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Vademecum per la gestione dei Progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale - PRIN Bando 2008

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Vademecum per la gestione dei Progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale - PRIN

Bando 2008

A cura di Giuliano Brignone

SARTT - Ufficio Fondi Strutturali e Nazionali

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Indice

1. INTRODUZIONE 3

- SEZIONE I - 4

2. PROGRAMMI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE 4

2.1. Struttura e organizzazione delle attività 4

2.2. Unità operative 4

2.3. Impegno temporale 5

3. PRESENTAZIONE DEI PROGETTI 6

4. SOGGETTI CHE POSSONO PARTECIPARE ALL’UNITÀ OPERATIVA 6

4.1. Voce “Componenti” 6

4.1.1. Componenti della sede dell’unità di ricerca: Professori ordinari, Associati, Assistenti e

Ricercatori 6

4.1.2. Componenti di altre Università/Enti Vigilati 7

4.1.3. Titolari di assegni di ricerca 7

4.1.4. Titolari di borse 7

4.2. Voce “Altro personale” 7

4.3. Voce “Personale a contratto da destinare a questo specifico progetto” 8 4.4. Voce “Dottorati a carico del PRIN da destinare a questo specifico progetto” 8

5. COSTI AMMISSIBILI 9

5.1. Materiale inventariabile 9

5.2. Grandi attrezzature 9

5.3. Materiale di consumo e funzionamento 10

5.4. Spese per calcolo e elaborazione dati 11

5.5. Personale a contratto 11

5.6. Servizi esterni 11

5.7. Missioni 11

5.8. Pubblicazioni 11

5.9. Partecipazione e organizzazione convegni 12

5.10. Altro 12

6. LE QUOTE DI COFINANZIAMENTO 13

7. SELEZIONE DELLE PROPOSTE 15

- SEZIONE II - 16

8. APPROVAZIONE DEI PROGETTI PRIN: ADEMPIMENTI 16

8.1. Ripartizione del finanziamento ministeriale da parte del coordinatore scientifico 16 8.2. Procedura di certificazione di fondi successiva all’approvazione della proposta 16

8.3. Erogazione del finanziamento 17

8.4. Utilizzo dei fondi 17

8.5. Rideterminazione del piano di spesa 18

8.6. Rimodulazioni in corso di progetto 18

9. SOSTITUZIONI E TRASFERIMENTI 19

9.1. Ritiro volontario dal progetto di docenti/ricercatori/tecnologi 19

9.2. Inserimento di docenti/ricercatori/tecnologi 19

9.3. Sostituzione di un responsabile di unità operativa 19

9.4. Sostituzione di un vice-responsabile di unità operativa 20

9.5. Sostituzione di un coordinatore di progetto 20

9.6. Trasferimento di un responsabile di unità operativa 20

10. LA RENDICONTAZIONE 21

10.1. Somme impegnate 21

10.2. Relazione Annuale 21

10.3. Consuntivo finale 22

11. RELAZIONI SCIENTIFICHE E VALUTAZIONI EX-POST DEI PROGETTI 22

- SEZIONE III - 23

12. NORMATIVA E DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO 23

13. RIFERIMENTI e SITOGRAFIA 23

14. STATISTICHE BANDI PRIN 2005 - 2008 24

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1. INTRODUZIONE

Lo scopo di tale vademecum è di raccogliere in modo organico le “Regole” operative per il corretto utilizzo dei fondi PRIN.

La corretta gestione dei fondi PRIN risulta di particolare rilevanza in ragione del fatto che il Ministero opera direttamente le decurtazioni sui fondi assegnati all’Ateneo sulla base delle mancate e/o parziali rendicontazioni degli anni precedenti.

Nel bando è previsto che il Ministero proceda a verifiche a campione delle rendicontazioni, richiedendo alle Università o agli Enti interessati le relative documentazioni contabili; al riguardo dovrà essere assicurato il criterio dell'adeguatezza del campione (non meno del 10% dei progetti finanziati per un importo almeno pari al 20% del finanziamento ministeriale), assicurando al contempo l'esistenza di un numero minimo di verifiche per ogni Istituzione e per ogni area scientifica.

In caso di discordanza tra le rendicontazioni e le risultanze delle verifiche, il MIUR potrà procedere in qualunque momento al recupero di quanto eventualmente erogato in eccedenza agli atenei/enti, anche ricorrendo a compensazioni sui futuri fondi PRIN o su altri fondi (fatta salva ogni possibile azione, nei confronti di eventuali responsabili, per fatti rilevanti dal punto di vista civile e/o penale).

Le informazioni raccolte in questo Vademecum sono il frutto di un pluriennale e costante collegamento con gli uffici ministeriali di riferimento e con il CINECA che gestisce la procedura informatica e saranno oggetto di costante aggiornamento.

Il documento è suddiviso in tre sezioni:

- SEZIONE I: Contiene informazioni sulla struttura, presentazione e valutazione dei progetti

- SEZIONE II: Contiene informazioni sulla gestione dei progetti

- SEZIONE III: Contiene informazioni relative a normativa, documentazione, riferimenti, sitografia, statistiche…….

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- SEZIONE I -

2. PROGRAMMI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE

2.1. Struttura e organizzazione delle attività

Il MIUR, ogni anno, cofinanzia programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale liberamente proposti dalle Università. L’esecuzione dei programmi ha durata biennale.

Il Ministero offre sostegno ai progetti finanziati mediante il cofinanziamento degli stessi nella percentuale massima del 70%.

Gli ulteriori costi restano a carico del proponente con vincolo per l’Ateneo/Ente di garantire almeno il 30% della somma, all’interno della quale può essere computato, in via forfetaria, fino all’10% per spese di carattere generale relative alla realizzazione del progetto.

2.2. Unità operative

Il Programma di ricerca PRIN può essere sviluppato da una o più unità operative attive presso la stessa Università o da unità operative attive presso Università diverse, comunque coordinate da un Responsabile scientifico nazionale.

Il Bando 2008 consente anche agli Enti di Ricerca vigilati dal MIUR di aderire al progetto in qualità di unità operative, permettendo la partecipazione di un solo Ente di ricerca nell’ambito di ciascun Programma. L’elenco di tali Enti è disponibile sul sito http://prin.miur.it/index.php?pag=2008 .

Il numero massimo di unità operative componenti ogni Programma di ricerca è cinque.

Ciascuna unità deve risultare strettamente integrata alle altre ed offrire l’apporto di specifiche competenze necessariamente complementari al raggiungimento degli obiettivi previsti.

Si segnala l’importanza di evitare la moltiplicazione, nell’ambito dello stesso programma, di unità di ricerca afferenti ad un unico Dipartimento.

Ogni Programma di ricerca deve essere coordinato da un docente universitario di ruolo denominato Coordinatore Scientifico (anche Responsabile Nazionale) che può essere un professore ordinario, professore associato, ricercatore confermato e non confermato, assistente del ruolo ad esaurimento.

Il Coordinatore Scientifico assume la responsabilità globale del progetto, curando la realizzazione dell’intero Programma di ricerca, impegnandosi contestualmente a svolgere direttamente attività di ricerca anche in qualità di Responsabile scientifico di una unità operativa, avente sede presso il proprio Dipartimento di appartenenza.

Il coordinamento scientifico nazionale non può essere attuato dall’Ente di ricerca che può partecipare al Programma esclusivamente in qualità di unità operativa.

Ogni unità operativa è diretta da un Responsabile Scientifico (anche Responsabile Locale) che, oltre ad assumere la responsabilità dell’unità avente sede presso il Dipartimento di afferenza, deve garantire il collegamento con il coordinatore ed assicurare la disponibilità presso la propria sede operativa delle risorse umane, finanziarie e strumentali utili alla realizzazione del progetto proposto.

