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3. IL MERCATO DEL GIOCO D'AZZARDO 3.1 Il mercato globale

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3. IL MERCATO DEL GIOCO D'AZZARDO

3.1 Il mercato globale1

Il volume d'affari del mercato internazionale del gioco ammonta ad oltre 12502

miliardi di dollari, rappresentando all'incirca il 2.5% del prodotto interno lordo mondiale, e facendo registrare una crescita costante pari al 5% annuo. Le vincite distribuite ai giocatori ammontano a circa l'ottanta per cento

del volume totale. Nel mondo la stragrande maggioranza della raccolta pari al 69 % del totale viene concentrata in Nord America ed in

Europa che rispettivamente

detengono il 38 % ed il 31 % delle giocate globali. Seguono L'Asia con il 21 %, l'Oceania con il 6%, il Sud

1 Bar-Hillel M. e Wagenaar W. "Perception of randomness" , in Advance of applied mathematics, 1991. Barberis N, Shleifer A, e Vishny R. " A model of investor sentiment", in Journal of financial economics, 1998. Bloomfield R. e Hales J. "Predicting the next step of a random walk: experimental evidence of regime-shifting beliefs", in Journal of financial economics, 2002. Burns B.D. e Corpus B. "Randomness and induction from streaks:"Gambler's Fallacy" versus "Hot Hand"", in Psychonomic bullettin and review, 2004. Clotfelter C e Cook P. "The gambler's fallacy in lottery play" in Management science, 1993. Hausch D.B. e Ziemba W.T. "Efficiency of sports and lottery betting markets" in Handbooks in operations research and management science, 1995. Metzger R.S. "Biases in betting: an application of laboratory findings", in Psycological reports,1985. Clarkson M.B.E. "A stakeholder framework for analyzing and evaluating corporate social performance" in Accademy of management review, 1995. Forbes D.P. e Miliken F.J. "Cognition and corporate governance: understanding boards of directors as strategic decision making groups" in Academy of management review, 1999. Greve H.R. "Organization Learning from performance feedback: a behavioral perspective on innovation and change", Cambridge University press, 2003. Hillman A.J. e Keim G.D. "Shareholder value, stakeholder management, and social issues: what's the bottom line?" in Strategic management journal, 2001. Jawahar I.M. e McLaughlin G.L. "Toward a descriptive stakeholder theory: an organizational life cicle approach" in Accademy of Management review, 2001. “Il governo dei giochi” pubblicato sul magazine “Tempi mag” in data gennaio 2006. Cloutier M., Ladouceur R. e Sevigny S. "Responsible gambling tools: pop-up messages and pauses on video lottery terminals" in Journal of Psychology, 2006. Courtney K. "Unattended children in casinos - whose responsibility?" in Gaming law review, 2002. Dowling N., Smith D. e Thomas T. "Eletronic gaming machine: are they the crack-cocaine" in Addiction, 2006. Breen R.B. e Zimmerman M "Rapid onset of pathological gambling in machine gambling" in Journal of gambling studies, 2002. Dickerson M, Hinchy J. "On determinants of persistent gambling behaviour. High frequency poker machine players" in British journal of psycology, 1992. Breen H. e Buultjens J. e Hing N. "The responsible gambling code in Queensland: Implementation and venue assessment", 2003. Campbell C.S. "Lawlessness: gaming policies in British Columbia, Canada", 2000, National Gambling Conference. Gotestam K. e Johansson A. "Characteristic of gambling and problematic gambling in the norvegian context" in Addiction, 2003.

2 Tale valore si intende lordo, in quanto comprensivo anche delle somme che vengono erogate come vincite ai giocatori. Nord A merica Europa Asia Sud America Oceania Af rica

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America con il 4% e l'Africa con il restante 1%.

L'Europa occupa una posizione di primo piano nel panorama internazionale con un quota di mercato pari al 31%, ed ha assoggettato il settore ad una complessa regolamentazione normativa la quale tende ad affidarne la gestione ad organismi pubblici che ne orientino la crescita e lo sviluppo, in moro unitario e responsabile. Nonostante questa comune tendenza le regole che stanno alla base del gioco d'azzardo sono assai differenziate da Stato a Stato, in primo luogo in virtù dell'organizzazione stessa dello Stato, ed in secondo luogo in relazione alle funzioni ed alle finalità che lo Stato intende assolvere per mezzo del gioco d'azzardo. Sotto quest'ultimo aspetto le lotterie, che ricomprendendo tutti i giochi numerici e quelli ad estrazione, sono di norma riservate alla gestione in regime di monopolio pubblico che si estrinseca, da un lato attraverso delle concessioni a soggetti pubblici o privati, e dall'altro perchè il gettito è destinato al sostegno di attività sociali di supporto alla cultura ed allo sport.

Anche per quanto concerne il settore del betting vi è una massiccia presenza della regolamentazione statale sia in materia di accesso che in fatto di gestione del gioco, eccezion fatta per la Gran Bretagna dove l'esercizio della scommessa è affidata esclusivamente ai bookmakers i quali operano, sempre su licenza, seguendo però una logica prettamente commerciale.

I Casinò e gli apparecchi da intrattenimento rappresentano un settore particolarmente delicato in virtù dell'attrattiva che esercitano sulle persone e dei possibili disturbi psicologici a cui possono portare, pertanto sono sottoposti ad una normativa che mira a concedere un adeguata tutela del consumatore, a responsabilizzare il gioco, a rendere il più possibile trasparente l'attività che viene svolta dagli operatori e in via marginale per mezzo delle sole case da gioco a sviluppare lo sviluppo turistico-culturale di alcune realtà locali.

Il principio cardine su cui ruotano le azioni svolte dai regolatori statali nel settore del gioco, è sempre volto a tutelare il giocatore, fatto che in alcune realtà statali si sostanzia anche nella promozione e nella creazione di strutture espressamente adibite alla prevenzione della dipendenza da gioco, normalmente sono finanziate dagli stessi provider in forza di leggi o in virtù di erogazioni liberali accordate dal soggetto economico, in modo da ridurre l'impatto dell'attività svolta nel contesto sociale in cui si trova ad operare.

La principale direttiva su cui si concentra lo sviluppo futuro del mercato del gioco è quella dell'innovazione tecnologica, con riferimento in primo luogo a quelle che sono le possibilità di gioco offerte dai nuovi strumenti informatici di comunicazione a distanza e tramite lo sviluppo di nuovi strumenti di gioco interattivi. A partire dal 2003 il gioco da punto

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remoto, ha fatto segnare una raccolta pari al 7% del totale, con un offerta per lo più incentrata sulle scommesse e sui giochi tipici delle Case da gioco.

L'orientamento dell'Unione Europea in merito al gioco d'azzardo risulta essere favorevole ad una sostanziale liberalizzazione del settore, in modo da poter favorire l'instaurazione di un meccanismo il più concorrenziale possibile per portare maggiori vantaggi al consumatore, rispetto a quelli offerti dal monopolio.

Il mercato globale del gioco d'azzardo o “Gaming” è costantemente cresciuto ad un tasso pari al 5 % arrivando a toccare nel 2007 una raccolta al netto delle vincite di circa 392 miliardi di dollari.

Il settore comprende:

− le lotterie tradizionali o passive quali sono la “Lotteria Italia” nazionale ed “El Gardo” in Spagna e le varie lotterie istantanee.

− I giochi ad estrazione come il Lotto che in Italia si svolge come già detto estraendo 5 numeri su 90, mentre nel resto del mondo si estraggono alternativamente 6 numeri su 49 o 5 su 45;

− I vari giochi sportivi a pronostico assimilabili al Totocalcio, come il Toto ed il Football Pools che vengono organizzati nei vari Stati europei;

− Il settore del “Betting” che comprende le Scommesse sportive riguardanti vari eventi sportivi, le corse dei cavalli o altri eventi differenti dai precedenti;

− Le “Gaming Machine” assimilabili ai nazionali apparecchi di intrattenimento eroganti sia vincite in denaro od in ulteriori gettoni di gioco e che sostanzialmente si suddividono in macchine elettroniche le cosiddette ”Videolotteries” e le macchine meccaniche che sono le “Slot Machine”;

− Il Bingo di origine anglosassone che viene giocato in sale appositamente destinate al suo esercizio;

− I “Casinò”.

