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SULL’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE DELL’ A SSEMBLEA

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(1)

R APPORTO SULLO STATO DELLA LEGISLAZIONE DELLA R EGIONE M ARCHE E

SULL’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE DELL’ A SSEMBLEA

Aprile – Dicembre 2010

Area dei Servizi Assembleari

(2)

Coordinamento Rapporto:

Dott. Stefano Michele La Micela

Redazione:

Dott.ssa Cinzia Ceccaroli Dott.ssa Raffaela Marinelli Dott.ssa Roberta Morichelli

Grafica:

Doretta Burattini

Si ringrazia per la collaborazione il personale dell’Assemblea legislativa delle Marche

(3)

INDICE

I N D I C E

Introduzione ... 7

PARTE I STATO DELLA LEGISLAZIONE CAPITOLO I IX LEGISLATURA: LE NOVITÀ a cura della Dott.ssa Cinzia Ceccaroli 1. Il risultato elettorale e la nuova composizione dell’Assemblea legisla- tiva regionale ... 13

2. Le prime sedute dell’Assemblea legislativa regionale: adempimenti obbligatori, presentazione del programma di Governo ... 14

3. Le Commissioni assembleari: istituzione e competenze ... 15

4. Commissione straordinaria di cui all’art. 135 del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa regionale ... 18

CAPITOLO II L’INIZIATIVA LEGISLATIVA a cura della Dott.ssa Raffaela Marinelli 1. Andamento dell’iniziativa legislativa ... 19

2. Tipo di iniziativa legislativa ... 19

3. Tasso di successo dell’iniziativa legislativa ... 21

4. Intervento modificativo all’iniziativa legislativa ... 25

(4)

INDICE

4

CAPITOLO III

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA a cura della Dott.ssa Raffaela Marinelli

1. Andamento della produzione legislativa ... 29

2. La dimensione delle leggi ... 31

3. Tasso mensile di legislazione ... 32

4. La fonte giuridica della potestà legislativa ... 32

5. La tipologia delle leggi ... 34

6. La tecnica redazionale delle leggi ... 36

7. Macrosettori di intervento legislativo ... 37

8. La durata media dell’iter di approvazione delle leggi ... 39

9. Le singole leggi ... 40

CAPITOLO IV IL RIORDINO NORMATIVO a cura della Dott.ssa Roberta Morichelli 1. Le leggi abrogate ... 49

2. Le leggi vigenti ... 49

3. Le leggi modificate ... 56

4. I regolamenti abrogati ... 57

5. I regolamenti vigenti ... 57

CAPITOLO V IL CONTENZIOSO COSTITUZIONALE a cura della Dott.ssa Raffaela Marinelli 1. Premessa ... 61

2. Giudizi promossi in via principale dallo Stato avverso atti normativi della Regione Marche ... 61

2.a. I ricorsi ... 61

2.b. Le pronunce della Corte costituzionale ... 62

(5)

INDICE

3. Giudizi promossi in via principale dalla Regione Marche avverso leg- gi e atti aventi forza di legge dello Stato ... 65 3.a. I ricorsi ... 65 3.b. Le pronunce della Corte costituzionale ... 65 4. Giudizi promossi in via incidentale avverso atti normativi della Re-

gione Marche ... 70 4.a I ricorsi ... 70

PARTE II

L’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE DELL’ASSEMBLEA CAPITOLO I

LE SEDUTE E GLI ATTI a cura della Dott.ssa Roberta Morichelli

1. Le sedute dell’Assemblea ... 75 2. Gli atti approvati ... 76

CAPITOLO II

IL SINDACATO ISPETTIVO a cura della Dott.ssa Cinzia Ceccaroli

1. Gli atti di sindacato ispettivo ... 79 2. L’iniziativa degli atti di sindacato ispettivo ... 80 3. Tasso di successo dell’iniziativa degli atti di sindacato ispettivo ... 81

CAPITOLO III L’INDIRIZZO POLITICO a cura della Dott.ssa Roberta Morichelli

1. Gli atti di indirizzo politico ... 83 2. L’iniziativa degli atti di indirizzo politico ... 84 3. Tasso di successo dell’iniziativa degli atti di indirizzo politico... 85

(6)

INDICE

6

CAPITOLO IV

LE NOMINE E LE DESIGNAZIONI a cura della Dott.ssa Raffaela Marinelli

1. Premessa ... 87

2. Analisi delle nomine e designazioni ... 87

CAPITOLO V CAL E CREL a cura delle Dott.sse Cinzia Ceccaroli e Roberta Morichelli 1. L’attività del CAL ... 93

2. Gli atti approvati dal CAL ... 94

3. L’attività del CREL ... 96

4. Gli atti approvati dal CREL ... 96

APPENDICE Schema di classificazione dei macrosettori e delle materie di intervento legislativo ... 99

(7)

INTRODUZIONE

Il nono Rapporto annuale sullo stato della legislazione esamina l'attività le- gislativa e istituzionale dell'Assemblea delle Marche dall'inizio della IX legisla- tura fino a tutto il 2010, fornendo una fotografia sull’andamento dell’attività normativa.

Il Rapporto conferma l'impostazione grafica delle precedenti edizioni, arti- colandosi in due parti e vari capitoli.

La prima parte concerne lo stato della legislazione della Regione Marche.

Come ben si ricorda, l’anno 2010 ha coinciso con l’appuntamento elettorale e con l’inizio, ad aprile dello stesso anno, di una nuova legislatura e l’insediamento di una nuova Assemblea e Giunta regionale: per tale motivo, si è dedicato il primo capitolo del Rapporto ai risultati delle elezioni del 28 e 29 marzo 2010 e alla descrizione di alcuni adempimenti obbligatori iniziali, quali la presentazione del programma di Governo e della nuova compagine governa- tiva, la costituzione dell'Ufficio di Presidenza, la costituzione dei Gruppi e del- le Commissioni assembleari.

I capitoli successivi, il secondo, il terzo e il quarto, riguardano la produzio- ne normativa: in particolare sono forniti dati ed esposte caratteristiche dell'at- tività legislativa e regolamentare, della qualità tecnico-giuridica della legisla- zione nonché informazioni sul percorso dell'Assemblea regionale in tema di riordino normativo.

