PIANO TRIENNALE DI ATTIVITÀ DEL CNR 2009-2011
PARTE A: MESSA A PUNTO DELLE SCELTE STRATEGICHE
PARTE B: ANALISI DELLE RISORSE E LORO ALLOCAZIONE
PARTE C: LE ATTIVITÀ DI RICERCA
PARTE A: MESSA A PUNTO DELLE SCELTE STRATEGICHE 1. La dimensione programmatica
1.1 Le scelte di fondo nel contesto di opportunità e vincoli 1.2 Elementi di consuntivo
1.3 Gli obiettivi programmatici tra continuità e riposizionamento strategico Allegato 1 Gli indirizzi del Consiglio Scientifico Generale
2. La dimensione organizzativa 2.1 Strutture e processi gestionali 2.2 Il rilievo delle collaborazioni
PARTE B: ANALISI DELLE RISORSE E LORO ALLOCAZIONE 3. Il reperimento delle risorse finanziarie nel triennio
3.1 Disponibilità da fonti interne ed esterne 3.2 Rapporti con i Ministeri
3.3 Rapporti con le Regioni
3.4 Disponibilità dalla razionalizzazione delle risorse patrimoniali
4. Razionalizzazione delle spese logistico-gestionali 4.1 Riqualificazione della struttura amministrativa centrale 4.2 Il Piano di Gestione 2009-2011
5. Trasferimento tecnologico
6. Relazioni internazionali
7. Lo sviluppo delle risorse umane 7.1 Il quadro attuale
7.2 Gli interventi nel triennio
7.3 Le politiche di pari opportunità
8. Allocazione delle risorse finanziarie
8.1 Il 2009 secondo le disponibilità certe (Bilancio di previsione attuale) 8.2 Richiesta contributo di funzionamento 2009 del MIUR
PARTE C: LE ATTIVITÀ DI RICERCA
9. Contributi dei Dipartimenti alle attività progettuali 9.1 Terra e Ambiente
9.2 Energia e Trasporti 9.3 Agroalimentare 9.4 Medicina
9.5 Scienze della Vita
9.6 Progettazione Molecolare 9.7 Materiali e Dispositivi 9.8 Sistemi di Produzione
9.9 Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 9.10 Identità Culturale
9.11 Patrimonio Culturale
10. Contributi dei Dipartimenti: elementi di consuntivo delle attività progettuali 10.1 Terra e Ambiente
10.2 Energia e Trasporti 10.3 Agroalimentare 10.4 Medicina
10.5 Scienze della Vita
10.6 Progettazione Molecolare 10.7 Materiali e Dispositivi 10.8 Sistemi di Produzione
10.9 Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 10.10 Identità Culturale
10.11 Patrimonio Culturale
11. L’apporto di ciascun Istituto alla realizzazione dei Progetti
Appendice
1 Dati numerici richiesti dal MIUR 2 Gli accordi in fase di esecuzione 3 Le partecipazioni societarie
4 Composizione degli Organi e del Comitato di Valutazione
PARTE A: MESSA A PUNTO DELLE SCELTE STRATEGICHE
1.1 La dimensione programmatica
La missione del CNR si articola su due dimensioni distinte e complementari tra loro:
l’arco delle discipline oggetto dell’attività di ricerca dell’Ente e la natura di queste ultime, a partire dalla ricerca fondamentale fino all’innovazione per le imprese.
Valorizzando le competenze al suo interno, il CNR si adopera al fine di costruire un futuro all’altezza delle sue tradizioni e del ruolo che gli compete nella società italiana ed europea.
In un’ottica di responsabilità sociale, il CNR - continuando nell’ ordinato sviluppo dell’ azione dei suoi Dipartimenti e Istituti - si propone come strumento di ricerca innovativa, di promozione e diffusione di nuove tecnologie, anche attraverso lo sviluppo di società di spin-off. Essenziale per un sistema produttivo che vuole essere competitivo nel contesto globale sono inotre la concomitante attenzione allo sviluppo di nuove conoscenze di base e la salvaguardia di aree disciplinari anche non immediatamente applicative.
Obiettivo prioritario, infine, è quello di integrare le ricerche svolte dal CNR nella più vasta rete scientifica nazionale, europea e internazionale, attraverso la partecipazione alle infrastrutture dell’Area Europea della Ricerca (European Research Area, ERA) e l’avvio di attività di partenariato ad alto valore aggiunto.
