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I router IP

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Marco Listanti Antonio Cianfrani

Introduzione

A.A. 2013/2014

(2)

La rete Internet

sottoreti

router

terminali

(3)

Gli apparati di rete

(4)

La pila protocollare TCP/IP

Interfaccia di sottorete IP

Trasporto (TCP/UDP) Servizi Applicativi

I protocolli applicativi (HTTP, FTP, TELNET) definiscono modalità e

formati per lo scambio di messaggi di ogni dimensione e scopo

TCP offre un servizio di

trasferimento dati orientato alla

connessione, recuperando i segmenti persi e riordinandoli in sequenza. Il servizio offerto da UDP è senza connessione

IP è responsabile dell’instradamento dei pacchetti in rete

Interfaccia di sottorete: indica genericamente i protocolli propri della sotto-rete (Ethernet, PPP,…)

(5)

Apparati e pila protocollare

Ethernet IP

TCP UDP

... ... ... ...

ATM PPP FDDI

IP

FDDI IP

TCP UDP

... ... ... ...

Ethernet ATM Atm IP

switch ATM

terminale terminale

PPP IP

ATM Net Ethernet

CDN

FDDI

router router router

(6)

I router IP

(7)

Router: generalità

Il router ha le stesse componenti base di un PC (CPU, memoria, system bus e interfacce input/output)

Come tutti i computer essi necessitano di un sistema operativo per il supporto delle applicazioni denominato IOS

(Internetwork Operating System)

L’IOS supporta i file di configurazione, che contengono istruzioni e parametri per controllare il flusso di traffico

tali parametri servono ad effettuare il setup dei protocolli di rete e dei protocolli di routing abilitati sul router

I componenti principali interni di un router sono la RAM, la NVRAM, la flash memory, la ROM e le interfacce.

(8)

Componenti interne di un Router (1/4)

CPU

esegue istruzioni del sistema operativo, come l’inizializzazione, funzioni di routing e controllo delle interfacce

I router più complessi possono avere più CPU RAM

usata per le routing table, per la cache fast switching, running configuration e code di pacchetti

Fornisce il run time space per software eseguibile del sistema operativo e si divide in shared memory per I/O e main processor memory

Fornisce della memoria temporanea per il file di configurazione mentre il router è acceso

(9)

Componenti interne di un Router (2/4)

Flash

usata per memorizzare un’intera immagine del Cisco IOS NVRAM

memorizzano la configurazione di startup Bus

la maggior parte dei router hanno un bus di sistema ed uno di CPU

Il primo è quello mediante il quale comunicano CPU e

interfacce e sul quale i pacchetti viaggiano verso e da le interfacce

(10)

Componenti interne di un Router (3/4)

ROM

è usata per memorizzare in modo permanente il codice diagnostico che si lancia allo startup

Il compito principe della ROM è la diagnostica dell’hardware durante il bootup

Interfaces

le interfacce sono le connessioni del router con l’esterno sono di tre tipi: per LAN, WAN e console/AUX

Power supply

fornisce l’energia necessaria per far lavorare le componenti interne

(11)

Componenti interne di un Router (4/4)

(12)

Router CISCO 2600

(13)

Interfacce di un Router CISCO 2600

Interfacce WAN

Interfacce LAN

(14)

Connessioni possibili di un Router

I 3 tipi base di connessione su un router sono le interfacce:

LAN: permettono al router di collegarsi alle Local Area Network

WAN: forniscono connettività attraverso un service provider ad Internet

di management: connessione text-based per configurare il router

(15)

Porte di management

La porta console e quella AUX (ausiliaria) sono porte per la gestione del router.

Indispensabili (almeno una) per la configurazione iniziale del router.

La porta AUX non si trova su tutti i router.

(16)

La porta console

La porta console è una porta di management usata per fornire accesso out-of-band

E’ usata per la configurazione iniziale, per il troubleshooting, per il monitoraggio e per le procedure di disaster recovery.

Per collegarsi ad una porta console serve un cavo rollover e un adattatore da RJ-45 a DB-9.

Il PC deve supportare la terminal emulation, ( Hyperterminal)

(17)

La sessione HyperTerminal (1/2)

Gli step necessari sono

Collegare il terminale usando il rollover cable (usando adeguatamente l’adattatore RJ-45 to DB-9)

Configurare come indicato il software del PC

(18)

La sessione HyperTerminal (2/2)

(19)

L’interfaccia LAN

In molti ambienti LAN il router è collegato alla LAN usando l’interfaccia Ethernet o FastEthernet.

