Agrindustria 3.501 121 31 102.150 2.898 800
Energia, acqua e gas 5.569 170 30 154.953 7.822 1.363
Estrattive 1.973 107 33 62.400 2.536 1.219
Manifatturiere 231.238 5.322 25 5.204.320 193.522 818
INDUSTRIA IN SENSO STRETTO 242.281 5.720 25 5.523.823 206.778 834
Costruzioni 88.034 3.854 32 2.664.752 85.231 928
INDUSTRIA 330.315 9.574 27 8.188.575 292.009 859
Commercio e Pubbl. eserc. 86.494 1.864 25 2.044.290 62.928 712
Trasporti e comunicazioni 56.915 1.562 31 1.637.356 59.616 1.019
Servizi vari 106.335 2.274 27 2.632.302 93.393 860
ALTRE ATTIVITÀ 249.744 5.700 28 6.313.948 215.938 845
TOTALE 580.059 15.274 27 14.502.523 507.947 853
(a) Esclusi gli indeterminati. (b) Compresi i 3 giorni di franchigia.
CASI INDENNIZZATI
ATTIVITÀ ECONOMICA Temporanea Permanente DURATA GIORNATE INDENNITÀ IMPORTI
MEDIA PERSE PAGATE MEDI
(giorni) (b) (mgl di Euro) (Euro)
29 Non sempre è facile comprende-
re il linguaggio delle cifre del fenomeno infortunistico. Conside- riamo, ad esempio, la durata media dell’inabilità temporanea, parametro che, in un quarto di secolo, ha subito un considerevo- le incremento (da 23 a 28 giorni) mentre in parallelo il grado medio di inabilità permanente andava disegnando una parabo- la opposta. Infatti la flessione del grado medio è stata favorita dalla progressiva riduzione del limite minimo di indennizzabilità dell’inabilità permanente culmi- nato nella recente, drastica revi- sione normativa che ha portato in scena il cosiddetto danno bio- logico, mentre nell’incremento della durata media dell’inabilità temporanea ha giocato la mag- giore complessità dei metodi di cura che sempre più tendono a
consentire non solo la ripresa delle condizioni di salute prima- rie ma anche un più completo ed accurato ripristino della situazio- ne fisica e psichica goduta prima del trauma dalla vittima. In linea di massima, la durata media dell’i. t. esprime oggi una rozza
correlazione con i livelli di gra- vità infortunistica. I valori più ele- vati sono infatti espressi da costruzioni, pesca interna, estra- zione dei metalli e trasporti, tutte attività in cui la gravità media del fenomeno è elevatissima.
(Gianfranco Ortolani)
SULL’ANDAM ENTO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO
DATI
TRA LE PIEGHE DEI NUMERI
TRA LE PIEGHE
DEI NUMERI IL COSTO DEGLI INDENNIZZI:
UN SEGNALE SUL FENOMENO INFORTUNISTICO
DANNO BIOLOGICO:
PIU’ TUTELA PER I CASI PIU’ GRAVI
QUESTO MESE:
Tabelle e grafici a cura di Pier Giorgio Ciganotto
©
GUARIGIONE CLINICA DEGLI INFORTUNATI PER SETTORE ECONOMICO (a) - ANNO 2000
NUMERO
8
AGOSTO 2002
Editore INAIL - Sede in Roma, Piazzale Giulio Pastore, 6 - Tel. 06/5487.1 - Dir. Resp. Marco Stancati Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872256 - Fax 06/51957270 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma
TAV. 1: DURATE MEDIE DELLA INABILITÀ TEMPORANEA PER ATTIVITÀ ECONOMICA E PROFESSIONE - ANNO 2000
AGRICOLTURA INDUSTRIA ALTRE ATTIVITA' 0
5 10 15 20 25 30 35
(giorni)
DIPENDENTI ARTIGIANI DIPENDENTI NON ARTIGIANI INDIPENDENTI
AGRICOLTURA Temporanea 50,46 49,91 50,11 50,19 47,11
Permanente 695,30 662,66 716,40 682,97 684,35
Morte 141,44 137,46 147,83 146,10 145,39
Totale 887,20 850,03 914,34 879,27 876,85
INDUSTRIA Temporanea 388,71 423,97 467,38 528,06 533,87
Permanente 2.744,81 2.685,62 2.897,46 2.877,57 2.978,40
Morte 790,19 789,41 866,28 872,07 884,56
Totale 3.923,70 3.899,00 4.231,13 4.277,71 4.396,83
MEDICI RX Temporanea 0,00 0,00 0,02 0,03 0,03
Permanente 8,67 11,15 12,00 10,62 10,20
Morte 3,69 4,73 5,43 4,87 5,14
Totale 12,36 15,89 17,44 15,52 15,37
TUTTE LE GESTIONI Temporanea 439,17 473,88 517,51 578,28 581,01
Permanente 3.448,78 3.359,43 3.625,85 3.571,16 3.672,96
Morte 935,32 931,61 1.019,54 1.023,05 1.035,09
Totale 4.823,27 4.764,92 5.162,91 5.172,49 5.289,05
(a) Dati bilanci consuntivi. Anno 2001 dati provvisori.