Nella presente congiuntura, l’attività del CNR si sostanzierà attraverso la realizzazione di alcune linee di intervento. Specificatamente, (i) nello sviluppo di iniziative in collaborazione con le imprese con potenziali ricadute applicative dirette al mondo produttivo e, al contempo, nel sostegno della ricerca mirata all’acquisizione di nuove conoscenze; (ii) nel potenziamento della partecipazione alle collaborazioni europee ed internazionali; (iii) nell’inserimento di giovani meritevoli nel mondo della ricerca; (iv) nella riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale al fine di renderla funzionale e di supporto alla Rete scientifica, e di farne un elemento di forza dell’Ente nel panorama della Pubblica Amministrazione.
Il prossimo triennio vede la possibilita’ di un accrescimento consistente delle risorse di personale dell’ Ente, in virtu’ (a) delle assunzioni per stabilizzazione, (b) dei posti di ricercatori di terza fascia assegnati all’ Ente con l’attuazione dell’art.4 bis comma 17 del D.L. n.97/2008 convertito con modificazioni dalla legge 2 agosto 2008 n.129, (c) l’ utilizzo del 100% del turn-over in termini di unita’ di personale, a partire dal 2010.
L’ acquisizione di personale, secondo il Piano gia’ deliberato dal Consiglio di Amministrazione (vedi delibera n.46/2009 del 25 febbraio 2009), rappresenta un’
opportunita’ da non perdere per la promozione delle attivita’ dell’ Ente.
Considerando l’ attuale, difficile, congiuntura economica, il Consiglio di
Amministrazione ha ritenuto indispensabile che le risorse disponibili, in particolare le
nuove risorse di personale, siano concentrate su linee di ricerca specifiche, nei
Dipartimenti e inter-Dipartimento, nelle quali il CNR sia competitivo a livello europeo
e che siano in coerenza con le strategie del Governo nazionale e dell’Unione Europea.
Occorre inoltre sostenere la ricerca di base nelle aree in cui il CNR ha raggiunto livelli di riconosciuta eccellenza internazionale.
Si propone inoltre di portare a compimento l’ integrazione nel CNR delle strutture ex-INFM ed ex-INOA, nell’ ambito del Dipartimento Materiali e Dispositivi.
Le linee di intervento presentate nel presente documento mirano a rendere il CNR un organismo sempre piu’ efficiente, flessibile, responsabile, che possa soddisfare le esigenze della ricerca moderna e conservare la fiducia degli investitori pubblici e privati. Ciò può realizzarsi solo grazie al contributo di tutti, in particolare all’autorevolezza e all’impegno del nuovo Consiglio di Amministrazione, alle cariche di vertice quali il Direttore Generale, i Direttori di Dipartimento e i Direttori di Istituto, agli indirizzi forniti dal Consiglio Scientifico Generale.
I principali passi fin qui seguiti, ai fini della redazione del Piano Triennale 1 , sono brevemente elencati di seguito:
- il Consiglio di Amministrazione ha approvato le Linee Guida per la predisposizione del presente Piano Triennale in data 29 ottobre 2008;
- il decreto MIUR D.M. 22 dicembre 2008 ha previsto che, ai fini dell’elaborazione del Bilancio di previsione per l’esercizio 2009, il CNR potesse considerare disponibile il 98% dell’assegnazione del 2008, con esclusione degli importi a destinazione vincolata che sono pari a circa 15,2 milioni di Euro. Pertanto, il contributo di funzionamento per il 2009 è risultato essere pari ad Euro 539,7 milioni di Euro;
- il Dipartimento per l’Università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica del MIUR ha richiesto l’aggiornamento del Piano Triennale di attività del CNR per il triennio 2009-2011, con nota prot. 195 del 27 febbraio 2009.
