• Non ci sono risultati.

¨ Lavoratori e imprese del settore edile;

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "¨ Lavoratori e imprese del settore edile; "

Copied!
10
0
0

Testo completo

(1)

1 Manifestazione di interesse

per lo sviluppo di azioni prevenzionali in ambito regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Anno 2017

SCHEDA DI SINTESI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE 1. Titolo del progetto

“Sicurezza sul lavoro, in pratica”: un’iniziativa di rete per il sostegno della prevenzione dei rischi e la diffusione della cultura della sicurezza.

Progetto 2017 realizzazione di un ambiente di consultazione interattivo mirato alla individuazione e condivisione di soluzione tecniche utili alle PMI, per una gestione della SSL orientata al miglioramento continuo

2. Proponente

Ente: Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla sicurezza e prevenzione dei rischi (CRIS)

rappresentato dalla persona di Prof. Ing. Angelo Oreste Andrisano nella qualità di Rettore di UNIMORE

con sede in Via Università n. 4, Modena prov. MO, (CAP 41121), PEC (*) cris@pec.unimore.it, codice fiscale o P. Iva 00427620364

3. Tipologia di attività Barrare l’opzione prescelta

x Promozione e informazione x Assistenza e consulenza

4. Finalità e obiettivi della collaborazione

Finalità:

La finalità del progetto è la realizzazione di strumenti/indicazioni pratiche da mettere a disposizione alle aziende del settore metalmeccanico per una corretta gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL) e la loro massima diffusione.

Il progetto proposto si inserisce nelle molteplici attività in cui si articola il progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica” (che ha ricevuto anche un riconoscimento internazionale: menzione premio ISSA

(2)

2

2016), attivo dal 2010 e sviluppatosi in una fitta rete di collaborazioni e condivisioni di indicazioni pratiche rivolte soprattutto alle PMI del settore metalmeccanico, per una gestione della SSL orientata al miglioramento continuo.

Obiettivo n. 1:

Realizzazione di un applicativo web per individuare, condividere e proporre soluzioni tecniche per la gestione della SSL e contestualmente favorire lo sviluppo di una cultura della sicurezza fondata su valori etici comuni. (consulenza alle aziende)

Obiettivo del progetto proposto è lo sviluppo di uno strumento interattivo di condivisione del patrimonio delle conoscenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che si concretizza nella realizzazione di un applicativo web, che andrà ad implementare le funzionalità del portale sicurezzainpratica.eu, sviluppato nel 2015 nell’ambito del progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica”. Al suddetto applicativo web le aziende potranno liberante accedere per individuare, condividere e proporre soluzioni tecniche per la gestione della SSL; contestualmente l’interazione tra i diversi attori della prevenzione, favorita dall’

applicativo web, ed il suo inserimento nel portale sicurezzainpratica.eu, faciliterà lo sviluppo di una cultura della sicurezza fondata su valori etici comuni.

Si tratta quindi di un progetto di valorizzazione e condivisione del patrimonio delle conoscenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, finalizzato alla realizzazione di uno strumento di facilitazione di sistemi di prevenzione partecipativi per promuovere e rafforzare il dialogo tra gli attori della prevenzione e fornire un supporto efficace ai datori di lavoro, agli RSPP, agli RLS e ai preposti.

Si procederà utilizzando gli strumenti attivati e efficacemente sperimentati nello svolgimento del progetto

“A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica”, attraverso la costituzione di una “Comunità di pratica” per il settore metalmeccanico e lo sviluppo di Focus Group con i lavoratori (FGL) in un campione di aziende individuate per il settore.

Partendo dalla costituzione di una base dati comune, si arriverà ad elaborare indicazioni pratiche di soluzioni a problematiche già sperimentate in azienda e condivise sul web.

Obiettivo n. 2: Realizzazione di indicazioni pratiche per l’attività di prevenzione nel settore metalmeccanico, con particolare riferimento ai rischi che determinano le malattie professionali

muscolo-scheletriche e per la stesura di un documento di valutazione rischi orientato al miglioramento continuo. Un elaborato tecnico a conclusione delle attività progettuali sintetizzerà i principali risultati ottenuti nello svolgimento del progetto, valorizzando la metodologia utilizzata.

