Relazione generale
Interventi di riqualificazione
del patrimonio viabilistico comunale
CUP D29J19000210004
Architetto Massimo Bernardelli via Gramsci, 5 - 24046 Osio Sotto (BG)
Posta certificata: [email protected]
Progetti sostenibili
architettura sostenibile ● pianificazione territoriale e urbanistica ● progettazione urbana ● piani per la mobilità ● progettazione ambientale e paesaggistica
Ottobre 2019
Progetto definitivo-esecutivo
Novembre 2019
Sommario
1 Generalità ... 2 2 Identificazione e descrizione degli interventi ... 2 3 Le pavimentazioni speciali: LVE e gli interventi di street art ... 9
1 GENERALITÀ
Il presente progetto, redatto a seguito dell’incarico conferito dal Comune di Cerro Maggiore, si pone l’obiettivo della riqualificazione di una parte del patrimonio viabilistico comunale, così come meglio specificato nel progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato con apposita deliberazione di Giunta comunale n. 151 del 31/10/2019.
La proposta progettuale risponde all’esigenza espressa dalla Committenza di interventi di ammodernamento e straordinaria manutenzione di numeroso strade comunali, sia del Capoluogo che della frazione Cantalupo, con l’intento altresì di operare su quelle che risultano maggiormente deteriorate; nell’insieme di azioni proposte sono presenti anche progettazioni di maggior rilievo e complessità, come l’adeguamento della mini-rotatoria di via Turati, il rifacimento del parcheggio di via Saffi/Goldoni, e le sistemazioni delle vie Della libertà, Vittorio Emanuele III/Gaio a Cantalupo.
Il documento approvato in data 31/10/2019, unitamente alle informazioni ricevute dall’Ufficio tecnico e dalla Polizia locale, ha costituito il punto di riferimento fondamentale per l’identificazione delle singole misure da attuarsi, in ragione della disponibilità finanziaria dell’Amministrazione e anche delle condizioni di esercizio effettive della rete (ad esempio in relazione al transito delle autolinee).
Gli obiettivi fondamentali che l’Amministrazione comunale si prefigge con le opere di seguito descritte consistono nella riqualificazione degli spazi stradali e pubblici, attraverso la loro riasfaltatura e/o manutenzione.
Evidentemente, il dimensionamento degli elementi progettuali avverrà sulla base delle indicazioni contenute all’interno del D.M. 5 novembre 2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”, nonché del D.M. 19 aprile 2006 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”. L’intervento terrà conto, laddove necessario, delle esigenze legate all’abbattimento delle barriere architettoniche, secondo le prescrizioni contenute nel nel D.M. 236/89, nel D.P.R.
503/96, e nella L.R.(Lombardia) 6/89.
In sintesi, le opere da compiere riguardano:
- i rifacimenti delle sovrastrutture stradali;
- la manutenzione straordinaria di alcune vie e spazi pubblici maggiormente soggetti a degrado;
- il ridisegno di alcune porzioni dei percorsi pedonali e delle aree a parcheggio;
- l’adeguamento e la rimessa in funzione dei sottoservizi, in particolare della rete di raccolta delle acque meteoriche;
- eliminazione di tutti i dislivelli non a norma in materia di barriere architettoniche e creazione, lungo i percorsi pedonali, di rampe con pendenze non superiori al 5%;
- la risoluzione di alcune problematiche legate al funzionamento del sistema di raccolta dell’acqua meteorica;
- l’eliminazione con sostituzione di alcune piante;
- l’arredo di un’area verde con attrezzature e giochi;
- la rivisitazione progettuale della mini-rotatoria di via Turati.
L’obiettivo più generale è quello dell’incremento del grado di vivibilità e di fruibilità della strada pubblica, grazie all’innalzamento del grado di sicurezza e all’opportunità
per gli utenti “deboli” della strada di muoversi lungo percorsi esenti da barriere architettoniche e che impongono velocità più basse ai veicoli a motore.
Il progetto definitivo-esecutivo degli interventi, determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare e il relativo costo previsto e deve essere sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. In particolare il progetto è costituito dall'insieme delle relazioni, nonché degli elaborati grafici a scale adeguate. Esso è redatto sulla base degli studi e delle indagini compiuti nelle fasi precedenti e degli ulteriori studi e indagini, di dettaglio o di verifica delle ipotesi progettuali, che sono risultati necessari.