Le proposte di legge presentate nel periodo aprile – dicembre 2010 sono classificate e analizzate secondo il soggetto proponente, il macrosettore inte- ressato dalle iniziative, le Commissioni assembleari cui le proposte di legge sono state assegnate e l’esito finale delle stesse.

Il capitolo quinto, dedicato al contenzioso costituzionale della Regione Mar- che, riporta una rassegna dei giudizi promossi in via principale dal Governo avverso leggi regionali delle Marche, dei giudizi promossi in via principale

(8)

8

dalla Regione avverso leggi e atti aventi forza di legge dello Stato e dei giudizi promossi in via incidentale nel corso di altri giudizi civili, penali o amministra- tivi avverso leggi della Regione Marche.

Riguardo al tipo di giudizio, si rileva che nel primo anno della IX legislatu- ra (aprile-dicembre 2010) tutte le decisioni sono state emesse a seguito di ri- corsi di legittimità costituzionale proposti in via principale.

La seconda parte del Rapporto concerne l'attività istituzionale dell'Assem- blea regionale.

Il primo capitolo riguarda l'attività in generale dell'Assemblea e, cioè, le sedute e gli atti approvati (deliberazioni legislative, regolamentari, ammini- strative, mozioni, ordini del giorno, risoluzioni e nomine); il secondo e il terzo capitolo riguardano invece, nello specifico, l'attività di sindacato ispettivo e quella di indirizzo politico (interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno e risoluzioni).

Il capitolo quarto si occupa dell'analisi delle nomine e designazioni di com- petenza dell'Assemblea legislativa regionale, mentre l'ultimo capitolo è dedica- to all'attività del Consiglio delle Autonomie locali (CAL) e del Consiglio regio- nale dell'economia e del lavoro (CREL) attraverso la descrizione delle rispetti- ve funzioni, composizione, sedute, attività ed atti approvati.

Come negli anni precedenti, nella stesura del testo, si è volutamente evitato l'uso di un linguaggio estremamente tecnico e specialistico al fine di agevolar- ne lettura e comprensione.

Il presente Rapporto vuole, infatti, costituire un'occasione di riflessione e di valutazione dell'attività legislativa e istituzionale dell'Assemblea regionale: un valido contributo di conoscenza e divulgazione della realtà normativa dell’organo più rappresentativo delle Marche, diretto non solo ai consiglieri regionali, primi destinatari del lavoro, e ai tecnici del settore, ma anche all’intera comunità marchigiana.

L’Assemblea legislativa regionale, quale organo di rappresentanza politica, ha l’onere di rendere conto di quanto operato nei propri ambiti di competenza

(9)

non solo per rendere più chiara e condivisibile la propria azione, ma soprattut- to per un maggiore coinvolgimento della società al fine di migliorare i processi decisionali.

La stesura del Rapporto annuale sulla legislazione, inoltre, si è rivelata sempre più utile nel corso degli anni, in quanto si presenta come valido stru- mento non solo per conoscere la propria realtà normativa ma anche per poter confrontare le tendenze che la legislazione assume a livello locale e suggerire riflessioni utili per sempre più migliorare la qualità della normazione e la comprensione delle leggi.

Si auspica, quindi, che il presente rapporto possa contribuire, come in pas- sato, a far meglio conoscere l’operato dell’Assemblea legislativa marchigiana e, al contempo, a far riflettere su quanto si è fatto.

Aprirsi all’esterno e rendere conto del proprio operato sul piano della legi- slazione e dell’attività istituzionale è anche un modo per avvicinare soggetti amministrati e istituzioni, un modo per far capire che nelle sedi istituzionali non domina solo l’autoreferenzialità della politica, ma la concretezza dei prov- vedimenti legislativi e amministrativi che, in misura più o meno ampia, hanno un impatto sulla vita di tutti.

Stefano Michele La Micela

Dirigente dell’Area dei Servizi Assembleari

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Parte Prima

Stato della legislazione

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(13)

IX LEGISLATURA: LE NOVITÀ

CAPITOLO I

IX LEGISLATURA: LE NOVITÀ

1. Il risultato elettorale e la nuova composizione dell'Assemblea legislativa regionale

Alle votazioni per l'elezione dell'Assemblea regionale e del Presidente della Giunta, svoltesi il 28 e il 29 marzo 2010, hanno partecipato 809.146 elettori, pari al 62,77% degli aventi diritto; i voti validamente espressi sono stati 770.749.

La lista di centro sinistra Gian Mario “Spacca Presidente” è risultata vincen- te con il 53,17% dei voti: il capolista Gian Mario Spacca è stato eletto per la se- conda volta Presidente della Regione.

La coalizione di centro destra che si è presentata con la lista regionale “ Per le Marche” ha ottenuto il 39,71% dei voti; il candidato presidente Erminio Ma- rinelli è stato proclamato consigliere.

La Lista “ Unione democratica per le Marche” anch'essa presente nella com- petizione elettorale, con capolista Massimo Rossi, ha ottenuto il 7,11% dei voti.

Le liste provinciali del Partito Democratico, Italia dei Valori, Unione di Centro, Alleanza Riformista, Alleanza per l'Italia e Verdi, collegate alla lista regionale “Gian Mario Spacca Presidente”, hanno ottenuto complessivamente 26 seggi; 15 seggi sono stati conseguiti dalla coalizione di centrodestra collega- ta alla lista regionale “Per le Marche”; 2 seggi alla lista regionale “Unione de- mocratica per le Marche”.

L'assemblea legislativa regionale è composta da 42 consiglieri regionali e dal Presidente della Giunta Regionale; le donne che fanno parte dell'Assemblea legislativa sono 7.

Le elezioni si sono svolte sulla base della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 (Norme per l’elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta regiona- le).

Salvo quanto disposto dalla stessa legge regionale, si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 16 mag- gio 1960, n. 570 (Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione de- gli organi delle Amministrazioni comunali), nelle parti riguardanti i Consigli dei Comuni con oltre 15.000 abitanti, e le disposizioni della legge 17 febbraio 1968, n. 108 (Norme per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a sta-

(14)

IX LEGISLATURA: LE NOVITÀ

14

tuto normale), e loro successive modificazioni ed integrazioni (articolo 1, comma 4, della legge regionale n. 27/2004).

