BOLLETTINO UFFICIALE
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(2) 2 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. Cento (FE). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 6 comma 1 della L.R. n. 24/2003 e succ. mod. - CUP F39F18000370006 ...................................................................50 24 SETTEMBRE 2018, N. 1543: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Bologna. Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’ art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP F39F18000280006 .....................................56 24 SETTEMBRE 2018, N. 1544: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Casalecchio di Reno (BO). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP F89G18000150006 ........62 24 SETTEMBRE 2018, N. 1545: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Formigine (MO). Assegnazione e concessione contributi ai sensi degli artt. 7 e 19 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP E15J18000190002 ........68 24 SETTEMBRE 2018, N. 1546: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Fidenza (PR). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’ art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP B54F18000090006 ................................74 24 SETTEMBRE 2018, N. 1547: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e l’Unione Terre d’Argine. Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art.7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP G99F18000150006 ................................80 24 SETTEMBRE 2018, N. 1548: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Calendasco (PC). Assegnazione e concessione contributi ai sensi degli artt. 7 e 19 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP H65I18000140006 ........86 24 SETTEMBRE 2018, N. 1549: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e l’Istituto Tecnico Economico Statale “Jacopo Barozzi” di Modena. Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP I94F18000100002 ....................................................................93 24 SETTEMBRE 2018, N. 1550: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Cento (FE). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP F39F18000300002.................................99 24 SETTEMBRE 2018, N. 1551: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Rimini. Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP C99F18000320002 ...................................105 24 SETTEMBRE 2018, N. 1552: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale (PR). Assegnazione e concessione contributo ai sensi degli artt. 7 e 19 della L.R. n.18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP I53G18000000006 E E59F18000350007...................... 111. 24 SETTEMBRE 2018, N. 1553: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e l’Unione Tresinaro Secchia. Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP I84J18000040007 ................................118 24 SETTEMBRE 2018, N. 1554: Approvazione accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Calderara di Reno (BO). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’ art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP F69F18000270006 .............124 24 SETTEMBRE 2018, N. 1555: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Cervia (ra). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP E83I18000050006 ...............................130 24 SETTEMBRE 2018, N. 1556: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e l’Unione dei Comuni del Sorbara (MO). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP C41G18000120006 ............136 24 SETTEMBRE 2018, N. 1557: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico (MO). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP J59F18000430006 ..................................................................142 24 SETTEMBRE 2018, N. 1558: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Riccione (RN). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP E89F18000490006 ..............................148 1 OTTOBRE 2018, N. 1600: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Parma. Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP I99F18000600006 ....................................155 1 OTTOBRE 2018, N. 1601: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP J36C18000830002 ...............................161 1 OTTOBRE 2018, N. 1602: Approvazione Accordo di programma tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Berceto (PR). Assegnazione e concessione contributo ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18/2016 ed in attuazione della propria deliberazione n. 598/2018. CUP E47J18000100006 ....................................167 24 SETTEMBRE 2018, N. 1534: Approvazione del Piano di Rafforzamento Amministrativo 2018-2019 Regione EmiliaRomagna ................................................................................173 24 SETTEMBRE 2018, N. 1542: D.P.C.M. 12 OTTOBRE 2015 - Decreto MIUR 23 dicembre 2015 n.943. Modifica del punto 2 Allegato 1 alla propria delibera n. 1230 del 30/7/2018 .........201 24 SETTEMBRE 2018, N. 1561: Sistema tariffario per le cure domiciliari in Emilia-Romagna .............................................203.
(3) 3 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. 24 SETTEMBRE 2018, N. 1563: Recepimento dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano concernente la “Revisione e aggiornamento della costituzione e del funzionamento del comitato del buon uso del sangue” (Repertorio atti n. 251/CSR del 21 dicembre 2017) .....................204 24 SETTEMBRE 2018, N. 1570: Assegnazione contributi regionali di spesa corrente ad associazioni di Comuni capoluogo del territorio regionale per progetti specifici a valenza regionale volti a valorizzare i giovani artisti dell’Emilia-Romagna in attuazione della L.R. n. 14/2008 e della deliberazione di Giunta regionale n. 1306/2018 ............................................................................218 24 SETTEMBRE 2018, N. 1572: Proroga termini per la presentazione delle operazioni relative all’Invito approvato con delibera di Giunta regionale n. 1338/2018 ............................................221 24 SETTEMBRE 2018, N. 1575: L.R. n. 13/99 e ss.mm.ii.. Approvazione graduatorie relative all’avviso pubblico per la presentazione di progetti relativi ad interventi per spese di investimento nel settore dello spettacolo - Anno 2018, approvato con delibera di Giunta regionale n. 500/2018 ................................222 24 SETTEMBRE 2018, N. 1577: Fondo regionale per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche di cui alla L.R. n. 24/2001 e ss.mm.ii., art. 56 - Riparto e concessione delle risorse finanziarie a titolo di trasferimento per l’anno 2018 ...229. sidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R. n. 15/2007 e s.m.i.........................................................................284 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA. 27 SETTEMBRE 2018, N. 15511: Conferimento dell’incarico di responsabilità del Servizio Affari generali, giuridici e finanziari e attribuzione dell’incarico ad interim di Responsabile del Servizio territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Ferrara, nell’ambito della Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca .............284 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE CURA DELLA PERSONA, SALUTE E WELFARE. 24 SETTEMBRE 2018, N. 15277: Centro di PMA “Centro di sterilità di coppia” di Carpi (MO) - Azienda USL di Modena. Conferma dell’autorizzazione per le attività di PMA di I livello ..287 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE CURA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE. 1 OTTOBRE 2018, N. 15700: Riconoscimento della quota del contributo di esercizio - Anno 2018 - alla “Fondazione Centro Ricerche Marine” ai sensi dell’art. 39 L.R. n. 10/2008...........288 DETERMINAZIONI DEL DIRETTORE GENERALE ECONOMIA DELLA CONOSCENZA, DEL LAVORO E DELL’IMPRESA. 24 SETTEMBRE 2018, N. 1582: Fondo nazionale per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche di cui alla Legge n. 13/1989 - Riparto e concessione delle risorse finanziarie a titolo di trasferimento per l’anno 2018 ............................242. 3 SETTEMBRE 2018, N. 14018: Conferimento di un incarico di lavoro autonomo di consulenza da rendersi in forma di prestazione d’opera intellettuale di natura professionale alla dott.ssa Margherita Miali ai sensi dell’art.12 della L.R. 43/2001 e della deliberazione della Giunta regionale n. 465/2018 ...................289. 24 SETTEMBRE 2018, N. 1583: L.R. n. 3/2017, art. 7 comma 1 - Assegnazione e concessione di contributi alle associazioni di rievocazione storica finalizzati al sostegno delle manifestazioni storiche dell’Emilia-Romagna inserite nel calendario previsto all’art. 4 comma 1 della medesima legge e assegnazione dei contributi agli enti locali beneficiari..............................................258. 