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BIOGRAFIA. La compagnia porta avanti progetti di formazione teatrale per giovani e adulti.

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Academic year: 2022

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BIOGRAFIA

Compagnia di sperimentazione ar- tistica diretta da Rajeev Badhan ed Elena Strada che lavora sulla contami- nazione delle arti, nata a Belluno nel 2012 con l’esigenza di creare un polo che racchiuda in sé la diffusione, l’ide- azione e la produzione di lavori teatrali e performativi.

Da settembre 2014 SlowMachine inizia il progetto triennale di Residenza Teatrale presso il Teatro Comunale di Belluno in collaborazione con la Fon- dazione Teatri delle Dolomiti e il Co- mune di Belluno e nel dicembre dello stesso anno Rajeev Badhan e Elena Strada danno vita alla prima edizione di una nuova stagione teatrale chiama- ta ‘Belluno Miraggi’, curando la direzio- ne artistica e organizzativa, program-

mazione ancora attiva che, nel corso delle 5 edizioni, ha visto e vede presen- tare tra i maggiori artisti del panorama del teatrale contemporaneo italiano e internazionale (Roberto Latini, Motus, Agrupación Señor Serrano, Ascanio Celestini, RezzaMastrella, Familie Flöz, Deflorian/Tagliarini, ...).

Nel marzo 2019 debutta la nuova produzione ‘Notti’, ispirata al raccon- to ‘Le notti bianche’ di Dostoevskij.

Nel settembre del 2018 viene realiz- zata ‘Vertigini’, edizione 0 di un festi- val multidisciplinare che ha ospitato, all’interno dello spazio HANGAR11, tre serate tra teatro, musica e arti perfor- mative. Sempre nel 2018 la compagnia realizza, per la rassegna ‘Oltre le Vet- te’, il progetto site-specific ‘Dendro-

cronologia-i custodi del tempo’ e per la Fondazione Dolomiti Unesco cura la regia della conferenza-spettacolo

‘9x1=Dolomiti’. Nel 2017 SlowMachine vince, con il Comune di Belluno, il bando ANCI RiGenerAzioni Creative e il bando MigrArti del MiBACT grazie al proget- to ‘Luogo, dall’abbandono alla rinascita’

che hanno contribuito alla realizzazio- ne dello spettacolo ‘HOME’. Sempre nel 2017 debutta ‘Lo Zoo di Vetro’. Nel 2016 SlowMachine vince, con il progetto ‘Ra- dici nelle Dolomiti’, il FUnder35: bando nazionale per il consolidamento delle imprese culturali under 35.

Dal 2015 SlowMachine ha attivato un progetto di riqualificazione di uno spazio comunale dismesso all’interno dell’ex-caserma Piave di Belluno de-

nominato ‘HANGAR11’ con l’intento di trasformarlo in uno spazio d’arte. Nel 2013 produce lo spettacolo ‘Il Giardi- no delle Rose’ e nel 2014 dà vita alla performance ‘Primo Canto per Voce e Tempesta’. Nel 2012 vince il bando di residenza promosso da C32 Perfor- ming Art Workspace (Venezia-Mar- ghera) che ha portato alla realizzazio- ne di ‘VideoDran’, progetto d’esordio della compagnia, il quale ha poi par- tecipato a numerosi festival nazionali.

Ora SlowMachine sta lavorando alla nuova versione di ‘Primo Canto per voce e tempesta’ e ‘FORME’ (proget- to di sperimentazione teatrale multi- culturale).

La compagnia porta avanti progetti di formazione teatrale per giovani e adulti.

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NOTTI

da ‘Le notti bianche’ di Dostoevskij

CREDITI PRESENTAZIONE

Regia di Rajeev Badhan Drammaturgia di Elena Strada Con Elena Strada, Ruggero France- schini, Francesco Rina

Direttore della fotografia Federico Boni

Con il sostegno di Fondazione Tea- tri delle Dolomiti, FUNDER 35, Fon- dazione Cariverona

“Un confronto tra diverse epo- che, generazioni, tecnologie e mezzi espressivi sul tema dell’amore e delle relazioni interpersonali”

Amore e illusione: temi cari al tea- tro quanto al cinema, sia come ele- menti contenutistici che come mezzi espressivi e luoghi da indagare, ven- gono rappresentati artisticamente da un flusso di punti di vista diffe- renti e apparentemente così distanti:

da quello dei personaggi interpreta- ti, fino alle aspettative delle nuove generazioni.

A partire da ‘Le notti bianche’ di Dostoevskij, SlowMachine sviluppa un testo originale che si interroga su quell’assoluto e fragile sentimento

chiamato amore. Ne nasce uno spet- tacolo dalla forte tensione visionaria in cui due e più livelli visivi e tempo- rali si intrecciano nella ricerca di un senso profondo delle relazioni ai no- stri tempi, e del come la liquidità del- la nostra epoca possa influire anche sui sentimenti più forti e apparente- mente solidi.

In scena tre attori/autori di una nar- razione che si sdoppia, crea paralle- lismi, seconde dimensioni, labirinti, per poi infrangersi e lasciar scaturire domande che ci vedono tutti prota- gonisti silenziosi di una storia ancora da scrivere.

