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H. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

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Academic year: 2021

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www.comune.trieste.it partita iva: 0021024321

area lavori pubblici, finanza di progetto e partenariati servizio spazi aperti, verde pubblico e strade

Codice Opera 17M04

MANUTENZIONE URGENTE DELLA SEGNALETICA STRADALE ANNI 2018 - 2019

H. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

PROGETTATO, REDATTO, DISEGNATO:

dott. ing. Laura CAMMARATA geom. Natalia GREGORI

COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE:

dott. geol. Giorgio TAGLIAPIETRA

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:

dott. ing. Enrico CORTESE

Trieste, novembre 2017

(2)

INDICE DELLE SEZIONI

SEZIONE A...2

SEZIONE B...4

SEZIONE C...11

SEZ.E - PIANIFICAZIONE GIORNALIERA DEI LAVORI...28

SEZIONE F...29

SEZIONE G...39

FASCICOLO DELL'OPERA...42

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SEZIONE A

PREMESSA

Il presente Piano di sicurezza e coordinamento (PSC), relativo alla gestione della sicurezza nei Cantieri Mobili, è redatto ai sensi del D.Lgs.81/08, con lo spirito di tutelare la salute, come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della comunità.

Nella redazione della presente relazione di progetto sono state contemplate e si fa riferimento, oltre alle normative sulla prevenzione infortuni e salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro, alla seguente normativa specifica:

PRINCIPI GENERALI DI TUTELA - Costituzione (artt.32,35,41);

- Codice Civile (art.2043, 2050, 2086, 2087);

- Codice Penale (artt.437, 451, 589, 590);

- Codice Stradale

- Legge 300/70: Statuto dei lavoratori;

- Legge 833/78: Istituzione del servizio sanitario nazionale;

- D.P.R. 619/80: Istituzione dell’ISPESL.

FUNZIONI DI VIGILANZA

- D.P.R. 520/55: Riorganizzazione centrale e periferica del Ministero del lavoro e della previdenza sociale;

- Legge 628/61: Modifiche all’ordinamento del Ministero del lavoro e della previdenza sociale.

PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI

- D.M. 12 settembre 1958: Istituzione del registro degli infortuni;

- D.M. 10 agosto 1984: Integrazioni al D.M. 12 settembre 1958 concernente l’approvazione del modello del registro infortuni;

- D.Lgs. 81/08: Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

IGIENE DEL LAVORO

- D.Lgs. 81/08: Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

SICUREZZA

- D.Lgs.277/91: Attuazione delle direttive CEE in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell’art.7 della Legge 212/90;

- D.Lgs. 81/08: Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il PSC è parte integrante del Contratto di Appalto delle opere in oggetto e la mancata osservanza di quanto previsto nel PSC costituisce violazione delle norme contrattuali.

L’impresa appaltatrice o capo gruppo dovrà consegnare copia del PSC alle altre imprese

esecutrici, prima dell’inizio dei rispettivi lavori, per le opere pubbliche prima della consegna dei

lavori.

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Il presente piano di sicurezza deve essere portato a conoscenza di tutto il personale di cantiere dipendente sia dell’impresa appaltatrice del contratto principale che delle imprese subappaltatrici.

Alle imprese subappaltatrici vanno date precise disposizioni affinchè operino nel pieno rispetto di quanto contenuto in questo documento.

Entro dieci giorni dall’inizio dei lavori, deve essere presa visione da parte dei Rappresentanti dei lavoratori delle imprese esecutrici.

Sono ammesse integrazioni al presente PSC da parte dei Datori di Lavoro delle imprese esecutrici, da formulare al Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, l’accettazione delle quali non può in alcun modo comportare modifiche economiche ai patti contrattuali.

Si rammenta che la violazione da parte delle imprese e dei Lavoratori autonomi, costituisce giusta causa di sospensione dei lavori, allontanamento dei soggetti dal cantiere o di risoluzione del contratto.

I datori di lavoro delle imprese esecutrici, prima dell’esecuzione dei rispettivi lavori, devono accettare il PSC e presentare il proprio Piano Operativo di Sicurezza (POS), al Coordinatore per l’esecuzione. Ciascun piano operativo di sicurezza, dovrà essere completo ed esaustivo e riporterà una relazione ed i dati per quanto attiene alle proprie scelte operative ed alle relative responsabilità nell’organizzazione dello specifico cantiere e nell’esecuzione dei relativi lavori. Le imprese esecutrici non possono eseguire i rispettivi lavori se prima non è avvenuta l’approvazione formale del POS da parte del Coordinatore per l’esecuzione.

L’Appaltatore o il Concessionario, entro trenta giorni dall’aggiudicazione e comunque prima della consegna dei lavori, redige e consegna il POS (complessivo) alla Stazione appaltante.

Anche in questo caso, i lavori non potranno darsi inizio se non è avvenuta la formale approvazione del POS da parte del Coordinatore per l’esecuzione.

E’ fatto obbligo, di attuare la cooperazione dei Datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, al fine di trasferire informazioni utili ai fini della prevenzione infortuni e della tutela della salute dei lavoratori.

Spetta al Coordinatore per l’esecuzione, organizzare tra i Datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi la cooperazione ed il coordinamento delle attività, nonché la loro reciproca informazione.

Il Coordinatore per l’esecuzione, periodicamente (ai sensi del contratto) e ogni qualvolta le condizioni del lavoro lo rendono necessario, provvede a comunicare al Committente o al Responsabile dei Lavori, lo stato d’andamento dei lavori, in relazione all’applicazione delle norme riportate nel D.Lgs.81/08 e successive modifiche ed integrazioni e delle prescrizioni contenute nel presente PSC.

In allegato viene predisposto un Fascicolo dell’Opera, contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti, tenendo conto delle specifiche norma di buona tecnica e dell’allegato II al documento U.E.26/5/93. Tale elaborato può essere un’utile linea guida per la valutazione dei rischi, all’atto di eventuali lavori successivi o per la manutenzione dell’opera.

Il Fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria.

Il Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione

Dott.geol. Giorgio TAGLIAPIETRA

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SEZIONE B

DATI GENERALI

ANAGRAFICA DI CANTIERE

Oggetto dell’appalto:

Codice Opera 17M04 - MANUTENZIONE URGENTE DELLA SEGNALETICA STRADALE ANNI 2018 - 2019;

Committente/Stazione Appaltante:

Comune di Trieste – AREA LAVORI PUBBLICI, FINANZA DI PROGETTO E PARTENARIATI - Spazi Aperti, Verde Pubblico e Strade;

Indirizzo di cantiere:

Vie diverse nel Comune di Trieste.

Data presunta inizio dei lavori: 1 marzo 2018 Durata dei lavori

La durata presunta dei lavori è di 550 (cinquecentocinquanta) giorni naturali consecutivi .

Manodopera impiegata nel cantiere

Il numero massimo presunto di lavoratori previsti in cantiere è di 8 unità.

Inizialmente, per l’allestimento del cantiere e per la fase di avvio del medesimo, gli addetti saranno in numero di lavoratori presunto di 2 (due) unità.

Tale consistenza delle maestranze dirette si incrementerà progressivamente fino a raggiungere il valore presunto di 8 lavoratori, quando si verificheranno le condizioni idonee a sviluppare il massimo impegno operativo.

Si prevede una presenza media in cantiere di 0,3 lavoratori.