1 OTTOBRE 2018, N. 15669: Nomina componenti Nucleo di valutazione dei progetti presentati in risposta alla deliberazione di Giunta n. 1331/2018 “Approvazione dei criteri e delle modalità di attuazione della L.R. 40/98 art.1, comma 2 per gli anni 2018 e 2019” .....................................................................................290. 24 SETTEMBRE 2018, N. 1584: Approvazione delle graduatorie dei progetti di residenza triennali 2018-2020, pervenuti sull’avviso pubblico di cui alla deliberazione della Giunta regionale n.646/2018, ai sensi dell’art. 43 del decreto del MIBACT del 27/7/2017 e della L.R. n. 13/99 e ss.mm.ii. Approvazione dei programmi annuali di attività e quantificazione dei contributi per l’anno 2018 ..............................................................................267 1 OTTOBRE 2018, N. 1599: Contributi per il sostegno del trasporto pubblico locale autofiloviario - art. 1, comma 301, L. 228/12 - artt. 31 e 32, L.R. 30/1998 e s.m.i... Assegnazione degli acconti mensili da settembre a dicembre 2018 a favore delle agenzie locali per la mobilità ...............................................................270 1 OTTOBRE 2018, N. 1610: Approvazione del Programma regionale annuale per l’autosufficienza del sangue e dei suoi prodotti - Anno 2018 .............................................................................272. DECRETI, ORDINANZE E ALTRI ATTI REGIONALI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE. 5 OTTOBRE 2018, N. 150: Modifica della composizione della Consulta regionale degli Studenti istituita con decreto del Pre-. DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE RISORSE, EUROPA, INNOVAZIONE E ISTITUZIONI. 4 SETTEMBRE 2018, N. 14112: Conferimento di un incarico di lavoro autonomo di consulenza da rendersi in forma di prestazione d’opera intellettuale di natura professionale al prof. Carlo Eugenio Baldi ai sensi dell’art. 12 della L.R. 43/2001 e delle deliberazioni della Giunta regionale n. 465/2018 e n. 1268/2018............................................................................292 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DELL’AGENZIA REGIONALE PER LA SICUREZZA TERRITORIALE E LA PROTEZIONE CIVILE. 10 LUGLIO 2018, N. 2442: Art. 10 L.R. 1/2005 - DGR 1068/2015 e 18/17 - Impegno di spesa a favore del Comune di Corniglio (PR) a copertura del “Contributo per l’autonoma sistemazione riconosciuto ai nuclei familiari evacuati dalle proprie abitazioni in conseguenza degli eventi calamitosi di marzo-aprile 2013” e contestuale liquidazione ................................................................293 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO CULTURA E GIOVANI. 27 SETTEMBRE 2018, N. 15514: Concessione e assunzione impegno di spesa a favore dei soggetti pubblici e privati beneficiari dei contributi assegnati con deliberazione della Giunta regionale.
(4) 4 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. n. 1180/2018 ai sensi della L.R. n. 37/1994 e ss.mm. in materia di promozione culturale ...........................................................296. DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TURISMO, COMMERCIO E SPORT. DETERMINAZIONI DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FITOSANITARIO. 2 OTTOBRE 2018, N. 15755: L.R. 4/2016 art. 7 comma 2 lett. c) - DGR n. 1066/2017 e ss.mm. e DGR n. 442/2018 - Prima assegnazione e concessione contributi per la realizzazione di progetti di promo-commercializzazione turistica per l’anno 2018 - Assunzione impegno di spesa ............................................................332. 20 SETTEMBRE 2018, N. 15124: Rilascio dell’autorizzazione fitosanitaria in ottemperanza alle disposizioni previste dal D.Lgs. 19/08/2005; D.M. 12/11/2009; Impresa: EON S.R.L. - (Marchio ISPM 15 FAO) - Aut. 4365 ..................................................312 20 SETTEMBRE 2018, N. 15125: Variazione dell’autorizzazione fitosanitaria in ottemperanza alle disposizioni previste dal D.Lgs. 19/08/2005; D.M. 12/11/2009; Impresa: Vivaio Le Betulle di Bandieri Davide - Aut. 1321- Autorizzazione all’uso del passaporto.............................................................................312 20 SETTEMBRE 2018, N. 15126: Rilascio dell’autorizzazione fitosanitaria in ottemperanza alle disposizioni previste dal D.Lgs. 19/08/2005; D.M. 12/11/2009; Impresa: Poeta Matteo Aut. 4364 - Iscrizione al Registro Ufficiale dei Produttori RUP ...........312 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO GEOLOGICO, SISMICO E DEI SUOLI. 24 SETTEMBRE 2018, N. 15268: Approvazione ulteriori progetti e graduatoria per attività collegate alla conservazione e valorizzazione della geodiversità, ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art.8 della L.R. 9/2006, in attuazione della D.G.R. n.251/2018. Concessione di contributi e integrazione contributi approvati con det. dir. 11242/2018 .......................................313 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO GIURIDICO DELL’AMBIENTE, RIFIUTI, BONIFICA SITI CONTAMINATI E SERVIZI PUBBLICI AMBIENTALI. 1 OTTOBRE 2018, N. 15696: Elenco dei centri del riuso non comunali ...............................................................................314 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE COLLETTIVA E SANITÀ PUBBLICA. 1 OTTOBRE 2018, N. 15686: Iscrizione all’Elenco regionale di Palestre che promuovono Salute e Attività Motoria Adattata della Palestra “A.P.D. YAMA ARASHI” di Piacenza (PC), ai sensi della D.G.R. n. 2127/2016...........................................314 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PROGRAMMAZIONE DELLE POLITICHE DELL’ISTRUZIONE, DELLA FORMAZIONE, DEL LAVORO E DELLA CONOSCENZA. 3 OTTOBRE 2018, N. 15855: Validazione delle operazioni pervenute a valere sull’Invito alle Fondazioni ITS per la validazione di percorsi biennali a.f. 2018/2020 D.M. n.394/2018 relativo ai programmi di sviluppo nazionale per la realizzazione di interventi correlati al Piano nazionale “Impresa 4.0” approvato con delibera di Giunta regionale n. 1330/2018 ...........................315 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE, VALUTAZIONE E INTERVENTI REGIONALI NELL’AMBITO DELLE POLITICHE DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO. 27 LUGLIO 2016, N. 12265: Finanziamento operazioni approvate con deliberazione di Giunta regionale n. 1086 del 28/07/2015 Allegato 3). Accertamento entrate ........................................326. DETERMINAZIONI DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO VALUTAZIONE IMPATTO E PROMOZIONE SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE. 13 SETTEMBRE 2018, N. 14679: Provvedimento relativo alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) riguardante la campagna di recupero R5 di rifiuti non pericolosi da demolizione presso il cantiere della Immobiliare Leonardo Spa, localizzato in Via Giardini Sud n. 35, in comune di Fiorano Modenese (MO). Proponente: GARC SPA............................362 20 SETTEMBRE 2018, N. 15114: Provvedimento relativo alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) riguardante il progetto di “Modifica dell’impianto di recupero di rifiuti inerti in Via Camposanto N., località Cappelletta del Duca, in comune di San Prospero (MO)”. Proponente: EDIL CAM Srl ...362 1 OTTOBRE 2018, N. 15653: Provvedimento relativo alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) riguardante una “Campagna di trattamento di rifiuti speciali non pericolosi mediante impianto mobile in loc. Le Moline in comune di Farini (PC) proposto da BBT di Buzzini Massimo & C. Sas” .....362 21 SETTEMBRE 2018, N. 15158: Approvazione degli Indirizzi per l’applicazione delle Linee Guida per la Verifica di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale dei progetti di competenza regionale e comunale di cui al D.M. 52/2015 del Ministero dell’Ambiente.............................................................363. COMUNICATI REGIONALI COMUNICATI DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA, DEI TRASPORTI E DEL PAESAGGIO. Provincia di Ferrara. Approvazione di variante specifica al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.). Articolo 27, co. 12, L.R. 24 marzo 2000, n. 20....................................363 Comune di Calderara di Reno (BO). Approvazione del Regolamento urbanistico ed edilizio (RUE). Articolo 33, L.R. 24 marzo 2000, n. 20, Articolo 4, L.R. 21 dicembre 2017, n. 24 ..........364 Comune di Castel San Pietro Terme (BO). Approvazione Variante al Regolamento urbanistico ed edilizio (RUE). Articolo 33, L.R. 24 marzo 2000, n. 20 .............................................................364 Comune di Forlì (FC). Approvazione di variante al Piano operativo comunale (POC) ed al Regolamento urbanistico ed edilizio (RUE). Articoli 33 e 34 L.R. 24 marzo 2000, n. 20 ...............364 COMUNICATI DELLA RESPONSABILE UNITÀ SPECIALISTICA PROGETTO DEMANIO IDRICO – ARPAE EMILIA-ROMAGNA. Domande di concessione di derivazione di acqua pubblica...364 COMUNICATI DEL RESPONSABILE DELLA STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI ARPAE – PIACENZA. Domande di concessione di derivazione di acqua pubblica...366.