Ai sensi del D.P.R. 5 ottobre 2010 n. 207, il progetto definitivo-esecutivo è composto, oltre che dalla presente relazione, dai seguenti documenti, da considerare parti sostanziali e integranti del progetto:
computo metrico estimativo;
quadro economico;
elenco prezzi;
capitolato speciale d’appalto;
schema di contratto;
cronoprogramma;
piano di manutenzione dell’opera;
quadro dell’incidenza mano d’opera;
piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 100 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
e dagli elaborati grafici elencati nella pagine seguente:
num.
tavola
titolo cod.
intervento nome via 1 Inquadramento generale
2
3 S.Clemente
6 Colombo
15 XXV Aprile
28 XX settembre
40 C. Porta
50 Petrarca
3
4 Fermi
5 Bellini
44 Adamello
45 Genova
46 Savona
47 Costa
4
7 Tevere
24 Piave
26 Boccaccio
31 Fortunato Re cav.
42 Mons. Lazzati
5
8 Gramsci
11 S. Martino della b.
12 Regina Margherita
32 Milano
33 Orazio
51 Beccaria
6
13 don Gnocchi
14 Magellano
23 Giolitti
25 Meucci
52 Volontari del Sang.
7
17 IV Novembre
21 Tasso
36 L. Galvani
37 G. Savonarola
38 Lampugnani
39 Spinelli
8
20 Canova
29 Carroccio
30 Morganti
34 A. Volta
35 F. Crivelli
48 Omero
49 Virgilio
num.
tavola
titolo cod.
intervento nome via
9
16 Saffi
18 Pik Mangiagalli
19 Monte Santo
22 Cappuccini
41 Monte Bianco
43 Goldoni
10
53 Risorgimento
56 della Libertà
59 Don Perego
60 Novara
66 IV Novembre/S Pio X
11
55 De’ Paoli
57 Calvi
58 Treves
63 Montale
12
54 Zerbi- Madre T. di C.
64 F.lli Cervi
68 Zerbi - per Cantalupo
13 1 Kennedy
2 Ca’ Rossa
14-15 62 D. Chiesa
16-17 67 Parcheggio Saffi-Goldoni
18-19 10 XXIV Maggio
20 9 Bernocchi
21 27 Sciesa
22-23 61 Vittorio Emanuele III
24 65 Gaio
25-26 70 Turati-Marelli
27 69 Curiel
28 Particolari: attraversamenti pedonali street art
29 Particolari: LOGES VET EVOLUTION
30
71 San Clemente da via Colombo a via Kennedy 72 Giochi parco Forze
armate
2 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Il progetto delinea principalmente le ipotesi di intervento su strade esistenti, sia del Capoluogo che della frazione Cantalupo, con l’intento di operare su quelle che necessitano di maggiore manutenzione; più marginalmente si occuperà di dare le prime indicazioni su limitate aree da progettare ex novo in termini di riorganizzazione degli spazi e dei percorsi.
Di seguito si riportano i due estratti mappa ripresi dagli elaborati grafici (a cui si rimanda per una migliore lettura) utili all’individuazione degli interventi nell’ambito urbano del Capoluogo e nella frazione Cantalupo.
Estratto dalla tavola n. 1: inquadramento interventi.
Il presente progetto è redatto in coerenza con le informazioni e le valutazioni fornite dall’Amministrazione e dai tecnici comunali. Esso si configura come un programma sistematico di riqualificazione, teso ad assicurare una migliore fruibilità delle vie cittadine; queste, infatti, sono sottoposte a svariati fattori di degrado, e quindi risultano degradata, sia per causa dell'usura provocata dal traffico veicolare, su taluni percorsi assai intenso, che per l’azione degli agenti atmosferici, e, perché no, anche per l’aggressione chimica di svariati prodotti (si pensi, per esempio, al sale utilizzato in occasione di nevicate).
In totale gli interventi individuati sono 72; gran parte di essi rientrano nel perimetro del centro abitato consolidato; trattandosi di opere su infrastrutture esistenti, i lavori si svolgeranno in zone aperte e frequentate dalla cittadinanza, data l’impossibilità di segregare totalmente l’area di cantiere, pertanto particolare attenzione andrà agli aspetti regolati dal PSC.