Il mercato mondiale del “Gaming” è ad oggi caratterizzato:

 costante crescita del fatturato con un trend regolare di circa il 5 %, valore che potrebbe

aumentare data le possibili espansioni nelle economie emergenti (come il sudest asiatico o l'intero continente africano);

 opportunità portate dalle innovazioni tecnologiche che consentono di offrire in maniera

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dare un'idea delle possibilità di sviluppo in tal senso si pensi, ad esempio, che secondo una stima oltre il 50% della popolazione mondiale raggiungibile via internet non è ancora stata raggiunta da lotterie e da altri giochi online;

 opportunità di crescita fornite dagli Stati che immettono nel mercato sempre nuove soluzioni di gioco;

 forti barrire all'entrata di nuovi provider, costituite normalmente dal limitato numero di

concessioni di gioco attribuibili per periodi di tempo molto lunghi, dai requisiti richiesti per l'attribuzione delle licenze e dall'elevato rischio di riconversione tecnica delle imprese che vi operano.

Ad oggi quindi il mercato possiede al suo interno una concorrenza sempre maggiore tra i provider che già vi operano, concorrenza volta ad attrarre i consumatori finali non solo con riferimento all'azienda cui si rivolgono per effettuare le proprie giocate, ma anche al segmento in cui costoro investono le proprie somme. Pertanto gli operatori del settore hanno dato luogo ad un crescente grado di concentrazione societaria, volto da un lato al consolidamento delle posizioni raggiunte, dall'altro si sono formati soggetti economici multinazionali, in grado di gestire uno stesso segmento di mercato in una pluralità di Stati, ottenendo significativi vantaggi in termini di efficacia ed efficienza interna, che si traducono i un incremento della propensione a creare ricchezza (incremento significativo dell'EBTDA). Tali entità normalmente sono rappresentate da gruppi societari particolarmente estesi ed integrati verticalmente, in modo tale: - da coprire sia tutta la catena produttiva che quella di creazione del valore; - da avere un soggetto distinto per ogni segmento di mercato (dovendosi intendere come segmenti sia quelli produttivi di supporti per il gioco, sia quelli di gestione e di distribuzione di ogni singolo gaming) , facente parte ad un'entità economica che può essere considerata in modo univoco.

Da ciò deriva che il soggetto economico, cui fanno capo tutte le altre società presenterà un attivo patrimoniale fortemente immobilizzato, in cui vi sarà una preponderanza delle immobilizzazioni finanziarie rappresentate da partecipazioni in imprese controllate; di conseguenza per un analisi preliminare del grado di verticalizzazione e di estensione del gruppo si farà riferimento all'ammontare delle immobilizzazioni finanziarie ed alla loro composizione.

I fattori che influiscono decisivamente sul grado di affermazione di un soggetto economico nel mercato del gioco lecito, sono rappresentati dalle caratteristiche necessarie per l'ottenimento delle concessioni (o direttamente dallo Stato o come avviene in Italia attraverso l'autorità posta al vertice della regolamentazione del comparto quale è l'Amministrazione

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autonoma dei monopoli di Stato) tra cui si ricordano quali:

− la capacità di massimizzare i ricavi generati grazie all'esperienza nel settore3

, per cui si andrà ad analizzare il livello di redditività dell'azienda, tramite gli indicatori di performance come il ROI e l'EBTDA;

− le competenze tecniche che riguardano la capacità di operare in rete dematerializzando il prodotto offerto, e garantendo al tempo stesso la sicurezza e l'integrità dell'attività di gioco;

− l'esperienza nella commercializzazione, che viene associata alla quantità di punti vendita di cui si può disporre sia direttamente che indirettamente ed alle prevedibili prospettive di implementazione, fatto associato al grado di immobilizzazioni tecniche presenti nell'attivo patrimoniale. Va da sé che i provider che offrono direttamente i propri prodotti sul mercato avranno investito fortemente nelle attività non correnti, mentre soggetti che operano per tramite di terzi gestori dell'infrastruttura o unicamente per via informatica avranno una struttura patrimoniale più snella e flessibile, riducendo conseguentemente il cosiddetto rischio da conversione.

− alla qualità del prodotto offerto, da valutare con riferimento al grado di soddisfazione del cliente;

− alla capacità di aggiornamento, sia del sistema tramite l'introduzione di modifiche che rendano maggiormente sicura ed affidabile la rete distributiva, sia a livello di prodotto\servizio in modo da incrementarne l'appetibilità;

− alla solidità finanziaria, analizzata tenendo conto non solo della composizione della situazione debitoria, desumibile dallo Stato patrimoniale, rispetto alle attività correnti (verificando eventuali rischi di liquidità); ma anche indagando attentamente i flussi finanziari generati dalla società, in quanto i provider operano in un settore dove vi è un continuo flusso di denaro contante, fattispecie in grado di creare ingenti flussi di cassa in entrata. Situazione dovuta al fatto che il contratto di gioco, affinché sia valido, deve essere pagato al momento della stipula altrimenti non da diritto a partecipare allo svolgimento del ludo;

− alla reputazione del fornitore in passate esperienze analoghe o per mezzo dell'ottenimento di apposite certificazioni,

− al soddisfacimento di ulteriori requisiti e qualifiche eventualmente imposte dalle autorità

3 L'Italia ad esempio richiedeva fino al 2007 per l'esercizio degli skill games on-line di un ammontare minimo di ricavi nel settore del gioco pubblico quale sinonimo di esperienza e di affidabilità della gestione, in virtù di un consolidato modus operandi.

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competenti4

.

3.2 Il mercato delle scommesse

Il settore del betting, in cui si ricomprendono oltre alled scommesse sia sportive che non, anche i giochi a pronostico ed in particolare ogni tipo di gioco, in cui la vincita o la perdita sia determinata da un evento non controllabile da parte del giocatore, è molto particolare rispetto agli altri. In primo luogo è caratterizzato dal fatto che le decisioni di gioco non sono gestite unicamente dal caso, ma anche dalle competenze e dalle informazioni che sono in possesso dei giocatori; in secondo luogo è variamente strutturato, in quanto vi è la compresenza di più provider di gioco che offrono un medesimo prodotto (la scommessa) su di un medesimo evento, ma con payout differenti, da un lato in virtù della normativa di riferimento, dall'altro grazie alla molteplicità delle tipologie di scommessa.

All'interno del settore si possono trovare sia provider integralmente strutturati all'interno dell'intero comparto dei giochi, ma anche i cosiddetti bookmakers che sono delle organizzazioni private (oppure anche semplici persone fisiche) autorizzate dalla legge alla raccolta delle sole scommesse (indipendentemente dall'oggetto cui si riferiscono); tale compresenza, tra provider e bookmaker, ingenera un comportamento interno il più concorrenziale possibile, in grado di offrire quote a valori ragionevoli.

Il mercato del betting è, inoltre, un mercato osservabile dal punto di vista statistico, infatti al suo interno vi è un enorme movimento di moneta reale in lassi di tempo determinati e relativamente brevi, cosa che rende perfettamente rilevabile in ogni momento l'evoluzione del valore delle puntate in relazione al futuro payoff. La stessa cosa non si può dire invece di altri mercati, come quello azionario, in cui le quantità di moneta investita non possono essere valutate in maniera certa in virtù del fatto che non vi è un momento predefinito in cui vi sarà per certo un payoff.5

Infatti la presenza di un termine fisso di riferimento, rende possibile non solo la valutazione certa e finita di un "investimento", ma da la possibilità agli operatori del settore di effettuare una sorta di profilazione comportamentale degli scommettitori in modo da 4 Lo stato italiano richiede ad esempio l'ottenimento della licenza di pubblica sicurezza prevista dall'art.86 ed 88 del T.u.l.p.s nel caso degli apparecchi da intrattenimento o per l'offerta di scommesse, richiedeva inoltre che il patrimonio sociale della società cui venisse affidato la concessione non potesse essere trasferito a soggetti terzi diversi dalla compagine sociale presente al momento della concessione, salvo che tale soggetto non sia gradito all'amministrazione pubblica.

5 Avery C. e Chevalier J. "Identifyng investor sentiment from price paths: the case of football betting" in Journal of business 1999. Forsythe R., Nelson F., Neumann G. e Wright J. "Anatomy of an experimental political stock market"in American economic review, 1992.