2. Le prime sedute dell'Assemblea legislativa regionale: adempimenti obbligatori, presentazione del programma di Governo

L'assemblea legislativa regionale ha tenuto la sua prima seduta il 19 Aprile 2010 e, regolarmente composta da 43 membri (Presidente della Giunta e 42 Consiglieri), come previsto dallo Statuto della Regione Marche, come primo atto, ha eletto tra i suoi componenti, con tre votazioni separate a scrutinio segre- to, il Presidente e l’Ufficio di presidenza composto, oltre che dal Presidente, da due Vicepresidenti e da due Consiglieri segretari.

E' stato eletto Presidente dell'Assemblea Vittoriano Solazzi (Partito Demo- cratico); alla carica di Vice Presidente sono stati eletti i consiglieri Paola Giorgi (Italia dei Valori) e Giacomo Bugaro (Popolo della Libertà) e a quella di segre- tario i consiglieri Moreno Pieroni (Partito Socialista Italiano) e Franca Roma- gnoli (Futuro e Libertà per l'Italia).

Successivamente, il Presidente della Giunta Regionale ha illustrato il pro- gramma di governo della IX legislatura e ha presentato la nuova compagine governativa.

La nuova Giunta regionale risulta composta dal Presidente Gian Mario Spacca e dagli Assessori: Antonio Canzian, Sandro Donati, Sara Giannini, Pie- tro Marcolini, Luca Marconi, Almerino Mezzolani, Serenella Moroder, Marco Luchetti, Paolo Petrini (indicato quale Vicepresidente della Giunta regionale), Luigi Viventi.

Nella seduta n. 7 del 15/06/2010 si è proceduto alla convalida dell'elezione di tutti consiglieri eletti.

L'assemblea legislativa risulta composta da 43 consiglieri e, in particolare:

Presidente della Giunta regionale: Gian Mario Spacca

Consiglieri regionali: Acacia Scarpetti Luca; Acquaroli Francesco; Badiali Fa- bio; Binci Massimo; Bucciarelli Raffaele; Bugaro Giacomo; Busilacchi Gianlu- ca; Camela Valeriano; Canzian Antonio; Cardogna Adriano; Carloni Mirco; Ci- riaci Graziella; Comi Francesco; D'Anna Giancarlo; Donati Sandro; Eusebi Pa- olo; Foschi Elisabetta; Giancarli Enzo; Giannini Sara; Giorgi Paola; Latini Di- no; Marco Luchetti; Malaspina Maura; Marangoni Enzo; Marconi Luca; Mari- nelli Erminio; Massi Francesco; Mezzolani Almerino; Natali Giulio; Ortenzi

(15)

IX LEGISLATURA: LE NOVITÀ

Rosalba; Petrini Paolo; Pieroni Moreno; Perazzoli Paolo; Ricci Mirco; Roma- gnoli Franca; Sciapichetti Angelo; Silvetti Daniele; Solazzi Vittoriano; Traver- sini Gino; Trenta Umberto; Zaffini Roberto; Zinni Giovanni.

In data 26 aprile 2010 il nuovo Ufficio di Presidenza ha preso atto della re- golare costituzione di dodici gruppi assembleari e della nomina dei rispettivi presidenti mentre, nella successiva seduta del 5 maggio 2010 ha deliberato l'as- segnazione dei consiglieri e la contestuale istituzione di sei Commissioni as- sembleari.

3. Le Commissioni assembleari: istituzione e competenze

L'assemblea legislativa regionale all’inizio della legislatura, nella seduta del 5 maggio 2010, ha istituito le Commissioni assembleari permanenti in base alla proposta formulata dall’Ufficio di presidenza, sentiti i presidenti dei gruppi consiliari.

Le competenze delle Commissioni, rispetto alla scorsa legislatura, sono state sostanzialmente confermate.

Di seguito è riportata la composizione di ogni Commissione e le materie di rispettiva competenza:

I Commissione Competenze:

Affari istituzionali; Affari generali; Circoscrizioni comunali; Polizia locale, ur- bana, e rurale; Enti locali; Ordinamento di Enti, Aziende e Societa' collegate alla Regione; Informazione; Scuola e cultura; Musei; Biblioteche; Diritto allo studio; Sport e tempo libero

Presidente: Rosalba Ortenzi (PD)

Vice Presidente: Francesco Massi Gentiloni Silveri (PDL) Componenti:

• Paola Giorgi (IdV)

• Enzo Marangoni (Lega Nord)

• Paolo Perazzoli (PD)

• Franca Romagnoli (FLI)

• Gino Traversini (PD)

(16)

IX LEGISLATURA: LE NOVITÀ

16

II Commissione Competenze:

Schema e programma regionale di sviluppo; Bilancio e Finanze; Demanio e Pa- trimonio; Ordinamento degli uffici; Personale della Regione

Presidente: Dino Latini (Alleanza per Italia)

Vice Presidente: Roberto Zaffini (Lega Nord Padania) Componenti:

• Mirco Carloni (PDL)

• Enzo Giancarli (PD)

• Mirco Ricci (PD)

• Angelo Sciapichetti (PD)

• Giovanni Zinni (PDL)

III Commissione Competenze:

Attivita' produttive; Problemi del lavoro; Emigrazione; Agricoltura e foreste;

Cooperazione; Industria; Artigianato; Commercio; Turismo e Industria Alber- ghiera; Acque minerali e termali; Formazione professionale; Caccia e pesca Presidente: Fabio Badiali (PD)

Vice Presidente: Graziella Ciriaci (PDL) Componenti:

• Luca Acacia Scarpetti (IdV)

• Raffaele Bucciarelli (PDCI-PRC)

• Elisabetta Foschi (PDL)

• Maura Malaspina (UDC)

• Erminio Marinelli (Per le Marche)

• Paolo Perazzoli (PD)

• Gino Traversini (PD)

(17)

IX LEGISLATURA: LE NOVITÀ

IV Commissione Competenze:

Assetto territoriale e ambientale; Urbanistica; Ecologia; Acquedotti; Lavori pubblici; Viabilita' e trasporti; Cave e torbiere

Presidente: Enzo Giancarli (PD) Vice Presidente: Daniele Silvetti (FLI) Componenti:

• Luca Acacia Scarpetti (IdV)

• Francesco Acquaroli (PDL)

• Massimo Binci (SEL)

• Valeriano Camela (UDC)

