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RP.04.rev00_Relazione di compatibilità idraulica (10391 KB)

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(1)

VALUTAZ IONE D I IMPATTO AMB IENTALE E CONTESTUALE APPROVAZ IONE DEL PROGETTO RELAT IVO A NUOVO IMP IANTO D I RECUPERO D I R IF IUT I

NON PER ICOLOS I TRAM ITE OPERAZ ION I R13 , R12 , R4

sitoin

Comune di Vedelago (TV), Via del Lavoro 12/A

Istanza di VIA e contestuale approvazione del progetto, ai sensi degli artt.19 e 208 del D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i.

ELABORATO TITOLOELABORATO DATA

RP .04

REV.0.0

VALUTAZ IONE D I COMPAT IB IL ITA ’ IDRAUL ICA

Re laz ione tecn ica d i p roge t to Lug 2018 l io

PROPONENTE:

TIMBRO E FIRMA:

Sig. CARRARO Michael

____________________________

Il Legale Rappresentante

STRUTTURA RESPONSABILE DI COMMESSA:

Sig. CALORE Alessandro

____________________________

Il Legale Rappresentante ESTENSORE RESPONSABILE DELL’ELABORATO:

Ing. BIZZOTTO Roberto ____________________________

EMISSIONE DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO NOTE 0.0 07/2018 RB RB- AC RB Prima emissione

Questo documento costituisce proprieintellettuale di Studio Calore S.r.l. e cometale non pot essere copiato,riprodotto o pubblicato,tutto odin parte, senzail consenso scritto dell’autore(legge 22/04/1941 n. 633, art. 2575 e segg. C.C.)

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eventi meteorologici del 26/09/2007... 13

4. Modello idrologico ed elaborazioni statistiche dei dati di precipitazione ... 15

5. Documentazione Fotografica stato di fatto ... 21

6. Inquadramento generale della rete recettrice superficiale consortile ... 30

7. Determinazione della portata massima a situazione attuale ed a situazione trasformata ... 33

8. Determinazione del volume di invaso di laminazione portate allo scarico ... 38

9. Metodo delle piogge per curve di possibilità pluviometrica a due parametri... 38

10. Scelte progettuali per garantire l’invarianza idraulica ... 46

11. Impianto di controllo (trattamento) delle acque meteoriche scolanti dalle aree impermeabilizzate scoperte (in progetto). ... 46

12. Modulazione portate allo scarico ... 49

13. Conclusioni ... 49



 

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Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n°633, art. 2575 e segg. C.C.)

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La presente Valutazione di Compatibilità Idraulica, viene redatta ai sensi delle ordinanze 2, 3, 4 e segg. del 22.01.08 emanate dal Commissario per l’emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici del 26 settembre 2007, in riferimento agli interventi relativi all’ampliamento sede aziendale di industria per la preparazione e la raccolta di cascami metallici destinati al riciclaggio, da edificare in Vedelago – via Vicenza.

Fig. 1: Inquadramento dell’intervento. Estratto foto aerea.

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Fig. 2: Inquadramento dell’intervento. Estratto I.G.M..

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Fig. 3: Inquadramento dell’intervento. Estratto Carta Tecnica Regionale C.T.R.

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Fig. 4: Inquadramento dell’intervento. Estratto catastale. Comune di Vedelago FG. 25.

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Fig. 5: Inquadramento dell’intervento. Estratto PAT comune di Vedelago,Tavola dei Vincoli.

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Fig. 6: Inquadramento dell’intervento. Estratto PAT comune di Vedelago,Tavola delle invarianti.

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Fig. 7: Inquadramento dell’intervento. Estratto PAT comune di Vedelago,Tavola delle Fragilità.

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Fig. 8: Inquadramento dell’intervento. Estratto PAT comune di Vedelago,Tavola delle trasformabilità.

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Con la presente relazione di compatibilità idraulica si intendono verificare le condizioni di deflusso delle precipitazioni meteoriche interessanti l’area oggetto di trasformazione e stimare eventuali volumi compensativi da rendere disponibili.

Tutte le considerazioni e le analisi svolte seguono la metodologia richiesta dalla D.G.R.V. 3637/02, successivamente aggiornata con la D.G.R.V. 1322/06 (l’ultima integrazione della norma è la D.G.R.V.

1841/07), delibere di giunta regionale del Veneto inerenti la Valutazione di Compatibilità Idraulica.

 /DQRUPDWLYDUHJLRQDOHVXOODFRPSDWLELOLWD·LGUDXOLFD

Il presente studio intende verificare, dal punto di vista idraulico, la perseguibilità del progetto proposto per le aree in esame, sottoponendole alle restrittive normative previste per le varianti urbanistiche stesse.

La Regione del Veneto ha emesso alcune norme che disciplinano la pianificazione urbanistica in relazione alla regimazione dei deflussi idrici. Nel Dicembre 2002, con D.G.R.V. 3637/02, è stato istituito l’obbligo di redigere una Valutazione di Compatibilità Idraulica per ogni variante agli strumenti urbanistici.

Le disposizioni regionali in materia di perimetrazione delle aree a rischio idraulico e idrogeologico e le indicazioni per la formazione dei nuovi strumenti urbanistici, approvate con Delibera G.R. n. 3637 del 13.12.2002, successivamente aggiornata con la D.G.R.V. 1322/06 (integrata successivamente dalla D.G.R.V. 1841/07), pongono dei vincoli stringenti all’attività di pianificazione urbanistica. Tali disposizioni subordinano l’approvazione di nuovi strumenti urbanistici o di loro varianti, al parere di conformità idraulica espresso dalla competente autorità idraulica, individuata dalla Regione Veneto nella unità complessa del Genio Civile Regionale. Al fine di emettere detto parere, l’autorità deve avvalersi del parere degli Enti di settore competenti per territorio.