La stratigrafia proposta per la massima parte degli interventi, quelli di riasfaltatura, tiene conto delle normali prassi nella scelta dei materiali, facendo particolare caso alle necessità di garantire maggior performance dei materiali su alcune direttrici di traffico. In sintesi, gli interventi di riqualificazione delle sole pavimentazioni in asfalto si limiteranno a:
- la fresatura dello strato d’usura ammalorato;
- la stesura del nuovo strato di usura di 3 cm; per le strade a maggior traffico si
Estratto dalla tavola n. 1: inquadramento interventi a Cantalupo.
- la formazione di segnaletica orizzontale, eseguita con prodotti permanenti, rifrangenti, antisdrucciolevoli, con garanzia di perfetta efficienza per anni tre.
I materiali scelti hanno caratteristiche tipologiche e costruttive di durabilità nel tempo, di adattabilità e compatibilità con la pluralità delle utenze, mentre gli elementi di arredo urbano favoriscono la fruizione completa degli spazi in condizioni di sicurezza.
Dato l’elevato numero di interventi, si ritiene maggiormente pratico, al fine della lettura degli aspetti grafici del progetto, rimandare alle tavole allegate, evitando l’appesantimento del presente documento con immagini dei singoli interventi.
Per la gran parte degli interventi la tipologia di lavorazioni viene ripetuta, ossia:
Tipologia lavorazioni Interventi
solo stesa strato d’usura 7-18-30-34-36-37-38-41-44-45-46-47-48-49-52 rifacimenti delle sovrastrutture stradali
mediante fresatura dello strato di usura esistente, posa nuovo
tappetino, e/o riprofilatura dello strato di base
3-4-5-6-8-9-10-11-12-13-14-15-16-17-19-20-21-22- 23-24-25-26-27-28-29-30-31-32-33-35-39-40-42- 43-50-51-53-54-55-56-57-58-59-60-61-62-63-64- 65-66-67-68-71
sistemazioni marciapiedi e/o aiuole 1-2-9-10-69
nuovi marciapiedi 61-62-65
arredo urbano 72
riqualificazione e street-art 9 l’intervento di via Bernocchi prevede, oltre alla sistemazioni marciapiedi, anche l’inserimento di immagini sulla pavimentazione ai bordi strada riprogettazioni complessive 69 rifacimento parcheggio Saffi/Goldoni
70 riassesto geometrico rotatoria Turati/Marelli Tutti gli interventi necessiteranno del rifacimento della segnaletica orizzontale.
Il parcheggio di via Saffi/via Goldoni Attualmente il parcheggio tra le vie Saffi e Goldoni versa in condizioni pessime, in parte per l’usura dovuta alla vetustà, in parte all’azione delle radici degli alberi presenti che ha portato al sollevamento della coltre bituminosa e dei cordoli, finanche dei marciapiedi sul perimetro.
L’intervento si propone di effettuare una riqualificazione totale dell’area;
questa verrà pertanto completamente ripensata, sia per quanto riguarda lo schema di organizzazione degli stalli, sia, e soprattutto, per quanto riguarda la pavimentazione/massicciata stradale, che verrà completamente rifatta, eliminando contestualmente le essenze arboree inadatte; queste
verranno sostituite con esemplari di Acer platanoides, alberi certo più idonei in rapporto alla tipologia d’uso dell’area e al contesto.
Al termine dei lavori, il nuovo parcheggio consentirà la sosta a 10 vetture in più rispetto all’attuale capacità (considerando anche i parcheggi lungo via Goldoni).
La rotatoria di via Turati /via Marelli
Quella attuale è una mini-rotatoria a quattro rami a raso, con una direttrice forte (via Turati) che prevale sull’altra (via Marelli). La sua inusuale conformazione dettata da condizioni geometriche al contorno non favorevoli, oggi non determina significativi rallentamenti dei flussi su via Turati, e risulta pericolosa per le velocità elevate dei veicoli che provengono da nord e sud.
Con l’esecuzione del progetto, l’immissione alla rotatoria avverrà da ciascun ramo dell’intersezione mediante curve circolari aventi raggio adeguato al fine di garantire un passaggio graduale tra il tratto rettilineo e quello della rotatoria. L’isola rotatoria è contornata da una fascia semisormontabile realizzata mediante cordolo spartitraffico, che consenta ai veicoli più ingombranti di compiere tutte le manovre disponibili.