Per le Università il Responsabile Locale può essere un professore ordinario, professore associato, ricercatore confermato e non confermato, assistente del ruolo ad esaurimento,

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mentre per gli Enti di ricerca il Responsabile deve possedere una qualifica equivalente al personale universitario di ruolo precedentemente citato.

Se nell’ambito di un Programma di ricerca vi è un’unica unità operativa, la direzione dell’unità e il coordinamento del progetto fanno capo alla stessa persona.

Non viene fissato un numero minimo o massimo di componenti dell’Unità di ricerca che pertanto può essere costituita anche dal solo Responsabile scientifico, tuttavia è preferibile che ogni unità sia costituita da almeno 2 docenti/ricercatori appartenenti all’Ateneo cui afferisce l’unità di ricerca in quanto, in tal caso, il Responsabile locale può designare un vice responsabile che lo sostituisca in caso di suo trasferimento o di prolungato impedimento.

Non potranno essere responsabili di unità o comunque partecipare ai progetti, tutti coloro che nel corso del 2009 saranno collocati a riposo per limiti d’età, né tutti coloro che risultano già inseriti in gruppi di ricerca finanziati dal MIUR nel programma PRIN 2007, al fine di favorire il pieno rispetto del principio dell’alternanza già assicurato nei precedenti bandi PRIN.

2.3. Impegno temporale

Nell’ambito di ciascun bando, resta fermo il vincolo della partecipazione, per ciascun professore e ricercatore (quindi il Responsabile Locale e tutti i partecipanti “di ruolo” al progetto), ad un solo progetto di ricerca ed ad una sola unità operativa su tutto il territorio nazionale, senza peraltro alcun impegno preventivo in termini di mesi persona per anno.

In applicazione della citata “regola di alternanza” si prevede che la partecipazione possa avvenire solo a bandi alterni. Di conseguenza i docenti/ricercatori Responsabili Scientifici e i docenti/ricercatori-partecipanti che abbiano ottenuto un finanziamento PRIN non potranno presentare domanda di partecipazione per il bando successivo.

Per quanto riguarda l’impegno temporale nei progetti PRIN si rimanda a quanto indicato nella nota prot. n° 522.VI.1 del 15.01.2010 (vedi paragrafo 15 Allegati).

Nell’impegnare i mesi uomo nel PRIN è quindi necessario tener conto di eventuali impegni istituzionali destinati ad altri progetti di ricerca ministeriali, progetti finanziati dall’Unione Europea, Progetti regionali ecc.

A titolo d’esempio 1 mese/uomo impegnato nei PRIN bando 2008 equivale:

Ruolo Monte ore

annuale Impegno medio mensile in ore (sulla base di 12 mesi)

Personale docente e ricercatore a tempo pieno 1680 min. 70 – max. 140

Personale docente a tempo definito 1200 min. 70 – max. 100

Personale ricercatore a tempo definito 1200 min. 70 – max. 100

Collaboratori coordinati e continuativi con incarichi di

ricerca e impegno annuale full-time 1680 140

Assegnisti 1680 140

Dottorandi 1680 min. 70 – max. 140

Personale tecnico e amministrativo con anzianità

superiore ai 3 anni 1598 133

Personale tecnico e amministrativo con anzianità

inferiore ai 3 anni 1612 134

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3. PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

Le domande di cofinanziamento dovranno essere presentate dal Coordinatore Scientifico e dai Responsabili Locali, utilizzando l’apposita procedura telematica collegandosi al sito riservato Cineca (“Sito docente”) alla pagina https://loginmiur.cineca.it utilizzando i codici di accesso (username e password riservati), in alternativa è possibile accedere al proprio sito docente attraverso il portale Mypoli.

Il Coordinatore Scientifico deve compilare i Modelli A e B, mentre il Responsabile Locale unicamente il Modello B.

Il primo passo per la realizzazione di un Programma di ricerca PRIN compete al Coordinatore scientifico, il quale accederà al proprio sito riservato per ottenere un codice identificativo di Programma (CIP) che identifica la creazione di un nuovo programma di ricerca. Egli dovrà in seguito comunicare tale codice ai Responsabili Locali partecipanti al Programma che, tramite il proprio sito riservato, utilizzeranno il CIP al fine di creare un’unità di ricerca collegata al Programma nazionale.

Il Responsabile scientifico dovrà quindi procedere a rispettare gli adempimenti necessari alla predisposizione del Modello B relativo alla propria unità.

Nel momento in cui vengono resi “definitivi”, i modelli sono acquisiti dal sistema telematico e non sono più modificabili. Dopo la chiusura definitiva, è necessario stampare la copia cartacea dei modelli A e B che, debitamente firmati, dovranno essere depositati, entro le scadenze previste dal Bando, presso l’Ufficio Fondi Strutturali e Nazionali che ha il compito di custodirli allo scopo di consentire eventuali riscontri da parte del MIUR.

A conclusione di tale fase, l’Ufficio Fondi Strutturali e Nazionali provvede a trasmettere al MIUR, il modello riepilogativo dei Modelli A e B presentati dai docenti dell’Ateneo, attestante che tutti i modelli cartacei depositati presso l’ufficio sono corrispondenti per numero e per contenuto a quelli trasmessi in rete, sottoscritto dal Rettore.

4. SOGGETTI CHE POSSONO PARTECIPARE ALL’UNITÀ OPERATIVA

4.1. Voce “Componenti”

4.1.1. Componenti della sede dell’unità di ricerca: Professori ordinari, Associati, Assistenti e Ricercatori

L'inserimento da parte del Responsabile Locale dei nominativi dei Docenti/Ricercatori strutturati che entreranno a far parte del progetto, comporta che gli stessi diano il proprio assenso alla partecipazione, tramite l’accesso al proprio sito Docente. In questo sito è predisposta un’apposita procedura tramite la quale i partecipanti, sia strutturati che non strutturati (assegnisti, dottorandi con borsa, specializzandi) forniscono il proprio assenso e inseriscono il numero di mesi uomo per anno da dedicare al progetto e, a discrezione, anche pubblicazioni e curriculum. Tale inserimento non sarà effettivo fino alla conferma definitiva della loro partecipazione.

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Il personale docente e ricercatore, senza peraltro alcun impegno preventivo in termini di mesi persona per anno, ha il vincolo di partecipare ad un solo progetto di ricerca e ad una sola unità operativa.

L’impegno temporale indicato potrà essere rimodulato in fase di consuntivo finale.

Il responsabile dell'unità di ricerca può designare, qualora nell’unità di ricerca figurino almeno due docenti/ricercatori appartenenti all'Istituzione cui afferisce l'unità di ricerca, un vice-responsabile che lo sostituisca in caso di suo trasferimento o di prolungato impedimento. In tali casi la sostituzione del responsabile dell’unità operativa potrà essere considerata come automaticamente ammissibile.

4.1.2. Componenti di altre Università/Enti Vigilati

Anche al personale docente di altri Atenei e il personale degli Enti Vigilati non è richiesto alcun impegno preventivo in termini di mesi persona per anno e potrà partecipare ad un solo progetto di ricerca e ad una sola unità operativa.

Il personale degli Enti Vigilati, al pari del personale docente e ricercatore degli Atenei, dovrà dare l’adesione al progetto inserendo dal proprio sito riservato i mesi uomo impegnati e a discrezione anche pubblicazioni e curriculum.