(3)

3

Obiettivo n. 3: Diffusione dei risultati parziali e complessivi del progetto;

Le indicazioni pratiche elaborate saranno pubblicate sul portale, disponibili per la libera utilizzazione da parte delle aziende interessate, ma anche per il loro futuro aggiornamento grazie alla possibilità di interazione via web tra le aziende che accederanno all’applicativo.

Sono previsti momenti di divulgazione e confronto sulle tematiche relative alla gestione della sicurezza nel settore metalmeccanico attraverso la realizzazione di workshop tematici, mirati anche a favorire

l’attenzione delle aziende alle finalità del progetto, alla metodologia (Comunità di pratica e FGL), all’utilizzo dello strumento web implementato, ai valori etici a cui tutta l’attività è improntata.

5. Descrizione delle attività necessarie per raggiungere finalità e obiettivi (max 2 pagine)

Il progetto è volto alla elaborazione di indicazioni pratiche rivolte soprattutto alle PMI del settore metalmeccanico, per una gestione della SSL orientata al miglioramento continuo e alla diffusione di soluzioni condivise e di una cultura della sicurezza basata sui principi etici di solidarietà, condivisione e partecipazione.

Si inserisce nelle molteplici attività in cui si articola il progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica” (del quale si allega una relazione descrittiva ) utilizzandone gli strumenti e l’organizzazione:

Comitato tecnico Scientifico, Comunità di pratica, Focus Group con i Lavoratori, portale sicurezzainpratica.eu, workshops tematici e la fitta rete di collaborazioni e condivisioni tra gli attori della prevenzione del territorio modenese e non solo (l’esperienza positiva del progetto ha portato la sua diffusione ad un territorio ampio che vede coinvolte diverse regioni oltre all’ Emilia Romagna, quali Veneto, Lombardia, parte del Piemonte e della Toscana, e che può essere estesa e potenziata con la realizzazione di applicativi utilizzabili su piattaforme web e mobile che facilitano l’estensione della rete di fruitori)

Il progetto proposto è orientato alla individuazione di azioni di prevenzione da attuare nel settore merceologico della metalmeccanica, con particolare attenzione alle attività di assemblaggio, fonte importante di malattie professionali che comportano disturbi muscolo scheletrici, e sarà suddiviso in fasi costituite da diverse attività di seguito elencate.

FASE 1 - Costituzione di una base dati iniziale comune di situazioni di pericolo, cause che le hanno originate e soluzioni efficaci di prevenzione:

Attività 1 - Analisi bibliografica e documentale sui casi di incidente, con particolare attenzione agli eventi collegabili al comportamento scorretto dei lavoratori anche nell’utilizzo dei macchinari da

(4)

4

effettuare mediante l’utilizzo di diverse fonti quali la raccolta bibliografica, la ricerca documentale via web, i dati provenienti dalle visite ispettive degli organi di vigilanza e gli infortuni reperibili dalle basi dati istituzionali.

Attività 2 - Costituzione e gestione di una Comunità di Pratica tra associazioni datoriali e aziende del settore scelto per condividere esperienze sui problemi che vivono le aziende quotidianamente nell’attività di prevenzione. La gestione della Comunità di Pratica permette di evidenziare inoltre gli aspetti rilevanti che presidiano l’interazione uomo macchina. Si procederà, in particolare allo studio e la valutazione delle attività produttive, delle procedure di lavoro e delle azioni di prevenzione adottate su un campione di aziende operanti nel settore metalmeccanico, con osservazione e analisi diretta.

Attività 3 - Attivazione di Focus Group con i Lavoratori, sul campione di aziende individuato, per facilitare l’alimentazione di una base dati di partenza da utilizzare nell’applicativo web. L’attività è strutturata in diversi incontri, con gruppi di lavoratori che vengono guidati ad affrontare i rischi presenti nelle proprie attività lavorative, fino a portarli all’individuazione delle cause e alla

proposta di soluzioni. L’attività di FGL permette, inoltre, di valutare il livello di percezione dei rischi dei lavoratori e li rende maggiormente consapevoli dei rischi cui sono soggetti e del loro ruolo fondamentale nel miglioramento della valutazione dei rischi e nell’individuazione delle soluzioni di prevenzione.

