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TELEVISORI A COLORI A PROIEZIONE

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Academic year: 2022

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Anno XXVI -N.:2 -Febbraio 1981 -Lire 1.000

RIVISTA MENSILE EDITA DALLA SCUOLA RADIO ELETTRA IN COLLABORAZIONE CON POPULAR ELECTRONICS

TELEVISORI A COLORI

A PROIEZIONE

(2)
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RADIORAMA N. 2 Anno XXVI­

Febbraio 1 98 1 Prezzo: L. 1.000

Direzione -Redazione Amministrazione - Pubblicità:

Radiorama, via Stellone 5, 10126 Torino,

Tel. (011) 674.432 (5 linee urbane)

RADIORAMA

RIVISTA MENSILE DIVULGATIVA CULTURALE DI elETTRONICA RADIO E TelEVISIONE EDITA DAllA SCUOLA RADIO elETTRA IN COllABORAZIONE CON POPULAR ElECTRONICS

SOMMARIO

TECNICA INFORMATIVA

Televisori a colori a proiezione 4

Informazioni e dati "caldi" trasmessi con raggi

infrarossi 19

Laboratorio test:

Sintonizzatore stereo e amplificatore

SAE TWO 20

27 50 51 Registratore a cassette B.l. C. T-2

Calcolo facilitato della reattanza capacitiva Telecamera che stampa le immagini

TECNICA PRATICA

Indicatore di svolta a stato solido per ciclomotori Ponte RF per misure complete di impedenza Compensatore della tensione di rete

16 49 36 52

Display a LED ad alta risoluzione

LE NOSTRE RUBRICHE

L'angolo dei club Panoramica stereo

L'angolo dello sperimentatore Quiz dei potenziometri

Buone occasioni

DIRETTORE RESPONSABILE: Vittorio Veglia.

DIREnORE AMMINISTRATIVO: Tomasz Carver.

REDA210NE: Guido Bruno. Gianfranco Flecchia.

Cesare Fornaro. Francesco Peretto. Sergio Sermi­

nato. Antonio Vespa.

IMPAGINAZIONE: Giovanni Lojacono. Giorgio Bonis, Adriana Piovano

SEGRETARIA DI REDA210NE: Rinalba Gamba.

SEZIONE TECNICA COSTRUnIVA: Scuola Radio Elettra - Popular Electronics.

SEZIONE TECNICA INFORMATIVA: Consolato Gene­

rale Britannico; EIBIS - Engineering in Britain; IBM;

IRCI - International Rectifier; In - Components Group Europe; Philips; S.G.S. - Società Generale Semiconduttori; Siemens.

HANNO COLLABORA TG A QUESTO NUMERO: Lo­

renzo Baiardi. Renata Pentore. Claudio Panero. An­

gioia Gnbaudo. Giuseppe De Martino. Ida Verrastro.

Lorenzo Sartoris. Adriana Bobba. Gabriella Pretoto.

Mario Durando. Angela Valeo. Filippo Bosso. Andrea Venditti. Giuseppe Pieollo.

46 34 56 62 64

e Il contenuto dell"edizione americana è soggetto a copyright 1980 della ZIFF-DAVIS PUBLlSHING. Co ..

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servizi tecnici o giornalistici senza preventiva auto­

rizzazione e I manoscritti e le fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono. verrà dato co­

munque un cenno di riscontro e Pubblicazione auto­

rizzata con numero 1096 dal Tribunale di Torino e Spedizione in .abbonamento postale. gruppo III e Stampa effettuata dalle Edizioni Piemonte S.p.A..

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cità RADIORAMA. via Stellone 5. 10126 Torino

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nese. via Taormina 28. tel. 68.83.407 - 20159 Milano o RADIORAMA is published in Italy e Prezzo del fascicolo: L. 1.000 e Abbonamento semestrale (6 fascicoli): L. 5.500

e Copie arretrate, fino ad esaurimento. L. 1.000 il fascicolo e In caso di aumento o diminuzione del prezzo degli abbonamenti verrà fatto il dovuto con­

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TRA S.pA - Redazione RADIORAMA. vi" Stello­

ne 5. 10126 Torino (assegno circolare o bancario o cartolina-vaglia). oppure possono essere effettuati sul C.C.P. n. 17742107. Torino.

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TELEVISORI A COLORI

A PROIEZIONE

È arrivato il «grande schermo» nelle case degli americani;

anche in Italia sono comparsi i primi modelli.

I l g ra nde schermo TV ha ra g g i u nto att u a l­

me nte di mension i q u a nto m a i ri leva nti, gra­

zie a i p rogressi com p i u t i da l la tec nolog i a nel ca m po dei s i st e m i televis ivi a proiezione.

Il p r i nc i p i o della te levisione a p roiezione non è n uovo, n at u ra l me nte; neg l i Stati U n iti, verso l a f i ne d eg l i a n n i q u a ra nta, q u a ndo i tubi a ragg i catod ici dei televisori era n o a ncora relativa me nte p i cco l i, ve n n ero messi a p u nto ed i ntrodotti su l mercato s i ste m i te levisivi a proiezione d i t i po i nteg ra l e (cioè compre ndenti tutte le parti necessa rie i n u n solo conten itore), n e l te ntat ivo d i fa re con­

correnza ai r i cevitori te levis i vi a visione d i ­ retta. M a la ba ssa l u m i nosità e lo svi l uppo di n uovi t u b i a ra g g i catod ici per TV d i m a g ­ g iori d i m e n s i o n i i mped i rono la d iffusione dei ricevitori te levisivi a proi ezi one per l ' i m ­ piego domestico.

Ve nti anni p i ù ta rdi l a Adveqt Corporation riesumò l ' idea del te levisore a proiezi one, mette ndo a p u nto un n uovo s iste ma di rice­

zione TV, con proiezione d e l l ' i m m a g i ne a colori, basato su l l ' i m p iego d i u no sc hermo molto g ra nde, che conse ntiva d i i ng ra nd i re le i m ma g i n i televisive se nza u n a perdita visi b i le d i l u m i nos ità o d i risol uzione. S i trattava d e l mode l lo 1 000, composto d i d u e part i e compre ndente u n g ra nde schermo d i p roiezione, che m i s u rava s u l la d i agon a l e 2 1 3,4 c m .

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Attua l m ente è repe r i b i l e s u l mercato a merica no, in competizione con la prod u zio­

ne d i n u merosi a ltri costruttori di s i ste m i d e l genere, fra c u i la GE, la Panason ic e l a Quasar, u n mode l l o d e l l a Adve nt p i ù piccolo e d i costo i nferi ore, eq u i pagg iato con uno schermo da 1 5 2,4 cm ( m i s u rati l u ngo l a diagona le).

I s i stemi per la ricezione televisiva con proiezione de l l ' i mma g i ne ca pta no i norma l i seg na l i televisivi, m a sono enormeme nte d ifferenti dai televisori tradiziona l i da 2 5 pol l ic i (63,5 c m ). La differe nza fonda­

menta le consi ste nel fatto che l ' i m m ag i ne televis iva che lo spettatore osserva non è otte n uta d i rettame nte s u l l o sc hermo di u n norm a l e tubo a raggi catod ici, bensì vi e n e i ng ra nd ita e proiettata su u no sc hermo d i d i mensioni g iga ntesche, la c u i diagona l e m i s u ra da 1 1 4 cm a 3 0 5 cm ci rca, da ndo l a sensazione d i trova rsi i n u na sala c i nema­

tog raf ica .

I l modo esatto i n c u i !' i m ma g i ne viene otte n uta i n og n u no dei molti s i ste m i televi­

s ivi a proiezion e att u a l mente esistenti va ria da modello a model lo. Anche l 'a spetto fi sico d i q u esti n u ovi a ppa recc h i per uso dome­

stico è d i ve rso: a l c u n i tipi sono composti da due pa rt i ed i l proiettore è a ppeso a l soffitto, a ltri ragg ruppano tutte le parti necessa rie i n u n u n ico mob i l e . La tecn ica ottica ut i l izzata

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conse nte di otte nere i m mag i n i ca ratte riz­

zate da u n l ive l lo q u a l itativo che va r i a da l med i oc re a l l 'ecce l l ente.

Non osta nte le d iffe renze di prog etto che contradd i st i ng uono i va r i appa recch i, vi so­

no so lta nto t re categori e fo ndame nta l i i n base a c u i s i possono class ificare i s i ste m i d i proiezione uti l i zzat i i n q uesti ri cevitori te levisivi: i l s i stema a rifrazione, q u e l lo Schm idt e q u e l lo a va lvola di l u ce. Ciascuno d i essi forn i sce u n ' i m mag i n e proi ettata che prese nta preg i e d ifetti .

