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COMUNICATO STAMPA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE, SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE

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COMUNICATO STAMPA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE, SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE

Mercoledì 27 Marzo (vai al dettaglio)

Il dibattito sulla concessione di residenze a imprenditori è stato al centro dei lavori della commissione Affari esteri, riunita oggi pomeriggio a Palazzo Pubblico. I commissari hanno infatti avviato un confronto sulla definizione di criteri per procedere in modo standardizzato alla

valutazione delle richieste, in base anche a quanto previsto dall'ultima riforma normativa.

I lavori comunque si sono aperti con due richieste, nella comma Comunicazioni, da parte dei consiglieri Gian Matteo Zeppa di Rete e Marco Podeschi dell’Unione per la Repubblica. Si è poi passati alla presa d’atto di una serie di revoche di incarichi diplomatici.

Passo successivo la presa d'atto dell’accordo con il governo della Repubblica socialista del Vietnam per evitare le doppie imposizioni.

Quindi la commissione ha affrontato una serie di richieste di permesso parentale e di residenza anagrafica, aprendo anche su queste un dibattito sui criteri di concessione. Ultimo punto affrontato quella delle residenze a investitori: al dibattito è seguito l'esame di alcune delle domande in giacenza. La commissione ha approvato 8 richieste, ne ha respinta una e ne ha sospese due.

Di seguito un riassunto dei lavori.

Comunicazioni

Gian Matteo Zeppa, Rete: "Mi hanno fatto presente che c'è un'istanza, la 32 del 2012, in favore dell'estensione del diritto alla convivenza senza discriminazioni, che è rimasta in sospeso dopo l'approvazione. Dall'ufficio di segreteria, alla lettera del richiedente, abbiamo risposto che l'argomento si deve trattare in questa Commissione. L'istanza ha avuto esito positivo lo scorso giugno e i canonici sei mesi sono passati".

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: "E' d'obbligo venire dopo sei mesi dall'approvazione dell'istanza in Commissione a riferire e siamo in effetti ritardo rispetto i sei mesi".

Marco Podeschi, Upr: "Chiedo se è possibile come atto di cortesia, avere una comunicazione formale quando il governo ritira incarichi diplomatici e consolari, qualora accada, anche in futuro".

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: "Le revoche avvengono attraverso delibera del congresso di Stato che è un atto pubblico, non c'è obbligo di comunicarlo. Ma se la revoca avviene come nel caso di Colombelli, la sua comunicazione può essere un atto di rispetto verso la Commissione, allora è un impegno che mi prendo volentieri, anche se spero non ci siano altri casi in futuro".

Nomine e revoche rappresentanti diplomatici e consolari

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “I casi sono sei con tipologie diverse. Il primo riguarda il nuovo testo della convenzione con Filippo De Maria, nominato ambasciatore a Cuba prima che entrasse in vigore la nuova normativa. Occorre rivedere il testo, ma l’incarico non cambia”.

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Revoca della nomina del signor William Ambrogio Colombelli quale console della Repubblica di San Marino a disposizione.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “La revoca è avvenuta il 6 marzo, nella prima seduta utile dell’esecutivo, in base alla normativa e visti gli atti di cui si è reso

protagonista”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “La revoca nasce o e muore lì, oppure si può attivare una responsabilità oggettiva visto che ha infangato il nome della Repubblica?”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri, replica: “Le due cose sono molto diverse. Non abbiamo avuto atti connessi direttamente dal suo incarico diplomatico. C’è una responsabilità, da verificare, sulla sua attività e non un’azione in funzione del suo ruolo. L’azione dell’autorità italiana è già importante per giustificare la revoca, si potranno valutare altre azioni di responsabilità a processo concluso”.

Revoca della nomina del prof. Rifaat Ahmed Abdel Karim quale console onorario della Repubblica di San Marino a Kuala Lumpur.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “La revoca è necessaria perché possono essere consoli in Malaysia solo cittadini malesi o del Paese che fa richiesta. Karim è sudanese. L’incompatibilità non è emersa a una prima ricognizione, a quando è stata presentata la nomina. Dunque non procediamo”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “E’ prevista una sostituzione?”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri, replica: “Al momento no. Nella revisione degli impegni diplomatici verificheremo se la presenza di un console è necessaria”.