Le disposizioni regionali costituiscono una “anticipazione” del futuro assetto normativo globale in materia idraulica e hanno lo scopo, dichiarato dalla stessa Regione, di prevenire possibili dissesti idraulici ed idrogeologici non contemplati dai P.A.I., in quanto questi ultimi possono prendere in esame soltanto lo stato di fatto e non le modifiche eventualmente introdotte da strumenti di data posteriore alla conclusione degli studi di piano.

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La delibera prevedeva che tutti gli strumenti urbanistici generali e le varianti, generali o parziali o che, comunque, potessero recare trasformazioni del territorio tali da modificare il regime idraulico esistente, fossero corredati da una “Valutazione di Compatibilità Idraulica”.

In sede di applicazione della D.G.R. citata si è palesata la necessità che venissero fornite ulteriori indicazioni, per ottimizzare la procedura finalizzata ad assicurare un adeguato livello di sicurezza del territorio.

Con delibera di G.R. n. 1322 del 10.05.2006, dopo l’esperienza acquisita negli anni di applicazione della D.G.R. 3637/02, è stata recepita la necessità di garantire omogeneità di approccio agli studi di compatibilità idraulica. Questi si concretizzano sostanzialmente in elaborazioni idrologiche ed idrauliche finalizzate a definire progettualmente gli interventi che hanno funzione compensativa per garantire l’“invarianza idraulica”, laddove il principio di invarianza idraulica delle trasformazioni del territorio viene così definito: “Per trasformazione del territorio ad invarianza idraulica si intende la trasformazione di un’area che non provochi un aggravio della portata di piena del corpo idrico ricevente i deflussi superficiali originati dall’area stessa.”

Nell’allegato A alla D.G.R.V. 1841/07 sono contenute le modalità operative e le indicazioni tecniche per la redazione della Valutazione di Compatibilità Idraulica.

La normativa regionale stabilisce che la Valutazione di Compatibilità Idraulica sia improntata nel rispetto dei seguenti criteri:

• il tempo di ritorno cui fare riferimento venga definito pari a 50 anni;

• le stime delle portate vengano prodotte con più metodi diversi e considerare i valori più cautelativi dei calcoli del volume d’invaso di compensazione;

• si adotti una classificazione degli interventi di trasformazione delle superfici.

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O·HPHUJHQ]DFRQFHUQHQWHJOLHFFH]LRQDOLHYHQWLPHWHRURORJLFLGHO

Il Commissario Delegato per l’emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici del 26 Settembre 2007 ha disposto, con ordinanze n. 2, 3 e 4 del 22 Gennaio 2008, non venga ammesso “il rilascio di titoli abilitativi sotto il profilo edilizio, né decorra l’efficacia delle Dichiarazioni di Inizio Attività (DIA), relativi ad interventi pubblici o privati, non rispondenti alle prescrizioni” previste dalla DGRV 3637/02 e ss.mm.ii. (ciò vale per tutte le Amministrazioni Comunali vulnerate dagli eventi di eccezionale precipitazione del 26 Settembre 2007 e riconosciute con ordinanza n. 2 del 21 Dicembre 2007).

L’ordinanza del Commissario Delegato per l’emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici del 26 Settembre 2007 n. 3 del 22 Gennaio 2008 art. n. 2 prescrive che, “per gli interventi di nuova edificazione di volumetria superiore a metri cubi 1000, o comunque comportanti una riduzione della superficie permeabile di pertinenza superiore a metri quadrati 200, deve essere predisposta una verifica di compatibilità idraulica del progetto, avente le finalità di cui all’Allegato A della deliberazione di Giunta Regionale del Veneto n.1322 del 10 Maggio 2006.” Le ordinanze impongono pertanto la redazione della valutazione di compatibilità idraulica a tutti gli interventi edificatori che comportano un’impermeabilizzazione superiore a 200 m²; ponendo quindi un limite maggiormente restrittivo a quello della norma regionale. La verifica di compatibilità, si perfezionerà con l’acquisizione del parere favorevole espresso dal Consorzio competente territorialmente.

In particolare il sito oggetto di intervento non ricade nella lista dei comuni elencati nell’allegato A all’ordinanza n. 2 del 21 Dicembre 2007 comunque tutte le valutazioni sono state redatte secondo i criteri stabiliti dalla D.G.R. 1322/2006 e s.m.i., imponendo un tempo di ritorno di 50 anni ed utilizzando le Curve di Possibilità Pluviometrica redatte dal Commissario Delegato per l’emergenza idraulica relativa agli eventi del 26 settembre 2007.

L’intervento oggetto del presente elaborato si riferisce, secondo la classificazione delle norme precedentemente citate, ad una significativa impermeabilizzazione potenziale, con una superficie superiore a 1 ha ed inferiore a 10 ha. Il criterio da adottare per la stima del volume di invaso si basa sull’analisi della curva di possibilità pluviometrica (C.P.P.), sulle caratteristiche di permeabilità della superficie drenante e sulla portata massima, supposta costante in uscita dal sistema imposto un definito e fissato coefficiente udometrico allo scarico fissato dal consorzio territorialmente competente.

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La risposta idrologica del modello risulta pertanto semplificata trascurando tutti i processi di trasformazione afflussi- deflussi. Si necessita di individuare la precipitazione efficace (separazione dei deflussi) ottenuta con il metodo del coefficiente di deflusso. Con tale ipotesi si considera che le portate in ingresso al sistema di invaso siano sovrastimate e di conseguenza, garantendo la costanza della portata in uscita dal sistema di laminazione, si sovrastimeranno, a favore di sicurezza, i volumi di laminazione.