Numero uomini/giorno: 165 (centosessantacinque) Importo dei lavori

L’importo presunto dei lavori opere è di 102.600,00 Euro

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Fase della progettazione Responsabile dei lavori:

dott. ing. Enrico CORTESE – AREA LAVORI PUBBLICI, FINANZA DI PROGETTO E PARTENARIATI - Spazi Aperti, Verde Pubblico e Strade;

Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione:

dott. geol. Giorgio TAGLIAPIETRA – AREA LAVORI PUBBLICI, FINANZA DI PROGETTO E PARTENARIATI

Fase dell’esecuzione

Responsabile del procedimento:

dott. ing. Enrico CORTESE – Area Lavori Pubblici - Servizio Strade;

Coordinatore per la sicurezza in esecuzione: da nominare ai sensi D.Lgs.81/08;

Direttore dei Lavori: da nominare;

Impresa Aggiudicataria: da aggiudicare;

Direttore tecnico di cantiere: da nominare

Rappresentante della sicurezza: da nominare

Capocantiere: da nominare

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DESCRIZIONE DELLE OPERE

Premesso che soltanto una limitata parte della manutenzione della segnaletica può essere svolta in regia diretta dall'Amministrazione, in quanto il personale operaio è numericamente limitato ed è prevalentemente impegnato nell’esecuzione di interventi urgenti di ripristino della segnaletica verticale e complementare danneggiata, risulta necessario ricorrere ad un appalto di lavori pubblici mediante il quale affidare ad una ditta specializzata l’esecuzione della manutenzione della segnaletica orizzontale, verticale e complementare da eseguire nell’ambito del territorio del Comune di Trieste.

L’appalto è strutturato in modo da consentire l’esecuzione dei lavori quali:

- a) la manutenzione urgente della segnaletica stradale, al fine di eliminare tempestivamente potenziali pericoli per la pubblica incolumità;

- b) la manutenzione straordinaria della segnaletica stradale, al fine di ripristinare nel più breve tempo possibile le condizioni di sicurezza del pubblico transito;

- c) la manutenzione programmata ordinaria migliorativa e riparativa di medio/piccola entità della segnaletica stradale, quali interventi non inseribili negli appalti di manutenzione ordinaria della segnaletica.

In generale, sono previsti lavori di realizzazione di nuova segnaletica orizzontale e di rifacimento della esistente, manutenzione e nuovi impianti di segnaletica verticale, manutenzione e nuovi impianti di paletti parapedonali biancorossi e/o grigi, dissuasori di sosta in calcestruzzo, ghisa e transenne parapedonali, installazione e manutenzione di specchi parabolici, installazione e manutenzione di cordoli spartitraffico e di tutti quei manufatti previsti dal Nuovo Codice della Strada e relativo Regolamento di attuazione, la cui installazione è finalizzata a garantire e migliorare le condizioni di circolazione veicolare e pedonale in ambito stradale. Si potranno rendere necessari interventi di manutenzione di barriere stradali e parapetti pedonali siti lungo le strade all'interno del territorio comunale. Inoltre a completamento della posa in opera di segnaletica, laddove ritenuto necessario dalla direzione lavori, è prevista la realizzazione di abbassamenti pedonali in corrispondenza di nuovi o preesistenti attraversamenti pedonali, varchi, accessi stradali, parcheggi per disabili, ecc.. In presenza di tali abbassamenti verrà posta in opera opportuna pavimentazione tattilo-plantare di orientamento ed indirizzo per disabili visivi.

I lavori dovranno essere eseguiti ai sensi del Capitolato Speciale d’Appalto e saranno affrontati caso per caso a seconda dell’entità e dell’urgenza dell’opera.

Dal punto di vista della sicurezza, il presente Piano di Sicurezza Generale,deve essere di riferimento per l’impresa e dei lavoratori per tutte le opere da eseguire, anche per quelle di piccola entità o sotto soglia ai sensi del D.Lgs. 81/08, al fine di raggiungere un livello di sicurezza e di salute nei cantieri temporanei o mobili soddisfacente, considerato dal committente (Comune di Trieste) come il minimo indispensabile.

Il numero dei cantieri rientranti nel presente appalto sarà diversificato anche a seconda delle esigenze imminenti, pertanto allo stato attuale non è possibile sapere se l’impresa intenderà subappaltare e gli indirizzi in cui si andrà ad operare e quindi se alcuni (e quali) cantieri rientreranno o meno nelle soglie di cui al D.Lgs. 81/08.

In fase esecutiva, se l’intervento dovesse risultare ricadente negli obblighi di nomina, il Responsabile dei Lavori farà interrompere le lavorazioni, effettuerà la nomina del Coordinatore in Esecuzione. Questi, tratti tutti gli elementi del progetto esecutivo sviluppato dall’impresa aggiudicataria o dalla stazione appaltante, emetterà le variazioni necessarie al presente piano di sicurezza e coordinamento (in tal senso si rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito).

Gli oneri della sicurezza individuati nel presente piano saranno comunque riconosciuti

all’impresa a fronte di quanto previsto nel presente piano e nei piani operativi approvati.

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I lavori, ove necessario potranno essere svolti anche in orario serale e/o notturno al fine di evitare i disagi legati al traffico giornaliero. I principali pericoli derivano dall’esposizione al traffico veicolare con rischio di inalazione di gas di scarico e pericolo di investimento. In sintesi le misure da adottare per ridurre al minimo questi rischi sono:

- organizzazione del cantiere, la segnaletica (anche luminosa), l’impiego di movieri esperti ed istruiti, l’utilizzo di d.p.i. in ottimo stato (si ricorda in particolare il vestiario ad alta visibilità e le mascherine con filtro antipolvere). Si ricorda inoltre che l’istruzione del personale meno esperto è fondamentale per ridurre i rischi nelle varie fasi lavorative.

In particolare le opere che formano oggetto dell’appalto, comprendono l’esecuzione dei seguenti lavori e opere:

- esecuzione da parte della ditta appaltatrice del piano operativo della sicurezza (POS) da redigere in modo completo ed esaustivo in ogni sua parte, da sottoporre nella riunione preliminare della sicurezza al giudizio e all’approvazione scritta da parte degli organi preposti Coordinatore in esecuzione (ove nominato) e del Responsabile dei Lavori;

- preparazione e compartimentazione dell’area logistica di cantiere e delle aree operative di cantiere, preventiva verifica delle situazioni di contorno, in particolare quelle relative alla vicinanza di condomini, della circolazione pedonale, veicolare e della presenza dei sottoservizi.

- Dovranno essere predisposti per i cantieri fissi: la recinzione anche con transennamenti e nastri tipo “vedo”, la cartellonistica, la segnaletica provvisoria, gli illuminamenti (per assicurare la visibilità degli ostacoli ed il passaggio durante le ore serali/notturne), i camminamenti sicuri, la deviazione del traffico, ecc..

- Esecuzione della recinzione dei tratti di area interessata dai lavori, al fine di precludere o regolamentare il passaggio di veicoli o pedoni.

- Impiego di impianti semaforici provvisori, di movieri muniti di paletta e vestiario catarifrangente.

- Verifica delle interferenze, in particolare quelle relative ai cantieri limitrofi ed alla circolazione veicolare e pedonale.

- Esecuzione degli interventi di manutenzione e nuova realizzazione della segnaletica orizzontale.

- Esecuzione degli interventi di fornitura e posa in opera di paletti parapedonali collegati tra loro tramite una catena.

- Realizzazione del potenziamento della segnaletica esistente presso diversi istituti scolastici mediante installazione di dissuasori ottici di velocità, segnali verticali di preavviso della presenza di attraversamenti pedonali, ecc. Opere necessarie per la riutilizzazione della segnaletica stradale orizzontale permanente, i dissuasori di velocità acustici, i segnali verticali ad alta rifrangenza, con particolare cura nell’ubicazione dei paletti e delle barriere parapedonali in modo da impedire agli studenti l’invasione della sede stradale ed alle autovetture l’occupazione anche temporanea dei marciapiedi.