L’intervento si pone l’obiettivo di incremento del grado di sicurezza attraverso il ridisegno dell’anello centrale semisormontabile e dei rami d’ingresso, che costringa i veicoli a seguire traiettorie meno rettilinee.
Una rettifica verrà realizzata anche sul ramo nord di via Turati, ciò al fine di disassare il veloce rettifilo in ingresso alla rotatoria.
Di seguito si riportano le descrizioni sintetiche delle lavorazioni che si prevedono per i progetti in argomento.
RIMOZIONI E DEMOLIZIONI
Con poche eccezioni, tutti gli interventi sono interessati da tagli, scarifiche e demolizioni.
La rotatoria vista da via Turati sud e ripresa dall’alto tempo fa.
Il taglio della pavimentazione, da eseguirsi con fresa a disco, è previsto per una profondità di circa 6 cm (cioè, in modo da intercettare almeno gli strati più superficiali della pavimentazione stradale).
Laddove viene eseguito il taglio, la pavimentazione stradale viene scarificata con fresatura a freddo ovunque per una profondità media di 3 cm, in modo da rimuovere per tutta la superficie oggetto di intervento il mando d’usura esistente.
Quindi, le parti di massicciata stradale oggetto di taglio vengono demolite:
l’operazione riguarda tutta l’ampiezza del sedime stradale atto ad ospitare le opere;
le demolizioni avvengono con mezzi meccanici ed il materiale di risulta viene caricato su automezzo e trasportato in discarica.
Tra i materiali di recupero, anche i masselli in cls attualmente presenti nei diversi ambiti d’intervento vengono rimossi e parzialmente recuperati, previo accatastamento in cantiere e pulizia dei medesimi.
Alcuni cartelli e i relativi pali vengono smontati per successivo rimontaggio e diversa disposizione.
Le opere a verde
Le opere sulla vegetazione comprenderanno prevalentemente l’abbattimento di alcuni alberi esistenti, a causa dei danni che provocano a carreggiate stradali e muri di cinta, e la messa a dimora di nuovi esemplari all’interno delle aiuole esistenti, in linea con i filari presenti. Le opere consisteranno, in prima istanza, nel taglio di alberi esistenti, compresi lo sradicamento e la triturazione completa del ceppo e delle radici. In seguito si opererà per la formazione della buca e il riporto di terreno di coltivo, in caso di messa a dimora di nuove essenze. I nuovi esemplari arborei avranno provenienza da vivaio, con struttura radicale in zolla. In particolari casi, dopo la rimozione dei ceppi, si procederà alla successiva risagomatura del pavimento stradale.
In alcuni casi (aiuola di via f.lli Cervi, parco Forze Armate) si prevede la piantumazione di nuove essenze arboree (aceri campestri) come compensazione delle alberature abbattute per esigenze di manutenzione/sicurezza delle strade.
SCAVI E SCARIFICHE
Si prevede l’esecuzione di scarifiche stradali in quasi tutti gli interventi con aree asfaltate. In più punti saranno da verificare le differenti profondità di scarifica, data la necessità su talune aree di modificare le falde stradali e gli assetti planimetrici per migliorare il recapito dell’acqua piovana alle caditoie.
Sono previsti scavi per l’apertura di alcune porzioni di cassonetti stradali. Le profondità di scavo sono variabili a seconda dell’esigenza legata alla tipologia di pavimentazione superficiale. Il dettaglio dell’entità delle profondità di scavo è riportato negli elaborati grafici del progetto e nel computo metrico estimativo: lo spessore medio minimo di scavo è di circa 15 cm. L’operazione di scavo contempla il carico ed il deposito del materiale di risulta in cantiere per un suo riutilizzo.
SOTTOFONDAZIONI E FONDAZIONI
A seguito delle operazioni di demolizione e scavo, si procede dapprima ad un reinterro degli strati scavati con materiale presente in cantiere, per uno spessore variabile in base agli strati superiori e alle finiture superficiali che si intende realizzare:
tuttavia, l’altezza media dei reinterri si stima intorno ai 10 cm. Quindi, si esegue la cilindratura con rullo di peso adeguato, fino a completo assestamento.