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prevedere in modo attendibile gli sviluppi futuri delle scommesse; cosa che è strettamente strumentale alla fissazione delle quote da parte dei singoli provider, in virtù della tendenza dei giocatori a rovesciare l'andamento passato di un evento sulle sue future manifestazioni.6

Il mercato è anche permeato da un flusso costante di informazioni in relazione agli eventi oggetto di scommessa, tale notizie promanano non solo dall'esperienza storica dei giocatori, ma principalmente da riviste e dai cosiddetti "esperti" che pubblicando le loro analisi e i loro calcoli influenzano non poco gli andamenti delle giocate, la qual cosa torna ad ulteriore vantaggio dei "market-maker"7

, i quali sulla base del tenore delle stesse informazioni formano continuamente delle quotazioni tali da rendere comunque a loro utile una giocata (in modo tale da mantenere un certo ritorno dalla propria attività). Il comportamento dei bookmaker è tale da cercare di bilanciare le somme scommesse, in relazione alle probabilità che un evento si realizzi, per fare ciò devono indagare la propensione degli scommettitori, che è espressione degli andamenti passati, delle informazioni presenti sul mercato e dell'eventuale payout derivante da un corretto pronostico. E' stato però empiricamente provato come, nell'ippica, gli scommettitori non affidino le giocate alla scelta casuale o statistica di un cavallo, ma prediligono fortemente puntare su cavalli con basse probabilità di vittoria che auspicano forti ritorni monetari, rispetto a ai cavalli favoriti che profilano un minor guadagno. Questo perchè i "profitti" riferibili ai cavalli favoriti sono di norma risicati, e poichè le statistiche non sempre sono affidabile/significative8

; le problematiche connesse alla definizione delle quote degenerano ulteriormente se si tiene conto anche dei preconcetti9

e delle affezioni (si pensi ad esempio al calcio) dei giocatori, i quali influenzano ulteriormente i pronostici.

La sommatoria di tali ingenera una situazione di inefficienza nel mercato delle vincite nelle scommesse a libro in quanto risulta difficile, se non impossibile, bilanciare correttamente le quotazioni di un evento, se non sfavorendo le situazioni con una bassa

6 Gilovich T., Vallone R. e Tversky A. "The hot hand in basketball: on the misperception of random sequences" in Cognitive psicology, 1985. Camerer C.F. "Does the basketball market believe in the hot hand" in American economic review, 1989.

7 Può essere utilizzato come sinonimo di bookmaker o provider, in quanto alla stregua di un intermediario finanziario è colui che in questo caso pubblica le quotazioni a cui sono dati i risultati degli eventi oggetto di scommesse.

8 Hausch D.B. e Ziemba W.T. "Transaction costs, extent of inefficiens, multiple bets, and entries in a racetrack betting model" in Managemente science, 1985. Hausch D.B., Ziemba W.T. e Rubinstein M. "Efficiency of the market for racetrack betting" in Management science, 1981. Snyder W.W. "Horse racing: testing the efficient market model" in Finance, 1978. Ziemba W.T. "Security market inefficiencies", ORSA-TIMS 1986. 9 Nel calcio un tifoso difficilmente punterà contro la propria squadra indipendentemente dalle sue probabilità

di vittoria; nell'ippica invece ciò che può far decidere in merito alla scelta di un cavallo anziché di un altro, può stare nella lunghezza della gara o nell'ordine di partenza, poiché i cavalli che partono nelle posizioni più interne in gare corte sono più favoriti rispetto ai più esterni in quanto devono percorrere una distanza inferiore, e ciò porta un giocatore ad orientare preferibilmente su di loro le puntate indipendentemente dalle informazioni accessori e dai risultati storici dell'animale.

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probabilità di verificarsi rispetto a quelle maggiormente probabili.

Tali problematiche si possono riscontrare unicamente nelle scommesse a quota fissa, fatto strettamente correlato alla tipologia contrattuale cui si riferiscono (essendo dei contratti bilaterali); per quanto concerne le scommesse a totalizzatore o i concorsi a pronostico, le informazioni passate e presenti in mano al giocatore, per il provider, risultano essere del tutto irrilevanti in quanto l'ammontare della vincita, per regolamento, non è fissato da una quota stabilita a priori dal provider, bensì da una percentuale del totale della raccolta. Le notizie di conseguenza influenzano unicamente il comportamento dello scommettitore nel momento in cui effettua il pronostico e non le scelte del concessionario. Tale situazione dunque favorisce sia gli scommettitori, i quali possono effettuare i propri pronostici indipendentemente dalle quote che sono soggette agli aggiustamenti fatti dai bookmaker per bilanciare la raccolta, che i provider i quali non partecipano al rischio del gioco e ottengono in cambio dei propri servizi un margine prestabilito.

3.3 I rapporti con gli stakeholders

Gli stakeholders sono coloro che vantano un qualsiasi, ma legittimo, interesse nell'attività svolta da un soggetto economico. Le analisi che sono state condotte negli ultimi decenni hanno portato ad evidenziare come i soggetti caratterizzati da un'elevata aggregazione, debbano tenere in alta considerazione quelli che sono i rapporti intercorrenti con costoro, in quanto l'andamento delle interrelazioni si riflette inevitabilmente su quelli che sono i legami intercorrenti tra le performance sociali, intese come prestigio ed immagine aziendale, e i risultati economico finanziari ottenuti dalle aziende.10

Questi due elementi, infatti non possono essere considerati e valutati separatamente rispetto all'interazione con i portatori esterni di interessi.

Dal punto di vista aziendale gli stakeholders possono essere utilmente suddivisi in due gruppi i "primari" ed i "secondari"11

. La differenza sostanziale intercorrente tra i due gruppi, sta nella natura del rapporto che li lega alla società cui si riferiscono.

I "primari" sono coloro che hanno scambi diretti e reciproci con l'azienda (come ad esempio

10 Orlitzky M,"Does firm size confound the ralationship between corporate social performance and firm financial performance?" in Journal of business ethics, 2001. Orlitzky M., e F.L. Schmidt e S.L.Rynes "Corporate social and financial performance: a meta-analysis" in Organization Studies, 2003.

11 Van der Laan G., Van Ees H. e Van Witteloostuijn A. "Corporate social adn financial performanca: an extended stakeholder theory, and empirical test with accounting measures" in Journal of business Ethics, 2008. Casciaro T. e Piskorski M.J. "Power imbalance, mutual dependence, and constraint absorption: a closer look at resource dependence theory" in Administrative Science Quarterly, 2005.

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avviene per i lavoratori dipendenti, per i consumatori, per i finanziatori e simili), i quali hanno frequenti rapporti reciproci normalmente regolati da rapporti contrattuali scritti (come nel caso del rapporto di lavoro) o implicitamente intesi all'interno di frequenti e ripetute interazioni (è la situazione dei consumatori finali). E' proprio sulla base di questi momenti di incontro che l'azienda acquisisce conoscenza dei bisogni e delle richieste degli stakholder di riferimento. Le problematiche e le possibilità dovranno essere attentamente analizzati da parte degli organi manageriali delle società, in quanto atteggiamenti opportunistici, o che non tengono in alcuna considerazione le necessità di costoro, portano inevitabilmente alla riduzione ed alla fine delle relazioni tra un'azienda ed i propri stakeholders primari e quindi ad un deterioramento delle performance aziendali. Da qui la necessità, al fine di eliminare rischi futuri, di rendere fissi a mezzo di rapporti contrattuali i momenti di contatto, rendendo così sostanzialmente ininfluente, nel breve periodo, l'immagine sociale di cui un'azienda gode. Nonostante l'azienda non abbia la necessità di formarsi un'adeguata reputazione pubblica (al fine di trattare con gli stakeholders primari), rimanendo necessario rendere gli scambi profittabili per ambo i contraenti, in modo tale da mantenere stabili i rapporti nel lungo periodo, incrementando, ove possibile, le relazioni fra l'ente economico e i propri "investitori primari".12

Gli stakeholders "secondari" sono coloro che hanno rapporti indiretti con l'azienda (è il caso ad esempio dell'operatore pubblico), i quali per il raggiungimento dei propri obbiettivi fanno affidamento sui risultati di soggetti terzi, con i quali però non vengono intrattenuti dei rapporti ufficiali tesi al raggiungimento di uno scopo. Le relazioni in essere con costoro, (normalmente sono soggetti pubblici), sono per lo più rivolte all'ottenimento ed al mantenimento della legalità, situazione che è in grado di garantire la riuscita o meno di un'iniziativa nel lungo periodo. L'interesse di gruppo, infatti, può influenzare positivamente o negativamente le decisioni degli altri operatori del mercato, come i consumatori o gli investitori (stakeholders primari). Pertanto, come affermano alcuni studiosi, si nota come un danno di immagine presso gli stakeholders "secondari", può ingenerare nel mercato delle reazioni tali da portare ad un danno alla performance aziendale, più che proporzionale alla riduzione di immagine; mentre un calo della reputazione pubblica presso gli stakeholders primari può non avere conseguenze negative sul piano delle performance economico finanziarie, purché gli scambi continuino ad essere profittevoli per ambo le parti.13

12 Fombrum C. e Shanley M "What's in a name? Reputation building and corporate strategy" in Academy of management journal, 1990.