- Smantellamento delle strutture e macchine del cantiere.

- Esecuzione della pulizia del sito dalle scorie di cantiere.

- Produzione di certificati e dichiarazioni di fine lavori (ove richieste).

- Esecuzione delle prove di collaudo necessarie.

- Esecuzione delle opere accessorie e/o di completamento, rifinitura eventualmente richieste in fase di collaudo.

Si prescrive che gli operatori del cantiere abbiano impresso sul vestiario in modo chiaro e leggibile il nome della ditta cui appartengono.

La zona d’intervento dovrà essere ben vigilata, nella massima sicurezza e dovrà essere in

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I lavori dovranno essere eseguiti ai sensi del Capitolato Speciale d’Appalto e/o delle Norme Tecnico-Amministrative, secondo le prescrizioni del Piano di Sicurezza e le indicazioni/prescrizioni del Coordinatore in esecuzione, del Responsabile dei Lavori e del Direttore dei Lavori.

Durante i lavori sono richieste in via generale all’impresa aggiudicataria oltre al rispetto delle citate normative vigenti, anche l’utilizzo di regole di “buona tecnica”, l’immediatezza dell’interlocutore, un buon livello di coordinamento ed il rispetto altrui; tutti fattori indispensabile, secondo lo scrivente, per l’esecuzione dei lavori, anche di diversa entità, in

sicurezza, senza sprechi economici e per il raggiungimento comune dell’obbiettivo di consegnare l’opera finita e funzionante con il migliore dei modi.

Per l’esecuzione dei lavori in oggetto è ammesso il ricorso al subappalto nell’ambito delle normative in vigore.

In caso di lavori in orario festivo o notturno, effettuare le turnazioni lavorative e presentare le richieste agli enti competenti, nel rispetto del contratto di lavoro e della normativa vigente.

Si prescrive che all’interno del cantiere non siano parcheggiati mezzi dei lavoratori o di privati, ma l’accesso e la sosta è consentita ai soli mezzi operativi di cantiere, eventuali mezzi di trasporto anche collettivo dovranno essere parcheggiati al di fuori dell’area di cantiere.

Si prescrive di effettuare una costante e quotidiana pulizia dell’area dei lavori, con particolare cura dovrà eseguita la pulizia e l’ordine nel cantiere prima di ciascun fine settimana e/o prefestivo.

E’ prevista la pulizia finale e completa dell’area prima della fine dei lavori ed essa dovrà essere verificata in contraddittorio sia dal Direttore dei Lavori che dal Coordinatore in esecuzione.

Descrizione dei rischi particolari ai sensi del D.Lgs.81/08:

- lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamento ad una profondità superiore a 1,5 metri;

-

lavori che espongono i lavoratori a rischi di caduta dall’alto da un’altezza superiore a 2 metri, particolarmente aggravati dalla natura dell’attività o dei procedimenti attuati oppure dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell’opera;

- lavori che espongono i lavoratori a sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori oppure comportano un’esigenza legale di sorveglianza sanitaria;

- lavori che espongono i lavoratori a rischi in quanto in prossimità di linee elettriche aeree a conduttori nudi e/o con conduttori in tensione;

- lavori che espongono i lavoratori a rischi in quanto di montaggio o smontaggio di

elementi prefabbricati pesanti;

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RISCHI PRESENTI IN CANTIERE O TRASMESSI ALL’ESTERNO Natura del terreno: STRADE ASFALTATE, TERRENO DI RIPORTO.

Angolo di declivio naturale: 20 gradi dall’orizzontale Orografia dell’area: area urbana

Livello di falda: non disponibile

Impianti cittadini già presenti in cantiere: Linee elettriche aeree, linee elettriche interrate, acquedotto cittadino, rete fognaria, rete gas, rete telefonica.

Condizioni di contorno al cantiere

Presenza di altri cantieri: non segnalata allo stato attuale.

Presenza di altre attività pericolose: traffico veicolare.

Viabilità veicolare e pedonale: variabile.

Altre condizioni: presenza di strutture, lavori specialistici svolti da personale acegas-aps Rischi trasmessi all’ambiente circostante

Possibile caduta di materiali dall’alto: durante carico/scarico merci.

Possibile trasmissione di agenti inquinanti: polveri, vapori di solventi/vernici e rumore.

Possibile propagazione di incendi: depositi di materiale infiammabile, gas, fognatura.

Misure relative ai rischi ambientali: si dovrà fare particolare attenzione al vento, il personale dovrà essere informato e conoscere la tipologia degli interventi e dovrà avere a disposizione indumenti adatti e d.p.i. in buono stato. Si raccomanda di mantenere in cantiere un elevato grado di decoro e pulizia, compatibilmente con le opere da eseguire.

Reti di servizi tecnici

Quando elementi delle reti di distribuzione di elettricità, gas ecc. possono costituire pericolo per i lavori oggetto di intervento e viceversa, vengono presi immediati accordi con le Società, Aziende, Enti ecc. esercenti di tali reti al fine di mettere in atto le misure di sicurezza necessarie prima dell’inizio dei relativi lavori.

Sarà cura del direttore di cantiere comunicare agli Enti, con congruo anticipo, l’inizio dei lavori in prossimità di tali linee per definire i tempi e le modalità di intervento, informando nel contempo il Direttore dei Lavori e il Coordinatore per l’esecuzione.

Protezione di terzi

Per impedire l’accesso involontario ai non addetti ai lavori nelle zone di cantiere, vengono adottati opportuni provvedimenti che, in relazione alle caratteristiche del lavoro, consistono in delimitazioni, munite di segnaletica di divieto e di avvertimento.

In aggiunta alle altre misure già applicate direttamente sugli impianti e sui macchinari, per ridurre la diffusione eccessiva di polvere o di vibrazioni e rumori, questi sono, per quanto possibile, disposti in zone appartate del cantiere e dovranno essere rispondenti alla

“normativa macchine” in vigore.

Esposizione ad agenti chimici, fisici, biologici

L’Impresa dovrà fornire, prima dell’inizio dei lavori o comunque prima della fase lavorativa

interessata, le schede tossicologiche dei prodotti utilizzati, al fine di fornire utili indicazioni

sui rischi che comportano, sulle corrette modalità di utilizzazione e sulle misure di primo

soccorso in caso di incidente.

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Rumore

Verrà acquisita, assieme alla consegna del Piano Operativo di Sicurezza, la valutazione 277/91 effettuata dalla ditta appaltatrice. In ogni caso è prevista l’utilizzazione di attrezzature insonorizzate. Per alcune delle demolizioni da eseguire durante l’intervento è previsto l’uso di compressori insonorizzati per l’alimentazione dei martelli pneumatici. In base a una valutazione per tipologia di utensile, lo stesso lavoratore non potrà usare il martello per più di due ore al giorni non consecutive, per cinque giorni la settimana, anche se dotato di cuffie audioprotettive.

Rischi generali e misure di sicurezza

Nella disposizione del cantiere e nell’approntamento dei luoghi di lavoro vengono adottate le misure occorrenti per realizzare la sicurezza degli addetti ai lavori e delle altre persone presenti occasionalmente, nonché per evitare che i lavori possano ledere altre persone nelle vicinanze del cantiere stesso. L’Impresa sarà comunque tenuta a eseguire una pulizia accurata, estesa alle aree circostanti a quelle di cantiere, per limitare il diffondersi della polvere.