• Mirco Ricci (PD)

V Commissione Competenze:

Sicurezza sociale (Servizi sociali; Assistenza sanitaria e ospedaliera; Assistenza sociale)

Presidente: Francesco Comi (PD)

Vice Presidente: Giancarlo D'Anna (PDL) Componenti:

• Fabio Badiali (PD)

• Gianluca Busilacchi (PD)

• Valeriano Camela (UDC)

• Paolo Eusebi (IdV)

• Giulio Natali (PDL)

• Moreno Pieroni (PSI)

(18)

IX LEGISLATURA: LE NOVITÀ

18

VI Commissione Competenze:

Politiche Comunitarie; Cooperazione allo sviluppo e solidarieta' internazionale Presidente: Adriano Cardogna (Verdi)

Vice Presidente: Umberto Trenta (PDL) Componenti:

• Giacomo Bugaro (PDL)

• Gianluca Busilacchi (PD)

• Angelo Sciapichetti (PD)

4. Commissione straordinaria di cui all'art. 135 del Regolamento inter- no dell'Assemblea legislativa regionale

Nella seduta del 19 maggio 2010, l'Ufficio di Presidenza ha deliberato la composizione della Commissione straordinaria di cui all'articolo 135 del Rego- lamento interno dell'Assemblea legislativa regionale.

La Commissione straordinaria, composta da nove consiglieri regionali, è sta- ta istituita con la finalità di elaborare un testo di modifica complessiva del Re- golamento interno dell'Assemblea.

Competenze:

Revisione Regolamento interno

Presidente: Luca Acacia Scarpetti (IdV) Vice Presidente: Giulio Natali (PDL) Componenti:

• Massimo Binci (SEL)

• Gianluca Busilacchi (PD)

• Adriano Cardogna (Verdi)

• Maura Malaspina (UDC)

• Paolo Perazzoli (PD)

• Roberto Zaffini (Lega Nord Padania)

• Giovanni Zinni (PDL)

(19)

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

0%

26%

0% 0%

74%

Giunta Consiliare Uff. Presidenza Enti loc ali Popolare

CAPITOLO II

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

1. Andamento dell’iniziativa legislativa

Nell’anno 2010, dall’avvio della IX legislatura avvenuto il 19 aprile 2010 me- diante la prima seduta della neo-eletta Assemblea legislativa delle Marche, sono state presentate, alla citata Assemblea legislativa, 62 proposte di legge.

2. Tipo di iniziativa legislativa

Per quanto attiene al tipo di iniziativa legislativa, nel periodo aprile – di- cembre 2010, 16 proposte di legge sono d’iniziativa della Giunta e 46 d’iniziativa consiliare.

Tab. 1. P.d.l. anno 2010 (apr./dic.) distinte per tipo di iniziativa

Iniziativa p.d.l. P.d.l. presentate

Giunta 16

Consiliare 46

Ufficio Presidenza ---

Enti locali ---

Popolare ---

Totale 62

Fig. 1. Ripartizione % p.d.l. anno 2010 (apr./dic.) distinte per tipo di iniziativa

(20)

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

20

16

46

0 0 0

0 10 20 30 40 50 60

Giunta Consiliare Uff . Presidenza Ent i locali Popolare Fig. 2. P.d.l. anno 2010 (apr./dic.) distinte per tipo di iniziativa

Nel primo anno della IX legislatura si evidenzia l’assenza dell’iniziativa le- gislativa popolare, dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa e degli enti locali e una certa vivacità dell’iniziativa legislativa consiliare, che ha spes- so rappresentato un impulso all’intervento legislativo dell’esecutivo.

Le proposte di legge d’iniziativa consiliare costituiscono, infatti, un forte stimolo alla Giunta facendola intervenire sulle stesse problematiche e poter così arrivare, in sede referente, a elaborare un'unica proposta di legge in cui far con- fluire, conciliandole, le diverse posizioni sostenute da ciascuno.

Per quanto concerne il tipo di iniziativa legislativa consiliare, nel periodo apri- le – dicembre 2010, 15 proposte di legge sono d’iniziativa dei Consiglieri di maggioranza, 28 d’iniziativa dei Consiglieri di minoranza e 3 di iniziativa mista.

Tab. 2. P.d.l. anno 2010 (apr./dic.) distinte per tipo di iniziativa consiliare

Iniziativa consiliare P.d.l. presentate

Maggioranza 15

Minoranza 28

Mista 3

Totale 46

(21)

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

3 28

15

0 5 10 15 20 25 30

Maggioranza Minoranza Mista

60%

7% 33%

Maggioranza Minoranza Mista

Fig. 3. P.d.l. anno 2010 (apr./dic.) distinte per tipo di iniziativa consiliare

Fig. 4. Ripartizione % pdl anno 2010 (apr./dic.) distinte per tipo di iniziativa consiliare

3. Tasso di successo dell’iniziativa legislativa

Per tasso di successo dell’iniziativa legislativa si intende il rapporto tra le proposte di legge presentate e le proposte di legge approvate in un’unità di tempo determinata.

Si evidenzia che le proposte di legge approvate, in genere, risultano in nu- mero superiore alle leggi promulgate, in quanto le proposte di legge d’identico e uguale contenuto vengono abbinate tra loro.

Tab. 3. Tasso di successo iniziativa legislativa anno 2010 (apr./dic.)

P.d.l. presentate P.d.l. approvate Tasso di successo

62 18 29,03%

(22)

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

22

18 62

0 10 20 30 40 50 60 70

P.d. l. pres ent ate P.d.l. approvate Fig. 5. P.d.l. presentate e approvate anno 2010 (apr./dic.)

Il tasso di successo varia, poi, in maniera significativa in relazione al sogget- to dell’iniziativa.

Di norma il tasso di successo delle proposte di legge d’iniziativa della Giun- ta regionale è sensibilmente superiore a quello delle proposte di legge d’iniziativa consiliare.

Tab. 4. Tasso di successo iniziativa legislativa anno 2010 (apr./dic.) distinto in base al soggetto dell’iniziativa

Iniziativa p.d.l.