Su queste superfici, nelle parti destinate ai percorsi carrabili, si realizzano stratigrafie
procedere con gli strati bituminosi (tout-venant bitumato, binder e strato d’usura); per le parti pedonali si eseguono i getti per i massetti in calcestruzzo del tipo ex-Rck 15 N/mmq, di spessore variabile 10 -15 cm, dotati di rete di acciaio elettrosaldata, del peso di 3,5 kg/mq per ciascuno strato ed acciaio di qualità B450C.
SOTTOSERVIZI
In relazione ai nuovi layout delle pavimentazioni carrabili, si prevede lo spostamento dei punti di recapito delle acque piovane o la contestuale rimozione e messa in quota di chiusini e caditoie esistenti.
Più comunemente, ciò che si ipotizza avvenga è una variazione di quota di chiusini e caditoie esistenti associata ad uno spostamento degli stessi: ciò implica una demolizione dei pozzetti esistenti ed il rifacimento di nuovi pozzetti in cemento prefabbricato, per lo scarico delle acque piovane. In tal caso, per le reti di fognatura è da prevedersi la posa in opera di nuove tubazioni in PVC rigido di raccordo con i tubi di sottoservizio esistenti.
Lo stesso si verifica nel caso di previsione di nuove caditoie per la raccolta delle acque meteoriche (come nei punti di compluvio tra i margini stradali e/o tra questi e i piedi dei cordoli di contenimento): anche in questo caso, oltre ai corrispondenti nuovi pozzetti in cls, sono parimenti da prevedersi adeguamenti alla rete dei sottoservizi, ovvero nuovi tubi in PVC rigido di raccordo agli esistenti per la rete fognaria.
CORDONATURE
Si prevede l’utilizzo di cordoni in granito e calcestruzzo, retti e curvi, con sezione 12 x 25 cm, da posare su opportuno sottofondo di calcestruzzo.
SOVRASTRUTTURE E PAVIMENTAZIONI
Le superfici di calpestio sono realizzate quasi totalmente in asfalto (strato d’usura) posizionato su idonei spessori di collegamento (binder) e tout venant bitumato.
L’intervento prevede sinteticamente le opere e lavorazioni necessarie al risanamento degli ammaloramenti e alla risoluzione delle cause relative; in generale, quindi si eseguiranno:
- scarifica con fresatura a freddo del piano viabile in conglomerato bituminoso fino a uno spessore di cm. 3 per ripristino pendenze per scolo acque e ingressi pedonali e carrai e dove il manto esistente lo permette;
- pulizia o lavaggio della sede stradale già pavimentata eseguita parte a mano e parte con attrezzatura adeguata, con carico e trasporto del materiale di risulta alle discariche pubbliche;
- strato di base in conglomerato bituminoso costituito da inerti sabbio-ghiaiosi (tout- venant), diam. max 20 mm, impastati a caldo con bitume normale classe 50/70 o 70/100, con spessore compresso di circa 10 cm;
- risagomature e intasamenti delle falde stradali esistenti, mediante stesa e cilindratura di conglomerato bituminoso a caldo (binder) eseguito parte con vibrofinitrice e parte a mano;
- messa in quota dei chiusini e delle caditoie esistenti, comprese le opere murarie necessarie;
- realizzazione di tappetino di usura in conglomerato bituminoso con bitume penetrazione 50-70 o 70-100 al 4,5%-5,5% sul peso dell'inerte confezionato con graniglia e sabbia, compreso stendimento con vibro finitrice e rullatura con rullo di peso adeguato per finitura superiore delle strade oggetto di intervento spessore cm.
SEGNALETICA VERTICALE
La segnaletica verticale deve prevedere il ripristino dei segnali rimossi in fase di demolizione e la posa di nuovi cartelli che presegnalino la presenza dei nuovi attraversamenti pedonali previsti nei differenti interventi.
Per l’apposizione dei cartelli si prevede l’impiego di sostegni tubolari metallici, nonché la fornitura e il montaggio dei segnali stessi.
Si ricorda che in generale i segnali devono essere realizzati in modo da consentire ogni tipo di avvistamento su ogni tipo di viabilità e in qualsiasi condizione di esposizione e di illuminazione ambientale. Le caratteristiche fotometriche, colorimetriche e di durata delle pellicole rifrangenti usate sono stabilite da apposito disciplinare approvato con decreto del Ministro dei Lavori Pubblici (art. 79, commi da 1 a 13, del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo codice della strada).