Principali rischi e conseguenti misure di sicurezza Lavori con mezzi meccanici

Per prevenire i rischi di investimenti:

- norme per la circolazione e la manovra dei mezzi meccanici, vestiario adatto e movieri;

per prevenire i rischi di folgorazione:

- avvertenze per prevenire il contatto con linee aeree in tensione;

per prevenire i rischi di cadute, schiacciamenti ed investimenti:

- definizione dei piani di lavoro in relazione alle caratteristiche di stabilità al rovesciamento delle macchine;

per prevenire i rischi da presenza di agenti fisici dannosi:

- misure per prevenire la formazione di polveri;

- eventuale analisi e valutazione qualitativa e quantitativa delle medesime ed adozione di provvedimenti conseguenti;

- misure di prevenzione e protezione acustica;

per prevenire i rischi di cadute in piano e di investimenti:

- misure di sicurezza collettive ed individuali per i lavori in elevazione in quota, utilizzare adeguata segnaletica avvisatrice, operare con sistemi semaforici provvisori, personale segnalatore (bandierina) e rallentare il traffico;

per prevenire i rischi di lesioni lombari, schiacciamenti e ferite:

- misure relative alla movimentazione manuale di carichi e allo spostamento delle attrezzature;

per prevenire i rischi di urti, cesoiamenti e schiacciamenti:

- misure relative alla movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento;

- misure di protezione e corretto utilizzo delle macchine che presentano organi mobili e parti in movimento;

- misure di sicurezza collettive ed individuali contro la caduta di oggetti e/o materiali

dall’alto.

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SEZIONE C

RELAZIONE SULL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

Per l’esecuzione dei lavori in oggetto è necessaria un’organizzazione del cantiere mirata all'ottenimento di un'area da destinare alle attrezzature di cantiere fisse, che rimarrà per tutto l'arco dei lavori (anche se brevi), mentre le altre, verranno di volta in volta predisposte e delimitate, affinché possa essere consentita la realizzazione di più fasi lavorative, da personale diverso, anche contemporaneamente senza che ci siano interferenze tra le stesse.

L'accesso al complesso dovrà quindi essere garantito anche mediante la realizzazione, da parte dell'impresa aggiudicataria, di opere provvisionali, quali andatoie, passerelle, etc...

Sarà inoltre onere e d’obbligo dell’impresa garantire la sorveglianza del cantiere, sia di giorno che di notte, con il personale necessario, la segnaletica, i materiali, delle opere/oggetti, nonché di tutte le cose dell’Amministrazione appaltante.

Dovrà essere garantita dall’impresa l’accesso in sicurezza dei palazzi antistanti e limitrofi all’area di cantiere.

L'Impresa esecutrice a sua cura e spese dovrà fornire prima dell'inizio dei lavori il piano operativo di sicurezza e nel dettaglio la tipologia di tutti gli impianti e tutte le macchine.

Qualunque soluzione alternativa dovrà essere resa esplicita nel POS, quest’ultimo dovrà ottenere la validazione da parte del Coordinatore in esecuzione e del Responsabile dei lavori.

Le opere provvisionali saranno da realizzarsi come indicato nel presente piano o con metodo alternativo proposto dall’Impresa appaltatrice nel POS.

Il cantiere stradale

In generale tutti i cantieri (fissi o mobili) andranno adeguatamente DELIMITATI e SEGNALATI con interventi di segnaletica, barriere, parapetti, o altri tipi di recinzioni colorate in rosso o arancione fissate stabilmente e segnalate con luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti. Un tanto al fine di evitare il verificarsi di incidenti per interferenze tra possibile circolazione veicolare e/o pedonale concomitante allo svolgersi delle lavorazioni previste.

Una corretta segnaletica nei cantieri serve a garantire la sicurezza sia degli addetti ai lavori sia di tutti gli utenti della strada.

Il personale dell’impresa esecutrice nello svolgimento dell’attività lavorativa dovrà indossare vestiti di tessuto di base fluorescente di colore arancio o giallo o rosso con applicazione di fasce fluorescenti di colore bianco-argento.

Dovrà porre particolare attenzione nel posizionare correttamente la segnaletica temporanea di cantiere e di preavviso di lavori al fine di evitare il verificarsi di incidenti. Per lo stesso motivo ultimati i lavori andranno rimossi tempestivamente materiali e segnali temporanei.

I lavori e gli eventuali depositi su strada e i relativi cantieri devono essere dotati di sistemi di segnalamento temporaneo mediante l’impiego di specifici segnali previsti dal D.P.R. n. 495/92 e s.m.i..

I segnali di pericolo o di indicazione da utilizzare per il segnalamento temporaneo hanno colore di fondo giallo.

Il cantiere stradale mobile nella relativa fase di lavoro dovrà essere delimitato nel modo

seguente.

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Presegnalamento

Il presegnalamento deve essere disposto sulla banchina e spostato in avanti in maniera coordinata all’avanzamento dei lavori.

La segnaletica di preavviso posta sulla banchina dovrà essere in generale costituita da un cartello composito contenente: il segnale LAVORI, il segnale CORSIE DISPONIBILI, il pannello integrativo indicante la distanza del cantiere ed eventuali luci lampeggianti.

Il segnale LAVORI deve essere posto sulle strade intersecanti, se il cantiere mobile può presentarsi all’improvviso ai veicoli che svoltano.

Esempio di presegnale di cantiere mobile

Segnalamento di localizzazione

Il segnalamento di localizzazione deve essere posto a terra e spostato in maniera coordinata all’avanzamento dei lavori. Il segnale assume la configurazione di SEGNALE MOBILE DI PROTEZIONE, costituito da un pannello a strisce bianche e rosse contenente un segnale di passaggio obbligatorio con freccia orientata verso il lato dove può essere superata la zona del cantiere, integrato da luci gialle lampeggianti.

Il segnale mobile di protezione può essere sistemato su un veicolo di lavoro oppure su un carrello trainato dal veicolo stesso ovvero posto su un veicolo di accompagnamento.

Un cantiere si definisce fisso se, almeno per una mezza giornata, non subisce alcuno spostamento.

Segnalamento temporaneo del cantiere

I cantieri e i depositi su strada e i relativi cantieri dovranno essere dotati di sistemi di segnalamento temporaneo utilizzando i segnali specifici previsti dal D.P.R. n. 495/92 e s.m.i..

Tabella lavori

Nel caso in cui un cantiere abbia durata presunta dei lavori superiore ai sette giorni lavorativi deve essere apposta apposita tabella.

Andranno utilizzati accorgimenti necessari alla sicurezza e alla fluidità nel tratto che

precede un cantiere, una zona di lavoro o di deposito materiali quali un segnalamento

adeguato alle velocità consentite ai veicoli, alle dimensioni della deviazione da eseguire

all’altezza del cantiere, al tipo di strada e alle situazioni di traffico e locali.

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Segnali temporanei orizzontali

Sempre nel caso in cui il cantiere abbia durata superiore a 7 giorni, i segnali orizzontali hanno lo scopo di guidare i conducenti e garantire la sicurezza del traffico in approccio ed in prossimità di anomalie planimetriche derivanti dall’esistenza di lavori stradali.

I segnali temporanei orizzontali debbono essere DI COLORE GIALLO ED ANTISDRUCCIOLEVOLI E NON DEVONO SPORGERE PIU’ DI 5 MM DAL PIANO DELLA PAVIMENTAZIONE.

In prossimità di cantieri andranno utilizzate:

le strisce longitudinali continue e discontinue per indicare i margini e la separazione dei sensi di marcia;

le strisce trasversali continue e discontinue per indicare le linee di arresto.