P.d.l.

presentate

P.d.l.

approvate

Tasso di successo singola iniziativa

Tasso di successo complessivo

Giunta 16 12 75% ---

Consiliare 46 6 13,04% ---

Ufficio Presidenza --- --- --- ---

Enti locali --- --- --- ---

Popolare --- --- --- ---

Totale 62 18 --- 29,03%

(23)

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

0,00 0,00 0,00

13,04 75,00

0, 00 20, 00 40, 00 60, 00 80, 00 100, 00

Giunta Consiliare Uf f. Presidenza Ent i locali Popolare Fig. 6. Tasso di successo iniziativa legislativa anno 2010 (apr./dic.) distinto in base al

soggetto dell’iniziativa

Il tasso di successo varia, ancora, in maniera significativa in relazione al soggetto dell’iniziativa consiliare.

In genere il tasso di successo delle proposte di legge d’iniziativa mista (pre- sentate, cioè, dai Consiglieri di maggioranza e di minoranza insieme) è sensi- bilmente superiore a quello delle proposte di legge presentate dai Consiglieri di maggioranza o di minoranza.

Tab. 5. Tasso di successo iniziativa legislativa anno 2010 (apr./dic.) distinto per tipo di iniziativa consiliare

Soggetto iniziativa p.d.l.

P.d.l.

presentate

P.d.l.

approvate

Tasso di successo singola iniziativa

Tasso di successo complessivo

Maggioranza 15 3 13,33% ---

Minoranza 28 3 10,71% ---

Mista 3 --- --- ---

Totale 46 6 --- 13,04%

(24)

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

24

10, 71 13,33

0, 00 0,00

5,00 10,00 15,00

Maggioranza Minoranza Mist a

Fig. 7. Tasso di successo iniziativa legislativa anno 2010 (apr./dic.) distinto per tipo di iniziativa consiliare

Tab. 6. Tasso di successo iniziativa legislativa anno 2010 (apr./dic.) distinto in base al soggetto dell’iniziativa e per tipo di iniziativa consiliare

Soggetto iniziativa P.d.l.

P.d.l.

presentate

P.d.l.

approvate

Tasso di successo singola iniziativa

Tasso di successo complessivo

Giunta 16 12 75,00% ---

Maggioranza 15 3 20,00% ---

Minoranza 28 3 10,71% ---

Mista 3 --- --- ---

Ufficio Presidenza --- --- --- ---

Enti locali --- --- --- ---

Popolare --- --- --- ---

Totale 62 18 --- 29,03%

(25)

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

0,00 0, 00 0,00

20,00 75, 00

0,00 10,71

0,00 20,00 40,00 60,00 80,00

Giunta Magg. Min. Mista Uff . Pres. Enti locali Popolare Fig. 8. Tasso di successo iniziativa legislativa anno 2010 (apr./dic.) distinto in base al

soggetto dell’iniziativa e per tipo di iniziativa consiliare

4. Intervento modificativo all’iniziativa legislativa

In genere risulta incisivo l’intervento modificativo, a cui sono sottoposte le proposte di legge approvate, connesso all’istruttoria legislativa delle competenti Commissioni assembleari e alla discussione e votazione in Aula.

Di norma l’attività emendativa comprende le ordinarie procedure politiche di votazione delle modifiche, ma anche attività meno visibili quali la riscrittura dei testi in seno alle Commissioni e l’introduzione di modifiche tecnico-formali da parte degli uffici per la presenza di un insieme di regole standard riguardo alla redazione dei testi normativi.

Lungi dall'essere mero recettore delle iniziative dell'esecutivo, l’Assemblea legislativa regionale si presenta di solito come attore vivace e partecipe del pro- cedimento legislativo.

Nel periodo aprile – dicembre 2010 l’intervento modificativo alle proposte di legge approvate rispetto alle relative proposte iniziali è stato sia tecnico- formale che sostanziale e ha riguardato 16 delle 18 proposte approvate, con un

(26)

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

26

tasso di modifica complessivo pari all’88,89% a dimostrazione dell’incisiva in- fluenza del lavoro istruttorio delle Commissioni.

Poi, sempre nel periodo preso a riferimento nel presente rapporto, 12 delle 18 proposte di legge approvate sono state oggetto di emendamenti in sede di di- scussione e votazione in Aula, con un tasso di modifica complessivo pari al 66,67% a riprova che l’Assemblea legislativa regionale è in grado di esercitare un’apprezzabile influenza sulla conformazione finale dei testi legislativi.

Solo l’11,11% delle proposte di legge approvate nella IX legislatura, ovvero 2 delle 18 proposte, non ha subito l’intervento modificativo in Commissione o in Aula o da parte degli Uffici.

Tab. 7. Intervento modificativo alle p.d.l. approvate anno 2010 (apr./dic.) distinte in ba- se al soggetto dell’iniziativa

Iniziativa p.d.l.

P.d.l.

Approvate

P.d.l.

modificate in Comm.ne

P.d.l.

emendate in aula

P.d.l.

modificate dagli uffici

P.d.l.

non modificate

Giunta 12 10 6 10 2

Consiliare 6 6 6 6 ---

Uff. Presidenza --- --- --- --- ---

Enti locali --- --- --- --- ---

Popolare --- --- --- --- ---

Totale 18 16 12 16 2

Tab. 8. Tasso di modifica complessivo alle p.d.l. approvate anno 2010 (apr./dic.)

Intervento modificativo P.d.l. approvate Tasso di modifica complessivo alle p.d.l. approvate

in Commissione 16 88.89%

in Aula 12 66,67%

degli Uffici 16 88,89%

non modificate 2 11,11%

(27)

L’INIZIATIVA LEGISLATIVA

66,67 88,89

11,11 88,89

0, 00 20, 00 40, 00 60, 00 80, 00 100, 00

in Comm.ne in Aula degli Uffici non modificate 0

6

0 0 0

6 6

0 0 0

10

6

0 0 0

2

0 0 0 0 0 0

12

6 10

0 2 4 6 8 10 12

Giunta

Consiliare

Ufficio Presidenza

Enti locali

Popolare

Fig. 9. Intervento modificativo alle p.d.l. approvate anno 2010 (apr./dic.) distinte in ba- se al soggetto dell’iniziativa

Fig. 10. Tasso di modifica complessivo alle p.d.l. approvate anno 2010 (apr./dic.)

(28)
(29)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

CAPITOLO III

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

1. Andamento della produzione legislativa

Nel periodo aprile – dicembre 2010 sono state promulgate 14 leggi.

