DHARMACHAKRA= era l’arma di I n d r a , d i v e n t a i l s i m b o l o dell’insegnamento del Buddha sulla base delle 8 rettitudini: Retta visione, intenzione, parola, azione, sussistenza, s f o r z o , p r e s e n z a m e n t a l e e concentrazione.
KARMAN = letteralmente ‘azione’ o ‘effetto di un’azione’, determinismo causale. Rappresenta la serie causale che ci farà raccogliere nel corso di questa e di altre vite successive il risultato di ciò che abbiamo fatto (pensato) , che spiega la situazione attuale.
Necessita della distinzione fra soggetto, mezzo, oggetto, azione e frutto, è quindi parte di maya (mondo duale). Può determinare un frutto positivo o negativo, che ancora al samsara, o ciclo del divenire, che può essere interrotto solo dalla sua estinzione.
Nel modello yogico in Manas (contenitore delle emozioni/sensazioni) coesistono sia le percenzioni (sensazioni+emozioni) immediate sia quelle derivanti dalle memorie conscie ed inconscie, di questa e forse di altre vite, e tutte queste hanno azione (karma) diretto sul nostro agire. Non viene quindi data particolare importanza alla distinzione fra conscio ed inconscio, partendo dal presupposto che la realtà creata dalla nostra mente sia quella da noi percepita ed esperita come realtà oggettiva.
Nella psicologia yoga l’obiettivo non è risolvere ogni conflitto sul piano psicologico, ma è di superare/integrare manas/chitta (ovvero manomayakosha) facendo evolvere buddhi da morale/
etica sociale a unione con la coscienza superiore, evoluzione che di per sè supera gli stessi conflitti psicologici.
La differenza fra gli individui è nella memoria individuale, l’evoluzione è un processo di distacco da essa (letteralmente), situazione già presente (e sperimentabile) in anandamayakosha, anche se non percepibile razionalmente (è oltre).
DHARMA = E’ una parola dai mille significati: ‘legge’, ‘virtù’, ‘natura, modo di essere’, ‘dovere’,
‘giustizia’’qualità intrinseca delle cose’. Il Dharma in generale significa la conformità al principio, che può essere relativo all’ordine universale (armonia/equilibrio della manifestazione) ed a quello individuale ( sottostare alle leggi relative al proprio stadio di vita). Il Dharma è ciò che sostiene, la legge universale a cui sottostare, da cui anche il significato di ‘giustizia’, ovvero fare il proprio dovere.
- it’s called karma, is pronounced HA - HA - HA
SAMSKARA= memorie/impressioni (in genere negative = traumatiche) - si fissano. Queste sono i semi causali dell’azione e possono essere stati generati da impressioni, azioni e pensieri anche di vite precedenti (residui subconsci). Detreminano le nostre azioni più che noi stessi e sono quindi alla base della nostra individualità. (Agiscono al posto nostro).
AGAMINKARMAN = Karman futuro, ovvero l’effetto del’azione che sarà (eventualmente) compiuta in futuro e che quindi può essere evitato.
PRARABDHAKARMAN = Karman maturato, frutto di azioni precedenti, quindi impossibile da neutralizzare.
SAMCITAKARMAN = Karman accumulato per azioni fatte in passato ma che ancora non ha generato i suoi effetti, non trovando le giuste condizioni per maturare ed attualizzarsi e quindi per essere sperimentato. Se quindi non ancora germinato può essere distrutto, completamente o in parte, ovvero trasformato.
KARMASAYA = Kaccumulo del Karma, sotto forma di impressioni latenti VASANA, che, emergendo, determineranno azioni e comportamenti consequienziali.
Da qui anche la proiezione mentale di essere il soggetto agente e lo sperimentatore del frutto, tratto caratteristico del samsara.
E’ parte integrante dei corpi sottili ed accompagna l’atman in ciascuna vita fornendo la base dell’individualità.
E’ presente nel corpo sottile SUKSMASARIRA, composto d pranamayakosha, manomayakosha e vijnanamayakosha.
In pratica quindi, è l’unico tratto distintivo fra i diversi individui.
Io = Atman (piano non duale) senza più karman Io = Atman + Karman (samsara = piano duale )
JIVA = principio vivente, anima e psiche individuale, da intendersi come raggio di atman (immortale e inconoscibile). Alcune tradizioni dicono sia generato da Hiranyagarbha (una delle sfacettature del sole).
JIVAMUKTA = Liberato in vita
MALA = certezza di essere l’agente delle nostre azioni, una delle tre impurità per gli shivaiti che rendono schiava l’anima.