Lo stato della segnaletica orizzontale deve essere sempre efficiente e dopo il rifacimento del manto stradale deve essere ripristinata nei tempi tecnici strettamente necessari.

Nei periodi in cui la pavimentazione risulti sprovvista della segnaletica orizzontale ovvero siano in corso operazioni di tracciamento, è necessario apporre l’apposito segnale di preavviso.

Segnali temporanei verticali

In prossimità di cantieri fissi o mobili, deve essere installato il segnale LAVORI corredato da pannello integrativo indicante l’estesa del cantiere, quando il tratto di strada interessato dal cantiere sia più lungo di 100 metri.

Il solo segnale lavori non può sostituire gli altri mezzi segnaletici riguardanti la sicurezza della circolazione in presenza di cantieri stradali.

Non devono essere posti in opera segnali temporanei e segnali permanenti in contrasto tra loro.

Per i segnali temporanei possono essere utilizzati supporti e sostegni o basi mobili di tipo trasportabile e ripiegabile, che debbono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica.

I segnali di pericolo o di indicazione da utilizzare per il segnalamento temporaneo dovranno avere il fondo di colore giallo.

Sempre in prossimità di cantieri fissi o mobili devono essere utilizzati i seguenti segnali:

lavori;

divieto di sorpasso;

limite massimo di velocità;

segnali di obbligo;

strettoia;

doppio senso di circolazione;

segnali di prescrizione.

Ultimati i lavori, i segnali temporanei, verticali ed orizzontali debbono essere

immediatamente rimossi e, eventualmente, vanno ripristinati i segnali permanenti.

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La segnaletica integrativa

Qualora si renda necessario delimitare una zona di un cantiere, occorrerà utilizzare i dispositivi seguenti.

Barriere

Sono disposte parallelamente al piano stradale e sostenute da cavalletti o da altri sostegni idonei. Possono essere NORMALI, ovvero colorate a strisce alternate bianche e rosse.

Sono da utilizzarsi per segnalare il limite del cantiere stradale. Di notte ed in casi di scarsa visibilità devono essere integrate da lanterne a luci rosse. Oppure possono essere DIREZIONALI, colorate sulla faccia utile con bande alternate rosse e bianche a punta di freccia. Sono da utilizzarsi per segnalare deviazioni temporanee che comportano curve strette, cambi di direzione e bruschi, attraversamento o contornamento di cantieri od anomalie a carattere provvisorio.

Barriera direzionale

Coni

Sono da utilizzarsi quando occorre delimitare lavori di durata non superiore a 2 giorni: ad esempio per il tracciamento della segnaletica orizzontale, per indicare aree interessate da incidenti o per la separazione dei sensi di marcia.

Il cono deve essere di gomma o di plastica e deve essere posto ogni 12 metri in rettilineo e ogni 5 metri in curva.

Cono

Delineatori flessibili

Qualora occorra delimitare zone di lavoro con durata superiore a 2 giorni, si utilizzeranno i delineatori flessibili, di gomma o di plastica, da porsi con la stessa frequenza dei coni.

Delineatore flessibile

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Delineatori speciali

Qualora il cantiere abbia durata superiore a 7 giorni, andranno utilizzati i delineatori speciali, da integrarsi con luce gialla per il segnalamento notturno.

Il PALETTO DI DELIMITAZIONE è da utilizzarsi in serie per delimitare i bordi longitudinali e di approccio alle zone di lavoro. La base deve essere adeguatamente infissa o appesantita per impedire il rovesciamento sotto l’effetto del vento e dello spostamento d’aria provocato dai veicoli in transito. I paletti non devono distare tra di loro per un intervallo superiore a 15 metri e vanno posti ad un’altezza non inferiore a 30 cm da terra.

Paletto di delimitazione

Il DELINEATORE MODULARE DI CURVA PROVVISORIA deve essere posto per evidenziare il lato esterno delle curve provvisorie di raggio inferiore o uguale a 200 metri.

Essi vanno posti alle seguenti distanze:

Raggio della curva

Spazio longitudinale

Fino a 30 m 5 m

Da 30 a 50 m

10 m Da 50 a 100

m

15 m Da 100 a

200 m

20 m

Delineatore modulare di curva provvisoria

Limiti di velocità per i cantieri

Le limitazioni di velocità temporanee vanno poste dopo il segnale LAVORI ovvero abbinato allo stesso supporto.

Alla fine della zona lavori, se è apposto il segnale di via libera, non occorre quello di fine limitazione della velocità.

Il valore della limitazione della velocità in prossimità dei cantieri salvo casi eccezionali

(concordati con il responsabile dell’ufficio traffico del comune), non deve essere superiore a

40 km/h.

(17)

La strettoia e i sensi unici alternati

Poiché la presenza dei lavori determinerà un restringimento della carreggiata, occorrerà apporre il segnale di pericolo temporaneo STRETTOIA:

Se la larghezza della strettoia risulterà inferiore a 5,60 metri, occorrerà istituire il senso unico alternato, che può essere di 3 tipi.

Transito alternato a vista

Deve essere installato il segnale dare precedenza nel senso unico alternato dalla parte in cui il traffico incontra l’ostacolo e deve deviare, mentre sul lato opposto il segnale DIRITTO DI PRECEDENZA NEL SENSO UNICO ALTERNATO dà la priorità a quel senso di circolazione che è meno intralciato dai lavori.

diritto di

precedenza nei sensi unici alternati

dare

precedenza nei

sensi unici alternati

Transito alternato a movieri

Quando non vi è visibilità tra l’inizio e la fine del cantiere debbono essere utilizzati i movieri.

Questi debbono essere muniti di apposita paletta, posti a ciascuna estremità della strettoia, i quali presenteranno al traffico uno la faccia verde, l’altro la faccia rossa della paletta.

Paletta per transito alternato da movieri

(18)

Transito alternato a mezzo semafori

Quando non sia possibile ricorrere ai due sistemi precedenti per la lunghezza tra l’inizio e la fine del cantiere o a causa della non visibilità reciproca tra le due estremità del cantiere, il senso alternato deve essere regolato da due semafori comandati a mano o con funzionamento automatico.

Semaforo

Delimitazioni delle aree pericolose

Come già più volte menzionato, tutti i cantieri andranno adeguatamente DELIMITATI e SEGNALATI con interventi di segnaletica o altri tipi di recinzioni colorate in rosso o arancione e segnalate con luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti

Il cantiere sarà delimitato in modo provvisorio e rapido, almeno da coni e in casi particolari da nastro tipo “vedo” o da transenne, secondo le prescrizioni della Direzione Lavori, il Coordinatore in esecuzione e le regole di “buona tecnica”.

Ogni zona di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie o sostanze pericolose, dovrà essere opportunamente delimitata.

Dovrà essere sempre mantenuta in efficienza la delimitazione, in particolare durante ed in seguito a situazioni di forte vento.

Si dovrà garantire una vigilanza diurna e notturna al fine di evitare eventi dolosi o accidentali riconducibili al cantiere.

Viabilità

La viabilità interna al cantiere deve conseguire lo scopo di evitare le interferenze con le attività lavorative, per questo motivo sarà ridotta allo stretto necessario. La velocità massima consentita dei mezzi di cantiere durante le lavorazioni, sarà di 20 km/h.