Video in fase di realizzazione video promo https://vimeo.com/336290771

video integrale https://vimeo.com/335867521

(pw: notti19)

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HOME

CREDITI PRESENTAZIONE

Un progetto di Rajeev Badhan ed Elena Strada

Regia di Rajeev Badhan Aiuto Regia Elena Strada

Animazioni video di Emanuele Kabu Con la partecipazione di Rahimdad Allahdad, Nicola Pauletti, Ousmane Dembelè, Lucky Diakpomrere, Yu- liya Gladka, Lisa Kirchner, Giovanna Maugeri, Osa‘S Ogboe, Pia Salvatori, Seydomou Simaga, Andy Ugwudike Con il sostegno di MiBACT – MigrArti 2017, ANCI, Fondazione Teatri delle Dolomiti, FUNDER 35, Fondazione Cariverona

“Un lavoro che nasce dall’esigen- za del raccontarsi per far conoscere parte della propria storia, dalla ne- cessità di rompere dei timori, delle sovrastrutture culturali che impedi- scono un contatto diretto con le per- sone di un nuovo paese”

Questa performance nasce da un progetto di sperimentazione artistica tra teatro e ricerca documentaria: un percorso interculturale che si interro- ga sul senso di cosa sia una casa, un luogo, un’identità, un viaggio.

Il progetto, vincitore del bando

‘MigrArti – la cultura unisce’ 2017, ha visto il coinvolgimento attivo di giovani, migranti e professionisti del settore creativo e ha portato alla

creazione di uno spettacolo mul- ti-linguaggio, meticcio, biografico:

un messaggio concreto, una presa di posizione sempre più necessaria.

In scena, giovani provenienti da di- versi paesi/strade/storie si racconta- no, si mostrano, dialogano con le arti performative: un flusso migrante, un viaggio performativo in cui la conta- minazione linguistico/culturale corre parallelamente alla contaminazione dei linguaggi artistici utilizzati.

video promo progetto https://vimeo.com/235303609 video integrale https://vimeo.com/255424237

(pw: SlowMachine2017)

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LO ZOO DI VETRO

CREDITI PRESENTAZIONE

Regia di Rajeev Badhan Da Tennesse Williams

Con Giuseppina Turra, Elena Strada, Ruggero Franceschini, Diego Fac- ciotti

Animazioni video di Emanuele Kabu Con il sostegno di Fondazione Tea- tri delle Dolomiti, FUNDER 35, Fon- dazione Cariverona

Selezione In-Box 2019

“…la verità, o vita o realtà è una cosa organica che la fantasia poetica può rappresentare o suggerire, nella sua essenza, solo attraverso una meta- morfosi cambiandola in altre forme da quelle che erano presenti nell’ap- parenza”

Primo successo del drammatur- go americano, ‘Lo Zoo di Vetro’ è un dramma dalle fortissime connotazioni autobiografiche e dal confronto/scon- tro di molteplici sfumature tematiche:

dalla solitudine alla diversità/isola- mento, dalla frustrazione alla bellezza/

amore, dallo scontro generazionale alle aspettative mancate e a quelle ancora attese. Il tutto all’interno di un nucleo familiare che ci rivela molto dell’autore

stesso.

La regia di Rajeev Badhan punta a dare nuova vita a questo classico an- che attraverso il capace utilizzo del video e delle animazioni video tra- sportando così lo spettatore all’in- terno dell’universo soggettivo del ricordo e in quello della fantasia di una mente chiusa nel suo isolamento e nella sua ‘diversità’. Tennesse Wil- liams ha definito quest’opera ‘dram- ma del ricordo’: un ricordo selettivo che vive nei contorni indefiniti della sua soggettività, liquido, trasparente

video promo https://vimeo.com/215655582 video integrale https://vimeo.com/216835480 (pw: zoo)

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PRIMO CANTO PER VOCE E

TEMPESTA

CREDITI PRESENTAZIONE

Regia di Rajeev Badhan Da Massimo Sgorbani Con Elena Strada

“Può la voce farsi immagi- ne, e l’immagine farsi verbo.

La voce di una monaca, in un’astrat- ta temporalità medievale, “canta” l’e- stasi e il dolore della sua vocazione mistica”

Una donna e la sua storia, un mo- nologo di struggente intensità lingui- stica, dove stretta è la relazione tra la maternità, la violenza e il divino, tra il sacro e il profano, tra la disperazione e la gioia, tra la solitudine e la divi- na appartenenza al tutto. La tempe- sta si fa interlocutrice spirituale, si fa materia divina oltre che perenne e carnale tormento.

Il testo è ispirato alla figura e alle testimonianze della beata Angela

da Foligno (1248 ca.- 1309) mistica del III° ordine francescano che visse sull’esempio di Francesco d’Assisi in penitenza e nella radicale imitazione di Gesù, venerata con il titolo di Be- ata e Magistra Theologorum, ossia Maestra dei Teologi, perché in vita attorno a lei si era raccolto un Cena- colo di figli spirituali. Santificata da Papa Francesco il 9 Ottobre 2013.

Il lavoro centra nella parola la sua ricerca espressiva. La parola si strut- tura, crea immagini e svela non solo il senso del linguaggio, ma anche la sua emotività e la sua ritmica. La ri- cerca di questa performance, dove la tecnica vocale dell’attrice si fonde con tecnologia in una performance live che sviluppa, nella creazione di

una persistenza sonora delle parole, un percorso di astrazione in grado di amplificare emotivamente il percor- so mistico e passionale del testo di Massimo Sgorbani.

Il video del riallestimento sarà a breve disponibile video integrale https://vimeo.com/107639685

(pw: primo)

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HANGAR 11

www.slowmachine.org/hangar-11

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VERTIGINI BELLUNO MIRAGGI

https://vimeo.com/296592823 www.slowmachine.org/belluno-miraggi-v-edizione

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CONTATTI

Direzione Artistica Rajeev Badhan / Elena Strada rajeev@slowmachine.org elena@slowmachine.org Tel. 328 9252112 Ufficio Promozione/Distribuzione Alex Paniz distribuzione@slowmachine.org Tel. 347 9091661 Social Media www.slowmachine.org www.instagram.com/slowmachine_bellunomiraggi www.facebook.com/SlowMachine-Belluno-Miraggi-309752282405803

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