1.2 Elementi di consuntivo
È stato predisposto dagli Istituti, in dialettica con i Dipartimenti, il pre-consuntivo delle attività 2008. Tale documento costituisce una prima rendicontazione delle attività di ricerca condotte dagli Istituti, sintetizzando, in particolare:
lo stato di avanzamento delle commesse attualmente in corso svolte dalle diverse unità di ricerca;
1
Si ricorda che il Piano Triennale, a carattere scorrevole, ha un aggiornamento annuale e definisce, per il primo anno di attività, gli elementi più specifici relativi all’articolazione dei progetti, ai risultati attesi e alle previsioni delle risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie e della loro disponibilità, estendendo tali proiezioni anche agli ultimi due anni del triennio nel caso dei contenuti più significativi. Per il triennio è prescritto siano esposti:
- lo stato di attuazione delle attività;
- gli obiettivi da raggiungere (ponendo in particolare evidenza i più rilevanti progetti da realizzare con l’individuazione degli obiettivi specifici, del piano temporale delle strutture coinvolte, dell’eventuale partecipazione e cooperazione con altri soggetti, ecc.);
- le risorse umane e finanziarie necessarie alla realizzazione delle attività;
- con riferimento alle risorse finanziarie si distingue tra risorse proprie, risorse di provenienza statale e risorse da enti privati;
- con riferimento alle risorse umane, si indica in dettaglio la dotazione organica vigente suddivisa per livelli
professionali, la situazione del personale in servizio al 31 dicembre 2008 suddiviso per tipologia (a tempo
indeterminato, a tempo determinato e personale associato per la ricerca), il costo del predetto personale con
riferimento all’anno 2008 e la programmazione triennale del fabbisogno di personale.
• i risultati complessivamente raggiunti, i quali costituiscono la base per la valutazione della percorribilità delle proposte programmatiche per il 2009; questi sono utili, inoltre, ai fini della valutazione.
Nella tabella seguente vengono esposti i risultati della ricerca che costituiscono alcuni tra gli elementi più significativi della attività di ricerca svolte dagli Istituti CNR. I dati, raggruppati per Dipartimento di afferenza, mostrano il trend 2006-2008.
Dipartimento Anno Brevetti Articoli ISI
Articoli Non ISI
Articoli in atti
di conv. Libri Rapporti Risultati prog
Risultati
val. app. Abstract Attività edit.
2008 4 348 136 154 49 148 11 1 247 13
2007 4 710 341 616 321 379 37 45 1135 60
2006 3 785 360 596 326 467 56 38 892 56
2008 0 98 13 58 14 65 0 0 52 0
2007 5 282 12 228 19 102 25 4 197 2
2006 10 252 10 288 12 137 34 2 111 1
2008 0 317 116 178 53 67 12 35 301 4
2007 8 384 159 317 190 133 22 52 406 17
2006 15 320 176 224 76 105 31 42 355 13
2008 3 388 10 19 13 1 1 1 189 3
2007 8 713 85 105 56 33 22 19 670 6
2006 17 704 95 118 83 44 23 12 410 1
2008 2 213 4 0 5 0 0 0 0 1
2007 11 283 8 3 14 0 0 0 12 1
2006 6 281 5 4 9 0 0 0 92 2
2008 8 509 19 96 19 6 16 2 203 2
2007 40 1215 76 365 52 86 38 17 373 9
2006 59 1205 79 331 87 47 57 22 611 8
2008 2 654 41 231 31 43 20 11 151 33
2007 33 2564 207 482 100 136 42 65 505 60
2006 32 2467 252 463 134 98 37 50 450 30
2008 0 24 4 39 5 3 2 5 2 0
2007 7 175 133 216 51 317 120 59 179 12
2006 11 169 127 225 35 293 54 52 163 9
2008 0 109 26 51 24 38 6 2 23 15
2007 8 380 93 460 80 259 86 16 149 35
2006 5 328 82 401 105 215 53 24 142 60
2008 0 84 132 79 223 62 6 0 170 36
2007 1 117 330 264 527 276 42 16 440 100
2006 0 99 293 266 429 169 22 25 350 119
2008 0 13 8 44 23 7 4 1 11 3
2007 0 29 74 144 84 51 15 11 63 12
2006 0 25 81 172 85 38 7 1 67 3
Patrimonio Culturale Scienze della Vita
Progettazione Molecolare
Materiali e Dispositivi Sistemi di Produzione ICT
Identità Culturale Terra e Ambiente Energia e Trasporti Agroalimentare Medicina
*I dati sono estratti dalla procedura Gestione Istituti al 27/02/2009 e vanno quindi intesi come risultati parziali per l’anno 2008, in quanto ancora in
fase di compilazione da parte degli Istituti.
1.3 Gli obiettivi programmatici tra continuità e riposizionamento strategico
Dal punto di vista programmatico, gli obiettivi generali da conseguire nel triennio sono articolati nelle 11 macroaree nelle quali l'Ente è impegnato, direttamente o in collaborazione con partner esterni. Le linee strategiche individuate per ogni macroarea, secondo le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, sono riportate nella Tabella che segue.