13 Fryxell G.E. e Wang L. " The fortune corporate reputation index: reputation for what?" in Journal of management, 1994. Van der Laan G., Van Ees H. e Van Witteloostuijn A. "Corporate social adn financial performanca: an extended stakeholder theory, and empirical test with accounting measures" in Journal of

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Nel settore del gioco d'azzardo le aggregazioni aziendali che vi operano, effettuano ingenti investimenti al fine di crearsi una buona reputazione nei confronti dei regolatori pubblici del mercato e dei media, puntando non solo sui risultati operativi, ma sopratutto sugli investimenti sociali nel campo delle opere pubbliche, della tutela dell'arte, del sostentamento allo sport e della tutela della salute pubblica, con principale riferimento alla rimozione dei danni che vengono provocati dalla loro attività, ed enfatizzano la sicurezza e l'affidabilità delle proprie attività14

.

Di conseguenza nel caso del mercato del gioco d'azzardo, in cui operano soggetti multinazionali fortemente integrati costretti ad operare in un ambito largamente regolamentato dagli operatori pubblici, vi sono delle specificità, di seguito riportate, non riscontrabili in altri comparti. Ad esempio si deve notare la pressante presenza del regolatore pubblico nel mercato, oltre che al ruolo strategico svolto da parte dei partners commerciali

3.3.1 Il regolatore pubblico

Il regolatore pubblico dello Stato di riferimento è quel soggetto che struttura il sistema di regole entro il quale si deve muovere l'azienda e che, di conseguenza, ne modella il sistema. Nella maggioranza degli stati europei vi è un organo regolatore a livello nazionale e in alcuni casi degli organi regionali (come avviene in Germania) i quali hanno il compito di dettare le linee guida e di conferire le concessioni ai soggetti che intendono gestire direttamente i giochi d'azzardo. Il settore del gioco pubblico, nella stragrande maggioranza degli Stati mondiali, è un mercato regolamentato dal legislatore al fine di proteggere e tutelare i giocatori dagli operatori illegali e promuovendo a tal fine, delle politiche di espansione responsabili volte a prevenire che si verifichino comportamenti fraudolenti. Nel contesto italiano l'attore principale dello Stato cui è affidato sia il compito di indirizzazione del comparto, che quello di controllo dello stesso. Tale attività viene svolta dall'amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, per cui il rapporto con essa risulta essere centrale per un qualsiasi soggetto che intenda operare nel contesto nazionale. Come già affermato in precedenza l'A.a.m.s svolge “l'attività amministrativa diretta alla regolazione ed al controllo dell'intero comparto giochi, avendone acquisito , alla luce delle evoluzioni normative, le

business Ethics, 2008. Godfery P.C. "The relationship between corporate philantropy and shareholder wealth: a risk management perspective" in Accademy of management review, 2005. Pava M.L. e Krausz J. "The association between corporate social reponsibility and financial performance: the paradox of social cost" in Journal of business ethics, 1996.

14 Ad esempio portando a conoscenza dei consumatori finali delle iniziative sociali a carattere artistico e sanitario, oppure informando gli altri clienti sull'affidabilità dei sistemi su cui si basano le soluzioni di gioco offerte.

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funzioni statali, pur mantenendo alcune delle tradizionali competenze sui prodotti derivanti dalla lavorazione del tabacco. La ragion d'essere della presenza dello Stato sia nel comparto dei giochi che dei tabacchi, si concretizza nell'assicurare un gettito erariale compatibile con la tutela degli altri interessi pubblici rilevanti: la tutela del consumatore e il contrasto all'illegalità. Non meno rilevante è il ruolo volto a favorire lo sviluppo di attività economiche, di produzione e di distribuzione, che sono ormai significative in termini di creazione di ricchezza e di opportunità lavorative. Nel comparto dei giochi A.a.m.s assolve al proprio ruolo disegnando le linee guida per una dinamica e razionale evoluzione del settore e verificando costantemente la regolarità del comportamento degli operatori. Inoltre interviene nel contrasto di ogni fenomeno illegale ed agisce al fine di garantire l'ottimizzazione del gettito erariale di competenza.”15

Il sistema concessorio elaborato, nella maggior parte del mondo, è modulato su due modelli competitivi tra gli operatori privati: il primo è quello esclusivo che viene adottato normalmente nel settore delle lotterie sia tradizionali che istantanee e nei giochi numerici, in modo tale da consentire allo Stato un controllo sulle operazioni di raccolta, un'innovazione preordinata del prodotto, un utilizzo di politiche omogenee nel comparto di riferimento riguardo all'evoluzione e gestione della rete distributiva e nella formazione dei gestori dei punti di raccolta e nella comunicazione con il consumatore finale. Il secondo è il modello multiprovider in cui più soggetti competono attivamente nel settore; in tal caso la competizione è basata prevalentemente sugli investimenti in punti di raccolta, sulla pubblicità, sul meccanismo di formazione delle quote e degli eventuali bonus connessi a determinati tipi di scommesse, sulla customer satisfaction e sulla qualità del prodotto\servizio. Le concessioni conferite possono essere classificate sulla base delle possibilità offerte dalla rete distributiva, per cui avremo concessioni legate direttamente a specifici punti vendita, e altre che consentono la creazione di una rete nazionale con più punti di raccolta legati ad un'unica licenza. Di conseguenza avremo:

• Concessioni multiprovider legate ad uno specifico punto vendita; in Italia è il caso del bingo e delle scommesse a libro in cui si rilevano rispettivamente all'incirca 300 e 1000 operatori.

• Concessioni multiprovider a rete; è il caso del settore italiano delle videolotterie in cui sono attivi 10 operatori e delle le scommesse a totalizzatore in cui ne sono attivi circa 200. Tale disposizione riflette il ruolo meramente organizzativo che viene svolto dal provider titolare della concessione il quale come nel caso delle scommesse a 15 Tempi magazine “il governo dei giochi” pubblicato nel 2006.

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totalizzatore funge da mero intermediario alla raccolta 8in questi casi adempie ai suoi compiti tramite la messa a disposizione della rete telematica per le comunicazioni). • Concessioni esclusive e legate al punto vendita: nel contesto nazionale è il caso del

connubio tra Lotto e la società Lottomatica s.p.a. In quanto a partire dall'anno 1993, si è di fronte ad un unico operatore, ma le concessioni vincolate ad ogni punto vendita, il quale può essere gestito direttamente o affidato in gestione ad altri; nel primo caso si sarà in presenza di provider estremamente immobilizzati in quanto avranno effettuato ingenti investimenti per l'apertura dei singoli punti vendita; nel secondo caso invece si sarà in presenza di una struttura aziendale più flessibile, non vincolata alla concessione, in quanto non possiede dei vincoli patrimoniali, ma solo dei costi connessi ai corrispettivi spettanti al gestore del punto (che possono essere rappresentati sia da un importo una tantum, che da un canone, che da una percentuale sulla raccolta)16.

• Concessioni esclusive a rete: erogate a soggetti che gestiscono in prima persona, tutte le fasi del gioco, come avviene per il superenalotto concesso alla Sisal nel 1997 e per le lotterie istantanee licenziate al Consorzio Lotterie Nazionali nel 2004, le cui partecipazioni sono detenute da varie società operanti nel settore dei giochi pubblici e che attualmente è controllato al 63% dalla societa Lottomatica s.p.a.

3.3.2 I clienti

Le multinazionali del gioco avendo generalmente una struttura fortemente integrata dal punto di vista verticale, svolgono la propria attività a partire dalla produzione dei componenti hardware e software fino alla gestione dell'attività ludica. Hanno pertanto una molteplicità di clienti i quali non sono unicamente identificabili nei consumatori finali dei prodotti e servizi (generalmente sono rappresentati dai giocatori d'azzardo), ma comprende anche altri gestori di giochi pubblici o privati.

Per quanto concerne i consumatori finali dei prodotti o servizi, le aziende sono normalmente tenute a svolgere una sostanziale investigazione su quelli che sono i propri clienti attuali e quelli potenziali. Vengono effettuati numerosi investimenti per l'effettuazione di ricerche di mercato, finalizzate a individuare quali sono le richieste del mercato e le reazioni che questi avranno in seguito a cambiamenti nell'offerta.17

Le società sostengono 16 Tale dissertazione si riferisce non solo alle concessioni esclusive ma anche alle multiprovider, nonostante la

trattazione sia inserito nelle prime.