S istema a rifrazione -S itua ndo u na le nte di i ngrandi me nto dava nti a l lo schermo di u n te leviso re, è poss i b i le proietta re s u u n a pa rete vici na l ' i m mag i ne prese nte s u esso, otte nendone u na copia pe rfetta me nte a fuo­

co. Con tale metodo s i viene a crea re u n s iste ma d i pro iezione tel evi sivo a rifrazione, cioè comp leta mente ba sato su l l ' i mpiego d i l e nt i . I ra g g i l u m i nosi proven ienti da l lo sch ermo del tubo a raggi catod ici attraver­

sa no l a le nte e vengono deviati ( r ifratt i ) a l ­ l ' i nfuori, i n modo da crea re u n ' i m mag i ne i ng ra nd ita . Questa è l a tec n ica p i ù sempl ice e com u ne me nte adottata per effettua re l a proi ezione. V i s o n o però due t i p i d i proiettor i a rifrazi one; i l pri mo è i l s i stema ad u n so lo t u bo, che si basa s u l l ' i mpiego d i u n televi ­ sore «q u a si» tradiziona le come sorge nte del -

l ' i m ma g i ne e di u n obiett i vo sepa rato per i ng ra nd i r la; il seco ndo ut i l i zza invece p i ù t u b i .

I n a l cu n i siste m i te levisivi a proiezione, basat i s u l l 'i m p i ego di u n solo t u bo, la lente è situata d i retta mente di fronte al ricevitore.

In a ltri casi viene adoperata una forma di conten itore nel q u a le sono a l logg iati il rice­

vitore TV e l 'obiett ivo. In e ntrambi i ca s i s i otte ngono i medes i m i r i s u ltat i . L a l uce pro­

ve n ie nte da l lo schermo d e l te levi sore v i e n e raccolta da l la le nte, rifratta e q u i nd i tra ­ s m essa attraverso la s u pe rficie a nteriore del la medes i ma . I raggi l u m i nosi che fuori­

escono d a l la lente sono foca l i zzat i s u uno schermo riflettente, per d a re u n ' i m m a g i n e che p u ò essere osservata ad u n a d i sta nza compresa fra 1 , 5 m e 2,4 m.

L' i m mag i ne prove n ie nte da l te lev i sore, proiettata attraverso l a le nte, viene i nvertita a ca usa del processo di rifrazione; per cor­

reggere l 'effetto di tale i nvers ione, è neces­

sario a pporta re u na piccola modifica a l rice­

vitore TV; p recisa mente ve ngono sca mbiati tra loro i fili c h e fa n no capo a l g i og o d e l televiso re, i n modo da i nvert i re l ' i m mag i ne c h e si for ma s u l lo sc hermo di q uest ' u lt i mo ( i l g i og o è u na bob i na formata da fi lo avvolto i ntorno a l col lo del tubo a ragg i catod ici, la q ua l e h a lo scopo d i provoc a re la deflessi o n e del fasc io d i elettron i, i n m o d o da esplorare 5

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l ' i ntero sc hermo). Norma l me nte, vi è u n i nterruttore che conse nte d i i nvert i re ! ' i m ­ mag i n e, così da prod u rre u n a visione nor­

male. Qua ndo l ' i m mag i n e capovo lta che si ott i e n e d u ra nte l a proiezione viene fatta passa re attraverso l 'obietti vo, essa risu lta i nvertita in modo da mostra rsi nel verso g i u sto q u a ndo v i e ne'osservata s u l l o sc her­

mo d i proiezi one.

La ca renza d i l u m i nos ità è u n o deg l i a spetti p i ù i mporta nti c h e devo n o essere presi in con siderazione in un g ra n n u mero d i s i ste m i a rifrazione. A c a u sa di ta le def i ­ cie nza, è n ecessa r i o osse rva re lo schermo i n cond izioni p rati ca mente d i tota le osc u r ità a mb i e ntale, se s i vuole ottenere u na buona i m mag i ne.

D ue sono l e rag i o n i fonda me nta l i per cui il l i ve l lo di l u m i nosità de l l ' i m ma g i ne otte­

n uta con i s i st e m i a rifrazione risu lta p i ù basso. La pri ma r i siede ne l la presenza d e l s i stema ott ico stesso; g l i obiettivi non pre­

senta n o q u a s i mai un l ive l lo di efficie nza e levato, in q u a nto la l uce che e ntra in essi non fuor iesce completa m e nte da l la pa rte opposta , ma i n pa rte v i e n e d iffusa a l l ' i nter-

I modelli di televisori a proiezione del tipo integrale, come quello prodotto dalla $ony Corpo ed illustrato nella foto sotto, utilizzano

uno specchio (foto sopra a destra) per riflettere /'immagine televisiva ingrandita sulla superficie dello schermo di visione.

SPECCHIO

SCHERMO 01 PROIEZIONE

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no d e l l e l e nti, da ndo l uogo ad u no sp reco d i energ i a, che viene d i ssi pata sotto la forma di ca lore i n uti l izza b i l e . I n oltre, u na pa rte dello spettro può ve n i re b l occata da l l 'obiet­

tivo.

Occorre i nf i ne con siderare che la capacità di accetta re ra g g i l um i nos i , presentata da un obiettivo, è determ i nata da l l 'ape rtura del medesimo ed è espressa dal ra pporto 1 : F . Come avviene a nche n e l caso deg l i appa ­ recch i fotog rafici, i n c u i ad u n va l ore p i ù p iccolo d i F corrisponde u n a magg iore q u a n ­ tità d i l uce, così a nche p e r g l i obiettivi d e i televisori a proiezione i l va l ore d i F è l egato a l la q u a ntità di l uce che passa attraverso l 'ob iett ivo.

Molto spesso il prezzo d i un s i stema a proiezione che uti l izza u n solo tubo a rag g i catod ici d i pe nde i n notevo le m i s u ra dal tipo d i obi ett ivo adoperato. Come rego la gene­

ra le, s i può d i re che q u a nto p i ù basso è i l . prezzo, ta nto p i ù a lto è i l va lore di F ( e q u i n d i p i ù basso i l l i vel lo d i l umi nosità del l ' imma g i ­ ne c h e s i forma s u l lo schermo di proiezione).

La seconda e ben più grave rag i one è da attr i b u i rs i a l lo stesso ri cevitore TV. Ad og n i a ume nto del l'i ng randimento de l l ' imma g i ne che si vuole otte nere, corr i sponde u n a mag­

g i ore perdita di l um i nosità . Proietta ndo, ad esempio, u n ' imma g i ne i ng r a nd ita d ue volte rispetto a q ue l la o ri g i na l e, può risu ltare i nd i spe nsa b i le aver b i sogno di u n ' i ntens ità l um i nosa, p roven i e nte d a l l o sch e rmo de l t u bo a ra g g i catod ici, d ieci vo lte magg iore di q u e l la necessa ria per proietta re l ' imma ­ g i ne stessa n e l l e sue d ime nsioni norma l i , onde compe nsare l a perd ita d i l umi nos ità che s i ha s u l l o schermo d i proiezione.

Nel te ntat ivo d i otte nere u n ' imma g i ne p i ù l um i nosa, a lc u n e d itte ricorrono ad u n a u ­ me nto d e l l a tensione di p i l ota g g i o c h e co­

manda il tubo a ra ggi catod i c i d i un televi ­ sore d i tipo trad iziona le. Anche se, natura l ­ mente, è poss i b i l e ricorrere a d a rtifici d i q u esto t i po, ta l i accorgimenti possono aver effetti d e l eteri su l la q u a l ità de l l 'immag i n e . Poiché t utta l ' imma g i ne risu lta p i ù l umi­

nosa, i neri d i ve nta no macc h i e g r i g ie, p rovo­

cando u n a perd ita di contra sto; i noltre, a seconda del televi sore, l 'imma g i n e può risu lta re non p i ù a fuoco.

V i sono nat u ra lme nte del le eccezioni; ad esempio, a lc u n i televisori u t i l izzati in siste­

mi a proiezione sono progettati a pposita ­ mente per ta l e impi ego. U n va l ido esempio d i ciò è forn ito da l t u bo a ra g g i catodici da

I modelli composti da due parti separate ed utilizzanti un solo obiettivo di proiezione, come il Projection Electronics qui illustrato, rappresentano il tipo meno costoso.

1 3 pol l ici (33 cm), con struttu ra « i n-l i ne»j impi egato n e l s i stema a proiezione Wide­

screen 1 000 della G E, dotato d i uno sc her­

mo da 45 pol l ici d i d i a g o n a l e ( 1 1 4, 3 cm), e p i l otato con u n a tensione d i 3 2 . 000 V.