INDENNITA' EROGATE PER GESTIONE E TIPO EVENTO (a) - ANNI 1997 - 2001 (Importi in milioni di Euro)
GESTIONI TIPO EVENTO 1997 1998 1999 2000 2001
DENTRO LA NOTIZIA
30
IL COSTO DEGLI INDENNIZZI:
UN SEGNALE SUL
FENOMENO INFORTUNISTICO
L'analisi macro-economica del costo assicurativo degli infortuni sul lavoro, ogni volta, sembra portare con sé un involontario velo di cinismo, poiché la valuta- zione del fenomeno in freddi ter- mini monetari lascia in secondo piano i costi umani, la sofferenza delle vittime e delle loro famiglie.
Eppure due aspetti di questa analisi aridamente finanziaria dovrebbero avere anch'essi, in termini comunicativi, un impatto così forte sugli addetti ai lavori da suscitare se non emozione, certamente inquietudine.
Il primo riguarda il monte annuo dei costi INAIL per le indennità erogate: nel quinquennio 1997- 2001, pur considerando l'effetto espansivo congiunto dell'inflazio- ne e dei contratti sul valore delle retribuzioni e dell’ampliamento delle categorie assicurate, si superano ormai i 5 miliardi di Euro. Un prelievo annuo di ric- chezza che, per parafrasare l'at- tualità, è da tempo al livello di una "mini manovra" finanziaria.
Un importo che non accenna a contrarsi, nonostante la flessione degli indennizzi in temporanea e, in misura minore, in rendita, nel settore agricolo.
Il secondo aspetto, che riguarda ancor più direttamente tutti gli attori del sistema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavo- ro, è che l'andamento tendenzia-
le della gravità sociale del feno- meno infortunistico è strettamente correlato al suo costo economico:
è vero che la prevenzione non si fa sulle macroanalisi statistiche, ma sui luoghi di lavoro e con le persone, tuttavia balza agli occhi che se i costi, almeno quelli, non segnalano inversioni di tendenza
sensibili non vi possono essere motivi di ottimismo e occorre allora far maturare un impegno più forte, più consapevole e pro- fessionale, per incrementare le risorse e la capacità di intervento di ognuno, per la propria mate- ria.
(Paolo Niccolai)
TAV. 2: ANDAMENTO DEI CASI DI RENDITA IN VIGORE AL 31 DICEMBRE (TUTTE LE GESTIONI) BASE 1996 = 100
B
B
B
B
B
1997 1998 1999 2000 2001
85 90 95 100
INABILI
B
B
B
B
B
1997 1998 1999 2000 2001
96 97 98 99
SUPERSTITI
Perdita del pollice destro 28% 20% 1.899,37 2.459,07 + 559,70 + 29,5 Perdita di tutte le dita mano sinistra 55% 41% 5.571,47 7.972,36 + 2.400,89 + 43,1 Perdita di tutte le dita mano destra 65% 48% 8.230,59 10.038,90 + 1.808,31 + 22,0 Perdita della mano sinistra 60% 45% 6.837,72 9.153,24 + 2.315,52 + 33,9 Perdita della mano destra 70% 55% 8.863,71 12.801,87 + 3.938,16 + 44,4
Perdita di un occhio 35% 28% 2.507,16 4.399,70 + 1.892,54 + 75,5
Perdita di entrambi gli occhi 100% 85% 12.662,44 22.081,73 + 9.419,29 + 74,4
Tetraplegia 100% 100% 12.662,44 27.381,46 + 14.719,02 + 116,2
(a) Infortunato con moglie e figlio - Retribuzione minimale 1.7.2001 (Euro 11.511,31).
LA RENDITA INAIL PRIMA E DOPO IL “DANNO BIOLOGICO” (a) (Importi annui in Euro)
GRADO DI MENOMAZIONE IMPORTI DIFFERENZA IMPORTI
TIPO MENOMAZIONE Regime Regime Regime Regime Assoluta %
T.U.1124/65 danno biologico T.U.1124/65 danno biologico
31
APPUNTI PROFESSIONALI
DANNO BIOLOGICO:
PIU’ TUTELA PER I CASI PIU’
GRAVI
Il nuovo sistema di indennizzo, stabilito dall'art. 13 del D. Lgs.
38/2000, ha introdotto una serie di profonde modificazioni che riguardano, in particolare, i criteri di valutazione del danno, i limiti di indennizzabilità e le modalità di erogazione degli indennizzi.
Un sistema completamente inno- vativo, che si colloca nel solco tracciato a suo tempo in sede di tavolo di concertazione dall'Istituto in accordo con le Parti sociali, per una tutela più completa e mirata dell'infortunato che preveda anche un sostegno economico più consistente per i casi più gravi.