Il router diviene un host che comunica con la LAN tramite hub o switch.

Per tali connessioni si usa un cavo straight – through (dritto) In alcuni casi la connessione Ethernet del router è diretta con un computer o un altro Router; in tali casi si usa un crossover (incrociato)

Consente la configurazione del router tramite accesso TELNET

(20)

Le connessioni WAN possono essere di diverso tipo poiché si possono usare diverse tecnologie

Questi servizi WAN sono solitamente affittati da service provider (leased line, circuit-switched e packet-switched)

Le interfacce WAN (1/2)

(21)

Le interfacce WAN (2/2)

(22)

I router IP:

principi di funzionamento

(23)

Funzioni svolte dai Router

I Router consentono l’interconnessione tra sottoreti diverse

I Router operano allo strato 3 della pila protocollare: strato IP.

Lo strato IP (RFC 791, 919, 922, 950, 1349) svolge le seguenti funzioni:

Funzionalità di indirizzamento

Funzionalità di commutazione (o instradamento)

Funzionalità di frammentazione

I Router devono essere opportunamente configurati dall’amministratore del router

(24)

Indirizzamento nella rete IP (1/3)

Un indirizzo IP (IP Address) identifica gli hosts e i routers

Se un host è connesso a più di una sotto-rete (multi-homed) avrà un indirizzo IP per ogni sotto-rete

Ad un router è assegnato un indirizzo per ciascuna delle sue interfacce

Un indirizzo IP è unico in tutta la rete

ha una lunghezza di 32 bits

Si usa una notazione dotted o mnemonica per rappresentarlo

10010111 01100100 00001000 00010010 151. 100. 8. 18

infocom.uniroma1.it Notazione Numerica

Notazione Dotted Notazione Mnemonica

(25)

Gli indirizzi IP hanno una struttura gerarchica

Lo spazio di indirizzamento è suddiviso in blocchi d’indirizzi: a ciascuna sottorete viene assegnato un blocco di indirizzi

IP_Address=Net_Id.Host_Id

Il prefisso Net_Id identifica il blocco a cui appartiene l’indirizzo

Il campo Host_Id identifica un particolare indirizzo in un blocco

Consente una realizzazione scalabile della funzione di instradamento

Ciascuna sotto-rete è rappresentata dal prefisso Net_Id del blocco a lei assegnato

Indirizzamento nella rete IP (2/3)

(26)

Per rappresentare un blocco di indirizzi bisogna introdurre il concetto di maschera di sottorete (Mas): è una stringa di 32 bit che in corrispondenza dei bit del prefisso di sottorete (Net_Id) assume valore 1 e in corrispondenza dei bit del campo Host_Id assume valore 0

Ind = Net_Id . Host_Id

Mas = 1111….11 . 00….000

Indirizzo del sottoblocco (Ind(S)):

Ind(S)= Net_Id . 0….000

Mas(S)= 11……..11 . 0….000

Dato un indirizzo IP Ind(H) e un sottoblocco S rappresentato da (Ind(S),Mas(S)), l’operazione di verifica dell’apparteneza di Ind(H) a S è semplice

Ind(H)S Ind(H) & Mas(S) = Ind(S)

AND logico

Indirizzamento nella rete IP (3/3)

(27)

Indirizzamento classfull

(28)

• La tecnica del subnetting consente l’utilizzo di maschere di sottorete diverse dalle classiche maschere delle classi A B e C:

Esempio.: subnetting a partire da un indirizzo di classe C:

255.255.255.128 (10000000) /25 255.255.255.192 (11000000) /26

……….

Net_ID Host_ID

Net_ID Sub_Net_ID Host_ID

Prefisso di rete Prefisso di rete

Indirizzamento classfull con subnetting

(29)

Host vs router

Terminale (host)

Router

IF 1 (ATM) IF 2 (Ethernet) IF 3 (FDDI)

191.133.5.7 123.45.6.93 112.4.234.9

IP

IF 1 191.133.5.98

TCP UDP APPLICATION

Indirizzo IP IP

Indirizzo fisico

subnet

191.133.0.0/16

subnet

191.133.0.0/16

subnet 123.45.0.0/16

subnet

112.4.234.0/24

Architettura di un terminale

Indirizzi IP

(30)

Funzione di instradamento nei Router IP

I Router IP hanno la funzione di instradare i datagrammi in rete:

ricevono un datagramma da una interfaccia, eseguono alcune operazioni e rilanciano il datagramma stesso su un’altra interfaccia.