Le dimensioni dei segnali stradali standard appartengono alla classe “normale”; per maggiori dettagli si fa riferimento agli artt. 122-135 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada.
SEGNALETICA ORIZZONTALE
La segnaletica orizzontale deve essere realizzata con caratteristiche fotometriche, colorimetriche, di scivolosità dei materiali stabilite da apposito disciplinare tecnico approvato con decreto del Ministero dei Lavori Pubblici (art. 137 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada).
Le strisce longitudinali di margine della carreggiata dovranno essere realizzate mediante vernice rifrangente di colore bianca in quantità pari a 1,6 kg/mq e dovranno presentare una larghezza di 12 cm; parimenti le strisce di arresto, gli attraversamenti pedonali ed ogni zebratura dovranno essere realizzate mediante vernice rifrangente di colore bianca, ma in quantità pari a 1,3 kg/mq.
RETE DI RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE
Per quanto riguarda i sottoservizi, verranno messi in quota i pozzetti e i chiusini esistenti, e spostati ove necessario. Per quanto attiene alla rete di raccolta delle acque meteoriche, verranno mantenute le caditoie esistenti, e aggiunte ove necessario, in particolare in prossimità delle nuove rampe dove si prevede la realizzazione della continuità in quota del marciapiede o la platea rialzata. Il progetto consentirà, ove possibile, una migliore distribuzione delle pendenze e dei piani di raccolta delle acque piovane.
ARREDO URBANO DI RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE
Attualmente allʼinterno del parco cittadino Piazza Forze armate, interamente di proprietà comunale, unʼarea a gioco costituita sulla quale insistono alcuni giochi e arredo da sostituire e/o incrementare. Nello specifico verranno installati:
1 altalena (con un sedile baby e 1 a tavoletta;
1 struttura gioco combinata inclusiva;
2 giochi a molla + 1 gioco bilico;
4 panchine in metallo;
4 cestini.
Nei pressi dei giochi verranno realizzate pavimentazioni antitrauma in gomma colata.
3 LE PAVIMENTAZIONI SPECIALI: LVE E GLI INTERVENTI DI STREET ART
Percorsi a guide LVE
Al fine dell’eliminazione delle barriere architettoniche l’intervento prevede la messa in opera di linee guida per agevolare la percorribilità del nuovo marciapiede da parte degli ipovedenti. Con il termine LVE si intende " "LOGES-VET-EVOLUTION”, un sistema studiato per offrire agli ipovedenti informazioni sui percorsi e gli spazi pubblici tramite dei codici rilevabili dalla superficie delle piastrelle speciali. Tali superfici sono dotate di rilievi studiati appositamente per essere percepiti sotto i piedi, ma anche visivamente contrastate, da installare sul piano di calpestio, per consentire a non vedenti ed ipovedenti "l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo", come prescritto dalla normativa vigente (principalmente dai D.P.R. 503/1996 e D.M.
236/1989).
Queste superfici sono articolate in codici informativi di semplice comprensione, che consentono la realizzazione di percorsi guida o piste tattili, e cioè di veri e propri itinerari guidati, come anche di semplici segnali tattili, e cioè delle indicazioni puntuali necessarie a far individuare un punto di interesse, come una fermata di autobus o un semaforo.
In particolare, il sistema LVE fornisce:
a) informazioni cinestesiche e tattilo-plantari, in quanto la differenza di livello fra il fondo dei canaletti e i cordoli presenti nel Codice di DIREZIONE RETTILINEA, pur essendo di soli 3 mm, viene avvertita dalla caviglia e conferma ad ogni passo la corretta direzione tenuta, pur senza influire in alcun modo sulla stabilità;
b) informazioni tattilo-manuali, dato che la differenziazione della "texture" della superficie dei diversi codici rispetto all'intorno viene facilmente percepita con il bastone bianco utilizzato con il classico movimento pendolare strisciato.