Dipartimento Linee Strategiche Terra e Ambiente
Cambiamenti globali e relativi impatti Uso sostenibile delle risorse naturali Rischi naturali, ambientali e antropici
Energia e Trasporti
Risparmio energetico, fonti rinnovabili e mobilità sostenibile Materiali avanzati e diagnostica innovativa per l’energia e per i trasporti
Fusione termonucleare controllata e attività internazionali collegate
Agroalimentare
Food
Agricoltura sostenibile Genomica vegetale e animale Medicina
Bioinformatica applicata alla medicina Farmaci personalizzati
Imaging e diagnostica Molecolare e Clinica Scienze della Vita
Diagnostica e farmaci innovativi
Molecole di valore da organismi modello Biodiversità molecolare
Progettazione Molecolare
Chimica sostenibile Energie rinnovabili
Tecnologie per la nanomedicina Materiali e
Dispositivi
Fotonica avanzata e applicazioni Nanoscienze e nanotecnologie Dispositivi e sensori innovativi Sistemi di
Produzione
Edilizia sostenibile
Tecnologie abilitanti per il manufatturiero, per l’ edilizia e per il turismo
Manufatturiero ICT
Internet del futuro Bioinformatica
ICT per il settore marittimo-marino Identità Culturale
Migrazioni
Linguaggi, scuola e processi formativi
Economia, società e istituzioni fra globalizzazioni e localismi
Patrimonio Culturale
Metodologie e Tecnologie per monitoraggio e manutenzione preventiva di Beni Culturali
Strategie olistiche per la gestione integrata e la fruizione multi- utente del Patrimonio Culturale di un Territorio
Processi per valorizzazione e sviluppo sostenibile del patrimonio
naturale e antropico dei Paesaggi Culturali
A partire dal 2009 il CNR potra’ acquisire risorse umane attraverso concorsi aperti alla comunita’ scientifica, attraverso (i) le posizioni rese disponibili dal provvedimento dell’art.4 bis comma 17 del D. L. n. 97/2008, convertito con modificazioni dalla legge 2 agosto 2009 n.129 (ex-Mussi, che riguardano posizioni di ricercatore, terzo livello) e (ii) la facoltà di rimpiazzare il personale che va in pensione, concessa agli EPR a partire dal turn-over dell’
anno 2009. Sulla base di questi provvedimenti, con Delibera 46/2009 del 25 Febbraio 2009, il Consiglio di Amministrazione del CNR ha delineato il programma complessivo per le assunzioni di personale negli anni 2009-2011, come riportato nella Tabella in All. 1. Le risorse di personale corrispondenti sono state ripartite, a livello delle macroaree, sulle linee strategiche sopraindicate. La risultante distribuzione di personale e’ riportata nella tabella che segue, insieme alle risorse finanziarie stimate, interne ed esterne.
Dipartimento Personale Risorse interne
Risorse esterne
Terra e Ambiente 18% 17% 18%
Energia e Trasporti 6% 7% 8%
Agroalimentare 9% 9% 10%
Medicina 12% 10% 16%
Scienze della Vita 5% 6% 4%
Progettazione
Molecolare 12% 11% 12%
Materiali e Dispositivi 18% 16% 7%
Sistemi di Produzione 5% 5% 5%
ICT 7% 9% 14%
Identità Culturale 7% 6% 3%
Patrimonio Culturale 2% 4% 2%
Totale 100% 100% 100%
Udp basate sulle unità di personale al 31/12/2008 alle quali sono state aggiunte le stabilizzazioni e le nuove assunzioni programmate nel triennio 2009-2011
Risorse interne ed esterne tratte dal "Piano Triennale 2009-2011" (Appendice MIUR -
Spesa per Macroarea). La differenza con l'ipotesi (a) deriva dall'inclusione di ulteriori
spese (come la SAC) all'interno del Full-Cost riportate separatamente nel "Bilancio
Pluriennale" e dall'inclusione dei residui tra le Risorse Esterne.
Allegato 1 Gli indirizzi del Consiglio Scientifico Generale
2. La dimensione organizzativa 2.1 Strutture e processi gestionali
Anche per l’esercizio 2009 è confermata la gestione in full cost delle attività, con la sua conseguente adozione come base per la stesura del bilancio.
Nell’attuale fase di riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale, obiettivo prioritario dell’Ente è quello di procedere e completare la semplificazione delle procedure organizzative e gestionali. Ciò al fine di favorire una maggiore partecipazione ai processi decisionali della comunità scientifica interna, e di valutare e modulare il rapporto tra Direttori di Dipartimento e Istituti.