La realizzazione della base dati così strutturata può supportare l’INAIL nell’attuazione dei compiti previsti dall’art. 9 del Dlgs.81/2008 e s.m.i.

FASE 2 - Progettazione e realizzazione di un applicativo web per la raccolta strutturata dei dati sul campo, relativi ai comportamenti scorretti, alle situazioni pericolose, ai near miss e alle cause che li hanno generati che permetta la condivisione in rete delle azioni di prevenzione adottate

Parallelamente allo sviluppo delle attività previste per lo sviluppo della fase 1, verrà realizzato un

applicativo web che permetterà da un lato l’elaborazione dei dati raccolti per l’individuazione delle cause più frequenti di comportamenti a rischio e la condivisione di tutte le informazioni riferite sia ai casi di pericolo che si possono presentare durante le attività lavorative, che alle possibili azioni di prevenzione adottate. Lo strumento web sarà dotato di form che permettono agli utilizzatori l’inserimento dei casi di incidente, i near-miss e le situazioni di pericolo che si sono verificate nelle proprie aziende. La struttura del form permette di arrivare all’individuazione della causa principale che ha originato il pericolo o l’incidente, utilizzando la tecnica dei 5 why. I casi inseriti, dopo opportuna attività di classificazione e rielaborazione, verranno condivisi con tutti gli utilizzatori che appartengono allo stesso settore, costituiranno un archivio

(5)

5

dati strutturato in grado di aiutare le aziende per migliorare la propria valutazione rischi e conterranno indicazioni per azioni di prevenzione da adottare in casi simili.

FASE 3 – Presentazione e divulgazione dei risultati. ;

Attività 1 - Elaborazione di indicazioni pratiche per la prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici nel settore metalmeccanico.

Attività 2 - Diffusione dei temi trattati e dei risultati anche parziali del progetto, al fine di favorire l’adesione al progetto e la comprensione delle sue potenzialità, attraverso workshop tematici da programmare durante lo sviluppo.

6. Settori produttivi interessati

Il progetto è orientato al settore produttivo del comparto metalmeccanico ma è connotato da un elevato grado di estendibilità ad altri settori merceologici, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese.

7. Destinatari delle attività

¨ Lavoratori e imprese del settore edile;

¨ Lavoratori e imprese del settore agricoltura;

¨ Lavoratori della sanità;

X Lavoratori delle piccole e micro imprese;

X Altro (specificare) datori di lavoro, dirigenti, RSPP, ASPP, RLS e tecnici della prevenzione

8. Risultati attesi (indicatori misurabili) (es: numero di destinatari, n. ore di intervento, n. prodotti realizzati, ecc..):

• Costituzione di una Comunità di Pratica tra aziende del settore metalmeccanico;

• Sviluppo di almeno 3 FGL in altrettante aziende del comparto;

• Realizzazione di un applicativo web per la raccolta delle informazioni provenienti dalle aziende;

• Elaborazione di un documento di indicazioni pratiche per le attività di prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici;

• Organizzazione di 2 workshop.

(6)

6

9. Coinvolgimento di ulteriori partner AUSL, DTL e alcune associazioni di categoria.

È previsto il coinvolgimento del Comitato tecnico Scientifico (CTS) del progetto “A Modena la Sicurezza sul lavoro, in pratica”, in quanto il lavoro svolto con questo progetto è solo una parte di quanto UNIMORE si sta impegnando a mantenere in vita dell’intero progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica”.

Detto CTS costituirà tavolo di coordinamento operativo progettuale.

10. Piano di comunicazione e divulgazione dei risultati

È previsto un workshop di divulgazione iniziale entro tre mesi dall’avvio delle attività progettuali al fine di favorire la conoscenza delle finalità del progetto e del piano di attività. Tale workshop consentirà anche la raccolta di adesioni e le candidature per la fase sperimentale presso le aziende.

Verrà utilizzato il portale sicurezzainpratica.eu, sviluppato nel progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica”, per tutte le attività divulgative intermedie del progetto con riferimento ai risultati più

importanti raggiunti di volta in volta.

È previsto un workshop finale di presentazione dei risultati ottenuti, delle indicazioni pratiche sviluppate e di presentazione dell’applicativo web realizzato.