(5) 5 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. COMUNICATI DEL DIRIGENTE DI ARPAE SAC PARMA. Domande di concessione di derivazione di acqua pubblica...368 COMUNICATI DELLA RESPONSABILE DELLA S.A.C. (STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI) DI REGGIO EMILIA. Domande di concessione di derivazione di acqua pubblica...369 COMUNICATI DELLA RESPONSABILE DELLA STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI DI MODENA (ARPAE). Domande di concessione di derivazione di acqua pubblica...371 COMUNICATI DELLA RESPONSABILE DI ARPAE SAC UNITÀ GESTIONE DEMANIO IDRICO FERRARA. Domande di concessione di derivazione di acqua pubblica...371. COMUNICATI DEL RESPONSABILE DI PROCEDIMENTO DELL’UNITÀ DEMANIO IDRICO DI ARPAE SAC BOLOGNA. Domande di concessione di beni demanio idrico terreni ......382 COMUNICATI DEL RESPONSABILE DELLA STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI DI FORLÌ-CESENA. Domande di concessione di beni demanio idrico terreni ......383 COMUNICATI DEL RESPONSABILE STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI (SAC) - RIMINI. Domande di concessione di beni demanio idrico terreni .......386 PROCEDURE IN MATERIA DI IMPATTO AMBIENTALE L.R. 18 MAGGIO 1999, N. 9 COME MODIFICATA DALLA L.R. 16 NOVEMBRE 2000, N. 35. COMUNICATI DEL RESPONSABILE DI PROCEDIEMNTO DELL’ UNITÀ DEMANIO IDRICO DI ARPAE SAC BOLOGNA. ARPAE-SAC PARMA ......................................................................387. Domande di concessione di derivazione di acqua pubblica...372. ATTI E COMUNICAZIONI DI ENTI LOCALI. COMUNICATI DELLA RESPONSABILE DELLA STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI DI FORLÌ CESENA. Domande di concessione di derivazione di acqua pubblica...373 COMUNICATO DEL RESPONSABILE STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI (SAC) – RAVENNA. Domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica...373 COMUNICATO DELLA RESPONSABILE UNITÀ SPECIALISTICA PROGETTO DEMANIO IDRICO - ARPAE EMILIA-ROMAGNA. Domanda di concessione di beni demanio idrico terreni ......374 COMUNICATI DEL DIRIGENTE DI ARPAE – SAC PIACENZA. Domande di concessione di beni demanio idrico terreni ......374 COMUNICATI DELLA RESPONSABILE DELLA STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI (SAC) DI REGGIO EMILIA. Domande di concessione di beni demanio idrico terreni ......375 COMUNICATI DELLA RESPONSABILE DELLA STRUTTURA AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI DI MODENA (ARPAE). Domande di concessione di beni demanio idrico terreni ......377 COMUNICATI DELLA RESPONSABILE DI ARPAE-SAC UNITÀ GESTIONE DEMANIO IDRICO FERRARA. Domande di concessione di beni demanio idrico terreni ......381. ARPAE-SAC Modena; Città Metropolitana di Bologna, Provincia di Reggio Emilia; Comuni di: Bologna, Castel San Pietro Terme, Castellarano, Castelnovo ne’ Monti, Castelvetro di Modena, Colorno, Comacchio, Crevalcore, Fanano, Fiorano Modenese, Fontevivo, Guastalla, Lugagnano Val d’Arda, Medolla, Montecreto, Monte San Pietro, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, San Mauro Pascoli, San Prospero, Sarsina, Sissa Trecasali, Valsamoggia ...........................................................................387 Approvazione revisioni alle Piante organiche delle farmacie dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Ravenna); dei Comuni di: Bobbio, Boretto, Borgonovo Val Tidone, Campagnola Emilia, Castellarano, Collecchio, Compiano, Galliera, Guastalla, Langhirano, Mirandola, Monghidoro, Montefiore Conca, Palanzano, Pianoro, Polesine-Zibello, Predappio, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo, San Martino in Rio, San Pietro in Casale, Serramazzoni, Sestola, Viano, Voghiera ...............................................................471 Occupazioni temporanee e d’urgenza per conto di enti terzi, pronunce di espropriazione o di asservimento, determinazionedi indennità provvisorie, nulla osta di svincolo di indennità di esproprio presentate dalla Provincia di Parma; dai Comuni di: Castiglione dei Pepoli, Formigine, Mirandola; da Autostrade per l’Italia S.p.A; Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo; RFI - Rete Ferroviaria Italiana ......589 Comunicazioni relative ad autorizzazioni per la costruzione ed esercizio di impianti elettrici presentate da ARPAE-SAC Bologna, ARPAE-SAC Ravenna.................................................598.