Si stanno concludendo le procedure per la selezione dei Direttori di Istituto, ricordando che nel corso del 2008 ne sono stati nominati 64. La chiusura delle restanti procedure di selezione è prevista entro il primo semestre del 2009.
Per quanto riguarda il processo di valutazione degli Istituti, la seconda fase prevista entrerà in esecuzione all’inizio del 2009. Tale processo, coordinato da un Panel Generale e affidato ad un insieme di specialisti esterni autorevoli ed indipendenti, verrà eseguito da diversi Panel di Area con una partecipazione di esperti stranieri nell’ordine del 40%.
L’iniziativa di valutazione è finalizzata ad acquisire tutti gli elementi utili per il riassetto della Rete Scientifica, in modo tale da consentire agli Organi di Vertice dell’Ente di intervenire per eliminare eventuali sacche di emarginazione e di utilizzazione non finalizzata, anche con riferimento alla spesa correlata. Altro obiettivo del processo di valutazione è quello di produrre un punto iniziale di riferimento per successivi passaggi periodici di valutazione con indicazioni sulle prospettive di miglioramento.
I risultati di tale processo costituiranno un elemento fondamentale in quanto potranno essere utilizzati:
come “guida” per valorizzare i punti di forza e per superare quelli di debolezza degli Istituti;
per la definizione di policy di formazione, assunzione e avanzamento del personale;
per evidenziare esigenze/opportunità di progetti di sviluppo delle competenza;
per rilevare la necessità di varare o espandere alleanze strategiche con partner esterni.
2.2 Il rilievo delle collaborazioni
Pur nelle difficoltà legate ai vincoli di finanza pubblica, l’impegno del CNR è quello di valorizzare il suo ruolo, in quanto unico ente multidisciplinare nel panorama degli enti di ricerca nazionali, nell’ambito dello sviluppo scientifico, tecnologico e socio-economico del Paese.
La crescita delle capacità competitive si concretizza attraverso una forte sinergia tra il sistema pubblico della ricerca, lo Stato e le imprese, mediante la realizzazione di una rete di legami programmatici a carattere sistematico e duraturo. Infatti, se da un lato le imprese rappresentano gli utilizzatori, gli integratori e i produttori di tecnologia, le Università e gli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) hanno il compito di rispondere alla sfida di produrre nuova conoscenza e di creare valore attraverso questa, anche attraverso il ruolo dei Governi e l’Unione Europea nell’indirizzare il sostegno pubblico verso tematiche relative a tecnologie chiave abilitanti e intersettoriali in grado di rispondere alle richieste della Società civile (per esempio salute, ambiente, energia, trasporti, sicurezza, qualità della vita).
Si tratta, in particolare, di definire, in senso lato, la capacità di attrazione del CNR. A questo fine,
l’Ente si propone come strumento di attrazione verso l’esterno (svolgendo nei fatti un ruolo di
terminale intelligente, hub), di “organizzazione e concentrazione” di proposte programmatiche e di
conseguenti attività di ricerca, con capacità di concertazione dei programmi e di ripartizione dei
compiti tra i diversi partner, in un quadro dinamicamente definito.
Le linee adottate già nel corso dell’ultimo triennio, hanno come obiettivo l’integrazione delle ricerche svolte dal CNR nella più vasta rete scientifica nazionale ed europea attraverso la valorizzazione delle migliori capacità interne e la promozione di una più vasta rete di relazioni con il mondo esterno.
A tale scopo, nel Bilancio di previsione sono state previste risorse finalizzate a promuovere iniziative che favoriscano la partecipazione degli Istituti a consorzi orientati alla realizzazione di obiettivi specifici, che vedono la presenza di altri enti pubblici e privati (Pubblica Amministrazione, Regioni, università, enti di ricerca, strutture del Servizio Sanitario Nazionale e IRCCS, imprese etc.).
Tali risorse sono essenziali anche alla luce dell’opportunità di ampliare le capacità di partenariato con terzi per la realizzazione di attività di ricerca come quelle in procinto di essere finanziate nell’ambito dei PON (Programmi Operativi Nazionali) e POR (Programmi Operativi Regionali), dove il CNR dovrà operare con il massimo sforzo al fine di realizzare i programmi di ricerca e formazione finanziati dalle Regioni. In questo contesto, sarebbe auspicabile che l’Ente, con i propri Organi Centrali e con la Rete scientifica, fosse chiamato a coadiuvare sistematicamente le Amministrazioni Centrali e le Regioni nella formulazione delle linee strategiche sulle quali convogliare i finanziamenti.