Per personale degli Enti Vigilati si intendono: Dirigenti di ricerca di ruolo, Primo ricercatore, Ricercatore, Astronomo ordinario, Astronomo Associato, Ricercatore Astronomo, titolari di assegni di ricerca.

4.1.3. Titolari di assegni di ricerca

Possono partecipare a più unità di ricerca i titolari di assegno di ricerca già attivati in Ateneo. Non è richiesto un impegno minimo in mesi uomo.

4.1.4. Titolari di borse

I titolari di borse di dottorato, post dottorato e Scuola di Specializzazione possono partecipare a più unità di ricerca e non è richiesto un impegno minimo in mesi uomo.

Tuttavia, in caso di cambiamento di status con inserimento nei ruoli di un Ateneo/Ente, il personale dei due punti precedenti dovrà restringere la propria partecipazione ad un solo progetto di ricerca, mediante apposita opzione.

4.2. Voce “Altro personale”

Anche per queste tipologie di personale non è richiesto un impegno minimo in mesi uomo e la partecipazione deve essere priva di qualsiasi costo a carico del progetto, quindi non possono essere previsti compensi per tali collaborazioni. Nel caso risulti necessario per le finalità della ricerca, sarà possibile attribuire rimborsi, dietro rendicontazione per le spese

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sostenute per viaggi e permanenze in sedi diverse da quelle di servizio e per le iscrizioni ai convegni.

In questa categoria rientrano:

• Dottorandi senza borsa;

• Titolari di borse di ricerca e formazione avanzata;

• Tecnici, tecnici laureati;

• Professori a contratto;

• Titolari di contratto di collaborazione coordinata e continuativa (CoCoCo), e occasionale;

• Personale non universitario dipendente di altri Enti.

Potrà essere anche prevista la partecipazione degli studiosi stranieri e italiani residenti all’estero chiamati dalle Università nell’ambito del progetto “Rientro dei Cervelli”

compatibilmente con l’impegno temporale per l’attività didattica e di ricerca già sottoscritta dal docente ed a condizione che tale partecipazione sia connessa ad una linea di ricerca diversa da quella prevista ed autorizzata con il bando sopraccitato.

4.3. Voce “Personale a contratto da destinare a questo specifico progetto”

Questa voce si riferisce a personale di nuova assunzione che si intende pagare con i fondi attribuiti al progetto. Si tratta di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, assegni di ricerca, borse di studio da utilizzare esclusivamente per il Programma di ricerca per cui si richiede il finanziamento ministeriale. Tale personale dovrà essere funzionale alle attività connesse con il programma di ricerca e gli oneri relativi potranno essere esposti tra i costi del progetto; tali costi potranno essere a carico del progetto solo fino alla scadenza temporale dello stesso (e cioè al termine del secondo anno), è importante che gli atenei/enti provvedano all’eventuale attivazione di tali contratti/borse/assegni con la massima tempestività. A partire da questo bando tutte le voci di spesa legate ai costi del personale appositamente reclutato sul progetto potranno essere in parte cofinanziate con altri fondi. La data di decorrenza del contratto dovrà essere successiva alla data di approvazione del progetto (per il bando 2008 il 20.01.2010); qualora la data di scadenza del contratto dovesse essere successiva alla scadenza del progetto PRIN (per il bando 2008 22.03.2012), la quota relativa al periodo eccedente non potrà essere posta a carico dei fondi PRIN.

Non è richiesto un impegno minimo in mesi uomo.

Per quanto riguarda l’attivazione di contratti di collaborazione coordinata e continuativa o occasionali si ricorda la Deliberazione della Sezione Centrale di Controllo di Legittimità della Corte dei Conti n. 24 del 28/12/2009 “Controllo preventivo di legittimità atti e contratti”, per cui, nel caso in cui nel progetto siano previsti contratti di questo tipo, occorre tenere conto del tempo necessario per ottenere il parere di legittimità.

4.4. Voce “Dottorati a carico del PRIN da destinare a questo specifico progetto”

Si può prevedere l’attivazione di borse di dottorato la cui durata, in applicazione della legge 398/89, sarà triennale. Pertanto dovrà essere previsto, al termine del progetto biennale e in deroga al principio di cassa impegnando la somma necessaria, che il

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dottorando possa completare presso il Dipartimento la sua attività di ricerca per il restante terzo anno, restando a carico del progetto il costo complessivo del dottorato. Per tale tipologia di borse è indispensabile quindi l’attivazione contestuale delle borse all’avvio del programma di ricerca, poiché il MIUR finanzia un solo anno successivo alla scadenza del progetto, cioè il terzo anno. Resta inteso che i dottorati attivati dovranno avere sede amministrativa presso l’Ateneo. I dottorati caricati interamente sul progetto dovranno partire quindi dalla data di approvazione del progetto o con il primo ciclo utile, altrimenti seguiranno le stesse regole del personale a contratto di cui al punto 5.5.

Considerati l’entità dei cofinanziamenti erogati dal MIUR rispetto ai costi della borsa, che l’attività del progetto PRIN non può consistere unicamente nell’attivazione della medesima e infine che le date di avvio dei PRIN difficilmente permettono l’avvio contestuale della borsa, in quanto i corsi di dottorato al Politecnico di Torino partono il 1 gennaio di ogni anno, difficilmente si potrà prevedere con certezza l’utilizzo di tale voce.

5. COSTI AMMISSIBILI

Il costo complessivo del Programma di ricerca deve essere dettagliato nelle varie voci di spesa indicate espressamente nei moduli ministeriali.

5.1. Materiale inventariabile

Sono tutte le attrezzature e le strumentazioni durevoli e da inventariare (computer, compresi gli accessori e le periferiche, attrezzatura di laboratorio, libri, riviste) che vengono utilizzate per gli scopi specifici del Programma di ricerca. Il costo dell’attrezzatura è interamente ammissibile (IVA compresa).

Possono essere acquistate parti di attrezzatura chiaramente identificabili e inventariabili separatamente.

Sono ricomprese in tale voce anche le spese di trasporto, sdoganamento e commissioni bancarie su fatture estere relative al citato materiale.

Si invita a provvedere all’acquisto del materiale inventariabile nelle fasi iniziali di realizzazione del progetto di ricerca, in modo da evidenziare il pieno utilizzo dello strumento/attrezzatura per la realizzazione il progetto.

Non è ammesso l’acquisto di attrezzature usate su fondi PRIN.

5.2. Grandi attrezzature

Sono tutte le attrezzature e le strumentazioni durevoli e da inventariare (inserire descrizione dettagliata, motivazione accurata e sottolineare la necessità di utilizzo per lo specifico Programma di ricerca proposto) che vengono utilizzate per gli scopi specifici del Programma di ricerca, il cui valore patrimoniale superi i € 50.000. L’acquisto di tali attrezzature non sarà consentito se effettuato nell’ultimo trimestre del progetto.

In considerazione dell’entità dei cofinanziamenti assegnati dal MIUR difficilmente si potrà prevedere con certezza l’utilizzo di tale voce.

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5.3. Materiale di consumo e funzionamento

Questa voce comprende le spese relative a materiale di consumo strettamente funzionali alla ricerca da realizzare vale a dire:

• costi inerenti alla manutenzione straordinaria della strumentazione e delle attrezzature di ricerca;

• materie prime, componenti, semilavorati, materiali di consumo specifico (per esempio kit di reagenti, anticorpi, prodotti chimici, vetreria di laboratorio, solventi, coloranti, ecc.), software, abbonamenti a riviste, buoni carburante relativi all’uso dei mezzi del Dipartimento solo se tale utilizzo risulta essere strettamente funzionale ai risultati della ricerca (in tal caso si richiede di indicare sulla fattura dei buoni carburante che l’acquisto è finalizzato alla realizzazione del progetto PRIN con l’indicazione del Responsabile di unità).