In data 09 Aprile 2008 il Commissario Delegato per l’emergenza idraulica ha divulgato un compendio di primi indirizzi e di raccomandazioni per l’applicazione delle ordinanze 2, 3 e 4 del 22.01.2008 in materia di prevenzione dal pericolo idraulico.

Il Commissario Delegato per l’emergenza idraulica ha ritenuto di dover precisare quanto segue in merito all’applicabilità dei limiti di volume e superficie previste dalle ordinanze:

• Volumi: Il volume da considerare per l’applicabilità delle ordinanze è quello fuori terra, calcolato vuoto per pieno, con esclusione del sottotetto non abitabile;

• Superfici: si intendono le superfici efficaci ai fini della formazione dei deflussi, come specificato nell’allegato A della Deliberazione di Giunta Regionale del Veneto 1322/06 e successive modifiche ed integrazioni.

Si aggiunge inoltre:

Qualora nella sistemazione degli scoperti siano previste delle superfici semimpermeabili, al fine della verifica di compatibilità idraulica potranno essere computate parzialmente a seconda del coefficiente di permeabilità della pavimentazione, coefficiente che potrà essere determinato analiticamente oppure essere assunto secondo quanto riportato nell’allegato A alla Deliberazione di Giunta Regionale del Veneto 2948 del 06 ottobre 2009. (0.1 per aree agricole, 0.2 per le superfici permeabili (aree verdi), 0.6 per le superfici semi-permeabili (grigliati drenanti con sottostante materasso ghiaioso, strade in terra battuta o stabilizzato, …) e pari a 0.9 per le superfici impermeabili (tetti, terrazze, strade, piazzali,…..).

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Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n°633, art. 2575 e segg. C.C.)

 0RGHOORLGURORJLFRHGHODERUD]LRQLVWDWLVWLFKHGHLGDWLGLSUHFLSLWD]LRQH

In queste brevi note si presenta il metodo semplificato “delle piogge”, metodo sul quale è stato poi di seguito implementato il calcolo con l’ausilio di un foglio di calcolo Excel.

Il metodo proposto si prefigge la stima del volume d’invaso necessario per garantire l’invarianza idraulica ricalcando il procedimento esposto nel testo “Sistemi di fognatura. Manuale di progettazione” (CSDU – HOEPLI, Milano, 1997).

La procedura si basa sulla sola curva di possibilità pluviometrica, sulle caratteristiche di permeabilità della superficie tributaria e sulla portata massima, supposta costante, che si vuole avere allo scarico del sistema.

Come già detto si ribadisce che la risposta idrologica del sistema è quindi estremamente semplificata trascurando tutti i processi di trasformazione afflussi-deflussi (Routing): permane unicamente la determinazione della precipitazione efficace (separazione dei deflussi) ottenuta con il metodo del coefficiente di afflusso.

Tale ipotesi semplicistica implica che le portate in ingresso al sistema di invaso siano sovrastimate e di conseguenza, nel caso si riesca a garantire la costanza della portata massima allo scarico, anche i volumi di laminazione risulteranno sovrastimanti e cautelativi. Per contro, l’ipotesi di portata costante risulta accettabile solo per piccole luci di scarico. Nel presente caso la portata in uscita verso il recettore finale sarà modulata al valore massimo specifico di 10 l/s/ha con la regolazione dell’impianto di sollevamento alla portata prescritta dal consorzio.

Per quanto riguarda l’elaborazione statistica dei dati di pioggia il modello di calcolo suddetto usa i risultati dell’analisi regionale realizzata dei dati pluviometrici relativi alla regione interessata dalle intense precipitazione del 26 Settembre 20071. Le analisi sono state pubblicate e sono disponibili presso il sito ufficiale del Commissario delegato per l’emergenza idraulica.

Le pubblicazioni citate in precedenza contengono le curve segnalatrici calcolate con riferimento a sottoaree omogenee.

E’ stata effettuata un’indagine delle medie dei massimi annuali mediante tecniche di cluster analysis. Si tratta di

/HHODERUD]LRQLVRQRFRQWHQXWHQHOGRFXPHQWR³/LQHHJXLGD9DOXWD]LRQHGLFRPSDWLELOLWjLGUDXOLFD´SUHGLVSRVWRGDO

&RPPLVVDULR'HOHJDWRSHUO¶HPHUJHQ]DFRQFHUQHQWHJOLHFFH]LRQDOLHYHQWLPHWHUHRORJLFLGHOVHWWHPEUHFKHKDQQR

FROSLWRSDUWHGHOWHUULWRULRGHOOD5HJLRQHYHQHWR.

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metodologie matematiche che producono dei raggruppamenti ottimi di una serie di osservazioni, in modo tale che ciascun gruppo risulti omogeneo al proprio interno e distinto dagli altri.

Le curve segnalatrici di possibilità pluviometrica vengono definite per aree omogenee e vengono proposte sia con la formulazione italiana a due parametri (a,n) nella forma

h=atnp [mm] Eq. 1

dove:

• tp= durata della precipitazione;

• a,n = parametri della curva forniti dall’elaborazione statistica in dipendenza della zona territoriale di riferimento e del tempo di ritorno assunto.

ovvero con la formulazione più generale a tre parametri (a,b,c)

(

tpa tbp

)

c

h +

= ⋅ [mm] Eq. 2

dove:

• tp= durata della precipitazione;

• a,b,c = parametri della curva forniti dall’elaborazione statistica in dipendenza della zona territoriale di riferimento e del tempo di ritorno assunto.

La definizione delle piogge di progetto con la formulazione della curva di possibilità pluviometrica a tre parametri, consente interpolazione dei dati per tutte le durate di precipitazione considerate.