Antonella Mularoni, Ap: “Il professore è un’autorità mondiale per la finanza islamica. La revoca è spiacevole, prima la Malaysia aveva detto sì, poi no, e lui ci è rimasto male. Il Paese è stato il primo con cui abbiamo firmato un accordo contro le doppie imposizioni ed è molto importante dal punto di vista economico. Auspico sia possibile avere un console stabile anche perché l’ambasciatore che abbiamo non è residente in Malaysia”.

Revoca della nomina dell'avv. Mladen Dragicevic quale console onorario della Repubblica di San Marino a Zagabria.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “La nomina non ha avuto seguito per un’indicazione informale del governo croato di non gradimento. Dunque riteniamo di non procedere”.

Alessandro Rossi, Su: “I motivi quali sono?”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri, replica: “Se i governi non procedono all’accreditamento si cerca di capire per via informali le motivazioni. Difficilmente c’è una lettera ufficiale”.

Antonella Mularoni, Ap: “Non ci sono problemi di natura penale. Si era proposto lui, ha avuto altri in carichi del genere per altri Paesi. E aveva anche garantito una sede nella capitale e una sulla costa. La sua Famiglia è nota a Dubrovnik”.

Revoca della nomina del signor Marco Gozzoli quale console onorario della Repubblica di San Marino a Baku.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Non è mai arrivato l’exequatur dall’Azerbajan e la stessa persona non ha mostrato particolare interesse a informarsi ”.

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Revoca della nomina del signor Horace K. K. Ngan quale Ministro Plenipotenziario presso l'Ambasciata della Repubblica di San Marino presso il Granducato del Lussemburgo.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Ha ritirato la sua disponibilità e il Lussemburgo non ha dato comunicazioni particolari. E’ uno dei Paesi per i quali è importante trovare un’altra figura”.

Antonella Mularoni, Ap: “Aveva dato la sua disponibilità ad acquisire una sede per l’ambasciata.

Infatti il nostro ambasciatore Luciano Ciavatta non è residente. Volevamo potenziare il rapporto, ma purtroppo ora Ngan ha maggiori interessi per l’area asiatica di cui è originario. Nel frattempo abbiamo nominato un console che pensiamo possa supportare l’attività di collaborazione”.

Concessione di permesso parentale in assenza di requisiti e residenza anagrafica.

Marino Riccardi, Psd, presidente: "Ci sono due richieste di permesso parentale, per gravi motivi familiari e di salute. Per la prima, la scorsa volta abbiamo preso l'impegno di trovare una soluzione.

Ho parlato con il responsabile della Gendarmeria e con l'ufficio stranieri per verificare se c'era la possibilità che rilasciassero loro il permesso di soggiorno, ma mi hanno detto che é difficile. Come Commissione noi possiamo concederlo a questa persona, che deve sostenere fisicamente e

moralmente la figlia gravemente malata. La seconda richiesta è analoga, c'è un genitore gravemente malato e una giovane coppia con bambini piccoli che ha necessità di essere aiutata da un altro genitore non residente. Sono due pratiche che devono essere prese in considerazione. Se per la prima richiesta c'era la volontà di trovare una soluzione, spero ci sia anche per la seconda".

Antonella Mularoni, Ap: "Sulla prima pratica non ho obiezioni, a condizione che leghiamo la delibera a questa situazione particolare. Per la seconda pratica, spero sia arrivata l'integrazione.

Abbiamo tantissimi casi di genitori che vorrebbero venire ad abitare con i figli a San Marino ma la mia forza politica non sarebbe per allargare troppo".

Marino Riccardi, Psd: "Onestamente non è possibile fare una verifica, oggi è mercoledì, possiamo rinviare".

Gian Matteo Zeppa, Rete: "Mi sembra strano che Gendarmeria non voglia prendersi questa responsabilità, un atto del genere in riferimento a questo caso credo sia unanimemente condiviso.

Per la seconda richiesta, se manca l'integrazione, bisogna sospenderla".

Guerrino Zanotti, Psd: "La richiesta è per permesso di cura o umanitario, non è quindi la

commissione che la deve concedere. Il permesso umanitario viene rilasciato dal congresso di Stato".