Per ovvia re agli i nconven ienti i n erenti a i sistemi c h e ut i l izza no u n solo t u bo a ragg i catod i c i , d i verse ditte si so no orientate verso

!'impiego d i più tubi abbi nati a si stemi otti c i mi g l iori. I l concetto c h e sta a l la base di ta l i rea l izzazi o n i è q u e l l o d i a ume nta re conside­

revo lmente il l ive l lo d e l l a l umi nos ità d i spo­

n i b i le, senza deg rada re nel contempo la q u a l ità del l ' imma g i ne. Questi s i stemi uti ­ l i zza no tre tubi a rag g i catod ici d i p roiezione, ciascuno dei q ua l i consiste i n u n cannone elettro n i co c h e esp lora u n piccolo sc hermo ri coperto di fosforo. L' imma g i ne che si for­

ma su l lo schermo viene q u i nd i i n g ra n d ita per mezzo di u na lente posta dava nti ad esso e proiettata s u l l o sc hermo di osservazione.

M e nt re è fa c i le compre ndere perché tre tubi emetta no più l uce d i u n o so lo, l a rag ione pe r c u i l ' imma g i n e risu lta molto p i ù l um i nosa oltrepa ssa il semp l ice principio d e l l a mo lti­

pl icazione de l l a l uce.

I n u n t u bo a rag g i catod ici a colori d i t i po trad iziona le, l ' i ntera imma g i ne a colori viene formata sulla s u perficie de l lo sch e rmo. Per otte nere tale immag i ne è necessa r i o avere 7

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terne di p u nti ni di fosfo ro a tre colori ( rosso, b l u e verde), d i s post i mo lto v i c i n i tra loro per formare un certo colore. Per evita re che u n ca n none e l ettro n ico co l p i sca simulta­

neamente t utti e tre i fosfori, viene uti l izzata la cos iddetta «ma sc hera d 'ombra», la c u i f u nzione è q ue l la d i consenti re solamente al cannone e lettro n i co a d i bito a genera re u n certo colore d i col p i re i l fosforo appropri ato.

Sebbe ne l ' uso d e l l a masc hera permetta d i ragg i u ngere lo scopo desiderato n e l caso dei televisori norma l i a visione d i retta, esso pone dei problemi q u a ndo si vuole passare a l l 'osservazione med i a nte pro iezione d e l ­ l ' imma g i n e . La ma sc hera rid uce d e1l '80%

l 'e nerg ia d i spon i b i l e prove n i e nte da i ca n ­ noni elettro n i c i e ciò s i g n if ica che solta nto i l 20% di q uesta può essere uti l izzata per prod u rre l uce v i s i b i l e .

I n u n si stema a proiezione che uti l izza tre tubi a ragg i catod i c i , ciasc u n t u bo è a d i b ito a l la generazione di un solo colore. Il mesco­

l ame nto avvi ene s u l l o schermo di pro ie­

zione, i n modo che non è più necessa rio i nserire maschere d'ombra nei t u b i . È pos ­ s i b i le ottenere i n ta l modo imma g i n i da q u attro a c i nq u e vo lte più l umi nose d i q u e l l e che s i posso no avere c o n s i stemi p i ù tra d i ­ ziona l i ad u n s o l o t u bo a rag g i catod ici.

/I sistema televisivo a colori a proiezione

"Widescreen 1 000" della GeneraI Electric (sotto), come pure il mod. PR 6800 QW della Quasar (sopra) sono del tipo a blocco unico.

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A spetto frontale del sistema televisivo

a proiezione della Advent, che utilizza tre obiettivi.

O ltre a l la magg iore l u m i nosità otte n i b i le, l a stessa q u a l ità del le i m mag i n i r i s u lta ge­

nera l mente m ig l iorata nei siste m i che u t i ­ l izza no t re t u b i a rag g i catod ici. Anche la converge nza, c i oè il mesco l a me nto esatto dei tre p u nt i n i colorati per dar l u ogo a l col ore desiderato, d iviene u n problema se­

conda rio. AI contra rio, q u a lsiasi e rrore di converge nza es iste nte in un s i stema ad un solo t u bo a ra gg i catod ici rapprese nta u n g rave problema, i n q u a nto risu lta a m p l if i ­ cato da l l'i n g ra nd i me nto che si opera s u l ­ l ' i ntera i m ma g i ne. I contorn i de l le i m mag i n i d ivengono sf u mati e, i n ca si estre m i , posso ­ no formarsi d i ffere nti i m mag i n i col orate sovra pposte e leggerme nte sfa l sate le u n e ri spetto a l l e a l tre.

Per q ua nto r i g u a rda il prezzo, i siste m i che ut i l izza no u n solo t u bo a rag g i catod ici sono di g ra n l u nga meno costosi d i q ue l l i a tre t u b i .

I l siste ma p i ù recente messo i n commer­

cio d a l la Sony comprende tre t u b i a rag g i catod ici da 9 " e d ue obiettivi . L e i m mag i n i prove n ienti ri spett i va me nte da i t u b i per i l rosso e per i l b l u sono co mbi nate pe r mezzo di u n o specch io diacr i l ico che tra smette tutti i colori fuorché u no, e q u i nd i ve ngono pro­

i ettate media nte u n solo obiettivo. In ta l modo si e l i m i na u n o dei tre ob iettivi neces­

sari in u n s i stema ad obiettivi m u lt i p l i .

S istema S chmidt - Sebben e i l p r i n c i p i o de l la rifrazi one s e m b r i a tutta pr i ma i l p i ù

consono a rea l izzare te levisori a pro i ezi one per uso domestico, per l a sua appl icazione si è dovuto atte ndere la messa a p u nto del tubo denom i nato «G u ida d i l u ce», rea l izzato da l l a Advent. P e r ottenere i m mag i n i p i ù l u m i ­ nose, i n q u esto s i stema s i faceva u so d i u n s i stema ott i co Sch m idt ( u na d e l l e p r i m e d i mostrazio n i d i u n appa recc h i o te levis ivo a proiezione basato s u l sistema S c h m idt ve n ­ ne effett uata nel 1 93 9 da l la ReA).

Il siste ma Sch m idt ut i l izzato per la proie­

zione d i u n ' i m mag i ne vid eo si ba sa s u l l'i m­

p i ego d i tubi m u lti p l i ; tre t u b i fo rmano i m ma­

g i n i d i st i nte, ri spetti va mente d i colore rosso, verde e b l u , che sono q u i nd i ri u n ite s u l l o schermo v i sivo. L'i m m a g i ne viene prodotta per mezzo di un ca n none e l ettron ico c h e esp lora la s u pe rficie d i u n bersag l i o rivest ito di fosforo con fu nzi one d i schermo, e ta l e bersa g l io è p rogettato apposita me nte per con sentire d i ottenere l ive l l i molto e levati d i l u m i nosità . Lo sc hermo, d i d i me n s i o n i med ie d i 5 " ( 1 2 , 7 c m ), fu nzi ona nte con te nsion i com prese tra 25 kV e 30 kV, è rea l izzato i n m a n i era da poter d i ssipare fort i ss i m e q u a ntità d i ca lore, evita ndo così poss i b i l i bruciatu re del fosforo. La partico­

l a r ità che caratterizza il s i stema risiede tuttavi a n e l t i po d i ottica i m piegato.

Uno specc h i o sfe rico i n g ra nd i sce u n'i m­

ma g i n e i n modo estrema me nte effic i e nte, ma l'i m m a g i n e riflessa che esso prod uce risu l ta d istorta l u ngo i bordi a ca u sa del l a forma de l lo specch io; u n ogg etto c i rcolare 9

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assume q u i nd i la for ma di u na cometa q u a n ­ d o l a sua i m mag i ne viene p roi ettata su u n o sch e rmo. L a so l uzione a q uesto p roblema con s i ste nel col locare dava nti a l lo specc h i o u na l e nte correttrice che compensa l'errore ott ico, a l lo scopo di otte nere u n ' i m mag i n e i ng r a nd ita priva d i d i stors i one. Questa com­

b i nazione d i s i ste m i riflettenti e di s i ste m i rifra ngenti è conosc i uta come «ott ica d i Sch m idt».

L ' i m ma g i ne che s i for ma s u l bersa g l io viene riflessa pe r m ezzo di u no specch i o sfer i co montato poste r i or me nte; i ra g g i l u ­ m i nosi passa no n uova mente oltre i l bersa ­ g l i o, a l d i là de l p u nto foca l e, attrave rsa no un obiett ivo d i correzione e pervengono allo schermo, che è s it uato ad u n a certa d ista nza . S i ott i e n e in ta l m odo u n ' i m mag i ne con u n a l u m i nos ità due o tre volte mag­

g iore d i quella ricava b i le con un s i stema a rifrazione a t u b i m u ltipl i .