IP

3 1 2

Ogni datagramma attraversa un cammino composto da router e sottoreti.

L’instradamento può essere di due tipi:

• instradamento diretto

• instradamento indiretto

IP

(31)

Tabelle di instradamento

Il meccanismo per l’instradamento in IP è basato sulla presenza in ogni host e ogni router di una tabella di instradamento: contiene informazioni relative alle destinazioni conosciute

Una tabella di instradamento (routing table) contiene delle entry (righe) del tipo (N, M, NH, I) dove:

– N è l’indirizzo della rete di destinazione, – M la maschera di rete associata ad N

– NH è l’indirizzo del prossimo router (next-hop router) lungo la strada che porta alla rete di destinazione

– I è l’interfaccia del router verso cui rilanciare i datagrammi diretti a N

Regola del Longest Prefix Matching

(32)

Esempio

Tabella di instradamento di R2 Destinazione

N Next hop

NH

20.0.0.0 d.c. (20.0.0.6)

130.11.0.0 d.c. (130.11.0.6)

11.0.0.0 20.0.0.5

213.2.97.0 130.11.0.7

213.2.98.0 130.11.0.7

Maschera M 255.0.0.0 255.255.0.0 255.0.0.0 255.255.255.0 255.255.255.0

Interfaccia I

eth0 eth1 eth0

eth1 eth1 20.0.0.5

20.0.0.6

130.11.0.6 213.2.97.7

130.11.0.7 Rete

11.0.0.0 Rete

20.0.0.0 Rete

130.11.0.0

R1 R2 R3

11.0.0.5

Rete 213.2.97.0

Rete 213.2.98.0 213.2.98.12

eth0

eth1

(33)

Router di default (default gateway)

Router verso cui è inviato il traffico diretto ad una destinazione non presente nella tabella di routing

Non obbligatorio ma molto utilizzato:

negli host, che possono anche non avere una tabella di routing propria e che inviano al router di default tutti i datagrammi non diretti alla rete cui sono collegati

nei router, che pur avendo tabella di discrete dimensioni non coprono tutte le possibili destinazioni

Il default gateway è presente all’ultima riga della tabella di instradamento ed è rappresentato con tutti zero sia nel campo N che nel campo M

Destinazione

N Next hop

NH

20.0.0.0 d.c. (20.0.0.6)

130.11.0.0 d.c. (130.11.0.6)

0.0.0.0 20.0.0.5

Maschera M 255.0.0.0 255.255.0.0 0.0.0.0

Interfaccia I

eth0 eth1 eth0

(34)

Costruzione della tabella di instradamento

(35)

Distanza amministrativa

(36)

Configurazione degli Host

Qualsiasi host che accede ad una rete IP deve essere correttamente configurato

Host name

IP address

Subnet mask

Default router

Server DNS

Server DHCP

Uso Indirizzi privati: NAT

(37)

Configurazione di un

Router CISCO

(38)

IOS

Un router o uno switch non possono funzionare senza sistema operativo

Studieremo il sistema operativo della Cisco: Cisco IOS

L’IOS Cisco fornisce i seguenti servizi:

Funzioni base di routing e switching

Accesso sicuro e affidabile alle risorse della rete Scalabilità della rete

(39)

CLI (1/2)

L’IOS Cisco usa una interfaccia a linea di comando (CLI)

Due possibili modalità di accesso

Sessione console

usa una connessione seriale a bassa velocità

non è necessario che il router abbia i servizi di rete configurati

Sessione Telnet

Per stabilire una sessione Telnet verso un router almeno una interfaccia deve essere configurata con un indirizzo IP e il virtual terminal deve essere configurato per il login e la password

(40)

CLI (2/3)

Il CLI usa una struttura gerarchica

necessita di entrare in modalità differenti per compiere determinati compiti

Esistono due livelli di accesso

User EXEC mode (modalità utente)

Privileged EXEC mode o enable mode (modalità privilegiata)

(41)

CLI (3/3)

La User EXEC mode permette solo un limitato numero di comandi base per funzioni di

monitoraggio (“view only” mode)

Non permette alcun comando che possa cambiare la configurazione del router

Si identifica con il prompt “>”.