In questo senso, per le menoma- zioni permanenti di grado pari o superiore al 16%, che compren- dono situazioni di maggiore gravità e quindi meritevoli di una tutela privilegiata, è prevista l'erogazione di una più cospicua rendita vitalizia che si compone di due quote: una indipendente dal reddito e commisurata al grado di menomazione, per l'in- dennizzo del danno biologico;
l'altra, commisurata al grado e alla retribuzione percepita dal- l'infortunato in base ad appositi coefficienti che tengono conto dei riflessi che la menomazione comporta sulla sua capacità di produrre reddito, per l'indenniz- zo del danno patrimoniale.
Un raffronto tra varie tipologie di menomazione di diversa natu- ra e gravità, mette in evidenza come le rendite corrisposte secondo la nuova disciplina - a
parità di menomazione e pur in presenza di gradi percentuali generalmente più contenuti - risultino costantemente e sensibil- mente più favorevoli rispetto a quelle calcolate in base al previ- gente regime del Testo Unico.
Il divario tra le prestazioni previste
dai due sistemi tende generalmen- te a crescere in misura progressi- va, sia in termini assoluti che rela- tivi, al crescere della gravità della menomazione, fino a raggiungere valori superiori al doppio nei casi estremi di invalidità totale.
(Franco D’Amico)
TAV. 3: CASI DI INFORTUNIO INDENNIZZATI IN CAPITALE (GRADI 6-15%) PERVENUTI AL 15 SETTEMBRE 2002.
GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600
2001 2002
L’OSSERVATORIO STATISTICO
a cura di Franco D’Amico
CASI AVVENUTI
INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI (1)
LA PRODUZIONE INAIL
32
CASI MORTALI PER INFORTUNIO (2)
PERIODI INFORTUNI
Industria e altre attività Agricoltura TOTALE
Maggio 2001 109 15 124
Maggio 2002 95 13 108
Variazione % -12,84 -13,33 -12,90
Giu.2000 - Mag.2001 1.190 134 1.324
Giu.2001 - Mag.2002 1.236 136 1.372
Variazione % 3,87 1,49 3,63
(2) Per data dell’infortunio.
Giugno 2001 86.996 7.381 94.377 7,82 2.308 70 2.378
Giugno 2002 84.966 6.415 91.381 7,02 1.981 64 2.045
Variazione % -2,33 -13,09 -3,17 - -14,16 -8,75 -14,01
Lug. 2000 - Giu. 2001 919.947 82.728 1.002.675 8,25 26.514 935 27.448 Lug. 2001 - Giu. 2002 905.427 76.361 981.788 7,78 25.300 856 26.156
Variazione % -1,58 -7,70 -2,08 - -4,58 -8,36 -4,71
(1) Dati stimati.
TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO
PERIODI INFORTUNI MALATTIE PROFESSIONALI
Industria Agricoltura TOTALE % Agric. Industria Agricoltura TOTALE e altre attività su TOTALE e altre attività
RENDITE AD INABILI COSTITUITE (3)
CASI DI INFORTUNIO INDENNIZZATI CON INABILITÀ TEMPORANEA (4)
PERIODI INFORTUNI
Industria e altre attività Agricoltura TOTALE
Giugno 2001 53.651 5.438 59.089
Giugno 2002 45.889 5.010 50.899
Variazione % -14,47 -7,87 -13,86
Lug. 2000 - Giu. 2001 595.639 66.431 662.070 Lug. 2001 - Giu. 2002 528.571 56.098 584.669
Variazione % -11,26 -15,55 -11,69
(4) Per data definizione.
Giugno 2001 833 89 922 10,68 370 17 387
Giugno 2002 460 59 519 12,83 183 7 190
Variazione % (a) - - - - - - -
Lug.2000 - Giu. 2001 18.184 3.209 21.393 17,65 4.420 258 4.678
Lug.2001 - Giu. 2002 6.304 866 7.170 13,74 2.985 139 3.124
Variazione % (a) - - - - - - -
(3) Per data di costituzione. (a) Non significativa perchè sono esclusi i casi di grado <16, avvenuti dal 25 luglio 2000, liquidati in capitale.
PERIODI INFORTUNI MALATTIE PROFESSIONALI
Industria Agricoltura TOTALE % Agric. Industria Agricoltura TOTALE e altre attività su TOTALE e altre attività
Giu2001 Lug2001 Ago2001 Set2001 Ott2001 Nov2001 Dic2001 Gen2002 Feb2002 Mar2002 Apr2002 Mag2002
0 20 40 60 80 100 120 140 160
TAV. 4: CASI MORTALI PER DATA EVENTO PERVENUTI A TUTTO GIUGNO 2002
INDUSTRIA E ALTRE ATTIVITA' AGRICOLTURA
Lug2001 Ago2001 Set2001 Ott2001 Nov2001 Dic2001 Gen2002 Feb2002 Mar2002 Apr2002 Mag2002 Giu2002
0 10000 20000 30000 40000 50000 60000
TAV. 5: CASI INDENNIZZATI PER DATA DI DEFINIZIONE
INDUSTRIA E ALTRE ATTIVITA' AGRICOLTURA