A ca u sa de l prezzo p i uttosto e l evato dei siste m i basati su l l 'ottica S c h m idt, i pri m i ese m p l a r i p e r u s o domest i co ebbero u n a sca rsa d iffusione s u l mercato. A m a no a m a n o che a lt re d itte i ncre mentava no l a concorrenza, l a tende nza s i o r i e ntava sem­

pre d i più verso l e appl icazi o n i i nd ustria l i . Tuttavia, d a l momento c h e i p i ù recenti siste m i basati s u l l'ottica Sch m idt, come ad ese m p i o q ue l l i p rodotti da l l a Quasar, da l l a Matsush ita e da l la Pa n a son ic, sono dest i ­ n a t i a l mercato domestico, ta le situazione può essere desti n ata a modificarsi n uova ­ me nte .

Sistema a valvola di luce - Per c h i desi­

dera un televisore con sc hermo g i g a nte, se i l p rezzo non rapprese nta u n osta colo, l a sol uzione m ig l i ore p u ò essere costitu ita d a u n s i stema a va lvola d i l uce. I n esso i ragg i prove n i e nt i d a u na sorge nte d i l uce estre­

m a m e nte i ntensa vengono fatti pa ssa re at­

traverso un sott i l e velo d i ol io. Se lo strato d 'o l io è l isc io, non vi è a l c u na 'Informazione vi siva e la l uce passa i n d isturbata attraverso l 'obiett i vo. AI d i sopra del velo d'olio è situato un ca n n o ne e l ettron ico che espl o ra n e l modo consueto la s uperficie d e l l o strato;

d u ra nte il processo di sca n s ione, v i e ne de­

positéita su l ve lo d ' o l i o una ca rica e l ettr ica, l a q u a l e provoca in esso una deformazione d i entità proporzi o n a l e a l l ' i nformazione vi­

deo. I ra g g i l u m i nosi che attraversa no il velo d'olio ve ngono q u i nd i rifratt i e proiet­

tati s u l lo schermo per mezzo de l l 'obiettivo.

Nel s i stema a va lvola di l uce ci si svi ncola da l l ' i nte nsità l u m i nosa che può essere emersa da l fosforo depos itato s u uno sc her­

mo. Qualsiasi sorgente d i l uce s i p resta ad essere adoperata, a nche se i l t i po più d iffu so è la l a m pada a l lo xe no. N e l l ' u lti mo s iste ma a va lvola di l uce rea l izzato d a l l a G E vengono prodotte tre deformaz i o n i sepa rate sul ve l o d i o l i o, c ia sc u n a del l e q u a l i reca le i nforma­

zion i video relat ive ad u n col ore. Per mezzo di q u esto s istema è poss i b i l e proiettare u n a i m ma g i ne a colori f i no a 3 6 m d i d i sta nza , otte ne ndo u n q uadro d i oltre 6 m .

Da c i ò s i comprende perch é i siste m i d i proiezione basati su l l ' i mpiego d e l l a va lvo l a d i l uce n o n s i a no stati progettati p e r l ' u so domestico. Essi i nfatti non sol o h a n n o d i ­ m'e n sion i troppo g ra nd i , ma sono pro i bitivi a nche come prezzo.

Schermi e l uminosità - G l i a spetti p i ù i m porta nti de i s i ste m i te levisivi a proiezi one sono l 'e m i ssione de l la l uce necessa ria per l 'osservazione de l l' i m ma g i ne e lo sc hermo s u l q ua le q uest'u ltima si form a . La l u m i ­ nosità g loba le de l l ' i m ma g i ne c h e s i osserva d ipende da tre fattori i mpo rta nti : d a l l'i nte n­

s ità de l la sorge nte di l uce, da l le d i me nsion i del l ' i m mag i ne p roiettata e da l g uadagno d e l lo sc hermo d i osservazione.

Gli sc hermi opa c h i di tipo tradizi o n a l e pre­

sentano u n g u adag no pari ad 1, c h e è se m­

p l icemente u n va l ore d i rifer i me nto per val utare l a q u a l ità d i a ltri sc her m i . I raggi l u m i nosi che col p i scono u n o sc hermo opaco vengono in parte a ssorbiti ed in pa rte riflessi in t utte le d i rezion i . Gli sc hermi d i t i po perl i n ato e lenticolato sono i nvece pred i ­ sposti p e r riflettere u na q u a ntità magg iore d i l uce e perf i no per concentrare i rag g i l u m i nosi, i n modo d a otte nere i m mag i n i p i ù br i l la n t i . Me ntre u n o schermo peri i nato d i tipo trad iziona l e p rese nta u n g uadagno pari a 2 o 3, a ltri sc hermi, q ua l i l ' Ekta l ite del l a Koda k, possiedono u n fattore d i g uadag no compreso tra 1 0 e 1 6 . Lo sc hermo Ekta l ite, in pa rti cola re, r i ma nda verso l 'osse rvatore una q u a ntità d i l uce d ieci volte superiore rispetto a q u e l l a i nviata da l l a s uperf i c ie d i u n o sc hermo d i t i po opaco.

Diversi s i ste m i te levi s ivi a proiezione u t i ­ l izza no sche r m i l e c u i s u pe rfici s o n o rico­

pe rte u n iformemente da partice l l e che a g i­

scono come m i n uscole l e nt i . Ciascuna lente riceve e r i m a nda la l uce verso i l centro de l l a zon a i n c u i avviene l 'osservazi one. Spesso

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lo schermo è i nc urvato l ate ra l me nte, i n modo d a i nv i a re u n a magg ior q u a ntità d i l uce verso i l centro, c i oè verso l 'osservatore . Qua n to magg iore è i l g uadag no prese n ­ tato d a u n o schermo, ta nto p i ù e l evata risu lta l a concentrazione dei ra g g i l u m i nosi e, q u i nd i , ta nto più bri l l a nte risu lta ! ' i m ma ­ g i ne . D ' a ltra pa rte t a l e maggiore l u m i nosità va a d isca p ito del l'a ngolo u t i l e e ntro c u i può avven i re l 'osservazione de l l ' i m mag i n e, a ng o lo che d i m i n u i sce a m a no a m a no che l a l u m i nosità a u menta. Corri spondente­

me nte, sposta ndosi a destra od a s i n istra d i 20° o 30° ri spetto a l la posizione centra le, può succedere che l'i mmag i ne pro iettata su l lo schermo non r i s u lt i p i ù v i s i b i l e . La stessa cosa va l e per sposta me nti in se n so vert ica le. La maggior pa rte dei s i stemi te le­

v i sivi a pro iezione è progettata i n modo da i n v i a re i raggi l u m i n os i verso' un pubbl ico col locato i n pos izione sed uta . Alza ndosi i n p i ed i , s i con staterebbe che l a l u m i nos ità de l l'i m mag i n e è notevol me nte ridotta.

La scelta de l lo schermo p i ù adatto per un certo t i po d i proiettore è g ià c u rata da chi rea l izza i l s i stema televi sivo a proiezi one.

Se t a l e scelta è stata fatta in modo corretto, lo schermo forn ito con il sistema a proie­

zione consente generalme nte d i ottenere l a com b i nazione p i ù favo revol e d i l u m i nosità e d i a n golo d i osservazione per q u e l dato sistema. Tuttavia, a ca u sa de l gra n n u mero di vari a b i l i i n g ioco, i s i ste m i per la m i sura d e l l a l u m i nosità , c he vengono spesso i mpie­

gati per specifica re le ca ratte r i stiche d i u n certo a ppa rato, possono dar l uogo a con ­ fusione.

Per molti appa recc h i , le ca ratter i stiche tecn iche i nd icano i l va l ore de l l a l u m i nosità in term i n i di l u me n d i l uce emessa . Ta l e specifica p u ò essere rifer ita ad u n l ivel lo d i l u m i nosità TV media, oppure a l l ive l lo m as­

s i mo trasc u ra ndo l a q u a l ità del l ' i m mag i ne proi ettata. I n q uest'u l t i m o caso, l ' i m mag i ne te l ev i s iva c u i si fa riferi mento può prese n ­ tare i l ca ratte r i st ico fe nomeno d i «espa nsio­

ne de l l'i m m a g i ne» (bloo m i ng), c h e dà l u ogo ad u n' i m mag i ne p i ù l u m i nosa del nor m a l e . U n a ltro a spetto d a cons iderare è i l sig n i ­ ficato del l'i nten sità l u m i nosa, spec ificata i n term i n i d i effett iva l u m i nosità de l l ' i m m a ­ g i ne riflessa da l lo schermo. L a l u m i nosità riflessa può essere o meno com presa n e l ­ l 'e l e nco delle ca ratte r i stiche tecn ic h e. S e ad e s s a non s i f a cenno, è poss i b i l e ottenere i l va l ore del l'i ntens ità r iflessa, espressa i n

l a m bert, d ividendo i l n u mero d i l u me n per l'a rea de l lo schermo, espressa in m etri q u a ­ d rat i , e moltipl ica ndo i l r i s u ltato p e r i l g ua ­ da g n o de l lo schermo. I l valore otte n uto rap­

prese nta l a q ua ntità di l uce prove n i e nte da l lo schermo q u a ndo q uesto è osservato i n pos izione centra l e ( na t u ra l me nte l ' i m ma­

g i ne pro i ettata su esso r i s u lterà meno l u m i ­ nosa s e s i è i n posizione leggerme nte late­

ra le). S u l l' i m ma g i ne v i posson o essere i n o l ­ t r e «p u nt i cal d i», nei q u a l i u n a parte de l l o schermo p u ò r i s u lta re p i ù l u m i nosa d e l resto.