17 Ad esempio il mercato italiano conta all'incirca 25 milioni, cifra che rappresenta all'incirca la metà della popolazione adulta dello Stato, di potenziali giocatori d'azzardo in quanto questa è la cifra stimata di persone che almeno una volta nella loro vita hanno tentato la sorte con un qualsiasi tipo di azzardo. Nel settore

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dunque forti spese nel campo della customizzazione del servizio e della personalizzazione dello stesso sul destinatario; tale attività è, infatti, la principale leva competitiva presente all'interno del mercato del gioco in cui vi sia un concorrenza tra più provider; mentre nel caso di giochi che sottostanno ad un regime di sostanziale monopolio si ravvisa come gli esborsi in ricerche di mercato sono maggiormente limitati, nonchè orientati ad individuare quelle che sono le innovazioni necessarie al prodotto\servizio, in modo da mantenere la clientela acquisita ed eventualmente aumentarla a spese di altri comparti (da ciò si vede come ulteriore elemento nodale di analisi per un azienda che opera nel settore sta nel monitorare quelli che sono i flussi di giocatori tra i diversi segmenti del mercato).

Le aziende maggiormente integrate normalmente annoverano tra i propri clienti anche altri gestori pubblici e privati di minori dimensioni, che si avvalgono dei prodotti hardware e software messi in commercio dalle multinazionali o delle loro reti informatiche. Tale situazione si realizza normalmente nel settore delle videolotterie, ovverosia i cosiddetti apparecchi da intrattenimento, in quanto non tutte le aziende possono permettersi di sviluppare anche il ciclo produttivo degli apparecchi e quindi per necessità acquistano i congegni e e l'accesso alla rete limitandosi a gestire il momento distributivo degli stessi. Tale fenomeno, denominato di outsourcing, colpisce le aziende che operano all'interno di un numero limitato di Stati e che non dispongono delle risorse necessarie ad effettuare adeguati investimenti. Tale comportamento si ha non solo a livello del software utilizzato ma si estende alla stessa componente hardware delle videolotterie, ai servizi informatici di gestione delle giocate nel settore delle scommesse ed al servizio di trasmissione e conservazione dei dati.

3.3.3 Partner commerciali

I partner commerciali rappresentano la rete distributiva strategica di cui dispongono i provider di giochi, tale rete può essere di proprietà dell'azienda e quindi sviluppata internamente, o di proprietà di terzi utilizzando il consolidato meccanismo dell'affidamento in gestione del momento effettivo di offerta del prodotto\servizio tramite soggetti terzi non inclusi in reti di altri provider, oppure per mezzo di un altro provider che mette a disposizione, dietro pagamento di un corrispettivo, la propria rete distributiva ad un altro provider. L'affidamento in outsourcing di tale situazione è dettato anzitutto dall'impossibilità per molte imprese di dotarsi di numerosi punti di raccolta proprietari in grado di coprire adeguatamente scommesse si è generalmente analizzato come il giocatore medio sia di sesso quasi esclusivamente maschile di età piuttosto giovane che appartengono a qualsiasi ceto sociale, all'opposto i giocatori medi del lotto e del superenalotto sono normalmente rappresentati da persone mature di ambo i sessi e che principalmente non svolgono attività lavorative infatti si è analizzato come la maggior parte di questi giocatori siano casalinghe o pensionati. Fonte Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e Lottomatica s.p.a.

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la domanda di gioco su scala nazionale, ed in secondo luogo per l'impossibilità tecnica della moltiplicazione delle reti di appoggio sul territorio dello Stato18

.

In entrambe le situazioni risulta essenziale il rapporto che si instaura tra il provider ed il partner commerciale, con particolare attenzione: alla scelta dei luoghi da adibire all'offerta dei prodotti\servzi; alle modalità con cui vengono offerti i servizi, in materia si svolgono a carico del provider dei corsi per illustrare al gestore le modalità di offerta in modo da massimizzare quella che è la soddisfazione della clientela; alla rilevazione del modo in cui vengono svolti i compiti affidati ai partner, normalmente tramite indagini presso la clientela, in modo da valutare non solo l'adeguatezza del prodotto\servizio ma anche quella del corner.

3.3.4 La comunità di riferimento

Questo elemento raggruppa in se l'impatto socio-economico-culturale che le aziende hanno nei confronti degli Stati in cui queste operano.

In primo luogo vi è l'impatto che il gioco d'azzardo ha sulle comunità in cui viene praticato. Esso infatti porta come spiacevole conseguenza il pericolo della diffusione di alcune patologie psichiche, come il noto gioco d'azzardo patologico, che risulta essere una situazione in crescita all'interno della comunità la cui cura e prevenzione è affidata in primo luogo allo Stato, per mezzo del proprio soggetto regolatore del mercato del gioco, ed in secondo luogo alle società che offrono gioco d'azzardo legale all'interno del territorio nazionale, le quali sono tenute ad aderire ad un codice etico di condotta volto a sfavorire le situazioni di gioco patologico tramite la promozione, in accordo con la pubblica amministrazione, di campagne di sensibilizzazione della fattispecie patologica e del cosiddetto “gioco sicuro”.

Nel caso degli apparecchi da intrattenimento l'attività del provider è fortemente correlata a quella che è la dimensione sociale dell'impatto, il gioco d'azzardo sulla comunità di riferimento, essendo uno dei principali catalizzatori del fenomeno del gioco d'azzardo patologico. In virtù dell'elevato rischio connesso alla vendita ed all'utilizzo di tali congegni sono state introdotte a livello internazionale delle norme (le quali sono state variamente recepite dalle legislazioni dei singoli stati), con riferimento alle modalità con cui i provider debbono offrire questa tipologia di gioco al pubblico, ed alle caratteristiche con cui le aziende produttrici di videolotterie devono produrre i supporti da gioco.

In ordine alla limitazione dei pericoli connessi all'utilizzo di apparecchi di intrattenimento si sono poste in essere delle misure che ne riducano la rischiosità quali:

18 Come già avviene nei settori delle pubblic utilieties dove generalmente vi è un soggetto che si occupa della gestione dell'infrastruttura ed altri soggetti che operano per suo tramite in concorrenza tra loro, è questo il caso del settore della fornitura di energia elettrica o nel settore del trasporto ferroviario.

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• Riduzione della domanda19

: sono attività tese alla riduzione dell'utilizzo degli apparecchi da parte dei consumatori finali alcuni esempi sono l'introduzione all'inizio ed alla fine di una partita, di messaggi che avvisano l'utente di quanto ha speso e di quanto gli rimane da spendere, in modo tale da renderlo cosciente dell'eventuale perdita patrimoniale cui ha dato seguito; posizionamento dei Bancomat il più lontano possibile dai luoghi in cui sono installati detti apparecchi; punire i gestori che forniscono credito ai consumatori, in quanto la lontananza delle fonti di approvvigionamento costringe il soggetto ad interrompere la sessione di gioco riducendo così la spesa a ciò che dispone; posizionare gli apparecchi in luoghi in cui non sia consentito l'accesso ai minorenni; sostituzione degli apparecchi da intrattenimento che accettano moneta cartacea, con quelli che accettano solo ed esclusivamente moneta metallica; aumento della durata minima di una partita in modo da ridurre le possibilità di gioco.

• Riduzione del pericolo o della rischiosità20: sono misure che non necessariamente

influiscono direttamente sulla domanda di gioco. Tra di esse vi è la legalizzazione e controllo legale delle settore come azione volta al controllo ed alla lotta alla criminalità e al gioco insicuro; la predisposizione di zone all'interno delle sale da gioco di locali in cui si possa intervenire sui giocatori in stato di crisi, in modo da supportarli psicologicamente; l'apposizione del divieto di fumare nelle zone adibite al gioco d'azzardo in quanto è empiricamente provato che impedire tale attività porta ad una riduzione del consumo di gioco21

.

