• Non ci sono risultati.

Modelli risarcitori in Europa

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Modelli risarcitori in Europa"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

Modelli risarcitori in Europa

In ogni realtà socialmente specificata si pone il problema dell’equo risarcimento dei gravi danni personali in dipendenza di fatto illecito.

E questo naturalmente sotto il duplice aspetto di individuare chi debba rispondere del comportamento colposo e quale sia il giusto metodo risarcitorio in relazione alla tipicità del danno stesso.

Il processo logico metodologico è dunque quello di procedere all’accertamento della colpa e conseguentemente di individuare quali danni possano essere considerati tali e siano quindi risarcibili e quali le regole da adottare per la liquidazione.

La situazione nella Comunità Europea

La comunità europea, nonostante gli sforzi legislativi dei singoli stati membri in tema di risarcimento del danno alla persona non ha ancora raggiunto quel trattamento uniforme dei danneggiati da più parti invocato.

Cercheremo dunque di svolgere una rapida analisi di quanto avviene nei principali stati europei avuto riguardo all’individuazione del criterio della colpa ed evidenziando le diverse tipologie di risarcimento.

Le differenze sono principalmente dovute al livello di sviluppo della società, dell’economia, della tecnica ed altre tradizioni culturali dei singoli stati.

Vedremo poi come secondo un’importante regola in alcuni ordinamenti l’ente sociale, tenuto ad erogare prestazioni assicurative a favore degli aventi diritto subentra a questi ultimi a titolo di regresso nei confronti del responsabile civile.

In alcuni stati il danneggiato riceve dall’assicuratore sociale più di quanto lo stesso possa poi ottenere in surroga, come ad esempio in Olanda, ove il diritto di regresso trova limiti ben precisi, o come in Svezia, Danimarca e Norvegia ove tale diritto è stato del tutto abolito.

In altri paesi come Gran Bretagna, Finlandia e Spagna il regresso dell’assicuratore è limitato ad alcune prestazioni o addirittura soltanto ad alcuni tipi di assicuratori sociali.

FRANCIA

Colpa e responsabilità

Il concetto di colpa è alla base dell’individuazione della responsabilità. Il codice civile oltre a stabilire il principio generale per cui chiunque con dolo o colpa cagioni un danno ad altri è tenuto a risarcirlo, prevede anche l’individuazione della colpa presunta relativamente alla responsabilità che nell’evoluzione giurisprudenziale è stata estesa anche al conducente del veicolo a motore.

Va detto che tale presunzione di colpa, non escludendo l’ipotesi di un concorso di colpa del danneggiato, dava luogo a lunghe vertenze giudiziarie, con la diretta conseguenza di ritardare il tempo del risarcimento.

Il problema è stato in parte risolto da varie leggi speciali regolanti le modalità risarcitorie in caso di sinistri stradali, in particolare la Legge Badinter, del 1985.

La norma ha indotto il criterio della responsabilità oggettiva del proprietario e del conducente di autoveicoli per cui, nel caso di danni alla persona il danneggiato ha diritto al risarcimento integrale senza che possa essergli opposto né un concorso di colpa di terzi né concause di forza maggiore.

(2)

E’ inoltre fatto obbligo all’assicuratore di formulare tempestivamente l’offerta risarcitoria, pena la condanna al pagamento di penali in sede di decisione giudiziale.

Standard di risarcibilità

Passando ora alle forme di risarcimento vediamo che la dottrina non prevede una distinzione netta tra il danno patrimoniale, economicamente rilevante, ed il danno non patrimoniale anche se attualmente sta prendendo corpo la diversa tendenza di superare i due danni.

Danno patrimoniale

Dal punto di vista del danno patrimoniale troviamo ingresso al risarcibili il mancato guadagno presente e futuro, il rimborso di tutte quelle spese mediche, di cura e di riabilitazione, nonché di quelle di assistenza specializzata o generica e di quelle spese, infine, relative alla ristrutturazione delle strutture architettoniche.

Segnalo soltanto che per quanto attiene al lucro cessante, in mancanza di idonea prova, per un danneggiato che risulti disoccupato viene fatto riferimento al Salario Minimo Interprofessionale di Crescita e per i lavoratori autonomi è spesso prevista una apposita perizia contabile.

Trovo invece di grande interesse analizzare cosa avviene quando il danneggiato necessiti di assistenza continuativa e quando, nel tentativo di portare un qualche miglioramento alle condizioni di vita che si sono venute a creare, abbia bisogno di modificare le strutture architettoniche della propria abitazione.