Il Privileged EXEC mode consente l’uso dell’intero insieme di comandi

Si può accedere tramite password Si riconosce per il prompt “#”

(42)

L’immagine della IOS

Usando il comando show version si può controllare quale sia l’immagine di IOS disponibile sulla memoria flash

Per sapere la quantità di memoria flash si usa il comando show flash

GAD#show flash

… <output omitted>…

15998976 bytes total (10889728 bytes free)

Nel selezionare una nuova immagine di IOS occorre

verificare la compatibilità con le memorie flash e RAM del router

Le release più recenti hanno maggiori funzionalità e necessitano quindi di maggiore memoria

(43)

SHOW VERSION

(44)

SHOW FLASH

(45)

Modalità operative

I device Cisco possono operare in tre modalità

ROM monitor Boot ROM Cisco IOS

(46)

Startup iniziale

(47)

Livelli di accesso ai comandi (1/3)

Un router ha due livelli di accesso ai comandi

User EXEC mode

Privileged EXEC mode

Per accedere ad un insieme completo di comandi si deve entrare nella Privileged EXEC mode

Al “>” prompt si scrive il comando “enable”

Potrebbe essere richiesta una password per l’accesso a tale modalità

Quando il login è stato completato il prompt cambia in “#”

(48)

Livelli di accesso ai comandi (2/3)

La configurazione tramite la CLI di un router Cisco è sempre fatta nella modalità global configuration mode Altre modalità di configurazione (non globali) sono

accessibili a partire dalla configurazione globale

Per accedere alla global configuration mode utilizzare il comando “configure terminal”

Router#configure terminal Router(config)#

Dal global configuration mode si può accedere alla

configurazione di: interfacce, protocolli di routing, etc..

(49)

Livelli di accesso ai comandi (3/3)

Per tornare all’User EXEC mode si possono usare il comando

“disable” o il comando

“exit”

Per tornare alla modalità EXEC privilegiata dalla modalità global

configuration scrivere

“exit” o “Ctrl-Z”

(50)

Modalità di comando della CLI

(51)

Aiuti nel CLI del router

Scrivendo il punto interrogativo (?) nella modalità user EXEC o nel privilegiato vengono visualizzate una lista dei comandi

disponibili

Dopo “—More—” alla fine del display lo schermo visualizzerà altri comandi

Premendo Enter si vede la linea successiva, qualsiasi altro tasto causa il ritorno del prompt

Si può entrare in privilegiato anche con il comando “ena”

Premere “Ctrl-P” o “freccia in su” per ripetere l’ultimo comando Il simbolo ^ indica un errore

(52)

Assegnare un nome al router

A un router dovrebbe essere assegnato un nome “unico”

Per assegnare un nome dalla global config Router(config)#hostname Tokyo

Tokyo(config)#

(53)

Accesso riservato (1/4)

L’accesso al router può essere limitato tramite la configurazione di password

Le password possono essere configurate per limitare l’accesso:

1. al router dalla porta console

2. al router da una virtual terminal line (vty), es. accesso tramite Telnet

3. alla modalità Privileged EXEC

(54)

Accesso riservato (2/4)

Per configurare una password per l’accesso tramite console:

Router(config)#line console 0

Router(config-line)#password <password>

Router(config-line)#login

Per configurare una password per l’accesso tramite telne (virtual terminal line):

Router(config)#line vty 0 4

Router(config-line)#password <password>

Router(config-line)#login

(55)

Accesso riservato (3/4)

Per configurare una password per l’accesso alla modalità Privileged EXEC:

Sono possibili due soluzioni:

1. Attraverso il comando “enable password”

Router(config)#enable password <password>

In questo caso la password è memorizzata “in chiaro” (non

cifrata) nel file di configurazione (è visibile attraverso “show running-config” o “show startup-config”)

(56)

Accesso riservato (4/4)

È possibile cifrare la password abilitando il servizio di cifratura della password:

Router(config)#service password-encryption

2. Attraverso il comando “enable secret”

Router(config)#enable secret <password>

La password viene cifrata nel file di configurazione

L’algoritmo di cifratura utilizzato da enable secret è più robusto rispetto a quello del servizio di cifratura delle password

(57)

Il comando “show” (1/2)

È utilizzato per la visualizzazione di informazione del router

È disponibile sia nella User EXEC che nella Privileged EXEC (con diversi livelli di accesso alle informazioni)

Esempi:

“show interfaces” – mostra tutte le statistiche di tutte le interfacce

“show controllers serial” – mostra informazioni specifiche sull’hardware di interfaccia