Volendo condurre l’analisi con la formulazione più classica a due parametri, è risultato necessario riconsiderare i parametri identificatici della curva in funzione del tempo di pioggia considerato.

Le curve a due parametri infatti non riescono ad interpolare adeguatamente i dati per l’intero range di durate; è necessario quindi individuare intervalli più ristretti di durate, entro i quali la formula bene approssimi i valori ottenuti con la regolarizzazione regionale.

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Le curve a due parametri sono quindi fornite e tarate per sei intervalli di durate (5’÷45’ tp ≈15’ , 10’÷1h tp≈30’, 15’÷3h tp≈45’, 30’÷6h tp≈1h , 45’÷12h tp≈3h, 1h÷24’ tp≈6h).

Nello specifico modello idrologico utilizzato la risoluzione delle equazioni per valutare i volumi necessari a garantire l’invarianza idraulica viene svolta assumendo la formulazione delle piogge di progetto con la curva a due parametri.

In particolare il Comune di Vedelago appartiene alla zona omogenea Nord-Orientale in cui vengono esplicitamente individuati i parametri della pioggia di progetto, individuando lo specifico tempo di ritorno per l’intervento.

)LJ 0DSSD VRWWRDUHH RPRJHQHH(VWUDWWR GDOOR VWXGLR ³$QDOLVL UHJLRQDOL]]DWD GHOOH SUHFLSLWD]LRQL SHU O¶LQGLYLGXD]LRQH GL FXUYH GL SRVVLELOLWj

SOXYLRPHWULFDGLULIHULPHQWR´

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Fig. 10:Tabella sottoaree omogenee.-Estratto dallo studio “Analisi regionalizzata delle precipitazioni per l’individuazione di curve di possibilità pluviometrica di riferimento”

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Fig. 11: Curve di possibilità pluviometrica ZONA NORD-ORIENTALE.-Estratto dallo studio “Analisi regionalizzata delle precipitazioni per l’individuazione di curve di possibilità pluviometrica di riferimento”

75 D E F

 17.6 8.7 0.819

 23.1 9.8 0.816

 26.5 10.4 0.810

 29.4 10.9 0.802

 30.9 11.3 0.797

 32.7 11.6 0.790

 34.9 12.2 0.781

 36.9 12.7 0.771

Tab. 1 :Parametri Curve di possibilità pluviometrica ZONA NORD-ORIENTALE.-Estratto dallo studio “Analisi regionalizzata delle precipitazioni per l’individuazione di curva di possibilità pluviometrica di riferimento”

Per il tempo di ritorno di 50 anni (così come indicato dalla DGRV 1322/06) i parametri a, b, c assumono rispettivamente i seguenti valori: 32.7, 11.6, 0.790.

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Se si vogliono rappresentare dati ottenuti dall’analisi probabilistica con una curva a due parametri, è necessario ricorrere a formule diverse a seconda del tempo di precipitazione (per l’intero range di durate da 5 minuti a 24 ore).

È opportuno individuare intervalli più ristretti di durate, entro i quali la formula bene approssimi i valori ottenuti con la regolarizzazione regionale.

Si riportano i valori dei parametri della curva segnalatrice a due parametri per la zona Nord-Orientale al variare del tempo di precipitazione.

7DE3DUDPHWUL&XUYHGLSRVVLELOLWjSOXYLRPHWULFD=21$125'25,(17$/((VWUDWWRGDOORVWXGLR³$QDOLVLUHJLRQDOL]]DWDGHOOHSUHFLSLWD]LRQLSHU

O¶LQGLYLGXD]LRQHGLFXUYHGLSRVVLELOLWjSOXYLRPHWULFDGLULIHULPHQWR´

In seguito si riportano, per l’area omogenea considerata, per il tempo di ritorno di 50 anni, i valori dei parametri a e n delle curve di probabilità pluviometrica.

Al fine di contenere l’alterazione sul regime dei deflussi cagionabile dall’impermeabilizzazione introdotta, si è ricorsi a una valutazione comparativa di impatto sul regime idrologico alla scala dell’area oggetto di interventi.

Si è definito lo stato di fatto, da un punto di vista idraulico, di generazione dei deflussi, individuando, nell’area interessata alla trasformazione le destinazioni d’uso prevalenti del suolo. Di tali superfici se ne è definito un coefficiente di deflusso specifico.

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 'RFXPHQWD]LRQH)RWRJUDILFDVWDWRGLIDWWR

Fig. 12:3ODQLPHWULDFRQLYLVXDOL

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Fig. 13:5LSUHVDIRWRJUDILFDORWWRDQRUG6WDWRGLIDWWR&RQRYLVXDOH)RWRQƒ

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Fig. 14:5LSUHVDIRWRJUDILFDORWWRDVXG6WDWRGLIDWWR&RQRYLVXDOH)RWRQƒ

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Fig. 15:5LSUHVDIRWRJUDILFDSR]]HWWRGLDOODFFLR6WDWRGLIDWWR&RQRYLVXDOH)RWRQƒ

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Fig. 16:5LSUHVDIRWRJUDILFDLQWHUQRSR]]HWWRGLDOODFFLR6WDWRGLIDWWR&RQRYLVXDOH)RWRQƒ

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Fig. 17:5LSUHVDIRWRJUDILFDORWWRDVXG6WDWRGLIDWWR&RQRYLVXDOH)RWRQƒ

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3DJLQDGL

Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n°633, art. 2575 e segg. C.C.)