(6) 6 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. avviare sperimentazioni volte a favorire l'interconnessione tra le amministrazioni locali dell'Emilia-Romagna e le relative strutture di polizia con il sistema di controllo targhe del Servizio Nazionale Controllo Targhe e Transiti attestato presso il CEN della Polizia di Stato di Napoli, anche al fine di favorire interrogazioni massive sulle targhe rilevate dalle polizie locali e consentire di conseguenza la verifica di eventuali auto rubate. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Molinari, Rontini, Caliandro, Bagnari, Mori, Zappaterra, Lori, Rossi Nadia, Ravaioli, Calvano, Sabattini, Poli, Boschini, Cardinali, Paruolo, Montalti, Iotti, Campedelli, Marchetti Francesca, Serri, Zoffoli, Mumolo, Bessi, Soncini, Tagliaferri. Premesso che. L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO RISOLUZIONE - Oggetto n. 6218 - Risoluzione per impegnare la Giunta affinché si cerchino, nelle sedi idonee, le soluzioni che consentano la sopravvivenza economica del settore legato alla pesca del pesce azzurro. A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Rontini, Bessi, Bagnari, Zoffoli, Montalti, Cardinali, Caliandro, Tarasconi, Mori, Marchetti Francesca, Molinari, Rossi Nadia. la pesca del pesce azzurro, pesce povero che ha segnato nel tempo la tavola e la cultura romagnola, ha subito negli ultimi anni un fortissimo calo dovuto in primo luogo alla scarsità di risorsa ittica. Dopo le marinerie di Ancona, Cattolica e Porto Garibaldi, ora tocca a quella di Rimini rinunciare ad un mercato che pochi anni addietro portava nel mercato della città fra le 6000 e le 8000 casse al giorno. Infatti, dei dieci pescherecci d’altura che praticavano questa pesca, gli ultimi due sono stati rottamati il mese scorso, a causa della impossibilità di coprire i costi. Oggi in Romagna solo la marineria di Cesenatico riesce a portare avanti questa attività, grazie ad investimenti ed accordi di esportazione, riscontrando tuttavia difficoltà correlate ai cambiamenti che hanno interessato le attività della pesca, l’ambiente e il mercato di riferimento. Rilevato che il problema della scarsità della risorsa è aggravato dalle modalità intensive con cui in particolare la flotta croata sfrutta questo pesce, che rischia così di scomparire per sempre dai nostri mari, come confermano i dati del Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca, organismo scientifico consultivo dell’UE. Valutato che mentre è necessario elaborare modalità che agevolino i nostri operatori a proseguire un’attività che altrimenti rischia di scomparire, occorre contestualmente intavolare a livello comunitario gli approfondimenti necessari a giungere ad un accordo sulle quote annuali massime pescabili dai Paesi che affacciano sull’Adriatico, salvaguardando così il futuro del pesce azzurro dell’Adriatico. Impegna la Giunta a portare nelle sedi idonee l’attenzione sul tema, affinché si trovino a livello statale e comunitario soluzioni che consentano la sopravvivenza del settore economico legato al pesce azzurro, nella contestuale salvaguardia del futuro di queste specie ittiche. Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 26 settembre 2018 REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO RISOLUZIONE - Oggetto n. 6258 - Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi promotrice presso il Governo al fine di sottoscrivere uno o più specifici accordi per la promozione della sicurezza integrata sul territorio della regione EmiliaRomagna, ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge n. 14 del 2017; attivandosi inoltre presso il Ministero dell'Interno per. Premesso che il decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017, n. 48, ha disciplinato, anche in attuazione dell'articolo 118, terzo comma, della Costituzione modalità e strumenti di coordinamento tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano ed enti locali in materia di politiche pubbliche per la sicurezza integrata; l’articolo 3 del citato decreto-legge n. 14 del 2017 prevede che, in attuazione delle linee generali di cui all’art. 2, lo Stato e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano possono concludere specifici accordi per la promozione della sicurezza integrata. Evidenziato che insidiata da minacce in continua evoluzione, la sicurezza dei cittadini richiede risposte concrete, articolate sulla base di un impegno che vede uniti, in un rapporto di collaborazione reciproca, lo Stato e le istituzioni territoriali più prossime ai bisogni ed alle aspettative delle comunità. Negli ultimi due decenni risulta che almeno sedici Regioni italiane si sono attivate per promuovere politiche locali di sicurezza e prevenzione della criminalità e del disordine urbano diffuso adottando apposite leggi regionali. Capofila, la Regione Emilia-Romagna ha avviato nel 1994 il progetto Città sicure, sostenendo successivamente oltre mille progetti di sicurezza urbana e di prevenzione dei fenomeni criminali, sviluppo e coordinamento della polizia locale, studi e ricerche; mantenendo aperta sul territorio nazionale, regionale ed europeo una rete di relazioni con amministratori, università, associazioni, prefetture, questure, corpi di polizia locale. Tali interventi hanno privilegiato l’implementazione di misure di prevenzione situazionale, che attraverso anche un'accorta programmazione, mirano a ridurre le opportunità di commettere reati, unitamente alle misure di prevenzione comunitaria volte a sostenere la partecipazione dei cittadini alla ricostituzione della dimensione comunitaria e agli interventi di prevenzione sociale finalizzati al contenimento dei fattori criminogeni. Tali interventi, in coerenza con l’attuale innovativo quadro normativo nazionale, sono stati sempre integrati con azioni di riqualificazione ed animazione degli spazi pubblici, l’estensione delle misure di controllo del territorio, il potenziamento di sistemi integrati di videosorveglianza e la diffusione di conoscenze qualificate sulla percezione di sicurezza e le vittime di reato. Da questo punto di vista, i predetti progetti possono fare leva sul ruolo delle Regioni come “enti intermedi”, titolari non solo di specifiche competenze in materia, ma anche deputati allo sviluppo di programmi di livello sovra-comunale..
(7) 7 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. L’intervento del legislatore nazionale, con la L. 48/2017, non solo razionalizza e consolida un impianto integrato, ma eleva a modello nazionale un sistema ripetutamente sperimentato proprio dalla Regione Emilia-Romagna e basato sul carattere pattizio e condiviso degli strumenti di integrazione tra i diversi livelli di governo. Le azioni di prevenzione integrata devono essere messe in pratica mediante strumenti di natura pattizia che possono essere stipulati dalla Regione con lo Stato - attraverso la figura dei Prefetti - e le Autonomie locali, anche utilizzando le possibilità dischiuse da disposizioni della legislazione regionale e statale in materia. In particolare, il ricorso all’installazione di sistemi di videosorveglianza di c.d. intelligence vision da parte degli Enti locali per rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini è un fenomeno che ha registrato, negli ultimi anni, una crescita esponenziale. Favoriti da numerosi interventi legislativi statali che hanno attribuito ai Sindaci ed ai Comuni specifiche competenze in materia di tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana e da incentivi economici regionali che hanno incrementato forme di difesa passiva, controllo e deterrenza di fenomeni criminosi e vandalici attraverso l’uso delle telecamere, i sistemi di videosorveglianza, combinati con software di analisi, rappresentano una tra le misure di controllo del territorio a cui i Comuni hanno rivolto e continuano a rivolgere una sempre maggiore attenzione. Rilevato che nell’ultimo biennio sono stati perfezionati 34 accordi di programma in materia di sicurezza integrata, in attuazione della Legge Regionale 24/2003, che prevede misure di supporto per interventi volti al miglioramento di rilevanti problemi di sicurezza, di conflitto o di disordine urbano diffuso. Tali accordi hanno interessato 32 amministrazioni comunali e 10 Unioni e due centri di ricerca, per un ammontare complessivo di finanziamento regionale di oltre 2.160.000 euro. La “sicurezza integrata”, in tal senso, va sempre più declinata nella ricerca di nuove forme di cooperazione e coordinamento nell’ambito della sfera della prevenzione rivolte a soddisfare, nella particolare dimensione locale, l’esigenza di sicurezza e di tutela del cittadino contro quell’ampio spettro di fenomeni che ne turbino la tranquillità, sia che abbiano natura criminale o criminogena, sia che attengano a quei comportamenti “a