Sono ricomprese in tale voce anche le spese di trasporto, sdoganamento e commissioni bancarie su fatture estere relative al citato materiale.

Per quanto riguarda il software, il PRIN richiede che venga esposto alla voce materiale di consumo e funzionamento, tuttavia se il regolamento di Ateneo lo considera inventariabile è possibile esporlo alla voce materiale inventariabile.

Tutte le altre spese generali e di consumo relative a:

• funzionalità ambientale (es. vigilanza, pulizia, riscaldamento, energia, illuminazione, acqua, lubrificanti, gas vari ecc., spesso quantificate in una percentuale del finanziamento trattenuta dal Dipartimento);

• funzionalità operativa (es. posta, telefono, telex, telegrafo, cancelleria, fotocopie, manutenzione ordinaria strumenti e attrezzature di ricerca)

sono da intendersi ricomprese nella quota forfetaria nella misura massima del 10% del costo totale del progetto, denominata “oneri gestionali legati al progetto”.

Tale quota viene riconosciuta in maniera forfetaria, ed in quanto tale non dovrà essere rendicontata dettagliatamente nei consuntivi, né successivamente attraverso la presentazione di documenti giustificativi di spesa.

Il 10% forfetario è compreso nella quota, pari (o superiore) al 30% del costo del progetto, che deve essere garantita dall’Ateneo per la realizzazione delle attività.

A titolo esemplificativo sono da includere nella quota del 10% le seguenti spese:

• le spese per l'utilizzo di laboratori, automezzi e servizi di Dipartimento, sostenute esclusivamente per la conduzione del progetto;

• le spese telefoniche dei partecipanti al progetto e di quelle del personale amministrativo inerenti al progetto relative allo sviluppo della ricerca;

• le spese telefoniche che riguardano la gestione amministrativa (ad esempio sollecito ad un fornitore per l'invio di una fattura);

• le spese per fotocopie effettuate per la gestione amministrativa;

• le spese per fotocopie direttamente inerenti la ricerca (ad es. fotocopie di articoli di ricerca da un volume di una rivista scientifica);

• le spese di cancelleria utilizzata dalla segreteria del Dipartimento per le procedure inerenti il progetto;

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• le spese di cancelleria utilizzata dal Responsabile del progetto per le procedure inerenti il progetto (ad es. carta e toner per stampanti dei ricercatori con cui questi stampano relazioni ecc);

• le piccole spese dipartimentali inerenti alla gestione amministrativa del progetto.

In caso di mancata attribuzione al progetto della quota forfetaria, i costi indiretti non saranno comunque imputabili al progetto e di conseguenza non saranno rendicontabili sotto alcuna voce di spesa.

5.4. Spese per calcolo e elaborazione dati

Spese necessarie legate all’elaborazione di dati, di norma affidate ad organismi esterni.

5.5. Personale a contratto

Le spese per il personale possono riguardare contratti di collaborazione coordinata e continuativa, borse di studio, assegni di ricerca per la cui attivazione occorre fare riferimento alle disposizioni specifiche applicabili per le singole tipologie. Vedi il paragrafo 4.3.

5.6. Servizi esterni

Sono spese riconducibili all’assistenza prestata da terzi per servizi forniti inerenti la ricerca.

Tali servizi devono essere di breve durata e non reperibili in Ateneo. Devono essere sostenuti da regolare fattura o nota.

In tale voce vanno inserite eventuali prestazioni d’opera occasionali e consulenze e i compensi previsti per i relatori.

5.7. Missioni

Tali spese vengono regolate dalle norme attualmente vigenti in Ateneo. Devono comunque essere riferite al progetto di ricerca e sostenute esclusivamente dai partecipanti al progetto.

Per il personale extrauniversitario che partecipa al progetto le missioni vengono liquidate seguendo le modalità attualmente utilizzate presso l’Ateneo.

Rientrano in questa categoria anche le spese di viaggio e soggiorno per la partecipazione a Congressi e Convegni.

5.8. Pubblicazioni

Spese per pubblicazioni inerenti le tematiche del progetto di ricerca e sui risultati finali della ricerca stessa. Per tutte le pubblicazioni e gli altri prodotti scientifici realizzati nell'ambito del progetto di ricerca i componenti del gruppo sono tenuti ad indicare di aver usufruito di un finanziamento nell'ambito del programma PRIN 2008. Si veda anche quando riportato al punto 10.1.

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5.9. Partecipazione e organizzazione convegni

Spese relative alle quote di iscrizione ai convegni sostenute esclusivamente dai partecipanti al progetto o concernenti l’organizzazione di convegni. In questa voce vanno anche posti i rimborsi di viaggio dei relatori esterni. Si veda anche quando riportato al punto 10.1.

5.10. Altro

Iscrizione a società (nel caso sia funzionale al progetto di ricerca), brevetti, altri costi strumentali alla ricerca non riconducibili ai precedenti capitoli. L’inserimento di somme in tale voce rimane quindi residuale e di norma di raro utilizzo, di fatto se ne sconsiglia l’utilizzo.

A partire da questo bando sono ammissibili le spese sostenute in quota parte coi fondi PRIN ed in quota parte con altri fondi specifici per il finanziamento di progetti (quali FAR, FIRB, FISR, ecc.) che potranno essere pertanto imputate al progetto (e poi rendicontate) solo per la parte a carico dei fondi PRIN. Le spese sostenute in quota parte coi fondi PRIN ed in quota parte con fondi propri potranno essere invece imputate al progetto (e poi rendicontate) per l’intero ammontare, è possibile quindi rendicontare un importo superiore rispetto all’ammontare del progetto (tale eventualità NON comporta un aumento del cofinanziamento ministeriale e dell’amministrazione).

Esempi:

Fondi Pagamento fatture Consuntivo PRIN

FONDI PRIN

FONDI PROPRI

ALTRI PROGETTI

100 % su fondi PRIN A

X % su fondi PRIN Y % su fondi propri B

100 %

X % su fondi PRIN Y % su fondi altri progetti C

- 70 % cofin MIUR - 10 % forfetario - 20 % cofin amm

100 %

X %

Y % consuntivi altri progetti

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6. LE QUOTE DI COFINANZIAMENTO

Nel prospetto finanziario devono essere indicati i seguenti finanziamenti, dettagliati analiticamente ove necessario:

a) diretti, disponibili o acquisibili con certezza, messi a disposizione dalle università o dagli enti di ricerca, ai quali appartengono i ricercatori dell'unità operativa;

b) diretti, disponibili o acquisibili con certezza, messi a disposizione da parte di soggetti esterni;

c) la quota richiesta al Ministero nell'ambito del programma PRIN 2008.

Il totale degli investimenti indicati nel prospetto finanziario del progetto deve comunque essere eguale al totale dei costi e la somma dei finanziamenti diretti di cui alle lettere a) e b) non può essere inferiore al 30% della somma dei costi di cui alle lettere a), b) e c).

Nella quota di Ateneo è possibile contabilizzare fino al 10% di costi di gestione del progetto.

Nel caso in cui l'unità di ricerca sia costituita da almeno due docenti/ricercatori appartenenti ai ruoli dell'Istituzione cui afferisce la stessa unità di ricerca, in via sperimentale tra i costi del progetto è inserita anche quota parte del costo del personale interno, mediante valorizzazione, del tutto convenzionale, limitata al costo lordo di un mese/persona del responsabile dell'unità. L'importo così determinato (che non può comunque risultare superiore al 30% del costo del progetto) viene considerato come risorsa già disponibile presso l'Istituzione stessa ed equivale a 7.000 € per i professori ordinari, 5.000 € per i professori associati, 4.000 € per i ricercatori universitari e gli assistenti ordinari del ruolo ad esaurimento.