Fig. 18:5LSUHVDIRWRJUDILFDFDQDOHGHL3HUHUL6WDWRGLIDWWR&RQRYLVXDOH)RWRQƒ

(28)

3DJLQDGL

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Fig. 19: 5LSUHVDIRWRJUDILFDFDQDOHGH3HUHUL6WDWRGLIDWWR&RQRYLVXDOH)RWRQƒ

(29)

3DJLQDGL

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Fig. 20:5LSUHVDIRWRJUDILFDFDQDOHGH3HUHUL6WDWRGLIDWWR&RQRYLVXDOH)RWRQƒ

(30)

 ,QT XD GU DP HQW R JH QH UD OH GH OOD UH WH UH FH WWU LF HV XSH UI LF LD OH F RQV RUWLO H

Fig. 21:(VWUDWWRSODQLPHWULDUHWHFRQVRUWLOH condotte dell'impianto pluvirriguo canali rete superficiale

$UHDLQWHUYHQWR

(31)

$XWRGHPROL]LRQL'H5RVVLVUO Sede legale: VEDELAGO (TV) VIA VICENZA 28 CAP 31050 C.F. 04269850261 3DJLQDGL Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potessere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 633, art. 2575 e segg. C.C.)

Fig. 22:(VWUDWWRSODQLPHWULDUHWHFRQVRUWLOHFRQLQGLFD]LRQHUDPLSULQFLSDOLHSXQWRGLDOODFFLR

CANALE DEI PERERI RAMO 1-7 PUNTO DI SCARICO

BRENTON DEL MAGLIO BRENTON SAN MAMAN

(32)

$XWRGHPROL]LRQL'H5RVVLVUO Sede legale: VEDELAGO (TV) VIA VICENZA 28 CAP 31050 C.F. 04269850261 3DJLQDGL Questo documento costituisce proprietà intellettuale di Studio Calore Srl e come tale non potessere copiato, riprodotto o pubblicato, tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 633, art. 2575 e segg. C.C.)

Fig. 23:(VWUDWWRSODQLPHWULDUHWHFRQVRUWLOHFRQLQGLFD]LRQHSXQWLGLDOODFFLRDXWRUL]]DWL

PUNTI DI SCARICO AUTORIZZATI

(33)

3DJLQDGL

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 'HWHUPLQD]LRQHGHOODSRUWDWDPDVVLPDDVLWXD]LRQHDWWXDOHHGDVLWXD]LRQHWUDVIRUPDWD

Per il calcolo della portata massima che attualmente viene generata dall’area di intervento si applica il metodo cinematico.

Il metodo cinematico assume l’ipotesi che, per una precipitazione di altezza h, di durata τ ed intensità unitaria j =h/ τ costante nella durata, ed estesa a tutto il bacino sotteso da un’ipotetica sezione di chiusura, si raggiunga la portata massima quando, presso la sezione considerata, giungano insieme i contributi di pioggia di tutte le parti ricomprese nel bacino tributario della stessa sezione. L’intervallo di tempo suddetto è definito tempo di corrivazione. Tale intervallo è un elemento caratteristico del bacino afferente.

Il metodo stabilisce che la portata in corrispondenza della sezione terminale cresca in modo lineare nel tempo fino ad un valore massimo durante la fase di crescenza della piena, e che da questo decresca linearmente nella fase di esaurimento dell’onda di piena.

La portata massima generata dall’area di intervento si ottiene per tempi di pioggia pari al tempo di corrivazione del bacino e si ottiene applicando la formula seguente:

 S t Q h

c

=ϕ  Eq. 3 dove:

• ϕ è il coefficiente di deflusso mediato sull’area;

h=atnè la C.P.P. per Tr=50 anni

• 6è l’area di influenza drenante

Per tempi di ritorno pari a 50 anni la curva di possibilità pluviometrica (C.P.P.) delle precipitazioni risultano

• Curva di Possibilità pluviometrica C.P.P. h=23.60⋅t0p.254 con tp [min] e h [mm]:

(CPP 2 parametri Tempo centrale 180’) vedi Tab. 2.

Il tempo di corrivazione dell’area di intervento nella situazione attuale si può calcolare come il rapporto fra la massima distanza di percorrenza delle acque meteoriche dal punto più lontano rispetto ad un’ipotetica sezione di chiusura rispetto alla sezione stessa, e la velocità di percorrenza delle acque meteoriche lungo la medesima distanza: (Si è considerata convenzionalmente una lunghezza L=185 m considerando la sezione di scarico sul recettore principale ed il punto del terreno oggetto di trasformazione più lontano).

(34)

3DJLQDGL

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Considerando la situazione attuale è possibile stimare il tempo di corrivazione come segue:

 122' 03 . 0220 =

=

= v

tc L  Eq. 4

La curva di possibilità pluviometrica che appare corretto utilizzare è quella relativa alle piogge precedentemente caratterizzata, in quanto rappresentativa del tempo di corrivazione sopra calcolato.

Per i valori del coefficiente di afflusso ϕ, definito come il rapporto tra il volume di pioggia 9Hche si trasforma in deflusso efficace (Volume efficace) ed il volume totale della precipitazione 9:



V Ve

ϕ =  Eq. 5

Si è preso come riferimento i valori suggeriti in tabella riportata di seguito:

Coefficienti di deflusso ϕ

Aree impermeabili 0.9

Aree semi-permeabili 0.6

Aree verdi 0.2

Aree agricole 0.1 (assunto 0.2 per considerare stagionalità) 7DE9DORULGHLFRHIILFLHQWLGLGHIOXVVRSHUOHGLYHUVHDUHH

Per la stima del coefficiente di deflusso ponderato della situazione attuale si è eseguito un conteggio delle estensioni areali con le differenti destinazioni d’uso del suolo e poi è stato calcolato un coefficiente di deflusso medio ponderato in area.



tot i i

S S

ϕ

ϕ

=

¦

 Eq. 6 I coefficienti di deflusso sono stati assunti secondo quanto riportato nell’allegato A alla Deliberazione di Giunta Regionale del Veneto 2948 del 06 ottobre 2009. (0.1 per aree agricole, 0.2 per le superfici permeabili (aree verdi), 0.6 per le superfici semi-permeabili (grigliati drenanti con sottostante materasso ghiaioso, strade in terra battuta o stabilizzato, …) e pari a 0.9 per le superfici impermeabili (tetti, terrazze, strade, piazzali,…..).).