Particolarmente agevole e rapida risulta la deambulazione sul percorso tattile facendo scorrere la punta del bastone nei canaletti del Codice di DIREZIONE RETTILINEA e precisamente in quelli del lato opposto a quello della mano che tiene il bastone, creando così una diagonale davanti a sé, utile anche per proteggersi dagli ostacoli;
c) informazioni acustiche provenienti dalla punta del bastone o dalla suola della scarpa, in conseguenza della differente risposta sonora del materiale che forma il percorso guida rispetto a quello del resto della pavimentazione, quando questo sia diverso;
d) informazioni visive, attraverso l’uso di un opportuno contrasto di luminanza tra la pista tattile e l'intorno, a beneficio degli ipovedenti, ma anche degli stessi normovedenti che, come sperimentato, negli spazi molto ampi utilizzano volentieri tale indicazione visiva, intuitiva e facilmente distinguibile per orientarsi e muoversi più velocemente. Il contrasto minimo di luminanza ritenuto necessario è del 40%;
e) informazioni vocali in chiara voce sintetizzata fornite tramite l'utilizzo di uno speciale bastone elettronico e grazie ai "TAG-RFG" inseriti nei segnali tattili.
Il tipo di materiale (gres, conglomerati cementizi recanti uno strato di particelle di pietra naturale, PVC, etc), e la corretta posa in opera, con cui vengono realizzate le piste tattili è importante per garantire l’efficacia dei percorsi. I percorsi devono essere ben percepibili sia con le suole delle scarpe che con il bastone per ciechi, devono avere caratteristiche antisdrucciolo e antigelo, devono garantire ottima riconoscibilità e differenziazione rispetto all'intorno (differenziazione cromatica e superficie liscia e piana dell’intorno) e non devono presentare interruzioni anche per decine di metri e
Quando l’intorno sia costituito da asfalto, è necessario che questo sia il più possibile piano e liscio, evitando una sua eccessiva granulosità, allo scopo di differenziare meglio il percorso tattile dall’intorno.
Particolare attenzione deve essere messa nella posa delle piastre, in modo da assicurare la loro perfetta complanarità e l’assenza di fughe tra una piastra e l’altra, onde evitare inciampi alla punta del bastone bianco. I cordoli delle piastrelle del codice rettilineo devono sporgere della loro altezza (2 mm) rispetto alla superficie circostante, in modo da consentire una più facile intercettazione del segnale da parte del fruitore; ciò equivale a dire che il fondo dei canaletti che formano il codice rettilineo deve trovarsi allo stesso livello della superficie dell'intorno e non più in basso di essa, anche per evitare il ristagno dell’acqua e della sporcizia entro i canaletti.
I dettagli dei codici e del loro utilizzo sono specificati nella tavola 29.
I SINGOLI CODICI
DIREZIONE RETTILINEA ARRESTO/PERICOLO ARRESTO/PERICOLO (in avvicinamento laterale) (in avvicinamento frontale)
SVOLTA OBBLIGATA a 90° INCROCIO a "+" o "T" ATTENZIONE/SERVIZIO
PERICOLO VALICABILE
Street art in via Bernocchi
In via Bernocchi l’idea progettuale è l’occasione per la realizzazione di piccole installazioni di street art, quale mezzo per promuovere la valorizzazione dell’ambiente urbano con linguaggio artistico originale e diretto alle generazioni più giovani.
Tre disegni evidenzieranno altrettanti attraversamenti pedonali, integrando la segnaletica stradale nelle immagini applicate sull’asfalto, tramite materiali durevoli e adatti all’usura generata da traffico e agenti atmosferici.
Allo scopo verrà usato un materiale termoplastico preformato per applicazioni su pavimentazioni bituminose, con alto potere rifrangente ed antisdrucciolo, e viene impiegato per l'esecuzione di strisce, pittogrammi, lettere, scritte, numeri, frecce direzionali, segnaletica di divieto e di pericolo, nonché tutta la simbologia contemplata dal Codice della strada. I disegni e colori devono corrispondere alle immagini di progetto ed essere rispondenti alla norma UNI EN 14361.
IL PROGETTISTA
Arch. Massimo Bernardelli
1 Prestazioni della segnaletica orizzontale per gli utenti della strada. La norma specifica le prestazioni per gli utenti della strada della segnaletica orizzontale di colore bianco e giallo, espresse mediante la riflessione in condizioni di luce diurna e di illuminazione artificiale, la retroriflessione in condizioni di illuminamento mediante i fari degli autoveicoli, il colore e la