I l ive l l i di l u m i nosità r i portati ne l le carat­

te ristiche tec n i c h e dovrebbero se rvi re sem­

p l i ceme nte come g u ida a ppross i m at iva . D i sol ito u n s i ste ma a rifrazione dotato d i u n solo t u bo d à l u og o a l i ve l l i d i l u m i nosità compresi fra 43 l a m bert e 1 08 l a m bert, me ntre i s iste m i che adottano t u b i m u lt i p l i forn iscono da 2 1 5 la mbert a 323 l a mbert e q u e l l i i mpiega nti l'ott ica S c h m idt possono

Vista laterale del modello prodotto

dalla Panasonic, pronto per essere adoperato.

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for n i re l ivel l i d i l u m i nosità, i n corr i spond e n ­ z a d e l l o sche rmo, com presi f r a 43 1 l a mbert e 646 l a m bert. Per avere u n 'idea dei va lori i n g ioco, s i consideri che il proiettore ado­

pe rato in una ti pica sala c i ne matog rafica dà l uogo s u l l'o schermo ad u na l u m i nosità ge­

nera l me nte d i c i rca 1 7 2 la mbert in a sse nza di i m mag i ne proiettata .

U n fi l m t i pico prod uce u n a l u m i nosità pari ad un decimo d i q u esta , c ioè 1 7, 2 la m bert.

S istem i per l'uso domestico - I pri m i ese m p l a r i d i a ppa recc h i TV a pro i ezi one prese ntava no d i versi i nconve n ienti. Il siste­

ma ti pico consisteva di due pa rt i : un g rosso te l evi so re/ proi etto re ed u no schermo sepa ­ rato. I l proiettore occ upava genera l me nte u no spazio con siderevo le al ce ntro de l l a sta nza i n c u i avve n iva la p ro iezi one. Con lo svi l uppo del mercato, i costr utto ri m i sero però a p u nto d ive rsi metod i per ovvia re a q u esto i nconve n iente.

Attua l mente esi ste a ncora i l t i po compo­

sto di due pa rti sepa rate, m a le ditte che lo prod ucono c o l l oca no genera l m ente i l bloc­

co del pro i ettore su un mobi l etto con rote l l e, in modo che l 'apparecc h i o può essere mes­

so da pa rte q u a ndo non è uti l izzato. I noltre l a scatol a ha d i me ns i o n i p i ù r i dotte di q u e l l e che ca ratte rizzava no i pri m i mode l l i . Altre d itte i nvece prevedono il montaggio del proi ettore e d e l l o schermo a l soffitto, per cui i l s i stema può restare perma n e nteme nte al suo posto e f u nzionare media nte u n coma n ­ do a d i sta nza ( natu ra l me nte, s e s i desidera i nsta l la re uno d i q u esti s i ste m i , è necessa r i o che i l soffitto sia a l meno a lto p i ù d i 3 m ).

U n a te rza so l uzione è i nf i ne q ue l la di i nse­

r i re il proietto re n e l l 'a mbie nte in cui s i effet­

t u a la pro i ezione, accorda ndone la l i nea con q ue l l a di a ltri mob i l i e su ppel l etti l i . In ta l modo i l proiettore può fungere da p i a n o d i appog g i o o d a tavoli no.

S a l vo rare eccezion i , la maggior pa rte dei s i ste m i più rece nti è rea l izzata abb i na ndo tutt i i compon enti ed i n se re n do l i in un u n ico mob i le, sc hermo e pro iettore compres i . N e l caso d i u n s i stema uti l izza nte u n s i ngolo tubo, i l ri cevitore è s it u ato n e l fondo del mob i l etto ed è a ppog g iato s u l lato poste­

riore. I ragg i l u m i nosi attraversa no u n 'ott i ­ c a , com pre nd e nte l 'obiettivo ed i l p r i s m a , e da q uesta vengono foca l izzati su u n o spec­

c h i o e q u i nd i riflessi s u l l o schermo situato n e l la pa rte superiore del mobi l etto . Lo spec­

c h io è col locato genera l me nte s u un ca sset-

to mobi le, che può fuor i usc i re d i c i rca u n met ro d u ra nte l ' uso e d essere rich i u so q u a ndo l 'appa recch io è spe nto.

I s i ste m i d i tipo più recente basati s u l ­ l 'ott ica Schm idt uti l izza no u n a tec n ica s i m i l e a q u e l l a adottata nei s i stemi ad un solo tu bo. U na va ria nte d i ta le schema di montagg io è i mpiegata nel sistema d i proie­

zione «Wi descree n», svi l uppato da l la G E . I n q uesto a ppa recc h i o l ' i m m a g i n e p r i m a r i a v i e n e p e r ò prodotta d a i tubi d i proiezione situati proprio al d i sotto dello sc hermo.

L' i m m a g i ne proiettata viene i nvi ata da un l ato del mob i letto che cont iene il s i stema e q u i nd i focal izzata su u no sc hermo a retro­

proiezione, che costit u i sce q u asi tutto i l fronta le d e l mob i l etto. I n ta l modo l 'a ltezza del l ' i ntero complesso viene ma nten uta bas­

sa il pi ù poss i b i le ( 1 22 cm i nvece dei 1 83 cm c i rca deg l i a ltri s iste m i ), ed il s i stema asso­

m i g l i a ad un ri cevitore televis ivo d i tipo trad izion a le l i eveme nte magg iorato, dotato di u no sc hermo da 50" ( 1 2 7 cm).

Per chi cerca la qual ità -I s i ste m i televi­

sivi a pro iezione costitu i scono in genere g l i appa recc h i d i magg ior prestigio ne l la l i nea d i prodotti d i molti costruttori, e perta nto ess i poss iedono ca ratter istiche ott i ma l i sot­

to og n i a spetto. In molti ca si ta l i appa recc h i sono dotati di i ng ressi video a jack e d a lc u n i sono a nche previ sti per i l montaggio d i u n a cassetta video o d i u n s i stema a video d i sco, da app l ica re de ntro oppure sopra il mobi let­

to. S pesso a nche il com a ndo a dista nza è forn ito i n dotaz ione di se rie. I n q u esti appa ­ recch i i c i rc u iti a utomatici per la regolazione del colore e del l a l u m i nosità i nterve ngono da so l i per appo rta re l e necessa rie corre­

zion i a l l ' i m mag i ne, e d i versi mode l l i sono ora eq u i pagg iati con il s iste ma VI R (Vertica l I nterna i R efe rence).

Molti costruttori h a n no p u re m i g l iorato l e sezioni a ud i o dei loro a ppa recc h i , onde sfrutta re le ca ratteristiche ad a lta fed e ltà offerte da l le n uove piastre video a cassette e da i prog ressi com p i uti dag l i stud i di d iffu ­ sione rad io-TV nel settore a ud io. Alc u n i s i ­ ste m i sono provvisti d i a ltopa rla nti ad a lta fede ltà di buona q u a l ità, montati i nte rna­

me nte oppu re appl icabi l i esterna mente. In a ltri model l i i l suono viene «proi ettato» verso lo schermo e da q u esto in d i rezione del p u bb l ico, per da re la se nsazione che l a sor­

ge nte sia costitu ita da l lo schermo mede­

s i mo, proprio come avviene i n una sa l a

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'-ci nematog rafica .

Le sezion i video di c u i sono eq u i pagg iati i ri cevitori te levisivi uti l izzati i n a l c u n i si ste m i a pro i ezi one s o n o ca ratterizzate d a u n'e le­

vata se nsibi l ità e se lettività e da u n ott i m o rapporto fra risol uzione e contrasto (la Pa­

nason ic, ad ese mpio, sostiene che l a r i so­

l uzione de l l' i m m a g i n e è di 320 l i nee con u n seg n a l e ca ptato da l l 'a nte n na e d i 450 l i nee

con u n seg n a l e appl icato a l l'i n g resso video, e che il contrasto è pari a 60: 1 ).