(35)

3DJLQDGL

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Si precisa che l’utilizzo del coefficiente di deflusso pari a 0.1 risulta in molti casi poco aderente alla realtà poiché non tiene conto della stagionalità degli eventi di pioggia e quindi del conseguente comportamento delle superfici scolanti: per un terreno tipicamente agricolo infatti, durante i mesi estivi, si presenta caratterizzato da un certo numero di vuoti e quindi con un’elevata capacità di assorbimento delle portate di piena, tale da essere inquadrato, dal punto di vista normativo, come un terreno che assorbe il 90% del volume di pioggia piovuto in un ipotetico intervallo di tempo, mentre lascia defluire velocemente fino alla sezione di chiusura il 10% dello stesso.

Durante i mesi invernali invece, tale terreno si presenta per lo più ghiacciato e quindi impermeabile dal punto di vista idraulico tale da essere inquadrato dal punto di vista normativo come un terreno che assorbe circa il 30% del volume di pioggia piovuto in un ipotetico intervallo di tempo, mentre lascia defluire velocemente fino alla sezione di chiusura il 70%

dello stesso

Assumendo quindi un coefficiente di deflusso pari a φ=0.2 anche per aree classificabili come agricole si tiene conto della stagionalità del coefficiente di deflusso poiché uno stesso evento di pioggia in periodi diversi di tempo può comportare una diversa risposta delle superfici scolanti in termini di assorbimento delle portate di piena.

6WDWRGL)DWWR 6') 

Destinazione d’uso Superficie [m2] Coeff. di deflusso2

Aree agricole 7031 0.2

assunto per tenere in considerazione stagionalità

Aree verdi 0.0 0.2

Aree semi-permeabili 0.0 0.6

Aree impermeabili 0.0 0.9

 727  0HGLDSRQG6XS 

7DE9DORULGHLFRHIILFLHQWLGLGHIOXVVRSHUOHGLYHUVHDUHHDOORVWDWRGLIDWWR

,FRHIILFLHQWLGLGHIOXVVRVRQRVWDWLDVVXQWLVHFRQGRTXDQWRULSRUWDWRQHOO¶DOOHJDWR$DOOD'HOLEHUD]LRQHGL*LXQWD5HJLRQDOHGHO9HQHWR

GHORWWREUH SHUDUHHDJULFROHSHUOHVXSHUILFLSHUPHDELOL DUHHYHUGL SHUOHVXSHUILFLVHPLSHUPHDELOL JULJOLDWL

GUHQDQWLFRQVRWWRVWDQWHPDWHUDVVRJKLDLRVRVWUDGHLQWHUUDEDWWXWDRVWDELOL]]DWR« HSDULDSHUOHVXSHUILFLLPSHUPHDELOL WHWWL

WHUUD]]HVWUDGHSLD]]DOL«  

(36)

3DJLQDGL

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Le superfici sono state dedotte dalla classificazione secondo la planimetria generale riportata di seguito.

Nel caso specifico si calcola la seguente portata al colmo ed il relativo coefficiente udometrico dello stato di fatto. Le piogge utilizzate sono quelle orarie al fine di valutare il coefficiente udometrico allo stato attuale.

a [mm/minn] 23.60

n 0.254

L [m] 220

tc [s] 7333

tc[min] 122

h [mm] 79.99

j [mm/ora] 39.27



Q [l/s] 15.34

u [l/s/ha] 21.82

7DE'DWLULDVVXQWLYRFDOFRORFRHIILFLHQWHXGRPHWULFRDOORVWDWRGLIDWWR



Il coefficiente udometrico stimato risulta eccessivamente elevato per imporre la sua invarianza nelle condizioni relative allo stato di progetto. Si è pertanto assunto come condizione di massima portata scaricabile nella rete recettrice consorziale, in accordo con il Consorzio di Bonifica Piave, un valore pari a 10 l/s/ha.

Considerando la trasformazione a seguito della realizzazione dell’intervento, le destinazioni d’uso del suolo ed il relativo coefficiente di deflusso ponderato dell’area viene desunto dai dati seguenti:



 

(37)

3DJLQDGL

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6WDWRGL3URJHWWR

Destinazione d’uso Superficie [m2] Coeff. di deflusso3

Aree agricole 878 0.2

assunto per tenere in considerazione stagionalità

Area recinzione 73 0.9

Aree pavimentata 6080 0.9

 727  0HGLDSRQG6XS 

7DE'DWLFDUDWWHULVWLFLVXSHUILFLHGHVWLQD]LRQLG¶XVRVWDWRGLSURJHWWR



 

,FRHIILFLHQWLGLGHIOXVVRVRQRVWDWLDVVXQWLVHFRQGRTXDQWRULSRUWDWRQHOO¶DOOHJDWR$DOOD'HOLEHUD]LRQHGL*LXQWD5HJLRQDOHGHO9HQHWR

GHORWWREUH SHUDUHHDJULFROHSHUOHVXSHUILFLSHUPHDELOL DUHHYHUGL SHUOHVXSHUILFLVHPLSHUPHDELOL JULJOLDWL

GUHQDQWLFRQVRWWRVWDQWHPDWHUDVVRJKLDLRVRVWUDGHLQWHUUDEDWWXWDRVWDELOL]]DWR« HSDULDSHUOHVXSHUILFLLPSHUPHDELOL WHWWL

WHUUD]]HVWUDGHSLD]]DOL«  

(38)

3DJLQDGL

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 'HWHUPLQD]LRQHGHOYROXPHGLLQYDVRGLODPLQD]LRQHSRUWDWHDOORVFDULFR

L’analisi eseguita è stata condotta al fine di individuare il minimo volume di invaso necessario nella trasformazione in progetto al fine di garantire un coefficiente udometrico allo scarico pari a 10 l/s/ha secondo quanto espressamente richiesto dal Consorzio competente.