I fondi utilizzabili come quota di cofinanziamento a carico dell’Ateneo possono comprendere:

• fondo di finanziamento ai Dipartimenti (FFD);

• economie di gestione non finalizzate;

• fondi da prelevare, a contratto concluso, dal residuo non speso dell’overhead (spese generali non rendicontabili) riconosciuto dall’Unione Europea nell’ambito di contratti di ricerca comunitari;

• fondi da prelevare, a contratto concluso dal residuo non speso delle spese generali riconosciute sui progetti Firb;

• contributi provenienti da terzi senza precisi vincoli di destinazione;

• contributi provenienti da fondazioni e/o da altri enti, liberi da vincoli di rendicontazione;

• fondi derivanti da prestazioni conto terzi limitatamente alla quota che risulti disponibile alla conclusione del contratto.

Possono essere utilizzate anche risorse economiche provenienti da docenti/partecipanti di università diverse da quella del Responsabile scientifico, che devono essere trasferite e disponibili sul bilancio dell’Ateneo.

Tra le risorse disponibili o acquisibili con certezza non potranno, in nessun caso, essere considerate le risorse provenienti, a qualunque titolo, da programmi finanziati direttamente o indirettamente dal MIUR (quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, progetti FAR, FIRB, FISR, PON, FAS, altri progetti PRIN).

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Si ricorda che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 18.12.2008, in sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2009, aveva confermato, per il bando 2008, il cofinanziamento nella misura massima del 20% del costo totale del progetto al netto del costo convenzionale del responsabile dell’unità di ricerca, nella misura di un mese/persona. Potendo contare anche per il presente bando su un ammontare di spese generali forfetarie che possono arrivare al 10% dei costi del progetto, di fatto il cofinanziamento dell’amministrazione consente di raggiungere la quota dovuta di co- finanziamento pari al 30% del costo totale. Altre risorse dovrebbero quindi coprire eventuali quote residuali del progetto.

Quindi, dato un progetto il cui costo complessivo è pari a 100, vi sono almeno 2 strutturati e il responsabile è un PO, questo verrà coperto:

• Ministero 70

• Quota forfetaria 10

• Costo convenzionale del Responsabile (es. PO) 7

• Quota Amministrazione 13

(15)

7. SELEZIONE DELLE PROPOSTE

La selezione delle proposte è curata dal MIUR che si avvale di una Commissione di garanzia che avrà la responsabilità, nei confronti della comunità scientifica e del Ministero, della correttezza della procedura di valutazione scientifica dei progetti, che sarà condotta nel rispetto del criterio della “peer review”.

A tale scopo, la Commissione, formata da quattordici esperti (uno per area) si avvarrà dell’opera di revisori (referee), preferibilmente stranieri, selezionati tra i maggiori esperti internazionali attraverso il criterio delle parole chiave indicate nei progetti.

In nessun caso potranno essere coinvolti nella procedura di revisione, né far parte della Commissione di garanzia, coloro che, a qualunque titolo, parteciperanno al bando PRIN 2008.

La valutazione collegiale espressa dai revisori (attraverso l’attribuzione di un unico punteggio e di un unico sintetico giudizio complessivo) non potrà essere assolutamente sindacata dalla Commissione di garanzia, se non per i seguenti motivi:

• mancato accordo tra i referee in fase di espressione del giudizio collegiale;

• evidenti discordanze tra il punteggio attribuito ed il giudizio sintetico espresso;

• omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione.

In tali casi la Commissione potrà far ricorso ad un ulteriore giudizio di un terzo referee (selezionato sempre attraverso un’operazione di “matching” tra le parole chiave del progetto e le competenze professionali) che dovrà anche tenere conto dei giudizi già espressi per permettere di addivenire comunque al giudizio collegiale.

Ciascun progetto sarà valutato da due revisori indipendenti, che dovranno preventivamente rilasciare, per via telematica, una dichiarazione d’impegno relativa al rispetto dei principi deontologici, di riservatezza e di assenza di incompatibilità.

La procedura valutativa si svolgerà esclusivamente per via telematica, garantendo ai revisori di poter formulare giudizi analitici e di riassumerli in valutazioni sintetiche finali espresse su scale predefinite di valori numerici, secondo i seguenti criteri:

a) rilevanza e originalità della ricerca proposta e della sua metodologia, nonché potenzialità di realizzazione di un significativo avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell’arte:

fino a punti 35;

b) esperienza e autorevolezza scientifica del coordinatore nazionale, dei responsabili di unità e delle unità operative nel loro complesso:

fino a punti 15;

c) integrabilità delle attività delle singole unità operative rispetto all’obiettivo generale del progetto:

fino a punti 10.

Solo i progetti con punteggio complessivo almeno pari a 48/60 potranno essere considerati ai fini dell’eventuale finanziamento ministeriale, fermo restando che, in relazione alle risorse effettivamente disponibili, il raggiungimento di un punteggio almeno pari al predetto limite non potrà costituire garanzia di finanziamento.

Per ognuna delle 14 aree di cui al D.M. n° 175 del 04/10/2000 sarà comunque garantita l’assegnazione di una quota parte delle risorse pari ad almeno il 3% delle effettive disponibilità finanziarie.

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- SEZIONE II -

8. APPROVAZIONE DEI PROGETTI PRIN: ADEMPIMENTI

8.1. Ripartizione del finanziamento ministeriale da parte del coordinatore scientifico

Successivamente all’approvazione dei programmi PRIN, la ripartizione dei fondi tra le unità operative è determinata dal coordinatore scientifico in funzione del miglior raggiungimento degli obiettivi del Programma.

Il coordinatore scientifico deve indicare per via telematica al MIUR la suddivisione dei fondi tra le unità operative. Tale procedura per il bando 2008 si è conclusa il 19.02.2010.

8.2. Procedura di certificazione di fondi successiva all’approvazione della proposta

Successivamente a tali fase, è richiesto agli Atenei di certificare la quota di cofinanziamento messa a disposizione per i progetti ammessi. Qualora il finanziamento ministeriale fosse inferiore a quanto richiesto al momento della presentazione della domanda, ciascuna unità operativa potrà diminuire la propria quota di cofinanziamento purché sia assicurata la fattibilità del progetto e sia comunque rispettata la proporzione del 30% e del 70% su tutto il progetto. Si precisa che anche il cofinanziamento dell’Amministrazione sarà ridotto in ragione del cofinanziamento assegnato dal MIUR e non potrà comunque superare la differenza fra il 20% del costo del progetto presentato e l’eventuale costo convenzionale del Responsabile dell’Unità.

La procedura di certificazione prevede:

• Come ricordato, considerato il 10% forfetario, il cofinanziamento del Ministero e dell’Amministrazione dovrebbero permettere di arrivare a coprire il 100 % del costo del progetto. Tuttavia se vi fosse la necessità di certificare ulteriori risorse a carico del proponente, propedeutica all’attività di certificazione è la verifica della disponibilità sul bilancio del Dipartimento dei fondi dichiarati in sede della presentazione della proposta;

• Successivamente, in base alle scadenze comunicate dall’Ufficio Fondi Strutturali e Nazionali, è necessario recarsi presso tale Ufficio in tempo utile per portare a termine la certificazione, attraverso la procedura predisposta dal CINECA. In tale occasione occorrerà anche indicare la % forfetaria.