I dati relativi alle leggi promulgate nel primo anno della IX legislatura ap- paiono in linea con il complessivo andamento della produzione legislativa dell’ultimo periodo, in cui si è registrata una progressiva e costante diminuzio- ne dei provvedimenti approvati. La diminuzione dell’attività legislativa deriva non solo dal mutato ruolo delle assemblee legislative regionali, ma anche dalla acquisita consapevolezza, da parte del legislatore regionale, che la produzione normativa va non soltanto incrementata, ma soprattutto soggetta a interventi di riordino, aggiornamento e semplificazione.

La riduzione dell’attività legislativa va, anche, riconnessa al sempre più fre- quente rinvio da parte del legislatore regionale ad atti di Giunta per la disciplina di indirizzi, procedure, criteri, che in precedenza venivano, invece, stabiliti con legge.

Le tabelle e i grafici che seguono evidenziano l’andamento della produzione legislativa, riferito alle sole leggi regionali e non anche alle leggi statutarie, nel periodo compreso tra la prima e la nona legislatura.

Viene prima riportato il numero delle leggi promulgate ogni anno dal 1970 al 31 dicembre 2010, poi il numero delle leggi promulgate in ogni legislatura.

Tab. 9. Produzione legislativa per anno

Anno 1970 1971 1972 1973 1974 1975

Legge --- 4 9 36 53 47

Anno 1976 1977 1978 1979 1980 1981

Legge 35 50 25 42 55 43

Anno 1982 1983 1984 1985 1986 1987

Legge 48 41 42 33 29 45

(30)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

30

Anno 1988 1989 1990 1991 1992 1993

Legge 45 34 60 40 52 37

Anno 1994 1995 1996 1997 1998 1999

Legge 52 67 49 77 47 39

Anno 2000 2001 2002 2003 2004 20051

Legge 30 35 28 29 30 36

Anno 2006 2007 20081 2009 2010

Legge 22 20 38 33 22

Totale leggi 1.559

Tab. 10. Produzione legislativa per legislatura

Legislatura Leggi

I 149

II 202

III 212

IV 205

V 241

VI 253

VII 142

VIII 141

IX 14

Totale 1.559

1 Tra le leggi promulgate nella VII e VIII legislatura ci sono anche 2 leggi statutarie: la n. 1 dell’8 marzo 2005 (Statuto della Regione Marche) e la n. 2 del 22 gennaio 2008 che modifica lo Statuto.

(31)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

14 149

202 212 205

241 253

142 141

0 50 100 150 200 250 300

I II II I IV V VI VII VI II IX

Leggi emanate

Fig. 11. Produzione legislativa per legislatura

2. La dimensione delle leggi

Per quantificare l’entità della produzione legislativa regionale va anche ana- lizzata la dimensione delle leggi, che si misura convenzionalmente in articoli, commi e caratteri, questi ultimi da considerare come l’unità di misura elementa- re dell’estensione fisica delle leggi.

E’ ovvio che una valutazione complessiva della produzione legislativa re- gionale non va basata solo su tali elementi, ma deve essere ricavata dalla com- binazione e dal bilanciamento di ulteriori fattori, quali il numero delle leggi prodotte e soprattutto il loro contenuto normativo.

Tab. 11. Dimensione leggi anno 2010 (apr./dic.)

Leggi 14

Articoli 201

Commi 503

Caratteri 234.289

(32)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

32

Fig. 12. Dimensione leggi anno 2010 (apr./dic.)

503

201

14 0

100 200 300 400 500 600

n. leggi n. articoli n. commi

Anno 2010

3. Tasso mensile di legislazione

Per tasso di legislazione si intende il numero medio di leggi prodotte dall’organo legislativo in un’unità di tempo determinato.

Prendendo come unità di tempo il mese, nella IX legislatura si registra un tasso mensile complessivo di 1,56 leggi/mese.

Tab. 12. Tasso mensile di legislazione IX legislatura

Anno Numero leggi Tasso mensile annuale

2010 (apr./dic.) 14 1,56

4. La fonte giuridica della potestà legislativa

Avendo riguardo alla fonte giuridica della potestà legislativa e, cioè, alla fonte costituzionale, le leggi regionali possono essere suddivise a seconda che costituiscano esercizio della potestà legislativa concorrente o residuale, di cui all’art. 117 della Costituzione.

In virtù di tale criterio una legge regionale può essere classificata come:

(33)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

Mista 0%

Concorrente 64%

Residuale 36%

• concorrente, quando emanata in forza di potestà legislativa di cui all’art.

117, terzo comma, Cost.;

• residuale, quando emanata in forza di potestà legislativa di cui all’art. 117, quarto comma, Cost.;

• mista, quando sfugge a una chiara individuazione del titolo competenziale in base al criterio della prevalenza2.

In base alla fonte giuridica delle 14 leggi promulgate nel periodo aprile - di- cembre 2010, 9 sono da ricomprendere nella potestà legislativa “concorrente” e 5 in quella “residuale”.

Tab. 13. Produzione legislativa anno 2010 (apr./dic.) differenziata per fonte giuridica della potestà legislativa

Potestà legislativa Numero leggi

Concorrente 9

Residuale 5

Mista ---

Totale 14

Fig. 13. Ripartizione % produzione legislativa anno 2010 (apr./dic.) differenziata per fonte giuridica della potestà legislativa

2 Le leggi in materia di bilancio e di tributi sono state classificate tra quelle che costituiscono esercizio di potestà legislativa concorrente, in quanto l’autonomia finanziaria regionale deve comunque rispettare i principi di armonizzazione statali in materia contabile e finanziaria.

(34)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

34

9

5

0

0 5 10 15

Concorrente Residuale Mista

Fig. 14. Produzione legislativa anno 2010 (apr./dic.) differenziata per fonte giuridica della potestà legislativa

5. La tipologia delle leggi

Avendo riguardo al contenuto, le leggi regionali possono distinguersi in base alla tipologia prevalente delle norme che esse contengono, al fine di misurarne il rilievo normativo.