11. Aspetti gestionali: compiti del proponente e degli eventuali partner Specificare gli impegni di natura professionale, economica e strumentale previsti a carico di ciascun partner

Si cercherà di coinvolgere nel presente progetto tutti i soggetti che hanno partecipato “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica”

Compiti dei partner

CRIS UNIMORE - proponente

a. progettare e pianificare le attività previste dal progetto,

b. coordinare le attività del personale acquisito esternamente per lo svolgimento di tutte le attività previste dal progetto;

c. verificare e validare i risultati delle attività oggetto di programmazione;

d. curare l’organizzazione dei workshop;

e. coordinare l’attività della comunità di pratica;

f. curare la stesura delle indicazioni pratiche;

INAIL DI MODENA - ente coordinatore - Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Modena, Direzione Territoriale del Lavoro di Modena

collaborare col CRIS nelle attività di progettazione, programmazione, pianificazione, controllo e gestione, comunicazione, valutazione degli elaborati ed eventuali docenze.

Associazioni datoriali e ordini professionali

a. rappresentare le esigenze delle aziende

(7)

7

b. a contribuire allo sviluppo degli elaborati apportando i contributi diretti dell’attività da loro svolta in aziende: sia evidenziando le buone prassi che le difficoltà riscontrate nell’applicare la normativa prevenzionale

c. promuovere presso le aziende la partecipazione alle attività come uditori o come testimoni per illustrare le proprie esperienze

Risorse economiche necessarie alla realizzazione del progetto

Il costo totale ammonta a 60.000 euro, come da costi indicativamente illustrati al riquadro 12.

Si chiede all’INAIL il cofinanziamento nella misura del 50%: UNIMORE – CRIS si impegna a provvedere al reperimento delle risorse mancanti.

Risorse professionali ipotizzate

UNIMORE: prof. Riccardo Melloni per attività di direzione tecnica, progettazione – verifica - validazione delle attività progettuali.

Professionista esterno per gestione comunità di pratica, FGL, raccolta dati etc.

INAIL, ASL, DTL: da definire a cura di ciascun ente.

12. Aspetti finanziari: previsione dei costi complessivi di progetto (lo schema ha scopo puramente indicativo)

Descrivere ciascuna FASE (programmazione, realizzazione, diffusione risultati etc) indicando per le singole attività che la compongono:

- la descrizione e la tipologia di tutti i costi previsti, diretti o indiretti, comportanti l’utilizzo di risorse economiche effettive (E) o di risorse di tipo “figurativo” (F: costi strumentali o delle risorse umane interne impiegate). Es: costi per acquisizioni di beni o di prestazioni di sevizi/forniture, costi strumentali, costi orari delle risorse umane impiegate, etc). Ove opportuno, specificare nella descrizione i valori unitari (es: costo orario e n. ore)

- l’importo;

- la ripartizione tra ciascun partner

Tipologia di costo Importo totale A carico INAIL A carico

Partner*

FASE 1: Costituzione di una base dati iniziale comune di situazioni di pericolo, cause che le hanno originate e soluzioni efficaci di prevenzione

Attività 1, 2 e 3 descritte al riquadro 5

Acquisizione di beni (descrizione) - - -

Prestazione di servizi forniture (descrizione)

• Contratti per l’acquisizione di personale esterno o di prestazioni professionali funzionali allo sviluppo delle attività;

7.500,00 3.750,00 3.750,00

Costi risorse umane interne (descrizione) (specificare n. ore e costo orario)

Personale strutturato dell’Università di Modena e Reggio Emilia (68 h, 73,33 €/h)

5.000,00 2.500,00 2.500,00

Costi strumentali (descrizione)

(specificare tipologia)

Costi indiretti

(se a forfait, max 20% costi diretti, specificandone la

(8)

8

natura)

Missioni

Totale Attività 1, 2 e 3

TOTALE FASE 1 12.500,00 6.250,00 6.250,00

FASE 2: Progettazione e realizzazione di un applicativo web per la raccolta strutturata dei dati sul campo, relativi ai comportamenti scorretti, alle situazioni pericolose, ai near miss e alle cause che li hanno generati che permetta la condivisione in rete delle azioni di prevenzione adottate

Attività 1 descritta al riquadro 5

Acquisizione di beni (descrizione)

Prestazione di servizi forniture (descrizione)

Supporto allo sviluppo dell’applicativo web;

27.500,00 13.750,00 13.750,00

Costi risorse umane interne (descrizione) (specificare n. ore e costo orario)

Personale strutturato dell’Università di Modena e Reggio Emilia (136 h, 73,33 €/h)

10.000,00 5.000,00 5.000,00

Costi strumentali (descrizione)

(specificare tipologia)

Costi indiretti

(se a forfait, max 20% costi diretti, specificandone la natura)

Altro

Totale Attività 1

TOTALE FASE 2 37.500,00 18.750,00 18.750,00

FASE 3: Presentazione e divulgazione dei risultati.