• I Responsabili Locali sono chiamati ad attuare le attività di loro competenza celermente, in quanto le certificazioni relative alle loro Unità (Modelli B) dovranno confluire nella certificazione complessiva del corrispondente Modello A, che verrà predisposta e sottoscritta dal Coordinatore Scientifico.

• I Coordinatori nazionali devono accertarsi che ogni Responsabile Locale afferente al Programma abbia espletato, in tempo utile, la procedura informatica relativa alla certificazione della propria Unità di ricerca; solo quando tutte le unità locali abbiano

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completato la certificazione dei Modelli B il Coordinatore potrà effettuare la certificazione finale del programma di ricerca.

• In caso di impossibilità ad effettuare la certificazione questa potrà essere fatta dal Direttore del Dipartimento mediante delega scritta da parte del Responsabile Scientifico.

• Il prospetto di certificazione predisposto dal sistema informatico dovrà essere sottoscritto dal Coordinatore Scientifico e dal Rettore, l’invio al MIUR del prospetto riepilogativo e delle certificazione dei coordinatori nazionali sarà a cura dell’Ufficio Fondi Strutturali e Nazionali.

Nel caso di utilizzo di fondi, a disposizione del responsabile di unità, presso una fondazione o ente, è necessaria una lettera di intenti sottoscritta dal legale rappresentante della Fondazione o dell’Ente, nella quale si dichiari la disponibilità a trasferire detti fondi al Dipartimento di afferenza del Responsabile, in seguito al finanziamento del progetto PRIN.

Tale procedura è necessaria perché solo il Responsabile dell'unità operativa locale può autorizzare i mandati di pagamento relativi a quel progetto e quindi i fondi devono essere presenti a bilancio del Dipartimento a cui afferisce lo stesso Responsabile, che ne dovrà curare la relativa certificazione.

8.3. Erogazione del finanziamento

Il cofinanziamento ministeriale a favore di ciascun Programma nazionale, viene erogato in un’unica soluzione anticipata, e viene accreditato direttamente dal MIUR alle Università sedi delle unità di ricerca previa certificazione delle risorse. Il cofinanziamento ministeriale è assegnato agli Atenei/Enti al netto dei residui non ancora recuperati dei bandi precedenti.

8.4. Utilizzo dei fondi

I fondi che il docente aveva dichiarato disponibili in sede di presentazione della domanda, limitatamente alla quota dipartimentale, possono essere spesi a partire dal termine di presentazione della domanda stessa (per il bando 2008 il 16/02/2009) indipendentemente dal finanziamento ministeriale. Nel caso in cui il progetto venga finanziato, le somme già spese possono essere rendicontate nell’ambito del progetto solo se coerenti con il progetto stesso.

I fondi concessi a cofinanziamento dal MIUR e dall’amministrazione possono essere spesi a partire dalla data di approvazione dei progetti (20.01.2010).

Al fine di evitare eventuali problemi in sede di controllo si invita ad utilizzare la somma disponibile per l’acquisto di attrezzature all’inizio del progetto e non nelle sue fasi finali.

Alla data di scadenza del finanziamento i fondi assegnati devono essere già stati utilizzati per le spese previste nel piano; possono ritenersi valide le spese impegnate, ma non ancora liquidate purché sia pervenuta la relativa fattura e il materiale sia già arrivato in Dipartimento e utilizzato per la ricerca. Tali fatture dovranno risultare spese alla data del consuntivo. Sono ammessi impegni solo per le voci di spesa indicate al punto 10.1.

(18)

8.5. Rideterminazione del piano di spesa

Il MIUR richiede una prima rideterminazione del piano di spesa obbligatoria da effettuarsi all’inizio dei progetti. Tale rideterminazione è finalizzata all’adeguamento del progetto alle risorse finanziarie assegnate, nel rispetto delle raccomandazioni eventualmente fornite in merito dal Comitato Guida che accompagnano la notifica del giudizio dei Revisori al Responsabile del Progetto. Tutte le scelte operate nel corso di tale rideterminazione devono essere adeguatamente motivate al fine di assicurare il corretto svolgimento dell’attività.

Non potrà essere presa in considerazione, in tale fase, sia pure a fronte di un finanziamento concesso inferiore a quello richiesto, una riduzione degli obiettivi di progetto rispetto a quelli originari indicati in sede di presentazione del progetto stesso, trattandosi di elementi posti a base del giudizio scientifico complessivo. La riduzione del cofinanziamento, in sede di approvazione del progetto, sarà pertanto da porre in relazione, esclusivamente, con costi non ritenuti congrui dai valutatori.

Nella rideterminazione del costo, la eventuale quota relativa al costo convenzionale del personale interno non potrà comunque risultare superiore al 30% del costo del progetto, ove non sia imputata alcuna quota di spese generali, ovvero alla differenza tra il 30% e la quota di spese generali effettivamente imputata.

Per i progetti che, al termine delle operazioni di valutazione, saranno ammessi al cofinanziamento, sarà consentito, in sede di rideterminazione, procedere all’aggiornamento dello stato giuridico del personale inserito nella domanda qualora siano intervenute modifiche nel periodo intercorso dal momento della domanda alla concessione del cofinanziamento. Tale aggiornamento potrà comportare, ma nei limiti del 30% del costo rideterminato, anche la modifica dell’eventuale quota di costo convenzionale relativa al personale strutturato.

8.6. Rimodulazioni in corso di progetto

Le rimodulazioni possono essere operate nel corso del progetto stesso a causa di cambiamenti nel piano finanziario. Possono essere richieste, in via preventiva, in numero illimitato. Ogni cambiamento rispetto al piano iniziale di spesa, previa autorizzazione a parte del Coordinatore scientifico, deve essere comunicato al MIUR utilizzando esclusivamente l’apposita procedura telematica predisposta sul sito docente. Si consiglia di effettuare l’ultima rimodulazione almeno 1 mese prima della data di scadenza del progetto.

Tutte le voci di spesa (comprese quelle poste pari a zero in sede di rideterminazione) potranno subire variazioni in aumento o diminuzione in fase di esecuzione dei progetti;

qualora, peraltro, tali variazioni dovessero superare (anche per una sola voce di spesa) il limite del 20% del costo complessivo definito in sede di rideterminazione per la singola unità operativa (o, se inferiore a tale limite, il valore di 10.000 € per ogni singola voce) le variazioni dovranno essere assoggettate ad apposita autorizzazione da parte del MIUR (sulla base di motivata proposta del responsabile dell’unità operativa) sentito il coordinatore di progetto; in caso contrario (variazioni per singole voci di spesa contenute entro i limiti suddetti) tali variazioni saranno considerate come automaticamente ammissibili, fermo restando l’obbligo di mantenere gli obiettivi individuati in sede di presentazione del progetto; ogni coordinatore di progetto sarà tenuto a segnalare al MIUR eventuali inadempimenti da parte delle singole unità operative di progetto. Nell’effettuare

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le rimodulazioni si consiglia di verificare che non siano in contrasto con quanto eventualmente riportato nella valutazione del progetto. Eventuali rimodulazioni riguardanti l’acquisto di materiale inventariabile non verranno accettate dal MIUR nelle fasi finali del progetto.