In virtù di tale criterio una legge regionale può classificarsi come:

 legge di settore, quando stabilisce regole per il governo di settori specifici o definisce strumenti per realizzare interventi in tali ambiti;

 legge istituzionale, quando riguarda l’organizzazione istituzionale della Regione e la tutela di diritti fondamentali;

 legge di bilancio, quando è direttamente collegata alla manovra annuale di bilancio;

 legge provvedimento, quando disciplina situazioni specifiche o realizza singoli interventi;

 legge di manutenzione normativa, quando reca disposizioni di puntuale correzione, modifica o integrazione della normativa vigente.

Delle 14 leggi promulgate nel periodo aprile – dicembre 2010 risulta che 6 so- no leggi di mera manutenzione normativa; 5 sono leggi di bilancio e 3 sono leggi di settore.

(35)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

3

0

5

0

6

0 2 4 6 8 10

Settore Istituzionale Bilancio Provvedimento Manutenzione

Istituzionale 0%

Settore 21%

Manut enzione

43% Provvedimento

0%

Bilancio 36%

Tab. 14. Produzione legislativa anno 2010 (apr./dic.) differenziata per tipologia

Tipologia Numero leggi

Leggi di settore 3

Leggi istituzionali ---

Leggi di bilancio3 5

Leggi provvedimento ---

Leggi di manutenzione 6

Fig. 15. Produzione legislativa anno 2010 (apr./dic.) differenziata per tipologia

Fig. 16. Ripartizione % produzione legislativa anno 2010 (apr./dic.) differenziata per tipologia

3 Nelle leggi di bilancio è compresa la l.r. 3 agosto 2010, n. 11 “Misure urgenti in materia di contenimento della spesa”.

(36)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

36

6. La tecnica redazionale delle leggi

Avendo riguardo al contenuto, le leggi regionali possono distinguersi in base alla modalità di redazione del testo, al fine di evidenziarne la forma tecnica.

In virtù di tale criterio una legge regionale può classificarsi come:

 nuovo testo, quando introduce nell’ordinamento una disciplina totalmente o anche solo parzialmente nuova di un settore o di una materia. Rientrano in tale tipologia di classificazione anche le leggi che, nel disciplinare ex novo una materia, abrogano in tutto o in parte la normativa pre-vigente e quelle che introducono modifiche in modo non esplicito;

 novella, quando modifica, sostituisce o integra testualmente disposizioni di leggi precedenti (il testo è, cioè, costituito da disposizioni redatte con la tecnica della “novella”). In genere il carattere di novella si ricava dal titolo stesso della legge;

 mista, quando il testo della legge non può essere ricondotto a una determi- nata tipologia; quando, cioè, non è possibile o agevole identificare la preva- lenza di una tecnica sull’altra. In tale categoria sono state considerate anche alcune leggi di bilancio (quali quelle di assestamento dei bilanci) e le leggi finanziarie, in quanto, pur introducendo nuove disposizioni, contengono numerosissime novelle;

 testo unico, quando è stata redatta e approvata con la forma e il contenuto del testo unico.

Sotto il profilo della tecnica redazionale, delle 14 leggi promulgate nel pe- riodo aprile – dicembre 2010, 5 sono classificabili come “nuovo testo”, 7 come

“novelle” e 2 a “tecnica mista”.

Tab. 15. Produzione legislativa anno 2010 (apr./dic.) differenziata per tecnica redazionale

Tecnica redazionale Numero leggi

Nuovi testi 5

Novelle 7

Miste 2

Testi unici ---

Totale 14

(37)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

Novelle 50%

Nuovi testi 36%

Testi unici Mist e 0%

14%

5

7

2

0 0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Nuovi test i Novelle Mist e Testi unici

Fig. 17. Produzione legislativa anno 2010 (apr./dic.) differenziata per tecnica redazionale

Fig. 18. Ripartizione % produzione legislativa anno 2010 (apr./dic.) differenziata per tecnica redazionale

7. Macrosettori d’intervento legislativo

Gli ambiti d’intervento legislativo, a fine di semplificazione, possono essere accorpati in macrosettori: a ogni macrosettore fanno capo determinate materie.

I macrosettori e le materie corrispondono alle voci dell’indice sistematico della banca dati delle leggi regionali, voci che sono state individuate sia per consentire di classificare i testi normativi secondo descrittori rispondenti alle

(38)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

38

2

5

3

0 4

0 1 2 3 4 5 6

O rdinamento ist ituzionale

Sviluppo economico

Territorio ambient e

Servizi persona Finanza regionale

Numero leggi

nuove competenze delle Regioni, risultanti anche dalle ultime riforme apportate alla Costituzione, sia per cercare di rendere la classificazione il più possibile uniforme a quella contenuta nello schema predisposto dalla Camera dei deputati per la formazione dei questionari per i rapporti annuali sullo stato delle legisla- zioni regionali.

Lo schema di classificazione dei macrosettori e delle materie di intervento legislativo è riportato in appendice.

Nel primo anno della IX legislatura, il macrosettore ponderante risulta essere quello relativo a “Finanza regionale”.

Tab. 16. Macrosettori di intervento legislativo anno 2010 (apr./dic.)

Macrosettori Numero leggi

A. Ordinamento istituzionale 4

B. Sviluppo economico e attività produttive --- C. Territorio ambiente e infrastrutture 3 D. Servizi alla persona e alla comunità 2

E. Finanza regionale 5

Totale 14

Fig. 19. Macrosettori di intervento legislativo anno 2010 (apr./dic.)

(39)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

21%

0%

29%

36%

14%

Ordinamento is tituzionale Sviluppo economico Territ orio ambiente Servizi persona Finanza regionale

Fig. 20. Ripartizione % macrosettori di intervento legislativo anno 2010 (apr./dic.)

8. La durata media dell’iter di approvazione delle leggi

La durata media dell’iter di approvazione delle leggi regionali nel 2010 è stata di 73 giorni ognuna, anche se il dato non si ritiene sufficientemente signi- ficativo in quanto la IX legislatura si è avviata ad aprile 2010.

Tale computo fa riferimento al numero di giorni intercorrenti tra la data di presentazione delle singole proposte di legge e la data della approvazione defi- nitiva delle stesse in aula.

