IL MANIFESTO DELLA CURA
Simona Bonito
Il manifesto della cura
IDEAZIONE DEL MANIFESTO e TESTI DI Simona Bonito
COPERTINA
La cura, Franco Corbisiero
SI RINGRAZIANO Franco Corbisiero
Per aver realizzato tutte le singole opere del manifesto
Paolo Albano
per ricordarci ogni giorno che la cultura è ancora il motore del mondo e che "raccontare è
resistere"
Artù, il mio adorato beagle
che ispira quotidianamente il mio personale concetto del prendersi cura senza pretendere nulla in cambio
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LA CURA COME RELAZIONE
Come si declina la cura? La cura è una relazione che si nutre di gesti e parole e sono state proprio le parole il punto di partenza per la stesura del Manifesto, attraverso il quale si è inteso affrontare il delicato tema dell’aver cura, che può essere contestualizzato in differenti ambiti del nostro vivere in relazione all’altro.
L’intento è stato quello di tentare di aprire una riflessione ampia sui temi della cura e come l’uomo agisce in ogni contesto sia sul piano sociale e pedagogico che sul quello culturale. Il Manifesto vuole essere anche strumento per promuovere il valore della cura, a quanti si riconoscono nei principi e nei valori che lo animano e intende guidare verso una educazione alla cura come pratica relazionale e formativa.
Il manifesto è rivolto a tutti. I destinatari e i beneficiari dei venti punti del
Manifesto siamo tutti noi. Ogni persona dovrebbe sempre porsi alcuni interrogativi in relazione alla cura. La buona cura, quella fatta di pensiero, azione e sentimento, ci obbliga a osservare gli altri con i loro occhi e non con i nostri e, se è vero come sappiamo, che per Socrate la cura era il luogo educativo per dare forma all’uomo, è anche vero che oggi orientare i processi educativi ci può consentire di costruire uomini che dell’aver cura ne faranno un principio fondamentale della propria
esistenza.
E così scopriremo che la cura potrà essere madre, figlia, culla, relazione, ma anche gentilezza e fiducia, tempo equilibrio e mantello, competenza, numeri e che,
quando diventa plurale, assume le caratteristiche di un processo condiviso, etico e dotato di pazienza che sostiene nella paura e diventa silenzio assordante che, in un processo circolare, torna a curare rinnovando i legami anche di chi non si conosce il nome. E se la cura è lo specchio in cui non ritroviamo la nostra immagine, ma
quella dell’altro, allora forse, solo in quel caso, non affogheremo più nel mare dell’indifferenza.
A questo punto non ci resta che “maneggiare con cura” le parole e buona lettura.
Simona Bonito
Tratto dal libro "Abbicura" di Paolo Abano e Simona Bonito, Fausto Lupetti Editore, Giugno 2019
L’ADOZIONE DEL MANIFESTO DELLA CURA DA PARTE DELL’IRCCS CROB
La diagnosi di cancro cambia in maniera profonda la vita del malato e della sua famiglia ed incide significativamente sui rapporti sociali del paziente sia durante che dopo il trattamento. I temi della centralità della persona malata e dei propri familiari, e dell’umanizzazione delle cure rappresentano per l’IRCCS CROB Istituto di Ricovero e Cura Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata, principi
inderogabili nello svolgimento della missione aziendale. Principi da sviluppare con un insieme di azioni coordinate e finalizzate a migliorare l’esperienza complessiva del paziente che non è legata solo all’eccellenza dei risultati clinici, ma anche al soddisfacimento dei suoi bisogni in modo che ogni assistito si senta al centro di un piano di cura creato su misura, coordinato e condiviso. Il nostro obiettivo è che
ogni nostro paziente sia il protagonista attivo e consapevole nei processi sanitari che lo interessano per stabilire una “alleanza terapeutica” con il team degli
operatori che lo ha in cura.
Il Manifesto della Cura ideato da Simona Bonito con l’associazione Letti di Sera
presieduta da Paolo Albano, pertanto, rientra appieno nei principi inderogabili che guidano da sempre l’agire dell’Istituto a partire dall’umanizzazione dell’assistenza oncologica, ovvero, l’insieme di cure mirate a migliorare la qualità di vita delle
persone malate di tumore dal punto di vista clinico, psicologico, emotivo, spirituale, relazionale e sociale, in ogni fase della malattia.
La presa in carico globale del malato, fin dall’inizio del percorso terapeutico, prevede un approccio multidisciplinare e multidimensionale sostenuto da
un’organizzazione dipartimentale delle attività intraospedaliere, che garantisca da un lato, il miglior trattamento antitumorale (in termini di qualità, di tempi, e di
coordinamento degli interventi), e dall’altro un precoce riconoscimento di eventuali altri bisogni (fisici, funzionali, psicologici, spirituali, sociali e riabilitativi) del
malato.
L’approccio integrato vede come obiettivo la cura del malato e non solo del tumore coniugando il progresso scientifico alla cura della persona nella sua interezza.