rischio”- in particolare, gli atti di inciviltà - che limitano il libero utilizzo degli spazi pubblici o che rendono pericoloso il contesto e l’accesso agli stessi. In questi anni si è assistito ad importanti investimenti sul versante degli apparati di videosorveglianza sia da parte degli Enti locali che da parte del “sistema di pubblica sicurezza” dello Stato. Ciò ha dato luogo tuttavia, non di rado, a “circuiti” non sempre in grado di dialogare tra loro. Da diversi anni risulta che numerose pubbliche amministrazioni locali e regionali stiano investendo risorse pubbliche in soluzioni tecnologiche di videosorveglianza a valore aggiunto, implementando sui propri territori sistemi di telecamere intelligenti in grado di leggere le targhe dei mezzi in circolazione sulle strade ed avere la possibilità - attraverso piattaforme software dedicate ed un collegamento di rete configurato per connettersi direttamente al Ministero dell’interno - di ottenere in tempo reale informazioni circa la presenza di veicoli circolanti sul territorio e segnalati come “veicoli con denuncia di furto”. Peraltro il collegamento massivo alla banca dati dei veicoli. rubati, disponibile gratuitamente sul web è stato interrotto dal mese di marzo 2017, richiedendo ai comuni che già lo stavano utilizzando anche nella nostra regione di attivarsi tempestivamente per attivare - a proprie spese - il collegamento interforze con il CEN della Polizia di Stato di Napoli previa adeguata formalizzazione dei rapporti interforze, nel rispetto delle diverse prerogative ai sensi del DL 14/2017. Tale servizio di videosorveglianza rappresenta uno strumento molto utile che permette alle Forze dell’Ordine non solo di intervenire in modo tempestivo nei casi di bisogno ma, soprattutto, di gestire al meglio le attività investigative e repressive degli agenti preposti. Considerato che la conservazione dei dati delle targhe dei veicoli per soli 7 giorni, nel rispetto del codice della privacy sta rappresentando un ulteriore impedimento all'attività investigativa delle forze dell'ordine che stanno utilizzando sperimentalmente gli impianti degli enti locali e che pertanto è necessario favorire una conservazione allungata di questi dati potenziando il data base originario del comune e nominando titolare del trattamento, nel rispetto delle diverse prerogative, il comune per l'ordinaria attività amministrativa e la prefettura per le conseguenti ulteriori attività di ordine e sicurezza. Valutati positivamente i progetti di sicurezza urbana integrata presentati ed in corso di presentazione alle rispettive prefetture dall'Unione dei comuni della Romagna Faentina (RA) e dell'Unione Valnure-Valchero (PC), finalizzati alla creazione di modelli virtuosi di interscambio operativo delle informazioni con collegamento al sistema Scntt della Polizia di Stato di Napoli per una condivisione immediata sul territorio anche delle notizie sui veicoli rubati e da controllare tra le forze dell'ordine e la polizia locale. Tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta a farsi promotrice presso il Governo al fine di sottoscrivere uno o più specifici accordi per la promozione della sicurezza integrata sul territorio della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’articolo 3 del citato decreto-legge n. 14 del 2017. Ad attivarsi presso il Ministero dell’Interno per avviare sperimentazioni volte a favorire l’interconnessione tra le amministrazioni locali dell'Emilia-Romagna e le relative strutture di polizia con il sistema di controllo targhe del Servizio Nazionale Controllo Targhe e Transiti attestato presso il CEN della Polizia di Stato di Napoli, anche al fine di favorire interrogazioni massive sulle targhe rilevate dalle polizie locali e consentire di conseguenza la verifica di eventuali auto rubate. Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 26 settembre 2018 REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO RISOLUZIONE - Oggetto n. 6667 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere tutte le azioni di propria competenza affinché gli obbiettivi e le azioni previste dall'Agenda Digitale trovino piena e tempestiva attuazione su tutto il territorio regionale, specie nelle aree più periferiche e distanti da centri abitati. A firma del Consigliere: Facci L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
(8) 8 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. Premesso che la diffusione delle tecnologie informatiche, ed in particolare l’accesso alla rete Internet, costituisce ormai uno strumento indispensabile per garantire a tutti i cittadini pari opportunità rispetto al lavoro, all’informazione, allo studio, oltre che allo svago e al tempo libero; il collegamento veloce a Internet oggi viene considerato quasi un servizio primario, al pari di altre infrastrutture, e la sua mancata disponibilità penalizza proprio quelle parti del territorio regionale che in questi ultimi anni hanno avuto meno opportunità di sviluppo e che soffrono maggiormente la distanza dai centri abitati; la Regione Emilia-Romagna ritiene di fondamentale importanza il c.d. “diritto di cittadinanza digitale”, che vede nell’accesso alla rete la piena realizzazione dell’obbiettivo dell’Agenda Digitale: un territorio con “zero differenze” tra luoghi, persone, imprese, e città al fine di garantire a tutti un ecosistema digitale adeguato; tra le priorità dell’Agenda Digitale, vi è l’infrastrutturazione banda ultra larga, anche con riferimento oltre che alle aree produttive, alle aree rurali, mediante il supporto delle risorse europee ed il coinvolgimento degli Enti locali tramite le Agende digitali locali. Considerato che nonostante le varie azioni messe in campo, sul territorio regionale vi sono ancora numerose aree sprovviste di connessione Internet a banda larga, come viene ripetutamente denunciato dalle varie realtà interessate (da ultimo, la frazione di Marano nel Comune di Castenaso). Tutto ciò premesso, impegna la Giunta regionale a porre in essere tutte le azioni di propria competenza affinché gli obbiettivi e le azioni previste dall’Agenda Digitale, trovino piena e tempestiva attuazione su tutto il territorio regionale, specie nelle aree più periferiche e distanti dai centri abitati, con particolare riferimento alle zone montane. Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 26 settembre 2018 REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO RISOLUZIONE - Oggetto n. 6682 - Risoluzione per impegnare la Giunta a completare la redazione dei documenti definitivi del PRIT, avviando l’iter per l’approvazione assembleare subito dopo l’estate 2018, nonché a sollecitare il Governo a non venir meno agli impegni assunti in relazione alle opere strategiche da realizzare in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Montalti, Campedelli, Caliandro, Soncini, Rontini, Poli, Serri, Tarasconi, Pruccoli, Molinari, Sabattini, Boschini, Paruolo, Iotti, Zoffoli, Calvano, Bessi, Bagnari, Zappaterra L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che la sfida al cambiamento climatico, come riproposta dal recente Regolamento approvato dal Parlamento Europeo il 17/04/2018, che assegna all’Italia un obiettivo di riduzione delle emissioni di –33%, e la lotta all’inquinamento atmosferico per il miglioramento della qualità dell’aria, fanno parte di una complessa strategia europea che deve articolarsi in un coerente piano nazionale, a cui la Regione Emilia-Romagna potrà coordinarsi per la definizione. di un quadro coerente di azioni; nell’attesa di tale quadro, la Regione Emilia-Romagna si è già attivata con una serie di piani di settore, quali il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR), il Piano energetico regionale (PER), il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) e la “Strategia unitaria di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici”, anch’essa in fase di elaborazione con l’obiettivo di migliorare sensibilmente la qualità dell’aria; tali piani assegnano un ruolo centrale allo sviluppo sostenibile, assieme al tema del riordino istituzionale, l’innovazione, la competitività regionale e l’integrazione dei sistemi. Premesso inoltre che il 19 dicembre 2017 l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato la nuova legge urbanistica regionale n. 24 entrata in vigore il 1° gennaio 2018 che si basa su un modello di crescita sostenibile e riduce le previsioni di espansione in nome della rigenerazione urbana e del consumo di suolo a saldo zero. Precisato che 1. con la delibera di Giunta regionale n. 1073 dell'11 luglio 2016 è iniziato l’iter che porterà alla approvazione del nuovo piano Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) che costituisce il principale strumento di pianificazione dei trasporti della Regione. Il Documento preliminare che individua le strategie e gli obiettivi per la predisposizione del nuovo piano dei trasporti della Regione, nel quadro generale del perseguimento della sostenibilità ambientale, mette al centro il completamento dell'assetto infrastrutturale, l'attenzione al governo della domanda di mobilità, la promozione dell'innovazione e della qualità dei sistemi di trasporto, la razionalizzazione e l'integrazione dei sistemi per il potenziamento del trasporto collettivo e riafferma il ruolo della Regione nell'attività di pianificazione e programmazione. 