Tab. 17. Leggi anno 2010 (apr./dic.) suddivise in scaglioni in base alla durata dell’iter di approvazione, con indicazione della durata media annuale

Totale giorni

approvazione Giorni iter Leggi Media annuale giorni

--- tra 1 e 30 4 ---

--- tra 31 e 90 4 ---

--- tra 91 e 180 5 ---

--- tra 181 e 360 1 ---

--- superiore --- ---

1.022 --- 14 73

(40)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

40

1

0 5

4 4

0 1 2 3 4 5 6

tra 1 e 30 t ra 31 e 90 t ra 91 e 180 tra 181 e 360 superiore

Numero leggi

Fig. 21. Leggi anno 2010 (apr./dic.) suddivise in scaglioni in base alla durata dell’iter di approvazione, con indicazione della durata media annuale

9. Le singole leggi

Si riportano, di seguito, le singole leggi promulgate nel primo anno della IX legislatura, individuando per ciascuna di esse sia il macrosettore d’intervento, sia la specifica materia oggetto della legge; ogni legge, poi, è accompagnata da brevi informazioni sui dati concernenti il suo iter.

In particolare, la tabella riportata a lato di ciascuna legge indica il numero del- la proposta di legge (nel caso di più numeri significa che la legge è il risultato di più proposte); il soggetto titolare dell’iniziativa; la commissione assembleare re- ferente e le commissioni assembleari consultive (in questo campo è altresì indica- ta l’assegnazione al CAL o al CREL); la data in cui la proposta di legge è stata presentata; la data in cui è stata assegnata alla commissione consiliare referente, la data in cui è stata licenziata dalla commissione referente e la data in cui è stata approvata in aula; il numero delle sedute dell’aula consiliare dedicate all’approvazione e la durata dell’iter legislativo dalla data di assegnazione alla commissione assembleare referente a quella dell’approvazione in aula.

Si precisa, al riguardo, che nel caso in cui la legge derivi dall’abbinamento di più proposte di legge, il numero dei giorni dell’iter riportato inizia dalla data di presentazione della prima proposta di legge.

(41)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

ANNO 2010

Pdl 26/2010

Iniziativa Giunta

Presentata 21/07/2010

Commissione referente I Commissione consultiva ---

Assegnata il 21/07/2010

Licenziata il 22/07/2010

Approvata il 27/07/2010

Numero sedute Aula 1

Legge regionale 27 luglio 2010, n. 9 Proroga degli organi di enti e aziende ope- ranti in materie di competenza della Re- gione e dei rappresentanti della Regione in associazioni culturali regionali

A. Ordinamento istituzionale A.2. Amministrazione regionale

Numero giorni iter dalla presentazione alla appro- vazione in Aula

6

Pdl 22/2010

Iniziativa Giunta

Presentata 13/07/2010

Commissione referente V

Commissione consultiva CAL

Assegnata il 13/07/2010

Licenziata il 20/07/2010

Approvata il 27/07/2010

Numero sedute Aula 1

Legge regionale 27 luglio 2010, n. 10 Modifica alla legge regionale 10 agosto 1998, n. 30 "Interventi a favore della fami- glia" e disposizioni riguardanti la trasfor- mazione delle istituzioni pubbliche di assi- stenza e beneficenza (IPAB)

D. Servizi alla persona e alla comunità D.2. Servizi sociali e alla persona

Numero giorni iter dalla presentazione alla appro- vazione in Aula

14

(42)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

42

Pdl 14/2010

Iniziativa Giunta

Presentata 05/07/2010

Commissione referente II Commissione consultiva ---

Assegnata il 07/07/2010

Licenziata il 22/07/2010

Approvata il 27/07/2010

Numero sedute Aula 1

Legge regionale 03 agosto 2010, n. 11 Misure urgenti in materia di contenimento della spesa

E. Finanza

E.1. Contabilità – programmazione

Numero giorni iter dalla presentazione alla appro- vazione in Aula

22

Pdl 11/2010

Iniziativa Giunta

Presentata 29/06/2010

Commissione referente IV Commissione consultiva CAL

Assegnata il 30/06/2010

Licenziata il 28/07/2010

Approvata il 30/07/2010

Numero sedute Aula 1

Legge regionale 04 agosto 2010, n. 12 Modifica alla legge regionale 14 aprile 2004, n. 7 "Disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale"

C. Territorio - ambiente e infrastrutture C.3. Ambiente

Numero giorni iter dalla presentazione alla appro- vazione in Aula

31

(43)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

Pdl 40/2010

Iniziativa Cons. magg.

Presentata 28/09/2010

Commissione referente I Commissione consultiva ---

Assegnata il 28/09/2010

Licenziata il 29/09/2010

Approvata il 05/10/2010

Numero sedute Aula 1

Legge regionale 11 ottobre 2010, n. 13 Modifica alla legge regionale 18 aprile 1986, n. 9 "Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna"

A. Ordinamento istituzionale A.1. Aspetti istituzionali

Numero giorni iter dalla presentazione alla appro- vazione in Aula

7

Pdl 19/2010

Iniziativa Giunta

Presentata 06/07/2010

Commissione referente III Commissione consultiva II

Assegnata il 13/07/2010

Licenziata il 29/09/2010

Approvata il 19/10/2010

Numero sedute Aula 1

Legge regionale 25 ottobre 2010, n. 14 Soppressione dell’Ente regionale per le manifestazioni fieristiche (ERF)

A. Ordinamento istituzionale A.1. Aspetti istituzionali

Numero giorni iter dalla presentazione alla appro- vazione in Aula

105

(44)

LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

44

Pdl 5/2010

Iniziativa Giunta

Presentata 03/06/2010

Commissione referente II Commissione consultiva ---

Assegnata il 09/06/2010

Licenziata il 28/10/2010

Approvata il 03/11/2010

Numero sedute Aula 1

Legge regionale 15 novembre 2010, n. 15 Rendiconto generale dell'Amministrazione per l'anno 2009

E. Finanza

E.1. Contabilità – programmazione

Numero giorni iter dalla presentazione alla appro- vazione in Aula

153

Pdl 42/2010

Iniziativa Giunta

Presentata 29/09/2010

Commissione referente II Commissione consultiva CAL-CREL

I-III-IV-V

Assegnata il 30/09/2010

Licenziata il 28/10/2010

Approvata il 03/11/2010

Numero sedute Aula 1

Legge regionale 15 novembre 2010, n. 16 Assestamento del bilancio 2010

E. Finanza

E.1. Contabilità – programmazione

Numero giorni iter dalla presentazione alla appro- vazione in Aula

35

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