Il Manifesto della Cura, l’arte come cura, grazie anche alle splendide opere
realizzate dall’artista Franco Corbisiero, sintetizza in 20 momenti l’essenza della cura e del prendersi cura che comprende il punto di vista di tutti gli attori coinvolti in questo processo: il paziente, i familiari/caregiver, i medici, gli infermieri, i
tecnici, gli Oss e, per quanto riguarda la nostra realtà, anche i ricercatori.
Partendo da questi prerequisiti l’adozione del Manifesto della Cura da parte
dell’IRCCS CROB si configura come un fatto naturale, in quanto i principi che essa sottende e persegue sono già parte integrante dell’agire quotidiano di tutto il
nostro team.
Dott. Giovanni Battista Bochicchio Direttore Generale IRCCS CROB
LA CURA È MADRE
Dà forma alla sofferenza, la
custodisce e la restituisce con un senso nuovo, pensabile.
Il manifesto della cura
uno
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È FIGLIA
Si affida e dismette la diffidenza, per cercare riparo, consolazione
e nutrimento.
Il manifesto della cura
due
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È UNA CULLA
Scalda, lenisce. Consola. È crescita come passaggio da uno stato a un altro, ricuce le
ferite per ritrovare un nuovo equilibrio.
Il manifesto della cura
tre
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
L'ESSENZA DELLA CURA È LA RELAZIONE
Solo chi sa prendersi cura dell’altro senza annullare sé stesso è in grado di accoglierlo
con tutto il suo bisogno di affidarsi.
Il manifesto della cura
quattro
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È GENTILEZZA
Mi prendo carico dell’altro.
Dialogo con empatia, ragiono col cuore, mi emoziono con la mente.
Il manifesto della cura
cinque
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È FIDUCIA
Devo essere sempre onesto, ma soprattutto con l’altro. Devo agire per rispondere ai suoi
bisogni, cercando di capire di cosa realmente abbia bisogno.
Il manifesto della cura
sei
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È TEMPO
Mi concedo del tempo da dare all’altro.
Attenzione, premura, impegno: sono tutte cose che si svolgono nel tempo, richiedono tempo,
significano tempo.Si semina nel tempo e poi nel tempo e con il tempo si raccoglie.
Il manifesto della cura
sette
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È EQUILIBRIO
Devo ricordarmi che c’è sempre
qualcuno che poggia i suoi piedi sulle mie spalle e non sempre assomiglia a una libellula. L’equilibrio lo cerco nella forza che ho per sostenere il suo peso.
Il manifesto della cura
otto
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È
UN MANTELLO
Protegge dalle intemperie e si poggia delicato sulle spalle del viandante che
incontro sul mio cammino.
Il manifesto della cura
nove
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È
PROFESSIONALITÀ
Non improvviso. Mi impegno.
Indosso i panni di un altro e nel frattempo apprendo.
Il manifesto della cura
dieci
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È
MATEMATICA
Penso per due, ma l’altro viene prima di me.
La cura è plurale, mai esclusiva. Le braccia non si sommano, si moltiplicano e generano valore.
Il manifesto della cura
undici
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È
CONDIVISIONE
Ho dentro di me il desiderio irrinunciabile di mettermi sempre dalla parte dell’altro. Così
non corro il pericolo di
compiacermi del suo bisogno.
Il manifesto della cura
dodici
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È ETICA
Non mi piego all’obbligo. Cerco di essere libero e responsabile.
La cura sostiene, non tiene legati.
Il manifesto della cura
tredici
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È PAZIENTE
Mi fa fare un passo alla volta senza ingombrare, senza occupare spazi
che non mi appartengono.
Osservo e attendo.
Il manifesto della cura
quattordici
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA ACCOMPAGNA NEL PERICOLO
Prendersi cura non libera dal
pericolo. La stanchezza, il lasciarsi andare sono le minacce giuste per
mettermi alla prova.
Il manifesto della cura
quindici
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA SOSTIENE NELLA PAURA
Posso e devo avere paura. La paura è positiva e legittima se mi porta a essere più
consapevole del valore della cura senza farmi sopraffare dall’impotenza.
Il manifesto della cura
sedici
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA È LIQUIDA
Nessuno salva nessuno. Ognuno di noi dovrà ingaggiare la propria battaglia contro
l’impotenza. Perché la cura, si sa, è soprattutto saper lasciare andare.
Il manifesto della cura
diciassette
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA NON È UNA RICOMPENSA
Prendersi cura è già un dono per me che mi faccio carico dai pensieri di
un altro diverso da me.
Il manifesto della cura
diciotto
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
ANCHE
IL SILENZIO CURA
Il silenzio soprassiede allo sguardo. I miei occhi parlano, muovo le mani per adeguarmi all’altro e per lasciare che anche l’altro, a suo modo, si
prenda cura di me.
Il manifesto della cura
diciannove
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero
LA CURA MI CURA
E così rinnovo il mio amore.
Il manifesto della cura
venti
Testo Simona Bonito - Opera Franco Corbisiero