“show clock” – mostra l’ora settata nel router

“show hosts” – mostra la lista in cache di host name ed indirizzi

(58)

Il comando “show” (2/2)

“show users” – mostra tutti gli utenti connessi al router

“show history” – mostra una storia dei comandi usati

“show flash” – mostra le informazioni sulla flash memory e su quali IOS file sono qui immagazzinati

“show version” – mostra le informazioni sul router e l’IOS che corre nella RAM

“show ARP” – mostra la ARP table del router

“show protocol” – mostra lo stato globale e delle interfacce di ogni protocollo di Layer 3 configurato

“show startup-configuration” – mostra la configurazione salvata nella NVRAM

“show running-configuration” – mostra la configurazione attuale memorizzata nella RAM

(59)

Il file di configurazione (1/2)

File running-config: contiene la configurazione corrente

File startup-config: contiene l’ultima

configurazione salvata nella NVRAM (e ricaricata al riavvio)

Per effettuare delle modifiche sulla configurazione del router accedere alla modalità richiesta e

inserire il comando

Per verificare le modifiche “show running-config”

(60)

Il file di configurazione (2/2)

Per tornare alla configurazione precedente:

Disabilitare il comando con “no nome_comando”

Ricaricare il file di configurazione originale dalla NVRAM Ricaricare un file di configurazione archiviato in un server TFTP

Per salvare le modifiche (e quindi ricaricarle al riavvio) copiare il file di configurazione nella NVRAM con il

comando “copy running-config startup-config”

Router# copy running-config startup-config

(61)

Backup della configurazione (1/2)

Una copia della configurazione corrente può essere salvata su un TFTP server remoto attraverso il comando “copy running-config tftp”

In particolare la procedura prevede:

1. Inserire il comando “copy running-config tftp”

2. Inserire l’IP address dell’host dove i file di configurazione saranno memorizzati

3. Scrivere il nome da assegnare al configuration file

(62)

Backup della configurazione (2/2)

(63)

Ripristino della configurazione

(64)

Configurazione di una interfaccia seriale (1/2)

Per configurare un’interfaccia seriale bisogna:

1. Entrare in configurazione globale

2. Entrare nella modalità interfaccia

3. Specificare l’indirizzo della interfaccia e subnet mask

4. Settare il clock rate (solo per il DCE)

5. Attivare l’interfaccia

(65)

Configurazione di una interfaccia seriale (2/2)

Le interfacce seriali richiedono un segnale di clock per la sicronizzazione nella comunicazioni

Per default le interfacce di un router sono

disattivate: si attivano attraverso il comando “no shutdown”

Router(config)#interface serial 0/0

Router(config-if)#ip address <ip address>

<netmask>

Router(config-if)#clock rate 56000 Router(config-if)#no shutdown

(66)

Configurazione di una interfaccia Ethernet

Analoga alla configurazione di un’interfaccia seriale ma non è necessario configurare il clock rate

(interfaccia asincrona)

Per configurare seguire i seguenti step:

Entrare in configurazione globale

Entrare in configurazione interfaccia

Specificare l’indirizzo di interfaccia e la subnet mask Abilitare l’interfaccia

(67)

Descrizione di una interfaccia (1/2)

E’ utile assegnare a un’interfaccia una descrizione La descrizione serve solo come commento

all’interfaccia e non influisce sulle operazioni del router.

Le descrizioni possono includere ad esempio:

il nome della rete collegata all’interfaccia la locazione dell’interfacce

Le descrizioni delle interfacce si inseriscono con il

comando “description” nella sezione di configurazione dell’interfaccia

(68)

Descrizione di una interfaccia (2/2)

(69)

L’emulatore Packet Tracer

(70)

Laboratorio di Applicazioni Telematiche - A.A. 2013/2014

Packet Tracer (1/2)

Che cosa è Packet Tracer?

Cisco Packet Tracer è un software didattico per l’emulazione di apparati di rete CISCO

A cosa serve Packet Tracer?