Oggi parliamo di macrolesioni e tutti abbiamo ben presente il problema dell’assistenza, assolutamente indispensabile per il paraplegico ed ancor di più per il tetraplegico.

Il costo è elevatissimo anche quando vi faccia fronte, seppur parzialmente, la famiglia convivente.

La giurisprudenza francese è orientata a garantire il rimborso di tali costi anche laddove la famiglia partecipa all’assistenza in modo attivo e senza che debba essere necessariamente fornita la prova documentale dell’effettivo esborso.

Il criterio adottato per il conteggio della somma da liquidarsi al danneggiato è quello di calcolare sia l’ammontare di uno stipendio annuo, ivi comprese le festività e tutte le ulteriori indennità, di un infermiere specializzato, per tutto il tempo della sua vita probabile.

Su tale punto ha fatto scalpore una recente pronuncia del Tribunale della Grande Istanza di Blois che ha valutato in FF 28.000.000, circa 9 miliardi di lire, il danno di un bimbo rimasto tetraplegico e con la sola mobilità dei muscoli facciali.

Di tale somma ben FF 20.000.000, circa 6 miliardi e mezzo di lire, sono stati destinati al rimborso delle spese necessarie per l’assistenza! La rimanenza era poi stata ripartita tra le spese mediche, il danno morale subito in proprio ed il danno derivante ai genitori per le sostanziali modifiche della vita quotidiana.

Consideriamo poi la questione relativa ad un altro grave problema cui il danneggiato può andare incontro: quello della necessità di modificare le strutture architettoniche della propria abitazione.

Tale richiesta risarcitoria è ormai sostanzialmente accolta da una giurisprudenza del tutto consolidata.

Troviamo così una risposta a quelle esigenze che per il danneggiato sono di primaria importanza, quali la ristrutturazione della casa per agevolare i movimenti del disabile o la dotazione di particolari attrezzature agli autoveicoli.

Danno non patrimoniale

(3)

I danni non patrimoniali di natura morale non costituiscono secondo la concezione giuridica francese un concetto unitario di danno ma attribuiscono alla persona lesa il diritto ad un adeguato ristoro delle differenze subite.

Più dettagliatamente vediamo che trovano spazio risarcitorio il pretium doloris, il danno estetico e la perdita delle gioie dei piaceri della vita, tutti legati all’entità della lesione in rapporto alle condizioni in cui il soggetto lesionato si trovava prima del fatto lesivo.

Il pretium doloris ha la funzione di riparare il dolore di natura fisica ed è individuato dal medico legale in base ad una scala di valori che varia da “molto lieve” a “molto grave”.

Il danno estetico è proporzionale al sesso, all’età, allo stato civile ed alla professione svolta mentre il danno di perdita dei piaceri e delle gioie della vita viene individuato come diretta conseguenza della lesione stessa ed in casi di estrema gravità raggiunge un risarcimento anche di FF 400.000 - 500.000, circa 130 - 150 milioni di lire.

Parlando ancora di cifre, negli anni 1988-1992 il costo medio di un indennizzo relativo ad una lesione quantificata nella misura dell’80% si aggirava intorno ai FF 7.500.000, vale a dire circa 2 miliardi e mezzo di lire.

Per un danno del 100%, invece, sono stati effettuati risarcimenti sino a FF 15.000.000, cioè circa 5 miliardi di lire.

REGNO UNITO

Colpa e responsabilità

Nel Regno Unito troviamo, come è noto, che nell’ordinamento anglosassone il diritto civile non ha subito quel processo di codificazione che si è invece sviluppato sul continente.

La giurisprudenza inglese è basata più sui precedenti giuridici che su specifiche normative.

Il giudice inglese quindi pensa più per casi che per istinto e la sua decisione è basata sulla casistica precedente molto più che sulla legge.

Secondo la concezione britannica la colpa, definita negligenza, può essere imputata soltanto a colui il quale ha violato il dovere di diligenza.

Da questo importante principio deriva che sarà il danneggiato a dover provare l’obbligo di diligenza da parte di colui che ritiene responsabile la conseguente violazione di tale obbligo.

Anche la responsabilità derivante dalla circolazione stradale ricade in questo principio e questo, come potete facilmente immaginare, esclude ogni possibilità di responsabilità presuntiva e quindi limita assai la possibilità di veder risarcito il danno qualora non sia possibile fornire una prova concreta della responsabilità.

Standard di risarcibilità

Anzitutto devo precisare che la giurisprudenza inglese non conosce alcuna distinzione tra danno patrimoniale e danno non patrimoniale, ma tende piuttosto ad effettuare risarcimenti “globali” del danno, senza che il magistrato sia tenuto a specificare a quale titolo abbia inteso liquidare le somme poste a risarcimento.