In secondo luogo rilevano le politiche di responsabilità sociale perseguite dalle aziende operanti nel settore sia qualora queste siano obbligate a devolvere parte della raccolta e dei proventi a determinate organizzazioni benefiche, che per quei fondi stanziati volontariamente dalle stesse aziende da un lato per favorire determinate attività sociali, che fungono da catalizzatori per incrementare l'immagine che la società offre al pubblico, in modo da sensibilizzare positivamente la comunità degli stakeholders primari di riferimento 19 Cloutier M., Ladouceur R. e Sevigny S. "Responsible gambling tools: pop-up messages and pauses on video lottery terminals" in Journal of Psychology, 2006. Courtney K. "Unattended children in casinos - whose responsibility?" in Gaming law review, 2002. Dowling N., Smith D. e Thomas T. "Eletronic gaming machine: are they the crack-cocaine" in Addiction, 2006. Breen R.B. e Zimmerman M "Rapid onset of pathological gambling in machine gambling" in Journal of gambling studies, 2002. Dickerson M, Hinchy J. "On determinants of persistent gambling behaviour. High frequency poker machine players" in British journal of psycology, 1992.

20 Ladouceur R. Jacques C., Giroux I, Ferland F. "Analysis of a casino's self-exclusion program" in International Gambling studies, 2000.

21 Harper T. "Smoking and gambling: a trance inducing ritual" in Tabacco control, 2003; Riga A. e Authier P. "Smoke ba hits loto-Quebec" in Montreal gazette, 2005.

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(ponendo un particolare accento sui consumatori).

3.4 Caratteristiche del mercato del gioco pubblico nei principali paesi europei22

3.4.1 Gran Bretagna

Storicamente la Gran Bretagna è un paese di scommettitori in virtù del fatto che detta attività è da sempre stata eticamente accettata, a differenza delle forti repressioni attuate in altri Stati. Per un inquadramento del settore si deve anzitutto effettuare un forte distinzione tra quelle che sono le Lotteries, (tutti i giochi numerici ad estrazione, le lotterie propriamente dette, e tutti i concorsi a pronostici) e il generico Gambling che ricomprende tutte le altre forme di scommesse e giochi d'azzardo in cui vengono inclusi anche i Casinò, le sale Bingo e le gaming machine.

Le Lotteries sono organizzate a livello nazionale da un unico regolatore pubblico la "National Lottery", la quale ha affidato quelle di interesse nazionale in concessione esclusiva ad un unico provider chiamato "Camelot"; mentre quelle minor rilievo devono essere sempre autorizzate ed effettuate solo per finalità sociali;

Per tutti i giochi che rientrano nel settore Gambling, viene riconosciuta la legittimità dell'offerta di gioco in quanto attività imprenditoriale, a carattere commerciale. Di conseguenza la regolamentazione del settore si limita a garantire la sicurezza dei giocatori e la tutela dei minori.

Le politiche del settore Lotteries sono affidate al "Dipartimento di Cultura, Media e Sport" del governo che opera attraverso il "Gaming Board of Great Britain", mentre quelle del Gaming al "Department of evinronment food and rural affairs". Tale sistema è stato di recente modificato ad opera del progetto di legge denominato "Gaming Bill" con il quale si è istituito un unico organismo che è la "Gambling Commission" con il compito di regolare tutto il settore Gambling, facendo particolare attenzione per il gioco via internet e per mezzo di altri strumenti informatici che consentono il gioco a distanza (ammesso sia per le Lotteries che per il Gambling purchè non abbia ad oggetto giochi da tavolo o da casinò). La commissione dovrà pertanto promuovere attività socialmente responsabili stabilendo i criteri ed i codici comportamentali cui gli operatori del settore dovranno attenersi.

22 Caldarone S. "I giochi della regina" in Il punto vincente, Aams,2005. Pistone F. "Spagna terra di tori e giocatori" in Punto vincente, Aams, 2005. Scolamiero F. "Francia: leader europeo nei casinò e nelle scommesse ippiche" Punto vincente, 2005. Pistone F. "Germania: ai laender il governo dei giochi" Punto vincente, Aams, 2005.

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Per quanto concernono le dimensioni del mercato si stima che la raccolta lorda del 2003 ammontava a 50 miliardi di euro, rappresentando così il mercato leader in Europa ed al terzo posto nel mondo subito dietro a Usa e Giappone. Il gioco trainante del settore inglese è quello delle scommesse, le quali sono quasi esclusivamente offerte a quota fissa, e gli eventi cui si riferiscono spaziano dalla popolarissima ippica, agli sport, fino a ricomprendere anche l'andamento degli indici finanziari.

3.4.2 Spagna

Il settore spagnolo dell'azzardo si suddivide essenzialmente: in giochi "a competenza esclusivamente pubblica", che sono tutti i giochi di sorte ad estrazione differita gestiti direttamente dallo Stato centrale; in giochi "a competenza mista" , come i casinò, il Bingo, le apparecchiature da gioco, le scommesse sportive e altri giochi di sorte ad estrazione immediata, i quali possono essere affidate a privati, dalle "Comunità autonome" in cui è suddiviso lo Stato spagnolo.

I principi cardine della regolamentazionesono comuni agli altri stati europei e constano nella salvaguardia dell'ordine pubblico, nella trasparenza e nella lotta alle frodi , la cui tutela è affidata alla "Comision Nacional de Juego".

Due sono i principali provider del settore, il primo è la LAE (60,4% del mercato) che è un ente pubblico direttamente gestito e controllato dal Ministero dell'Economia, che ha competenze di direzione strategica, valutazione e controllo dei giuochi pubblici ad esso attribuiti. Il secondo è l'ONCE (8,6% del mercato) che è un associazione nazionale di non vedenti, senza fini di lucro, cui è affidata la gestione di una lotteria nazionale la "Cupon pro-Ciegos" a sostegno degli associati; infatti il 50% della raccolta è devoluto all'associazione la quale, a sua volta, ne destina la metà in favore degli associati.

La restante quota è suddivisa tra moltissimi operatori privati operanti su concessione, nelle varie comunità autonome, le quali a partire dagli anni 80 hanno competenza legislativa, amministrativa, regolatoria e di controllo nei segmenti dei casinò, del bingo e degli apparecchi. Questi ultimi come in Italia sono suddivisi in due categorie:

- macchine di tipo A senza vincita in denaro e basate esclusivamente sull'abilità del giocatore, che consentono dunque solo il prolungamento della partita;

- macchine di tipo B che consentono vincite in moneta o in gettoni non superiore a 600 volte la posta, e che devono avere un payout non inferiore al 75% della raccolta;

- in più vi è una categoria residuale, che sono le macchine di tipo C ammesse solo nei casinò che non possono erogare premi superiori a 2000 volta la posta massima di 6 euro

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(salvo eventuali jackpot), senza che siano fissati limitazioni con riguardo al payout.

Particolare è la situazione rivestita dai casinò i quali sono inquadrati come imprese di gestione, che devono avere necessariamente la forma giuridica di Società Anonima il cui capitale non può essere detenuto da stranieri per una quota superiore al 25%, e che devono obbligatoriamente offrire, oltre al gioco, servizi di ristorazione e di intrattenimento.

3.4.3 Francia

In Francia rispetto ad altri paesi manca di un organismo di indirizzo unitario del settore (come l'A.a.m.s italiana od il Gambling board inglese), infatti le competenze sono attribuite al Ministero degli interni unitamente agli enti locali per il controllo e l'autorizzazione dei Casino, al Ministero dell'economia per quanto concerne l'ammontare del prelievo fiscale, e al Ministero dell'agricoltura per i giochi a base ippica.

Difformemente da altri stati non vi è una specifica destinazione dei proventi dal gioco d'azzardo a finalità sociali, se non per il generico sostegno a diversi settori economici, nè forme di finanziamento alla ricerca o alla prevenzione degli effetti del gioco; tale facoltà è infatti lasciata alle decisioni degli operatori.

Il settore maggiormente diffuso è quello dei Casinò, nonostante questi siano fortemente penalizzati da una tassazione basata su aliquote progressive che vanno dal 10 all'80 percento dei proventi. Inoltre sugli utili delle case da gioco si applicano le ulteriori imposte relative alle attività di impresa e agli spettacoli. Il numero di casinò operativi è di 176 all'interno dei quali oltre agli ordinari giochi da tavolo, sono installate le uniche slot-machine ammesse, la cui installazione è vietata al di fuori di dette aree.

Negli altri settori il gioco legale è affidato seguendo la logica del monopolio a tre operatori pubblici o di interesse pubblico che sono:

- La Francaise des jeux: istituita nel 1990 e controllata direttamente dallo Stato, che gestisce le lotterie, i giuochi numerici, i concorsi a pronostico, ed alcune forme di scommesse sportive. Il controllo esercitato dallo stato sulla società è palesato dal fatto che il Presidente della società è nominato dal Presidente della Repubblica, che ha il potere anche di stabilire il regolamento dei giochi.