Le rampe di accesso degli scavi di splateamento o sbancamento devono avere una carreggiata, solida, atta a resistere al transito dei mezzi di trasporto di cui è previsto l’impiego, ed una pendenza adeguata alle possibilità dei mezzi stessi. La larghezza deve essere tale da consentire un franco di almeno 70 cm oltre la sagoma d’ingombro del veicolo. Le alzate dei gradini ricavati nel terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti. Alle vie d’accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere adottate le disposizioni necessarie per evitare la caduta di travi dal terreno a monte dei posti di lavoro. Il transito sotto ponti sospesi, ponti a sbalzo, scale aeree e simili deve essere impedito con barriere o protetto con l’adozione di misure o cautele adeguate.

Le vie di accesso al cantiere e quelle corrispondenti a percorsi interni sono illuminate secondo le necessità diurne e notturne.

Assicurare sufficiente visibilità ai tracciati stradali.

Vista la collocazione del cantiere, stante l’eventuale difficoltà di accesso ed uscita da e per

la strada principale, sarà opportuno adottare provvedimenti affinché non si crei intralcio e/o

pericolo alla circolazione e ai mezzi di cantiere; è previsto, tra gli oneri aggiuntivi per la

sicurezza, l’onere per l’assistenza alle manovre da effettuarsi in sede stradale, mediante

moviere.

(19)

Dotazioni di servizi igienico-assistenziali, sanitari e vari

All’interno del cantiere si provvederà a scegliere i luoghi di lavoro fissi nonché il luogo d’installazione delle attrezzature di cantiere e delle baracche (uffici, servizi e depositi) mirando all’ottimizzazione delle condizioni di sicurezza relative alla movimentazione orizzontale e verticale dei carichi.

Ogni baracca sarà dotata di finestra apribile, nella misura del possibile, per consentire un’adeguata superficie aero-illuminante del locale. I pavimenti, le pareti ed i soffitti saranno tali da poter essere pulite. La posizione, il numero e le dimensioni delle porte saranno determinati dalla natura e dall’uso dei locali. I locali saranno riscaldati nella stagione fredda.

Gli impianti interni alle baracche dovranno essere realizzati in conformità a quanto stabilito dalla normativa tecnica.

Nelle baracche dovranno realizzarsi i seguenti servizi:

• servizi igienici, non comunicanti direttamente con i locali di lavoro, contenenti almeno una latrina ogni 30 lavoratori ed un lavandino ogni 5 lavoratori, dotato di acqua calda e mezzi per asciugarsi;

• spogliatoi di dimensioni adeguate, dotati di armadietti individuali a due scomparti dotati di chiusura a chiave;

• locale mensa, dotato di scaldavivande, di sedili e di tavoli;

• acqua in quantità sufficiente tanto per uso potabile che per lavarsi;

• pacchetto di medicazione o cassetta di pronto soccorso.

All’interno del cantiere dovrà essere presente un telefono con recapito telefonico, conosciuto, sempre attivo, per situazioni di emergenza.

Gli impianti interni detti locali dovranno essere realizzati in conformità a quanto stabilito dalla normativa tecnica.

Le installazioni e gli arredi destinati agli spogliatoi, alle latrine ed in genere ai servizi di igiene e di benessere per i lavoratori sono mantenuti in stato di scrupolosa pulizia.

Nella maggior parte dei casi i lavori da eseguire sono di piccola entità e suddivisi su un gran numero di vie e indirizzi. In questi casi si potrà anche far riferimento per le dotazioni di servizi igienico-assistenziali, sanitari relativi ad esercizi pubblici più vicini in zona oppure, previo accordo del responsabile del cantiere con i gestori, ed inoltre parte delle dotazioni potranno essere sistemate su di un mezzo adeguatamente predisposto (acqua, pacchetto di medicazione, ecc…)

Le sistemazioni definitive dovranno essere rese esplicite dall'Impresa nel POS.

Coordinamento ed interferenze

Prima dell’avvio delle lavorazioni date in subappalto e rientranti nelle soglie di cui al D.Lgs 81/08, il Coordinatore in Esecuzione convocherà una riunione con gli stessi subappaltatori, in cui si programmeranno gli interventi di prevenzione e protezione, in relazione alle specifiche attività ed ai relativi rischi connessi.

Il piano operativo di sicurezza, in forma reale, verrà predisposto prima dell’inizio dei lavori in

ogni caso e comunque, dopo aver verificato con l’impresa aggiudicataria la reale

consistenza della forza lavoro che verrà impegnata di volta in volta nelle varie fasi ed i

lavori che realmente verranno dati in subappalto. Dovranno essere verificate attentamente,

prima dell’inizio dei lavori, le planimetrie delle reti esistenti semaforiche, gas, acqua,

elettriche, telefoniche e fognarie.

(20)

Impianto elettrico e di terra del cantiere

L’impianto sarà realizzato, attenendosi alle norme CEI, da ditta specializzata che rilascerà e verrà tenuta in cantiere copia della relativa dichiarazione di conformità.

Gli impianti sono eseguiti, mantenuti e riparati da ditte e/o persone qualificate.

Prima dell’utilizzo viene effettuata una verifica generale a vista e strumentale delle condizioni di idoneità delle diverse parti degli impianti e dei singoli dispositivi di sicurezza.

Si procederà preventivamente alla determinazione dei carichi, al calcolo delle sezioni dei conduttori ed alla stesura degli schemi elettrici.

La fornitura di energia elettrica avverrà (ove necessaria) mediante gruppo elettrogeno fisso, a causa della località remota nel cantiere e/o per difficoltà e ritardi inaccettabili nella fornitura dell’energia da parte del Distributore.

L’impianto elettrico sarà costituito da quadri elettrici principali e secondari (di zona) costruiti in serie per cantieri (ASC), muniti di targa indelebile indicante i nome del costruttore e le conformità alle norme CEI.

Tutti i componenti dell’impianto elettrico avranno grado di protezione minimo IP 44, ad eccezione delle prese a spina di tipo mobile (volanti), che avranno grado di protezione IP67 (protette contro l’immersione) e degli apparecchi illuminanti, che avranno un grado di protezione non inferiore a IP55.

Le prese a spina saranno protette da interruttore differenziale con Idn non inferiore a 30 mA. Nei quadri elettrici ogni interruttore proteggerà al massimo 6 prese.

Ad evitare che il circuito sia richiuso intempestivamente durante l’esecuzione dei lavori elettrici o per manutenzione apparecchi ed impianti, gli interruttori generali di quadro saranno del tipo bloccabili in posizione aperto o alloggiati entro quadri chiudibili a chiave.

Tutti i quadri saranno dotati di interruttore generale di emergenza:

del tipo a fungo di colore rosso, posizionato all’esterno per i quadri dotati di sportello chiudibili a chiave;

coincidente con l’interruttore generale di quadro, per i quadri privi di chiave.

Per le linee saranno utilizzati i seguenti cavi:

N1VV-K o FG7R O FG7OR per la posa fissa e interrata entro tubi in PVC;

H07RN-F o FG1K 450/750 V o FG1OK 450/750V per posa mobile.

Le linee elettriche fisse saranno in parte aeree – qualora queste intralcino la circolazione saranno opportunamente protette contro il danneggiamento meccanico– e in parte interrate – anche queste opportunamente protette e segnalate contro i danneggiamenti meccanici.

Sarà vietato installare cavi elettrici con guaina in PVC nel caso in cui si temano temperature inferiori o uguali a zero gradi centigradi.

Le lampade portatili saranno alimentate a 220 V direttamente dalla rete, oppure a 24V tramite trasformatore di sicurezza (SELV). Nei luoghi conduttori ristretti, quali scavi a sezione ristretta, cunicoli, serbatoi metallici, saranno utilizzate lampade a bassissima tensione di sicurezza. In alternativa saranno utilizzate lampade con sorgente autonoma.