Marino Riccardi, Psd: "E' un permesso di soggiorno normale, se vogliamo poi, possiamo

aggiungere che è legato a condizioni attuali, in famiglie che vivono problematiche gravi, se quelle mutano, non vale più".

Federico Pedini Amati, Ps: "Per il primo caso siamo tutti d'accordo. Rispetto all'altro non ho capito bene se è legato a una malattia o è un ricongiungimento familiare. Se la natura è la stessa, se è documentata la malattia, credo ci si debba uniformare alla prima metodologia, se no stiamo discriminando".

Italo Righi, Pdcs: "Il problema del secondo richiedente è analogo al primo, c'è una situazione di malattia e il bisogno di sostegno in famiglia. Se si dà una mano all'altro caso, non vedo il motivo perchè a uno sì e all'altro no".

Alessandro Mancini, Ps: "Condivido che sul primo caso sia indicata la specifica suggerita dal consigliere Mularoni. Sul secondo caso, anche se l'integrazione non c'è, ci sono le notizie illustrate dal consigliere Righi e dal presidente, il buon senso farebbe concedere il permesso a tutti e due".

Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs: "Per buon senso sarei per approvare tutti e due i permessi, con la garanzia che il presidente ci farà avere poi l'integrazione"..

Marino Riccardi, Psd: "Direi di approvare la prima, poi mi dicono che a breve arriverà

l'integrazione, se arriva bene e l'esaminiamo, altrimenti rinviamo nella prossima commissione".

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: "Sono disposto personalmente a ripensare queste norme, ma la legge è chiara. Il ricongiungimento in questi casi non sarebbe

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possibile. Nel primo caso c'è una malattia certificata della figlia e si chiede il ricongiungimento della madre, nel secondo caso, ci sono due fratelli nelle stesse condizioni che hanno bisogno dei genitori. Ci sono molte famiglie giovani che richiedono l'aiuto dei genitori e dobbiamo ragionare su questo anche per il futuro perché questi ricongiungimenti siano possibili. La commissione sarà in difficoltà a stabilire i criteri. Sulla prima specifichiamo che il caso è straordinario, e credo si possa approvare senza difficoltà. Nel secondo caso chiedo se è possibile avere la documentazione. O cambiamo criteri e abbiamo difficoltà a dire di no a qualsiasi richiesta di ricongiungimento familiare".

Marco Podeschi, Upr: "Bisogna distinguere i due casi. Nel primo parliamo di una cittadina extra comunitaria che per venire in Europa e in Italia ha limiti temporali per il permesso di soggiorno, è una problematica particolare, legata ai visti, Nel caso della seconda domanda, bisogna considerare che chi chiede il permesso risiede a Riccione. Nel primo caso si rischia l'espulsione dall'Italia".

Marino Riccardi, Psd : “Direi di votare la prima domanda, e la seconda di sospenderla”.

Le due richieste di permesso di soggiorno sono state approvate all'unanimità. Stessa sorte, ma a maggioranza, per le otto richieste di residenza anagrafica, per minori e per quelli che hanno raggiunto i 5 anni di soggiorno. Si apre quindi il capitolo della residenze per imprenditori.

Marino Riccardi, Ps: "Aprirei una discussione sui criteri da adottare, dopo l'entrata in vigore della nuova normativa. Invito i consiglieri a prendere parola per dire se quei criteri vanno confermati o modificati. Mi sono permesso di inviarvi un elenco di tutte le pratiche giacenti, ci sono richieste anche impresentabili che non saranno prese in considerazione".

Marco Podeschi, Upr: "In assenza di normativa specifica, si tratta di darci delle norme interne.

Non ci vedo nulla di male di dare un termine entro il quale la documentazione dei richiedenti sia valida. Ci sono poi domande che non hanno grande senso, bisogna guardare alle ricadute

occupazionali ed economiche nel Paese. Poi serve avere una griglia con cui procedere alla raccolta di tutte le richieste e informazioni dei soggetti, per ragionare in modo equilibrato e poi decidere".

Marino Riccardi, Psd: "A riguardo distribuisco un prospetto che ho elaborato per far sì che l'istruttoria delle pratiche sia la più completa possibile. Se nel giro di 15 giorni non pervengono indicazioni di integrazioni o modifiche, lo invierei alla segreteria per gli Affari esteri".