Il costo di fu nzi o n a m e nto di un siste ma televi sivo a p roiezione è re lativa m e nte con ­ te n uto. La pote nza a ssorbita è i n ge nere compresa fra 1 30 W e 1 70 W, c i oè rappre­

se nta u n va l ore med io se confrontato con l a pote nza a ssorbita da un te leviso re a co lori d i tipo tradizionale.

CAMPO D I OSSERVAZIONE VERTICALE

CAMPO DI OSSERVAZIONE ORIZZONTALE

D

IDEALE

2,1� 305 .. 4,6111 8 .. 13,5 .. 18m 18m

Per ottenere un'immagine luminosa su uno schermo, è necessario disporre

i posti per gli spettatori in modo corretto sia in senso verticale sia in senso orizzontale, 1 3

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La scelta d i un sistema - I s i stem i televi­

sivi a proiezione non sono d i spositivi ad azioname nto i m mediato. È necessa rio pia­

n ificare i l s i stema e pred i sporre tutto ciò che occorre per la sua i n sta l l azione, se s i vog l iono sfrutta re i n p i eno tutti i vanta g g i da esso offerti .

S i tenga prese nte i n na nzitutto che u n sistema te levi sivo a proiezione richiede mol­

tiss i mo spazio. Per i mode l l i composti da d u e pa rt i sepa rate, occorre d isporre d i u n o spa ­ zio compreso a l meno fra 1 ,80 m e 2,50 m per poter d i sta nzi a re opport u na mente i l pro­

i ettore da l lo sc hermo. In agg i u nta va n n o cons i de rati u n 'a rea compresa fra 0, 5 m e 1 m per i l proi ettore ed u n certo spazio d ietro q uesto per g l i spettato r i . I s i stem i composti da u n b l occo u n ico r i c h iedono a l l 'i nc i rca i l medesi mo spazio, ma l a s u pe rficie necessa ­ ria è proporzion a l mente d iversa . È necessa­

rio d i sporre di u n 'area compresa a ppross i ­ mativa m e nte fra 1 , 80 m 2 e 2 , 5 0 m2, a seconda del t i po d i appa recc h i o. Come rego­

l a genera le lo spettatore più v i c i no non dovrebbe trova rsi ad una d i sta nza d a l l o sche rmo i nferio re a l doppio d e l l a l a rg hezza d e l l o sc hermo stesso.

Un a ltro fattore molto i mporta nte è l ' i l l u ­ m i nazione d e l l a sta n za i n c u i avviene l a proi ezione. Poiché l o sc hermo .d i u n s i m i l e sistema telev i s i vo è ideato a pposita me nte per riflette re l a l uce prove n i e nte da q u a l s i a s i sorge nte l u m i nosa, l ' i l l u m i nazione nor m a l ­ me nte prese nte i n u n a t i p i ca sta nza può fac i l me nte ca nce l la re u n ' i m ma g i n e TV, a n ­ c h e d i buona q u a l ità, se n o n è d i sposta corretta m e nte. Si p u ò r icorrere con buon i r i s u ltati ad u n a i l l u m i nazione na scosta, op­

p u re i nd i retta; è i nvece necessario col l ocare con molta ca utela l a mpade a ste lo e da tavolo. Può essere uti l e sost itu i re g l i us u a l i i nterruttor i d a pa rete c o n atte n u ator i d i l uce rego l a b i l i, po iché a nc h e il sistema più sof i ­ sticato for n i sce i m ig l iori r i s u ltati i n u n a mb i e nte poco i l l u m i n ato. '

Q u a n do s i fa n n o p rove con u n s i stema pe r va l uta rne la q ua l ità i n vi sta d i u n acq u i sto, ci si col l oc h i in posizione seduta proprio dava nti alla zona centra l e d e l lo sc hermo.

Sta ndo in piedi opp u re in u n pu nto d'a ngolo r i spetto a l lo sc her mo, s i r i sc h ia d i perdere una cons iderevo l e q u a ntità d i l u m i nosità del l ' i m m a g i n e; i no lt re, per otte nere i m ig l io­

ri r i s u ltati v i s i vi , l a sta nza in cui avviene l a proiezione deve essere debol mente i l l u m i ­ nata .

Dopo aver osse rvato l ' i m mag i ne telev i s i va proiettata i n q u e ste cond izion i ott i ma l i, s i passi a l l 'osservazione n e l l e condizion i peg ­ g i ori, ad esempio a u m e ntando l ' i l l u m i nazio­

ne del l a sta nza, sposta ndosi d i lato rispetto a l lo scher mo, ecc. Si constaterà senza d ub­

bio che fra l 'ottica m i g l iore ed un s i stema a ppe na d i sc reto non sussistono g ra nd i d iffe­

renze q u a ndo le con d i z i o n i in c u i viene effettuata l 'osservazione so no l e m i g l iori poss i b i l i, a meno che non si sti a n o con d u ­ cendo p rove d i confronto osserva ndo con ­ te mpora neamente s i ste m i diversi. Le d iffe­

renze e me rgono q u a ndo le cond izion i non sono q u e l le i dea l i . I noltre, l a magg ior pa rte deg l i sc hermi di pro iezione ogg i usati sono l ava b i l i, a d iffe re n za d i a l c u n i ese m p l a r i adoperati n e i pri m i s i ste m i te levisivi a pro­

i ezione.

È a nche necessa rio decidere se acq u i ­ stare u n mod e l l o com posto d a d u e parti od un mode l lo com posto da un blocco u n ico.

S i tenga prese nte che i s i ste m i che com ­ prendono i n u n s o l o blocco tutte le parti necessa r i e occ upa no moltiss i mo spazio; i mobi letti sono i nfatti molto g rossi . Tuttavia a nche i siste m i composti da due parti pre­

sentano a lc u n i i nconve n i e nt i . A meno che non si tratt i d i u n mod e l l o che prevede la sospe nsione a l soffitto, s i tratta p u r se mpre d i u n a «scatola» che deve essere spostata nel l uogo in c u i avve rrà l a proiezione. I noltre l ' i m ma g i ne viene oscu rata se q u a lc u no pas­

sa dava nti al proiettore.

N eg l i Stati U n iti a lc u n i costrutto ri h a n no posto i n commerc i o siste m i TV a pro iezione in scatole d i montagg io; ess i ve ndono ad u n prezzo mod ico l 'obiettivo per l a pro iezione ed i pia n i d i montagg io per l a rea l i zzazione d i u n mob i l etto, c he può essere costru ito ut i l i zza ndo come ricevitore un norma l e te le­

v i sore.

Per q u a nto r i g u a rda i l mercato e u ropeo, att u a l me nte sono g ià presenti i n Ita l ia d i ver­

si t i pi di televisori a pro i ezione. F ra q ue l l i p i ù not i r icord i a mo i mode l l i d e l l a Adve nt, del la G e nerai E l ectric, d e l l a G r u nd ig, de l l a I kega m i e del l a Sony. S i tratta pe rò d i u n mercato i n ve loce e cont i n ua espa nsione, che proba b i l me nte in un prossi mo, i m me ­ d i ato futuro troverà u n forte svi l u ppo.

I nfatt i le prospetti ve pe r ta l i siste m i televis ivi appa iono ecce l le n t i, date l e p iccol e d i me n ­ s i o n i poss ib i l i p e r i c i n escop i e d i l g ra nde effetto che è poss i b i le otte nere con u n ' i m­

mag i n e molto g ra nde. *

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ELETTRONICO INDUSTRIALE

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ASSISTENTE DISEGNATORE EDILE

Le professioni sopra illustrate sono tra le più affascinanti e meglio pagate: le imparerete seguendo i corsi per corrispondenza della Scuola Radio Elettra.

I corsi si dividono in:

CORSI TEORICO· PRATICI

RADIO STEREO A TRANSISTORI·

TELEVISIONE BIANCO E NERO E A COLORI· ELETTROTECNICA·

ELETTRONICA INDUSTRIALE·

AMPLIFICAZIONE STEREO·

FOTOGRAFIA · ELETTRAUTO Iscrivendovi ad uno di questi corsi riceverete, con le lezioni, i materiali necessari alla creazione di un laboratorio di livello professionale. In più, al termine di alcuni corsi. potrete frequentare gratuitamente per una settimana i laboratori della Scuola, per un periodo di perfezionamento.