Gli apparecchi elettrici trasportabili (mobili o portatili) da utilizzare in luoghi conduttori ristretti, saranno alimentati a bassissima tensione di sicurezza (trasformatore di sicurezza 220 – 24 V) oppure saranno protetti con separazione elettrica (mediante trasformatore d’isolamento 220-220 V). In alternativa saranno utilizzati apparecchi elettrici dotati di sorgente autonoma.

Sarà proibito collegare a terra gli apparecchi elettrici alimentati a bassissima tensione di sicurezza o quelli alimentati da trasformatore d’isolamento. In ogni caso, il trasformatore d’isolamento o di sicurezza sarà mantenuto fuori del luogo conduttore ristretto.

Segnaletica di sicurezza

La segnaletica di sicurezza sarà conforme a quanto disposto dal D.Lgs. 14 agosto 1996, n.

493, dal codice della strada e dal relativo regolamento di attuazione (Legge 13 giugno

(21)

Movimentazione manuale e meccanica dei carichi

La movimentazione manuale dei carichi può costituire un rischio quando il peso del carico supera i 30 kg, ovvero meno in funzione dei seguenti fattori: fattore d’altezza, fattore di dislocazione, fattore di orizzontalità, fattore di frequenza, fattore di asimmetria e fattore di presa.

Per la movimentazione dei carichi sono usati quanto più possibile mezzi ausiliari atti ad evitare o ridurre le sollecitazioni sulle persone.

Al manovratore del mezzo di sollevamento e/o trasporto viene garantito il controllo delle condizioni di tutto il percorso, anche con l’ausilio di un eventuale aiutante. I percorsi per la movimentazione dei carichi sospesi sono scelti in modo da evitare quanto più possibile che essi interferiscano con zone in cui si trovano persone.

I depositi di materiali in cataste, pile, mucchi sono effettuati in modo razionale e tali da evitare crolli e cedimenti.

Il datore di lavoro deve adottare le misure organizzative necessarie e ricorrere ai mezzi appropriati, adottando, se del caso, attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.

Il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori informazioni a riguardo del peso del carico, del suo centro di gravità e sulla sua corretta movimentazione.

I mezzi di trasporto dei materiali dovranno risultare appropriati, per quanto riguarda la sicurezza, alla natura, alla forma e al volume dei carichi a cui sono destinati; dovranno essere dotati di idonei dispositivi di frenatura e di segnalazione acustica e luminosa;

dovranno avere i posti di manovra che permettano la perfetta visibilità di tutta la zona di azione.

Le modalità di impiego degli apparecchi di trasporto e dei segnali prestabiliti per le manovre devono essere richiamati medianti avvisi chiaramente leggibili.

Controllo sanitario - idoneità fisica dei lavoratori

Prima dell’assunzione viene accertata l’idoneità fisica dei lavoratori mediante visita medica ove prescritta, oppure tramite presa visione di idoneo documento sanitario (idoneità personale). Ove richiamato dalle vigenti disposizioni di legge i lavoratori vengono inoltre sottoposti a controllo sanitario specifico preventivo e periodico.

Quando le attività svolte comportano la sorveglianza sanitaria indicare il nominativo del medico competente. In presenza di agenti fisici, chimici e biologici che comportano l’obbligo di valutazione del rischio, fare riferimento alla relativa documentazione.

Dispositivi di protezione individuale

I DPI dovranno essere adeguati ai rischi da prevenire ed alle condizioni esistenti sui luoghi di lavoro e dovranno tenere conto delle esigenze ergonomiche e di salute del lavoratore ed essere adatti all’utilizzazione.

A tutti gli operai sono forniti in dotazione personale tute da lavoro con scritto impresso la ditta cui appartengono, scarpe di sicurezza, quanti, casco per la protezione del capo e tappi auricolari o cuffie contro il rumore.

Inoltre sono disponibili in cantiere occhiali, maschere, cinture di sicurezza, attrezzature

specifiche di trattenuta, vestiario ad alta visibilità e quant’altro necessario in relazione ad

eventuali rischi specifici attinenti la particolarità del lavoro.

(22)

Servizi sanitari

Il cantiere è situato nel Comune di Trieste, le cui strutture di pronto soccorso cui fare eventualmente riferimento sono: l’Ospedale Maggiore o l’Ospedale di Cattinara. Pertanto in cantiere sono tenuti tutti i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Detti presidi sono tenuti in un pacchetto di medicazione o in una cassetta di pronto soccorso. L’ubicazione dei suddetti servizi per il pronto soccorso è resa nota ai lavoratori e segnalata con appositi cartelli.

L’idonea formazione ed informazione di tutto il personale comprenderà anche le relative esercitazioni in materia di pronto soccorso e di antincendio.

Adempimenti precedenti l’inizio dell’attività lavorativa

A cantiere installato, occorrerà procedere al perfezionamento dei seguenti adempimenti tecnico amministrativi:

• istituire il registro infortuni per il cantiere, regolarmente vidimato dalla ASUI competente per territorio;

• denuncia all’ISPESL, o alla ASS, nel caso di solo trasferimento, l’installazione degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg;

• ottemperanza alle prescrizioni dell’ACEGASAPSAMGA;

• ottemperanza alle prescrizioni dell’ASUITS;

• ottemperanza alle prescrizioni del Comune di Trieste e dei Vigili Urbani;

• ottemperanza alle prescrizioni dell’Azienda Trieste Trasporti.

Gestione dell'emergenza

Qualora non venga disposto diversamente dal contratto di affidamento dei lavori, la gestione dell’emergenza è a carico dei datori di lavoro delle ditte esecutrici dell’opera, i quali dovranno designare preventivamente gli addetti al pronto soccorso, alla prevenzione incendi e all’evacuazione.

I datori di lavoro delle imprese esecutrici dei lavori devono adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave ed immediato. A Tale scopo devono designare preventivamente i lavoratori incaricati della gestione dell’emergenza.

Le misure da attuare sono di seguito sinteticamente indicate.

Al fine di porre in essere gli adempimenti di cui sopra, i datori di lavoro:

• organizzano i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso, salvataggio, misure antincendio e gestione dell’emergenza;

• designano, tenendo conto delle dimensioni dell’azienda ovvero dell’unità produttiva, lavoratori incaricati o se stessi di attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza;

• programmano gli interventi, prendono i provvedimenti e impartiscono istruzioni affinché i lavoratori possano, in caso di pericolo grave ed immediato, di cessare l’attività e mettersi al sicuro abbandonando il posto di lavoro;

• prendono provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed

immediato per la propria sicurezza ovvero per quella di altre persone e nell’impossibilità di

contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare

le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici

(23)

OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA

Il presente piano di emergenza si pone l’obiettivo di indicare le misure di emergenza da attuare nei casi di pronta evacuazione dei lavoratori, al verificarsi di incendio o di altro pericolo grave ed immediato e nei casi in cui è necessario di fornire un primo soccorso al personale colpito da infortunio.

In particolare si prescrivono:

• le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso d’incendio;

• le procedure per l’evacuazione dal luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e da altre persone presenti;

• le disposizioni per richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e del servizio di Pronto Soccorso Pubblico;

• gli interventi di primo soccorso da attuare nei confronti di una persona che ha subito un eventuale infortunio.