Per la definizione del volume di invaso necessario per garantire l’invarianza idraulica (ex DGRV 10 maggio 2006 e ss.mm.ii.) si è fatto riferimento alle indicazioni delle Linee Guida per la Valutazione di Compatibilità Idraulica in cui vengono sintetizzati i risultati dello studio “Analisi regionalizzata delle precipitazioni per l’individuazione di curve segnalatrici di possibilità pluviometrica di riferimento” del Commissario Delegato per l’emergenza idraulica. In particolare il modello di calcolo adottato recepisce i risultati dello studio suddetto implementando il metodo dell’invaso con una formulazione a tre parametri per le linee segnalatrici di possibilità pluviometrica.

Per l’intervento specifico si è applicato il metodo definito “Metodo delle piogge”, considerando le superfici impermeabili aggiuntive rispetto allo stato di fatto.

 0HWRGRGHOOHSLRJJHSHUFXUYHGLSRVVLELOLWjSOXYLRPHWULFDDGXHSDUDPHWUL

Si presenta ora il metodo e le sue equazioni applicati al caso che si intenda utilizzare la formulazione classica (italiana) a due parametri (a, n) della curva di possibilità pluviometrica:

h=atnp [mm] Eq. 7

dove h è l’altezza di pioggia (mm) corrispondente a un evento di durata tp.

Da queste posizioni deriva che il volume di pioggia entrante nel sistema di invaso in conseguenza ad un evento pluviometrico di durata t si può esprimere:

VIN =S

ϕ

h(t)=S

ϕ

a(TR =50)⋅tnp Eq. 8 Dove ϕ è il coefficiente di afflusso e S la superficie del bacino drenato a monte del sistema di invaso.

(39)

3DJLQDGL

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Il volume in uscita dal sistema nello stesso intervallo t di tempo sarà invece:

VOUT =QIMPtp =Suimptp Eq. 9

Dove QIMP e uIMP sono rispettivamente la portata e il coefficiente udometrico imposti allo scarico.

Il volume invasato al tempo t sarà allora dato dalla differenza dei volumi in ingresso e in uscita dal sistema:

V =VINVOUT =S

ϕ

atnpQIMPtp Eq. 10 Si tratta ora di trovare la durata di pioggia tcr che massimizza il volume invasato Vmax derivando l’espressione precedente.

Analiticamente la condizione di massimo è così espressa:

1 1

¸¸

¹

¨¨ ·

©

§

= ⋅ IMP n

CR S a n

t Q

ϕ

Eq. 11

e quindi il volume da assegnare al sistema di invaso sarà:

1 1

1

¸¸

¹

¨¨ ·

©

§

⋅ ⋅

¸¸ −

¹

¨¨ ·

©

§

⋅ ⋅

= IMP IMP n

n n IMP

MAX S a n

Q Q n

a S a Q S

V

ϕ ϕ ϕ

Eq. 12

L’applicazione del metodo utilizzando le curve di possibilità pluviometrica individuate dallo studio commissionato dal Commissario Delegato deve esser ripetuta, una volta individuate le caratteristiche del bacino e le altre condizioni imposte (S, j, QIMP, TR, a, n )per ognuno dei sei intervalli di durate (quindi coppie di parametri a e n); infatti non essendo nota a priori le durata critica della precipitazione non è possibile scegliere la curva che meglio si presti a interpretare il fenomeno.

La scelta della curva più adatta può esser condotta confrontando i sei scarti calcolati tra la durata critica e il relativo tempo centrale (tp) dell’intervallo di durata: la curva più idonea sarà quindi quella per cui risulta minore lo scarto suddetto. A tale curva corrisponderà anche di massima il volume Vmax minimo tra quelli calcolati.

(40)

3DJLQDGL

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=21$125'25,(17$/(

tp≈15 minuti tp≈30 minuti tp≈45 minuti tp≈1 ora tp≈3 ore tp≈6 ore

T da 5 min a 45 min da 10 min a 1 ora da 15 min a 3 ore da 30 min a 6

ore da 45 min a 12

ore da 1 ora a 24 ore

15 30 45 60 180 360

anni a n a n a n a n a n a n

2 4.70 0.514 6.90 0.389 10.50 0.271 13.20 0.218 13.50 0.214 12.30 0.234

5 5.60 0.537 8.30 0.413 12.80 0.290 16.50 0.232 17.40 0.222 16.00 0.239

10 6.20 0.551 9.10 0.430 14.00 0.305 18.40 0.244 19.60 0.231 18.20 0.246

20 6.70 0.564 9.70 0.446 15.00 0.321 19.80 0.256 21.50 0.240 20.10 0.253

30 7.00 0.571 10.00 0.455 15.50 0.330 20.60 0.264 22.50 0.246 21.20 0.258

50 7.30 0.580 10.30 0.467 16.00 0.341 21.40 0.275   22.40 0.265

100 7.60 0.591 10.70 0.484 16.60 0.357 22.30 0.289 25.00 0.265 24.00 0.274

200 8.00 0.603 11.00 0.500 17.00 0.373 23.00 0.304 26.20 0.276 25.40 0.284

Tcr [min] 5988.74 1203.53 375.42 242.93 213.33 228.10

Scarto (tc-

tcr) [min] 5973.74 1173.53 330.42 182.93  131.90

7DE3DUDPHWUL&33DVVXQWLQHOFDOFROR

S [m2] 7031 superficie ai fini valutazione volume invaso VCI u [l/sha] 10.0

Q [l/s] 7.031

ϕ medio[-] 0.813 coeff. deflusso medio I°stralcio ai fini valutazione volume invaso VCI