9. SOSTITUZIONI E TRASFERIMENTI

9.1. Ritiro volontario dal progetto di docenti/ricercatori/tecnologi

Il ritiro volontario di docenti/ricercatori/tecnologi che non rivestano il ruolo di responsabili di unità operative o di vice-responsabili delle stesse, motivato adeguatamente, sarà considerato come automaticamente ammissibile, qualora vi sia l’assenso del responsabile dell’unità operativa e del coordinatore di progetto, e non necessiterà pertanto di alcuna autorizzazione da parte del MIUR; la possibilità di ritiro volontario resterà peraltro preclusa fino all’avvenuta chiusura del successivo bando PRIN, per garantire il rispetto del principio di alternanza, e non sarà consentita nel caso in cui, attraverso il ritiro, dovessero venire meno le condizioni per la valorizzazione del costo lordo convenzionale; in tale ultimo caso, il ritiro dal progetto (anche non volontario) comporterà la necessità di procedere ad apposita sostituzione, che sarà subordinata ad autorizzazione da parte del MIUR, sulla base di motivata proposta formulata dal responsabile dell’unità, acquisito l’assenso del sostituto e del coordinatore di progetto; in ogni caso, il sostituto non dovrà risultare già inserito in altri progetti PRIN 2007 o 2008, e non potrà partecipare al successivo bando PRIN, per garantire il rispetto del principio dell’alternanza

9.2. Inserimento di docenti/ricercatori/tecnologi

L’inserimento di ulteriori docenti/ricercatori/tecnologi (che non risultino già inseriti in altri progetti PRIN 2007 o 2008) dovrà essere adeguatamente motivato dal responsabile di unità, e sarà considerato come automaticamente ammissibile, senza alcuna necessità di autorizzazione MIUR, previa acquisizione dell’assenso dell’interessato e del coordinatore di progetto.

9.3. Sostituzione di un responsabile di unità operativa

La sostituzione di un responsabile di unità operativa potrà essere considerata come automaticamente ammissibile, per cessazione dal servizio, prolungato impedimento o per trasferimento in altra sede, qualora sia stato indicato in progetto il nominativo del vice- responsabile; in caso contrario (per motivi diversi, ma di particolare importanza, o per mancata identificazione del vice-responsabile) la sostituzione del responsabile di unità operativa, sulla base di motivata proposta formulata dallo stesso responsabile (ovvero dal coordinatore di progetto, nell’impossibilità a provvedere da parte del responsabile stesso) sarà sottoposta a preventiva autorizzazione da parte del MIUR (sentito il coordinatore di progetto), previa valutazione delle relative motivazioni ed acquisito l’assenso del sostituto;

in ogni caso, il responsabile sostituito non potrà partecipare al successivo bando PRIN, per garantire il rispetto del principio dell’alternanza.

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9.4. Sostituzione di un vice-responsabile di unità operativa

La sostituzione di un vice-responsabile di unità operativa, sulla base di motivata proposta formulata dal responsabile dell’unità, sarà sottoposta a preventiva autorizzazione da parte del MIUR (sentito il coordinatore di progetto), previa valutazione delle relative motivazioni ed acquisito l’assenso sia dello stesso vice-responsabile sia del sostituto; in ogni caso, il vice-responsabile sostituito non potrà partecipare al successivo bando PRIN, per garantire il rispetto del principio dell’alternanza.

9.5. Sostituzione di un coordinatore di progetto

La sostituzione di un coordinatore di progetto sarà sottoposta a preventiva autorizzazione da parte del MIUR, e sarà concessa solo per gravi motivi, sulla base di apposita proposta formulata dallo stesso coordinatore (ovvero, nell’impossibilità a provvedere da parte del coordinatore, a maggioranza dei responsabili delle unità di ricerca; ovvero ancora, sempre nel caso di impossibilità a provvedere da parte del coordinatore, e qualora vi sia un’unica unità operativa o non sia possibile raggiungere una maggioranza dei responsabili delle unità di ricerca, dal Rettore dell’Ateneo di appartenenza del coordinatore), previo assenso del nuovo coordinatore designato; in ogni caso, il coordinatore sostituito non potrà partecipare al successivo bando PRIN, per garantire il rispetto del principio dell’alternanza.

9.6. Trasferimento di un responsabile di unità operativa

Il trasferimento di un responsabile di unità operativa comporterà la sua sostituzione automatica quale responsabile di unità operativa, solo nel caso in cui sia stato indicato in progetto il nominativo del vice-responsabile; in caso contrario (mancata identificazione del vice-responsabile) il trasferimento del responsabile di unità operativa potrà comportare o il trasferimento dei fondi dall’Ateneo/Ente di origine all’Ateneo/Ente di destinazione o la eventuale sostituzione del responsabile in seno all’unità operativa originaria; in ognuno di questi ultimi due casi, sulla base di motivata proposta formulata dallo stesso responsabile (sentito il coordinatore di progetto), sarà necessaria la preventiva autorizzazione del MIUR, previa valutazione delle motivazioni addotte; nel primo caso dovrà essere comunque acquisito l’assenso degli atenei/enti interessati (ed in particolare la certificazione di disponibilità delle risorse da parte dell’Ateneo/Ente nuovo destinatario dei fondi); nel secondo caso, dovrà essere acquisito l’assenso del sostituto; in ogni caso, il responsabile sostituito non potrà partecipare al successivo bando PRIN, per garantire il rispetto del principio dell’alternanza.

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10. LA RENDICONTAZIONE

A differenza dei bandi precedenti la rendicontazione è effettuata nel rispetto del “criterio di cassa”. Tutti i fondi utilizzati per il progetto (somma dichiarata disponibile dall’Ateneo + somma concessa dal MIUR) devono essere rendicontati e utilizzati per intero entro i termini stabiliti per la fine del progetto. Le somme che eventualmente non verranno utilizzate dovranno essere restituite dal Responsabile di unità in parte all’Ateneo e in parte al Ministero, in quote proporzionali al finanziamento. Per il MIUR è necessario che, alla data della scadenza amministrativa (22.03.2012), tutti i fondi relativi al progetto siano stati utilizzati per il pagamento di fatture; potranno essere eventualmente indicate anche cifre residuali relative a fatture non ancora pagate, emesse antecedentemente la scadenza amministrativa del progetto, che dovranno risultare pagate alla data del rendiconto.

10.1. Somme impegnate

Vengono ammessi impegni di spesa, ma solo relativamente alle voci “pubblicazioni”

(esclusivamente dei risultati finali della ricerca), “partecipazione/organizzazione convegni”

(esclusivamente per presentazione dei risultati finali della ricerca) e “borse di dottorato”

(esclusivamente per il terzo anno).

Si tratta di un impegno effettivo e formale e non di semplice destinazione di fondi.

Le pubblicazioni e la partecipazione/organizzazione dei convegni devono avvenire entro nove mesi dalla conclusione del progetto e le spese relative devono avvenire entro dodici mesi.

All’atto dell’impegno è possibile rendicontare alla voce “partecipazione/organizzazione convegni” anche le spese di missione (viaggio e soggiorno) relative al convegno.

La spesa per la partecipazione a convegni dove non vengano esposti i risultati della ricerca non verrà riconosciuta.

Allo scadere della data prefissata per la spesa delle cifre impegnate il Responsabile di unità è tenuto alla compilazione del Modello C - Rendiconto delle Cifre Impegnate.

Una copia debitamente sottoscritta di detto modello va inviato all’Ufficio Fondi Strutturali e Nazionali.

10.2. Relazione Annuale

Per il bando 2008 non è più prevista la relazione annuale.

!

!

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10.3. Consuntivo finale

Allo scadere dei due anni del progetto occorrerà presentare al MIUR, per via telematica, un rendiconto delle spese sostenute.

I modelli da compilare, accedendo al proprio sito docente, sono i seguenti:

• Modello D per il Coordinatore scientifico;

• Modello C per il Responsabile di unità.