2. Il Piano energetico regionale (PER) - approvato con Delibera dell'Assemblea legislativa n. 111 del 1° marzo 2017 - fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima e energia fino al 2030 in materia di rafforzamento dell’economia verde, di risparmio ed efficienza energetica, di sviluppo di energie rinnovabili, di interventi su trasporti, ricerca, innovazione e formazione. In particolare, il Piano fa propri gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come driver di sviluppo dell’economia regionale. Diventano pertanto strategici per la Regione: la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l’incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego di fonti rinnovabili; l’incremento dell’efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030. 3. Con deliberazione n. 115 dell’11 aprile 2017 l’Assemblea Legislativa ha approvato il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020) che ha quale orizzonte temporale strategico di riferimento il 2020 e prevede 94 misure per il risanamento della qualità dell'aria, all’insegna dell’integrazione dell’azione fra più settori che contribuiscono all'inquinamento atmosferico e alla concertazione con vari livelli di governo (locale, regionale, nazionale) e di bacino padano. Agendo su sei ambiti di intervento (la gestione sostenibile delle città, la mobilità di persone e merci, il risparmio energetico e la riqualificazione energetica, le attività produttive, l’agricoltura, gli acquisti verdi della pubblica amministrazione) il piano ha l’obiettivo di ridurre le emissioni, rispetto al 2010, del 47% per le polveri sottili (PM10), del 36% per gli ossidi di azoto, del 27% per ammoniaca e composti organici volatili, del 7% per il biossido di zolfo e di conseguenza portare la popolazione.
(9) 9 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. esposta al rischio di superamento del valore limite giornaliero di PM10 dal 64% del 2010 all’1% nel 2020. Ritenuto che oltre ai propri obiettivi, il PRIT 2025 intende assumere quelli definiti dal PAIR e dal PER, e ove occorre specificarli e ridefinirli al 2025 per migliorarne la fattibilità. In particolare il PRIT prevede la rimodulazione degli obiettivi del PER al 2025, con una previsione di riduzione dei gas climalteranti per i trasporti pari a –30%; relativamente al PAIR (2020), ne conferma l’obiettivo di potenziamento del +10% sui servizi minimi di Trasporto pubblico locale (TPL) e aumenta a +30% quello relativo ai servizi ferroviari. Inoltre il PRIT 2025 promuove un sistema integrato della mobilità anche dal punto di vista della pianificazione. In particolare, al fine di promuovere i Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile (PUMS), si coordina con le iniziative già assunte dalla Regione Emilia-Romagna, quali la Delibera di Giunta n. 1082/2015, che ha stanziato specifiche risorse destinate ai Comuni (con una popolazione superiore ai 50.000 abitanti) per la redazione delle "linee di indirizzo dei PUMS" e la D.G. n. 275/2016 che ha individuato gli elementi minimi che gli Enti devono includere nei PUMS in quanto obiettivi strategici di settore nei diversi piani programmi Regionali. Considerato che il Prit98 non è “scaduto”, non essendo a durata predeterminata, ma che si poneva come orizzonte temporale il 2010, e considerati i profondi mutamenti accaduti nella società e nel settore dei trasporti, la Regione Emilia-Romagna ha ritenuto opportuno definire una nuova strategia per il sistema dei trasporti regionali. Le scelte del PRIT 2025 si basano su una ampia analisi contenuta nel Quadro Conoscitivo e nel Documento Preliminare, che hanno valutato anche il livello di attualità di alcune infrastrutture previste dal Prit98. Tali documenti sono stati presentati alla Conferenza di Pianificazione del PRIT 2025, che si è chiusa a marzo 2017, a cui hanno partecipato Enti e soggetti socio-economici della Regione. Il Documento Preliminare del PRIT 2025 ha individuato una serie di “obiettivi operativi”: assicurare lo sviluppo sostenibile del trasporto riducendo il consumo energetico, le emissioni inquinanti, gli impatti sul territorio; garantire elevati livelli di accessibilità per le persone e per le merci sulle relazioni interregionali e intraregionali; incrementare la vivibilità dei territori e delle città, decongestionando gli spazi dal traffico privato e recuperando aree per il verde e la mobilità non motorizzata; contribuire a governare e ordinare le trasformazioni territoriali in funzione del livello di accessibilità che alle stesse deve essere garantito; garantire l’attrattività del territorio per gli investimenti esterni e migliorare di conseguenza il contesto competitivo nel quale operano le imprese; assicurare pari opportunità di accesso alla mobilità per tutti, garantendo in particolare i diritti di mobilità delle fasce più deboli; assicurare elevata affidabilità e sicurezza al sistema; garantire un uso efficiente ed efficace delle risorse pubbliche destinate ai servizi di mobilità pubblica e agli investimenti infrastrutturali; promuovere i possibili meccanismi partecipativi per le decisioni più rilevanti da assumere in tema di mobilità, trasporti e infrastrutture. Il nuovo Piano intende promuovere un’azione coordinata di tutti i soggetti regionali, puntando oltre che al potenziamento e riqualificazione del sistema infrastrutturale, anche ad azioni. mirate al miglioramento della sua efficienza e al governo della domanda, con attenzione a tutte le tipologie di utenti e alle loro necessità di mobilità. In particolare, la definizione della ripartizione modale deve tenere conto del contesto territoriale su cui è definita, come urbano o extra-urbano. In generale il PRIT definisce obiettivi di miglioramento sulle singole modalità più sostenibili, ossia aumenti relativi alle modalità ciclo-pedonali e di trasporto pubblico, e di efficienza e riduzione degli spostamenti per la mobilità motorizzata privata. Ritenuto inoltre che le infrastrutture regionali restano strategiche per lo sviluppo della Regione Emilia-Romagna in un quadro di sostenibilità ambientale coerente coi piani approvati per garantire una crescita sostenibile dei nostri territori. Non si possono bloccare opere già finanziate e approvate o in stato avanzato nell’iter di approvazione quali il “Passante” di Bologna, la “Bretella” Campogalliano-Sassuolo e la “Cispadana”, opere che non sono in conflitto con i piani sopraccitati e che rappresentano infrastrutture moderne che rendono competitiva la nostra economia e servono distretti industriali tra i più importanti al mondo, come quello delle piastrelle e biomedicale o che impediranno, come il Passante col tracciato deciso dagli enti locali, che il nodo di Bologna diventi un imbuto nei prossimi anni, il ché peggiorerebbe certamente la qualità dell’aria del capoluogo. Per tutto ciò premesso impegna la Giunta a proseguire nelle sue politiche e strategie che delineano un modello sostenibile di crescita e sviluppo che tiene assieme la necessaria competitività e attrattività dei territori e la salvaguardia ambientale; completare la redazione dei documenti definitivi del PRIT avviando l’iter di approvazione assembleare subito dopo l’estate 2018; sollecitare il Governo a non venire meno agli impegni assunti precedentemente in relazione alle opere strategiche che devono essere realizzate in Emilia-Romagna, necessarie per proseguire il percorso definito nel Patto per il lavoro, in quanto fondamentali per la tenuta economica e ambientale del nostro territorio. Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 26 settembre 2018 REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO RISOLUZIONE - Oggetto n. 7057 - Risoluzione per impegnare la Regione ad intervenire sull'impresa affidataria onde sospendere la chiusura delle tre biglietterie di Fiorenzuola d'Arda (PC), Lugo (RA) e Borgo Val di Taro (PR) in attesa di definire assieme alla Regione quali debbano essere i presupposti oggettivi e riscontrabili sulla base dei quali assumere la decisione di quali biglietterie debbano restare aperte e quali possano essere soppresse. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Rancan, Rainieri L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che il forte impegno della Regione Emilia-Romagna per evitare.