Le attività promosse nell’ambito dei PON-POR saranno principalmente finalizzate al potenziamento di distretti tecnologici e di laboratori pubblico/privati e delle relative reti già esistenti nell’ambito delle quattro Regioni della Convergenza (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia). È in corso un’azione di coordinamento per implementare iniziative coerenti con le diverse linee d’azione e con le modalità di finanziamento individuate dalle Regioni.
Occorre finalizzare, inoltre, nelle diverse macroaree, attività di partenariato ad alto valore aggiunto sia per la dimensione dell’apporto delle rispettive competenze, sia per la dimensione pubblico-privato, con particolare riferimento al rafforzamento delle collaborazioni già attive con le principali strutture pubbliche. In particolare, il suddetto partenariato dovrà essere rivolto non solo al MIUR e alla Commissione Europea, ma anche ad altri Ministeri con i quali alcune collaborazioni sono già positivamente in atto.
L’impegno del CNR si concretizza anche nelle partecipazioni in società o consorzi di ricerca e sviluppo o strutture con più diretta finalità operativa quali le società di spin-off. Nello specifico, sul fronte delle partecipazioni societarie, verrà conclusa nel corso dell’anno l’azione di monitoraggio sulle iniziative intraprese, che permetterà di valutare ex-post la strategicità per il CNR delle stesse, alla luce della loro redditività e/o delle prospettive di sviluppo. A titolo esemplificativo si cita l’attivazione di un audit del Consortium GARR (Gruppo Armonizzazione Reti della Ricerca, il cui ruolo è quello di gestire la rete telematica nazionale di Università e Ricerca, interconnessa con le reti della ricerca Europee e mondiali), al quale il CNR partecipa insieme a ENEA, INFN e Fondazione CRUI. Obiettivo dell’audit è quello di verificare il permanere dei presupposti economici e strategici per la partecipazione dell’Ente a tale struttura, anche alla luce delle nuove infrastrutture di connettività che oggi si stanno sviluppando (i.e. GRID).
Una particolare attenzione va rivolta al rafforzamento delle iniziative dell’Ente nel Mezzogiorno attraverso la Rimodulazione dell’Intesa di Programma per il Mezzogiorno MIUR/CNR (approvata con Decreto MIUR n. 2284 del 12 ottobre 2007). Come previsto dalla suddetta Rimodulazione, il CNR ha inviato i progetti relativi a tre tipologie di intervento (edilizia, ricerca e personale). In particolare:
1. Edilizia: realizzazione di importanti interventi di edilizia nelle regioni Puglia, Sicilia e Campania, volti all’insediamento e/o completamento di aree di ricerca;
2. Ricerca: sviluppo di attività di ricerca nell’ambito di programmi integrati multisettoriali quali i progetti “Agroalimentare, ambiente e salute” e “Uso razionale energia negli edifici”; detti interventi, avviati nel 2008, sono volti all’incremento di attrezzature scientifiche, sviluppo competenze e formazione giovani ricercatori operanti nelle strutture di ricerca del Mezzogiorno;
3. Personale: completamento delle assunzioni del personale di ricerca nel Mezzogiorno.
Tali progetti sono stati approvati con Decreto MIUR n. 005 del 16 aprile 2008, per un importo
In data 30 luglio 2008 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del CNR la Delibera n.
200/2008 – Verb. 85, circa l’attuazione degli interventi relativi alla Rimodulazione. Nello specifico, con tale delibera sono state approvate le variazioni al preventivo finanziario decisionale 2008 a favore dei soggetti interessati all’attuazione degli interventi.
Nell’ambito delle attività di collaborazione con altri soggetti il Consiglio di Amministrazione sta dando avvio al processo per l’individuazione di nuove modalità e nuovi criteri per la nomina dei rappresentanti dell’Ente presso istituzioni e organismi internazionali, dell’Unione Europea, nazionali, regionali, pubblici e privati.
