• Non ci sono risultati.

I Il punto su IBS e sensibilità al glutine non celiaca

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "I Il punto su IBS e sensibilità al glutine non celiaca"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXV numero 1 - febbraio 2018 23

A ggiornAmenti

I

quadri clinici della sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e quelli della sensibilità al glutine non celiaca (SGNC) possono sovrap- porsi. Alcune ricerche supportano l’ipotesi che il glutine e altri compo- nenti del frumento possano scate- nare l’IBS; tale situazione è resa confusa dall’assenza di biomarcato- ri. A seguito di un recente meeting dei più autorevoli esperti della mate- ria, tra cui Carlo Catassi, Direttore Clinica Pediatrica - Università Poli- tecnica delle Marche è stato pubbli- cato un aggiornamento sul tema (Catassi C et al. Nutrients 2017, 9:

1268; doi:10.3390/nu9111268).

¼

¼ Frumento e IBS

Il frumento è considerato colpevole di provocare i sintomi in alcuni casi di IBS, con caratteristiche endomicro- scopiche e anomalie istopatologiche che forniscono una base morfologi- ca all’esistenza della sensibilità (in- fiammatoria) al frumento in un consi- derevole sottoinsieme di pazienti. A causa dell’insufficiente degradazio- ne del glutine e di altre proteine del frumento nell’intestino tenue, non vengono assimilati dei peptidi che possono quindi passare attraverso una barriera epiteliale più permeabi-

le, raggiungere la sottomucosa e at- tivare una reazione immunitaria.

Indipendentemente dall’agente cau- sale, il gruppo di lavoro è concorde nell’affermare che eliminando il fru- mento dalla dieta si migliorano sensi- bilmente i sintomi di un sottoinsieme di pazienti con IBS, a cui a volte viene diagnosticata la SGNC. L’interazione tra i vari componenti del frumento può provocare un’ampia schiera di sintomi intestinali ed extraintestinali in questi pazienti modulando la per- meabilità intestinale, la composizio- ne del microbiota, la reazione immu- nitaria che, da sola o combinata, inte- ressa anche l’attività dell’asse intesti- no-cervello portando così alla perce- zione del sintomo. In questo campo è necessario effettuare ulteriori ricer- che, affermano i ricercatori.

Gli studiosi si sono focalizzati an- che sui FODMAP e sul glutine re- lazionandoli ai sintomi della IBS.

L’efficacia e i probabili meccanismi di una “dieta a basso contenuto di FODMAP” (LFD) sono stati descritti in diversi studi, ma non tutti hanno portato dei benefici ai pazienti affetti da IBS. La LFD, inoltre, è una dieta complessa che richiede l’assistenza da parte di un dietologo esperto, che aiuti a garantire il successo e soprat- tutto l’adeguatezza nutrizionale.

¼

¼ Sovrapposizione dei sintomi

C’è una sovrapposizione tra SGNC e IBS. La differenza fondamentale è che pazienti con SGNC autodi- chiarano sintomi correlati al glutine, mentre quelli con IBS non segnala- no il glutine come stimolo specifi- co, anche se è dimostrato che i pazienti con IBS annoverano il fru- mento quando riferiscono della loro

“intolleranza alimentare”. Ora c’è l’elemento di prova che conferma l’efficacia della dieta senza glutine (DSG) come intervento dietetico specifico per la IBS, anche se si continua a discutere sul meccani- smo per cui il frumento o suoi com- ponenti specifici provochino i sinto- mi del tipo IBS.

Uno dei componenti chiave esclu- si dalla LFD è il frumento; pazienti che seguono a lungo una dieta a basso contenuto di FODMAP sembrano considerare la minore assunzione di frumento come indi- spensabile per conservare la ri- sposta sintomatica. Una dieta sen- za glutine potrebbe pertanto esse- re un’opzione più pratica per i pa- zienti con IBS, perché non diminu- isce la qualità della vita legata all’alimentazione agli stessi livelli di una LFD.

Il punto su IBS e sensibilità al glutine non celiaca

n g

astroenterologia

w

Attraverso il

w w

presenteQR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone il commento di Carlo Catassi

Riferimenti

Documenti correlati

Oggi potrebbe essere più corretto riferirsi al quadro clinico della sen- sibilità al glutine non celiaca (NCGS) con il nome di “sensibilità al frumento”: più del glutine stes-

PESO MEDIO/AVARAGE WEIGHT 2 kg intero/whole 1 kg metà sottovuoto half vacuum

la pasta senza glutine di alta qualità Massimo Zero confezionata in pratiche buste monoporzione. Una soluzione innovativa che, nella gestione di una cucina professionale, può fare

crocchetta di patate con ripieno di salsiccia, friarielli, fiordilatte campano, prezzemolo, pepe, parmigiano, avvolta da croccante panatura artigianale. MAMA CROCCHÈ MELANZANE

deglutinato AMIDO DI FRUMENTO, acqua, FARINA DI SOIA, semi di zucca, lievito, semi di girasole, farina di riso, semi di lino, sale, quinoa, gusci di psillio, grano saraceno, olio

Tutti i prodotti a base di avena, purché etichettati “senza glutine”, possono essere presenti in una dieta senza glutine, in quanto sono garantiti anche dal rischio di contaminazione

• La cottura degli alimenti senza glutine deve avvenire in contenitori separati da quelli usati per gli altri cibi (es. non devono essere cucinati nella stessa pentola).. •

crocchetta di patate con ripieno di baccalà, pomodorini pachino, fiordilatte campano, prezzemolo, pepe, parmigiano, avvolta da croccante panatura artigianale. MAMA ARANCINO RAGU (25