(10) 10 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. la possibile chiusura della biglietteria della stazione ferroviaria di Fiorenzuola d’Arda (PC), da un anno a questa parte, è stato al centro di numerosi atti di sindacato ispettivo; dal 1 luglio 2018 l’orario di apertura della biglietteria è stato ridotto a due sole giornate la settimana, il lunedì e venerdì, dalle 6.35 alle 13.30; da una comunicazione di TRENITALIA (PG/2018/0507571 datata 20 luglio 2018), ricevuta quale allegato alla risposta data dall’Assessore Donini all’atto di sindacato ispettivo n. 6722 risulta la chiusura della stessa al 1 ottobre 2018; a motivazione della chiusura della biglietteria è addotta la ragione che Fiorenzuola d’Arda non rientra fra le 15 città della Regione dove sono registrati i più elevati dati di frequentazione di utenti del trasporto ferroviario; ad oggi comunicazioni ufficiali in merito non risultano essere state date né all’utenza, né alle organizzazioni sindacali che starebbero per dichiarare lo stato di agitazione; la chiusura delle biglietterie crea ulteriori disagi perché avviene nel periodo di maggiore fruizione con l’avvio dell’anno scolastico, quando invece la presenza di operatori sarebbe stata utile per la vendita dei nuovi abbonamenti promossi dalla Regione e avrebbe contribuito ad evitare disagi presso le biglietterie rimaste aperte. Premesso altresì che la Delibera di Giunta regionale 16 settembre 2013, n. 1317 recante “Indirizzi e vincoli al gestore dell'infrastruttura ferroviaria regionale per l'affidamento dei servizi ferroviari di competenza regionale. Integrazioni e aggiornamenti” prevede testualmente che “L’impresa affidataria è comunque obbligata a garantire la presenza di punti di vendita dei titoli di viaggio regionali, in biglietterie (che devono essere anche “punti d’informazione per la clientela”) posizionate almeno nelle 15 città della Regione dove sono registrati i più elevati dati di frequentazione di utenti del trasporto ferroviario della Regione Emilia-Romagna, garantendone l’apertura in un’ampia fascia della giornata” (pag. 53 di 86); ed ancora “Per la dislocazione dei vari punti vendita dovrà essere garantita la massima omogeneità nella copertura del territorio regionale in proporzione ai dati di afflusso ai servizi ferroviari ricavabili dalle indagini di frequentazione. L’impresa affidataria deve essere quindi impegnata a fornire un dettagliato schema di organizzazione della rete commerciale di vendita che intende sviluppare, fornendo in particolare il dettaglio della localizzazione, della tipologia (postazioni automatizzate, numero di addetti nelle varie biglietterie) e degli orari di apertura al pubblico. Tale schema dovrà in ogni caso prevedere un livello di servizio non inferiore all’attuale in termini di ubicazione sul territorio e orari” (pag. 53 di 86); il “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale in Emilia-Romagna per il triennio 2018-2020” dell’11 dicembre 2017, prevede il rafforzamento della bigliettazione elettronica, ma non contempla riduzione dei servizi di biglietteria ferroviaria; la “Carta dei Servizi 2018 del Consorzio Integrato Trasporti Emilia-Romagna”, costituita da TPER e Trenitalia, pur prevedendo l’ampliamento della rete di vendita dei titoli di viaggio attraverso i punti vendita aderenti ai circuiti Lis Paga di Lottomatica, rete Punto Servizi e SisalPay, non contempla riduzioni nell’offerta al pubblico di servizi di biglietteria ferroviaria. Considerato che 15 risulta essere il numero minimo di sportelli di biglietteria. che l’impresa affidataria deve garantire, ma oggi risultano operative 22 biglietterie e si è in presenza della dichiarata volontà di sopprimerne tre. Alla luce di ciò diviene del tutto irrilevante la motivazione avanzata nella comunicazione di Trenitalia in quanto applicabile a tutte e sette le biglietterie minori; la scelta operata penalizzerebbe principalmente le province di Piacenza e Parma, che rispettivamente perderebbero la biglietteria di Fiorenzuola d’Arda (PC) e quella di Borgo Val di Taro (PR), andando esclusivamente a premiare il bacino metropolitano bolognese che manterrebbe tutte e tre le biglietterie oggi operanti nelle proprie stazioni satellite, cioè Porretta Terme, San Giovanni in Persiceto e San Pietro in Casale; l’eventuale decisione sulle biglietterie da mantenere o dismettere va operata partendo da un’attenta analisi dei flussi di traffico, del numero di biglietti emessi e degli introiti delle biglietterie delle sette stazioni minori, in modo da verificare a fronte di criteri oggettivi quale sia più opportuno mantenere in funzione o chiudere. Considerato altresì che nel costo del titolo di viaggio rientrano anche i costi generali del servizio, fra i quali per l’appunto quello relativo all’assistenza alla clientela; è assente una banca dati unitaria che riporti gli esercizi commerciali convenzionati per la vendita dei titoli di viaggio ferroviari, ed anche consultando le tre diverse reperibili sul sito FS (LIS PAGA di Lottomatica, Punto Servizi, Punti SisalPay), alla pagina “Altri rivenditori Emilia-Romagna”, cosa peraltro non certamente agevole, va rilevata la mancanza degli orari di apertura al pubblico e notizie in merito alle chiusure per ferie; nel caso specifico di Fiorenzuola d’Arda, poi, un solo esercizio commerciale sui 19 punti vendita complessivi risulta essere situato a meno di 500 metri dalla stazione ferroviaria; la stazione è fornita di macchine emettitrici, che possono registrare interruzioni del servizio, per guasti, che spesso accettano alternativamente pagamenti o solo contanti o solo con carte e che prevedono tempi di emissione più elevati di quelli registrabili allo sportello, essendo utilizzati sia da utenti non abituali, sia per ottenere informazioni sugli orari; l'applicazione per smartphone di Trenitalia ed il sito stesso di Trenitalia per l'acquisto online dei biglietti regionali non consentono di acquistare biglietti per treni in partenza entro venti minuti, mentre è possibile acquistare biglietti per Frecce ed Intercity fino all'orario di partenza del treno; la chiusura della biglietteria di Fiorenzuola d’Arda (PC), infatti, non soltanto toglierebbe un presidio essenziale alla sicurezza dei locali della stazione ferroviaria che altrimenti sarebbero abbandonati, ma priverebbe di assistenza la clientela di tutta la Val d’Arda, obbligando gli utenti a recarsi presso altre biglietterie magari ad altissimo flusso di utenza, con ulteriore perdita di tempo, per le necessità legate all’assistenza alla clientela o per l’emissione degli abbonamenti e/o per particolari tipologie di biglietti; sul fronte della vivibilità delle stazioni prive di presidio, va infatti evidenziato il rapido degrado di locali ed arredi ad opera di atti di vandalismo, va altresì evidenziato come, in modo improprio, le stazioni ferroviarie siano sempre più delegate a svolgere un ruolo di accoglienza per cui non sono concepite né attrezzate, il che comporta ovvie ricadute negative sulla sicurezza dei luoghi; la futura riapertura a pieno regime dell’ospedale di Fiorenzuola riporterà, come previsto da diversi documenti di programmazione regionale, ad un notevole flusso di utenti, operatori e famigliari nel capoluogo della Val d’Arda;.