Creare topologie di rete composte da apparati generici e/o proprietari di Cisco

Emulare la CLI del sistema operativo Cisco IOS (o almeno un sottoinsieme delle funzioni)

Configurare tramite GUI o CLI gli apparati di rete e verificarne il loro funzionamento creando scenari di traffico

Ispezionare dinamicamente lo stato di ciascun dispositivo e il formato di ciascun pacchetto inviato sulla topologia di rete

(71)

Packet Tracer (2/2)

(72)

Topologia e dispositivi esistente

è possibile utilizzare

una topologia di riferimento già esistente open -> Reference_Topologies

oppure crearne una nuova da zero

è possibile utilizzare

Apparati di rete realmente esistenti Personalizzarne di propri

(73)

Come inserire un dispositivo

1. Click su Select tool

3. Scegli un device.

2. Scegli un tipo di device

4. Click sul workspace.

(74)

Select tool : strumento di selezione

Move tool: per muovere l’inera topologia

Note tool: per aggiungere delle note dove si vuole

Delete tool: per rimuovere link e device

Strumenti: La Common Tools Bar

(75)

Connettere i dispositivi

Per connettere due dispositivi bisogna selezionare:

un adeguato mezzo trasmissivo (cavo, connessione wireless?)

le giuste interfacce

è possibile utilizzare anche una modalità chiamata smart connection:

il software seleziona automaticamente il cavo e le interfacce da connettere

(76)

2. Scegli l’icona Connection.

Uso di Smart Connection

1. Click Select tool

3. Scegli l’icona Smart Connection.

4. Click sul primo device.

5. Click sul secondo device.

(77)

Port Status

Se è rosso la porta è “giù”:

non funziona

Ricorda che lo stato di default di una interfaccia di un router

è “shutdown”.

(78)

Port Labels

Metti il mouse sopra il link per vedere quali sono le porte che la

“Smart Connection” ha utilizzato

(79)

Configurare i dispositivi

Packet Tracer permette di fare alcune

configurazioni di base tramite una interfaccia grafica (GUI- Grafic User Interface), in basso mostra comunque quali sono i comandi

equivalenti da dare tramite CLI.

(80)

2. digita l’ hostname sia in Display Name sia in Hostname

3. il nome del device name viene

aggiornato

4. I comandi equivalenti dell’IOS

vengono riportati qui.

1. Per configurare un device, click su questo e poi click sulla Config

tab.

Configurazione del Router Hostname

(81)

1. Click su un interfaccia per configurarla.

2. Inserisci indirizzo IP &

Subnet Mask.

3. Attiva l’interfaccia.

4.I Comandi IOS vengono aggiornati e il link diviene

verde.

Router FastEthernet Interface

(82)

Click sul PC e poi click sulla Config tab

In GLOBAL Settings, si può cambiare il nome del PC e inserire

l’indirizzo IP del gateway.

Configurare il Gateway del PC

(83)

Configurare l’indirizzo IP del PC

Click su FastEthernet in INTERFACE per configurare

l’indirizzo IP e la Subnet Mask.

(84)

Salvare la configurazione e i file

Save your file by selecting File…Save

Save your router configs by clicking the NVRAM Save

button.

(85)

Verificare la Connettività

Packet Tracer permettere di verificare la connettività in diversi modi.

Realtime Mode: apro una command prompt dal desktop del PC e provo a fare ping come nel mondo reale.

Simulation Mode: posso creare una simulazione in modo da vedere i pacchetti lungo il loro path e capire come vengono processati

(86)

Verifica in Realtime Mode

In Realtime mode, select Desktop from the tabbed interface. Click the Command Prompt icon to open a command prompt

from the PC.

(87)

Ping the Gateway

“Pinga” il gateway

(88)

Simulation Mode

Passa al Simulation Mode.

(89)

Simulation Mode?

Fino ad ora abbiamo fatto tutto in modalità Realtime Mode. In Realtime Mode, la rete

funziona come nella realtà. Le configurazioni vengono create e modificate in real time, e la rete risponde in real time.

Il Simulation Mode si usa per osservare il traffico della rete in modo dettagliato e

controllato. Permettendo di seguire i percorsi dei pacchetti e di analizzarli nel dettaglio.

(90)

Creare una PDU

1. Click the Simple PDU icon.

2. Select the Source device.

3. Select the Destination

Device.

(91)

Event List

The Event List window records (or "captures") what happens

as your PDU propagates the network.

The PDU List will show the PDU information.

The Event List can be filtered to show specific kinds of traffic.

(92)

Playing the Simulation

Click the Auto Capture/Play button to begin the simulation.

(93)

Risultati

A successful ping will show a green check mark.

As the simulation runs, events will be added to the list. These events

show the packet’s state at each step along the path.

(94)

PDU Information

Riferimenti

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