La presenza sullo scenario europeo e internazionale rientra tra gli obiettivi prioritari del CNR, in quanto rappresentante della comunità scientifica italiana. A supporto di questo rinnovato orientamento internazionale, si evidenzia la possibilità di stabilire e promuovere rapporti bilaterali e di joint venture oltre l’orizzonte europeo, ad esempio con gli Stati Uniti e con i Paesi del G20, ed in particolare si evidenzia che:
gruppi scientifici del CNR partecipano a esperimenti presso le principali infrastrutture europee, finanziati pro-quota dal CNR e con consistenti ritorni scientifici. Tra le infrastrutture più importanti Elettra (Trieste) e ESRF (Grenoble), per la luce di sincrotrone, ILL (Grenoble) e ISIS (Oxford) per la neutronica. Al momento è in discussione l’eventale realizzazione di una nuova infrastruttura neutronica, la European Spallation Source, cui l’Italia sarà chiamata a partecipare anche in virtù dell’attiva e numerosa comunità scientifica esistente nel nostro Paese;
il CNR partecipa ai progetti internazionali ITER e Broader Aprroach, i quali prevedono importanti prospettive di ricadute scientifiche e industriali;
il CNR partecipa alla formazione della road map delle infrastrutture di ricerca della ERA;
i programmi di ricerca nel quadro di Eurab, della European Science Foundation o dell’European Research Council rappresentano per i gruppi del CNR altrettante opportunità di acquisire disponibilità per la ricerca fondamentale, quasi le uniche viste le limitate risorse disponibili da fonti interne;
il potenziamento del CNR nello scenario europeo ha visto la recente adesione dell’Ente ai nuovi Eurocores della ESF.
È in corso la procedura di gara per il noleggio di un mezzo navale sostitutivo nel breve/medio termine della nave oceanografica Thetis. Si prevede il ripristino delle capacità operative del CNR nel settore delle ricerche oceanografiche a partire da aprile/maggio 2009.
L’Ente sta inoltre vagliando la possibilità di costruire una nuova Nave Oceanografica di grandi dimensioni al fine di aprire nuovi orizzonti per quanto riguarda la ricerca oceanografica nazionale e prospettare l’avvio di collaborazioni anche a carattere internazionale.
Allo stato attuale sono stimati in 148,2 milioni di Euro le risorse provenienti da committenti esterni.
Va notato tuttavia che, come per la previsione relativa all’esercizio 2008, si è deciso di mantenere un atteggiamento prudentemente conservativo per quanto riguarda le risorse provenienti dall’esterno.
A fronte della natura della stima effettuata, e della crisi in atto, è da sottolineare l’impegno doveroso dell’Ente a mantenere una percentuale significativa di fondi da fonti esterne rispetto all’ammontare del Fondo di Funzionamento Ordinario.
Anno 2008 2009
Fonti esterne (milioni di Euro) previsti 174 148,2*
Fonti interne (milioni di Euro) previsti 534,8 539,7
Rapporto FE/FFO 0,326 0,275
* il dato 2009 delle risorse esterne è stato ricavato dai Piani di Gestione degli istituti.
Accordi con partner industriali
Lo sviluppo di nuove conoscenze e di nuove tecnologie è essenziale per un sistema produttivo che vuole essere non solo competitivo, ma anche all’avanguardia nel sistema globale. La definizione della missione del CNR (D. Lgs. 127/03) comprende valenze a carattere generale e a impatto esterno sul sistema produttivo e sociale, da perseguire nell’ambito delle diverse macroaree di attività dell’Ente. Pertanto, l’impegno del CNR nella definizione di un rinnovato rapporto con il mondo delle imprese è stato estremamente rilevante e si è basato principalmente sull’integrazione programmatica con le imprese, attraverso il cofinanziamento pubblico-privato, con una sorta di ruolo di stimolo e trascinamento esercitato dal CNR stesso nei confronti dell’investimento privato.
Tra gli obiettivi che l’Ente si pone per il prossimo triennio, si evidenzia la necessità di implementare le iniziative che favoriscono la partecipazione degli Istituti a consorzi finalizzati alla realizzazione di obiettivi specifici e che vedono la presenza di altri enti pubblici (università, enti di ricerca, Amministrazione Pubblica, strutture del Servizio Sanitario Nazionale, Regioni, etc.) e/o di enti privati (imprese, IRCCS, etc.). In particolare, si deve finalizzare l’analisi della situazione delle partecipazioni societarie, evidenziando le situazioni che presentano maggiori elementi di criticità relativamente al risultato di gestione. A tal riguardo, un primo obiettivo significativo raggiunto è stato l’approvazione, nel corso del 2008, del Regolamento sugli spin-off.
