergli in mano una zappa. Quello crolla. - Basta. Non sei capace. Vuol dire
che scavo io, poi tu riempirai la fossa.
La fossa è scavata: ma dal modo disordinato di zappare di Gurdulù è venuta di forma irregolare, col fondo a conca. Ora Gurdulù vuole provarla. Scende e si corica. - Oh, come si sta bene, come ci si riposa quaggiù! O che bella terra soffice! Che bello rivoltacisi! Morto, vieni giù a sentire che bella fossa cje ti ho scavato! - Poi ci ripensa - Però, se siamo intesi che tu mi fai cadere la terra addosso con la pala, è meglio che io resto sotto, e tu mi fai cadere la terra addosso con la
pala! - E attende un poco.
Cav. p. 43
Mentre attendeva che il morto compisse il suo lavoro, Gurdulù guardava il cielo, che a poco a poco volgeva al tramonto. Quando anche l’ultimo raggio di sole fu scomparso si trovò davanti ad una volta celeste interamente ricoperta di stelle. Con lo sguardo Gurdulù percorreva quei brillanti puntini bianchi e ne riconosceva le forme delle costellazioni. Scoprendo le immagini mitologiche a poco a poco