(41)

3DJLQDGL

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 &33 &33QHWWD 

9ROXPH

LQYDVR

VSHFLILFR

9ROXPH

LQYDVR

VSHFLILFR 9ROXPH

LQYDVR

WS>PLQ@ K WS >PP@ I[K WS >PP@ 4X[WS6>PP@ 9LQY6>PP@ 9LQY6>PKD@ 9LQY>P@

0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

5 35,5 28,9 0,3 28,6 285,6 200,8

10 42,4 34,4 0,6 33,8 338,2 237,8

15 47,0 38,2 0,9 37,3 372,5 261,9

20 50,5 41,0 1,2 39,8 398,4 280,1

25 53,5 43,4 1,5 41,9 419,4 294,9

30 56,0 45,5 1,8 43,7 437,0 307,2

35 58,2 47,3 2,1 45,2 452,1 317,9

40 60,2 48,9 2,4 46,5 465,4 327,3

45 62,1 50,4 2,7 47,7 477,3 335,6

50 63,7 51,8 3,0 48,8 488,0 343,1

55 65,3 53,1 3,3 49,8 497,7 349,9

60 66,8 54,3 3,6 50,7 506,5 356,1

65 68,1 55,4 3,9 51,5 514,7 361,9

70 69,4 56,4 4,2 52,2 522,2 367,2

75 70,7 57,4 4,5 52,9 529,2 372,1

80 71,8 58,4 4,8 53,6 535,7 376,6

85 72,9 59,3 5,1 54,2 541,7 380,9

90 74,0 60,1 5,4 54,7 547,4 384,9

95 75,0 61,0 5,7 55,3 552,7 388,6

100 76,0 61,8 6,0 55,8 557,7 392,1

105 77,0 62,5 6,3 56,2 562,4 395,4

110 77,9 63,3 6,6 56,7 566,8 398,5

115 78,8 64,0 6,9 57,1 571,0 401,5

120 79,6 64,7 7,2 57,5 575,0 404,3

125 80,5 65,4 7,5 57,9 578,7 406,9

130 81,3 66,0 7,8 58,2 582,3 409,4

135 82,0 66,7 8,1 58,6 585,6 411,8

140 82,8 67,3 8,4 58,9 588,8 414,0

145 83,5 67,9 8,7 59,2 591,8 416,1

150 84,3 68,5 9,0 59,5 594,7 418,1

155 85,0 69,0 9,3 59,7 597,4 420,1

160 85,7 69,6 9,6 60,0 600,0 421,9

(42)

3DJLQDGL

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 &33 &33QHWWD 

9ROXPH

LQYDVR

VSHFLILFR

9ROXPH

LQYDVR

VSHFLILFR 9ROXPH

LQYDVR

WS>PLQ@ K WS >PP@ I[K WS >PP@ 4X[WS6>PP@ 9LQY6>PP@ 9LQY6>PKD@ 9LQY>P@

165 86,3 70,1 9,9 60,2 602,5 423,6

170 87,0 70,7 10,2 60,5 604,8 425,3

175 87,6 71,2 10,5 60,7 607,1 426,8

180 88,3 71,7 10,8 60,9 609,2 428,3

185 88,9 72,2 11,1 61,1 611,2 429,7

190 89,5 72,7 11,4 61,3 613,1 431,1

195 90,1 73,2 11,7 61,5 614,9 432,3

200 90,7 73,7 12,0 61,7 616,6 433,5

205 91,2 74,1 12,3 61,8 618,3 434,7

210 91,8 74,6 12,6 62,0 619,8 435,8

215 92,3 75,0 12,9 62,1 621,3 436,8

220 92,9 75,5 13,2 62,3 622,7 437,8

225 93,4 75,9 13,5 62,4 624,0 438,7

230 93,9 76,3 13,8 62,5 625,2 439,6

235 94,4 76,7 14,1 62,6 626,4 440,4

240 94,9 77,2 14,4 62,8 627,5 441,2

245 95,4 77,6 14,7 62,9 628,6 442,0

250 95,9 78,0 15,0 63,0 629,6 442,7

255 96,4 78,4 15,3 63,1 630,5 443,3

260 96,9 78,7 15,6 63,1 631,4 443,9

265 97,4 79,1 15,9 63,2 632,2 444,5

270 97,8 79,5 16,2 63,3 633,0 445,0

275 98,3 79,9 16,5 63,4 633,7 445,5

280 98,7 80,2 16,8 63,4 634,3 446,0

285 99,2 80,6 17,1 63,5 635,0 446,4

290 99,6 81,0 17,4 63,6 635,5 446,8

295 100,1 81,3 17,7 63,6 636,0 447,2

300 100,5 81,7 18,0 63,7 636,5 447,5

305 100,9 82,0 18,3 63,7 637,0 447,8

310 101,3 82,3 18,6 63,7 637,4 448,1

315 101,7 82,7 18,9 63,8 637,7 448,4

320 102,1 83,0 19,2 63,8 638,0 448,6

325 102,5 83,3 19,5 63,8 638,3 448,8

330 102,9 83,7 19,8 63,9 638,5 449,0

335 103,3 84,0 20,1 63,9 638,7 449,1

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