In merito al trasferimento tecnologico, l’Ente si propone come guida a livello nazionale e pone tra i suoi obiettivi la promozione di interventi mirati allo sviluppo di azioni di applicazione pratica dei risultati della ricerca prodotti nei propri laboratori. Questo è un ruolo di vitale importanza per un Paese come il nostro, caratterizzato da un tessuto di piccole e medie imprese (PMI) che in generale non possono assumersi gli oneri di fare ricerca in proprio. Risulta essenziale, a tale scopo, promuovere le funzioni di Technology Transfer Officer (TTO), associato alla Presidenza, che operi nell’ambito di un coordinamento dei vari elementi del trasferimento tecnologico, come brevetti, spin off, formazione al trasferimento tecnologico e così via.
In un’ottica analoga verrano potenziate le attività di Rete Ventures, quale strumento operativo dei Dipartimenti per le azioni di valorizzazione dei risultati della ricerca e di supporto al partenariato tra strutture pubbliche e private al fine di promuovere l’innovazione e la competitività del sistema industriale.
Accordi con le Università
La collaborazione con le Università è uno strumento fondamentale con il quale si può promuovere, attraverso l’azione coordinata nei confronti del sistema esterno, l’avanzamento delle conoscenze e la formazione di nuovo personale grazie ad attività progettuali concordate, nonché la creazione di valore attraverso lo sviluppo delle conoscenze. Su tale line si intende promuovere la collaborazione tra gli Istituti e le Università per la formazione di giovani ricercatori, nel quadro dei dottorati di ricerca, con co-tutor nelle Università che rilasceranno il diploma.
Ultreriori forme di collaborazione con le Università sono legate alla presenza consistente, presso Istituti dell’Ente, di ricercatori attivi su linee di ricerca concordate con il CNR e appartenenti al mondo accademico nazionale e internazionale, denominati “associati di ricerca” (o semplicemente “associati”) quando il rapporto è strutturato e visiting professor quando la presenza non è sistematica. Quanto detto in precedenza dovrà essere reso operativo attraverso i nuovi accordi sottoscritti tra CNR e Università finalizzate a una sistematica collaborazione.
Al potenziamento delle sinergie con il sistema universitario può contribuire efficacemente la stipula di
accordi quadro con i consorzi interuniversitari finalizzati alla realizzazione di obiettivi progettuali
concordati come, ad esempio, nel caso del CNISM, dell’INSTM e del CSGI.
PARTE B: ANALISI DELLE RISORSE E LORO ALLOCAZIONE
3. Il reperimento delle risorse finanziarie nel triennio
3.1 Disponibilità da fonti interne ed esterne
Nella tabella che segue sono esposte le entrate complessive previste per il 2009 con le relative proiezioni per il triennio.
Le risorse interne e esterne
2009 2010 2011
30,25 - -
Vincolato 49,53
(1)43,92 57,00
79,78 43,92 57,00
539,71
(2)659,71 684,81
Fondo di rotazione ex legge 183/ 87 10,00 11,00 12,00
Alienazione sedi 24,27
(3)- -
5,10 5,26 5,42
579,08 675,97 702,23
62,25 62,73 63,52
24,77 24,94 25,29
61,17 61,52 62,38
148,19 149,19 151,19 807,05 869,08 910,42 Totale generale (a+b+c)
Entrate varie
Totale risorse da Ministeri ed altre Amministrazioni pubbliche c) Risorse da fonti esterne
Amministrazioni Pubbliche
Unione Europea ed Organismi Internazionali
Soggetti privati e prestazioni di servizio e vendita di prodotti
Totale risorse proprie Contributo di funzionamento del MIUR
a) Avanzo di amministrazione presunto dell'esercizio precedente Ordinario
Totale a) Avanzo presunto b) Risorse da fonti interne
(valori in milioni di euro)
(1)
Di cui Euro 934.028,00 vincolate alle attività conseguenti all'Associazione Afirit, Von Karman ed all'Human Frontier Science Program; Euro 10.000.000,00 vincolate per i programmi di ricerca ITER e Broader Approch; Euro 4.282.547,00 vincolate per la copertura degli oneri 2008 relativi alla partecipazione al Laboratorio di Sincrotrone di Grenoble; Euro 3.695.570,00 alla nuova Intesa CNR/MIUR; Euro 30.616.300,00 per rinnovi contrattuali.
(2)
Pari al 98% del contributo di funzionamento 2008 al netto di Euro 15.216.575,00 assegnati quali contributi straordinari.
(3)