CORSI PROFESSIONALI

PROGRAMMAZIONE SU

ELABORATORI ELETTRONICI·

ESPERTO COMMERCIALE·

IMPIEGATA D'AZIENDA·

DISEGNATORE MECCANICO PROGETTISTA· MOTORISTA AUTORIPARATORE· ASSISTENTE E DISEGNATORE EDILE·

TECNICO DI OFFICINA· LINGUE (INGLESE. FRANCESE· TEDESCO)

CORSI ORIENTATIVO - PRATICI

SPERIMENTATO RE ELETTRONICO adatto ai giovani dai 12 al 15 anni.

NON DOVETE FAR ALTRO CHE SCEGLIERE ...

... e dirci cosa avete scelto.

Scrivete il vostro nome, cognome e indirizzo, e segnalateci il corso o i corsi che vi interessano.

Noi vi forniremo, gratuitamente e senza a�cun impegno da parte vostra, le più ampie e dettagliate informazioni in merito.

Scrivete a:

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Scuola Radio EleUra

10126 Torino

-

Vas Steione 5/633

TeL (011) 674432

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. Un'aggiunta elettronica di bassoréosto aumenta il fattore di sicurezza nella guida

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INDICATORI

DI SVOLTA

A STATO SOLI,

PER CICLO M Oll.::w:',

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L'uso d e l l e biciclette a motore si sta d if­

fondendo notevo l m e nte. Nonostante ta l i veico l i viagg i no a bassa ve locità, l a ma n ­ ca nza d i i nd icatori d i svolta i l l u m i nati e la g iova ne età d e i cond ucenti contri b u i scono a crea re prob l e m i d i sicurezza . .

L'agg i u nta d e l l'indicatore d i svolta de­

scritto i n q uesto a rticolo permette d i rid urre notevo l m e nte gli i ncide nti . I l s iste ma ha un c i rc u ito a stato so l ido e la mpad i ne d i bassa pote nza; può essere i mp iegato in m otoci c l i .dotati d i u n s i stema elettrico da 6 V con negativo a ma ssa ed è rea l izza b i l e ad u n prezzo conte n uto. Volendo a pp l icare ta le s i stema ad u n a bicic letta, lo s i può mod ifi­

ca re agg i u ng e ndo una batte ria da 6 V.

Come fu nziona - Come s i può r i l evare da l la fig. 1, n e l circu ito viene usato u n temporizzatore 5 5 5 ( I C 1 ) per generare i m ­ p u lsi d i 1 Hz. S i noti c h e q uesto c i rc u ito

non fu nzion e rà f i n o a che il p i ed i no 1 non sarà col l eg ato a massa . Qua ndo i l com m uta­

tore se l ettore d i svolta S1 v i e n e portato nella posizione S ( s i n istra) o D (destra ), q u e sto col legame nto di m a ssa v i e n e effettuato at­

trave rso D2 o D3 a seconda della pos izione del com m utatore. I n p rese nza d i u no di q u est i stati , IC1 compie i l s u o ciclo a l l a freq u e nza d i 1 H z, a prendo e c h i udendo i l relé K 1 , i c u i contatti a l i menta no d i retta ­ mente le larl)padi ne sce lte (11 e 12 a nteriore e poste riore - lato s i n i stro, 13 e 14 a nteriore e poster i ore - lato destro).

Il col le g a m e nto a massa per l e la mpad i ne scelte viene effett uato per mezzo d i S 1 . Pe rta nto, f i nché S 1 è i n u n a del le posizi o n i d i svolta, le la mpad i n e scelte s i accendera n ­ n o con c i c l i d i 1 H z . Qua ndo S 1 viene portato n e l l a posizione ce ntra le (di escl u so), il cir­

c u ito resta i sol ato e cessa d i fu nzionare.

Il d iodo zener D4 ed i l condensatore C3

I ii questa fotografia sono visibili gli indicatori posteriori di svolta,

montati sulla targa di plastica per isolarli dal telaio. I collegamenti con le altre parti del sistema devono essere fatti usando filo flessibile isolato.

17

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+6V FI lA

RI IK

&

C2 O,01/1f

SINISTRA

-L TELAIO

DESTRA

Fig. 1 - Quando il piedino 1 di IC1 viene collegato a massa per mezzo di 51, il temporizzatore 555 genera impulsi di 1 Hz per aprire e chiudere il relè K1.

MATERIALE OCCORRENTE

R1 = resistore da 1 kO -1/4 W, 10%

R2 = resistore da 100 kO -1/4 W, 10%

C1 = condensatore elettrolitico da 10 f.1.F - 15 V

C2 = condensatore a disco da 0,01 f.1.F - 15 V C3 = condensatore elettrolitico da 1.000 f.1.F -

15 V

01-02-03 = diodi 1N4001 o simili 04 = diodo zener da 6 V -1 W F1 = fusibile da 1 A

ma ntengono u n a tensione conti n ua sp i a ­ nata d i 6 V , a nche se va ria l ' u scita d e l generatore azionato da l m otore.

Costruzione -Il c i rc u ito p uò essere mon­

tato su una piccola ba setta perforata o su u n c i rc u ito sta m pato e racc h i uso poi i n u n a scatoletta di p l a stica f i ssa b i l e a l te l a i o d e l l a bicicletta a motore. Come massa p e r i l c i r­

cu ito si deve sceg l iere u n buon pu nto me­

ta l l ico su l tel a io d e l ciclomotore, me ntre i 6 V si pre leva no da u n p u nto che si trovi i n te nsione q u a n do s i è azionata l a ch iave d i a ccensione.

Le l a mpa d i ne s i possono a cq u i stare già complete p resso q u a lsiasi rive n d itore d i

11-7-14 = vedo testo IC1 = temporizzatore 555 K1 = relè da 6 V

51 = commutatore a 1 via e 3 posizioni con posizione centrale di escluso

5catoletta di plastica, basetta perforata, filo per collegamenti: tubetto di plastica, minuterie di montaggio e varie.

Per l'acquisto dei materia li rivolgersi a l la ditta SVETI-MAR -via L. Bellardi 126 - 10146 Torino.

c i c l i e motoc ic l i . S i te nga prese nte che le l a mpad i n e posteriori devo no essere i so l ate da l te l a i o; il s i stema m i g l iore co nsiste nel monta r l e s u l la targa posteri ore se q u e sta è di p l a stica. Se i nvece si monta no sul te l a i o meta l l ico, s i devono i so l a re i n q u a lc he m o ­ do. I l comm utatore d i svo lta S 1 può essere montato sul m a n u brio e può essere d i d i ­ mensioni p i u ttosto g ra nd i , del tipo a levetta, con posizione centra le di escl uso.

I col lega menti tra il comm utatore, l 'a l i ­ me ntazione, le l a mp a d i n e e d i l circu ito e l et­

tron ico devo no essere fatti con filo fless i b i l e b e n i solato, i nf i l ato i n u n tu betto d i plastica che si fi sserà a l telaio con n a stro a des ivo.

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I nformazioni e dati «caldi»

trasmessi con i raggi infrarossi

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Diffusore

/

/I nuovo sistema IBM per la trasmissione di dati mediante raggi infrarossi.

I l g lobo con centi n a i a di specch ietti che d iffondono gocce di l u ce nel le sale da ba l lo e nel l e d i scoteche sta trova ndo n u ovi svi l u p ­ pi e appl icazion i ne l l ' i nformatica . U n gruppo d i sc i enziati del Laboratorio IBM di Zurigo, g u idato dal professore Hans M Li l ler, ha rea ­ l izzato u n n uovo sistema per trasmettere dati med i a nte raggi i nfrarossi d iffusi da u n g lobo a ppeso a l soffitto.

Il globo rie mpie il loca l e con raggi che trasporta no le i nformazion i da u n elaborato­

re elettron ico ai ter m i n a l i . G l i i nfra rossi, c he sono invisibili e del t utto i nn oc u i , servon o a nche per i l percorso i nverso, cioè da i ter m i ­ na l i al «lampada rio» e q u i nd i a l l 'e l a boratore.

Con q uesto s i ste ma non sono pi ù necessar i cavi e d è possibi l e trasmettere ad u na ve lo­

cità m olto e levata : q uasi 8.000 lettere a l secondo.

Le i nformazio n i trasmesse med ia nte g l i i nfraross i n o n rise ntono d i interferenze elet­

triche e non escono da l locale; presenta no q u i nd i un e levato grado d i sic u rezza e di protezione dei dati. I n un uffic io, a nche . molto esteso, è possi b i le dotare og n i ter m i ­

nale d i u n d i spositivo ricevente a fotod iod i

e di u na trasm itte nte basata su d iodi emett i ­ tori d i l uce, s i m i l i a q u e l l i u sati n e l l e macc h i ­ n e fotog rafiche o d i n a l c u n i orolog i digita l i . I l rispar m io rispetto a l l e con nession i via cavo è n otevole e, per d i più, og n i term inale può essere spostato senza rich i edere a l c u n l avoro di modifica a i col l eg a menti.