Possiamo dire comunque che una certa dicotomia esiste: normalmente trovano una risposta concreta i danni cosiddetti “speciali o particolari”, quei danni cioè direttamente e primariamente incidenti sul patrimonio ed i danni cosiddetti “generali”, quali il danno morale ed il danno derivante dall’incapacità lavorativa specifica permanente.

Più in dettaglio i danni risarcibili sono i seguenti:

(4)

A. Danni speciali o particolari, ovvero i danni patrimoniali verificatisi sino al momento della sentenza o della liquidazione:

a1. Reddito di lavoro netto o mantenimento non percepiti dal giorno del sinistro alla data dell’udienza di trattazione della causa;

a2. Spese mediche di cura e assistenza;

a3. Allestimenti particolari e, in caso di lesioni più gravi, adeguamento dell’abitazione e ricovero in casa di cura specializzata per la rieducazione;

a4. Strumenti tecnici cosiddetti di ausilio, protesi, sedia a rotelle per disabili o altro.

B. Danni generali ovvero i danni morali già patiti o prevedibili in futuro nonché il danno patrimoniale prevedibile futuro:

b1. Pretium doloris, perdita dei piaceri della vita, sofferenze morali, stati di angoscia e perdita della capacità di procreazione;

b2. Future perdite di reddito lavorativo o di alimenti;

b3. Perdita definitiva della capacità lucrativa.

Il criterio che individua il danno morale è naturalmente quello dell’età e della situazione particolare per cui viene a trovarsi il danneggiato dopo il fatto lesivo attribuendo particolare importanza alle ripercussioni che il fatto lesivo stesso ha sulla vita familiare ed alle prospettive di matrimonio, specialmente in caso di giovani donne.

Insomma: ogni danno lesivo può condizionare la gioia di vivere, a prescindere dalla presa di coscienza di tale inabilità, merita un equo risarcimento del danno morale.

Perché “a prescindere dalla presa di coscienza”? Perché nel sistema britannico il danno morale viene risarcito anche in caso di incoscienza, cioè di riduzione alla pura vita vegetativa.

Come abbiamo visto è previsto il risarcimento del danno patrimoniale che sorge in occasione di una lesione che limiti o impedisca la produzione di reddito.

E’ importante sottolineare che entrano in gioco non solo il lucro cessante in senso stretto, vale a dire quel danno determinabile sulla base del guadagno percepito dal leso prima del sinistro, ma anche le possibilità di guadagno futuro, anche se non concretamente determinabili al momento del risarcimento.

In altre parole anche l’usura delle forze lavorative di riserva e la limitazione degli avanzamenti nella carriera, la cosiddetta perdita di chances professionali, trovano un preciso spazio risarcitorio.

Analizziamo infine il problema del rimborso delle spese necessarie per l’assistenza.

Tale aspetto del risarcimento trova sicuramente uno spazio privilegiato: il danneggiato a diritto a recuperare il costo dell’assistenza infermieristica domiciliare, calcolato sulla base dei costi correnti.

Il regime di assistenza più sofisticato può costare sino a 55.000 sterline, vale a dire circa 135 milioni di lire.

Qualora sia la famiglia a farsi carico, anche parziale, dell’assistenza, il rimborso oscilla tra le 10.000 e le 25.000 sterline, tra i 25 ed i 60 milioni di lire.

Nei danni particolari è compresa anche la ristrutturazione della casa e l’eliminazione di particolari barriere architettoniche ed il costo può essere opposto al responsabile, purché improntati a criteri di spesa ragionevoli.

Relativamente al risarcimento, di norma viene effettuata la cosiddetta liquidazione strutturata.

Essa consiste nella liquidazione di una somma da versarsi al danneggiato in un’unica soluzione a titolo di risarcimento dei “danni generali” ed una somma da versarsi invece sotto forma di rendita per le spese di assistenza infermieristica.

GERMANIA

(5)

Colpa e responsabilità

L’ordinamento tedesco in materia di responsabilità civile distingue la responsabilità per colpa, regolata dal codice civile, e la responsabilità senza colpa o oggettiva, disciplinata dalle leggi speciali.

La dicotomia è di gran rilievo: solo un’azione risarcitoria derivante dalla responsabilità per colpa dà ingresso alla liquidazione del danno morale.

Anche in materia di circolazione stradale è stata promulgata una legge speciale che oltre ad individuare la sola responsabilità oggettiva del danneggiante, escludendo così la risarcibilità del danno morale, limita anche la monetizzazione del risarcimento.