PRESIDI ANTINCENDIO PREVISTI

I presidi antincendio previsti in cantiere sono:

• estintori portatili, del tipo a polvere o ad anidride carbonica, questi ultimi si utilizzano per spegnere incendi su quadri elettrici o impianti elettronici;

• illuminazione e segnaletica luminosa d’emergenza, mediante lampade autoalimentate anche portatili, di tipo lampeggiante o fisso a seconda delle necessità;

AZIONI CHE I LAVORATORI DEVONO METTERE IN ATTO IN CASO D’INCENDIO Nel caso in cui il lavoratore ravvisi un incendio deve:

• non perdere la calma;

• valutare l’entità dell’incendio;

• telefonare direttamente ai Vigili del Fuoco per la richiesta di pronto intervento;

• applicare le procedure di evacuazione.

PROCEDURE DI EVACUAZIONE FINO AL PUNTO DI RACCOLTA O LUOGO SICURO NELLE VICINANZE

Nel caso in cui il lavoratore è ravvisato dell’emergenza incendio, o di altra calamità, deve porre in atto le seguenti azioni:

non perdere la calma;

• abbandonare il posto di lavoro evitando di lasciare attrezzature o altro che ostacoli l’evacuazione o il passaggio di altre persone;

• percorrere la via d’esodo più opportuna in relazione alla localizzazione dell’incendio, evitando, per quanto possibile, di formare calca;

• raggiungere un luogo sicuro ed attendere l’arrivo dei soccorsi.

Gli addetti dell’emergenza devono applicare le seguenti procedure:

in caso di incendio di modesta entità intervengono con i mezzi estinguenti messi loro a disposizione;

• in caso di incendio valutato in “non domabile”, devono attivare le seguenti procedure in rapidità e con prontezza di spirito:

1. valutare quale via d’esodo sia più opportuno percorrere e indicarla agli altri lavoratori;

(24)

2. accertare che sia stato dato l’allarme emergenza;

3. servirsi dell’estintore per aprire l’eventuale incendio che ostruisca la via d’esodo;

4. attivare la procedura per segnalare l’incendio o altra emergenza ai Vigili del Fuoco e/o ad altri Centri di coordinamento di soccorso pubblico e richiedere se del caso, il pronto soccorso sanitario;

5. raggiungere il luogo sicuro di raccolta dei lavoratori e procedere all’identificazione delle eventuali persone mancanti, servendosi dell’elenco presenti al lavoro;

6. attendere l’arrivo dei soccorsi pubblici e raccontare l’accaduto.

MODALITÀ DI CHIAMATA DEI SOCCORSI PUBBLICI Pronto intervento e primo soccorso

In cantiere dovranno essere esposti avvisi riportanti i nominativi degli incaricati e gli indirizzi dei posti ed organizzazioni di intervento per i diversi casi di emergenza o normale assistenza.

Per poter affrontare rapidamente le situazioni di emergenza inseriamo una serie di recapiti telefonici utili.

Si ricorda al Direttore di Cantiere di riportarli, ben visibili, in prossimità del telefono perché siano di facile consultazione da parte di tutti, in caso di bisogno.

All’interno del cantiere sarà disponibile un telefono per chiamate esterne.

Colui che richiede telefonicamente l’intervento, deve comporre in numero appropriato alla necessità (Vigili del Fuoco per l’incendio, Prefettura per altra calamità, Croce Rossa o altro per richiesta ambulanza) tra quelli indicati nell’elenco sottostante. Deve comunicare con precisione l’indirizzo e la natura dell’evento, accertandosi che l’interlocutore abbia capito con precisione quanto detto.

Numeri esterni da comporre per la richiesta d’intervento dei servizi pubblici sono i seguenti:

NUMERO UNICO EMERGENZE 112

- Pronto soccorso ambulanze emergenza sanitaria 112 - Pronto intervento dei Vigili del Fuoco 115

- Polizia Municipale 040/366111

- Ambiente lavoro – Ufficio prevenzione e sicurezza sul lavoro 040/3997402 - Ambiente lavoro – Ispettorato provinciale del lavoro 040/762844

- Ambiente lavoro – Prefettura 040/37311

- Ambiente lavoro – Pretura 040/7792111

- Ambiente lavoro – I.N.A.I.L. 040/6729252

- Ambiente lavoro – I.S.P.E.S.L. 0432/501669

- Uffici del Comune di Trieste 040/6751

- Pubblica Sicurezza 112

- Carabinieri 112

- Comando Carabinieri 040/271120

- Comando dei Vigili del Fuoco 040/633333

- Medicina – Croce Rossa 040/301804

- Medicina – Ospedale Cattinara 040/3994566

- Medicina – Ospedale Maggiore 040/3992334

- Acquedotto – Elettricità – Gas segnalazione guasti 800152152

- Uffici ACEGAS 040/77931

Copia dell’elenco e delle relative procedure deve essere consegnata ad ogni lavoratore.

VERIFICHE E MANUTENZIONE

Il personale addetto all’emergenza deve effettuare i seguenti controlli periodici:

CONTROLLI PERIODICITA’

(25)

Fruibilità dei percorsi d’esodo (assenza di ostacoli): settimanale Funzionamento illuminazione d’emergenza e segnaletica di sicurezza: settimanale Verifica estintori:

- presenza - accessibilità

- istruzioni d’uso ben visibili

- sigillo del dispositivo di sicurezza non manomesso - indicatore di pressione indichi la corretta pressione

- cartellino di controllo periodico sia in sede e correttamente compilato - estintore privo di segni evidenti di deterioramento

Verifica di funzionamento gruppo elettrogeno: mensile

Verifica livello d’acqua del serbatoio antincendio: mensile Altri (specificare)

CONTROLLI PERIODICITA’

Estintori portatili: semestrale

gruppo elettrogeno: semestrale

illuminazione e segnaletica luminosa d’emergenza: semestrale

funzionalità attrezzatura di lavoro: mensile

ESERCITAZIONI

Il personale deve partecipare periodicamente (almeno una volta l’anno) ad una esercitazione antincendio per mettere in pratica le procedure di evacuazione.

L’esercitazione dovrà consistere nel percorrere la via d’esodo prevista, simulando quanto più possibile una situazione reale, ma evitando di mettere in pericolo il personale.

Nel caso in cui vi siano più vie d’esodo, è opportuno porsi come obiettivo che una di essa non sia percorribile.

L’esercitazione avrà inizio dal momento in cui viene fatto scattare l’allarme e si concluderà una volta raggiunto il punto di raccolta e fatto l’appello dei partecipanti.

Procedure di Primo Soccorso

INFORTUNI POSSIBILI NELL’AMBIENTE DI LAVORO

In cantiere è statisticamente accertato che le tipologie di lesioni con accadimento più frequente sono le ferite, le fratture e le lussazioni, distrazioni e contusioni. Inoltre, richiedono particolare attenzione l’elettrocuzione e la intossicazione.

Per queste lesioni, devono essere attuate le seguenti misure:

NORME A CARICO DEI LAVORATORI

Il lavoratore che dovesse trovarsi nella situazione di essere il primo ad essere interessato da un infortunio accaduto ad un collega deve:

valutare sommariamente il tipo d’infortunio;

attuare gli accorgimenti sopra descritti;

avvisare prontamente l’addetto al pronto soccorso, accertandosi che l’avviso sia ricevuto con chiarezza.

NORME A CARICO DELL’ADDETTO AL PRONTO SOCCORSO

L’addetto al pronto soccorso deve inoltre provvedere alle seguenti misure di primo intervento.

Ferite gravi

• allontanare i materiali estranei quando possibile

• pulire l’area sana circostante la ferita con acqua e sapone asettico

• bagnare la ferita con acqua ossigenata

• coprire la ferita con una spessa compressa di garza sterile

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