Guerrino Zanotti, Psd: "E' importante l'attività di istruttoria, per avere tutti gli elementi utili per poter prendere una decisione ponderata, poi perché, se questo è l'iter da seguire, deve valere per tutte le domande. Il tavolo di sviluppo definirà poi i criteri definitivi. Altro elemento da verificare è la permanenza dei requisiti nel tempo".

Maria Luisa Berti, Ns: "La tabella va a individuare tutte le caratteristiche per esaminare con cognizione di causa le richieste. Condivido poi quello che ha detto il consigliere Zanotti sulla possibilità di fare la verifica della permanenza dei requisiti. Se si potesse avere poi un riferimento su queste verifiche, ben venga".

Antonella Mularoni, Ap: "Anch'io esprimo apprezzamento per la distribuzione della proposta del Presidente, chiedo però due chiarimenti. Immagino che il materiale sia da compilare all'ufficio. Poi, rispetto al mantenimento degli impegni, nella scorsa legislatura l'onere di monitorare la situazione era in capo al segretario di Stato per il Lavoro e avevamo già ritirato una residenza perché la persona li aveva disattesi.. E' da verificare che nel congresso ci siano uno o due segretari che possano prendere questo impegno di monitoraggio e poi riferire in commissione Esteri".

Andrea Belluzzi, Psd: "L'elaborato è molto utile. Visto che si fa uno sforzo per compiere verifiche sul mantenimento degli impegni assunti e c'è già un ufficio che ci lavora, potrebbe essere utile avere anche una statistica per questa Commissione sulle aziende e sugli imprenditori che hanno chiesto e ottenuto la residenza".

Maria Luisa Berti, Ns: "Il mio rilievo non è sui vincoli occupazionali, ma sulla concessione di qualsiasi residenza, anche a chi ricopre incarichi nella direzione sanitaria, nei corpi militari. Chiedo che ci sia una verifica in tutti i settori coinvolti nella concessione di residenze".

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Marco Podeschi, Upr: "Quando ero coordinatore al Lavoro mi dissero che non c'è un software condiviso nella Pa che metta in allarme su eventuali anomalie su chi ha permessi di soggiorno e residenze. Questo tipo di software, se esistesse, sgraverebbe le amministrazioni politiche. Al di là dei criteri che ci diamo, chiedo se è possibile istituire una banca dati per gestire queste cose banali".

Federico Pedini Amati, Ps: "Mi auguro arrivi una legge specifica che individui criteri precisi sulla concessione di residenze per imprenditori. Oggi ci troviamo a valutare, caso per caso, su situazioni già esistenti. Andremo a concedere residenze a chi ha già fatto investimenti o a chi è già stato assunto. A chi chiede la residenza domani mattina con l'impegno di assumere 10 persone, che tempi gli si dà? E se sono otto gli assunti, invece che dieci, gliela togliamo?".

Alessandro Mancini, Ps: "L'attuale legge già pone delle indicazioni importanti, è chiaro che il tema è in continua evoluzione e c'è la necessità per questa commissione di ritornare sui criteri.

Concordo con il collega Pedini perché ci sono paletti troppo rigidi. Poi rispetto l'osservazione di Podeschi, ritengo che l'informatizzazione seria del Paese è un impegno che la politica si deve prendere".

Antonella Mularoni, Ap: "Rispetto alla sollecitazione di fare un software unico, il tentativo è in atto da tempo ma ogni ufficio è geloso di quello che ha e, malgrado tutti gli sforzi, non si arriva a risultati".

Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs: "Ottimo lavoro presidente, con questa scheda rende più facile l'esame delle residenze. Come Berti e Mularoni, credo che controlli più efficaci e veloci andrebbero fatti. La legge del 2008 è un'ottima legge, realizzata con il contributo delle forze di maggioranza e opposizione. Ha messo in ordine il rilascio di permessi e residenze".

Gian Matteo Zeppa, Rete: “La mancanza di una logica per eliminare le discrezionalità l’ho notata anche nel Consiglio dei XII. Lo schema consegnato è un ottimo inizio per eliminare le discrezionalità di cui si è avvalsa la politica causando casi puerili. E’ da pretendere da alcuni uffici e dirigenze di non essere invidiosi tra loro, mascherando le informazioni. La politica deve intervenire.