- Le Pari Mutuel Urbain: ente economico di interesse pubblico, ma di proprietà delle società che gestiscono le corse il quale opera esclusivamente nei giochi a base ippica, contribuendo pertanto al sostentamento del settore destinando l'80% delle proprie risorse alle Federazioni ed alle Società di corse.

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- La Pari Mutuel hippodrome è un operatore marginale sia dal punto di vista di raccolta, che dal punto di vista di offerta, in quanto si occupa delle scommesse a quota fissa negli ippodromi.

3.4.4 Germania

L'ordinamento del settore giochi tedesco segue strettamente l'organizzazione interna dello Stato stesso, il quale è suddiviso in regioni (dette Land) che hanno autonomia legislativa in materia, e pertanto non vi è una legislazione centrale unitaria.

Ogni Land ha definito un proprio quadro normativo suddiviso in tre comparti:

- attività riservate esclusivamente agli operatori pubblici dei Land: lotterie ad estrazione differita, lotterie istantanee, concorsi a pronostico sul calcio e scommesse sportive a quotazione con esclusione si quelle ippiche. Il gioco più popolare è il Lotto (quasi identico a quello italiano salvo che i numeri cui fa riferimento sono 49), il quale di regola dovrebbe essere gestito separatamente da ciascuna regione, cosa che però non avviene in quanto, al fine di rendere il montepremi maggiormente appetibile, i Land lo gestiscono attraverso un organismo unitario. Questo organismo è l'unico esempio di ente sovraregionale del mercato tedesco, infatti manca anche un regolatore del mercato pubblico comune a tutto il territorio nazionale; pertanto il compito di supervisionare e di indirizzare le politiche economiche in materia di gioco d'azzardo è demandato a ciascuna regione in via autonoma rispetto alle altre. - attività gestite da bookmaker autorizzati: scommesse ippiche a totalizzatore; l'attività da loro svolta è regolamentata in via generale da una legge emanata nel 1922, alla quale le varie regioni hanno allegato un apposita ordinanza. In generale la normativa prevede il rilascio di un'autorizzazione, circoscritta al territorio del Land che l'ha concessa, per la gestione delle scommesse ippiche a condizione che le entrate vengano esclusivamente destinate all'allevamento dei cavalli.

- attività gestite da società a partecipazione pubblica e privata per quanto concerne i Casinò e le sale bingo.

3.5 Caratteristiche del gioco pubblico in Italia

La disciplina civilistica nazionale del gioco e della scommessa, come già affermato, è relegata unicamente ai dettami contenuti all'interno degli art. 1933 e seguenti del codice civile. Il primo dettame chiarisce che al creditore non compete alcuna azione per ottenere il

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pagamento del debito di gioco, allo stesso modo il perdente non sarà obbligato a pagare, ma qualora avesse già assolto all'obbligazione non potrà richiederne la ripetizione (salvo il caso di interdizione o inabilitazione). L'art.1934 e 1935 statuiscono due deroghe al sostanziale principio di irrilevanza giuridica dell'obbligazione derivante da un'attività ludica; infatti non rientrano nel campo d'azione del 1933 C.c. In primo luogo le scommesse riguardanti eventi sportivi, o eventi che comportano il maneggio di armi (1934)23

; in secondo luogo si deroga anche per quanto concerne il comparto delle lotterie purchè siano state legalmente autorizzate, per cui sarà ammessa l'azione al creditore e l'eventuale ripetizione dell'indebito in capo al perdente; così facendo il legislatore statale ha ammesso la rilevanza giuridica del solo gioco regolarmente autorizzato.

Il legislatore, dunque, al fine di rendere giuridicamente rilevante il gioco d'azzardo, si è da sempre preoccupato di regolamentarlo e di concederlo in gestione ad enti privati o pubblici. I proventi così derivanti dallo sfruttamento del giuoco d'azzardo concorrono alla formazione del bilancio dello stato alla voce Entrate speciali, e normalmente rappresentano il 4-5% del totale delle entrate. Sin dalla nascita dello Stato italiano i governi hanno sempre fatto ricorso al gioco per poter finanziare (tramite una sorta di imposizione volontaria) specifici capitoli di spesa come:

− i contributi per la ricostruzione dopo terremoti, alluvioni; − recupero dei beni artistico-culturali;

− sovvenzionamento di particolari settori economici, così come avviene per i trasferimenti all'unione nazionale incremento razze equine (Unire);

A partire dalla metà del secolo scorso l'entrata speciale relativa ai giochi è diventata una costante del bilancio dello Stato, la quale da allora non contribuisce più a sovvenzionare solo alcuni specifici capitoli di spesa (come invece accade ancor oggi in determinati stati europei), ma serve sempre più a sovvenzionare anche le spese ordinari. Questa connotazione sottolinea di fatto la necessità delle entrate da giochi, fatto confermato anche dall'elevata crescita del settore, nonché dall'attenzione dello stato alla lotta al gioco illegale, che distoglie somme dalle casse erariali. Si vede in quest'ottica come la raccolta del mercato dei giochi è passata dagli oltre 7.000 milioni di euro del 1991 agli oltre 47.000 milioni di euro del 200824

; questa crescita quasi verticale del volume delle giocate non è dovuta principalmente alla maggiore attitudine al gioco della popolazione, quanto alla strenua lotta al gioco nero che lo 23 Art 1934 1° comma del C.C.”Sono eccettuati dalla norma del primo comma dell'articolo precedente, anche rispetto alle persone che non vi prendono parte, i giuochi che addestrano al maneggio delle armi, le corse di ogni specie e ogni altra competizione sportiva.”

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Stato ha effettuato negli ultimi anni, tramite l'inserimento di nuove tipologie di gioco che hanno eroso il mercato clandestino. Oltre all'emersione del gioco nero dovuta all'attività di contrasto svolta, l'espansione della domanda è attribuibile anche ai seguenti fattori che contribuiscono al mutamento dell'offerta:

 velocizzazione: la velocità di gioco sin dagli anni '90 è andata via via aumentando,

grazie all'introduzione delle nuove tecnologie, che ad oggi tendono a rendere sempre più verso l'andamento in tempo reale. Questo ha dato adito alla possibilità di rendere più rapido il processo di gioco, senza nulla togliere al piacere che psicologicamente il giocatore prova dall'attesa della scoperta del risultato. Da un lato si sono studiati nuovi meccanismi, tra cui la lotteria istantanea che ha subito conosciuto un grande successo; favore che deriva in primo luogo dalla rapidità di esecuzione, e in secondo dalla quantità di vincite che un soggetto può ottenere in un breve lasso di tempo, vittorie che nella stragrande maggioranza dei casi sono di importo esiguo (normalmente pari al costo del biglietto),ma che hanno la funzione di indurre il giocatore a continuare a provare. Dall'altro si è velocizzato il processo con cui si svolge il gioco, e quindi si è introdotta ad esempio la seconda (1997) e la terza (2006) giornata del lotto, le quali hanno portato ad un forte incremento della raccolta. Fatto dovuto non tanto all'incremento del numero dei giocatori, quanto all'aumento delle giocate da parte del pubblico abituale, in virtù delle possibilità di gioco;

 gigantismo: deriva da una verticalizzazione del capitale, nel senso che si offrono al

pubblico montepremi sempre più alti tramite il meccanismo del riporto o jackpot. Pioniere in questo settore è stato proprio il superenalotto, nel quale se in un estrazione un premio non viene assegnato a nessun concorrente, lo stesso viene rinviato e accumulato alla somma di denaro in palio nel concorso successivo. Così facendo si è addivenuti a jackpot esorbitanti (si pensi in data 23.10.2008 il montepremi che si è aggiudicato l'unica sei ha raggiunto la cifra di euro 100.756.197,30), che hanno costituito un'attrattiva irresistibile per migliaia di nuovi giocatori, contribuendo così ad incrementare così il volume della raccolta.