Attività 1 e 2 descritte al riquadro 5

Acquisizione di beni (descrizione)

Prestazione di servizi forniture (descrizione)

• organizzazione di workshop.

Costi risorse umane interne (descrizione) (specificare n. ore e costo orario)

Personale strutturato dell’Università di Modena e Reggio Emilia (68 h, 73,33 €/h)

5.000,00 2.500,00 2.500,00

Costi strumentali (descrizione)

(specificare tipologia)

Costi indiretti

(se a forfait, max 20% costi diretti, specificandone la natura)

4.000,00 2.000,00 2.000,00

Missioni 1.000,00 500,00 500,00

Totale Attività 1 e 2

TOTALE FASE 3 10.000,00 5.000,00 5.000,00

*Specificare la quota di compartecipazione di ciascun partner

(9)

9

13 Durata

Inizio attività e fine attività: Il progetto si riterrà iniziato dal primo giorno del mese successivo alla data di sottoscrizione dell’accordo attuativo, dovrà concludersi entro 18 mesi da detta .

14 Cronoprogramma

15 Referente del progetto

Cognome e nome Melloni Riccardo ruolo Professore Ordinario

nato/a il 16/11/1959 a Parma prov. PR, residente in Via Bocchialini, n. 7 città Parma, prov. PR (CAP 43125), tel.: 3316074463, fax: 0592056126, email riccardo.melloni@unimore.it

16 Eventuali note

Il CRIS trova la sua ragione di essere nell’art. 36 dello Statuto dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia; Il regolamento allegato è anche Atto Costitutivo come da art. 1.

(10)

10

17 Allegati

Oltre allo Statuto, all’Atto costitutivo ed alla descrizione delle attività svolte, allegare ogni documentazione ritenuta utile ai fini della valutazione

Statuto dell’Università di Modena e Reggio Emilia Regolamento del CRIS

Sintesi delle attività svolte nell’ambito del progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica”

(*) Si prende atto che ogni comunicazione da parte dell’INAIL Direzione Regionale Emilia Romagna inerente la presente manifestazioni di interesse avverrà esclusivamente mediante l’indirizzo di posta elettronica certificata PEC indicata al punto n. 2 della presente scheda di proposta progettuale.

Luogo e data Modena 25 maggio 2017

Firma del Legale Rappresentante*

______________________________________

*Allegare copia del documento di riconoscimento del Legale Rappresentante in corso di validità

Riferimenti

Documenti correlati

Per trovare rapidamente il termine di ricerca su questa pagina, digita Ctrl+F o ⌘-F (Mac) e utilizza la barra di ricerca..

- la descrizione e la tipologia di tutti i costi previsti, diretti o indiretti, comportanti l’utilizzo di risorse economiche effettive (E) o di risorse di tipo “figurativo” (F:

Aspetti gestionali: compiti del proponente e degli eventuali partner Specificare gli impegni di natura professionale, economica e strumentale previsti a carico di ciascun

5 (*) Si prende atto che ogni comunicazione dell’INAIL Direzione Regionale Veneto inerente la presente manifestazioni di interesse avverrà esclusivamente

Nel 2018 sono risultate attive 350.019 posizioni assicurative territoriali relative alla gestione industria e servizi, pari al 9,21% delle posizioni assicurative censite dall'Inail

Il consorzio di bonifica predispone e aggiorna il Piano generale di bonifica e di tutela del territorio rurale; esegue le opere di bonifica per la sicurezza idraulica, le opere

Il pittogramma figura umana viene utilizzato per sostanze o miscele che possono provocare malattie che si manifestano anche dopo lungo tempo dall'esposizione: ƒ sostanze

[r]