Siamo nell’epoca dell’open source, possiamo incrociare i dati in un minuto. Occorre valutare la possibilità che due segretari di Stato, almeno una volta ogni due anni, valutino il proseguo delle intenzioni dei nuovi imprenditori che vengono a San Marino”.

Guerrino Zanotti, Psd: “Sembra che nella Pa si parli con i segnali di fumo. Invece c’è un flusso di informazioni. Lo schema non sarà cartaceo, ma elettronico. Non siamo all’anno Mille, si può migliorare ma ci si muove in diverse direzioni. Il portale della Pa sarà attivato a breve”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Non si dà la colpa alla Pa, ma la pretesa per una maggiore coordinazione è il minimo. Il portale è ben fatto e può essere ulteriormente sviluppato”.

Marino Riccardi, Psd, presidente: “Sui criteri, quanto precedentemente deliberato è ancora valido, si tiene conto di investimenti, numero di dipendenti e tempo. Dobbiamo mantenere alta l’asticella. E’ molto importante il monitoraggio sugli impegni presi per la richiesta di residenza.

Vogliamo essere un Paese ospitale, ma vogliamo anche rispetto. Almeno una volta all’anno la commissione va informata su chi, tra coloro ai quali è stata concessa la residenza, ha rispettato gli impegni e chi ha manifestato lacune”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per le Finanze: “La problematica va riportata nel quadro della legge. Da un lato la normativa chiarisce alcune cose e dall’altro c’è il discorso della residenza con valore strategico per lo sviluppo del Paese. Ci sono due livelli: il primo riguarda la residenza per attività economiche già da tempo insediate a San Marino per le quali si può valutare tutto; il secondo situazioni nuove, per le quali è necessario un ragionamento più oculato sull’interesse dello Stato. Resta poi l’importanza del monitoraggio per vedere l’effetto delle residenze già date.

C’è poi un problema per la revoca. Si insiste molto sugli investimenti, ma se una persona perde per esempio un incarico dirigenziale e ha fatto investimenti immobiliari e magari trasferito la famiglia, come si procede? L’automatismo non è sempre semplice da applicare. Inoltre la gendarmeria non è sufficiente per le verifiche. Anche in congresso di Stato abbiamo affrontato la questione per trovare una formula più veloce per la fase istruttoria e poi definire chi fai i controlli e i paletti per la revoca.

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Dunque c’è ancora discrezione, la legge l’ha lasciata volutamente, perché l’automatismo non va sempre bene.

Il valore della residenza non è per eludere la fiscalità, ci sono norme per lo scambio di informazioni.

Alcuni Paesi hanno messo un tetto alla residenze ed p una cosa che dobbiamo valutare, anche se finora non ci sono stati problemi. C’è un impegno del governo per garantire maggiore precisione ed efficacia”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Da un lato c’è la valutazione economica su fatturato, numero dipendenti, proprietà immobiliari; dall’altro si stimano gli investimenti futuri. Ma occorre tenere aperte delle finestre. Il tetto si può valutare: se concediamo 50-100 residenze, con i ricongiungimenti familiari il numero aumenta e si va a pesare sulla sanità. La stessa cosa riguarda i minori e la scuola. Non è il caso di prevedere per i nuovi residenti delle polizze previdenziali sanitarie per non pesare sull’Iss?”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per le Finanze: “La legge non assegna la residenza ai familiari, a il permesso di soggiorno. C’è un problema di assistenza scolastica per i minori, ma per il resto no”.

Antonella Mularoni, Ap: “Ai figli minori concediamo la residenza, mentre per il coniuge c’è il permesso di soggiorno. Comunque la questione va affrontata. Al tavolo di sviluppo e in maggioranza il problema è stato posto, anche in merito alle polizze assicurative. Dobbiamo studiare la soluzione migliore”.

Marino Riccardi, Psd, presidente: “Sono stati riconfermati i criteri della passata commissione e approviamo lo schema proposto che è aperto a eventuali suggerimenti”.

San Marino, 27 marzo 2013/01

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