La norma prevede infatti in caso di lesioni gravemente invalidanti un risarcimento massimo di DM 500.000, circa 560 milioni di lire e di DM 100.000 per i danni alle cose.

Non confondete però questi massimali con quelli previsti dalla Responsabilità Civile Auto, i cui importi sono naturalmente superiori.

In ogni caso rispetto all’ammontare medio dei risarcimenti in casi di lesioni gravi né i massimali imposti dalla legge speciale in materia di circolazione stradale né quelli previsti dalla Responsabilità Civile Auto risultano sufficienti, cosicché di norma vengono stipulate polizze integrative a garanzia della responsabilità del proprietario e del conducente.

Standard di risarcibilità & Danni patrimoniali

E’ previsto il risarcimento di tutte le spese necessarie per l’assistenza infermieristica, per le cure mediche e per la riabilitazione.

Trovano così accoglimento tutte quelle voci di danno subite a seguito di gravi lesioni quali la ristrutturazione della casa, la dotazione di particolari attrezzature, le spese per l’assistenza infermieristica.

Segnalo subito che in Germania tale costo può assumere proporzioni considerevoli: il costo mensile di questo tipo di assistenza può essere anche di molto superiore a DM 5.000, circa 5.600.000 lire, da moltiplicarsi naturalmente per tutta la durata della vita probabile del leso. Una recente sentenza ha addirittura portato tale costo mensile a 18.000 marchi, per un bambino leso dalla nascita.

In Germania, però, le prestazioni di cura e di assistenza che ho elencato, sono erogate al danneggiato direttamente dall’assicuratore sociale.

Esso agisce poi in surroga nei confronti del responsabile per il recupero di tutto quanto è stato esposto in favore del danneggiato.

Tale elemento di grande differenza rispetto a quanto avviene negli altri stati membri della Comunità Europea fa si che il principale soggetto del risarcimento sia non già il danneggiato quanto piuttosto l’ente destinato per legge all’erogazione del servizio sanitario ed assistenziale.

In altre parole possiamo dire che mentre è assicurato al danneggiato quell’insieme di cure, assistenza e terapie necessarie alla sua guarigione o al miglioramento della sua vita, non è però egli stesso il gestore del patrimonio risarcitorio.

Con analogo procedimento viene effettuato il risarcimento del danno derivante dal mancato guadagno o dalla perdita totale o parziale della capacità di produrre reddito.

Il datore di lavoro o lo Stato, accertato che il lavoratore non è più in grado di produrre reddito provvedono alla sua riqualificazione professionale ponendolo in grado di procurarsi il medesimo reddito percepito prima del sinistro svolgendo mansioni adattabili alla nuova situazione fisica.

Pertanto il soggetto danneggiato non viene a perdere la retribuzione percepita prima del sinistro ne tantomeno i contributi pensionistici e tutte le altre indennità con la diretta e particolare conseguenza che il danno patrimoniale, se pur riconosciuto al danneggiato in linea di principio, tende pressoché all’azzeramento visto il totale ripristino della situazione reddituale preesistente.

Esso viene quindi ad essere oggetto esclusivo della rivalsa che il datore di lavoro o l’assicuratore sociale esercitano nei confronti del responsabile civile.

(6)

Danno morale

L’evoluzione giurisprudenziale ha conferito al danno morale la doppia funzione di riparazione e compensazione dell’illecito subito.

La sua quantificazione è direttamente proporzionale all’entità del danno invalidante e, nell’evoluzione giurisprudenziale, trova sempre più spazio l’aspetto punitivo, quasi una sorta di ammenda a carico del responsabile.

In genere gli importi liquidati dai tribunali tedeschi a titolo di danno morale sono elevati e superano di molto quelli attribuiti dai giudici austriaci, svizzeri, olandesi e scandinavi.

Negli ultimi anni la curva di progressione ha di gran lunga superato l’inflazione.

In caso di paraplegia o di grave trauma cranico le liquidazioni hanno avuto questo andamento:

1984 300.000 marchi 340 milioni

1986 329.000 marchi 370 milioni

1988 360.000 marchi 405 milioni

Nel 1990 una bambina di quattro anni rimasta paraplegica ha visto risarcito il danno morale nella misura di DM 500.000, circa 560 milioni di lire.

L’ordinamento tedesco per i risarcimenti quasi sempre prevede l’attribuzione di una rendita di denaro.

La capitalizzazione in un’unica soluzione è prevista solo ad istanza di parte e non sempre trova accoglimento.

Avv. Renato Ambrosio Giurista, Torino

Riferimenti

Documenti correlati