 Tecnologia: essa ha rappresentato, e rappresenta tutt'ora, un ruolo importantissimo per

lo sviluppo del settore del gioco pubblico, infatti ha permesso di aumentare la sicurezza delle transazioni, nonché la velocità di conclusione, ormai in tempo reale, del contratto di gioco con il concessionario. Si pensi ad esempio che fino alla fine degli anni '80 la compilazione e la trasmissione della scheda di gioco (lotto, totocalcio e simili) avveniva a mano, con forti ripercussioni sulla certezza della giocata, in

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quanto i numeri giocati se trascritti male non venivano contati (invalidando la giocata) oppure venivano sbagliati e quindi si ottemperava così alle richieste del cliente. Con le nuove tecnologie informatiche si è potuto ovviare a queste problematiche aumentando così la fiducia del giocatore nei confronti del gioco pubblico. Lottomatica, ad esempio, che da solo raccoglie più della metà del volume delle giocate, ha predisposto già dal 1994 una rete telematica dedicata alla raccolta delle giocate (e non solo) composta da oltre 30.000 esercizi; così facendo si è garantito un sistema più efficiente in termini di rapidità (la giocata viene trasmessa e registrata in tempo reale e in termini di sicurezza in quanto non vi possono più essere errori relativi alla trascrizioni della giocata o dovuti allo smarrimento della stessa).

 Internazionalizzazione: tale fenomeno consiste nel venir meno della concezione di

spazio fisico di gioco, grazie all'implementazione delle nuove tecnologie (tra cui internet), nelle modalità di accesso. Si è avuto, quindi un processo di globalizzazione del settore dei ludico che ha consentito a soggetti esteri, ed a coloro che abitano in zone senza ricevitorie, di partecipare a qualsiasi concorso indetto nel territorio dello Stato. Altra caratteristica del fenomeno è l'uniformazione del costume di gioco introducendo nel nostro paese tipologie di gioco tipiche di altri paesi, emblematico è il caso delle lotterie istantanee e del gioco del bingo.

Tali caratteristiche costituiscono le modalità con cui il mercato del gioco italiano ha segnato continui incrementi del volume di spesa, segnando inoltre inconsuete e incisive modificazioni nelle abitudini e negli stili di vita.25

3.6 Offerta del gioco pubblico: il portafoglio giochi italiano26

Ad oggi dunque il portafoglio del giochi d'azzardo leciti nello stato italiano è composto principalmente da cinque settori di interesse, all'interno dei quali si snodano le varie tipologie di offerta.

Questi settori sono: i giochi a base numerica; i giochi a base sportiva; le scommesse a base sportiva ed ippica; le lotterie e gli apparecchi da intrattenimento.

3.6.1 Giochi a base numerica

Sono giochi ascrivibili alla categoria dei giochi d'alea individuata da Callois, dove non 25 Giuseppe Imbucci, Mercato ed etica del gioco pubblico, Marsilio editori, Venezia, 2002.

26 Fonti : Amministrazione autonoma dei monopoli di stato; Mensile “Il punto vincente” edito da a.a.m.s; Report annuale dell'a.a.m.s.; Sito internet www.aams.it

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conta in nessun modo l'abilità di chi vi prende parte. Essi consistono nell'estrazione da una o più ruote di una certa quantità di numeri, le cui combinazioni forniscono le possibilità di vittoria del giocatore.

Il gioco principe di tale comparto, che è anche il gioco pubblico più vecchio in assoluto, è il lotto il quale fa risalire la sua nascita alla Genova del XVI secolo. Esso consiste sostanzialmente nell'estrazione da più ruote, dislocate in varie città italiane, di cinque numeri cadauna compresi tra 1 e 90. I numeri pronosticati per un massimo di 10 possono essere giocati su di un'unica ruota predeterminata o su tutte quante, la facoltà di scelta è rimessa in ogni caso alla discrezionalità del giocatore. La vincita si ha qualora il giocatore pronostichi correttamente, su una singola ruota o su tutte e undici, l'estrazione delle seguenti combinazioni quali, l'estratto semplice, l'estratto determinato, l'ambo, il terno, la quaterna e la cinquina; l'entità della giocata può essere suddivisa a discrezionalità del giocatore sulle varie combinazioni numeriche. Il pay-out per ciascuna giocata è predeterminato e non è basato sull'ammontare delle somme raccolte per ciascun concorso, ma è individuato come un moltiplicatore della posta puntata pari a : 11,232 per l'estratto semplice, 55 per l'estratto determinato, 250 per l'ambo, 4.500 per il terno, 120.000 per la quaterna e 6.000.000 per la cinquina.

A tale gioco nel corso dei secoli sono state introdotte numerose migliorie al fine di espanderne l'offerta e per renderlo più accessibile al pubblico; negli anni '90 è stata introdotta una nuova ruota detta nazionale, è stata creata inoltre una rete di ricevitorie estesa capillarmente sul territorio nazionale arrivando al punto che non vi è comune italiano in cui non si abbia accesso al lotto; nel 1997 prima e nel 2006 poi sono state introdotte due nuove estrazioni settimanali aggiungendo al classico sabato anche il martedì e il giovedì. L'ultima innovazione è stata l'implementazione del cosiddetto lotto istantaneo in virtù della crescente esigenza di velocizzazione avvertita dal mercato, la raccolta di questo lotto opzionale nel 2006 (anno di introduzione) si è attestata all'1.5% del totale della raccolta, esso consiste sostanzialmente nell'effettuazione di una estrazione simulata al momento della giocata da parte del sistema informatico del concessionario del lotto; tale ulteriore estrazione è in tutto e per tutto equiparabile ad un'ipotetica ruota virtuale, nella quale le regole riguardanti lo svolgimento del gioco e le vincite rimangono invariati.

Il secondo gioco ascrivibile alla categorie dei giochi, dove la vincita è esclusivamente legata alla fortuna, è il superenalotto introdotto a partire dal 1997, che ha sostituito il vecchio enalotto. Esso consiste nel giocare da un minimo di 6 numeri ad un massimo di 20 per pronosticarne correttamente 6, corrispondenti ai primi estratti delle ruote di: Bari, Firenze,

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Napoli, Milano , Palermo e Milano, con l'aggiunta del primo estratto della ruota di Venezia che funge da numero jolly. L'entità della giocata varia in funzione della quantità di cifre giocate, e la puntata minima di euro 1, corrisponde a due colonne in cui vengono indicati solo 6 numeri ciascuna. Al superenalotto si vince qualora si pronostichino correttamente da 3 a 6 numeri su cui si è puntato, l'estrazione del numero jolly rileva solo qualora il giocatore abbia indovinato per lo meno 5 numeri su 6. L'ammontare della vincita in questo gioco non dipende da un coefficiente moltiplicativo della puntata per ogni singola combinazione, ma corrisponde ad una quota parte del montepremi totale della tornata, che è riportabile in avanti qualora nessuno indovini la relativa combinazione vincente. La quota delle somme giocate destinata al montepremi è del 38% del totale ed a ciascuna categoria di vincita è destinato il 20% del totale, che per il 6 e 5+1(numero jolly) sono riportabili in avanti ai concorsi successivi qualora non vi sia nessun vincente, per quanto concerne le altre categorie le somme della categoria superiore confluiscono in quella inferiore e vengono così equamente ripartite tra tutti i vincitori.

L'ultima innovazione del concorso è stata l'introduzione del numero Superstar, esso è un concorso opzionale e raccoglie circa il 20% delle somme puntate al superenalotto. Tale numero viene elaborato automaticamente dal sistema informatico del concessionario e risulta vincente qualora corrisponda al primo estratto della ruota nazionale. Le vincite legate a tale gioco opzionale sono abbinate ai numeri pronosticati correttamente al superenalotto, infatti se qui si realizza un 6 o un 5+1 si avrà diritto ad una vincita supplementare rispettivamente di euro 2.000.000 e di euro 1.000.000, qualora se ne indovinino 5 all'importo vinto sarà applicato un moltiplicatore pari a 25, se si realizza un 4 o un 3 il moltiplicatore sarà pari a 100; nel caso si pronostichino correttamente solo 2 o 1 o nessun numero si avrà diritto ad una vincita di importo fisso pari rispettivamente a euro 100. 10 e 5.

Terzo e ultimo gioco ascrivibile alla categoria dei giochi su base numerica è il Bingo, il quale è stato importato dai paesi anglosassoni sul finire del XX secolo. Tale ludo a differenza del lotto e superenalotto differisce per frequenza delle estrazioni in quanto in una singola giornata ci possono essere svariate repliche. Esso infatti si propone come momento di incontro della popolazione, poiché per partecipare al gioco bisogna accedere a luoghi adibiti alla sua pratica che sono volti a favorire i momenti di socializzazione. L'iter procedurale è molto simile alla tradizionale Tombola, in quanto consiste, anzitutto nell'acquisto di una o più cartelle che al loro interno riportano 15 numeri del tutto casuali (in modo da evitare doppie vincite); successivamente alla vendita dei supporti di gioco all'estrazione immediata da un urna, contenente i numeri dall'1 al 90, di tanti numeri fintanto che non vengono assegnati tutti

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