(11) 11 17-10-2018 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 326. la stazione di Lugo, anch’essa colpita dalle riduzioni delle biglietterie, ovvero del maggiore dei comuni con 32mila abitanti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (composta da 9 Comuni per complessivi 110mila abitanti), è giornalmente fruita da numerosi utenti provenienti dai comuni limitrofi e la sua chiusura sta creando disagi significativi. Auspica che al più presto siano terminati i lavori per l’adeguamento dell’accessibilità della stazione di Fiorenzuola d’Arda per le persone con disabilità o a ridotta mobilità (PRM), compresa la messa in opera di un ascensore che consenta il collegamento con i binari. Impegna la Regione ad intervenire sull’impresa affidataria onde sospendere la chiusura delle tre biglietterie di Fiorenzuola d’Arda (PC), Lugo (RA) e Borgo Val di Taro (PR) in attesa di definire assieme alla Regione quali debbano essere i presupposti oggettivi e riscontra-. bili sulla base dei quali assumere la decisione di quali biglietterie debbano restare aperte e quali possano essere soppresse; attivarsi presso Trenitalia per chiedere momenti di confronto con le amministrazioni locali e con i comitati dei rappresentanti dei pendolari, degli utenti e dei consumatori e le organizzazioni sindacali per trovare soluzioni il più condivise e consapevoli possibili; sollecitare RFI per ripensare gli spazi all’interno delle stazioni e utilizzarli al meglio, realizzando, in accordo con gli enti locali, servizi utili ai passeggeri e ai territori; ad attivarsi presso il Governo, anche attraverso la Conferenza Stato-Regioni, per chiedere di implementare le risorse per il trasporto pubblico e potenziare e valorizzare le infrastrutture ferroviarie, compreso anche i servizi per i viaggiatori/pendolari. Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 26 settembre 2018. REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Viste le indicazioni ministeriali di cui alle Circolari n. 10 del 21 dicembre 1999 e n. 2 del 24 gennaio 2000 ai sensi delle quali l’inserimento nell’elenco può avvenire su iniziativa delle Regioni e Province autonome o su istanza di soggetti pubblici o privati, una volta che l’Ente regionale o provinciale abbia accertato che il prodotto per il quale si chiede l’inserimento possieda i requisiti di cui al 2° comma dell’art. 1 del decreto ministeriale n. 350/1999; Richiamata la propria deliberazione n. 1800 del 24 ottobre 2000, con la quale sono state fissate le modalità per la presentazione delle domande per l'inserimento nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali e i criteri relativi all'istruttoria delle medesime; Visto altresì l’articolo 12, comma 1 della Legge 12 dicembre 2016, n. 238, recante “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino”, che prevede che il Ministro aggiorna ogni anno, con proprio decreto, l’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari definiti tradizionali dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano; Preso atto dell’ultimo aggiornamento dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali ai sensi dell’art. 12, comma 1, della legge 12 dicembre 2016, n. 238 approvato con decreto ministeriale n. 1264 del 16 febbraio 2018 che prevede altresì che gli aggiornamenti degli elenchi regionali devono essere comunicati entro il 31 dicembre di ogni anno; Atteso che le disposizioni approvate con la sopra richiamata propria deliberazione n. 1800/2000 prevedono termini di presentazione delle domande e di conclusione dell’istruttoria, fissati rispettivamente al 31 ottobre di ciascun anno e al 28 febbraio dell’anno successivo, conformemente alle scadenze stabilite dalle prime indicazioni ministeriali in ordine agli adempimenti attuativi delle norme di riferimento; Valutato opportuno adeguare le disposizioni di cui alla propria deliberazione n. 1800/2000 alle nuove tempistiche previste per gli adempimenti regionali, provvedendo contestualmente ad aggiornare le disposizioni per l’istruttoria finalizzata all’individuazione degli elenchi regionali dei prodotti agricoli tradizionali; Richiamati in ordine agli obblighi di trasparenza: - il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 LUGLIO 2018, N. 1281 D.Lgs. n. 173/1998. Aggiornamento procedura per l'inserimento nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali ottenuti nel territorio della Regione Emilia-Romagna LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visto il decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173 “Disposizioni in materia di contenimento dei costi di produzione e per il rafforzamento strutturale delle imprese agricole, a norma dell'articolo 55, commi 14 e 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449” ed in particolare l’art. 8 comma 1 che prevede che per l'individuazione dei "prodotti tradizionali", le procedure delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura il cui uso risulta consolidato dal tempo, sono pubblicate con decreto del Ministro per le politiche agricole, d'intesa con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, e con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; Richiamato il decreto ministeriale 8 settembre 1999, n. 350 “Regolamento recante norme per l'individuazione dei prodotti tradizionali di cui all'art. 8, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile n. 173” che prevede in particolare: - che le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano predispongono gli elenchi regionali o provinciali dei prodotti agroalimentari tradizionali; - che, per l’individuazione dei prodotti agroalimentari, le stesse Regioni accertano che le metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura, consolidate nel tempo, siano praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, comunque per un periodo non inferiore ai venticinque anni; - che per i prodotti tradizionali iscritti negli elenchi regionali possa essere riconosciuta la deroga alle normative igienico-sanitarie allorquando la Regione comunichi gli elementi relativi alle procedure operative in grado di assicurare uno stato soddisfacente di igiene e disinfezione dei materiali di contatto e dei locali nei quali si svolgono le attività produttive, salvaguardando le caratteristiche di tipicità, salubrità e sicurezza del prodotto, in particolare per quanto attiene la necessità di preservare la flora specifica;.
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