I ragg i riempiono ! ' i ntero locale; non è q u i nd i necessa rio che i te r m i na l i «veda n o» i l g lobo centrale, o c h e l 'a mb i e nte r i s u lti privo di ostacol i l u ngo la tra iettoria dei ragg i stessi; diventa così poss i b i le d ividere i l loca ­ le con partizioni basse o del i mita re e sc her­

ma re, a seconda delle necessità, i vari posti di lavoro.

I n a mbienti d i grandi d i mension i (ad e­

se mpio, un fabbricato ind u stria le) a ppare necessa rio, per ora, che il ter m i n a l e sia sempre i n vi sta del g l obo centra le, ma ciò non rappresenta u n prob l ema, in q u a nto è fac i le d isporre opport u n a mente a lc u n i spec­

chi che r ifletta n o i ragg i verso il term i na l e . I n ta l c a s o q uest' u lt i mo può a nc h e essere mobi le, i n stal lato s u un ve icolo o sorretto da u na persona .

* 1 9

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D ue a ppa recch i prod otti

da u na del le case più prestigiose

SINTONIZZATORE STEREO

ED AMPLIFICATORE SAE TWO

La n u ova l i nea di a ppa recc h i at u re del la Scientific Audio E lectron ic, deno m i nata SAE TWO, comprende un si nton izzatore per MA e MF stereo, un a m p l ificatore con pre­

a m p l ificatore i nteg rato, un s i ntoa m p l ifica­

tore ed un reg istratore a cassette. Tutti q uesti a pparecc h i sono costru iti in G i a ppo-

ne su prog etto e specifiche d e l l a Scientific Audio E lectronic (SAE).

UNA NU OVA LINEA DI APPARECCHI A U D I O

Rece nte mente sono stati sottopost i a pro-

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LABORATORIO TEST LABORATORIO TEST

ve due appa recchi de l la serie SAE TWO : i l s i nton izzatore Mod. T3U e l 'a mp l ificatore C3A, i q u a l i formano il n ucleo centra l e d i u n s i stema a u d i o d a l prezzo conte nuto e da l l e prestazion i ecce l lenti. L e d u e u n ità sono u g u a l i come d i mension i e aspetto: entra mbe h a n no rif i n it u re in nero con scr itte bianche e a lc u n i LED i ndicatori ross i . Sul coperc h i o superiore del mobi letto sono prese nti dei fori i n c u i va n no ad i n se r i rs i i pied i n i d i un a ltro apparecchio; i n ta l modo diventa fac i l e s iste mare le d ue u n ità u n a s u l l ' a ltra .

G l i appa recc h i del l a serie SAE TWO sono l a rg h i 44 cm, profondi 31 cm e alti 1 3 cm;

nel ca lcolo d i q u este d i mension i non s i è ten uto conto del le ma nopole e dei con nettori posteriori. Il peso de l l 'a m p l ificatore è d i 8 , 6 k g e q ue l lo d e l si nton izzatore d i 4,9 kg . Descrizione genera le - I l s i nto n i zzatore Mod. T3 U ha u n 'a m p i a sca l a di s i nto n i a , che occ upa i n largh ezza la maggior pa rte de l la zona i nferiore del pa n n e l l o fronta le;

le tacche d i ta ratu ra sono spaziate ad i nter­

va l l i d i 2 M Hz. Sopra la sca la d i si nto n i a si trova no due ampi stru menti d i m i sura, che i n d icano l ' i ntensità re lat iva del seg n a l e r ice­

vuto e, per la ricezione in MF, l 'esatta s i nto ­ n i a s u l ce ntro del ca nale. Al l a destra deg l i stru menti v i è l a grossa ma nopola d i s i nto n i a (TU N IN G), l ' u n ica prese nte su l p a n n e l l o d i q uesto a ppa recc h i o.

A l l a s i n i stra deg l i str u m e nti è i nvece s i ­ stemato u n g r u ppo d i com m utatori a p u l ­ sa nte, sopra i q u a l i sono situati a l c u n i L E D rossi c h e ne i nd i ca no lo stato . U n o d i ta l i p u l sa nti, contra ssegnato con l a scritta BLE N D , serve ad i ntrod u rre una mesco lazio­

ne dei due cana l i stereo a l le a lte freq uenze, per ridu rre il soff io di fondo n e l l a ricezione di seg na l i stereofo n i c i debo l i ; un a ltro (MUTIN G ) i n seri sce il s iste ma di s i lenzia­

me nto a utomatico nel passa g g i o tra una stazione e l ' a ltra . Sul pa n ne l lo posteriore del l 'a pparecc h i o è montata u n ' a ntenna i n fe rrite, orientabi le, per l a ricezione d e l l a M A .

L o stadio d i i n g resso de l la sezione M F ha l ' usuale a m p l ificatore d i rad i ofreq ue nza con MOSFET a doppia base; nel mescolatore e ne l l 'osc i l latore locale so no i n vece i m p iegati tra nsistori bipol a r i . I c i rc u iti attivi del l a se­

zione MA sono contenuti in u n s i ngolo cir­

c u ito i nteg rato, che svolge tutte le fu nzion i necessa rie, d a l lo stadio d i i ng re sso a rad io­

freq ue nza s i no a quello d i uscita a u d i o .

LABORATORIO TEST LABORATORIO TES'

N e l l a ricezione de l l a M F, i l seg n a l e a fre­

q u e nza i ntermedi a viene fatto passare attra ­ verso d u e copp ie di fi ltri cera m ic i sepa rate da un tra nsistore; success iva mente ta le se­

g n a l e è i nvi ato ad un c i rc u ito i nteg rato a p i ù fu nzion i, che a g i sce da a mp l ificatore l i m itatore e ri levatore i n q u a d ratura e che comprende a nche il c i rc u ito per il s i lenzia­

mento a utomatico tra u na sta zione e l ' a ltra . I l seg n a l e a bassa freq uenza, che esce da q u esto c i rc u ito e che contiene a nche l ' i nfor­

mazione stereo codificata, passa a d un a ltro c i rc u ito i nteg rato, il q ua l e fa u so di u n c i rc u ito a d agga ncio d i fa se e forn i sce i n usc ita i d u e ca na l i stereofo n i c i . Dopo i l fi ltraggio necessa rio a d e l i m i na re i l res i d u o del la freq uenza p i l ota, i l seg n a le a ud i o ra g ­ g i u nge l e prese d ' u sc ita attraverso a m pl if i ­ catori a basso l ivel l o rea l izzati con co mpo­

nenti d i screti e re lé. Questi u lt i m i provve­

dono ad i so l a re le u scite a ud i o del s i nto­

n i zzatore nel momento in cui viene azionato u n q ua l s i asi p u l sa nte d i coma ndo, per poi ricol leg a r le dopo c i rca un secon do, a ccorg i ­ mento q u esto c h e i mped i sce a i ru mori dovuti al tra nsitorio d i com m utazione di ragg i u ngere l ' a mp l ificatore d i pote nza e g l i a ltopa r l a nt i .

S u l pa n n e l l o fronta le de l l 'a m p l ificatore i d ue stru menti di m is u ra s i trovano n e l l a stessa posizione occ u pata d a i corrispon­

denti stru menti del s i nto n i zzatore; q uesta pa rticolarità fa sì che, q ua ndo i d ue appa­

recch i sono sovrappost i , ! ' i n s ie me a bb i a l 'a spetto d i u n d ispositivo u n ico. L e sca l e deg l i stru menti d i m is u ra h a n no u n a ta ratura approssi mat iva mente loga ritm ica, che s i estende da 1 W a 50 W. Come neg l i str u m e nti d e l si nton izzatore, a nche i n quel l i del l 'a m p l ificatore i l bia nco d e l l e l a ncette risa lta molto b e n e s u l lo sfondo nero s i a deg l i str u menti stessi s i a del pa n n e l l o fronta le; gli indici sono così perfetta m ente visi bi l i .

Al l a destra deg l i stru menti d i m i s u ra s i trova l ' a m p i a m a nopola per l a regolazione de l vol u me, s i m i l e nella forma e n e l l a s i stemazione s u l pa n n e l l o a l la m a nopola d i s i nton ia d e l si nton izzatore. L a ma nopo l a de l vol u me ha u n fia nco spianato su c u i è i n c i sa u n a l i nea d i fede; essa ha i noltre q u a ra nta posizioni di a rresto preferenzia l i . L e a ltre ma nopole de l l ' a m p l ifi catore sono p i ù piccole d i q ue l l a del vol u me, ma s i m i l i n e l l a forma . A l la s i n i stra deg l i str u menti d i m is u ra si trova no a lc u n i comm utatori a 2 1

Riferimenti

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