I Responsabili Nazionali e Locali che non presentino rispettivamente la rendicontazione delle somme impegnate o la rendicontazione finale non potranno proporre programmi di ricerca per il bando dell’anno successivo a quello a cui fa riferimento tale mancato adempimento.

Si fa presente che, nella tabella delle spese sostenute presente nel Modello C, occorrerà anche indicare i documenti contabili giustificativi di tali spese.

La rendicontazione contabile sarà effettuata nel rispetto del criterio di “cassa”

precedentemente citato.

Il costo complessivo rendicontato a consuntivo da ogni singola unità di ricerca potrà subire variazioni in aumento o diminuzione rispetto a quanto preventivato in sede di rideterminazione; qualora, peraltro, tali variazioni dovessero risultare in aumento, il contributo del MIUR, resterà in ogni caso fissato al limite massimo stabilito in sede di rideterminazione; qualora, invece, tali variazioni dovessero risultare in diminuzione, il contributo del MIUR sarà ricalcolato nella misura massima del 70% di quanto effettivamente rendicontato;

La mancata presentazione del consuntivo comporta il recupero della somma non rendicontata.

Copia cartacea, debitamente sottoscritta di tali modelli dovrà essere obbligatoriamente consegnata all’Ufficio Fondi Strutturali e Nazionali.

11. RELAZIONI SCIENTIFICHE E VALUTAZIONI EX-POST DEI PROGETTI

Entro 90 giorni dalla conclusione del progetto, il Coordinatore scientifico nazionale dovrà compilare una relazione scientifica conclusiva sui risultati di ricerca ottenuti e trasmetterla con modalità telematica al Ministero e all'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), ove operante, ovvero al CIVR, per i provvedimenti di rispettiva competenza. La relazione dovrà contenere l'elenco dettagliato delle pubblicazioni e degli altri prodotti scientifici realizzati nell'ambito del progetto di ricerca con l'indicazione di provenienza del finanziamento.

Per ogni area scientifica, la Commissione provvede ad individuare (previa valutazione di assenza di incompatibilità) uno o più esperti di settore cui è affidata la valutazione scientifica complessiva dei progetti al termine degli stessi. Anche le relazioni degli esperti incaricati delle valutazioni ex-post sono trasmesse all'ANVUR, ove operante, ovvero al CIVR, per quanto di competenza. Di tali valutazioni, rese pubbliche, si terrà conto per successive assegnazioni di fondi.

(23)

- SEZIONE III -

12. NORMATIVA E DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO

- Decreto Ministeriale 4 dicembre 2008 prot. n. 1407/Ric/2008 – Bando PRIN 2008 (http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0015Atti_M/7441Bando__cf3.htm) - Nota Prot. N. 240 del 18 dicembre 2008 – Nota esplicativa del MIUR sul bando PRIN

2008 (http://prin.miur.it/documenti/2008/Nota_illustrativa_2008.pdf)

- Nota prot. n° 24306.II.3.5 del 23.12.2008 – Nota per la presentazione delle proposte (nota inviata dall’ex Nucleo Programmazione e Sviluppo al personale docente e ai Dipartimenti. Si ricorda che ora la gestione dei progetti PRIN è di competenza dell’Ufficio Fondi Strutturali e Nazionali.)

- Nota prot. n° 522.VI.1 del 15.01.2010 – Nota relativa all’adozione del time-sheet unico (nota inviata dal Rettore al personale docente e ai Dipartimenti)

13. RIFERIMENTI e SITOGRAFIA

Ufficio Fondi Strutturali e Nazionali Politecnico di Torino

Indirizzo: Corso Duca degli Abruzzi, 24 10129 Torino e-mail: fondi.strutturali@polito.it

Responsabile: Dott.ssa Silvia Vacca tel. 011/5646280

fax 011/5646278

e-mail: silvia.vacca@polito.it Giuliano Brignone

tel. 011/5646127 fax 011/5646278

e-mail: giuliano.brignone@polito.it

MIUR – Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Settore PRIN

Indirizzo: MIUR - Direzione Generale della ricerca – Settore PRIN - Ufficio V – P.le Kennedy 20, 00144 Roma

Referente Settore Prin MIUR: Dott.ssa Anna Fortini Tel. 06/9772.7196 (altri interni 7649/7857/6088)

Fax 06/9772.7070

e-mail: ufficioprin@miur.it sito internet: http://prin.cineca.it CINECA

Indirizzo: Via Magnanelli 6/3, 40033 Casalecchio di Reno, Bologna Ufficio Consulenza MIUR

Tel. 051/6171.454 Fax 051/6171.472 e-mail: prin@cineca.it

Sito CINECA – PRIN 2008: http://prin.miur.it/index.php?pag=2008

Sito individuale docente: https://loginmiur.cineca.it (in alternativa accesso tramite il portale Mypoli

(24)

14. STATISTICHE BANDI PRIN 2005 - 2008

2005 2006 2007 2008

Progetti presentati 48 47 64 61

COFIN richiesto 10.794.900,00 8.063.900,00 13.933.800,00 13.406.200,00

Progetti finanziati 21 12 14 21

COFIN richiesto progetti finanziati 5.980.200,00 2.259.800,00 3.357.900,00 5.128.100,00 COFIN assegnato progetti finanziati 3.722.000,00 1.629.500,00 1.874.139,00 2.622.718,00 Modelli A

COFIN Atenei (risorse certificate) 1.684.688,00 712.007,00 1.191.836,00 N.D.

Unità presentate 186 179 216 208

COFIN richiesto unità presentate 10.640.600,00 10.669.600,00 13.607.600,00 12.493.600,00

Unità finanziate 78 50 51 60

Unità valutate positive ma non finanziate 91 99 142 117

Unità valutate non positive 17 30 23 30

COFIN richiesto unità finanziate 4.791.500,00 2.828.700,00 3.481.500,00 3.582.000,00 COFIN MIUR assegnato unità finanziate 2.952.872,00 1.786.385,00 1.999.124,00 1.756.236,00

richiesto 11.600,00 24.400,00 7.000,00 14.700,00 Cofin min

assegnato 8.250,00 11.000,00 5.217,00 7.178,00 richiesto 189.000,00 135.200,00 598.000,00 141.300,00 Cofin max

assegnato 169.500,00 76.000,00 290.473,00 90.009,00 richiesto 61.429,49 56.574,00 68.264,71 60.065,38 Cofin

medio assegnato 37.857,33 35.727,70 39.198,51 29.270,60

% media di cofinanziamento per

progetto 61,90 65,00 60,44 48,71 COFIN Ateneo (risorse certificate) 1.302.103,00 766.243,00 1.198.510,00 763.555,00 Modelli B

COFIN Amministrazione unità finanziate 634.255,00 427.603,00 591.701,00 213.780,00 Assegnazione complessiva sistema 130.700.000,00 82.100.000,00 98.600.000,00 95.034.060,00

Peso Politecnico di Torino su sistema 2,26% 2,18% 2,03% 1,85%

Distribuzione dei punteggi per i progetti valutati positivi ma non finanziati

Bando 2005. (Punteggio max 60, soglia 45)

0 5 10 15 20 25

54 53 52 51 50 49 48 47 46 45

N° progetti

(25)

Bando 2006. (Punteggio max 60, soglia 45)

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

55 54 53 52 51 50 49 48 47 46 45

N° progetti

Bando 2007. (Punteggio max 60, soglia 48)

0 5 10 15 20 25 30

56 55 54 53 52 51 50 49 48

N° progetti

Bando 2008. (Punteggio max 60, soglia 48)

0 5 10 15 20 25

56 55 54 53 52 51 50 49 48

N° progetti

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